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Capitolo 7
Impianti di condizionamento dellaria
Introduzione ............................................................................................1
Generalit sulle condizioni di benessere fisiologico ....................................2
Purezza dellaria e ventilazione .................................................................4
Classificazione degli impianti di trattamento aria........................................4
Impianto di condizionamento totalmente centralizzato senza ricircolazione .5
Individuazione delle condizioni esterne (E) e delle condizioni interne (A)
Calcolo dei carichi termoigrometrici...................................................7
Determinazione delle condizioni di trattamento e immissione dellaria.9
Determinazione dei processi da realizzare nel gruppo condizionatore 11
Condizionamento estivo...............................................................11
Condizionamento invernale ..........................................................13
Impianto di condizionamento con ricircolazione daria .............................16
Condizionamento estivo ....................................................................17
Condizionamento invernale...............................................................20
Osservazioni ..........................................................................................22
Esempio numerico..................................................................................24
INTRODUZIONE
Lo scopo del condizionamento dellaria (o condizionamento termo-igrometrico) quello
di mantenere, in un ambiente chiuso, delle prestabilite condizioni termoigrometriche. Ci sono
almeno due motivi per cui pu nascere questa esigenza: il caso pi frequente quello per cui si
vogliono garantire delle condizioni di benessere fisiologico alle persone che devono soggiornare
nellambiente considerato; pu anche trattarsi della necessit di mantenere sufficientemente bassa la
temperatura di un ambiente in cui devono operare degli impianti meccanici o elettronici.
Si pu allora fare la seguente classificazione circa lo scopo di un impianto di condizionamento:
se lo scopo lottenimento di condizione di benessere fisiologico per le persone che
occupano lambiente condizionato, allora si parla di condizionamento civile;
se, invece, si vuole ottenere lottenimento di condizioni vantaggiose o necessarie per un
particolare processo industriale, allora si parla di condizionamento industriale.
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, le condizioni termo-igrometriche dellaria umida
sono fissate da 3 variabili, essendo laria umida una miscela binaria (formata da aria secca e vapor
dacqua): una delle 3 variabili la pressione, che, come vedremo, sar sempre ritenuta pari ad 1 atm,
per cui restano da fissare le altre due (da scegliere tra temperatura, umidit relativa, titolo, grado
igrometrico1 cos via).
In realt, ricordando che, in prima approssimazione, il vapor dacqua pu essere considerato come un gas a comportamento
perfetto (mentre laria secca come un gas a comportamento piucheperfetto), lumidit relativa ed il grado igrometrico hanno lo
stesso valore numerico
un valore massimo di circa il 10%, ma nel progetto degli impianti di condizionamento viene
assunto nullo;
. ( m / s)
velocit dellaria: w a = 0.10 015
Estate
attivit fisica
trascurabile
leggera
pesante
Inverno
ta=tp
ta=tp
26C
25C
24C
0.50
0.50
0.45
20C
19C
18C
0.50
0.50
0.45
Ricordiamo che laria umida una miscela binaria, dove i due componenti sono laria secca e il vapor dacqua. Allora, il grado
igrometrico dellaria (umida) il rapporto tra la pressione parziale del vapore e quella del vapore, in condizioni di saturazione,
alla stessa temperatura
(E)
aria
esterna
Gruppo
condizionatore
Ambiente
condizionato
(A)
(C)
aria
trattata
(A)
aria
espulsa
1) in primo luogo, una volta assegnate le condizioni esterne (E), bisogna fissare le
condizioni ambiente (A) da mantenere nel locale condizionato; a questo proposito,
come si nota nel diagramma di prima, si fa lipotesi che, per gli impianti senza ricircolazione,
le condizioni dellaria espulsa dallambiente condizionato siano le stesse dellaria
nellambiente: questa ipotesi valida se si verifica un completo mescolamento dellaria, il
che comporta luniformit delle propriet termoigrometriche dellambiente;
2) in secondo luogo, bisogna effettuare un bilancio di energia e di massa sul sistema
aperto costituito dallambiente da condizionare: i termini di questo bilancio sono
diversi:
le potenze termiche scambiate attraverso le pareti a seguito di differenze di
temperatura tra interno ed esterno
la potenza termica dovuta allirraggiamento solare
la potenza termica generata dalle persone presenti
la portata dacqua generata dalle persone presenti
la potenza termica generata dallimpianto di illuminazione e da eventuali motori o
macchine presenti nellambiente da condizionare
Linsieme di questi termini va sotto il nome di carichi termo-igrometrici dellambiente
considerato, che saranno esaminate nel dettaglio: naturalmente, nella valutazione dei suddetti
carichi, sempre opportuno porsi nelle condizioni pi sfavorevoli possibile per limpianto
(come il massimo affollamento dellambiente e la presenza di sole in estate oppure il minimo
affollamento e lassenza di sole in inverno);
3) in terzo luogo, vanno individuate le condizioni di trattamento dellaria e di
immissione (C) dellaria stessa nellambiente (cio alluscita dal gruppo
condizionatore): tali condizioni devono essere scelte in modo che, in seguito agli scambi
termici e di massa di cui al punto (2), si realizzino, allespulsione, le volute condizioni (A);
4) infine, vanno determinate le trasformazioni da realizzare nel gruppo condizionatore per
portare laria dalle condizioni (E) in cui viene prelevata dallesterno alle condizioni (C) con
cui si intende iniettarla nellambiente condizionato.
