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NEO RM A i ita Data Pabicdtone CEI 81-2 2013-02 Titolo . Guida per la verifica delle misure di protezione contro i fulmini Tle Protection measures against lightning — Verification criteria Sommario Questa Guida fornisce indicazioni per veriicare la rispondenza alle Norme EN/IEC 62905 (CEI 81-10) delle misure oi protezione contro ifulmini adottate a soguito della valutaziono dol rischio di una struttura, Le modalita di veritica tengono conto, per cid che altiene gi aspeltl operativi, delle vigenti disposizior ccontenute nella sorie ai Norme EN/IEC 62805 (CEI 81-10). La Guida @ indirizzaia a chi, a qualsias! titolo, 8 chiamato alla vertica dei sistemi di protozione contro i fuimini La Guida si applica alle misure di protezione contro i fulmini ¢ relat accessori funzionali, j (CO ITALIANO - Milne 2013. Flproduzione vital DATIIDENTIFICATIVI CEI Noma tatina — CEL 81-2 Cessfcaione — CEL 81-2 ations COLLEGAMENTVRELAZION! TRA DOCUMENT! Nacional Bwopet Imernaconal Legis Legenda INFORMAZIONI EDITORIAL! Puniicarione Guida Sw Ritione In vigore Dawavalitid 01-03-2018 Ambo vate Naionate Fasccoio tert Pre. Poe, Nessuna Comitaio Teena GT 81-Protezione conto | fulmint Anprovaada Presidente det CEI Indore 14-01-2018 Inde Soneposta Chinsura date Kes GUIDA y EI 81-2;2048-02 INDICE 1 Goneralita. 1.4 Scope... 1.2. Campo di applicazione..... 1.3 Definiziont 4.4 Legistazione e normativa a riferimento 2 Periodicita : 2.4 Intervallo fra due vertiche... 2.2 Esempio di detinizione detia periodi 8 Contenuti della verifica 3.1. Esame della documentazione tecnica 3.2. Esame ordinario 3.8 Esame approfondito 4 Modalta di rodazione del rapporto Vottica (chi frm, come si valida, content minim, ece.). Fe Allagato A Rapporto dl verifica ~ Check list Sintesicaralterisiche dol sistoma dl protezione conta i lechlo dovuto al fulmine . a ita duo vorfche succossiv guioa y EI 81.2:2019:02, 1 Generalita 1.4 Seopo Questa Guida fornisee indicazioni per verificare ta rlspondenza alle Nome CEI EN 62305 (CEI 81-10) delle. misure di protezione contro | fulmini adottate a seguito della valutaziono del figchio di una struttura, Le modallta di verifica tengono conto, per cid che attiene gli aspetti operat, delle vigenti disposizioni contenute nolla serie di Norme CEI EN 62305 (CE! 81-10). La Guida @ indirizzata a chi, a qualsias! titolo, 6 chiamato alla verifica dei sistemi di protezione contro | fulmini. 1.2 Campo dl applicazione La Guida si applica alle misure dl protezione contro I fulmini ¢ relativi accessor! funzionall cel 0-14 “Guida NOTA La prosente Guide covrlsponde alappicazione del alle verti al sensi del DPR 462/01". 4.3. Definizioni In aggiunta alle definizioni contenute nelle Norme CEI EN 62305 (CEI 81-10), per gli scop! di questa Guida si applicano le definizioni seguenti. procedure toeniche rlehlamato dal 1.3.4 Esame della documentazione Valutazione della documentaziono al fine di accertarne la completezza e la conformita alla CEI EN 62305 (CEI 81-10). NOTA La documentazione & genoralmente formata da: = document dl vatutazione del rischio, ~ progot = dlehiarazione di contormita, ‘apport dl varifea 9 dt manutonzlon plano dl manutenzions 1.3.2 Esame ordinario ‘Accertamento, senza I'uso dl utensill 0 di mezzi di accesso, di eventuali difetti del componenti ‘che sono evidenti allo sguardo (ad esempio mancanza di ancoraggi, connession! interrotte, involuer! rott, dat! di targa, ecc.). 1.3.3 Esame approfondito Operazione offettuata In aggiunta al precedente esame ed identifica tuttl quel difettl (ad esempio errata installazione, connessioni non effettuate, morsetti lenti, ecc.) che possono evidenziarsi soltanto usando attrezzl (ad esempio strumentl, utensili 6 scale). L’esame approfondito richiede, normaimente, accesso ai componenti. L’esame approfondito pud essere necessario in funzione’ = dello stato di conservazione dell'implanto (accuratezza_ delle _ manutenzioni, addestramento e/o esperienza del personale, esistenza di modifiche @ manipolazioni non autorizzate, manutenzion! non appropriate effeituate. non seguendo le raccomandazioni del costruttore, = votusta dellmptanto @ det retativi component, ecc.), = delle condizioni ambientali (esposizione ad ambienti corrosivi, a prodotti chimi della qualita della documentazione esibita. 4 guia y CEL 81-2:2013-02 1.3.4 Installatore Persona competente ed esperta nelle misure di protezione contro i fulmini @ nella loro instellazione 1.3.5 Impresa installatrice Impresa, abilitata ai sensi dell'art.3 del DM 37/08, che assume I'incarico di eseguire 'instatlazione, ta trasformazione o I'ampliamento, delle misure di protezione contro | fulmint ne rilascia la dichiarazione di conformita ai sensi de! DM 37/08 coi relativi allogati obbligatori tra | quail le Istruzioni di uso e manutenzione, previa verifica (verifica iniziale) con esito positivo delle installazioni. L'impresa si avvale di porsone competenti od osperte nell'instatlazione delle misure di protezione contro | fulmint 1.3.6 Manutentore Persona, competente ed esporta di misure di protezione contro | fulminl, incaricata di operazi manutenzione specificate al par. 1.3.7. Opera tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di manutenzione, contribuisce al suo aggiornamento, riportando: qualora necessarie, raccomandazioni ¢ quant'altro ritiene utile per il futuro dell'impianto e per Yoltimizzazione delle successive manutenzioni, Collabora allo studio del progetto di manutenzione od alla sua revisione. 1.3.7 Manutenzione ‘Combinazione di azioni eseguite per mantenere o riportare un componente dell'impianto nelle condizioni in cul possa soddisfare fe proscrizion! delle relative specifiche costruttive ed effottuare le funzioni richieste. 1.3.8 Misure di protezione Accorgiment| adoltall per proteggere la struttura riducendone if rischio dovuto alla fulminazione diretta e/o indiretta, Tali misure sono: = LPS esterno = LPS interno - SPM (LPMS) altro misure diverse dalle precedenti, indicate nel documento di valutazione det rischio dovuto al fulmine (es: misure antincendio attive e passive, tipologia della pavimentazione, cablaggio interno, ecc). La combinazione di uno o pit: di questi elementi costituisce il sistema di protezione che porta a definire protetta la struttura, 1.3.9 Progettista Spocialista, compotente ed esperto nella progettazione di misure di protezione contro i fulmini, incaricato dalla Committenza che, acquisendo la valutazione del rischio dovuto al fulmine redaita in conformita alla Norma CEI EN 62305-2, ovvero procedendo egil stesso alla redazione di tale documento, redige il progetto per la realizzazione delle misure di protezione contro Il fulmine, 1.3.10 Prove Operazioni, comprese le misure, da effettuare ove ritenute necessarie, per accertare Vefficacia @ Vidoneita dellmpianto realizzato © del mantenimento del livello di sicurezza raggiunto. culpa y CEI 81-2:2013-02, 1.3.11 Rapporto di verifica Documento che comprende gil esiti del controll effettuatl. Un esempio dl rapporto di verifica & cosiituito dalla check-list allegata alla presente guida. 