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GESTIONE DELLA TEMPERATURA IN

SERRA

La temperatura da impostare deve essere


definita considerando i limiti termici delle
colture al ciclo colturale e al costo del
carburante.
Livelli di temperatura ottimali in funzione
delle esigenze delle colture nei diversi
periodi dellanno.

Intervalli di Temperatura
1.

2.

3.

Temperatura di crescita, limite minimo di crescita e


intervallo ottimale (Optimum);
Temperatura ottima per il substrato (massimo
sviluppo apparato radicale e massima funzionalit)
Tollerabile



Bassa = lenta crescita


Alta = induzione e sviluppo del fiore dilazionato e qualit
ridotta
La temperatura di solito abbassata di diversi gradi
dalloptimum per diverse settimane prima della raccolta e
commercializzazione, per aumentare il colore e la durata
postraccolta.

Temperatura e crescita
Favorisce la crescita e sviluppo pi veloce
MA
Temperature troppo alte possono ridurre la
qualit inducendo:
- Steli pi lunghi
- Steli pi sottili
- Fiori pi piccoli

Germogli ciechi (rose)

Aborto delle gemme

Mancata apertura del fiori

Bruciatura delle foglie

Clorosi

Necrosi

Qualit ridotta.

Temperature Troppo Basse


Danni da freddo, dipendono dalle specie
 Congelamento dei tessuti
 Caduta foglie
 Caduta gemme
 Clorosi
 Rallenta la maturazione
 Qualit ridotta

Temperatura Media Giornaliera (TMG)




Controlla il tasso di sviluppo delle piante,


possibile strumento per la programmazione di
alcune specie, soprattutto quelle non
dipendenti dal fotoperiodo
Alte TMG possono causare risposte
fisiologiche come il ritardo delliniziazione a
fiore
Calcolata come media di temperature
misurate per ciascuna ora.

Temperatura e processi metabolici

Lottimo termico difficile da


individuare per i molteplici
fattori che vi concorrono. Ogni
processo metabolico ha un
ottimo biologico. Ogni enzima
ha un ottimo termico.
Esempio interazione fotosintesi
e respirazione.

Sequenza Termica
In alcune bulbose la
sequenza termica
importantissima per
20
lo sviluppo del fiore
15
es. tulipano, ogni
fase dello sviluppo ha
una sua temperatura 10
ottimale
5
0

Iniziazione fiorale
Allungamento stelo

Organogenesi fiorale e
mobilizzazione del bulbo per
allungamento stelo

Stadio di sviluppo (settimane)

Temperatura e Luce


Livelli di luce bassa si ha una crescita


debole, ed tanto pi lenta quanta pi alta
la temperatura
Bassa TMG pu indurre una prematura
inizazione fiorale e dormienza. Il
fotoperiodo coinvolto in questo
fenomeno.

Temperatura e radiazione
La fotosintesi netta aumenta
allaumentare della temperatura e
della radiazione solare.
In condizioni di carenza di luce
lattivit fotosintetica si riduce
allaumentare della temperatura.
-Chiusura degli stomi
-Trasporto elettronico alterato
-Membrane destabilizzate
-Aumento della fotorespirazione

Le coltivazioni in serra sono spesso effettuate


in condizione di condizioni di temperatura
mite


Per la crescita la
fotosintesi deve essere
superiore alla
respirazione
Tempaeratura mite di
giorno = tasso
fotosintetico superiore
Notti fredde = pi
bassa respirazione

Temperatura Giorno/Notte in
serra


GIORNI NUVOLOSI:
crescita lenta delle
colture con temperature
del giorno da 0 a 3 C
pi alte della notte
(piante respirano)
GIORNI CIELO TERSO:
crescita pi elevata a
temperature del giorno
da 6 10 C pi alte della
notte

Ridurre la temperatura della notte il pi possibile per


limitare i costi di combustibile.

DIF
Relazione tra laltezza delle piante
(allungamento internodo) in funzione della
differenza tra temperatura del giorno e della
notte. Il DIF pu essere negativo, positivo o
nullo.
Alte
 T giorno T notte = DIF
16 tg
10 tn = +6 DIF
Medie
13 tg
13 tn = 0 DIF
Basse
10 tg
16 tn = -10 DIF


Temperatura media giornaliera di 13C per tutte le piante pertanto


tutte le piante fioreranno allo stesso tempo e avranno lo stesso numero
di foglie

Stadio Vegetativo: controllo


dellaltezza mediante DIF


Diminuisce laltezza  abbassando


le temperature durante il giorno e
 alzando le temperature
notturne.
Aumentare laltezza attraverso 
alzando la temperatura durante il
giorno e  abbassando le
temperature durante la notte.
Sistema alternativo per il controllo
della taglia.

Temperatura media nelle 24 ore


22 Tg
19 Tg
16 Tg

16 Tn = +6 DIF
19 Tn = 0 DIF
22 Tn = -6 DIF

Ciascuna combinazione di temperatura con media 190 C


Le piante saranno disponibile sul mercato al medesimo
periodo, ma con 3 altezze diverse;
Il DIF ha effetto sulla lunghezza degli internodi e non sul
numero di nodi;
La temperatura media nelle 24 ore controlla il tasso di
sviluppo.

DIF nei climi o nelle stagioni a T mite




Morning Drop una sorta di DIF in cui


un brusco (6-7C) abbassamento della
temperatura avviene nelle prime (2 ore)
dellalba;
Il Morning DROP (MD) permette un
notevole risparmio energetico;
Le specie che risponono bene al DIF
negativo sono: Stella di Natale,
Campanula, Lilium, Fuchsia, Garofano,
Rose, Ciclamini, Gerani, Saint Paulia.
Le specie che rispondono bene al MD
sono Lilium, Begonia e Poinsettia.

