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5e PARALLELE: un grave errore che si crea quando due voci sono in rapporto
intervallare di quinta giusta e si muovono parallelamente. ECCEZIONE! Le 5e parallele
sono ammesse se e solo se ce ne sono due: la prima giusta e la seconda diminuita e solo
fra parti interne (ammessa se il soprano arriva di semitono).
8e PARALLELE: errore che si crea quando due voci si trovano in rapporto intervallare
di ottava e si muovono parallelamente o per moto contrario (moto armonico). Non sono
ammesse neanche rapporti di ottave che risolvono su unisoni, n unisoni che risolvono
su ottave. Sono ammesse quando il soprano arriva di semitono su una funzione di grado
forte. In cadenza perfetta il soprano pu arrivare di tono.
QUANDO PUO' SCENDERE LA SENSIBILE?
quando al soprano, se la sensibile salisse, creerebbe 5e o 8e parallele;
quando la 7a di dominante in stato fondamentale, seconda posizione (completa) risolve sul
primo grado;
quando ho il terzo rivolto di settima di dominante, terza posizione, se scende anche il basso;
quando la melodia (cio il soprano) fa sopratonica/tonica, una voce interna con la sensibile
pu scendere di terza sulla dominante (meglio con il basso che sale).
RIVOLTI DELLA TRIADE, NUMERICHE COMPLETE e DOVE SI USANO?
I rivolto:
V
>
I6 (cadenza imperfetta)
VII
>
I
si trasforma in
V6
>
I
VI
>
V
si trasforma in
IV6 >
V
IV
>
V
si trasforma in
II6
>
V
V
>
VI
si trasforma in
V
>
IV6
VI
>
V
si trasfroma in
IV6 >
V (solo nel min)
III6 II6 I ; I II6 III6
Appoggiatura: V che vale almeno 2 impulsi con il primo con numerica I46
Volta: I per pedale di tonica finale con numerica IV64
Passaggio: III II I che diventa I6 V46 I
I II III che diventa I V46 I6
VI V IV che diventa IV6 I46 II6
SETTIMA DI DOMINANTE S.F. e RIVOLTI
la 7a segue un moto obbligato: scende SEMPRE, scendendo sulla terza dell'accordo di
tonica confermando il modo, invece la sensibile sale sulla tonica confermando il tono (tono
+ modo = tonalit).
si pu avere completa o incompleta (priva della 5a dell'accordo), se l'accordo di 7a
completo, quello sul primo grado sar incompleto; se l'accordo di 7a incompleto, l'accordo
sul primo grado sar completo. In cadenza d'inganno la 7a sempre completa.
non si raddoppia mai un suono con moto obbligato.
La D7 (settima di dominante) formata da 3M + 5G + 7m
S.F.: (il numero pari pi piccolo indica la fondamentale dell'accordo): forma completa D357
e forma incompleta D378
V7
>
I
I rivolto:
V356
sul VII >
I (si applicano i moti contrappuntistici)
II rivolto:
V346
sul II >
III (si ammette il raddoppio del basso)
III rivolto: V246
sul IV >
III (la sensibile scende se scende anche il basso)
II rivolto:
della dominante). Nel modo minore devono risultare due alterazioni perch devono
aggiustare la quinta. La DD si pu prendere a prestito dall'omotonica minore o dalla
dominante senza creare modulazioni.
La concatenazione di due o pi settime implica l'alternanza delle due forme (C e I) perch
non si possono mettere di seguito due settime complete o incomplete.
Il quarto alterato si chiama anche sensibile secondaria.
S.F.:
IIDD357c
>
Vi
I rivolto:
IVDD356
>
V87
II rivolto:
VIDD346
>
V7
III rivolto: IDD246
>
VVI65
>
I
dall'omoritmia delle altre. RAGIONAMENTO! Parto dalla triade normale, poi prendo la
voce che presenta il raddoppio del basso (8a) e sar questa voce a scendere sulla 7a.
8 7 (settima presa di passaggio, non necessariamente al soprano, anzi meglio se collocata
nelle parti interne);
5 7 (RAGIONAMENTO! Prendo la triade normale, la voce che presenta la quinta la si
porta alla settima, corrisponde alla settima presa come nota di cambio).
Si usa in CADENZA PERFETTA
V
I
V
I
7 / 87 i
8 7
i
7i/ 57 c
5 7
c
CADENZA D'INGANNO sempre completa
8 7
NO!
CADENZA IMPERFETTA no se la sensibile al soprano, la settima al contralto
pu salire in parti strette
STILEMA A SINCOPE
IV
>
III
(con il terzo rivolto di D7)
V246 >
I6
9 8 /
9 8 7
con la 9a di D
5 4 ex 9 8 con la /a di sensibile
5 6 ex 8 7 con il primo e il terzo rivolto della D/
CADENZE
CADENZA PERFETTA
CADENZA IMPERFETTA
MOTO CADENZALE
CADENZA EVITATA
CADENZA PLAGALE
CADENZA D'INGANNO
CADENZA FRIGIA
CADENZA BAROCCA
CADENZA PICCARDA
maggiore
V
I
V
I6 (III)
V6
I
V
V (di una nuova tonalit)
IV
I
V
VI
VI
V (nel minore)
V
IV6 (VI nel minore)
conclude nel modo minore un brano di tonalit
MODULAZIONI
le modulazioni possono essere a TONI VICINI
Fa M (IV) < Do M (I)
> Sol M (V)
Re m
La m
Mi m
o possono essere TONALITA' LONTANE (tutte le altre)
Se il basso presenta un'alterazione ascendente che sale di semitono, al 99% viene
considerata sensibile (VII > I che diventa V46) che sale al primo grado di una nuova
tonalit.
Se il basso presenta un'alterazione discendente che scende di grado pu essere considerata
come IV > III di una nuova tonalit (rivolto di settima di dominante) V > I6.
Nel modo maggiore se la sensibile scende al basso, non pi considerata VII ma II > I di
una nuova tonalit minore.
Se trovo un III tenuto, allora avr una modulazione. Se ho una semibreve tenuta che non
IV V o VII, allora:
se si muove di buon movimento (4a giusta ascendente o 5a giusta
discendente) sar un V tenuto (I46 V7 che sale al I)
se scende di 3a sar un V tenuto (I46 V che scende al III o I6)
se il basso sale di grado sar un V tenuto (I46 V7c che sale al VI)
oppure I/IV246 che va al III (I6)
* la modulazione pu avvenire anche tramite accordi comuni. Nel basso si possono trovare
atteggiamenti caratteristici come lo stilema a sincope.