Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
Coniche
Esercizio 13.1. Stabilire il tipo di conica corrispondente alle seguenti equazioni. Se si tratta di una
conica a centro determinare inoltre le coordinate del centro della conica.
a) 9x2 + 4xy + 6y 2 = 10
b) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y +
1
=0
2
c) x2 + 6xy 2y 2 + 2x 4y + 2 = 0
d) x2 + 2xy + y 2 + 3x + 3y = 0
e) 2x2 + 2xy + 3y 2 + 1 = 0
f) 5x2 + 5y 2 6xy + 16 2x + 38 = 0
g) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
h) x2 + 9y 2 6xy + 2x 6y + 1 = 0
i) x2 + 2xy + x + 2y 2 = 0
l) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
m) x2 + xy 2y 2 + 3y 1 = 0
Esercizio 13.2. Ridurre in forma canonica le coniche f), g) dellesercizio precedente e le coniche
n) 9x2 + 4xy + 6y 2 = 10
p) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y +
1
=0
2
1
(2) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y + = 0
2
2
2
(3) 5x + 5y 6xy + 16 2x + 38 = 0
(5) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
Per ognuna di esse:
a) Determinare la matrice A della forma quadratica associata alla conica.
b) Determinare la matrice di rotazione R (ortogonale speciale) tale che RT AR = D, con D matrice
diagonale.
c) Stabilire se si tratta di uniperbole, ellisse o parabola.
d) Se si tratta di una conica a centro (ellisse o iperbole), determinarne il centro e gli assi.
Esercizio 13.4. Siano assegnate le seguenti coniche non degeneri f (x, y) = 0:
(1) 9x2 + 4xy + 6y 2 10 = 0
(2) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y +
1
=0
2
1
13. CONICHE
(5) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
Per ognuna di esse:
a) Determinare la matrice A della forma quadratica asociata alla conica.
b) Stabilire se si tratta di uniperbole, ellisse o parabola.
c) Se si tratta di una conica a centro (ellisse o iperbole), determinarne il centro e gli assi. Se si
tratta di una parabola, determinarne il vertice e lasse.
Esercizio 13.5. Riconoscere che le seguenti coniche f (x, y) = 0 sono degeneri e determinare le
equazioni delle rette che le formano. Se si tratta di una conica a centro determinarne il centro.
(1) x2 + 2xy + y 2 + 3x + 3y = 0
(2) x2 + 9y 2 6xy + 2x 6y + 1 = 0
(3) x2 + xy 2y 2 + 3y 1 = 0
a) 5x2 + 5y 2 6xy + 16 2x + 38 = 0
b) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
c) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
a) 5x2 + 5y 2 6xy + 16 2x + 38 = 0
b) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
c) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
C : 2xy x 3y = k
x2 + (k 2)xy + y 2 4 = 0
(k parametro reale)
x2 + kxy + y 2 4 = 0
(k parametro reale)
1. SUGGERIMENTI
1 0
A = 0 1
0 2
0
2
1
x2 + 4xy + 4y 2 + 4y = 0.
1. Suggerimenti
Equazione
A ogni conica f (x, y) = 0, possiamo associare due matrici quadrate simmetriche: la matrice A M22
relativa alla forma quadratica associata alla conica, e la matrice A M33 :
coeff. di x2
1/2 coeff. di xy
,
A=
1/2 coeff. di xy
coeff. di y 2
"
#
1/2 coeff. della x
A h
13. CONICHE
Classificazione.
Una conica `e non degenere se I3 = det(A ) 6= 0. Inoltre `e:
Ellisse: se gli autovalori sono concordi, ovvero se I2 = det(A) > 0.
Iperbole: se gli autovalori sono discordi, ovvero se I2 = det(A) < 0.
Parabola: se ha un autovalore nullo, ovvero se I2 = det(A) = 0.
Una conica `e degenere se I3 = det(A ) = 0. Inoltre:
Se rg(A ) = 2 `e semplicemente degenere, ovvero si tratta di una coppia di rette distinte
(reali o immaginarie).
Se rg(A ) = 1 `e doppiamente degenere, ovvero si tratta di una coppia di rette coincidenti.
-
Rotazione.
La matrice A `e simmetrica, quindi esiste una matrice R ortogonale speciale detta matrice di rotazione
tale che
0
RT AR = D = 1
dove i sono autovalori di A
0 2
La matrice R si ottiene dagli autovettori di A (normalizzati e con i segni in modo che il determinante
sia 1).
-
1. SUGGERIMENTI
=R
y
Y
Y
y
ii) Si sostituiscono al posto di x e y le nuove coordinate X e Y ottenendo cos` una equazione
priva del termine XY . Notiamo che la forma quadratica associata alla conica nelle nuove
coordinate sar`
a del tipo:
1 X 2 + 2 Y 2
dove i sono gli autovalori di A. E quindi opportuno prendere gli autovalori nellordine
desiderato (e non `e necesario sostituire X e Y nella parte quadratica perche sappiamo gi`
a il
risultato che otterremo).
(2) Traslazione Possiamo distinguere due casi.
Coniche a centro. Si pu`
o procedere in due modi:
i) Completamento dei quadrati, che indicano la traslazione da effettuare.
ii) Ricerca del centro della conica (eventualmente modificato secondo il cambiamento di
coordinate della rotazione), che indica la traslazione da effettuare.
Parabole.
i) Completamento del quadrato e contemporaneamente eliminazione del termine noto,
che indicano la traslazione da effettuare.
ii) Ricerca del vertice della parabola (eventualmente modificato secondo il cambiamento
di coordinate della rotazione), che indica la traslazione da effettuare. Poiche la ricerca
del vertice della parabola `e piuttosto laboriosa, in genere conviene utilizzare il primo
metodo.
-
1 0 0
2
2
1 x + 2 y + t = 0 B = 0 2 0 con 1 , 2 autovalori di A
0
0 t
13. CONICHE
Se si tratta di una parabola sappiamo che dobbiamo arrivare a una equazione del tipo x2 2py =
0, passando attraverso una equazione del tipo
0 0
x2 + 2ty = 0 B = 0 0 t con autovalore non nullo di A
0 t 0
Poiche I3 `e un invariante, imponendo la condizione det(A ) = det(B) possiamo ricavare il valore
di t. Dividendo infine per si ottiene la forma canonica.
Equazioni della trasformazione. Passando da unequazione f (x, y) = alla corrispondente forma
canonica f (X, Y ) = 0 abbiamo effettuato un cambiamento di base corrispondente a una rotazione R
(definita dagli autovettori di A) e una traslazione definita dal centro C(x0 , y0 ) o dal vertice V (x0 , y0 ) della
conica. Il cambio di coordinate `e dato da
x
X
x
=R
+ 0
y0
y
Y
x x0
X
= RT
y y0
Y
dove R `e la matrice di rotazione, ovvero la matrice diagonalizzante ortogonale speciale associata a A.
-
Coniche degeneri.
Per determinare le equazioni delle rette che formano che le coniche degeneri si deve risolvere una
equazione di secondo grado in cui si considera la x come variabile e la y come parametro, o viceversa.
2. Soluzioni
Esercizio 13.1. Stabilire il tipo di conica corrispondente alla seguente equazione. Se si tratta di una
conica a centro determinare inoltre le coordinate del centro della conica.
a) 9x2 + 4xy + 6y 2 = 10
b) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y +
1
=0
2
c) x2 + 6xy 2y 2 + 2x 4y + 2 = 0
d) x2 + 2xy + y 2 + 3x + 3y = 0
e) 2x2 + 2xy + 3y 2 + 1 = 0
f) 5x2 + 5y 2 6xy + 16 2x + 38 = 0
g) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
h) x2 + 9y 2 6xy + 2x 6y + 1 = 0
i) x2 + 2xy + x + 2y 2 = 0
l) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
m) x2 + xy 2y 2 + 3y 1 = 0
Soluzione:
2. SOLUZIONI
9
A = 2
0
per cui lequazione della conica risulta
2
0
6
0
0 10
x
[x, y, 1] A y = 0
1
9 2
I
2 6 | 0
(
x=0
C = (0, 0)
y=0
|
|
0
0
1
II 9I 0
3
25
|
|
0
0
Potevamo notare che il centro della conica `e (0, 0) osservando che nellequazione mancano i
termini x e y.
