Vous êtes sur la page 1sur 9

3)INTERCULTURA

PREMESSA
In una società resa dai flussi migratori sempre più multietnica, ma tesa verso
una globalizzazione che appiattisce e rende omogenee le specificità legate alle
singole culture, riteniamo sia compito della scuola:
 Favorire un clima di accoglienza e di attenzione verso i bambini di altre
culture
 Valorizzare le diversità nei loro molteplici aspetti
 Favorire, all’interno di progetti internazionali, la conoscenza di culture
specialmente attraverso lo scambio di materiali didattici.
 Favorire la formazione di cittadini che, consapevoli della propria identità
culturale, siano disponibili ad accoglierne e valorizzarne altre.
 Acquisire una mentalità di cooperazione con chi vive in condizioni
economicamente svantaggiate, anche se geograficamente distante.
Per questo nel nostro circolo sono attivi già da diversi anni progetti di
educazione interculturale ed un progetto più specificatamente indirizzato agli
alunni stranieri che frequentano la nostra scuola ed alle loro famiglie, per
rendere loro possibile il processo di integrazione sociale e scolastico, attraverso
un’offerta integrata e mirata di servizi, interventi ed opportunità.

I due progetti suddetti sono denominati Progetto Aquilone e Progetto


Accoglienza

3a) Progetto Accoglienza


Linee portanti del progetto:
 Accogliere i ragazzi stranieri in modo proficuo per loro e per gli altri.
 Inserire i bambini in un ambiente educativo amichevole e stimolante
che sia contesto di rispetto e valorizzazione, nell’accettazione delle
diversità.
 Offrire le competenze linguistiche come risorsa che accompagni
percorsi positivi di studio e apprendimento.
 Attivare nuove strategie per l’insegnamento dell’italiano come lingua 2
attraverso corsi di formazione specifici organizzati dalla scuola e
dall’ente locale.
 Predisporre strumenti di comunicazione e relazione con le famiglie
straniere nel segno della reciprocità.
La scuola con tale progetto si impegna a realizzare le linee culturali di una
pedagogia dell’ascolto e dell’accoglienza, nell’ottica di un’educazione
interculturale

DESTINATARI DEL PROGETTO OBIETTIVI

 definire pratiche condivise


all’interno della scuola in tema
d’accoglienza di alunni stranieri
1) gli adulti presenti nella  facilitare l’ingresso ai bambini di
altra nazionalità nel sistema
scuola
scolastico e sociale;
2) gli alunni  sostenere gli alunni neo arrivati
3) le famiglie nella fase di adattamento al nuovo
contesto;
 favorire un clima d’accoglienza e di
attenzione alle relazioni che
prevenga o rimuova eventuali
ostacoli alla piena integrazione;
 costruire un contesto favorevole
all’incontro con le altre culture e
con le “ storie “ di ogni bambino;
 promuovere la collaborazione e la
comunicazione fra scuola e
territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale
nell’ottica di un sistema formativo
integrato;
 favorire il consolidamento delle
capacità comunicative linguistiche
di base, per la relazione con il
gruppo dei pari, con gli adulti e
negli ambienti di vita quotidiana;
 favorire l’apprendimento della
lingua italiana come strumento
veicolare per la scolarizzazione e la
partecipazione consapevole agli altri
apprendimenti disciplinari;
 avviare alla riflessione linguistica
per scoprire la struttura della lingua
e per agevolare successivi processi
di formalizzazione di regole.
ATTIVITA’  facilitare la comunicazione scuola –
famiglia attivando la metodologia
Famiglia – insegnanti delle buone pratiche affinché la
burocrazia non diventi ostacolo per
la comunicazione

 favorire attraverso una


metodologia corretta e rispettosa
delle diversità la conoscenza delle
famiglie straniere

 favorire la socializzazione e
l’incontro tra famiglie dei bambini
stranieri e italiani