1.3.12 Valutazione del rischio Procedura per la determinazione del rischio dovuto al fulmine e che permette, se necessario, la sceita di appropriate misure di protozione da adottare per ridurre il rischio a valori non superior! a quelli ritenutt tollerabil La valutazione dol rischio dovuto al fulmine 6 eseguita da uno specialista competente ed esperto nelle misure di protezione contro il fulmine, in collaborazione con il committente. NOTA Nell'ambite dl applicazione del D.Lgs 81/08, fa rovisions della valutazione del rischlo 8 rchlesta dallaticoto 29 comma 3 ad | suo contenuta dave tener conto di quanto espresso nelTarlicolo 28 comma 3 del decieto stesso. 1.3.13 Verificatore Spacialista che procede alta verifica delle misure di protezione adottate. 1.3.14 Verifica Insiome delle operazioni mediante le quall si accerta la rispondenza alle Norme CEI EN 62305 (CEI 81-10). La vorifica si compone dl: esame della documentazione tecnica, ‘esame ordinario (a vista) ¢ prove. 1.3.15 Verifica iniziale Verifica offettuata dallinstallatore al termine della realizzazione dellimpianto, eseguita al fine di valutarne la rispondenza ai requisiti di sicurezza e funzionalita, L'esito positivo di questa verifica consente di rilasclare la dichlarazione di conformita alla regola d'arte ai sensi del DM 37/08, 1.3.16 Verifica perlodica Insieme delle procedure con le quali si accerta il permanere dei requisiti di sicurezza funzionalita delle misure adottate, tenendo conto delle disposiziont legislative © regolamentari vigenti ¢ di quelle contenute nella documentazione dl implanto e nel libretto o nelle istruzioni di uso e manutenzione (DM 37/08, art. 2 comma 1 lettera d) ed art. 8 comma 2). 1.3.16.1 Verifica periodica al fInt manutentivi E eseguita da porsonale esperto del sistem! di protezione contro i fulminl Nell'ambito di applicazione del D.Lgs. 81/08 all'art. 86 la verifica periodica di manutenzione & definita con il termine "controilo” 1.3.17 Verifica straordinaria Insieme delle procedure con le quali si accerta lesistenza dei requisiti di sicurezza @ funzionalita in caso di: ~ Richiesta da parte del proprietario, o del responsabile della gestione, o del responsablle della sicurezza, 0 del responsabile della manutenzione, ad esempio ogni qualvolta si verifichi una fulminazione sull LPS. ~ Esito negativo delia verifica periodica, — Modifica sostanziale dettimpianto. guia y GEL 81-2:2019-02. 1.3.18 Verifica Ispettiva Iniziale (DPR 462/01 art.3 - a campione), periodica @ straordinaria (DPR 462/01 artt. 4 © 7) sono esegulte dal soggotti individuati noll'ambito di applicazione del DPR 462/01. 1.4 Legislazione e normativa di riferimento | principali riferimenti normativi o logislativi sono: = D.M, 22 gennalo 2008 n.37 € successive modificazion! ed Integrazioni (s.m.l.) “Regolamento concernente attuazione doll'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lottora a) della legge n° 248 del 2 Dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materla dl attivita di installazione", = Legge 46/90 art. 14 *Verifiche” - DPR 22 ottobre 2001 n.462 ‘Regolamento di somplificazione de! procedimento por la denuncia di instellazioni © dispositivi di protezione contro Ie scariche atmosteriche, di dispositive di messa a terra di Implant olottrici 6 di impianti lottrici poricotost". ~ Dlgs del 9 Aprile 2008 n* 81 @ s.m.l. “Altuazione dolarticolo 1 della legge 3 Agosto 2007 n° 123, in materia di tutela della saluto o dolla sicurezza noi luoghi di lavoro”. ~ Norma CEI EN 62308-1 (CEI 81-10/1) “Protezione contro | fulmini ~ Parte 1: Principi genorali® — Norma CEI EN 62308-2 (CEI 81-10/2) “Protezione contro | fulmin! — Parte 2: Valutaziono del rischio” — Norma CEI EN 62308-3 (CEI 81-10/3) “Protezione contro | fulmini ~ Parte 3: Danno materiale alle strutture © poricolo per Ie persone” — Norma CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4) “Protezione contro I fulmint ~ Parte 4: Impiantt elottrici ed olettronici nelle struttura” — Norma CEI EN 50164-1 (CEI 81-5) “Componenti per fa protezione contro / fulmini (LPC). Parte 1: Proscrizioni per i componenti di connessione” — Norma CEI EN 50164-2 (CEI 81-15) “Componenti per la protezione contro | fulmini (LPC). Parle 2: Proscrizioni per I conduttori di terra ¢ | dispersori” — Norma CEI EN 50164-3 (CEI 81-12) “Component! por la protezione contro i fulmini (LPC). Parle 3: Prescrizioni per gli spinterometri” ~ Norma CEI EN 62561-4 (CEI 81-19) "Componenti del sistem/ di protezione contro 1 fulminl. Parte 4: Preserizioni per i component di fissaggio” Norma CEI EN 62561-6 (CEI 81-20) “Componont! de! sistem l protezione contro I fulmin! (LPC). Parle 5: Prescrizioni por la voritica di involuorl di Ispezione (pozzottl) 0 di component! a tenuta per dispersor! (passant))” Norma CE! EN 62561-6 (CE! 81-21) ‘Componenti del sistemi dl protezione contro | fulmini (LPC). Parte 6: Prescrizionl per | contator! di corrente di fulmine” = Norma CEI EN 62561-7 (CE! 81-22) “Componenti dei sistemi pratezione contro | fulmini (LPC). Parte 7: Prescrizioni per le miscele aventi caratteristiche avanzate per I'implanto di messa a terra” — Norma CEI CLC/TR 60469 (CEI 81-11) “Implant! af protezione contro | fulminl ~ segni grafic” — Norma CEI 64-8 “implant ofettric! utilzzator! a tensione nominale non superlore a 1000 V in corrente alternata ¢ a 1500 V in corrente continua” ~ Gulda CEI 0-2 “Guida por fa dofinizione della documentazione al progetto degil Impiant! elettric!” guica Y OE 81-2:2019-02, = Gulda CEI 0-10 “Guida alla manutenzione degl! Implant! elettrici” = Guida CEI 0-14 “Guida all'applicazione de! DPR 462/01 relalivo alla sempliicazione del procedimonto per Ja donuncia di instaliazion! e dispositivi dl protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra deg implant! eleltrici e af implant! elettric! pericotosi = Gulda CEI 64-14 "Guida alle veritiche degli impianti olettrici utiizzatori” 2 Perlodicita Fermo restando le periodicita fissate da prowedimonti iegislativi, la frequenza della verifica periodica delle misure di protezione contro i fulmini deve essere determinata in conformita al documento di valutazione del rischio (OLgs 81/08 @ CEI EN 62305-2 nei caso di ambientl dl lavoro, CEI EN 62305-2 negli altrl casi). La frequenza dolla verifica é indicata nella Norma CEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3), Allegato E; condizioni pit! restritive possono essere fissate dal soggotto che ha preparato ll documento di valutazione det rischio dovuto al fulmine 0 dal ‘manutentore. La verifica sara effettuata con periodicita correlata alle carattoristiche della struttura da proteggere. L'intervallo tra due verifiche successive, pud essere ridotto in relazione allo stato di degrado progressivo delle misure di protezione. E opportuno che i rapporti di verifica vengano utilizzati ed inseriti nel sistema di gestione per la salute @ sicurezza, tenendo anche in considerazione le raccomandazioni dei precedent! rapport, se presenti. Quando non @ disponibile nessun precedente rapporto, & necessarlo un controllo pitt approfondito. La determinazione delf'intervallo tra due controlli dovrebbe tener conto dei danni dovuti al fulmine, in particolare per episodi di fulminazlone diretta. Uintervailo tra i controlli del LPS & condizionato dal seguenti fattori 4) classe dell’LPS 2) fattor! ambientall quall: a) ambiente con possibile presenza di vapori corrosivi, b) ambiente salino, ©) ambiente caratterizzato da vibrazioni dovute a macchinari o lavorazioni. 