Vediamo allora di analizzare nei dettagli questi 4 principi di fondo.
& = CUAT
Q
dove la sommatoria va estesa ai diversi tipi di situazioni ed i coefficienti correttivi C servono
ad adattare ancora meglio il risultato finale. Tali coefficienti possono, per esempio, intervenire
nel caso di impianti con funzionamento discontinuo, nel quale caso essi saranno funzioni della
durata dellinterruzione e del tempo necessario perch limpianto vada a regime.
& calcolata in ingresso nel periodo estivo, ed perci
Va, infine, precisato, che la potenza Q
>0, mentre va calcolata in uscita nel periodo invernale, risultando cos <0.
Potenza termica trasmessa per irraggiamento solare
Lirraggiamento solare che incide su di una superficie dipende dallora, dalla stagione, dalla
latitudine, dallaltitudine, dalle condizioni di trasparenza dellatmosfera oltre che
dallinclinazione ed esposizione della superficie ricevente. Per questo, la valutazione della
potenza termica in ingresso dovuta allirraggiamento solare si effettua mediante calcoli
piuttosto laboriosi.
Tali calcoli vengono tra laltro effettuati separatamente per le superfici opache e per quelle
trasparenti, tenendo conto che molti materiali (tra cui soprattutto il vetro) hanno un
coefficiente di assorbimento strettamente legato alla lunghezza donda delle radiazioni.
7
Facciamo anche osservare che, nel calcolo delle potenze termiche trasmesse nella stagione
invernale, non si tiene conto dellirraggiamento solare, in quanto, come detto in principio, ci si
pone sempre nelle condizioni pi sfavorevoli possibile.
Potenza termica dovuta alla presenza di persone
& il
Se indichiamo con N il numero medio di persone presenti nellambiente e ancora con M
tasso metabolico relativo allattivit prevalentemente svolta nellambiente, la potenza termica
dovuta alla presenza di persone valutabile mediante la formula
& = N( M
& E& ) = N( Q
& C Q
& I)
Q
&*
Q
& ahA
m
& H 2O h H 2O
m
& ahC
m
ambiente
da condizionare
(A)
Lambiente condizionato riceve in ingresso dellenergia corrispondente allaria umida (aria secca +
vapor dacqua3) immessa nelle condizioni C, al vapor dacqua prodotto ed al cosiddetto carico
termico dellambiente considerato, indicato con Q*, ossia la somma algebrica delle potenze termiche
scambiate attraverso le pareti pi quelle generate nellambiente stesso4. In uscita, c invece lenergia
corrispondente allaria estratta dallambiente condizionato.
Analiticamente, il bilancio dellenergia dice quindi che
& * +m
& ahC + Q
& H 2 O h H 2O = m
& ahA
m
Il secondo bilancio da effettuare un bilancio di massa, relativo sia allaria secca sia al vapor
dacqua:
per quanto riguarda laria secca, la cosa immediata in quanto ci sono una sezione di ingresso
ed una sezione di uscita e non c motivo per cui la portata di aria secca cambi dallingresso
& a , in = m
& a , out = m
& a;
alluscita: quindi, come del resto gi assunto implicitamente prima, risulta m
per quanto riguarda, invece, il vapor dacqua, dobbiamo tener conto del carico igrometrico,
ossia del flusso di vapor dacqua nellambiente condizionato: possiamo allora scrivere il bilancio
nella forma
& a x C + m H 2O = m
& axA
m
Ricordiamo che, per quanto riguarda laria umida, si fa sempre riferimento alla massa o alla portata della sola aria secca: questo
il motivo per cui, nelle equazioni relative allaria umida, compare sempre il termine ma, cio appunto la portata di aria secca.
