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essere vero, soprattutto alla luce dei notevoli incrementi di produttivit che
si sono registrati nel XX secolo. Infatti, oltre a considerare laumento
dellintensit di capitale occorre tenere conto del progresso tecnologico
che ha determinato un aumento del prodotto per lavoratore e il conseguente
aumento dei salari; non solo, ma occorre tenere presente che linnovazione
accresce la produttivit del capitale e compensa la tendenza al calo dei
tassi di profitto.
Il modello di Solow considera il progresso tecnologico un fenomeno
determinato esogenamente e dimostra come il sistema economico converge
verso un sentiero detto di stato stazionario (steady state) raggiunto il
quale il reddito pro-capite cresce ad un tasso pari al tasso di crescita delle
conoscenze tecniche. Una volta che il sistema economico ha raggiunto lo
steady state, non vi pu essere crescita a meno che non si tratti della
crescita esogena di un aggregato esterno: la crescita tende cio ad esaurirsi.
Il processo per il quale le economie continuano a crescere nonostante i
rendimenti decrescenti esogeno; dato dalla creazione di nuove
tecnologie (progresso tecnologico) che consentono di produrre di pi con
meno risorse. Ed infatti, analisi empiriche hanno messo in evidenza che la
crescita del Pil non poteva essere imputata esclusivamente allaumento del
lavoro e del capitale, ma vi era un parte non spiegata, definita residuo di
Solow, che si ipotizz essere causato dal progresso tecnologico derivante
dallinnovazione. Il progresso tecnologico causa un aumento della
produttivit marginale: lo stesso ammontare di lavoro e di capitale produce
una maggiore quantit di Pil.
Il modello di Solow si fonda sullipotesi semplificata che esista un solo
tipo di capitale, costituito dagli impianti e dalle attrezzature. Ugualmente
importante quello pubblico, costituito dalle infrastrutture, il capitale
umano, e cio le competenze e le conoscenze che i lavoratori acquisiscono
attraverso listruzione e la formazione. Gli investimenti in capitale umano,
se alimentano la capacit di produrre innovazioni, se incoraggiano la
propensione ad assumere rischi calcolati, servono a prevenire
lobsolescenza delle skills lavorative. Queste forme di capitale si
accumulano al pari del capitale fisico e rendono i lavoratori pi produttivi.
Tuttavia, a differenza del capitale fisico, quello umano presenta rendimenti
crescenti e, pertanto, i rendimenti del capitale nel suo complesso (inteso
come investimento che finalizzato allaumento dello stock di capitale
fisico o umano) sono costanti. Leconomia, cos, non raggiunge mai lo
stato stazionario. Il processo di crescita, e il suo tasso di incremento,
dipende dunque dal capitale in cui un paese investe.
I responsabili della politica economica che vogliono stimolare la crescita
devono stabilire quale sia la forma di capitale di cui il paese ha pi
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- una politica monetaria espansiva da parte della Banca centrale, che riduca
i tassi di interesse in modo da aumentare gli investimenti in nuovi impianti
o lapplicazione di incentivi fiscali che possano raggiungere lo stesso
obiettivo;
- un aumento della spesa pubblica sia direttamente sia attraverso aiuti
concessi agli enti pubblici statali e locali per listruzione e
laddestramento o altre forme di investimento in capitale umano;
- un aumento della spesa pubblica per promuovere il progresso scientifico
attraverso la ricerca o per introdurre, attraverso sussidi o agevolazioni
fiscali, nuovi incentivi alla crescita della spesa privata per la ricerca
scientifica;
- un aumento della spesa pubblica per linvestimento in attivit quali la
costruzione di autostrade, lo sviluppo urbano e la valorizzazione delle
risorse naturali.
Quando queste misure si traducono in un aumento della capacit
produttiva, necessario prendere provvedimenti per assicurare
unespansione della domanda aggregata che permetta di utilizzare
laccresciuta capacit e di mantenere la piena occupazione.
4. Lo sviluppo sostenibile.
Uno dei limiti che incide sensibilmente sulle possibilit di sviluppo
riguarda la scarsit delle risorse e la produzione di sostanze inquinanti. La
crescita continua della produzione comporta la degradazione di quantit
crescenti di materia/energia, oltre alla diffusione nellecosistema di
sostanze inquinanti.
La pressione delle attivit economiche sullambiente dipende da tre
fattori:
- dalla crescita della scala delle attivit economiche che aumenta per
effetto della crescita della popolazione e della crescita del prodotto procapite;
- dalla struttura produttiva;
- dallo sviluppo della tecnologia che definisce limpatto sullambiente delle
diverse attivit economiche.
Gli effetti sullambiente possono essere ridotti o compensati mediante
una riduzione del coefficiente aggregato di impatto sullambiente per unit
di Pil che dipende dalla struttura del sistema produttivo e dal ruolo del
progresso tecnologico. La struttura del sistema produttivo dipende
essenzialmente dallevoluzione della struttura della domanda, mntre il
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6. Il sottosviluppo economico.
Uno degli elementi che caratterizzano la crescita economica riguarda la
difficolt di acceso ad un dato livello di benessere da parte dei paesi che
attualmente hanno livelli di reddito molto bassi: i paesi in via di sviluppo
(pvs). I pvs, comprendono circa due terzi della popolazione mondiale. La
loro struttura produttiva caratterizzata da quote elevate di occupazione in
agricoltura e la produttivit per addetto estremamente bassa.