4) Ambiente rurale (Vanno presi accorgimenti nol caso di contatto con liquami organiel © aii sistemi df Inrigazione acidificata) ) Ambiente urbano e industriale Nelle aree ad elevala concentrazione industriale © nef centri urbani 'aria é contaminate da numeros! inquinanti, I pl temibill per fa corrosione dollo zinco sono i campost! dl zolfo). In atmosfore umide 1! biossido di zolfo produce acido solforoso sulla superticio dello Zico, reagendo cos! con la pellicola di ossido, idrossido © carbonato basico di zinco ° formando soltito di zinco. Altri compost! di zolfo, quale ad esempio il triossido di zoifo, agiscono in maniora dol tutto simile formando sal allrettanto {drosotubili_ che presentano scarsa adesione con il substrato, In tal modo viene distrutto parzialmente il rivestimento superticiale di zinco che tendera a riformarsi a spese degli strat! metallic! sottostanti, La deposizione di fullggine ¢ polvore pud essere anch'essa dannosa sia por la natura stessa di tali sostenze, sia perché esse possono aumentare il rischio di formazione di condensa sulla superficie e trattenervi una maggiore quantita di acqua. GUIDA y CEL 81-7:2018-02, 1) Ambiente marino Nogli ambienti marin fa resistenza della zincatura @ Influenzata dalla presenza di cloruro ai sodio nel'aria. I contenuto di sale nelt'atmosfora decresce molto rapidamente man mano ohe ci si sposta dalla costa verso le zone pli interne @, a differenza di quanto avviene al tropicl, neleria e neli'acqua del limi pli tomperati 6 contenuta una certa quantita di sali di magnesio che contribuiscono a Iniblre la corrosione dello zinco. Evidenzo. sporimontali hanno mostrato che i clorurl divengono particolarmente pericolosi quando si combinano con lacidité dovuta ai gas @ base di zolfo, come Spesso awiene nelle aree ad alta densité af insediamenti industrial 8) Imaterlali di clascun componente dell"LPS L’olemento tecnico subisce una naturale caduta prestazionale nel tempo in relazione anche alla vita utile propria del materiale ¢ della lavorazione caratteristica di clascun componente, nonché alla messa in opera. AI materiall impiegati per un nuovo Impianto viono in gonere assegnata una “durata spontanea" o la valutazione di vita utile, come da serio di norme CEI EN 50164 ed EN 62561; per | material installat! da molto tempo deve ‘essore condotta un’analisi per valutare ii fine vita del componente. 4) IN tipo di superficie a cul i! componente & ancorato L’elemento tecnico al quale 8 ancorato LPS subisce un degrado con relativa perdita prestazionale nel tempo; 5) Le caratteristiche del suolo ed | relativi tassi di corrosione In condizioni particolari anche | terreni possono, in corta misura, essere corrosivi. Por stabilimne faggrassivité se ne misura la resistivita (Q-m). Infatt! la corrosivité dol terreno risulta essoro invorsamento proporzionele alla resistivité diretlamente proporzionale all'umidité det terreno. ‘Sono pid corrosivi terreni di tipo argillaso, paluudoso, con notevoll quantita di humus. Comportamento del vari terrent nei contronti della zincatura Tipo dl terreno alcareo, calearao con mat ‘sabbiosa Sabbioso, ghisioso Moderata ‘Argiloso, torba, terreno paludoso, suoll molto fertl (humus) ita NOTA in prossialla dl implant! prowst di protezione cstodica si pud dlevare corrosiona del ‘material metallic fn contatlo con it torenc. 24 Intervallo fra due verifiche SI raccomanda che lintervallo tra due verifiche, per i vari elementl con cul si realizzano Ie isure di protezione, sia quello indicato nelle tabelle sottostanti Tabella 2.a — LPS: intervallo fra due veritiche successive ‘Situaziont eritiche Livelle di protezione bseaardedraimin Esamo approfonsite | same approfondlto [mest] [most} [mest] Tew! 2 2 12 lew 2 8 12 NOTA 1 Por gli LPS ullizzal in applicazioni eu sirutture con rischio di egpiosione 6 opportune che sia effettuato lun azame a viela ognl 6 most, NOTA 2 Le situazion cillche sono ad esemplo la presenza di un numero elevato di persone, | cone dl calcolo, Implant sonsibil © quelle in cui danno si pub estendere alle strulture ed amblenl clrcostani (come ad ‘eomplo omission lossiche, contaminazione, acc.) alo provacare Vimmedialo paricolo por la vita umana. Ottra.a quanto sopra osposto, & consiglabile che un LPS sla contrllato quando & oggetto dl una fulminazione @ gn qualvolta si variicano signilicaive modiliche 6 ripsraziont ala steuttura protetla come, ad esemplo, lavor! ffo manulencton! sulla copertura GUIDA iy CEL 81-2:2019-02, ‘Tabella 2.b - SPD: intervallo fra due verifiche successive ‘Situazionl eritiche ‘samo ordinarlo ‘samo approfondito Livello dl protezione een See Esome approtondlto {most [most ie fen 6 2 | ew 2 2 6 NoLPS 2 2a NOTA 1 Dopo ognl fuiminaziona & oppartuno effettvare un esame a visla dello stato degli SPD, a meno che non sla alata reatlzzato un sistema dl sognalazione remota. NOTA? SugliImpianti dove sono Instalat ll SPD, le situazion cite, sono au: verlicarsl guast! cho determinano immediate pericolo per la vit umana, NOTAS Gli SPD cono component che possone quastacsl anche par sovratersioni diverse dalla fulminazione. per le quali possono Tabella 2.c — SPM (misure di protozlone contro i! LEMP): intervallo fra due verifiche successive ‘Stadtont echo ceomeranein | xmesoptnsin | ee tytn ios Seton! SFO ° @ oi Sel meqnot 72 7 2 Equgtonilizoiono 2 | 2 ae OTA 1 Dopo ogo! fuiminaziona & opportune effetivare un esame a vista dello stelo degli SPD, a mena che non sla stato realzzato un sistema di segnalaziono remota. NOTA2 Le situazion! crltiche, sone quelle parle qual! guast! al implant Intern! dovulail'mpulso \omagnetico (LEMP) possone pravacare timmadiato porlcolo per fa vita umana. NOTA Lintorvallo di veriica dal sistem SPD 2 diferente rlepetta alla tabella 2.b in quanto sl fa ifrimento a imisuro di protezione conteo il LEMP. Tabolla 2.d ~ LPS: altre misure. Intervallo fra due veritiche successive aILPS ostemo ‘Strutture non dotate dl LPS esterno CCaratteratiche del suolo ofo della avimentaziono ‘stassa frequenza definita por 'esam® panore,ioolamonto, cartel approfondlto, éeterminata dat Evello dl lore, teolamento, 1 aes armani, eaupotensilzecone Strutture dota 60 mest ‘Misure antincandto NOTA Porte maura antincendio, acquleiro dichlarazlonl e report del controll lire a quanto sopra esposto, & opportuno che Ie misure di protezione siano ispezionate ognt qualvolta si verifichino significative modifiche alla struttura, come ad esempio lavori e/o manutenzioni sulla copertura, @ quando il sistema di protezione sia stato oggetto di una fulminazione. In ogni caso Il datore dl lavoro 0 iI conduttore deve prowedere ad una nuova valutazione del rischio dovuto al fulmine ogni volta che si vetifica almeno una dalle sequent condizioni: richiesta motivata detl'organo di vigitanza, = Introduzione di un fattore di rischio precedentemente non considerato, = varlazion! significative dei parametri contenuti nella precedentemente valutazione. 