In pratica, si tratta della somma delle potenze termiche descritte nel paragrafo precedente, cio le potenze termiche che
lambiente da condizionare scambia, in vario modo, con lesterno. In base a quanto detto nello stesso paragrafo, Q* pu risultare
positivo, nullo o negativo: destate sempre positivo, mentre, in inverno e nel condizionamento civile, negativo nei locali
scarsamente affollati, mentre pu essere positivo, negativo o nullo nei locali fortemente affollati.
& * +m
& H 2O h H 2 O
Q
m H 2O
& a (hA hC )
m
m
& a (xA xC )
&*
h CA
Q
+ h H 2O =
ossia
.
m H 2O
x CA
Questa equazione, se rappresenta nel diagramma di Mollier h,x, rappresenta una retta (le variabili
h CA
rappresenta la pendenza di tale
sono ovviamente xC e hC) passante per il punto A. La quantit
x CA
retta: tale pendenza nota, in quanto noto il primo membro di quella equazione, legato solo ai
carichi termoigrometrici (che sono un dato del problema), per cui possiamo materialmente tracciare la
retta sul diagramma. Tutti i punti di questa retta rappresentano quindi le infinite soluzioni del nostro
problema. In effetti, non tutti i punti, ma solo i punti che si trovano a sinistra di A: infatti, tranne che
in alcune applicazioni particolari, m H 2 O risulta sempre positivo e risulter perci sempre x A > x C .
Dobbiamo quindi considerare la semiretta che parte da A ed diretta verso titoli decrescenti
rispetto ad xA. Su tale semiretta dobbiamo fissare il punto (C). Come lo fissiamo? Lo fissiamo ad una
temperatura compatibile con in vincoli prima indicati, ossia un T<8C in estate e T<20C in
inverno. A questo punto, letti sul diagramma i valori di ( h C , x C ) corrispondenti al punto (C)
Autore: Sandro Petrizzelli
10
& a . Determinato m
& a , non resta che verificare che
individuato, dalle equazioni di bilancio si ricava m
&a m
& V : se cos, il dimensionamento completato, altrimenti si pu
esso soddisfi allequazione m
& a =m
& V e ricavando, tramite le equazioni di bilancio, i
procedere a ritroso, fissando ad esempio m
valori di ( h C , x C ) .
E opportuno sottolineare che, per motivi di economicit dellimpianto
(installazione ed esercizio), necessario adottare il valore minimo
di portata daria compatibile con il benessere e con i vincoli di
temperatura di immissione precedentemente fissati.
Osserviamo inoltre che, nel caso di impianti funzionanti tutto lanno, conviene, per semplicit di
impianto, usare sempre la stessa portata: essa va quindi calcolata per il regime estivo, che solitamente
quello pi gravoso dal punto di vista del fabbisogno energetico dellimpianto, ed in generale risulta
soddisfare anche le esigenze delle condizioni invernali.
Come ultima cosa, ricordiamo che non possibile, nella pratica, mantenere
in un ambiente condizionato le condizioni (A) immettendovi aria
nelle stesse condizioni (A): infatti, questa possibilit sussiste solo teoricamente, visto
che le equazioni di bilancio indicano che sarebbe richieste una portata daria di valore .
Condizionamento estivo
Cominciamo dallanalisi dei processi da realizzare nel caso del condizionamento estivo.
Facciamo riferimento al diagramma di Mollier schematizzato nella figura seguente5:
T (C)
50%
60%
70%
80%
100%
E'
D'
0.017
0.008
x (kp/kp)
Ricordiamo che sul diagramma di Mollier possibile leggere tutte le propriet termodinamiche di una miscela in un qualsiasi
stato termodinamico. questa caratteristica rende il diagramma di comodo utilizzo per i problemi di condizionamento dellaria.
