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rock and roll italiano, ma non pensa ancora a cantare e non ha preso
ancora il suo nome darte.
Con Luigi Tenco
In questo primo periodo importante ricordare la conoscenza e la
collaborazione con Luigi Tenco, che da Genova si era trasferito a Milano.
Con Luigi Tenco forma il suo primo gruppo cos composto: Jannacci al
piano, Tenco e Paolo Tomelleri ai sax, Gaber e Gianfranco Reverberi alla
chitarra. I Rocky Mountains Old Times Stompers (questo il nome completo
del gruppo) si esibiscono nel celebre club milanese Santa Tecla. Gaber e
Tenco compongono insieme alcuni brani sviluppando parallelamente una
grande amicizia. Tra il 1957 e il 1958 Gaber, Tenco, Jannacci. Tomelleri e
Reverberi partecipano a una tourne di Adriano Celentano in Germania.
Nel 1958 a 19 anni Gaber si diploma ragioniere. In estate compie un giro
di concerti nei locali genovesi, suonando in trio (chitarra, pianoforte,
basso), sperimentando per la prima volta le sue doti di cantante. In
autunno si iscrive allUniversit Bocconi di Milano.
Viene notato da Gianni Ricordi, che vuole portare la famosa casa editrice,
nel mondo della musica leggera. Dopo un provino incide un 45 giri con
due brani in italiano e due successi americani. Sulletichetta del disco si
legge per la prima volta il suo nome darte: Giorgio Gaber e la sua
Rolling Crew. La Crew non , in realt, la sua, ma un gruppo formato
da artisti rinomati sotto contratto con la Ricordi come Franco Cerri, il
celebre chitarrista gi citato, e Gianni Basso (1931-2009) al sax. Nel disco
si ascolta Ciao ti dir, firmata da Giorgio Calabrese e Gianfranco
Reverberi, che rappresenta uno dei primi brani rock in italiano. Questo
stesso disco frutter a Gaber unapparizione tv nel fortunato Il Musichiere
condotto da Mario Riva (1959).
Con Enzo Jannacci
Nella primavera del 1959 Gaber partecipa, con tutti i nuovi artisti del
momento tra cui Mina, Celentano e Little Tony a una serata rock al
Palazzo del Ghiaccio a Milano. Nello stesso anno forma con Enzo
Jannacci un duo buffo, I due Corsari, che debutta con il 45 giri
Ehi!/Stella. I Corsari, incidono altri 45 giri: Una fetta di limone (1960)
uno dei loro maggiori successi. Alla fine del 1959 Gaber si iscrive alla
Societ Italiana Autori ed Editori (SIAE) come melodista e paroliere.
Dopo questi primi 45 giri, Gaber nel 1960 raggiunge il suo primo grande
successo con il lento Non arrossire, scritto in coppia con Maria Monti,
alla quale in quel periodo era anche sentimentalmente legato. Con Non
arrossire partecipa alla Sei Giorni della Canzone. Nello stesso anno
appare La ballata del Cerutti (testo di Umberto Simonetta) che
decisamente la canzone pi conosciuta ancor oggi tra quelle del suo primo
periodo.
Lanno precedente, ha incontrato Sandro Luporini, pittore viareggino e
appassionato di letteratura, che diventer il coautore di tutto la sua
produzione musicale e teatrale pi significativa. Tra le prime canzoni
scritte insieme, Cos felice e Barbera e champagne, che una di
quelle entrate nei canzonieri giovanili. Negli anni 60 molte delle sue
canzoni sono su testi di Umberto Simonetta. Tra i molti successi come
Porta romana (1963), alcuni rammentano qualcosa di fine come Le
strade di notte (1961) con la quale Gigliola Cinquetti vince al Festival di
Castrocaro, prima di affermarsi a Sanremo1. A Sanremo Gaber partecipa
quattro volte dal 61 al 67. La canzone del 61 Benzina e cerini e lha
scritta ancora con Enzo Jannacci.