10 NORMA TECNICA y (FL 81-2:2013-02 2.2 Esempio dl definizione della perlodicita tra due verifiche successive Con I'ausilio delle tabelle di cul sopra, a titolo di esempio, si & definita la periodicita tra due verifiche successive per gli element! che compongono il sistema di protezione, utilizzando il caso pil complesso illustrato della Norma CEI EN 62305-2 (CE! 81-10/2) nell’Allegato E. Esempio €.4 ‘Ospedale’ Ospedale (21 esterno) che comprende un blocco camere di degenza (22), un blocco ‘operatorio (23) ed una unita di cure intensive (24), avente come sistema di protezione la ‘soluziono c) indicata; ovvero: — LPS di Classe | (PB = 0,02 compreso anche PEB = 0,01). = sistemi di SPD sugli impianti interni di energia ¢ telecomunicazione migliori (2 x) dell'LPL I (PSPD = 0,002) nelle zone 22, 23, 24;, — nella zona Z2 (rp = 0,2 per la sola zona Z2), - schermo a maglia nelle zone 23 @ 24 con wm = 0,4 m, Nel seguente caso a periodicita delie verifiche pud essere cos! definita: ~ LPS (applicazione tabella 2.a): 12 mesi (esame ordinario) e 24 mesi (esame approfondit = SPD in Z2, 23 @ Z4 (applicazione tabella 2.b): 6 mesi (esame approfondito; esame ordinario non viene eseguilo); = Impianto automatico di estinzione delt'incendio (applicazione tabella 2.4): 24 mesi: = SPM - schormi magnetic! nelle zone Z3 @ Z4 (applicazione tabella 2.c): 12 mesi (esame approfondito; esame ordinario non viene eseguito).. 3 Contenutl della veritica La verifica delle misure di protezione contro i fulmini, consiste in un controllo di rispondenza alle Norme delia serie CEI EN 62305 (CEI 81-10) e al dati di progetto delle misure di protezione esistenti o adottate per ricondurre i valor! di rischio a valor! tollerabili; essa vione altuata tramite: esame della documentazione, esame ordinario (a vista) e prove, Durante la verifica si devono prendere tutte le precauzioni per garantire Ia sicurezza delle persone ed evilare danni ai beni ed ai component installati. 14 Procedura per la verifca delle misure di protezlone contro ifulmini i => | GUIDA y Cel 81-2:2019.02, 3.1 Esame della documentazione tecnica La documentazione tocnica é esaminata sotto 'aspetto della completezza, della conformita alla Norma e allimpianto cos come realizzato. La documentazione riveste particolare importanza, in quanto le misure di protezione non sono univocamente individuate dal tipo di struttura e dalla destinazione d'uso, ma dipendono dagli flement! che concorrono alia valutazione del rischio. In base al confronto tra il valore del ischio calcolato ed il valore del rischio tollerabile, nella valutazione del rischio dovuto al fulmine e nel progetto sono indicate le eventuall misure di protezione. Liidoneita della documentazione @ propedeutica all'esame delle misure di proteztone. L’esame dolla documentazione riguarda essenzialmente: = valutazione del rischio dovuto al fulmine; = progetto del sistema di protezione e definizione dalle misure adottate; = dichiarazione di conformita rosa ai sensi del DM 37/08 art. 7; = eventuall rapport! relativi alle verifiche e alle manutenzont. 3.1.1 Valutazione del rischlo dovuto al fulmine L’esame del documento di vatutazione del rischio dovuto al fulmine va eseguito in conformita alla norma CE! EN 62305-2 e dovrebbe contenere i seguenti dali: = Identificazione © classificazione dell'oggetto (volume) da proteggere © dalle sue caratteristiche; = Identificazione di tutti {tipi di pordita delt'oggetto @ dei corrispondentl rischi; = determinazione del rischio per ciascun tipo di perdita; valutazione della necossita della protezione effettuando Il confronto tra | rischi R1, R2 R3 per una struttura con il rischio tollerabile RT; livello di protezione richiesto; = misure di protezione da adottare; = petlodicité del contro Lesame della documentazione di velutazione del rischio dovuto al fulmine @ effettuata allo scopo di verificare che: = siano evidenzlati tutti i dati di ingrosso utilzzatl per 1a valutazione de! rischio dovuto al fulmine (verfica iniziale, o prima veritica); rnon siano cambiatl | datl di ingresso (verifiche perlodiche successive alla prima); — siano coerent! i dati utilizzati per la valutazione del rischio dovuto al fulmine. Lesame del documento di valutazione dol rischio non ha lo scopo di verficare esattezza 0 ‘meno dell elaborazione dei dati d'ingresso, La mancata disponibilita della documentazione di valutazione del rischio dovuto al fulmine in alla Norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2) non consente l'esecuzione della 1B GUIDA iS CEI 81-2:2019-02 3.41.2 Progetto L’esame @ volto ad accertare che il documento riporti almeno una relazione ed eventuall olaborati grafici che richiamino le seguenti indicazioni: = elenco delle leggi e norme tecniche di riferimento, compreso norme di prevenzione Incendl; = individuazione ed ubicazione della struttura da protaggere in accordo al documento dl valutazione del rischio; = dimension! in planta, altezza o forma della struttura; = _livello di protezione richiesto ¢ livello di protezione adottato; paramotri caratteristict det fulmine, relativi al livello di protezione adottato; - caraiteristiche dell’LPS esterno da realizzare cor — Informazioni sul dimensionamento e posizionamento dei seguenti element ~ captatori, - calate, = dispersorl; = eyentuall vincoll architettonici per stabilire se I'LPS deve essere isolato 0 non isolato; = vincoll da rispettare per la connessione del dispersore dell'LPS a quello di altri impianti ed ‘eventuali provvedimenti contro la corrosione; = caralteristiche delt'LPS interno da realizzare con: — caratteristiche, numero ¢ ublcazione dei collegamenti equipotenziail diretti @ tramite ISG af ~ parti steutturali metalliche, = corpi metallic = impiant interni, — corpi metallicl esterni ¢ linee connesse alla struttura; ~ isolamenio elettrico del!’ LPS esterno; caratteristiche dol sistema SPD da realizzare per la protezione contro le sovratensioni: = caratteristiche, numero @ ubleazione degli SPD sulle linee elettriche entrantt nella struttura; = dimensionamento del dispersore per ta protezione contro le sovratensiont; ~ eventual misure di protezione addizionali o particolari. La mancata disponibllitA defla documentazione di progetto (CE! EN 62305-3 (CEI 61-10/3] e/o [CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4] non consente I'esecuzione della verifica. 3.1.3 Caratteristiche dell’LPS esterno Le caratteristiche dellLPS esterno vanno individuate attravarso una relazione di progetto con inecessari calcoli e gll etaboratt grafici occorrenti, anche di dettaglio, tra I'altro riguardan - classe dellLPS; = elomenti per definire la necessita o meno delI'LPS esterno isolato = le caralteristiche strutturall che possono influenzare la realizzazione dellLPS, ad esempio: = forma e tipo di copertura; = strutture portant; 4 UIA y GEL 81-2:2019-02, ~ continuita de! ferri di armatura delle strutture In cemento armato; = impianti elettrici, telefonici ed altri; ‘componenti: sistema di captatori ©, metodo utilizzato per determinarne il posizionament: — eventuali captatori naturali (costituitt da elementi metaltici che sono parte integrante della steutlura @ che non possono essere modificati); — sistema di calate; = eventuall element! naturall delle calate, eventuale rapporto di prova della continuita del ferri dl armatura; = ubicazione del punt di misura; ~ tipo del sistema di dispersori (tipo A, tipo B, caratteristiche degli elementi); ‘eventuali element naturali del dispersore; = disegni quotati {in pianta ed in sezione) del volume da proteggere @ dellimpianto di protezione (captatori, calate, dispersore). 