NELLA PRATICA OPERATIVA, TALI OBIETTIVI VENGONO REALIZZATI


ATTRAVERSO LE SEGUENTI ATTIVITA’:
La nostra esperienza si sviluppa con la costituzione di una COMMISSIONE
ACCOGLIENZA
Commissione accoglienza Attività

 provvede alla diffusione di uno


strumento didattico per la stesura
COME SI ORGANIZZA del profilo iniziale degli alunni
stranieri
 attraverso la rilevazione del
comportamento linguistico delle
competenze cognitive, emotivo –
motivazionali e socio-relazionali e
all’individuazione di strategie
opportune per l’inserimento dei
ragazzi stranieri nell’ambito
scolastico
 Contestualmente si individua la figura di un DOCENTE FACILITATORE
DELL’ACCOGLIENZA per sostenere i bambini neo – arrivati nella
conoscenza della scuola (ambienti , funzioni e componenti) e nella
predisposizione delle linee generali della programmazione
individualizzata, in collaborazione con le insegnanti di classe.
 Ogni anno si incrementa con nuovi testi la BIBLIOTECA
INTERCULTURALE e il materiale di verifica delle competenze iniziali
per sostenere un progetto individualizzato di inserimento dei singoli
bambini.
 La scuola si avvale del SERVIZIO DI MEDIAZIONE LINGUISTICO –
CULTURALE FORNITO DALL’ENTE LOCALE – AREA SERVIZI DELLA
PERSONA per agevolare la comunicazione fra ragazzi, insegnanti e
famiglie.
 Si organizzano, in collaborazione con l’Ente locale, corsi di formazione
per il personale non docente sui temi dell’interculturalità e sulla dinamica
delle relazioni.
 Si organizzano momenti di gioco e apprendimento intorno alla lingua
italiana, “IMPARIAMO DIVERTENDOCI “, in collaborazione con l’ente
locale e momenti di “full-immersion” nella lingua italiana all’inizio
dell’anno scolastico, sempre in collaborazione con l’Ente locale e in
coordinamento con il P.I.A.
 Si propone di organizzare un gruppo di ricerca –azione, visionato da
un esperto, che si occupi di tematiche interculturali. Un gruppo di lavoro
inoltre si è preoccupato di stendere una modulistica tradotta in lingue
diverse per facilitare la comunicazione scuola – famiglia e nel prossimo
anno si è impegnato ad ampliarla e a tradurla in altre lingue.
 Prosegue l’attività dello SPAZIO GENITORI in coordinamento con il
P.I.A.

 la valutazione del grado di


coesione del gruppo classe
Strumenti e criteri di valutazione rilevabile attraverso
complessiva l’osservazione delle abilità sociali
e della qualità delle dinamiche
relazionali dei componenti del
gruppo –classe;
 la valutazione del coinvolgimento
delle famiglie nelle proposte
offerte attraverso l’utilizzazione
dei canali di comunicazione della
scuola e partecipazione alle
occasioni di incontro
Dal prossimo anno verrà organizzato un progetto finanziato dalla Regione
Toscana

“UGUALI MA DIVERSI”