1
b) Consideriamo lequazione x2 + 6xy + y 2 + 2x + y + = 0 e le matrici A e A associate:
2
1 3 1
1 3
A = 3 1 12
A=
3 1
1 21 12
Lequazione della conica risulta
x
[x, y, 1] A y = 0
1
ovvero
[x, y] A
con
x
x
+k =0
+ 2hT
y
y
1
1/2 coeff. della x
= 1 ,
h=
1/2 coeff. della y
2
k=
1
2
13. CONICHE
Inoltre
1
9
1
3 + = 6= 0 conica non degenere
4
2
4
I2 = det(A) = 1 9 = 8 < 0 iperbole.
I3 = det(A ) =
Poich`e si tratta di una conica a centro ne possiamo determinare il centro risolvendo il sistema
x
x
A
+h=0 A
= h
y
y
II 6I 0 16
2II 6 2 | 1
3 1 | 12
x = 1
1
5
16
C
=
16 16
y =
16
|
|
1
5
1 3
1
1 3
A = 3 2 2
A=
3 2
1 2 2
Inoltre
h=
Si ha
1
2
k=2
II 3I 0 11 |
3 2 | 2
x = 4
5
4
11
,
C
=
5
11 11
y =
11
1
1 1 32
1 1
A = 1 1 2
A=
1 1
3
3
0
2
2
Inoltre
h=
3
2
3
2
k=0
2. SOLUZIONI
2 1 0
2 1
A = 1 3 0
A=
1 3
0 0 1
Inoltre
Si ha
0
h=
0
k=1
= h
A
2II I 0
1 3 | 0
y
(
x=0
C = (0, 0)
y=0
1 |
5 |
0
5
3 8 2
5 3
5
0
A = 3
A
=
3 5
38
8 2 0
Inoltre
h=
8 2
,
0
k = 38
Si ha
I3 = det(A ) = 32 6= 0 conica non degenere.
Poich`e si tratta di una conica a centro ne possiamo determinare il centro risolvendo il sistema
3 5 |
0
x
II
5 3 | 8 2
A
= h
y
5II + 3I 0 16 | 24 2
3 5 |
0
x =
2
3
5
2
C
=
2,
2
3
2
2
y =
2
2
10
13. CONICHE
25 0
0
25 0
A=
A = 0 7 24
0 7
0 24 7
Inoltre
h=
0
,
24
k=7
Si ha
I3 = det(A ) = 25 (49 242 ) 6= 0 conica non degenere.
Poich`e si tratta di una conica a centro ne possiamo determinare il centro risolvendo il sistema
x = 0
24
25 0 |
0
C
=
0,
24
0 7 | 24
y =
7
7
h) Consideriamo lequazione x2 + 9y 2 6xy + 2x 6y + 1 = 0 e le matrici associate:
1 3 1
1 3
A = 3 9 3
A=
3 9
1 3 1
Notiamo che senza eseguire calcoli possiamo dedurre che I3 = det(A ) = 0 in quanto A ha
due righe uguali. Inoltre riducendo la matrice a gradini otteniamo:
1 3 1
II + 3I 0 0 0
III I 0 0 0
Quindi rg(A ) = 1 e si tratta di una conica doppiamente degenere, ovvero di due rette coincidenti.
Per determinare esplicitamente lequazione della retta risolviamo lequazione di secondo grado
nellincognita x con parametro y (o viceversa):
x2 2(3y 1) + (9y 2 6y + 1) = 0
p
x1,2 = (3y 1) (3y 1)2 (9y 2 6y + 1) = 3y 1
1 1 12
1 1
A=
A = 1 0 1
1 0
1
1
2
2
Inoltre
h=
1
2
k = 2
Si ha
5 1
+ = 2 6= 0 conica non degenere.
2 2
I2 = det(A) = 1 < 0 iperbole.
I3 = det(A ) = 1 +
Poich`e si tratta di una conica a centro ne possiamo determinare il centro risolvendo il sistema
x = 1
1
1 1 | 12
C = 1,
1
1 0 | 1
y =
2
2
2. SOLUZIONI
1 2 3
1
A=
A = 2 4 0
2
3 0 1
11
matrici associate:
2
4
Inoltre
3
,
h=
0
k=1
Si ha
I3 = det(A ) = 36 6= 0 conica non degenere.
I2 = det(A) = 0 parabola.
1
0
1
1
2
1
2
A= 1
A = 12 2 23
2
3
2
0
1
2
Si ha
Esercizio 13.2. Ridurre in forma canonica le coniche f), g), l) dellesercizio precedente e le coniche
n) 9x2 + 4xy + 6y 2 = 10
p) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y +
Soluzione:
1
=0
2
12
13. CONICHE
a che si tratta di
f) Consideriamo lequazione
5x2 + 5y 2
6xy + 16 2x + 38 = 0. Sappiamo gi`
5
3
unellisse di centro C
2,
2 . Sappiamo inoltre che gli autospazi della matrice A sono:
2
2
E(8) = h(1, 1)i
E(8) = h
1
1
,
2
2
E(2) = h
1
1
,
2
2
1
2
12
1
2
1
2
x = (x y)
x
x
x
2
= P 1
= PT
1
y
y
y
y = (x + y)
2
x = (x + y )
x
x
2
=P
1
y
y
y = (x + y )
2
8 (x + 1) + 2 (y + 4) 2 = 0
2. SOLUZIONI
13
X = (x y) + 1
2
1
Y = (x + y) + 4
2
x = 5 2
2
C:
3
y =
2
2
Nelle nuove coordinate (x , y ) il centro ha coordinate:
1
5
3
2+
2 = 1
x =
2
2 2
C:
3
5
1
2
2 = 4
y =
2
2
2
Quindi le coordinate rispetto alle quali il centro si trova nellorigine degli assi sono
(
(
X = x + 1
x = X 1
Y = y + 4
y = Y 4
Sostituendo tali valori nellequazione
8(x )2 + 2(y )2 + 16x + 16y + 38 = 0
otteniamo, ovviamente come nel caso precedente, lequazione canonica
4X 2 + Y 2 = 1
g) Consideriamo
25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0. Sappiamo gi`
a che si tratta di una iperbole
lequazione
24
di centro C 0,
. Inoltre gli autospazi di A sono
7
E(25) = h(1, 0)i
X = x
ottenendo lequazione
25X 2 7Y 2 +
Y = y
24
7
7
49 2
625
= 0 X2 +
Y =1
7
25
625
14
13. CONICHE
Per ottenere la forma canonica dobbiamo in effetti effettuare la rotazione che scambi gli assi
cartesiani:
(
x = Y
y = X
ottenendo
7
49 2
(x ) (y )2 = 1
625
25
MODO 2: utilizziamo il centro. Sappiamo che il centro ha coordinate
x = 0
C:
24
y =
7
Non avendo effettuato il cambiamento di coordinate corrispondente alla rotazione possiamo immediatamente individuare le coordinate (X, Y ) rispetto alle quali il centro si trova
nellorigine degli assi:
x = X
X = x
24
24
y = Y +
Y = y
7
7
Sostituendo tali valori nellequazione
25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
otteniamo, ovviamente come nel caso precedente, lequazione canonica
7 2
49 2
X +
Y =1
25
625
ovvero
7
49 2
(x ) (y )2 = 1
625
25
x + 2y = 0
II 2I
2 4 | 0
0 0 | 0
(
x = 2t
2x + y = 0
2 1 | 0
2II + I
0 0 | 0
(
x=t
2. SOLUZIONI
15
Rotazione Per determinare una matrice di cambiamento di base ortonormale e speciale, corrispondente a una rotazione, dobbiamo determinare una base ortonormale di R2 formata da
autovettori, imponendo inoltre che la matrice P di cambiamento di base abbia determinante
+1.