3.1.4 Carattoristiche dell’LPS Interno Le caratteristiche delLPS interno vanno individuate attraverso una relazione di progetto con | necessari calcolie gli elaborati grafici occorrentl, anche di dettagtio, tra Faltro riguardanti ~ connessioni equlpotenziall (EB): ~ alle parti strutturali metalliche, = al corpi metallic, = agli impianti intorni, = al corp! metallic! esterni; ~ spinterometri - isolating spark gaps (ISGs); ~ _caratteristiche del sistema di SPD, dati relativl alla loro scelta ed al loro coordinamento; ~ disegni quotati (in pianta ed in sezione) det volume da proteggere © dellimplanto di protezione, ubicazione del nod! equipotenziall e dei punti di misura, ubicazione di ‘evontuali collegamenti a strutture metalliche interrate;, = determinazione ed evidenziazione dei corpi metallici @ delle masse estranee, con il caleolo per la determinazione delle distanze per | collegamenti equipotenziati e delle distanze di sicurezza; = Caratteristiche degll SPD, in particolare fa corrente ad impulso (limp) ed i livello di protezione; = Identificazione de! punti di installazione degli SPO. NOTA Le inst f requis adati alla zona dl implago. 1lonl in aree con peticolo dl esplosione devono a 3.1.5 Caratteristiche delle misure di protezione per le apparecchiature La CEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4) fornisce Informazioni sulle misure di protezione alte a ridurre ‘il rischio di guasti permanenti negli impianti elettrici ed clettronici ai'interno i strutiure. | guasti permanenti agli impianti elettic! ed elettronici possono essere causati dallmpulso elettromagnatico connesso al fulmine (LEMP) tramite: a) gll impuls! condotti trasmesst agli apparati altraverso i condutto b) ali effetti del campo elettromagnetico irradiato direttamente sull'apparato stesso. coordinamento ¢ il mantenimento di un SPM richiede Mattuazione di un piano di gestione. 18 SUDA y eI 81-2:2013-02, Le principali misure di protezione comprendono: ~ _messa a terra ed equipotenzializzazione; schermatura magnetica © percorsi dei cavi; = protezione con Sistema di SPD. 3.1.6 Dichiarazione di Conformita La dichlarazione di conformita va redatta ai sensi de! DM 37/08 dall'impresa installatrice 0 dall'ufficio tecnico interno di una impresa non installatrice, ed @ il documento con il quale Vimpresa installatrice dell'impianto 0 I'ufficio tecnico interno, dichiara la rispondenza dolf’opera realizzata al progetto ed alla regola dell'arte, previa effettuazione delle obbligatorie verifiche iniziall. Nel iuoghi dt lavoro essa costituisce, al sensi del OPR 462/01, anche il documento per 'omologazione del'impianto. Dovrebbero essere verificat Vesaltozza dei dati del dichiarante, confrontando quelli inseriti net modulo con quelli del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali rilasciato dalla C.C.1.A.A.; la descrizione schomatica del'impianto realizzat la definizione del tipo dt intervento; fa presenza dei dati dal committente, di quelli dellimmobile e delta proprieta; = la dichlarazione di aver rispettato Il progetto; - la dichiarazione di aver controllato I'impianto ai fini della sicurezza e della funzionalita con esito positive, avendo eseguito Ie verifiche richieste dalle norme ¢ dalle disposizioni di legge. Tale controllo pud essere documentato, ad esempio, utillzzando la check-list allegata alla presente guida; — Individuazione delle teggi e/o norme tecniche seguite per ta realizzazione delle misure di proteziono; = elazione con la tipotogia det materiali utllizzati. La descrizione comprende: la denominazione, N modelio o Ia sigta, I nome del costruttore, Ia conformita alla regola dellart = copla del certificato di riconoscimento del requisiti tecnico-professionall, = brett 0 Istruzioni di uso e manutenzione delt‘opera reallzzata rilasclato dall'impresa installatrice. 3.2 Esame ordinario 3.2.1 Esame ordinarlo della struttura e del contenuto Lesame ordinario della struttura considera i sistemi e gli elermenti utilizzati nel documento di anallsi del rischio quali: = caratteristiche superficiall de! suolo; ~ _caratteristiche superficiall della pavimentazione; - barriore, isolamento, cartelli ammonitori, equipotenzializzazione del suolo; — LPS (vedi paragrafo successivo); sistema di SPD; ~ schermatura locale; schermatura delle lines esterne; 16 GUIDA y EI 8t-2:2019-02 schermatura delle linge interne; ~ cablaggio deg impiantl interni; rete di equipotenzialit = misure antineondi = pericoll particotar = tensione di tenuta a imputso. 9.2.2. Esame ordinario LPS esterno L’esamo a vista prende In esame tutte le parti costituenti "LPS, le condizioni della struttura protetta ¢ gli olementi del sistema di protezione © controlla che essi rispondano a quanto Indicato dal progetto. NOTA 1 € opportuno prosiepor dei'LPS esterno seule allenate, roite 0 indebotto tale da permettere limmediata riparazione dl quelle pact! ‘corraslona, NOTA 2 Le vatifica al tnl manutentivt dt un LPS esterno comporta, nella maggloranza del casi, Pasposizione al tischlo ol eaduta. Nel corso delaltivta vanno messe In ilo le disposizion! del D-Lgs 1/08 ed in paricolare quanto pravisto al Tito 1V, Capo Il "Norme per fa provenziona degl Infortunt sul lavoro nelle costrucioni e not favor! In quate Con 'esame ordinario si accerta che: = la sezione del caplatorl e delle calate previste dal progetto sia adeguata; non vi slano connessioni che presenting rotture o interruzioni nelle glunzioni del LPS; ~ nessun elemento sia indebolito dalla corrosione, in particolare a livello del suolo; = tutle fe connessioni a terra visibili siano intatte (funzionalmente operant); = tutte fe connessioni ed i component! visibili siano ancorati alla superficie di fissaggio ed | componenti che assicurano la protezione meccanica siano intatti ed efficient; = non vi siano stati ampiiamenti o modifiche alla struttura protetta che richledano una protezione addizionale; = non vi siano indizi di danni all'LPS esterno o a eventuall spinterometti all'esterno della strutlura; slano realizzate corrette connessioni equipotenziall per ogni servizio; = 1 conduttor’ equipotenziall all'interno dolla strutturasianoprosenti ed intattl (funzionalmente operant}; = siano rispettate le distanze di sicurezza previste dal progetto; — slano rispettatl i criter!_ per | luoght all'aperto previsti dal progetto: isolamento delle calate, barriere, sezionamenti, fissaggl, occ; = la conformita del materiall a quanto definito nel documento di progetto e nelle tavole rolative che | materialidevono rispondere al requisiti minimi indicatt nelle tabelle contenute nella norma CEI EN 62305-3 (CE! 81-10/3). 8.2.8 Esame ordinarlo LPS interno L’osame ordinario accorta che: = siano realizzate corrette connessioni equipotenziali per ogni servizio; = i conduttori equipotenziall allinterno della struitura_siano present! ed intatti (funzionalmente operanti); slano Integr! gli spinterometri di separazione (ISG); ” GUIDA y GEL 81-2:2019-02. ~ | corp metallic! (quali ad esempio canaline, tubazioni, canall di condizionamento, ecc) siano dirottamente collegati all’.PS 0 siano posizionati a distanza superiore alla distanza di sicurezza calcolata e definita in progetto; = controllo a vista dello stato dei segnalatori (se esistenti: cambio di colore dolla finesirella indicatrice) e nel controllo a vista della presenza di bruciature sul componente o di danni evidenti dotio stato del relativi dispositivi di distacco estemo se presenti. 