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Fascicolo n. 14 / Issue no. 14
Dicembre 2016 / December 2016
Direttore / Editor
Rinaldo Rinaldi (Universit di Parma)
Comitato scientifico / Research Committee
Mariolina Bongiovanni Bertini (Universit di Parma)
Dominique Budor (Universit de la Sorbonne Nouvelle Paris III)
Roberto Greci (Universit di Parma)
Heinz Hofmann (Universitt Tbingen)
Bert W. Meijer (Nederlands Kunsthistorisch Instituut Firenze / Rijksuniversiteit Utrecht)
Mara de las Nieves Muiz Muiz (Universitat de Barcelona)
Diego Saglia (Universit di Parma)
Francesco Spera (Universit di Milano)
Segreteria di redazione / Editorial Staff
Maria Elena Capitani (Universit di Parma)
Nicola Catelli (Universit di Parma)
Chiara Rolli (Universit di Parma)
Esperti esterni (fascicolo n. 14) / External referees (issue no. 14)
Francesca Bortoletti University of Leeds
Stefano Carrai Universit di Siena
Luca Curti Universit di Pisa
Marco Faini Universit di Urbino
Matteo Palumbo Universit di Napoli Federico II
Fabio Pierangeli Universit di Roma Tor Vergata
Progetto grafico / Graphic design
Jelena Radojev (Universit di Parma)
INDEX / CONTENTS
Speciale Sannazaro
TERRITORI DARCADIA. FURTI E METAMORFOSI DELLA PAROLA
Presentazione
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35-56
57-73
75-93
95-118
119-130
131-157
159-174
MATERIALI / MATERIALS
177-188
189-196
GIANNI VILLANI
DA SANNAZARO A MANZONI.
LIDILLIO A MET.
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Alcune pagine del pamphlet saranno riprese di piatto eppur taciute da Giosue
Carducci: si veda G. Carducci, Precedenti dellAminta, in Id., Su lAminta di T.
Tasso. Saggi tre con una pastorale inedita di G. B. Giraldi Cinthio, Firenze, Sansoni,
1896, pp. 62-64.
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V. Imbriani, Una opinione del Manzoni memorata e contraddetta, cit., p. 78.
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Rinaldi, Roma, Carocci, 2009, passim e R. Rinaldi, Salubre assenzio. Per Merope
IV, ivi, p. 16.
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La tecnica, nel suo insieme, non appare molto diversa da quella descritta da
Giuseppe Bonaviri a proposito dei rinvenimenti entro il largo molto con cui si apre il
romanzo ottocentesco di lacerti multipli da un brano di Daniello Bartoli della Istoria
della Compagnia di Ges. Si veda G. Bonaviri, Come Manzoni deriva da Bartoli il noto
brano del Ramo del lago di Como, in Italianistica, VII 2, 1978, pp. 346-353; V.
Paladino, Tra Bartoli e Manzoni: Quel ramo del lago di Como, in Testo, II-III,
1981-1982, pp. 109-11; V. Consolo, Per una metrica della memoria, in Cuadernos de
Filologa italiana, III,1996, pp. 252-253.
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I. Sannazaro, Arcadia, cit., pp. 177-178 (VIII) e A. Manzoni, I Promessi
Sposi, cit., pp. 162-163 (VIII).
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Nel De partu Virginis Sannazaro, su parziale memoria di Aeneidos, X, 100103 contaminata con Liber Sapientiae, XVIII, 14-15, descriver la quiete della natura
quale segno fausto dellavvenuta nascita salvifica; ma l la sospensione non coinvolger
dei personaggi e soprattutto non includer tra gli elementi del paesaggio quello delle
acque: si veda I. Sannazaro, De partu Virginis, a cura di Ch. Fantazzi e A. Perosa,
Firenze, Olschki, 1988, p. 33 (I, 194-202). Sulla varia simbologia delle acque
nellArcadia, tendente a un senso progressivamente negativo nel corso dellopera e di
revisione dellopera, si veda G. Villani, Processi di composizione e decomposizione
nellArcadia di Sannazaro, cit., pp. 50-54.
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I. Sannazaro, Arcadia, cit., pp. 180-181 e pp. 183-184 (VIII) e A. Manzoni, I
Promessi Sposi, cit., p. 163 (VIII).
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Chi dava a voi tanta giocondit per tutto; e non turba mai la gioia de suoi
figli, se non per prepararne loro una pi certa e pi grande.18
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disavventure
al
Duca
Ferramonte
ricevendone
conforto.
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cose desiate quanto pi con affanno si acquistano, tanto con pi diletto (quando si
possedono) sogliono esser care tenute.
Chi dava a voi tanta giocondit per tutto; e non turba mai la gioia de suoi
figli, se non per prepararne loro una pi certa e pi grande. [] Dopo un lungo dibattere
e cercare insieme, conclusero che i guai vengono bens spesso, perch ci si dato
cagione; ma che la condotta pi cauta e pi innocente non basta a tenerli lontani; e che
quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende
utili per una vita migliore.31
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(VIII).
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Ivi, p. 449 (IV, Coro, 115-116 e 119-120) e I. Sannazaro, Arcadia, cit., p. 185
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materiale, si sdrucciola47 facilmente nella caricatura, avvenne, una mattina, che tutti i
poeti italiani, voglio dire quelli che avevano composti, o molti, o pochi versi italiani, si
trasformarono, loro medesimi (idealmente, sintende) in tanti pastori [] E una tale
usanza pot, non solo vivere tranquillamente per una generazione, ma tener duro contro
le cos frizzanti e cos sensate canzonature del Baretti, e sopravvivere anche a lui. 48
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esempio ormai negativo degli imitatori della grande poesia classica: si veda Mme de
Stal, Sulla maniera e la utilit delle traduzioni, in Biblioteca Italiana ossia Giornale di
letteratura scienze ed arti, T. I, anno primo, Gennajo Febbraio e Marzo 1816, p. 10
(traduzione di Pietro Giordani). Il testo originale Id., De lesprit des traductions, in
Id., uvres compltes, Paris, Treuttel et Wrtz, 1821, t. XVII, pp. 387-392.
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G. Baretti, La frusta letteraria, a cura di L. Piccioni, Bari, Laterza, 1932, vol.
II, p. 76 (XVIII, 15 giugno 1764).
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A. Manzoni, Sul romanticismo: lettera al marchese Cesare dAzeglio, cit., pp.
22-23.
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Parole rubate. Rivista internazionale di studi sulla citazione /
Purloined Letters. An International Journal of Quotation Studies