11
Il nostro scopo passare dalle condizioni dellaria esterna (E) a quelle (C) dellaria da immettere
nellambiente considerato; per fare questo, dobbiamo prima raffreddare laria esterna (trasformazione
EE) e poi dobbiamo deumidificare (trasformazione ED); in particolare, la scelta delle
condizioni corrispondenti al punto (D) deve essere tale che si possa giungere alle condizioni (C)
mediante un semplice riscaldamento a titolo costante. Naturalmente, le condizioni (C) di immissione
dellaria sono da determinare a priori in base a considerazioni di natura tecnologica ed economica.
Lo schema a blocchi della figura seguente illustra quale potrebbe essere limpianto che realizza le
trasformazioni appena descritte:
(E)
BATTERIA
FREDDA
FILTRO
(E)
T1
(D)
BATTERIA
CALDA
fluido
caldo
fluido
freddo
T2
(C)
drenaggio
& =m
& a (h fin h in )
Q
12
&
Q
h = F + h H 2 O, u x
&a
m
Applicando questa equazione alla trasformazione EED, abbiamo dunque che
& =m
& a [( h D h E ) + ( x E x D )h lD ]
Q
F
dove h lD rappresenta lentalpia dellacqua liquida prodotta dalla deumidificazione;
per la batterie calda, che serve al riscaldamento (a titolo costante), il bilancio di energia dice
semplicemente che
& =m
& a (h C h D )
Q
C
infine, per la portata di smaltimento dellacqua condensata, abbiamo gi osservato che
& H2O,u = m
& a (x E x D ) = m
& a (x E x C )
m
Il consumo energetico maggiore, in un impianto per il condizionamento estivo come quello
appena descritto, quello dovuto al tratto EED. La potenza frigorifera per questo tratto,
& a ( h E h D ) , mentre la potenza per il tratto DC
in assenza di ricircolo, PF = m
(trasformazione di post-riscaldamento), a prescindere dalla presenza o meno del ricircolo,
& a (h C h D ) .
P' F = m
Le batterie di raffreddamento devono funzionare a temperatura leggermente inferiore a TD: la
differenza di temperatura deve essere di 4C o 5C.
Notiamo infine che le condizioni ambiente (A) sono collegate a quelle esterne (E), nel senso
che non opportuno scendere molto al di sotto della temperatura esterna: basta una differenza
di temperatura di 5-6C, in quanto il raffreddamento avviene con deumidificazione.
Condizionamento invernale
Nel caso del condizionamento invernale, sappiamo che le condizioni di benessere sono di circa
20C di temperatura e di 50% di umidit relativa.
Il passaggio dalle condizioni esterne (E) alle condizioni (C) di immissione dellaria pu essere
effettuato in due modi:
un primo modo consiste nel riscaldare a titolo costante (EF) e poi nellumidificare, in
modo adiabatico quasi iso-entalpico (FC), mediante uno spruzzamento di acqua liquida;
13
un secondo modo consiste invece in un riscaldamento a titolo costante (EF) e poi in una
umidificazione quasi isoterma (FC) realizzata con immissione di vapore
La figura seguente illustra quanto appena detto nel diagramma di Mollier:
T (C)
30%
F
F'
C
50%
100%
A
G
H
E
0.01
x (kp/kp)
(F')
T1
(F)
(C)
Separatore
di gocce
acqua di
umidificazione
Umidificatore
(E)
BATTERIA
CALDA
(E)
FILTRO
fluido
caldo
(C)
C anche un terzo modo, che consiste nel seguire le trasformazioni (EGHC) mediante una
batteria alettata di riscaldamento (EG), uno spruzzamento di acqua liquida (GH) e un ulteriore
riscaldamento mediante una seconda batteria (HC):
14
T(C)
U.R.=50%
U.R.=100%
H
E
x(kp/kp)
Lo schema a blocchi della figura mostra come possibile realizzare questo terzo metodo:
(G)
(H)
T2
(C)
Separatore
di gocce
T1
fluido
caldo
BATTERIA
CALDA
acqua di
umidificazione
SATURATORE
(E)
BATTERIA
CALDA
(E)
FILTRO
fluido
caldo
(C)
Questo terzo metodo richiede dunque linstallazione di due batterie distinte (di potenzialit
complessiva pari allincirca a quella singola del primo metodo), ma presenta il vantaggio di poter
essere regolato mediante due termostati posti a valle delle due batterie; al contrario, si visto che i
due metodi precedenti prevedevano un termostato a valle della batteria di riscaldamento e un
umidostato a valle dellumidificatore: lumidostato d minori garanzie di un corretto
funzionamento.
