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PRINCIPIO DI ARCHIMEDE

Esso afferma che un corpo immerso in un fluido soggetto ad una forza, diretta verso lalto, di modulo
pari al peso del volume di liquido spostato dal corpo immerso.
Tale forza ricevuta dal corpo detta spinta di Archimede:
, con d densit del fluido, g
accelerazione di gravit, V volume del corpo.
Questo principio dovuto ad Archimede di Siracusa, matematico e fisico greco vissuto nel III secolo a.C. e
leggenda vuole che sia legato ad un aneddoto molto particolare.
Lo scrittore ed architetto romano Vitruvio nel suo libro De Architettura (29 a.C.) racconta:
"Archimede ha fatto una quantit di scoperte straordinarie ed eccezionalmente geniali. Fra esse voglio
parlare soprattutto di una che porta i segni di una grande intelligenza. Quando Gerone regnava in
Siracusa, per le sue fortunate imprese volle offrire ad un certo santuario una corona d'oro che aveva
ammirato. Decise il prezzo dell'opera con un artista, e gli consegn la quantit di oro necessaria. A suo
tempo la corona finita fu consegnata con piena soddisfazione del re, e anche il peso della corona risult
coincidere con quello dell'oro. Pi tardi, per, Gerone ebbe motivo di sospettare che l'artista avesse
sottratto una parte dell'oro e l'avesse sostituita con ugual peso di argento. Indignato per l'inganno, ma non
riuscendo a trovare il modo di dimostrarlo, preg Archimede di studiare la questione. Un giorno che, tutto
preso da questo pensiero, Archimede era entrato in un bagno, si accorse che mano a mano che il suo corpo
si immergeva, l'acqua traboccava. Questa osservazione gli diede la soluzione del problema. Si slanci fuori
dal bagno e tutto emozionato si precipit nudo verso casa, gridando con tutte le forze che aveva trovato
quel che cercava : 'ureka! ureka!'(Ho trovato!) "
Il principio di Archimede pu essere spiegato come segue.
Immaginiamo di immergere un cubo in un fluido, di densit d , ad una profondit h: la faccia superiore del
cubo si trover ad una profondit h1 , mentre la faccia inferiore ad h2 .
Per la legge di Stevino, la pressione in un fluido di densit ad una certa profondit h data da
, dove laccelerazione di gravit,
1,01 10 Pa la pressione atmosferica

d
Il corpo in ogni punto della sua superficie soggetto alla pressione idrostatica del fluido.
Sulle facce laterali: alle varie profondit, le pressioni di facce opposte si annullano.
Sulle facce orizzontali: si sommano due pressioni, di verso opposto e di intensit differenti, che producono
una pressione p verso lalto.
Sulla faccia superiore infatti la pressione vale
, mentre sulla faccia inferiore vale
ed essendo
si ha che
.
Detto l lo spigolo del cubo, la differenza tra le pressioni data da
.

Sfruttando la definizione di pressione


, dove A in questo caso larea del quadrato di lato l, otteniamo
che il cubo soggetto ad una forza

.
Concludendo la spinta di Archimede ha modulo
e quindi il principio dimostrato in quanto,
essendo
la massa di liquido spostato, possiamo scrivere
cio la spinta di Archimede ha
lo stesso modulo del peso del liquido spostato.
Mediante la spinta di Archimede, possibile stabilire se un determinato corpo possa o meno galleggiare.
Consideriamo, ad esempio, un certo corpo di volume V e densit , completamente immerso in un fluido di
densit d . Le due forze agenti sul corpo sono:
- la forza peso, che spinge il corpo verso il basso, pari a
- la spinta di Archimede, che spinge il corpo verso lalto, pari a
|
|
|. Si possono avere tre casi:
La forza risultante vale quindi, in modulo, |
1) la densit del corpo maggiore di quella del fluido:
allora il corpo affonda perch il suo
peso maggiore della spinta di Archimede

d
SA

corpo

d0

d0 > d
d0

2) la densit del corpo uguale a quella del fluido:


allora il corpo in equilibrio cio non
affonda n risale (galleggia nel fluido) perch il suo peso uguale della spinta di Archimede

d
SA

corpo

d0 = d
d0

d0

3) la densit del corpo minore di quella del fluido:

allora il corpo si muove verso lalto

d
SA

d
d0

corpo
d0 < d

d0

e se non immerso in una colonna di fluido infinitamente alta ad un certo punto raggiunger la superficie
libera cio emerger, diminuendo la porzione di volume immerso; ma non appena inizier ad uscire dal
fluido, la spinta di Archimede, che lo spinge verso lalto, diminuir, in ragione del fatto che il volume di
liquido spostato si riduce. Il corpo si arrester, galleggiando sulla superficie del fluido, quando il suo
peso P sar controbilanciato dalla spinta di Archimede SA causata dalla parte ancora immersa dello stesso.

corpo

d0

SA

d
d0

Se chiamiamo V il volume ancora immerso e V il volume totale, per il galleggiamento deve valere la
condizione di equilibrio tra le forze
cio
da cui

Si pu vedere come, in un corpo galleggiante, volume immerso e volume totale del corpo siano direttamente
proporzionali, con costante di proporzionalit pari al rapporto tra la densit del corpo e la densit del fluido.
Torniamo allaneddoto di Archimede e della corona doro. Archimede sugger a Gerone di procurarsi un
lingotto doro (vero) di peso pari a quello della corona, e di porre i due corpi su una bilancia: essendo i corpi
di ugual peso, la bilancia sarebbe stata in equilibrio. Poi per, occorreva immergerla in acqua. Se la corona
fosse stata di oro puro, il bilancia sarebbe rimasta ancora in equilibrio, se invece la corona fosse stata
costituita di materiali differenti, la spinta di Archimede ricevuta dalla corona sarebbe stata diversa da quella
ricevuta dal lingotto doro, in ragione di una differente densit. Questa bilancia, adatta non tanto a misurare
il peso di un oggetto, quanto la sua densit relativamente a quella di un altra sostanza, si chiama bilancia
idrostatica.
Ponendo sulla bilancia la corona di densit
e peso
e il lingotto doro di densit
equilibrio, quindi si deduce che i corpi hanno la stessa massa:

e peso

si ha

Ora si immerge la bilancia in equilibrio nellacqua di densit d. Se i corpi avessero uguale densit, avendo la
stessa massa, occuperebbero lo stesso volume V, ne sposterebbero uno equivalente di acqua e dunque
riceverebbero una stessa spinta verso lalto, proprio per il principio di Archimede. Invece per la corona si
osserva un innalzamento, questo vuol dire che la spinta di Archimede per la corona maggiore cio la
corona ha un volume maggiore:

cio
allora

cio

La corona fatta di un materiale meno denso delloro: non pu essere oro puro!

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