3.2.4 Esame ordinario SPM L’esame ordinario dello SPM deve vorificare: = fassenza di connessioni scollegate nonché di rotture accidentali nei conduttori ¢ nelle giunzioni, ~ che nessun elemento dellinstallazione sia indebolito a causa di corrosioni, livello det suolo, = Mintegrita det conduttori equipotenziali ¢ degli schermi del cavl, ~ Fassenza di ampllamenti @ modifiche che richlederebbero ulterior! misure di protezione, Fassenza di danno agli SPD ai loro fusibili 6 al dispositivi di distacco, ~ il mantenimento dei percorsi appropriati del circuit, il rispetto delle distanze di sicurezza degli schermi locali in particolare a 9.3 Esame approfondito L’esame approfondito comprende I'esame a vista approfondito e le prove strumentali Per | controlli periodic! il verificatore procede all'esame della documentazione relativa ad eventuali riparazioni, modifiche, interventi manutentivi, ec. NOTA 1 Lesame approfensito pud essere convenientemente inserto nel programma di manutenzione, PUud essere Hehlosta la completa vediica annuale dalla compagnia dl assicuraziono, Le prove consistono: = nella misura della resistenza di terra del sistema di dispersori; nella verifica di continuité dei ferri di armatura, qualora non vi fosse idonea documentazione in tal senso. Prove © misure Le prove vanno effettuate secondo le norme di buona tecnica @ consistono nell'accertamento: - del valore della resistenza di terra; - della continuita elettrica delle connessioni equipotenziali; ~ del valore della resistenza del ferti di armatura ai fin! della loro continuita elettsica quando vengono utllizzati come elementi dei'implanto. 3.3.1 Prova di continulta Si verifica la continuita tra i punti di misura, il sistema di captatori, le calate, | conduttor! di interconnessione ad anello, il dispersore locale © le masse estranee interne ed esteme al volume, nonché alle uscite degli SPD. La verifica deve essere analogamente estesa anche alle strutture adiacenti, per accertarsi deli’efficienza delle connessioni. NOTA 1 La tensiono di misura pud estore una tenslone ¢.c. oppure 6.8. La tensione a circulto aperto non dove superare 24 Vo non deve ossore Inferiore a 4 V. La corcente di misura non deve essere Inferiore a 0,2 A. NOTA 2 Quando I for di armature sono utilizzatl come component aturali dolILPS, la covronte inlottata dovrebbe essere deltordine of 10 A. 18 GUIDA y GEL 81-2:2013-02 3.3.2. Misura della resistenza di terra A fini della protezione contro | fulmini sono particolarmente importanti la geometria © le dimensioni degli element del dispersore e pertanto si suggerlsce: = in soguito ai controlli in fase di installazione effettuare la misura di resistenza del dispersore, possiblimente in diverse condizioni ambientali; = durante le verifiche poriodiche offettuare la misura della resistenza di terra ed effettuare il confronto con le misure precedenti per identificare eventuali corrosioni o danni del dispersore. Il sistema di dispersorl considerato 8 quello relativo alf'installazione del’LPS (dispersore locale). ‘Se la resistenza dl terra del dispersore supera | 10 0, si deve verificare che il dispersore sia conforme alia Fig.2 della Norma CEI EN 62305-3 art. 5.4.2.1 (CEI 81-10/3 art. 5.4.2.1). Se si riscontra un incremento significativo del valore di resistenza di terra & consigilabile esoguire ulteriori ricorche per determinare i motivi e valutare le azioni per migliorare ta situazione. | dispersori in terreni rocclost devono avere i requisiti doll’Art. £.6.4.3.5, della Norma CEI EN 62305-3; I! requisito dei 10 2 in questo caso non é valido. 3.3.3 Esame approfondito degli SPD Dopo aver esaminato Ia documentazione di progetto e dei criteri di scelta degll SPD, & necossario rilovare | seguenti element: = Fubicazione nei quadti elettrici degli SPD di energia; = Pubicazione in contenitori dedicati degli SPD per reti di telecomunicazione efo di segnate; ~ la sezione det collegamentl, come definite nel progetto; la corrispondenza del dati di targa al criteri di progetto, in particolare la corrente nominale di scarica (In), il livello di protezione (Up), la corrente di scarica (limp) per gli SPD provati con ta corrente 10/350 (classe di prova | per gli SPD di energla) e la tensione continuativa, (Uc) per gli altri SPO di energi — la presenza di eventuali disconnettori interni o esterni all'SPD « la segnalazione del loro stato (cambio di colore della finestrella Indicatrice); = non vi siano Indizi di danno agll SPD o al fusibill inseriti a monte degli stesst come organo di sezionamento o come interruzione della corrente susseguente alla frequenza di rete; ~ se vi sono pid SPD nella stessa installazione, questi devono essere coordinati secondo i criter! dichlaratl dallo stesso produtlore ovvero documentata da calcoli o prove; = lo stato degi! eventuall circuit! di segnalazione e di allarme a distanza e la loro efficienza; - la prosenza degli SPD sulle lines di energia e sugli altri sorvizi connessi a strutture dichiarate indipendenti dal punto di vista del danno o a LPZ diverse, secondo i criteri dofiniti in progetto. 19 UIA, Y (CEI 81-2:2019:02 4 Modallta di redazione del rapporto di verifica (chi firma, come si valida, contenuti minimi, ec.) Al termine delle indagini effettuate deve essere rilasciata una sintetica relazione tecnica, nella quale saranno identificati gli strumenti ed | metodi di misura utilizzati, le eventuali osservazion! e conclusioni propedeutiche alla verifica successiva. Nella relazione potranno eventualmente essere individuati i motivi per una modifica delia frequenza del control suecessivi La rolazione tecnica potrd essere completata utlizzando lo schema di una checklist {(Allegato A). La documentazione cos! composta sara datata 0 firmata dal compilatore ed inserita nel registro di manutenzione degii impianti, controfirmata dal committente. 20 suis y FI 81-2:2019-02, Allegato A Rapporto dil verifica - Check list A) Elenco documentaaton| vislonate/anallzzate Af) Documento della valulazione del rischio ‘iportare gl estromi dol doo 42) Progotto: ‘iportare gf estrami del doc 83) Dichiarazione i conform ‘iportare gl estromi del doo M4) Rapporto di veriticaIniziale: ... riportare gl strom del doo |A5) _Verifica pertodica/straordinarla al sensi dol D.P.R. 462/01: riportare gl estremi del doo ‘A8) Rapport di verifies periodica manutentiva: ‘iportare gf strom det doc AZ) Rappett di vorifice steeordinaria manutontive: . ‘iportare gl astromi del doo AB) Plano di manutenzione, ‘iportare gl astromi del doo AO) Alri documenti di possibile interosso.: ‘iportare gt stremi det doc B)_Esame del documento dl valutazione del rischlo dovuto al tulmt 81) commitente @ identiticato asi ONO 82) La strultura da proteggere @ identitioata ost ONO 83) La struttura da proteggore risulta indipendente da altre strullue = St NO (CEI EN 62305/2-4.2.1.2) 84) La Jocalita dove ubicata la struttura Individuata asi ano B5) _Lubloazione rolativa dolla etvuttura & indicata (cooffictonto dl ast ano posizione Cs) 86) Le dimension! (L,W,H) della struttura sono indicate Osi oNo 87) Sono indicate le dimonsiont di eventual! protrustoni Dsi gNo ONA costrultive dolla struttura Osi cNo 0.) 