Comprendere, analizzare e gestire le diversità nella scuola

Tale progetto finanziato con FSE intende dare la possibilità di


formare insegnanti, personale ATA e Dirigenti Scolastici sul tema
dell’integrazione.
Il progetto cerca di favorire una reale innovazione nelle
modalità di presa in carico, comprensione, analisi e gestione, da
parte del sistema scuola, di tutte le diversità di cui sono portatori
i soggetti che, tra i 3 ed i 14 anni, sono protagonisti dei processi
di apprendimento formali e informali, di socializzazione e di
educazione alla cittadinanza.
Nello specifico, il progetto intende attuare una serie di Moduli
Formativi Tematici ed un corso di perfezionamento post-laurea
rivolti a Dirigenti Scolastici, docenti e figure di sistema della
scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
L’integrazione tra le attività formative proposte, un’indagine di
sfondo effettuata nei diversi territori e nelle rispettive scuole
coinvolte, nonché l’attuazione di un processo di scambio di buone
prassi con enti a livello internazionale permetterà di ottenere un
processo concreto di innovazione nelle modalità di accoglienza,
inclusione, apprendimento curricolare ed extracurricolare, negli
scambi relazionali e nell’effettivo diritto all’uguale riconoscimento
e rispetto di ogni forma di diversità.
Destinatari dell’intervento Moduli formativi tematici
 Radici biologiche e genetiche
dell’uguaglianza /radici culturali
della diversità
 Le trappole dell’identità:
diversità,steriotipi ,forme di
 insegnanti esclusione e autoesclusione
 figure di sistema della  Analisi dei conflitti e metodologie di
scuola dell’infanzia, mediazione: specificità nella vita
primaria e secondaria di 1° scolastica
grado  Nonviolenza come paradigma per
 dirigenti scolastici una nuova relazione educativa
 Condizione dei minori stranieri e
tipologie di famiglie migranti: ruoli
familiari ,dinamiche affettive e
diversità culturali
 Feste ,cibo e vita quotidiana:
diversità e uguaglianze trasversali
 Diversità di genere :incroci
interculturali ,orientamenti sessuali
e stili di vita
 Comunicazione interculturale,
educazione linguistica e mediazione
linguistico –culturale
 Valutazione livelli di apprendimento
e riconoscimento delle diversità
nelle varie aree curricolari
 Orientamento e continuità
scolastica a sostegno dei progetti
soggettivi di apprendimento
3b) Progetto “Aquilone”
PREMESSA
Il progetto Aquilone è attivo nella nostra scuola dal 1992. E’ un progetto di
solidarietà interculturale tra Italia e Brasile.
In Italia è sostenuto dal Movimento di Cooperazione Educativa e coinvolge,
oltre alla nostra, altre 11 scuole di varie città.
In Brasile è promosso dal CEDEP e vede coinvolte le strutture educative della
periferia di Florianopolis, capitale dello Stato di Santa Caterina: Oficinas do
Saber, Casa de Criança, Projeto Travessia.

DESTINATARI DEL PROGETTO FINALITA’

 Sviluppare un pensiero aperto e


flessibile, problematico e
 alunni delle classi 3^ scuola antidogmatico
Belvedere
 Favorire la scoperta e la
comprensione di differenze e
 bambini che frequentano le connessioni tra culture diverse
strutture educative brasiliane
gemellate  Promuovere il riconoscimento del
valore della diversità e il rispetto di
essa
DESTINATARI DEL PROGETTO OBIETTIVI

 Garantire attività educative in


 alunni delle classi 3^ scuola Brasile per bambini non integrati
Belvedere nella realtà scolastica locale,
attraverso la copertura parziale dei
costi di gestione del personale
 bambini che frequentano le educativo e delle strutture.
strutture educative brasiliane  Favorire la conoscenza, sul piano
gemellate culturale e affettivo, fra i bambini
dei due mondi, attraverso strumenti
diversi
 Attivare momenti comuni di ricerca
e di approfondimento sul piano
pedagogico, tra insegnanti italiani e
brasiliani, attraverso scambi di
visite, elaborazione di progetti
comuni, stages mirati, conoscenza
diretta sul piano personale e
professionale

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

 Il progetto, come costruzione della relazione con “ l’altro“, è interno


e di sfondo al curricolo. E’ occasione per non fare dell’intercultura una
disciplina a parte, ma per stimolare e arricchire gli obiettivi cognitivi e
formativi del processo educativo.
 La solidarietà è vista all’interno di un rapporto di reciprocità, nel
riconoscimento della diseguaglianza.
 Il viaggio di educatori brasiliani nella scuola italiana e di educatori
italiani nei progetti brasiliani garantisce, attraverso la mediazione
culturale, il consolidamento della relazione.
 Il gemellaggio di ciascuna realtà brasiliana con una realtà italiana è
uno strumento di approssimazione nello scambio e nel confronto e
una occasione formativa.
STRUMENTI
Sono gli stessi che si utilizzano nelle normali attività didattiche (computer,
videocamera, macchina fotografica, carta da pacchi, colori a tempera,
pennarelli, cartoncino, eccettera)

Vous aimerez peut-être aussi