Notiamo che i due autovettori sono ortogonali (anche per il teorema spettrale). E quindi sufficiente normalizzarli e eventualmente cambiarli di segno in modo che P abbia determinante
+1:
E(0) = h
1
2
,
5
5
E(5) = h
2
1
,
5
5
2
5
15
1
5
2
5
x = (2x y)
x
T x
1 x
5
=P
=P
1
y
y
y
y = (x + 2y)
5
x = (2x + y )
x
x
5
=P
1
y
y
y = (x + 2y )
5
x + 1
=0
5 (y ) y +
25
5 5
5 5
5
2
3
12
16
5 y
x +
=0
25
5 5
5
"
#
2
3
4 5
12
5 y
=0
x
75
5 5
5
Sostituiamo ora le nuove incognite
X = x 4 5
75
3
Y = y
5 5
ottenendo lequazione
12
12
5Y 2 X = 0 Y 2 X = 0
5
5 5
16
13. CONICHE
Per ottenere la forma canonica dobbiamo in effetti effettuare la rotazione che scambi gli assi
cartesiani:
(
x = Y
y = X
ottenendo
12
(x )2 + y = 0
5 5
9x2 + 4xy + 6y 2 10 = 0
9 2
0
0
A = 2 6
0 0 10
A=
9 2
2 6
Rotazione
Come prima cosa dobbiamo individuare un cambiamento di base ortogonale che trasformi
A in matrice diagonale (rotazione). A tale scopo cerchiamo gli autovalori e autovettori di A
per trovare una nuova base ortonormale di R2 formata da autovettori di A. Quindi
pA () = (9 )(6 ) 4 = 2 15 + 50
e gli autovalori sono 1 = 5 e 2 = 10.
Calcoliamo lo spazio E(10) risolvendo il sistema omogeneo asociato alla matrice A 10I:
(
x = 2t
1 2 | 0
1 2 | 0
t R
II + 2I 0 0 | 0
2 4 | 0
y=t
Quindi
E(10) = h(2, 1)i
Calcoliamo lo spazio E(5) risolvendo il sistema omogeneo associato alla matrice A 5I:
(
x=t
4 2 | 0
1/2I 2 1 | 0
t R
2 1 | 0
2II I 0 08 | 0
y = 2t
Quindi
E(5) = h(1, 2)i
Notiamo che i due autovettori sono ortogonali (per il teorema spettrale). E quindi suffinciente normalizzarli cambiandoli di segno in modo che la matrice P di cambiamento di base
abbia determinante +1:
"
#
2
15
5
P = 1
2
5
x = (2x + y)
x
x
x
5
= PT
= P 1
1
y
y
y
y = (x + 2y)
5
x = (2x y )
x
x
5
=P
1
y
y
y = (x + 2y )
5
2. SOLUZIONI
17
Traslazione
Come si vede dal fatto che mancano i termini in x e y in questo caso non `e necessario
effettuare il secondo cambiamento di base corrispondente alla traslazione per ottenere la
forma canonica. In effetti se ricerchiamo il centro otteniamo:
(
x=0
9 2 | 0
9 2 | 0
C(0, 0)
9II 2I 0 50 | 0
2 6 | 0
y=0
La forma canonica della conica `e quindi
1
(x )2 + (y )2 1 = 0
2
1
Consideriamo la conica x2 + 6xy + y 2 + 2x + y + = 0 e
2
1 3 1
1
A=
A = 3 1 12
3
1
1
1 2 2
le matrici associate
3
1
t R
3 3 | 0
y=t
Quindi
E(4) = h(1, 1)i
Calcoliamo lo spazio E(2) risolvendo il sistema omogeneo associato alla matrice A + 2I:
(
x=t
3 3 | 0
t R
3 3 | 0
y = t
Quindi
E(2) = h(1, 1)i
Notiamo che i due autovettori sono ortogonali (per il teorema spettrale). E quindi sufficiente
normalizzarli:
1
1
1
1
,
i
E(2) = h ,
i
2
2
2
2
La matrice P di cambiamento di base `e quindi la matrice ortogonale speciale
#
"
E(4) = h
P =
1
2
12
1
2
1
2
18
13. CONICHE
x = (x y)
x
T x
1 x
2
=P
=P
1
y
y
y
y = (x + y)
2
x = (x + y )
x
x
2
=P
1
y
y
y = (x + y )
2
Sostituendo ora le coordinate (x, y) nellequazione otteniamo:
1
6
1
(x + y )2 + (x + y )(x + y ) + (x + y )2 +
2
2
2
1
1
2
+ (x + y ) + (x + y ) + = 0
2
2
2
1
3
1
2(x )2 + 4(y )2 + x + y + = 0
2
2
2
Traslazione
Possiamo ora completare il quadrato:
3
1
1
2 (x )2 x + 4 (y )2 + y + = 0
2
2 2
4 2
"
2 #
2
1
1
1
2 (x )2 x +
+2
+
2 2
4 2
4 2
"
2 #
2
3
1
3
3
2
4
+ =0
4 (y ) + y +
2
4 2
8 2
8 2
2
2
1
3
9
2 x
+4 y +
+
=0
32
4 2
8 2
Sostituiamo ora le nuove incognite
X = x
4 2
3
Y = y +
8 2
ottenendo lequazione
9
=0
2X 2 + 4Y 2 +
32
64 2 128 2
X
Y =1
9
9
Esercizio 13.3. Siano assegnate le seguenti coniche non degeneri f (x, y) = 0:
(1) 9x2 + 4xy + 6y 2 10 = 0
1
(2) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y + = 0
2
2
2
(3) 5x + 5y 6xy + 16 2x + 38 = 0
(5) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
Per ognuna di esse:
a) Determinare la matrice A della forma quadratica asociata alla conica.
b) Determinare la matrice di rotazione R (ortogonale speciale) tale che RT AR = D, con D matrice
diagonale.
c) Stabilire se si tratta di uniperbole, ellisse o parabola.
d) Se si tratta di una conica a centro (ellisse o iperbole), determinarne il centro e gli assi.
2. SOLUZIONI
19
Soluzione:
(1) Consideriamo lequazione 9x2 + 4xy + 6y 2 = 10.
a) La matrice associata alla forma quadratica `e
9 2
A=
2 6
b) Determiniamo gli autovalori e autovettori di A:
9
2
pA () = det
= (9 )(6 ) 4 = 2 15 + 50
2
6
Quindi A ha due autovalori: 1 = 10, 2 = 5
Calcoliamo lautospazio E(10) risolvendo il sistema omogeneo associato a A 10I:
1 2 | 0
1 2 | 0
x + 2y = 0
II + 2I 0 0 | 0
2 4 | 0
(
x = 2t
2x + y = 0
2 1 | 0
2II I 0 0 | 0
(
x=t
1 2 1
5
= 15
R=
2
5 1 2
5
5
c) La matrice A ha due autovalori concordi (ovvero det(A) > 0), quindi si tratta di unellisse.
d) Per determinare il centro risolviamo il sistema
x
x
A
+h=0 A
= h
y
y
dove
h=
II 9I 0
9 2 | 0
I
2 6 | 0
(
x=0
C = (0, 0)
y=0
3
25
|
|
0
0
Potevamo notare che il centro della conica `e (0, 0) osservando che nellequazione mancano i
termini x e y.
