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Data: 01/02/2010
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Sommario
Introduzione .........................................................................................................................2
Cosa chiedere ad un fotografo: esempio di un capitolato tecnico........................................3
Il formato Raw......................................................................................................................4
Profondit colore (bit)...........................................................................................................7
La gestione colore in fotografia..........................................................................................10
I profili ICC: scenari possibili..............................................................................................12
Il controllo qualit delle immagini in entrata (input) ............................................................14
Correggere le immagini in funzione delluso specifico .......................................................19
L'importanza del softproof (suggerimenti per le impostazioni ) ..........................................22
Maschera di contrasto: applicarla o non applicarla? ..........................................................25
La risoluzione in base alle esigenze di utilizzo...................................................................27
Conversione colore (profili RGB e CMYK) .........................................................................34
I formati di salvataggio e le compressioni .........................................................................38
Osservazione immagini a monitor e in stampa ..................................................................41
Una breve check list riassuntiva ........................................................................................42
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Introduzione
Lavvento e la diffusione della fotografia digitale stato uno dei cambiamenti pi
importanti degli ultimi anni nel mondo della fotografia e di conseguenza nelle arti
grafiche, uno dei maggiori ambiti di utilizzo delle immagini.
Quando limmagine era realizzata in pellicola, il fotografo fatto il suo lavoro
consegnava il fotocolor al fotolitista. In questo modo si consideravano questi due
mondi professionali ben distinti tra loro: il fotografo non si preoccupava di che cosa
fosse necessario fare per una corretta riproduzione della sua immagine, perch era il
fotolitista che si preoccupava della stampabilit dellimmagine spesso senza
considerare la volont espressiva del fotografo.
La fotografia digitale ha capovolto la situazione: il fotografo parte attiva nella
realizzazione della componente tecnico/artistica dellimmagine mentre chi la gestisce
negli step successivi deve confrontarsi con un prodotto gi digitalizzato che si deve
solo adattare allutilizzo momentaneo sul media stabilito.
La crescente diffusione di norme ISO che danno indicazioni precise sul
comportamento da tenere per preparare asset digitali corretti e per stamparli senza
problemi tecnici particolari non ha preso in considerazione la parte di creazione
degli asset fotografici.
Ad oggi non esistono specifiche norme ISO che codifichino il trattamento della
fotografia, ci sono delle norme che si limitano ad argomenti che, in parte,
coinvolgono il trattamento dellimmagine, ma non il suo specifico utilizzo nelle arti
grafiche. Il dibattito allinterno del TC130 dellISO se i files digitali debbano essere
preparati in funzione di un particolare processo di stampa oppure se debbano
riferirsi a generici spazi cromatici agnostici tuttora in atto.
Questo documento realizzato dai tecnici di TAGA Italia, professionalmente coinvolti
nei vari settori produttivi, fornisce indicazioni sugli elementi da considerare per
produrre e gestire correttamente immagini digitali da utilizzare nel settore delle arti
grafiche.
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Il formato Raw
Il formato Raw il formato di salvataggio che racchiude tutte le potenzialit
dello scatto digitale, tutte le informazioni catturate dalla fotocamera digitale.
Non ancora unimmagine: il trattamento del file Raw permette di ottenere
unimmagine visibile cos come per visualizzare limmagine dopo lo scatto in
pellicola occorreva il procedimento di sviluppo chimico.
considerato quindi il formato pi adatto alle caratteristiche della fotografia
digitale perch permette di accedere a quella fase di elaborazione e
generazione dellimmagine vera e propria, tipica del mondo fotografico
tradizionale e quasi dimenticata con la fotografia digitale in grado di creare
rapidamente file jpeg pronti per lutilizzo.
La traduzione letterale di Raw in grezzo spiega molto bene le
caratteristiche di questo formato: semplicemente ci che il sensore digitale
ha acquisito, in base allobiettivo, alle impostazioni di otturatore, diaframma e
sensibilit, senza alcuna post-elaborazione effettuata dal software della
fotocamera, cosa che avviene, al contrario, per il salvataggio in JPEG (o in
TIFF per le fotocamere che possono usare direttamente tale formato) dove
vengono effettuate auto-regolazioni per ottimizzare resa cromatica e
nitidezza.
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Kodak
Canon
Olympus
Fuji
Minolta
Epson
Foveon
X3F
Pentax
PEF
Sony
ARW
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In unimmagine RGB a 8 bit ci sono 256 toni (livelli) di Red, 256 toni di Green
e 256 toni di Blu, le combinazioni possibili sono quindi 2563 e quindi si
possono riprodurre 16.777.216 colori diversi.
Di conseguenza maggiore il numero di bit nel file nativo (scatto fotografico
/scansione) maggiore sar il numero di toni di colore che il sistema ha a
disposizione.