La scarsit di capitale e la sua debole crescita , al tempo stesso, causa ed
effetto del basso livello di reddito. E causa perch, come si visto in
precedenza, laccumulazione di capitale una condizione essenziale per lo
sviluppo. Ed effetto perch il basso livello del reddito pro capite
impedisce la formazione del volume di risparmio che occorre per dotare i
paesi arretrati di attrezzature e di infrastrutture pi moderne. Il basso
livello del reddito pro capite porta infatti con s un basso volume di
risparmio. Si in presenza del cosiddetto circolo vizioso della povert.
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e investimenti
Bassa produttivit
I fattori alla base della crescita economica nei pvs non sono diversi da
quelli che determinano la crescita nei paesi industrializzati: 1) le risorse
che si hanno a disposizione devono essere impiegate in maniera pi
efficiente; 2) lofferta di risorse produttive deve essere accresciuta
(incremento delle materie prime, capitale fisso, manodopera e conoscenze
tecnologiche, ecc.). Il progresso economico si fonda dunque sugli stessi
quattro fattori: risorse umane, risorse naturali; formazione di capitale;
tecnologia.
Le strategie di sviluppo Nel tempo si sono succedute varie strategie di
sviluppo. A livello macroeconomico, la crescita di uneconomia pu essere
vincolata dalla disponibilit di risparmio interno, necessario a finanziare
gli investimenti in capitale fisico ed umano, oppure dalla disponibilit di
valuta straniera, necessaria allimportazione di beni intermedi e beni
capitali non prodotti internamente.
a) Il modello scelto da molti pvs stato quello autarchico, basato sulla
guida statale e non sulla libert di mercato. Gli elementi di questa strategia
erano sostanzialmente due: la sostituzione delle importazioni; la propriet
pubblica di una buona parte dellapparato produttivo.
La sostituzione delle importazioni si basa sullidea che un paese che si
vuole sviluppare deve riuscire a fare crescere le proprie industrie
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7. La competitivit di un paese.
A livello intuitivo la nozione di competitivit di un paese legata al
confronto relativo tra i tassi di crescita o di performance e allevoluzione
dei pattern di commercio internazionale e dei vantaggi competitivi.
Si hanno due accezioni principali di competitivit. Competitivit di
prezzo di breve periodo (aumento del tasso di cambio reale; diminuzione
dei costi unitari di produzione) e competitivit di lungo
periodo/tecnologica.
Competitivit di prezzo. Si ricorda che il tasso di cambio nominale il
prezzo della valuta estera in termini di valuta nazionale, mentre il tasso di
cambio reale il rapporto tra il prezzo del bene di produzione estrera,
espresso in valuta locale, e il prezzo del bene di produzione nazionale,
anchesso espresso in valuta locale
R = EP1 / P2.
Dove P1 il prezzo del bene di produzione estera in valuta estera (es. $); P 2
il prezzo del bene di produzione nazionale in valuta nazionale (es. ); E il
tasso di cambio nominale (es. /$)
R crescente indica un aumento della competitivit internazionale di
prezzo del produttore locale e R decrescente indica una riduzione della
competitivit internazionale di prezzo del produttore locale.
La competitivit di prezzo pu essere ottenuta con: un deprezzamento del
cambio nominale (E); una diminuzione del prezzo dei beni di produzione
locale (P2) ottenuta mediante riduzione dei costi unitari.
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Note
(1) Fra i principali contributi della teoria della crescita figurano quelli keynesiani dovuti
ad Harrod & Domar e Kaldor, quelli neoclassici esogeni (Solow Swan) e endogeni
(Romer, Alghion & Howitt) e quelli riguardanti lapproccio evolutivo/
neoschumpeteriano.
La questione della crescita era fondamentale nel pensiero degli economisti classici
(Smith, Ricardo, Malthus e Mill). Il motore della crescita linvestimento; esso
possibile se il prodotto generato dalla produzione consente di pagare rendite e salari, di
rimborsare il capitale circolante iniziale e di generare un surplus rispetto al valore delle
risorse impiegate. Il surplus coincide con il profitto dei capitalisti e pu essere investito
incrementando di anno in anno il capitale impiegato al fine di espandere la produzione.
In uneconomia agricola esiste un fattore fisso, la terra, che determina larresto nel
corso del tempo del processo di sviluppo. Secondo Riccardo, a) lespansione della
produzione conseguente allaccumulazione del capitale fa s che terre sempre meno
fertili siano messe a coltura; b) la produttivit marginale del capitale decresce con
laccumulazione ed arriva al punto in cui nessun profitto viene generato.
Leconomia destinata a raggiungere uno stato stazionario in cui la crescita si
interrompe se gli altri fattori non intervengono a contrastare la produttivit marginale
decrescente del capitale. Il progresso tecnico sostiene la crescita dopo il suo avvio.
Secondo Smith lintroduzione di nuove tecnologie (ad esempio una maggior divisione
del lavoro) possibile quando esiste una domanda effettiva sufficientemente ampia.
Indicazione di policy: la politica economica deve occuparsi principalmente di
incoraggiare linvestimento.
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