Gli assi sono le rette passanti per il centro e di direzione gli autovettori di A, quindi
(
x = 0 + 2t
a1 :
x 2y = 0
y =0+t
(
x=0+t
a2 :
2x + y = 0
y = 0 2t
1
=0
2
20
13. CONICHE
y=t
x + y = 0
0
II + I 0 0 | 0
E(4) = h(1, 1)i
x+y =0
3 3 | 0
II I 0 0 | 0
(
x=t
1 1 1
2
= 12
R=
1
2 1 1
2
2
c) La matrice A ha due autovalori discordi (ovvero det(A) < 0), quindi si tratta di uniperbole.
d) Poich`e si tratta di una conica a centro ne possiamo determinare il centro risolvendo il sistema
x
x
= h
+h=0 A
A
y
y
dove
h=
II 6I 0 16 | 5
2II 6 2 | 1
3 1 | 21
x = 1
5
1
16
C = ,
5
16 16
y =
16
Infine gli assi sono le rette passanti per il centro e di direzione parallela agli autovettori
trovati:
(
1
x = 16
+t
4x 4y 1 = 0
a1 :
5
y = 16 + t
(
1
+t
x = 16
a2 :
8x + 8y + 3 = 0
5
y = 16 t
2. SOLUZIONI
21
h=
1/2 coeff. della x
8 2
,
=
1/2 coeff. della y
0
k = 38
3
= 2 10 + 16
5
1 = 8
2 = 2
x y = 0
3 3 | 0
II I 0
0 | 0
(
x = t
xy =0
3 3 | 0
II + I 0 0 | 0
(
x=t
y
5II + 3I 0 16 | 24 2
3 5 |
0
x = 5 2
5
3
2
C=
2,
2
y = 3 2
2
2
2
Infine
(
x = 25 2 t
x+y+4 2=0
a1 :
3
y = 2 2 + t
(
x = 25 2 + t
a2 :
xy+ 2=0
3
y = 2 2 + t
1/2 coeff. della x
0
h=
=
,
1/2 coeff. della y
24
k=7
22
13. CONICHE
c) La matrice A ha
d) Determiniamo il
25
0
Infine
due autovalori discordi (ovvero det(A) < 0), quindi si tratta di uniperbole.
centro della conica risolvendo il sistema
x = 0
24
0 |
0
C = 0,
24
7 | 24
y =
7
7
a1 :
x=0+t
y = 24
7
a2 :
x=0
y = 24
7 +t
y=
24
7
x=0
h=
3
,
0
k=1
1 = 0
2 = 5
Calcoliamo lautospazio E(0) risolvendo il sistema omogeneo associato a A:
1 2 | 0
1 2 | 0
x + 2y = 0
0 0 | 0
II 2I
2 4 | 0
(
x = 2t
2. SOLUZIONI
23
2x + y = 0
2 1 | 0
2II + I
0 0 | 0
(
x=t
1
(2) x2 + 6xy + y 2 + 2x + y + = 0
2
2
2
(3) 5x + 5y 6xy + 16 2x + 38 = 0
(4) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
(5) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
Per ognuna di esse:
a) Determinare la matrice A della forma quadratica asociata alla conica.
b) Stabilire se si tratta di uniperbole, ellisse o parabola.
c) Se si tratta di una conica a centro (ellisse o iperbole), determinarne il centro e gli assi. Se si
tratta di una parabola, determinarne il vertice e lasse.
Soluzione:
(1) Consideriamo lequazione 9x2 + 4xy + 6y 2 = 10.
a) La matrice associata alla conica sono
9 2
0
9 2
0 e A=
associata alla forma quadratica
A = 2 6
2 6
0 0 10
si tratta di unellisse
9
2
= (9 )(6 ) 4 = 2 15 + 50
pA () = det
2
6
h=
II 9I 0
9 2 | 0
I
2 6 | 0
(
x=0
C = (0, 0)
y=0
3
25
|
|
0
0
24
13. CONICHE
Potevamo notare che il centro della conica `e (0, 0) osservando che nellequazione mancano i
termini x e y che indicano la traslazione.
Gli assi sono le rette passanti per il centro e di direzione gli autovettori di A. Dobbiamo
quindi prima determinare gli autovettori: Calcoliamo lautospazio E(10) risolvendo il sistema
omogeneo associato a A 10I:
(
x = 2t
1 2 | 0
1 2 | 0
x + 2y = 0
II + 2I 0 0 | 0
2 4 | 0
y=t
E(10) = h(2, 1)i
Analogamente calcoliamo lautospazio E(5) risolvendo il sistema omogeneo associato a A5I:
(
x=t
1/2I 2 1 | 0
4 2 | 0
2x + y = 0
2II I 0 0 | 0
2 1 | 0
y = 2t
E(5) = h(1, 2)i
Infine:
a1 :
x = 0 + 2t
y =0+t
x 2y = 0
a2 :
x=0+t
y = 0 2t
2x + y = 0
1
=0
2
1 3 1
1 3
associata alla forma quadratica
A = 3 1 21 e A =
3 1
1 12 21
si tratta di uniperbole
Oppure:
1
3
pA () = det
= 2 2 8
3
1
Quindi A ha due autovalori discordi (1 = 4, 2 = 2), I2 < 0 e si tratta di uniperbole.
c) Poich`e si tratta di una conica a centro ne possiamo determinare il centro risolvendo il sistema
x
x
= h
+h=0 A
A
y
y
ovvero il sistema associato alla matrice
1 3 | 1
1
3
1 3 | 1
II 6I 0 16
2II 6 2 | 1
3 1 | 12
(
1
x = 16
5
1
,
C
=
5
16 16
y = 16
|
|
1
5
Gli assi sono le rette passanti per il centro e di direzione parallela agli autovettori di A.
Calcoliamo lautospazio E(4) risolvendo il sistema omogeneo associato a A 4I:
(
x=t
3 3 | 0
1/3I 1 1 | 0
x + y = 0
3 3 | 0
II + I 0 0 | 0
y=t
E(4) = h(1, 1)i
2. SOLUZIONI
25
x+y =0
3 3 | 0
II I 0 0 | 0
y = t
E(2) = h(1, 1)i
Infine gli assi sono le rette passanti per il centro e di direzione parallela agli autovettori
trovati:
(
1
+t
x = 16
4x 4y 1 = 0
a1 :
5
y = 16 + t
(
1
+t
x = 16
8x + 8y + 3 = 0
a2 :
5
y = 16 t
5
3 8 2
5 3
8 2
5
0
,
h=
e A=
A = 3
3 5
0
8 2 0
38
k = 38
y
5II + 3I 0 16 | 24 2
3 5 |
0
(
5
x = 2 2
3
5
2,
2
C=
2
2
y = 32 2
Per determinare gli assi calcoliamo gli autospazi.
Calcoliamo lautospazio E(8) risolvendo il sistema omogeneo associato a A 8I:
(
x = t
1/3I 1 1 | 0
3 3 | 0
x y = 0
0 | 0
II I 0
3 3 | 0
y=t
E(8) = h(1, 1)i
Analogamente calcoliamo lautospazio E(2) risolvendo il sistema omogeneo associato a A2I:
(
x=t
3 3 | 0
1/3I 1 1 | 0
xy =0
3 3 | 0
II + I 0 0 | 0
y=t
E(2) = h(1, 1)i
Infine gli assi sono le rette per il centro di direzione parallela agli autovettori:
(
x = 25 2 t
a1 :
x+y+4 2=0
3
y = 2 2 + t
(
x = 25 2 + t
xy+ 2=0
a2 :
3
y = 2 2 + t
26
13. CONICHE
25 0
0
25
A = 0 7 24 e A =
0
0 24 7
0
7
h=
0
,
24
k=7
C
=
0,
0 7 | 24
7
y = 24
7
Per determinare gli assi cerchiamo gli autovettori di A.