Facciamo adesso una rapida analisi analitica dei tre procedimenti appena illustrati:
1 metodo (umidificazione con acqua liquida):
Le trasformazioni sono, in successione, un riscaldamento a titolo costante (EF) e una
umidificazione, in modo adiabatico quasi iso-entalpico (FC), mediante uno spruzzamento di acqua
liquida:
per la prima trasformazione, operata mediante una batteria calda, il bilancio di energia
immediato:
& =m
& a (h F h E )
Q
per la seconda trasformazione, abbiamo gi visto a suo tempo che le relazioni da considerare
sono le seguenti:
15
h =
x =
& H 2 O ,i h H 2 O ,i
m
&a
m
& H 2 O ,i
m
&a
m
& H 2O = m
& a (x C x E )
m
h =
& H 2 O ,i
m
&a
m
h H 2 O ,i 0
La seconda relazione mostra che la trasformazione quasi isoentalpica in quanto il rapporto tra
le portate di acqua e di aria secca generalmente molto piccolo e lo anche lentalpia
dellacqua liquida usata per lumidificazione.
2 metodo (umidificazione con vapore):
In questo caso, le trasformazioni sono un riscaldamento a titolo costante (EF), come nel caso
precedente, seguito da una umidificazione quasi isoterma (FC) realizzata con immissione di
vapore. Le equazioni sono assolutamente analoghe a prima:
& =m
& a ( h F' h E )
potenza termica per la batteria calda: Q
& H2O = m
& a (x C x E )
portata dacqua di umidificazione: m
3 metodo:
In questultimo metodo, si procede, nellordine, ad un riscaldamento (EG), ad uno spruzzamento
di acqua liquida (GH) e ad un ulteriore riscaldamento mediante una seconda batteria (HC). Le
trasformazioni sono ancora simili ai casi precedenti, per cui assolutamente analoghe sono le equazioni
da adottare:
& '= m
& a (h G h E )
potenza termica per la batteria di preriscaldamento: Q
& H2O = m
& a (x C x E )
portata dacqua di umidificazione: m
& ''= m
& a (h C h H )
potenza termica per la batteria di riscaldamento: Q
16
&V
m
aria
esterna
&a
m
Gruppo
condizionatore
(E)
Ambiente
condizionato
(A)
(C)
aria
trattata
aria
espulsa
m
&V
m
&R =m
&a m
&V
aria di ricircolo
Condizionamento estivo
Allo scopo di evidenziare il vantaggio della ricircolazione, consideriamo un impianto di
& a = 2m
& V : se limpianto con ricircolazione, nel gruppo
condizionamento estivo nel quale risulti m
17
T (C)
50%
60%
70%
80%
100%
E'
D'
0.017
0.008
x (kp/kp)
& =m
& a [(h D h M ) + ( x M x D ) h lD ]
Q
F
& ahM
m
aria umida
& ahD
m
batteria
fredda
& H2 O h lD
m
acqua
&
Q
F
& axM = m
& axD + m
& H2O,u
& H 2O , u = m
& a (x M x D ) = m
& a (x M x C )
m
m
6
Per eseguire il processo di raffreddamento con deumidificazione, possiamo usare uno scambiatore di calore, in cui uno dei due
fluidi proprio laria da trattare, mentre laltro un fluido freddo a opportuna temperatura
18
infine, per il riscaldamento7 (a titolo costante), abbiamo la stessa equazione nel caso di assenza
di ricircolo, ossia che la potenza termica di riscaldamento vale
& =m
& a (h C h D )
Q
C
& ahD
m
& ahC
m
batteria
calda
aria umida
&
Q
C
aria umida
& a (h M h D )
PF,ricir = m
ed ovviamente
tanto pi bassa di PF quando pi M si avvicina ad A. E invece uguale, nei due casi, il tratto
DC di post-riscaldamento e quindi la potenza ad esso associata.