88) Sono indicate to coratt (material, copertura, facciate, 89) Parla valutazione delle componenti di cho la struttura sia: hio & stato considerato 1S! ONO 189.4) struttura con una singola zona a 89.2). struttura multi-zona a 810) _E stato considera il n* delle possibil persone (allinterno & allesterno) presenti nella strulluralzona asi ONO 811) Sono slate considerat! | seguanti tpl di perdite: ° B14.1) vito umano 11.2) servizio pubblico 811.3) patrimonio culturale ingostituibile e000 841.4) economica B12) Per rischi dovutia tension! dl conlalto di passo sono stale considerate lo seguonli misure di protezione ” (ss presente LPS ostemno} NA 812.1) leolamento elettico delle calato ° 812.2) oquipotenzializzazione del suoto ° 512.3) cartolll monitor di distanza ° 1812.4) barrier © ferti di armatura ullizzate come discoso ° at GUIDA y CEL 81-2:2013-02, B13) Si evince la categoria di rischio d'incondio (o I carlcht specific! di | incendio) DSi ONO 814) St evincono le misure contre Nincendie “© cho concorrone alfabbattimenta del rischo Osi ONO GNA 815) Si evince la tipologia suportciale dette pavimentazioni all'aperto @ ‘al chluso o valore della rosistenza di contalto suporiiciale ost No 816) lati scherm! interal delle zone, spessori, ati di Osi ONO ONA 817) Sono documentate le caralteristiche degl! implant (tenuta alfimpulgo, spre) schormatura del cavo 6 spossori delle ost ONO guaine" 18) Sono documentate le caralteristicho dol servizi entrant (unghezza ¢ tipologia, ubleazione relativa, schermatura, altgzza_ OS! ONO dolle linee arse 0 resistivit del torreno per lines intorrato)™ 1819) Sono documentate le caraltoristiche delle strulture adiacentt collegate con servi (dimensiono, ubicazione rolativa, presenza trasformator, ecc.) Ost ONO ONA 820) Le misure di protezione che compongono It sistema di protezione 820.1) LPS esterno NA 20.1.1) di classe | a 1820.1.2) di classe o 1820.1.3) i classe ill o 820.1.4) di classe 1V a 820.1.) non Isolato dalla strultura o B20.1.b) Isolate dalla struitura a 1820.2) LPS interno CONIA 820.2.1) equipotencializzazione diratia del corpi ° Imotalic @ dal sorvizi (EB) 1820.2.2) spinterometti (ISGs) ° 8202.3) SPD ° 820.24) mantenimento delle distanze di sicurezza ° 20.3) SPM (CEI EN 62308-4) ONA £820.3.1) schermi magnotici ° 820.8.2) sistem! SPD ° 820.3.3) reto equlpotonziale & mossa a terra ° 210.4} Altre misure divoree dalle procadontt quali: ON”A £820.4.1) cablaggie interno ° '820.4.2) pavimentazioni ° 820.4.3) mieure por ridurro il rischio dt incendio ° (1) Vosame dolla documoniazione dl valutazione del rcchlo 8 effettuata alla scopo di veriicare cha non siano ‘cambiati| dal dl Ingrasso, Non fenira nello scope dela verti i cantotlo dal esaltezza 0 meno del calcol (2) Dove necessarlo fa vartica di det! punti pub essere suppertala anche mediante contralto visio, (2) Vretfcienza del cletom! ail o passivi adotat! pud essere accortala modiante la documentazione inare provonzlone Incendl a/o da roglet delle manutonalan\ periodiche. La responcabilla del corrotto. rantonimento © delelicienza di dell sistomi protoliv di esclvsiva competenza dal committente 22 GUIDA y CEI 81-2:2019-02, ©) LPS esterno oI LPS adoliata & uguale 0 superiore at livello richiesto, OS! ONO €2) Sono documentate le caraiteristiche del captatore: material"; ost ONO forma e geometria ©3) _Slevince che ll sistema di captator tale da proteggere la steuttura OS! ONO In accordo con i! metodo di posizionamento scelto (anche madianto rappresentazione gratlca) 64) Sono documnentate lo carattoriatiche dalle calate: material; forma, OS! NO goomotria e posizionamento 65) Sono dichiarate continue fe interconnession! dei ferr di armature Osi ONO OWA 68 Sono calcolate le distanze di sleurezza Osi GNo ONA 67} Sono dooumentate lo caralteristicho dol dispersore (material), forma e geomelria} Meee C8} Sono dacumentati i nodi equipotenziali(ubicezioni, material element! da collegare, occ.) ast ONO ‘Esame ordinario C0) sistema captatore & posizionato come da progetto asi ano C10) Gi element de! caplatore hanno sezioni adeguato asi cNo C11) Gil ancoragai dei captatori ssullano in buono stato di conservazione Osi ono C12) Le calate sono posizionate come da progetto, usi No 13) Le calate hanno sezioni adequate asi ONO C14) Gil ancoragg} dolie catate risultano in buono stato di conservazione gsi ono C15} Noi tratti orizzontali di parti aggottanti (sporgonti}é stata garantita la sicurezza dello persone dalio calalo modianto I rispotto dolla, distanza effltiva (d > 2,6 + s en)) (vedi CEI EN 62305-3 -E.4.2.9.9 (E4.2.2 della prima edizione)) asi ONO DNA 618) Sullo calate, in presenza di cappl, sono stall pres! | provvedimentt por ovitara lo scaricho” Osi ONO ONA 17) 9 provisti dal progetto, i punti di misura apribit ‘alate in prossimita dol collagamonto al disparcoro CSI MNO CINIA 618) Sono state adoitate lo misure previste dl protezione per tischi di tension’ di contalto (CE! EN 62305-3 art 8.1) asi gNo ONA C18) Sono state adottate le misure provisto di protezione por rischi di tension! di passo (CEI EN 62305-3 art 8.2) Osi ONO GNA 620} _ Il sistema dispersore, 80 ispozionabilo, prosonta caralteristiche fonoo os! oNo 621) Le glunzion! (parti esposie) tra | vari elomanti costituenti Mmpianto ‘isullano In buona stato di conservazione ost ono 622) | eollegament! equipotenztall (parti asposte) sono idonel ed intatti_ S|. ONO Prove 0 misura 623) _Resistenza del sistema di cispersorl misurata con i! metodo volt- ‘amperometrico R= (0 24) dol terreno misurata con il motodo del Wennor 0 doi 4 p= (am) 625) Le continuita elattrica delle connessioni equipotanziall (part! nascoste) @ veriicata ast oNo 23 GUIDA y CEL 81-2:2019-02, 626) La continultolottrica dol fer di armatura uttizzati come os! ONO ONA Ccaptatoto calato 8 voriticata 627) Sono rispottate lo distenze di slourazza tra LPS estorno e corpi SI! G.NO DNA ‘metalic! impientiinterni 628} Le lunghezze dagl! element del dispersore sono idone} ast ONO fispatio alla classe dell LPS e del valore di resistvita (Perla valutazione delfidoneita del material, dove applicable, far riforlmento alla Norma CEI EN 50164-1 (6) Perla valutazione dolfidonaita del material, dove applicable, far riforimento ala Norma CE EN 50164-2 (6) Le-connessiont equipotenzial debbono essere realizzate in accordo con Vet 6.2 della Norma CEI EN 62905-3 (7), Proserizion di cul agi artical §.8.4 @ 6.3 dolla norma CEI EN 62305-3, (@) Lo scopo delesame ordinarlo 8 vetticare che slano state rispettate Ie ndicaztonl progettuall @ misure. (9) Le miaure 6 0 valutazion! ai cul ai punti C24) © C28) gone da offttuarsl sol sistema dispersove di tipo A presanta una rasistonza magglore dl 10 D)_LPS interno Esame pro D1) Sone detinit | ester per fe instaltaziont relative agli SPD Ds! ONO ONA 2) Sono dofinit | dali por la soolta dogll SPD: classe di prova; corrente nominale di scarica, live di protezione, corrento ad Impulso (per gli SPD provall con la forma d’onda 10/350) Osi ONO GNA 23) Sono definitt | coordinamenti tra SPO installa suglistess! Impianit iniernt G4) Sono documentate la caralteristiche dette calate: material™, rorma, as! ONO ONA 104) Sone documontate lo caratferistiche delle calato: material"; forma, ost ONO ONA 05) Sono indicate specifiche ofo perticolari per installazione (es. SPD con emissions fonioa che richiedono Tistallazione in apposit contenitori) Os! ONO NA 106) Sono indieate le azlon! da Intraprandere per | collogamontt ‘equlpotenzial ef I iapetto delle distanze dl sicurozza tra LPS ‘stern ed i corpi metallic 6 Implant interni ost ONO DNA Esame ordinario ® D7) Sono verificate le unghezce o |e sezioni det collegamenti agli SPD ost ONO ONA D8) GI SPD prosentano gi indicator di funzlonamento nella posizione di servizi