Calcoliamo lautospazio E(25) risolvendo il sistema omogeneo associato a A 25I:
(
x=t
0
0
| 0
32y = 0
E(25) = h(1, 0)i
0 32 | 0
y=0
Analogamente calcoliamo lautospazio E(7) risolvendo il sistema omogeneo associato a
A + 7I:
(
x=0
32 0 | 0
32x = 0
E(7) = h(0, 1)i
0 0 | 0
y=t
E chiaro che abbiamo eseguito calcoli sostanzialmente inutili. Infatti la ricerca degli autospazi corrisponde alla rotazione della conica. Il fatto che nellequazione manchi il termine
in xy, ovvero A `e diagonale, indica che non `e necessario effettuare la rotazione e che possiamo
prendere come autovettori i vettori della base canonica (1, 0) e (0, 1).
Infine gli assi sono le rette per il centro parallele agli autovettori (in questo caso parallele
agli assi cartesiani):
(
x=0+t
24
a1 :
y=
24
7
y= 7
(
x=0
a2 :
x=0
y = 24
7 +t
1 2 3
1 2
3
A = 2 4 0 e A =
h=
,
2 4
0
3 0 1
k=1
x + 2y = 0
II 2I
2 4 | 0
0 0 | 0
y=t
E(0) = h(2, 1)i
2. SOLUZIONI
27
Ora che abbiamo la direzione dellasse dobbiamo determinarne un punto per potere scrivere
lequazione.
Consideriamo una qualsiasi retta ortogonale allasse, cio`e di direzione (1, 2):
(
x = x0 + t
2x y = k per qualche k
y = y0 + 2t
Se una tale retta interseca la parabola in due punti D e E, allora il punto medio M del
segmento DE sar`a un punto dellasse. Senza tenere k variabile assegnamo a k un valore a
caso, la cosa pi`
u semplice `e porre k = 0. Se la retta trovata non interseca la parabola la
cosa formalmente pi`
u corretta sarebbe cambiare valore. In realt`a, pensando per un attimo
di lavorare in C anziche in R possiamo comunque raggiungere il risultato, come vedremo tra
poco.
(
(
2x y = 0
y = 2x
2
2
x + 4xy + 4y 6x + 1 = 0
x2 + 8x2 + 16x2 6x + 1 = 0
(
y = 2x
25x2 6x + 1 = 0
Lequazione di secondo grado ottenuta ha soluzioni in C, ma non in R:
3 16
3 9 25
=
x1,2 =
25
25
A noi per`
o interessa in realt`a il punto medio M (xM , yM ) del segmento DE e
x1 + x2
1 3 + 16 3 16
xD + xE
=
=
+
xM =
2
2
2
25
25
1 3 + 16 + 3 16
1 6
3
=
=
=
2
25
2 25
25
Quindi indipendentemente dal , il valore di xM viene comunque reale (e corretto).
In alternativa potevamo anche utilizzare le relazioni tra le radici e i coefficienti di una
equazione di secondo grado. Infatti data lequazione ax2 + bx + c = 0 sappiamo che
b
x1 + x2 = . Quindi data lequazione
a
25x2 6x + 1 = 0
otteniamo
x1 + x2
3
6
xM =
=
25
2
25
A questo punto possiamo calcolare yM , ricordando che M appartiene al segmento DE, cio`e
alla retta y = 2x.
(
3
xM = 25
6
3
,
M=
6
25 25
yM = 2xM = 25
x1 + x2 =
x + 2y = 3
5
x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
x = 2y + 5
2
3
3
3
2
2y
+
+
4y
6
2y
+
+1=0
+
4y
2y
+
5
5
5
(
(
17
3
x = 75
x = 2y + 5
17 14
V =
,
56
14
75 75
12y 25 = 0
y = 75
28
13. CONICHE
Esercizio 13.5. Riconoscere che le seguenti coniche f (x, y) = 0 sono degeneri e determinare le
equazioni delle rette che le formano. Se si tratta di una conica a centro determinarne il centro.
(1) x2 + 2xy + y 2 + 3x + 3y = 0
(2) x2 + 9y 2 6xy + 2x 6y + 1 = 0
(3) x2 + xy 2y 2 + 3y 1 = 0
Soluzione:
(1) Consideriamo lequazione x2 + 2xy + y 2 + 3x + 3y = 0 e le matrici A e A associate
3
1 1 32
1 1
,
h = 23 ,
A=
k=0
A = 1 1 32
1 1
3
3
2
0
2
2
Poich`e A ha due righe uguali si ha I3 = det(A ) = 0, quindi si tratta di una conica degenere.
Inoltre I2 = det(A) = 0, quindi si tratta conica degenere non a centro. Per determinare esplicitamente lequazione delle due rette si pu`
o considerare lequazione della conica come una equazione
di secondo grado nellincognita x e considerare la y come parametro:
x2 + (2y + 3)x + (y 2 + 3y) = 0
Risolvendo tale equazione con la formula per le equazioni di secondo grado otteniamo:
p
1 3 1
1 3
1
A=
A = 3 9 3
,
h=
3 9
3
1 3 1
Notiamo che senza eseguire calcoli possiamo dedurre che I3 = det(A ) = 0 in quanto A ha
due righe uguali, quindi si tratta di una conica degenere.
Per determinare esplicitamente lequazione della retta risolviamo lequazione di secondo grado
nellincognita x con parametro y (o viceversa):
x2 2(3y 1)x + (9y 2 6y + 1) = 0
p
x1,2 = (3y 1) (3y 1)2 (9y 2 6y + 1) = 3y 1
Quindi si tratta della retta x 3y + 1 = 0 (conica doppiamente degenere, infatti rg(A ) = 1).
(3) Consideriamo lequazione x2 + xy 2y 2 + 3y 1 = 0 e le matrici associate:
1
1
0
1
2
0
1
2
A= 1
A = 12 2 32
,
h= 3
2
3
2
2
1
0
2
2. SOLUZIONI
29
Risolvendo tale equazione con la formula per le equazioni di secondo grado otteniamo:
p
p
y y 2 4(2y 2 + 3y 1)
y 9y 2 12y + 4
x1,2 =
=
2
2
y (3y 2)
=
2
x=y1
oppure
x = 2y + 1
Si tratta quindi di due rette reali incidenti:
r1 : x y + 1 = 0
r2 : x + 2y 1 = 0
Notiamo che le due rette si intersecano nel punto C 31 , 32 che corrisponde al centro della
conica. Il punto C lo possiamo anche ricavare, come nei casi di coniche a centro non degeneri,
risolvendo il sistema A [x y]T = h.
a) 5x2 + 5y 2 6xy + 16 2x + 38 = 0
b) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
c) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
Soluzione:
5
3 8 2
con A = 5 3
5
0
A = 3
3 5
38
8 2 0
Di conseguenza:
I3 = det(A ) = 8 2(40 2) + 38(25 9) = 640 + 608 = 32, e si tratta di una conica non
degenere.
pA () = (5 )2 9 = 2 10 + 16. Quindi gli autovalori sono 1 = 8 e 2 = 2, concordi,
e si tratta di unellisse.
Sappiamo che la forma canonica sar`a del tipo ax2 +by 2 1 = 0, cerchiamo quindi unequazione
del tipo
1 x 2 + 2 y 2 + t = 0
8x2 + 2y 2 + t = 0
0 0
2 0
0 t
8
B = 0
0
t = 2
4x2 + y 2 1 = 0
25 0
0
25 0
A = 0 7 24 con A =
0 7
0 24 7
Di conseguenza:
I3 = det(A ) = 25 (49 242 ) = 25 625 6= 0, e si tratta di una conica non degenere.