Superando il valore di 8 bit per ciascun canale aumenter cio il numero di
toni intermedi fra il bianco e il nero permettendo di ottenere una riproduzione
della sfumatura molto pi accurata e simile alla realt.
Realizzare unimmagine digitale a 16 bit significa avere a disposizione 65.536
tonalit intermedie invece di 256 per ogni canale in modo da avvicinarsi
ancora di pi alla perfetta continuit nelle transizioni sfumate.
Va ricordato tuttavia che ogni fotografia digitale si inserisce nel workflow di
prestampa e stampa, che trasforma limmagine RGB a 16 bit tramite la
conversione del colore in un immagine in CMYK a 8 bit. Lavorando in questo
modo si dispone per di una quantit di informazioni molto pi elevata,
indispensabili per tutte le lavorazioni necessarie nella correzione del colore,
minimizzando la perdita di qualit (spesso inevitabile) della conversione in
metodo CMYK.
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Caso A
Caso B
Caso C
Caso D
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Domanda
Risposta
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Caso E
Caso F
In ogni caso una immagine che entri nel workflow senza profilo incorporato
dovr essere sempre verificata per valutare il risultato finale
dellassegnazione del profilo di lavoro.
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Stampa inkjet
Stampa inkjet grande formato
Stampa offset retino 60 linee/cm
Stampa offset retino 70 linee/cm
Stampa offset retino 120 linee/cm
Stampa offset con retino concentrico
Stampa offset con retino stocastico 20micron
240/400 dpi
100/120 dpi
304,8 (300) dpi
355,6 (356) dpi
609,6 (610) dpi
304,8 (305) dpi
304,8 (305) dpi
N.B. i valori tra parentesi sono arrotondati e nel caso del retino 60 linee/cm
indicano il valore normalmente considerato.
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Conversione
in linee/pollice
76,2 lpi
152,4 lpi
177,8 lpi
304,8 lpi
Risoluzione adeguata
152,4 150 dpi
304,8 300 dpi
355,6 350 dpi
609,6 600 dpi
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Canali RGB
visualizzati in scala di
grigio.
Canali RGB
visualizzati a colori.
Nellutilizzo di immagini RGB, sempre necessario, come specificato anche
nel capitolato base, che sia incorporato il profilo ICC di riferimento.
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Il giallo ottenuto sar pero differente, pur mantenendo gli stessi valori RGB, a
seconda dello spazio colore impostato:
Quindi i riferimenti numerici RGB non sono indicativi del colore effettivamente
considerato: necessario utilizzare un sistema in cui i colori siano identificati
in maniera assoluta, i cosiddetti spazi colore assoluti (L*a*b*, XYZ, xyY).
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JPEG
Anche se considerato un formato di normale utilizzo nelle arti grafiche, in
realt da considerasi solamente un formato di salvataggio per immagini che
non debbano pi essere lavorate.
Il formato Jpeg un formato con compressione a distruzione Significa che
ogni volta che viene utilizzato le informazioni presenti sono distrutte e
sostituite da un algoritmo che le rappresenta.
Quando unimmagine Jpeg viene aperta in un editor di immagini partendo da
questo algoritmo si ricostruiscono le informazioni distrutte: la ricostruzione
sar approssimativa, in relazione al tipo di immagine e al valore di
compressione adottato. Quindi se unimmagine si lavora e viene salvata
ripetutamente in Jpeg ogni volta si distrugger parte dei dati esistenti, che
rappresentano gi a loro volta la ricostruzione di dati distrutti
precedentemente.
Per questo motivo il formato di salvataggio Jpeg deve essere utilizzato con
attenzione, solamente alla fine del processo di lavorazione. Va inoltre
ricordato, nel caso si decidesse di utilizzare il PDF come formato finale di un
lavoro per la successiva fase di stampa, che in fase di esportazione del PDF
esiste una compressione interna in JPEG per le immagini contenute nel
documento. Quando si comincia a lavorare immagini ricevute in formato Jpeg
(con bassa compressione), bene che vengano salvate, da quel momento in
poi, in Tiff in modo da interrompere il processo di degrado del dato.
Il peso finale del file dipende dal parametro di qualit e pu essere ipotizzato
prima, anche attraverso finestre di anteprima in fase di salvataggio che ci
mostrano in tempo reale laspetto che assumer il file JPEG nonch il peso
occupato.
EPS
Il formato EPS da ritenersi un vecchio formato di lavoro, obsoleto e
pesante, che viene reso pi leggero e gestibile con lutilizzo della
compressione Jpeg ( da evitare, vedi sopra ). La maggior parte dei motivi per
il quale veniva utilizzato ( es. i tracciati di ritaglio ) sono stati eliminati con le
versioni pi recenti dei software di impaginazione, che utilizzano in pieno le
possibilit del formato Tiff. possibile sostituirlo con il formato Tiff, tranne rari
casi nei quali necessario conservare elementi vettoriali allinterno
dellimmagine.
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