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NORMA ITALIANA
UNI EN ISO
6412-1
DICEMBRE 1996
Technical drawings
DESCRITTORI
CLASSIFICAZIONE ICS
01.100.20; 23.040.90
SOMMARIO
La norma stabilisce le regole per la rappresentazione semplificata in proiezioni ortogonali delle reti di tubazioni e relativi accessori, di qualsiasi materiale (metallico, non metallico, rigido o flessibile, ecc.).
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
ORGANO COMPETENTE
RATIFICA
RICONFERMA
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11b
20133 Milano, Italia
Gr. 6
NORMA EUROPEA
Pagina I di IV
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN ISO 6412-1 (edizione ottobre 1994), che assume cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Disegni tecnici e documentazione tecnica di prodotto" dellUNI, che segue i lavori europei sullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto
europeo il 6 giugno 1994 e la versione in lingua italiana della norma
il 15 novembre 1996.
Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza
tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e in "Appendice
A" e le norme italiane vigenti:
ISO 128:1982
= UNI 3968:1986, UNI 3970:1986,
UNI 3972:1981, UNI 3977:1986
ISO 129:1985
= UNI 3973:1989, UNI 3974:1989,
UNI 3975:1989, UNI 4820:1989
ISO 406:1987
= UNI 3976:1989
ISO 1219:1976
= UNI 6861:1982
ISO 3098-1:1974 = UNI 7559-1:1976
ISO 3461-2:1987 = UNI ISO 3461-2:1989
ISO 1219:1976
= UNI 6861:1982
ISO 4067-1:1984 = UNI 9511-1:1989
ISO 5261:1981
= UNI 7619:1976
ISO 6428:1982
= UNI ISO 6428:1984
ISO 7573:1983
= UNI ISO 7573:1986
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di fogli di aggiornamento.
importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione o foglio di aggiornamento.
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INDICE
PREMESSA
INTRODUZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
DEFINIZIONI
4
4.1
4.2
4.3
4.6
PRINCIPI GENERALI
4
Rappresentazione di tubi, ecc. .......................................................................................................... 4
Scale ................................................................................................................................................................ 4
Linee ................................................................................................................................................................ 4
............................................................................................................................................................................ 5
Scritture .......................................................................................................................................................... 5
Quotatura ...................................................................................................................................................... 6
............................................................................................................................................................................ 6
............................................................................................................................................................................ 6
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 7
............................................................................................................................................................................ 8
Tolleranze ..................................................................................................................................................... 8
INTERSEZIONI E COLLEGAMENTI
prospetto
figura
4.4
4.5
figura
figura
figura
figura
figura
figura
figura
figura
figura
10
figura
11
figura
12
6
6.1
6.2
figura
13
figura
14
figura
15
figura
16
figura
17
figura
18
figura
19
figura
20
figura
21
figura
22
figura
23
figura
24
6.3
6.4
6.5
6.6
8
............................................................................................................................................................................ 8
............................................................................................................................................................................ 8
............................................................................................................................................................................ 9
............................................................................................................................................................................ 9
Pagina III di IV
6.7
Flange .......................................................................................................................................................... 12
ESEMPI
figura
APPENDICE
(informativa)
25
.........................................................................................................................................................................
12
13
BIBLIOGRAFIA
14
Pagina IV di IV
Disegni tecnici
NORMA EUROPEA
EN ISO 6412-1
NORME EUROPENNE
EUROPISCHE NORM
DESCRITTORI
CDU
01.100.20; 23.040.90
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CEN 1994
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
UNI EN ISO 6412-1:1996
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PREMESSA
Il testo della norma internazionale elaborato dallISO/TC 10 "Disegni tecnici, definizione dei
prodotti e documentazione relativa" dellOrganizzazione Internazionale di Normazione (ISO)
stato adottato come norma europea dal Bureau Technique del CEN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante
la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro aprile 1995, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro aprile 1995.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, i seguenti Paesi sono tenuti ad adottare la
presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia,
Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 6412-1:1989 stato approvato dal CEN come norma
europea senza alcuna modifica.