30
13. CONICHE
25x2 7y 2 + t = 0
0 0
7 0
0 t
25
B =0
0
1 2 3
1 2
A = 2 4 0 con A =
2 4
3 0 1
Di conseguenza:
I3 = det(A ) = 3 12 = 36 6= 0, e si tratta di una conica non degenere.
pA () = (1 )(4 ) 4 = 2 5. Quindi gli autovalori sono 1 = 0 e 2 = 5, e si tratta
di una parabola.
Sappiamo che la forma canonica sar`a del tipo x2 2py = 0, cerchiamo quindi unequazione
del tipo
2 x2 + 2ty = 0
5x2 + 2ty = 0
5
B = 0
0
0 0
0 t
t 0
12
x2 y = 0
5 5
a) 5x2 + 5y 2 6xy + 16 2x + 38 = 0
b) 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0
c) x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
2. SOLUZIONI
31
Soluzione:
5
3 8 2
5 3
8 2
5
0
A = 3
,
A=
,
h=
,
k = 38
3 5
0
38
8 2 0
Poiche I3 = det(A ) 6= 0 `e una conica non degenere.
Determiniamo gli autovalori di A:
5
3
= 2 10 + 16
pA () = det
3
5
8
B = 0
0
0 0
2 0
0 t
8X 2 + 2Y 2 2 = 0
t = 2
4X 2 + Y 2 1 = 0
Per determinare le trasformazioni per passare da una forma allaltra dobbiamo determinare
il centro della conica, che indica la traslazione, e la matrice di rotazione R.
Determiniamo il centro risolvendo il sistema
3 5 |
0
x
II
5 3 | 8 2
A
= h
y
5II + 3I 0 16 | 24 2
3 5 |
0
(
5
x = 2 2
3
5
2,
C
=
2
2
y = 32 2
Per determinare la matrice di rotazione dobbiamo trovare gli autovettori di A. Calcoliamo
lautospazio E(8) risolvendo il sistema omogeneo associato a A 8I:
(
x = t
1/3I 1 1 | 0
3 3 | 0
x y = 0
0 | 0
II I 0
3 3 | 0
y=t
E(8) = h(1, 1)i = h(1, 1)i
Analogamente calcoliamo lautospazio E(2) risolvendo il sistema omogeneo associato a A2I:
(
x=t
3 3 | 0
1/3I 1 1 | 0
xy =0
3 3 | 0
II + I 0 0 | 0
y=t
E(2) = h(1, 1)i
=
+
= 1
(X + Y ) 3 2
y
32 2
2 1 1 Y
2
2
e la sua inversa
#
" 1
(x y) + 5 2
1 1 1 x + 25 2
X
2
2
= 1
=
(x + y) + 3 2
Y
y + 23 2
2 1 1
2
2
32
13. CONICHE
Notiamo che utilizzando il primo cambio di variabile, quello da (x, y) a (X, Y ), nellequazione
iniziale si ottiene effettivamente la forma canonica che abbiamo determinato utilizzando gli
invarianti.
b) Consideriamo lequazione 25x2 7y 2 + 48y + 7 = 0.
Le matrici associate alla conica sono
25 0
0
25 0
,
A = 0 7 24 , A =
0 7
0 24 7
0
,
h=
24
k=7
7 0
B = 0 25
0
0
0
0
t
625
, per cui la
Imponendo la condizione sullinvariante I3 = det(A ) = det(B) otteniamo t =
7
forma canonica cercata `e:
49 2
7
625
=0
X Y21=0
7X 2 + 25Y 2 +
7
625
25
Per determinare le trasformazioni per passare da una forma allaltra dobbiamo determinare
il centro della conica, che indica la traslazione, e la matrice di rotazione R.
Determiniamo il centro della conica risolvendo il sistema A| h:
x = 0
24
25 0 |
0
C = 0,
24
0 7 | 24
y =
7
7
Calcoliamo lautospazio E(7) risolvendo il sistema omogeneo associato a A + 7I:
(
x=0
32 0 | 0
0
0
0 18
|
|
(
x=t
0
0
y=0
Notiamo che in effetti abbiamo solo effettuato la rotazione che scambia x e y in quando la conica
di partenza non presentava il termine xy, quindi era gi`
a ruotata con gli assi paralleli agli assi
cartesiani.
Infine le trasformazioni sono
0
Y
x
0 1 X
=
+ 24 =
y
1 0 Y
X + 24
7
7
e la sua inversa
0
X
=
1
Y
x
1
y +
=
0
y 24
x
7
24
7
Notiamo che utilizzando il primo cambio di variabile, quello da (x, y) a (X, Y ) nellequazione
iniziale si ottiene effettivamente la forma canonica che abbiamo determinato utilizzando gli
invarianti.
2. SOLUZIONI
c) Consideriamo lequazione
1 2
A = 2 4
3 0
33
3
1 2
3
0 ,
A=
,
h=
,
k=1
2 4
0
1
0 0 | 0
2II + I
2 1 | 0
y = 2t
E(5) = h(1, 2)i
Analogamente calcoliamo lautospazio E(0) risolvendo il sistema omogeneo associato a A:
(
x = 2t
1 2 | 0
1 2 | 0
x + 2y = 0
II 2I
2 4 | 0
0 0 | 0
y=t
E(0) = h(2, 1)i
Sappiamo che la forma canonica sar`a del tipo x2 2py = 0, cerchiamo quindi unequazione del
tipo
2 x2 + 2ty = 0
5x2 + 2ty = 0
5
B = 0
0
0 0
0 t
t 0
Sfruttando linvariante I3 per cui det(A ) = det(B) otteniamo t = 65 Infine possiamo la forma
canonica cercata `e:
6
12
2
5x + 2
y = 0 x2 y = 0
5
5 5
Dagli autovettori ricaviamo inoltre la matrice ortogonale speciale R di cambiamento di base:
1
1 1 2
1 2
T
R =
R=
5 2 1
5 2 1
Per determinare la traslazione dobbiamo trovare il vertice, dato dal punto di intersezione tra
lasse e la parabola. Sappiamo che lasse `e parallelo allautovettore relativo allautovalore nullo e
che E(0) = (2, 1). Consideriamo una qualsiasi retta ortogonale allasse, cio`e di direzione (1, 2):
(
x = x0 + t
2x y = k per qualche k
y = y0 + 2t
Se una tale retta interseca la parabola in due punti D e E, allora il punto medio M del segmento
DE sar`
a un punto dellasse. Senza tenere k variabile assegnamo a k un valore a caso, la cosa pi`
u
semplice `e porre k = 0. Se la retta trovata non interseca la parabola la cosa formalmente pi`
u
corretta sarebbe cambiare valore. In ralt`a, pensando per un attimo di lavorare in C anziche in R
possiamo comunque raggiungere il risultato, come vedremo tra poco.
(
(
2x y = 0
y = 2x
2
2
x + 4xy + 4y 6x + 1 = 0
x2 + 8x2 + 16x2 6x + 1 = 0
(
y = 2x
25x2 6x + 1 = 0
Dalle relazione tra i coefficienti e le soluzioni di una equazione di secondo grado otteniamo
xM =
1 b
1 6
3
x1 + x2
=
=
=
2
2 a
2 25
25
34
13. CONICHE
A questo punto possiamo calcolare yM , ricordando che M appartiene al segmento DE, cio`e alla
retta y = 2x.
