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Generalizzazione della formula di

Simpson
Giuseppe Peano

Torino, 1892

Esportato da Wikisource il 14/11/2016

GENERALIZZAZIONE
DELLA

FORMULA DI SIMPSON
N O TA
DI

GIUSEPPE PEANO

TORINO
CARLO CLAUSEN
Libraio della R. Accademia delle Scienze

1892

Estr. dagli Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, vol. XXII.
Adunanza del 27 Marzo 1892

Torino. Stamperia Reale della Ditta G. B. PARAVIA e C.


509 (C 8) 22-IV-92

Fra le formule per le quadrature sono notevoli quella dei trapezii


()

,
ove
;
e quella di Simpson:

()
ove
,

rappresentando costantemente con u un valore intermedio fra a e b1. Il resto nella ()


nullo, se f(x) intera di primo grado, e nella () il resto nullo, se f(x) intera di grado
non supperiore al terzo. Parallelamente a queste formule si hanno quelle di Gauss.
L'analoga alla ()

(')

ove
,

e il resto nullo per le funzioni di grado non superiore al terzo.


Paragonando le formule () e ('), che si possono considerare come egualmente
approssimate, risulta che pi semplice, in generale, il calcolo dei tre valori
,
,

che esige la formula (), che il calcolo dei due

che esige la formola ('). Questo spiega il maggior uso della formula () di Simpson
sulla corrispondente (') di Gauss.
Le formule di Gauss costituiscono una successione infinita, mentrech le formule
dei trapezii e di Simpson erano finora isolate. Io mi propongo di esporre qui una
successione di infinite formule di quadrature, di cui le due prime sono appunto la () e la
().
Per semplicit supporremo i limiti dell'integrale eguali a -1 e +1; poich basta fare
il cambiamento
,

onde ridurci a questo caso.


La questione che ci proponiamo questa: Determinare gli n + 1 coefficienti A0, A1,
... An e gli n - 1 valori x1 x2 ... xn - 1 compresi fra -1 e +1 in guisa che la formula
(1)

sussista, qualunque sia la funzione f(x) intera di grado 2n - 1.


La soluzione la seguente. Pongasi.

(2)
.
Avendo la funzione (x2 - 1)n le radici -1 ed 1 multiple d'ordine n, la sua derivata (n1)ma, Yn, avr le radici x0=-1, xn=1, semplici, ed n - 1 radici x1 x2 ... xn - 1 distinte e
comprese fra -1 e +1. Si calcolino i coefficienti A0, A1, ... colla formola
(3)

Allora sussister la formula (1).


Infatti, si divida la f(x), funzione intera di grado 2n - 1, per Yn, di grado n + 1; siano
(x) il quoziente, (x) il resto, onde:
(4)
Sar (x) di grado n, e (x) di grado n - 2. Attribuendo ad x gli n + 1 valori x0, x1, ...
xn, per cui si annulla Yn, si avr
,

, ...

Quindi la funzione (x), intera, di grado n, di cui si conoscono i valori per n + 1


valori della variabile, si pu esprimere colla formola d'interpolazione di Lagrange:
(5)
Dalla (4) si ha:
(6)
Ora, dalle (5) e (3), si ricava
(7)

Riguardo al secondo integrale, coll'integrazione per parti si ha:

Mettendo i limiti -1 e +1, tutti i termini integrati nel secondo membro si annullano,
perch contengono il fattore x2 - 1; e siccome (x) di grado n - 2, sar (n-1)(x)=0,
onde:
(8)
Sostituendo nella (6) ai due integrali del secondo membro i loro valori dati dalle (7)
ed (8), si ha la formola (1) che si voleva dimostrare.
La formola (1), esatta se f(x) intera di grado 2n - 1, approssimata se f(x) una
funzione arbitraria. Per calcolare l'errore R tale che si abbia:
(9)
si formi la funzione F(x), intera, di grado 2n - 1, che soddisfa alle 2n condizioni:
...

,
,

Si avr, com' noto:


(10)

Integrando si avr appunto

(11)

, onde

Portando fuori del segno integrale il fattore

, cosa lecita, poich il fattore

rimanente ha un segno costante nell'intervallo di integrazione, si ha:


(12)

Facendo n = 1, si ha la formula dei trapezii ().


Per n = 2 si ha la formula di Simpson ().
Per n = 3, fatti i calcoli, si ha:
,

ove
,

e il resto nullo per le funzioni di grado inferiore al 6.


Per n = 4 si ha:

ove
.

Nota. La stessa questione fu gi trattata dal compianto D. TURAZZA, nel suo scritto: Intorno all'uso dei
compartimenti diseguali nella ricerca del valore numerico di un dato integrale (Memorie I. R. Istituto Veneto,

vol. V, 1855, pag. 277-298). Credo per nuove le espressioni di Yn e dei resti.

Note
1. Pubblicai quell'espressione del resto della formola di SIMPSON nelle Applicazioni
geometriche del calcolo infinitesimale, pag. 206.

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