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INTRODUZIONE
Secondo l'informazione che si intende trasmettere e la forma di rappresentazione richiesta
stata effettuata una distinzione tra rappresentazione grafica in proiezioni ortogonali e rappresentazione in proiezioni isometriche.
La presente parte della ISO 6412 stabilisce i principi generali per entrambe le rappresentazioni (proiezioni ortogonali e isometriche). I principi applicabili solo alla rappresentazione in proiezioni isometriche sono indicati nella ISO 6412-2.
Nella presente parte della ISO 6412 le quote e le tolleranze sui disegni sono state indicate mediante stampa con scrittura verticale. Tali indicazioni possono essere eseguite a mano libera
e/o con scrittura inclinata, senza che ci comporti alcuna differenza di significato.
Per le proporzioni e le dimensioni delle scritture, vedere 4.4.
La presente parte della ISO 6412 pu essere utilizzata anche per la rappresentazione di installazioni
similari come gli impianti di ventilazione e di condizionamento dell'aria. In tali casi i termini "condotto"
ecc. potrebbero sostituire il termine "tubo".
RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma, in quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoindicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi sulla
base della presente parte della ISO 6412 sono invitati a verificare la possibilit di applicare le
edizioni pi recenti delle norme richiamate. I membri dell'ISO e dell'IEC posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore.
ISO 128:1982
Disegni tecnici - Principi generali di rappresentazione
ISO 129:1985
Disegni tecnici - Quotatura - Principi generali, definizioni, metodi di
esecuzione e indicazioni particolari
ISO 406:1987
Disegni tecnici - Indicazione delle tolleranze lineari ed angolari
ISO 1219:1976
Sistemi oleoidraulici e pneumatici - Segni grafici
ISO 3098-1:1981
Disegni tecnici - Scritture sui disegni e documenti relativi - Caratteri di uso corrente
ISO 3461-2:1987
Principi generali per lelaborazione dei segni grafici - Segni grafici
utilizzati nella documentazione tecnica di prodotto
ISO 3545:1981
Tubi di acciaio ed accessori di forma tubolare a sezione circolare Segni da usare nelle specifiche
ISO 4967-1:1984
Disegni tecnici - Installazione - Segni grafici per tubazioni, riscaldamento, ventilazione e canalizzazione
ISO 5261:1981
Disegni tecnici per costruzioni metalliche
ISO 5455:1979
Disegni tecnici - Scale
ISO 6428:1982
Disegni tecnici - Requisiti per la microfilmatura
ISO 7573:1983
Disegni tecnici - Distinta componenti
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DEFINIZIONI
Ai fini della ISO 6412 si applicano le definizioni seguenti.
3.1
rappresentazione in proiezioni ortogonali: Metodo di proiezione in cui le linee di proiezione sono perpendicolari al piano di proiezione.
3.2
rappresentazione in assonometria isometrica: Metodo di proiezione in cui i tre assi coordinati hanno lo stesso angolo di inclinazione rispetto al piano di proiezione.
3.3
linea di flusso: Rappresentazione del percorso del flusso di correnti, entranti o uscenti o
di materiale, di energia o trasporti d'energia.
PRINCIPI GENERALI
In questo punto sono indicati i principi generali comuni ai metodi di proiezione e alle rappresentazioni pittoriali, raccomandati dalla presente parte della ISO 6412.
4.1
4.2
Scale
Se il disegno in scala, questa deve essere precisata secondo ISO 5455.
4.3
Linee
4.3.1
4.3.2
Tipi di linee
Si devono utilizzare i tipi e le grossezze di linea indicati nel prospetto 1.
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prospetto
Denominazione
Applicazione
Continua grossa
Continua fine
B1 Tratteggi
B2 Quotatura
B3 Linee di richiamo
B4 Linee di reticolo isometrico
1)
4.3.3
A tratti grossa
A tratti fine
F1 Pavimento
F2 Muri
F3 Soffitto
F4 Fori (passaggi)
Mista fine
G1 Assi
4.4
Scritture
Le scritture devono essere conformi alla ISO 3098-1; la scrittura tipo B verticale deve essere
utilizzata di preferenza. La grossezza dei tratti della scrittura deve essere uguale a quella dei
tratti dei segni grafici per la documentazione tecnica di prodotto a cui la scrittura stessa collegata o riferita.