(
3
xM = 25
3
6
M=
,
6
25 25
yM = 2xM = 25
Infine lasse `e la retta per M parallela allautovettore relativo a = 0, cio`e di direzione
(2, 1):
(
3
x = 25
2t
3
x + 2y =
5x + 10y = 3
6
5
y = 25 + t
Il vertice della parabola `e dato dallintersezione dellasse con la parabola stessa:
x + 2y = 3
5
x2 + 4xy + 4y 2 6x + 1 = 0
x = 2y + 5
2
3
3
3
2
+ 4y 6 2y +
+1=0
+ 4y 2y +
2y +
5
5
5
(
(
3
17
x = 2y + 5
x = 75
17 14
,
V =
56
14
75 75
12y 25 = 0
y = 75
Infine le trasformazioni cercate sono
17 " 1
(X 2Y ) +
1 1 2 X
x
5
+ 75
=
14 = 1
Y
2
1
y
(2X + Y ) +
5
75
5
17
75
14
75
e la sua inversa
1
1
X
=
2
Y
5
2 x
1 y
17
75
14
75
"
#
1
x + 2y 53
5
4
1
2x + y + 15
5
2. SOLUZIONI
35
0
A = 1
12
21
32
k
1
0
32
=k+
I3 = det(A ) = k
4
2
2
2
3
Quindi C `e degenere se k = .
2
(2) Posto k = 0 calcoliamo il determinante della sottomatrice A
0 1
I2 = det(A) = det
= 1 < 0
1 0
Si tratta quindi di uniperbole.
1 0 | 32
y=
3
2
1
2
C=
3 1
,
2 2
Per determinare gli assi dobbiamo inoltre individuare la rotazione da effettuare per passare
alla forma canonica. Calcoliamo quindi gli autospazi di A.
pA () = 2 1
E(1) = h (1, 1) i
I due autovettori indicano le direzioni degli assi della conica, quindi gli assi sono le due rette
passanti per il centro C della conica e parallele a tali vettori:
(
x = 23 + t
a1 :
t R
y = 21 + t
(
x = 23 t
t R
a2 :
y = 21 + t
Ricavando le equazioni in forma cartesiana otteniamo:
a1 : x y = 1
a2 : x + y = 2
Esercizio 13.9. Sia k un parametro reale. Si consideri la famiglia di coniche Ck di equazione
Ck : 2kx2 + 2(k 2)xy 4y 2 + 2x = 1.
2k
k2 1
0
A = k 2 4
1
0
1
A=
2k
k2
k2
4
a) I3 = det(A ) = k 2 + 4k + 8 6= 0 per ogni valore di k, quindi non esistono coniche degeneri nella
famiglia.
b) I2 = det(A) = (k + 2)2 , quindi
Se k = 2, I2 = det(A) = 0 e C2 `e una parabola.
Se k 6= 2, I2 = det(A) < 0 e Ck `e una iperbole.
36
13. CONICHE
4
(
x =
4y + (k 2)x = 0
(k + 2)2
k2
(k + 2)2 x = 4
y =
(k + 2)2
x2 + (k 2)xy + y 2 4 = 0
(k parametro reale)
1
A = k2
2
0
k2
2
1
0
det(A ) = 4 1
quindi det(A ) = 0 se
k2
2
2
0
0
4
k2
2
2 !
= 1, cio`e
k2
= 1 k 2 = 2 k1 = 4
2
k2
= 1 k 2 = 2 k2 = 0
2
Infine la conica `e non degenere se k 6= 4 e k 6= 0. Inoltre:
2
k 2 + 4k
k2
=
det(A) = 1
2
4
Quindi
Se 0 < k < 4, si ha det(A) > 0 e C `e unellisse.
Se k < 0 o k > 4, si ha det(A) < 0 e C `e uniperbole.
Se k = 0 o k = 4 si tratta di una parabola degenere.
b) Abbiamo gi`
a visto che la conica `e degenere se k = 0 o k = 4, inoltre:
Se k = 0, C diventa x2 2xy + y 2 4 = 0. Anche senza risolvere lequazione con luso della
formula otteniamo:
(x y)2 = 4 x y = 2
Quindi in questo caso la conica corrisponde alla coppia di rette parallele:
r1 : x y = 2,
r2 : x y = 2
r2 : x + y = 2
2. SOLUZIONI
37
k1
e gli autovalori sono
2
k
2
k + 4
2 =
2
1 =
Calcoliamo lautospazio E
2k
2
k2
2
k
2
k2
2
2k
2
|
|
2k
0
2
II + I 0
0
k2
2
|
|
0
0
k
k2
k2
II I 0
0
| 0
| 0
2
2
Quindi, sempre supponendo k 6= 2, si ha E k+4
= h(1, 1)i.
2
Infine per k 6= 0, 4, 2 gli assi delle coniche sono le rette
(
x=t
a1 :
x+y =0
y = t
(
x=t
a2 :
xy =0
y=t
Notiamo che tali rette sono assi di simmetria anche per le coppie di rette che costituiscono la
conica nei casi degeneri.
Infine se k = 2 la conica `e la circonferenza x2 + y 2 = 4 centrata nellorigine che ha come assi
di simmetria qualsiasi retta per lorigine. In particolare quindi anche a1 e a2 sono suoi assi di
simmetria.
Esercizio 13.11. Sia Ck la conica di equazione
Ck :
x2 + kxy + y 2 4 = 0
(k parametro reale)
1 k2
0
A = k2 1 0
0 0 4
a) Cominciamo a distinguere il caso degenere:
2 !
k
I3 = det(A ) = 4 1
2
38
13. CONICHE
2
k
= 1, cio`e
quindi det(A ) = 0 se
2
k
=1 k=2
2
k
= 1 k = 2
2
Infine la conica `e non degenere se k 6= 2. Inoltre:
2
k 2 + 4
k
=
I2 = det(A) = 1
2
4
Quindi
Se 2 < k < 2, si ha I2 = det(A) > 0 e C `e unellisse.
Se k < 2 o k > 2, si ha I2 = det(A) < 0 e C `e uniperbole.
Se k = 2 si tratta di una parabola degenere.
b) Abbiamo gi`
a visto che la conica `e degenere se k = 2, inoltre:
Se k = 2, C diventa x2 2xy + y 2 4 = 0. Anche senza utilizzare la formula per risolvere
lequazione otteniamo:
(x y)2 = 4 x y = 2
Quindi in questo caso la conica corrisponde alla coppia di rette parallele:
r1 : x y = 2,
r2 : x y = 2
r2 : x + y = 2
c) Abbiamo visto che C `e unellisse se 2 < k < 2. Inoltre se per esempio x = 0 dallequazione di C
otteniamo y = 2, quindi i punti A(0, 2) e B(0, 2) appartengono ad ogni conica. Se una conica
(non degenere) contiene un punto reale `e necessariamente tutta reale. Quindi in particolare tutte
le ellissi sono reali.
Esercizio 13.12. Fissato il parametro reale t, sia Ct la conica di equazione
Ct : (2t 1)x2 + 6txy + ty 2 + 2x = 0
a) Stabilire se esistono valori di t per cui la conica `e degenere.
b) Determinare il tipo di conica al variare del parametro t.
1
c) Scrivere la forma canonica di Ct per t = .
3
Soluzione:
La matrice A associata alla conica `e
2t 1
A = 3t
1
3t
t
0
1
0
0
2. SOLUZIONI
39
1
c) Calcoliamo gli autovalori di A per t = :
3
1
10
1
3
= 2
pA () = det
1
1
9
3
10
Quindi gli autovalori di A sono =
, discordi infatti si tratta di uniperbole. La conica ha
3
quindi equazione del tipo
10
0
0
10 2
10 2
3
10
x
y +k =0 B = 0
0
3
3
3
0
0
k
10
1
3
1
. Quindi
Imponendo la condizione I3 = det(B) = det(A) = otteniamo k = , cio`e k =
3
9
3
10
lequazione di C 13 `e
10 2
10 2
3
10 10 2 10 10 2
x
y +
=0
x +
y 1=0
3
3
10
9
9
Effettuando infine la rotazione che manda x in y e y in x otteniamo la forma canonica
10 10 2 10 10 2
x
y 1=0
C 13 :
9
9
t
A = 1
0
1
t+2
1
0
1
0
1, quindi:
Se t < 1 2 o t > 1+ 2, det(A) > 0 e si tratta di unellisse.
