Il fuoriclasse
LABORATORIO DI
IL MIO FUMETTO PREFERITO
A
me piace molto legge-
re i fumetti. Soprattutto
quelli del libro: “Tutto
Mafalda”. Ha circa 600
pagine, tutte riempite dalle sue av-
venture stravaganti. Sulla copertina
del libro c’è disegnata Mafalda che
palleggia con il mondo. Nelle pri-
me e nelle ultime pagine del libro
ci sono dei fumetti scritti in diverse
lingue: italiano, inglese, france-
se…
Nelle pagine ci sono la Quinotera-
pia e la biografia dello scrittore
Quino, Joaquìn Salvador Levado
Tejòn. Poi, ci sono le descrizioni di
tutti i personaggi: Mafalda, una
bambina di 6 anni, con i capelli
neri e un fiocco sulla testa; nella
copertina indossa un vestitino rosa
con il colletto bianco, un paio di
calze bianche e delle scarpe nere.
E’ una bambina curiosa.
Il papà, di 37 anni, ama le piante,
odia il costo della vita e la fine del
mese. Legge sempre i giornali e
guarda la tv per tenersi informato.
Quando Mafalda gli fa delle do-
mande a cui lui non sa rispondere
si addormenta di botto. La mam-
ma, come il marito, odia il costo
della vita, la fine del mese e cuci-
nare qualcosa di diverso dalla mi-
nestra; infatti, la cucina anche in
estate. Ama il Nervocalm.
Le sue risposte alle domande di
Mafalda sono fatte più di
“dunque”, “insomma” e “perché”
che di risposte vere e proprie. Nan-
do, il fratellino di Mafalda, ama gli
scarabocchi e il suo ciuccio. E’
molto curioso e sveglio. Il libro poi
presenta gli amici di Mafalda. Il
primo, Felipe, di 7 anni è con molti
timori, ama i fumetti e il cavaliere
solitario. Odia la scuola, alzarsi la
mattina e in particolare fare i com-
piti. Libertà ha più anni di quelli
che dimostra, ama la cultura, la
rivoluzione e le rivendicazioni.
Non le piacciono le persone
complicate. Monolito, di 6 anni,
ha l’anima del commerciante.
Ama i registratori di cassa, i fur-
goni della banca, i Beatles e Su-
sanita. Susanita, di 6 anni, ama i
matrimoni, soprattutto il suo.
Non ha nessuna simpatia per i
poveri, per le idee scomode, per i
divorzi e per Monolito. Migueli-
to, di 5 anni, ama il jazz, i discor-
si astratti. Non sopporta il passa-
re inosservato e avere l’età che
ha. Poi c’è la storia della nascita
di Mafalda. Infine, cominciano le
sue avventure: sono molto diver-
tenti e le consiglio a tutte le per-
sone che adorano i fumetti. Ci
sono tre episodi di questo libro
che mi sono piaciuti molto: dato
che Mafalda abita a sud
dell’Equatore, pensa che loro
stiano a testa in giù e, per rime-
diare, attacca il mappamondo
sottosopra per far tornare tutto
normale. Quando, per il laborato-
rio di pittura, porta a scuola un
tubetto di dentifricio al posto di
quello per la pittura, crea tantissi-
ma schiuma.
Suo papà, invece, si ritrova a la-
varsi i denti con la pittura! Oppu-
re, quando parla con il suo orset-
to, gli fa vedere il mappamondo
dicendogli che è bello perché è
una riproduzione, mentre quello
vero è un disastro. Questo libro
mi piace perché Mafalda e i suoi
amici fanno cose bizzarre e an-
che perché tutti hanno caratteri e
pensieri diversi; quindi, sono tut-
ti speciali. Inoltre, è divertentissi-
mo e mi piacerebbe che fosse
infinito.
Fagnani Ilaria classe 1 F
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POESIA MULTIMEDIALE
Voi ch'ascoltate in rime sparse il
suono sapete che la Poesia può es-
sere un'esperienza coinvolgente,
capace di amplificare sensazioni ed
emozioni. Per avvicinare i ragazzi
“born digital” a questa interpretazio-
ne creativa e personale dei testi poe-
tici, è stato realizzato per le classi
seconde il laboratorio opzionale di
“Poesia multimediale”.
Di che cosa si tratta? Semplice…
L’idea base è quella di approfondire
il rapporto parola-immagine-suono,
partendo da testi poetici e accostan-
do ad essi immagini e suoni oppor-
tuni. Per tale lavoro diventa mezzo
privilegiato l’uso del computer che
supporta e integra media diversi,
permettendo all’alunno di costruire
la sua poesia multimediale mentre
consolida le proprie abilità nell’uso
del pc, in particolare di un software
in genere poco conosciuto dai ra-
gazzi come Movie Maker.
Lavorando a coppie o individual-
mente, i ragazzi hanno realizzato
presentazioni in cui il testo è arric-
chito con altri elementi poetici, co-
me la fotografia (attimo poetico im-
presso sulla pellicola), musiche e
suoni: elementi che interagiscono
tra loro con legami semplici o emo-
tivi. L’immaginazione dei ragazzi
ha dato suono e forma a testi poetici
talvolta poco conosciuti, ma in mag-
gioranza universalmente noti come
l’Infinito, A Zacinto, La pioggia nel
pineto e diversi altri. La scelta di
immagini, musiche, caratteri ed ef-
fetti ha dato vita a presentazioni
estremamente varie dello stesso te-
sto, da cui il fruitore può desumere
il gusto e talvolta la personalità dei
creatori.I risultati di questa espe-
rienza possono dirsi quindi soddi-
sfacenti, soprattutto perché i ragazzi
hanno via via acquisito maggiore
autonomia nell’approccio al testo e
nell’utilizzo degli strumenti infor-
matici. Un ulteriore passo avanti
potrebbe essere la creazione delle
poesie da parte dei ragazzi… sicura-
mente un passo da giganti!
Prof. Chiara Milani