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4.5
Quotatura
4.5.1
In generale, la quotatura deve essere conforme alla ISO 129. Le dimensioni nominali possono essere indicate con la designazione abbreviata "DN" conformemente alla ISO 3545
(vedere figura 1).
Il diametro esterno (d) e lo spessore di parete (t) dei tubi possono essere indicati conformemente alla ISO 5261 (vedere figura 2). Se necessario, pu essere aggiunta al disegno una distinta per fornire informazioni aggiuntive sui tubi e sui relativi accessori (vedere ISO 7573).
Le lunghezze devono riferirsi alle facce esterne delle estremit dei tubi e delle flange, o ai centri delle giunzioni secondo i casi.
4.5.2
In generale, i tubi con curve devono essere solitamente quotati da asse ad asse (vedere
figure 1 e 2).
Quando necessario specificare le dimensioni riferite alla generatrice esterna o interna del rivestimento esterno o delle superfici, si possono utilizzare delle frecce teminanti su dei tratti fini
brevi paralleli alle linee di riferimento (vedere figura 3).
Le figure 3 a), 3 b) e 3 c), rappresentano rispettivamente quote tra generatrici esterne, generatrici interne e generatrice interna ed esterna.
figura
figura
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figura
figura
4.5.3
Le quote dei raggi e degli angoli delle curve possono essere indicate come illustrato dalla
figura 4.
In generale, gli angoli funzionali devono essere indicati, salvo quelli di 90.
4.5.4
I livelli generalmente si riferiscono all'asse del tubo e devono essere indicati come prescritto dalla ISO 129 (vedere figura 5). Se, in casi particolari, necessario indicare il livello
riferito alla geneatrice esterna inferiore di un tubo ci deve essere indicato mediante una
freccia terminante su un tratto fine breve come specificato in 4.5.2 [vedere figure 3 e 8 a)].
La stessa regola deve essere applicata per indicare un livello riferito alla generatrice esterna superiore [vedere figura 8c)].
figura
figura
figura
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figura
4.5.5
Il senso della pendenza deve essere indicato mediante un triangolo rettangolo posto sopra la linea di flusso e orientato con l'angolo pi acuto verso il livello inferiore.
Il grado di pendenza deve essere quotato in conformit ai metodi indicati nelle figure 6, 7, 8.
Pu essere utile indicare il livello dellestremit superiore o inferiore del tubo pendente, o altro
punto conveniente, in relazione ad un piano di riferimento (vedere figura 8).
4.5.6
Le posizioni delle estremit dei tubi devono essere specificate indicando le coordinate dei
centri delle facce di estremit.
4.6
Tolleranze
Le tolleranze devono essere indicate conformemente alla ISO 406.
INTERSEZIONI E COLLEGAMENTI
5.1
Le intersezioni senza collegamenti devono essere di regola, rappresentate senza interrompere la linea di flusso che rappresenta il tubo nascosto (vedere figura 9; e anche la
ISO 4067-1); se, tuttavia, assolutamente necessario indicare che un tubo debba passare dietro ad un altro, la linea di flusso che rappresenta il tubo nascosto deve essere interrotta (vedere figura 10). La lunghezza dell'interruzione deve essere non minore di cinque
volte la grossezza della linea continua (vedere figura 11).
figura
figura
10
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figura
11
figura
12
5.2
Le giunzioni non smontabili (eseguite tramite saldatura o altri processi) devono essere indicate da un cerchietto annerito in conformit alla ISO 1219 (vedere figura 12). Il diametro
del cerchietto deve essere circa cinque volte la grossezza della linea.
5.3
6.1
Generalit
Gli accessori, il macchinario, le valvole, ecc. devono essere rappresentati mediante opportuni
segni grafici, tracciati con spessore di linea uguale a quello utilizzato per le linee di flusso (vedere ISO 3461-2).