Se 1 2 <
t < 1 + 2 con t 6= 0, det(A) < 0 e si tratta di uniperbole.
Se t = 1 2, det(A) = 0 e si tratta di una parabola.
Se t = 0 otteniamo lequazione 2xy + 2y 2 2y = 0, quindi si tratta di una coppia di rette
incidenti (infatti det(A) 6= 0): y = 0 e x + y 1 = 0.
c) Calcoliamo gli autovalori di A per t = 1:
1
1
= 2 2
pA () = det
1
1
2
0
0
2 2
2x 2y + k = 0 B = 0 2 0
0
0
k
Imponendo la condizione I3 = det(B) = det(A) = 1 otteniamo 2k = 1, quindi lequazione di
C1 `e
2 2 1
2x 2y = 0 C1 : 2 2x2 2 2y 2 1 = 0
2
40
13. CONICHE
1 0
A = 0 1
0 2
0
2
1
0 0 0
x = t
E(1) = N (M I) : 0 0 2 y = 0 E(1) = h(1, 0, 0)i
0 2 0
z=0
2 0
0
x = 0
E(3) = N (M 3I) : 0 2 2 y = t
E(3) = h(0, 1, 1)i
0
2 2
z=t
2 0 0
x = 0
0 2 2
z=t
1 0
0
1
1
R = 0 2 2
1
0 12
2
c) det(A)
= 3, quindi si tratta di una conica non degenere. Inoltre lautovalore della matrice
1 0
associata alla forma quadratica `e = 1 doppio. Si tratta quindi di unellisse e cerchiamo
0 1
unequazione del tipo x2 + y 2 + t = 0 a cui `e associata la matrice
1 0 0
B = 0 1 0
0 0 t
1 2 1 2
x + y 1=0
3
3
3.
2. SOLUZIONI
2 2
A = 2 5
1 1
1
1
1
41
det(A) = 5 6= 0
quindi gli autovalori di A sono = 1, 6. Poiche gli autovalori sono concordi si tratta di unellisse.
b) Per trovare il centro risolviamo il sistema A| h:
(
(
2x + 2y = 1
x = 67
7 2
2 2 | 1
2 2 | 1
C ,
II I 0 3 | 2
2 5 | 1
6 3
y = 32
3y = 2
c) Calcoliamo gli autospazi di A:
(
x = 2t
1 2
E(1) = N (A I) :
Gli assi sono le rette passanti per il centro, di direzione parallela agli autovettori trovati:
(
x = 67 2t
1
x + 2y =
a1 :
6
y = 32 + t
(
x = 67 + t
a2 :
2x y = 3
y = 32 + 2t
Inoltre si tratta di unellisse con autovalori = 1, 6. La forma canonica cercata `e quindi del tipo
x2 + 6y 2 + t = 0, a cui `e associata la matrice
1 0 0
B = 0 6 0
0 0 t
5
=0
6
6 2 36 2
x + y 1=0
5
5
3
7 5
A = 7 5 7
5 7
0
3 7
A=
7 5
La matrice A ha determinante non nullo, quindi si tratta di una conica non degenere; inoltre
det(A) = 64 < 0, quindi si tratta di uniperbole.
42
13. CONICHE
3II 7I 0 64 | 56
7 5 | 7
y=7
C=
3 7
,
8 8
c) Gli asintoti sono rette passanti per il centro, di direzione parallela ai punti allinfinito della conica.
Lequazione della conica in coordinate omogenee `e 3X 2 + 14XY 5Y 2 10XZ + 14Y Z = 0.
Ponendo Z = 0 otteniamo lequazione 3X 2 + 14XY 5Y 2 = 0 le cui soluzioni sono
X
7 8
=
Y
3
cio`e le due rette x + 5y = 0 e 3x y = 0. Infine gli asintoti (passanti per il centro) sono le rette
a1 : x + 5y 4 = 0
a2 : 3x y + 2 = 0
x2 + 4xy + 4y 2 + 4y = 0.
1 2 0
A = 2 4 2 e
0 2 0
A=
1 2
2 4
h=
0
2
Notiamo che I3 = det(A ) = 4 6= 0, quindi si tratta di una conica non degenere. Inoltre
I2 = det(A) = 0, quindi `e una parabola.
b) Il polinomio caratteristico di A `e pA () = 2 5, quindi A ha autovalori: 1 = 0 e 2 = 5. La
forma canonica sar`
a del tipo x2 2py = 0, cerchiamo quindi unequazione del tipo
x2 + 2ty = 0
5x2 + 2ty = 0
5
B = 0
0
0 0
0 t
t 0
Sappiamo inoltre che I3 = det(A ) `e un invariante, quindi det(A ) = det(B). Risolviamo quindi
lequazione:
4 = 5t2
t2 =
5x + 2
y=0
5
4
5
2
t =
5
4
x2 y = 0
5 5
c) Calcoliamo la direzione dellasse ricordando che questo `e parallelo allautovettore relativo allautovalore nullo.
Calcoliamo quindi lautospazio E(0) risolvendo il sistema omogeneo associato a A:
(
x = 2t
1 2 | 0
1 2 | 0
x + 2y = 0
E(0) = h(2, 1)i
0 0 | 0
II 2I
2 4 | 0
y=t
Ora che abbiamo la direzione dellasse dobbiamo determinarne un punto per potere scrivere
lequazione.
Consideriamo una qualsiasi retta ortogonale allasse, cio`e di direzione (1, 2):
(
x = x0 + t
2x y = k per qualche k
y = y0 + 2t
2. SOLUZIONI
43
Se una tale retta interseca la parabola in due punti D e E, allora il punto medio M del segmento
DE sar`
a un punto dellasse. Senza tenere k variabile assegnamo a k un valore a caso, la cosa pi`
u
semplice `e porre k = 0.
(
(
2x y = 0
y = 2x
16
8
D = (0, 0), E = ,
25 25
x2 + 4xy + 4y 2 + 4y = 0
25x2 + 8x = 0
8
4
.
Infine il punto medio M del segmento DE `e M = ,
25 25
Lasse `e la retta per M parallela allautovettore relativo a = 0, cio`e di direzione (2, 1):
(
4
x = 25
2t
4
x + 2y = 5x + 10y = 4
8
5
y = 25 + t
Esercizio 13.18. Sia C la conica di equazione
C : 6x2 + 4xy + 9y 2 5x + 10y = 0.
a) Stabilire il tipo di conica e la forma canonica di C.
b) Trovare equazioni degli assi di simmetria di C.
Soluzione:
a) Le matrici associate alla conica sono
6 2 52
A = 2 9 5
25 5 0
A=
6 2
2 9
Di conseguenza:
= 1025 , e si tratta di una conica non degenere.
I3 = det(A)
4
pA () = (6 )(9 ) 4 = 2 15 + 50. Quindi gli autovalori sono 1 = 10 e 2 = 5,
concordi, e si tratta di unellisse.
Sappiamo che la forma canonica sar`a del tipo ax2 +by 2 1 = 0, cerchiamo quindi unequazione
del tipo
1 x 2 + 2 y 2 + t = 0
10x2 + 5y 2 + t = 0
10
B =0
0
0
5
0
0
0
t
t=
41
8
80 2 40 2
41
=0
x + y 1=0
8
41
41
Notiamo che si tratta di un ellisse reale.
b) Determiniamo il centro della conica risolvendo il sistema A| h:
(
5
x = 13
13
7
6 2 |
6 2 | 52
20
2
C
,
3II I 0 25 | 35
2 9 | 5
20 10
y=7
2
10x2 + 5y 2
10
44
13. CONICHE
Infine gli assi hanno la direzione degli autovettori e passano per il centro C:
3
a1 : 2x y = 2
a2 : x + 2y =
4