&V =m
& a /3 e m
& R = 2m
& a / 3 , ci
lentit del ricircolo. Ad esempio, se si scelto di prendere m
baster considerare il segmento che congiunge i punti A ed E, dividerlo in 3 parti e considerare il
punto M pi vicino ad A:
M
A
da eseguirsi mediante un altro scambiatore di calore, nel quale laria da trattare interagisca con un fluido pi caldo
19
Condizionamento invernale
Nel caso di condizionamento invernale (quindi con TA>TE) con ricircolo, ci sono varie possibilit
di procedere, cos come varie erano le possibilit nel caso senza ricircolo. Ad esempio, una possibilit
quella illustrata, con riferimento al diagramma di Mollier, nella figura seguente:
T (C)
F
30%
M'
C
50%
100%
A
M
E
0.01
x (kp/kp)
Il ciclo parte sempre dal punto di miscelazione M (situato tra E ed A a distanze legate alla quantit
&V m
& a ) anzich dal punto A, e passa per il
di aria che subisce ricircolo e, in particolare, al rapporto m
punto M anzich per il punto F.
Le trasformazioni sono solo 2 e sono analoghe al primo metodo visto nel caso senza ricircolo:
la prima trasformazione il riscaldamento a titolo costante MM, da compiersi in una
apposita batteria di riscaldamento; il bilancio energetico, per tale batteria, molto semplice:
& =m
& a (h M ' h M )
Q
C
& ahM
m
aria umida
Batteria
calda
&
Q
C
& a h M'
m
aria umida
20
T(C)
U.R.=50%
M'
U.R.=100%
M'
M
x(kp/kp)
& =m
& a (h M ' h M )
Q
C ,1
& ahM
m
aria umida
1 batteria
calda
&
Q
C ,1
& a h M'
m
aria umida
& a x M' + m
& H 2O = m
& a x M ''
& H 2O = m
& a ( x M '' x M ' )
m
m
21
& H 2O
m
& a x M'
m
& a x M ''
m
Umidificatore
&
&
Q
C , 2 = m a ( h M '' h C )
& a h M ''
m
2 batteria
calda
aria umida
& ahC
m
(post-riscaldamento)
&
Q
C,2
aria umida
OSSERVAZIONI
Anzich usare il diagramma di Mollier, per risolvere problemi di condizionamento dellaria,
possiamo anche utilizzare il diagramma ASHRAE, che un altro diagramma psicrometrico.
Ricordiamo allora che, anche in questo diagramma, vengono usati assi non ortogonali: in particolare,
spesso si usa lasse orizzontale per riportare lentalpia (la scala delle entalpie riportata, per
comodit, intorno al diagramma), mentre si usa un asse inclinato per riportate il titolo: in particolare,
lasse del titolo forma con lasse (negativo) delle entalpie un angolo il cui valore viene scelto in
modo che lisoterma a 50C risulti ortogonale allasse delle entalpie:
h=cost
x=cost
h
t=50C
Autore: Sandro Petrizzelli
22
Di fatto, gli assi inclinati non vengono riportati, mentre i valori di x e di h vengono riportati
comunque su rette ortogonali: in particolare, i valori di x vengono riportati proprio sullisoterma a
50C.
Lasse orizzontale viene invece usato per riportare le temperature, dato che le isoterme risultano
quasi ortogonali a tale asse.
Il motivo per cui vengono usati assi inclinati nella maggiore leggibilit del diagramma nella parte
in basso a destra.
Nella figura seguente sono riportate, sul diagramma ASHRAE, le trasformazioni dellaria in un
impianto di condizionamento estivo senza ricircolo:
In alto a sinistra del diagramma si osserva un particolare oggetto grafico, di forma semicircolare,
che ha uno scopo ben preciso, legato proprio ai problemi di condizionamento dellaria. Abbiamo
infatti visto in precedenza che linsieme degli infiniti punti di immissione che possono soddisfare un
assegnato problema di condizionamento dellaria definisce, in un diagramma h,x, una semiretta di
equazione
&*
h CA
Q
+ h H 2O =
m H2O
x CA
La quantit a secondo membro di questa equazione rappresenta proprio la pendenza della semiretta
(che, ricordiamo, passa per il punto A corrispondente alle condizioni che si intende mantenere
nellambiente condizionato e include tutti i punti tali che xC<xA). Essendo note le quantit a primo
membro, legate solo ai carichi termoigrometrici, anche la suddetta pendenza risulta automaticamente
fissata. Allora, loggetto grafico di cui si diceva consente proprio di
23
Autore: Sandro Petrizzelli
E SEMPIO NUMERICO
Un locale deve essere mantenuto a 25C con un grado igrometrico del 50% quando all'esterno si
hanno 35C con = 60% . Nel locale, adibito a sala di conferenze, prevista la presenza di
& * = 190(kcal / h ) , h
persone: i carichi dovuti alle persone sono Q
e
H 2 O = 610( kcal / kg )
m H 2O = 1(kg / h ) .