I segni grafici utilizzati devono essere conformi alle norme indicate in 2 e nell'appendice A.
6.2
Raccordi
6.2.1
I raccordi, come le riduzioni, i raccordi a T e le curve, devono essere rappresentati mediante opportuni segni grafici, tracciati con grossezza di linea uguale a quello utilizzato per
le linee di flusso.
6.2.2
Le riduzioni, per le variazioni del diametro interno, devono essere rappresentate come illustrato nelle figure 13, 14 e 15. Le relative dimensioni nominali devono essere indicate
sopra i segni grafici.
1)
in programma lampliamento della ISO 4067 per includere tutti gli altri segni grafici utilizzati negli schemi di tubazioni.
UNI EN ISO 6412-1:1996
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figura
13
figura
14
figura
15
6.3
figura
16
figura
17
Le figure da 16 a 19 sono valide soltanto per le staffe di sospensione. Per le staffe di appoggio si
utilizzano gli stessi segni grafici, ma in posizione capovolta.
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figura
18
figura
19
figura
20
Se necessario pu essere aggiunto, vicino ai segni grafici delle figure da 16 a 19, un codice alfanumerico che fornisca delle informazioni supplementari sui tipi di appoggio e di sospensione. Tale codice deve essere indicato sul disegno o nei documenti relativi (vedere figura 21).
figura
21
Legenda
FP1 Punto fisso N 1
SS9 Staffa di appoggio scorrevole N 9
GH4 Staffa di sospensione guidata N 4
6.4
Indicazioni aggiuntive
Indicazioni aggiuntive, quali isolamenti, rivestimenti, marcature di identificazione, ecc. possono essere specificate con opportune scritte.1)
6.5
Apparecchi collegati
Apparecchi collegati, quali serbatoi e macchinari che non fanno parte delle tubazioni, possono
essere eventualmente rappresentati tracciandone i contorni con linea mista fine a due tratti
brevi (tipo K; vedere prospetto 1 e ISO 128) come illustrato dalla figura 22.
1)
in programma lampliamento della ISO 4067 per includere tutti gli altri segni grafici utilizzati negli schemi di tubazioni.
UNI EN ISO 6412-1:1996
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figura
22
6.6
23
figura
24
6.7
Flange
Le flange devono essere rappresentate, indipendentemente dal tipo e dalle loro dimensioni,
da:
- due cerchi concentrici per la vista anteriore,
- un cerchio per la vista posteriore,
- un segmento per la vista laterale,
e utilizzando linee di grossezza uguale a quella scelta per la rappresentazione dei relativi tubi
(vedere figure 22 e 25). I fori della flangia possono essere rappresentati in modo semplificato
indicandone l'asse con una croce.
ESEMPI
La figura 25 illustra un esempio di proiezione ortogonale.
Nota
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figura
25
Nota - Per indicare i punti di cambiamento di direzione e di giunzione vengono utilizzati numeri di posizione. La tubazione e i numeri di posizione sono identici
a quelli della rappresentazione isometrica illustrata nella figura 23 della ISO 6412-2:1989. I numeri di posizione per i punti situati dietro ad altri punti
sono indicati tra parentesi.
Riferimento
dellestremit
Coordinate dellestremit
x1 = 8
y1 = + 72
z1 = + 50
x9 = 20
y9 = 0
z9 = + 40
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APPENDICE
(informativa)
A BIBLIOGRAFIA
ISO 841:1974
ISO 1101:1983
ISO 1503:1977
ISO 3511-1:1977
ISO 3511-2:1984
ISO 3511-3:1984
ISO 3511-4:1985
ISO 3753:1977
ISO 4067-6:1985
Pagina 14 di 16
Pagina 15 di 16
Milano (sede)
Via Battistotti Sassi, 11b - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992 Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it
Roma
Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
Bari
Bologna
c/o CERMET
Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6257511 - Fax (051) 6257650
Brescia
Firenze
Napoli
Torino
Vicenza
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11b
20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria, dei Ministeri e del CNR.
Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.
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