linestrela, led, acc.) Ost ONO ONA 09) Lo stato dollergano di protezione esterne degli SPD, so ‘osistonte, risulla chiuso e integro asi GNO ONA 110) | collegamenti equipotenziall al coxpi metailicie del servizi sono prasonti,Idonel ed intl! gsi ONO ONA 14) Gli olomenti spinteromotriel (ISG) sono Integr (priv dl dannoggiamenti evident ~ EN 50164-3) Os! ONO OWA Prove © misure 12) Gli SPD nal sistem! NPE (schoma 3+1 0 1+1) 6 verificato Visolamento vorse terra dol conduttore neuro ost oNo ONA 13) La continulta olottrica dei collegamonti equipotenzlall al corp! ietalicte del servizi & verificata Osi ONO ONA D14) Le distanze dl slourezza tra LPS eterno ¢ corpi motallici © {mpiantliniorni sono verificate mediante misuraztons Osi ONO ONA 24 euIDA, y E)_ SPM (CEI EN 62905-4) ‘same progetio 1) E prosente il piano di gestione dol SPM ‘"* ast oNo 2) Sono definite le zone LPZ (zone intorne alla steultura protetto ‘conlee la fulminazione diretta) per lo quall & reallzzato il sistema SPM gsi ONO le protezioni assunte sono: 24) Lpzt o £2.11) sehermo locale ° 2.1.2) sistema SPD ° 2.2) LP22...LP2n 0 2.2.1) schermo locale ° £2.2.2) sistema SPD ° 3) Sono documentate inferconnessionl tra zono LPZ diverse non adiacenii ost ONO ONA E4) Si evincono le caraltaristiche dallo ret dl interconnessione ‘equipotenziale os! ONO £5) Lintegrazione dog impianti eletronict noia rete equipotenziale 8 realizzata mediante 5.1) configurazione § ° 6.2) _configurazione M ° 6.3) contigurazione mista MS ° 5.4) configurazione mista MM ° 6) E documentata la schermatura ed i percorsi dele lis alle LP2 Osi ONO BONA ET) Sono schormate te linee entrant nelle LPZ asi oNo 8) Sono documentati i sistemi SPD associat allo LPZ os! No ONA Esame ordinario®! Osi ONO ONA £9) Nessun elemento delsatlazione rsuita indebolito a causa dl corrosioni, in paricatare alvelio del suolo ast ONO E10) Sono inatte lo connessioni @ non sono prosentirotture nei condultor ¢ nelle glunziont asi oNo E11) Sono integrt conduttorl equipotenial ail schormi dei cavi os! ONO E12) Per i circuit sono stat! mantenuti i percorsi appropriat! os! ONO E49) & stato mantenuto il rspatto delle dlstanze dl sicurezze dogtt schormi focal asi ONO E14) Vie assenza di danno agli SPD ed agli organt di protezione = S1_ NO E16) _Ampliamenti efo medifiche (anche dal punto di vista antincendio) SI ONO Prove # misure £16) & vorficata Ia continutaolotiiea deg element del sistema di mesea a terra non visibl Os!_ONo (10) La planiicazione ed # ccordinamento di un SPM richiede un plano di gestions come dafinito dalla Tabelia 2 della Norma CEI EN 62305-4 25 ¢ guIoa CEI 81-2;2019-02 F)_Altre misure dl protezione se provistot™? Ft) | peroorsi del cavi sono Lall da evitare largho spire asi ONO ONA F2) Gili schermi del cavi (CEI EN 62305/2 prima edizione tabella 85) sono conformi a quanto previsto in progetto (resistenza specifica) OSI ONO CONIA F3) Gli sohermi dei oavi (part osposto) risullano collegati & non prosontano danneggiamont ovidontt gsi ONO ONA F4) Le pavimentazionl sono conformi a quanto provislo in progetio = st. NO ON/A F5) Le pavimentazioni hanno le carattaristiche documentate e non prasentano dannoggiamenti signficathvi csi ONO GNA F6) —_Dall'esame della documentazione inorente | sistomi antincandio slevince la congruité con quanto ulilzzato nat calcoli det documento di valutazione do! rischi dovuto al fulmine asi ONO ONA F7) [sistem antincendio indicatl sono offettivamente present us| ONO ONA F8) | ragistri di manutenzione doi sistom! antincendio evidenciano tuna eorretla manutenzlon Ost ONO ONA (17) La finalita di questa sezione & lerita a valuta component dt rischio. )_Esame della documentazione inerente te manutenziont ot) 2) 03) ca) 65) La documentazione evidenzla le frequenza ofo la periodicité del cielo dl manutenzione | programm di manutenzlon! sono stall rispottatt Sono state rlapettale le oventuall sognalazion! riportate sui rapporti precedent ion: La procedura di manutenzione documenta le sequent 64.1) voriica di tutti conduttori o componenti dei PS 64.2) serraggio dl bullon, vito accessori di collegamento 64.3) Integrita det distanziatori per gli LPS isolati 64.4) accortamento delta continulta elettrica dolinstallazione doll LPS 64.5) misura dolla resistonza di terra dot sistoma di dispersori 4.8) _verilica del sistemi SPD modiante 64.6.1) _sorraggio dot morsel 64.6.2) nel siatemi NPE (schema 3+4) Fisolamento verso torra del conduttoro neulso 64.6.3) Indicator! di tunzionamento nella posiziono di servizio (finestrelle, led, ecc.) 64.6.4) 0 stato dallorgano di protezione ostemo se ‘sistente (fusibil, occ.) 64.7) verifica deal ISGs 64.7.1) controllo dellintegrita estore del ‘componente 64.7.2) _vorifiea dolla continuita (deve risultaro circulto aperto) ‘Agglunte o modifiche che hanno richiesto aziont correttivelmodifiche sono evidenziate asi asi os us asi ust asi usi os ust usi os osi ust usi asi ust ust No oNo No No ONO No No No ONO No ONO No No No No oNo on ONO ‘congnllé di quanto realizzate 0 prosonto con quanto Indicato e¢ ulllzzato, nel documento dl valuteziono del rischlo dovute al fulmine, per abbattere le ONA (12) attenzione anche ad Intervent dl varia natura (es. posa tubazioni Idraullche, gas, 8cc.) perché possono ‘ompromettora la sicurezza del sistoma, W conmmittente deve avvertira le impr SollLPS e richlodare che quanto reallzzato sia compatible @ sl Integrl con lo stesso, 0 clrca la presenza 26 ulna Y GBI 81-2:2019-02, Strumentazione utilizzata: Marca Modollo Matricola Data di calibrazione Modetio. Metricola Data di calibraziono Marca Modello. Matricola Data di calibrazions ‘Marca —. amet fatitcota Data dt calbrazione a Modetic Matricol — a fatrcola Data dl calbracione aa Modollo Matricole 27 UDA y CEL 8t-2:2013-02, SINTESI CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CONTRO IL RISCHIO DOVUTO AL FULMINE B_LPsestome Caplan (© aste © funisospese © condita cispost tn modo da formare magile © cept natural caiate © elamanitintenciona © fort dl amature (© component nature Dicporeoro © disporsoro dito A © dlepereoro dl po B (© component natural Livoto del sistome adotsto | on om ov Tipo atiPs: 1D isolate data stuttura (non ola dala strutura D_LPsinerno ‘Corpl metalic! astern 0 connessloni equipatonzial dete 0 1sG Sorval estorni © connession’ equipotenztall © spp CCorpi mataliciinterni © connassioni equipatenziall dratto © 186 © colamento eletuico {implant intra © connession! equipotonzt © SPD Isolamento elettco a sPM Toman adottat (© Schormt magnate © Sistem SPD. © Massa 6 trra od equipotenzia Altre misure di proteziono: ‘Element adottat ‘© Gablagglo con cavi schermatl e/o percorsi che evitano larghe spire © Pavimentaziont © Mezzi di riduzione del rechio a incendlio (ative passivi) Coneluston! Spazio tbero alle note Logenda ‘ ammatte ecelte multiple 2 ammotte una sola scolte N/A: Non applicablte al caso ~ non esiste la condizione 28. euIDA y GELB 2019-02. 29, ‘aula ¢ eter | Editore CEI, Comitato Elettotecnico Hallano, Milano ~ Stampa in proprio, ‘Aulorizzazlone del Tibunale di Mllano N. 4093 del 24 Luglio 1958 ietiore Responsable: Ing. R. Bacel Comiete Tecnico Elaboratore CT 8t-Protezlone contr I fulmint ‘Alo Nore di possi lntorosso sullargomonto 30 Via Saccardo, 8 20134 Milano Tel, 02,21006.1 Fax 02:21006.210 € 33,00 cel@ceiweb.It www.ceiweb.it

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