Il 12 aprile 1965 a Chiaravalle di Milano sposa Ombretta Colli. Un anno
dopo nasce la loro unica figlia, Dahlia Deborah, conosciuta semplicemente
come Dalia. Nel 1965 lascia la Ricordi per incidere con la Ri-Fi un album
intitolato Mina & Gaber. Nel 1966 ospite addirittura del 14 Festival
della Canzone Napoletana e si classifica secondo, in coppia con Aurelio
Fierro, cantando A Pizza. Suona e canta ancora con i Rocky Mountains
e contribuisce a lanciare il giovane Franco Battiato, con il quale scrive
Eppure sembra un uomo, che rappresenta uno dei tasselli per
ledificazione del suo Teatro Musica. Molti hanno dimenticato che era un
conduttore televisivo assai richiesto. Nel 68 fa la parte in tv di Idaho
Martin, un cantastorie, nella commedia western musicale Non cantare,
spara, animata dal Quartetto Cetra e cambia ancora etichetta discografica
passando alla Vedette.
1970: lanno della svolta
Una clip di rara finezza mostra in internet questa simpatica collaborazione con Gaber alla chitarra.
Dove lho messa esprime la ricerca delle cose pi care; Chiedo scusa
se parlo di Maria, sotto forma di una canzone damore, un inno che
inneggia alla libert, alla rivoluzione, al contatto con la realt; C solo la
strada (perch in casa non si sentono le trombe del giudizio universale),
infine, che una marcia coinvolgente per tutti quelli che sperano di
cambiare un po il mondo.
Il teatro canzone
Lattivit discografica del cantautore milanese negli anni 80 e 90
caratterizzata soprattutto dalla pubblicazioni di registrazioni live4 di
spettacoli in formato di teatro-canzone, secondo quella modalit che
abbiamo visto sempre pi perfezionarsi, la cui caratteristica principale
costituita dallalternanza di intensi monologhi e canzoni arrangiate da
gruppi e collaboratori fidati e che riecheggiano atmosfere jazz e rock. I
titoli degli spettacoli che, dopo due anni di pausa, seguono Polli di
allevamento sono Io Se fossi Gaber (1984-85), Il teatro canzone di
Giorgio Gaber (1991-92), E pensare che cera il pensiero5 (1995-96) sono
itinerari che inchiodano le tante nevrosi, tipicamente italiane (Far finta
di essere sani), descrivono con sguardo impietoso i comportamenti dei
potenti (Gli omini), ironizzano, ma con amorevole comprensione, gli
atteggiamenti delle persone comuni (La paura), e rileggono con
profonda lucidit le nostalgie dei tempi passati (Qualcuno era
comunista).
Giorgio Gaber ritorna in studio di registrazione solamente nellultima fase
della sua vita, e i suoi ultimi lavori rappresentano lapice del suo pensiero,
che si spinge verso una antropologia complessa e sempre pi disincantata.
Il dubbio diviene elemento costante della sua scrittura, e pare mettere in
scacco luomo e il suo pensiero. Ma le composizioni di Gaber non
ricadono mai in un nichilismo6 o in una dimensione caotica dellesistenza:
uno sguardo ironico unito ad una tensione costante verso la fragilit
delluomo, sembra essere lunica certezza in grado di affrontare la storia e
il suo deserto esistenziale.
La mia generazione ha perso
4
Vedi anche i quattro doppi dvd di tutti i video che riguardano Giorgio Gaber a cura della fondazione che porta il suo
nome.
5
A questi titoli occorre aggiungere Anni affollati (1981-82) e Unidiozia conquistata a fatica (1997-2000).
6
Unantologia abbastanza esaustiva, spesso in forma di aforismi, Quando parla Gaber (Milano, Chiarelettere, 2011)
a cura di G. Harari.
Una vasta antologia in tre cd o due dvd raccoglie, alla fine del 2012 gli omaggi, che circa 60 artisti, molto diversi tra
loro, hanno reso a Gaber rivisitando molte sue canzoni. La pubblicazione intitolata Per Gaber io ci sono ed edita
dalla Sony.