Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
BIBBIA E AL PENTATEUCO
Anno Accademico 2014-2015
Programma
1) Introduzione generale alla Bibbia
2) Il Pentateuco
a) Introduzione generale ed accenno alle problematiche della sua composizione;
b) Studio del contenuto dei singoli libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri,
Deuteronomio.
BIBLIOGRAFIA
Introduzioni alla Bibbia:
Introduzioni al Pentateuco:
- Ska, J.L., Introduzione alla lettura del
Pentateuco, (Roma, 1998);
- Garca Lopez, F., Il Pentateuco. Introduzione
LA BIBBIA EBRAICA
La Bibbia ebraica (per i cristiani l'A. T.) contiene tre generi principali di letteratura: materiale narrativo
compresa la Torah, libri profetici e libri sapienziali compresi quelli di poesia e di canti.
I libri che costituiscono la Bibbia ebraica e, con importanti varianti nell'ordine in cui sono elencati, l'A. T.,
sono stati composti su un arco di tempo di circa 900 anni. Questi libri si possono dividere in tre generi
diversi di letteratura:
I libri narrativi: I primi 17 libri delle Scritture ebraiche, da Genesi ad Ester, sono in larga misura
narrativi. I primi cinque di questi (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) occupano un posto
tutto speciale nelle Scritture ebraiche. Sono chiamati la Torah (Legge) o il Pentateuco e contengono la
storia dell'esodo degli ebrei dalla schiavit in Egitto e del loro viaggio verso la terra promessa di Canaan.
Durante questo viaggio gli Israeliti hanno ricevuto da Dio il dono pi prezioso, la Legge.
I libri profetici: Nella tradizione ebraica questi libri sono chiamati i Profeti posteriori; i Profeti
anteriori sono i libri di Giosu, Giudici, Samuele e Re. I Profeti posteriori sono i libri di Isaia, Geremia
ed Ezechiele (i Profeti maggiori) assieme ad altri dodici Profeti minori, da Osea a Malachia. La
tradizione cristiana, che segue il canone della LXX, tra i Profeti posteriori inserisce pure il libro di
Daniele. Anche se questi libri vanno sotto il nome di uno specifico profeta, la maggior parte sono stati
messi insieme dai discepoli del profeta e non scritti dal profeta stesso. Composti tra il 9 e il 3 secolo a.
C., questi libri contengono preziose informazioni storiche circa periodi molto diversi della storia d'Israele.
I SETTANTA
Per la fine del 4 secolo a. C. la lingua greca era gi diventata il principale mezzo di comunicazione in
gran parte del mondo conosciuto. Nelle comunit giudaiche, sparse dappertutto nel bacino del
Mediterraneo e nel Medio Oriente, erano ben pochi quelli che parlavano l'ebraico, per cui intere
comunit non erano capaci di leggere le proprie Scritture.
Di fronte a questa realt si sent il bisogno di tradurre le Scritture ebraiche in greco. Questo lavoro
cominciato nel 3 secolo a. C.
La traduzione greca: Da Gerusalemme venne inviato un manoscritto ebraico ad Alessandria d'Egitto,
e Tolomeo II (282-246 a. C.) ordin la traduzione del Pentateuco in greco. Questa traduzione, che va
sotto il nome dei Settanta, nei due secoli successivi fu poi estesa al resto delle Scritture ebraiche. Una
volta terminata, nel giudaismo si sono sviluppati due atteggiamenti nei confronti della traduzione:
1) Alcuni, specialmente tra i Giudei che vivevano ancora in Palestina, ritenevano che la traduzione fosse
troppo libera e in seguito si sono impegnati a rivederla per renderla maggiormente fedele al testo
ebraico. 2) Altri, tra quelli che vivevano nella Diaspora, erano del parere che anche la traduzione greca
fosse stata ispirata dal cielo, e mettevano i Settanta sullo stesso piano del testo ebraico. Questo gruppo
non avvert nessuna necessit di rivedere i Settanta, perch quella versione parlava con autorit divina.
I Manoscritti di Qumran
Qumran
Qumran e' una localit sulla
Gli Esseni
Gli Esseni di Qumran erano una
comunit di monaci ebrei, il cui
monastero venne abbandonato
nel 68 d. C. a causa
dell'avanzata delle legioni
romane.
1947: Il ritrovamento
Nella primavera del 1947, un
Introduzione
generale al
Pentateuco
Denominazione e
delimitazione
I l n o m e " Pe n t a t e u c o " d e r iva
dall'espressione greca pentteuchos,
formata dal numerale pnte, "cinque",
e dal sostantivo tuchos, "astuccio".
Questa formulazione rimanda ai
"cinque astucci" entro i quali venivano
custoditi i primi cinque rotoli delle
Scritture ebraiche: Genesi, Esodo,
Levitico, Numeri, Deuteronomio.
L'insieme di questi testi costituisce,
per Israele, la Torh, che in ebraico
significa "insegnamento", "istruzione",
"legge".