Si calcolino le potenzialit delle batterie di raffreddamento e di post-riscaldamento per impianto
& V = 2m
& a /3 e m
&R =m
& a / 3 ,.
con ricircolo, in cui m
U.R.=50%
U.R.=100%
U.R.=60%
Risoluzione
Per prima cosa, dobbiamo individuare, sul diagramma psicrometrico di nostra scelta (Mollier o
ASHRAE) i punti rappresentativi delle condizioni esterne (E) e delle condizioni che intendiamo
mantenere nellambiente condizionato (A). Facciamo allora riferimento al diagramma ASHRAE:
25
35
24
T(C)
Dobbiamo ora individuare il punto di mescolamento M, che si trover sul segmento che congiunge
i punti A ed E e sar tale che il segmento ME sia 1/3 del segmento AM: si trova un punto alla
temperatura di circa 32, con umidit relativa ancora molto prossima al 60%.
Una volta determinato M, bisogna determinare la semiretta (detta retta di immissione),
passante per A e corrispondente a titoli inferiori ad xA, sulla quale giacer il punto di immissione C
dellaria; tale semiretta individuata univocamente dalla sua pendenza, ossia quindi dai carichi
termoigrometrici:
&*
h CA
kJ
Q
=
+ h H 2 O = 10500
kg
x CA m H 2O
U.R.=50%
U.R.=100%
U.R.=60%
Tutti i punti della semiretta corrispondono a possibili punti C di immissione. La scelta deve essere
fatta in modo da evitare che la differenza di temperatura tra i punti C ed A superi i 10C. Per
semplicit, prendiamo allora proprio una differenza di 10C, per cui sar TC=15C, il che ci consente
di individuare immediatamente il punto di immissione.
I passaggi appena effettuati sono sintetizzati graficamente nella figura seguente:
h
kJ
= 10500
x
kg
A
C
15
25
35
T(C)
50
A questo punto, abbiamo svolto la prima parte del problema, individuando il punto di partenza (M)
ed il punto di arrivo (C) delle trasformazioni che dobbiamo compiere sullaria tramite il gruppo
condizionatore:
x M = 0.018
M
h M = 78.3(kJ / kg )
T = 32C
M
x C = 0.0086
C
h C = 36.8(kJ / kg )
T = 15C
C
A questo punto, possiamo entrare nei dettagli del gruppo condizionatore, ricordando che
dobbiamo operare prima un raffreddamento isotitolo (MM), poi una deumidificazione (MD) e
infine un post-riscaldamento isotitolo (DC).
Abbiamo allora quanto segue:
per quanto riguarda il raffreddamento (isotitolo MM) con deumidificazione (MD, ad
umidit relativa costante e pari al 100%), abbiamo detto che la potenza termica di
raffreddamento vale
& =m
& a [(h D h M ) + ( x M x D ) h lD ]
Q
F
dove h lD rappresenta lentalpia dellacqua liquida prodotta dalla deumidificazione. Quanto vale
h lD ? Si assume che h lD sia pari allentalpia dellacqua liquida alla temperatura del punto D, per
cui dobbiamo individuare tale punto sul diagramma: lo facciamo tenendo conto che D ha lo
stesso titolo del punto C ed ha umidit relativa del 100%. Leggendo allora i valori indicati dal
diagramma, troviamo che h D = 33.1(kJ / kg ) e TD = 11C .
Allora, in corrispondenza di 11C, la tabella dellacqua liquida fornisce un valore del calore
specifico pari c = 4187(kJ / kgK ) , da cui deduciamo che h lD = c TD = 46.1(kJ / kg) e quindi che
& =m
& a [( h D h M ) + ( x M x D )h lD ] = 8.88( kW )
Q
F
Il segno negativo corretto, in quanto si tratta di potenza frigorifera, che cio laria umida cede
allesterno;
& H2O,u = m
& a (x M x D ) = m
& a ( x M x C ) = 6.7
m
kg
h
infine, per il riscaldamento (a titolo costante) DC, sappiamo che la potenza termica di
riscaldamento vale
& =m
& a ( h C h D ) = 0.747(kW )
Q
C
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