SISTEMI DI RISCALDAMENTO
Il riscaldamento indispensabile al nord (serre calde) al
sud le serre sono senza riscaldamento (fredde)
SISTEMI UTILIZZABILI IN SERRA
- riscaldamento dellaria:
-Tubi radianti
-Aerotermi
- riscaldamento del substrato di coltivazione
- riscaldamento del pavimento.

Tubi radianti
Il riscaldamento con tubi radiante sfrutta il richiamo di
aria fredda sulla superficie riscaldante da parte dellaria
riscaldata. Aria calda minor peso specifico genera moti
convettivi.
-superficie di scambio
-temperatura dellacqua circolante
I tubi possono essere lisci o alettati, questi ultimi sono
costituiti da una superficie di scambio circa 200-500%
superiore ai tubi lisci.
Sono localizzati nelle zone di massima dispersione, lungo
le pareti o sotto i bancali di coltivazione.

Aerotermi
Sono generatori di aria calda dotati di un ventilatore per la
diffusione del calore, per uniformare la T dellaria.
-acqua
-gas, gasolio
Possono essere fissi o mobili.
I pi diffusi sono quelli sospesi che utilizzano lacqua calda
(70-80C) come fonte di calore.
La distribuzione dellaria assicurata anche da una
tubazione di film plastico forato, la cui lunghezza
variabile anche di 50 m.

RISCALDAMENTO DEL
SUBSTRATO
il sistema pi diffuso, essendosi dimostrati i vantaggi
di mantenere anche lapparato radicale alla temperatura
dellapparato vegetativo o leggermente superiore.
Si effettua utilizzando tubi in PVC o PE ad alta densit di
16-20 mm di diametro, posizionati a 20 cm tra loro.
Lacqua che circola allinterno ha una T di 35-40C.
Nelle coltivazioni a terra i tubi sono interrati a 20-30 cm
di profondit, mentre nei bancali sono posti in fondo al
bancale.

TUBI RISCALDANTI

Localizzazione tubi

SCELTA IMPIANTO RISCALDAMENTO


Limpianto pi idoneo deve essere scelto in
funzione:
-Ambiente;
-Tipo di coltivazione;
-Tipo di serra;
Limpianto di riscaldamento deve mantenere la
temperatura della serra senza creare movimenti di
aria.
- generatori di aria calda (termoconvettore)
- generatori di acqua calda.

Impianto di riscaldamento
Componenti di un
impianto:
-Caldaia
-Scambiatore termico
-Tubi dove passa aria o
acqua, localizzati sopra i
bancali, dentro i bancali,
sotto i bancali, nel terreno
e/o substrato.

EFFICIENZA DI UN IMPIANTO
Lottimizzazione di un impianto deve prevedere:
laumento dellefficienza (rendimento della caldaia);
Riduzione perdite di calore (fumi, combustione
incompleta, perdite per irraggiamento);
Miglioramento della gestione della serra (specie
microterme);
Ricorre a fonti alternative di calore (serre solari, reflui
centrale geotermica, impiego biomasse).

USO DELLACQUA PER IL RISCALDAMENTO

RAFFREDDAMENTO
Temperature troppo alte
superiori alla massima
biologica per ogni specie
provoca una diminuzione
della crescita e della
produzione

SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO
A) Apertura della serra (raffreddamento passivo), ricambio daria;
pu essere utilizzata in un clima mite
laria esterna deve sostituire quella interna
processo che pu essere adotta in situazione di clima mite
B) Abbinamento ventilatore e finestre per il ricambio forzato dellaria
riesce a contenere la temperatura di pochi gradi al disotto di quella
esterna
C) Ventilazione forzata con tetto schermato da una rete ombreggiante

RETE OMBREGGIANTE

Cooling System
Passaggio dellacqua dalla fase liquida a vapore:
-Pannelli umidificati, con 4 litri h-1;
-Ventilatori in grado da muovere 200 m3;
-Determinare la distanza pi efficace per il
raffreddamento;
-Sviluppo di botrite

Tappeto del cooling

Cooling system e UR
Laumentare dellumidit
relativa allinterno della
serra riduce lefficienza
del sistema.

Tubi distributori

In funzione
1-2 m

A riposo
Fori di 2-6 cm

Vapore acqueo in serra


La quantit di Vapore Acqueo (VA) dellaria si esprime:
-umidit assoluta (kg/m3)
-umidit specifica (Kg/Kg)
-Pressione di Vapore, Pv (mbar)
Pv=dRT/Pm

dove:

d, la densit del vapore acqueo (kg/m3);


R, la costante universale dei gas (0,0831 mbar m3/mol Kg);
T, temperatura assoluta (K);
Pm, peso molecolare dellaria (0,018 Kg/mol)
La pressione di vapore dellaria satura (Pvs) dipende dalla T (C)
log Pvs= (0,026404T)+0,82488

UMIDIT RELATIVA
Lumidit relativa (UR) il rapporto percentuale tra
pressione di vapore Pv e pressione di vapore dellaria
satura Pvs:
UR=Pv/Pvs 100
Lacqua che manca per raggiungere la saturazione di
chiama Deficit di Saturazione (DS):
DS= Pvs-Pv

Diagramma di Mollier

Come deve essere una serra

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