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Si e' svolto a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti

umani", la mattina del 27 gennaio 2017, nel Giorno della memoria delle vittime
della Shoah, un incontro di riflessione con la partecipazione del professor
Osvaldo Ercoli, nell'Alto Lazio una delle figure piu' luminose dell'impegno per
la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera.
Nel corso dell'incontro si e' riflettuto sulla necessita' di non dimenticare
l'orrore dello sterminio nazista e di opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le
persecuzioni, a tutte le violenze; dalla memoria delle vittime traendo la
consapevolezza del dovere di agire per salvare le vite con la scelta nitida e
intransigente, concreta e coerente, della nonviolenza.
Dall'incontro ancora una volta anche un appello al Parlamento per due
provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la
schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di
giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di
voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Nel Giorno della memoria delle vittime della Shoah anche da Viterbo l'invito
all'impegno corale e persuaso di tutte le persone di volonta' buona contro la
guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro
il maschilismo e tutte le oppressioni; l'invito all'impegno corale e persuaso di
tutte le persone di volonta' buona per soccorrere, accogliere, assistere ogni
persona bisognosa di aiuto; per difendere la vita, la dignita' e i diritti di
tutti gli esseri umani; per difendere dalla devastazione e dalla distruzione
l'intera biosfera, l'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
*
Una breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli
Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia'
consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa
dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel
viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la
sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' stato tra gli animatori
del comitato che ha salvato l'area archeologica, naturalistica e termale del
Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo
Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in
cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di
sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico
amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le
iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato
protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu'
bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia
necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze...
Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno
civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa
occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra
ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che
sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da
tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la
dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune
impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera".
Ed e' stato scritto anche: "Ascoltare il professor Ercoli e' sempre
straordinariamente educativo, e di grande conforto: poiche' significa mettersi
alla scuola di una persona che unisce il rigore del ragionamento logico
all'affermazione del dovere morale e all'intransigenza dell'impegno civile, con
una sobrieta', una mitezza ed una saggezza che rendono ogni sua parola, ogni sua
argomentazione, non solo un dono prezioso per il pensiero e per l'azione, ma
anche un autentico gesto di amicizia che nel suo stesso darsi - in squisita
cortesia ed insieme in assoluta chiarezza e onesta' - degnifica gli
interlocutori tutti invitandoli ad esser parte del bene, del giusto, del vero".
Il 2 ottobre 2014, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza,
la Citta' di Viterbo, nella solenne cornice della Sala Regia di Palazzo dei
Priori, sede del Comune, gli ha tributato un riconoscimento in segno della
gratitudine dell'intera popolazione viterbese per il suo magistero di uomo di
pace: dinanzi a un uditorio commosso che aveva gremito la storica sala, il

sindaco ha consegnato al professor Ercoli un attestato della riconoscenza della


citta' tutta; nella motivazione del riconoscimento di cui e' stata data lettura
era scritto: "Al professor Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da
generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale
e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa
dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici
iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e
l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di
saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il
giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne
avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore
la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune
impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera,
la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace".
"UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE
Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le
persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui
risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli
che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone
rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia,
contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema
pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino
demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi
conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi
del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite
riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e' ora.
*
All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno
innumerevoli persone, tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro
Gandhi di Pisa
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"
Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice
Giuliana Beltrame, sociologa e attivista
Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"
don Gianni Bergamaschi
Ascanio Bernardeschi, saggista e militante
Massimiliano Bernini, deputato
Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova
Michele Boato, ecologista
Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'
Dario Borso, filosofo
Paolo Bosi, docente universitario
Silvio Bozzi, docente universitario
Anna Bravo, storica
Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna
Alberto Cacopardo, antropologo
Alessandro Capuzzo, ecopacifista
Gennaro Carotenuto, storico

Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica


Pilar Castel, autrice e attrice No War
Marco Catarci, pedagogista e docente universitario
Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti,
narratore di comunita'
Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita
Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di
Viterbo
don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"
Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina
Pasquale D'Andretta, formatore
Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu
Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola
Emanuela Dei, giornalista
Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore
nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International
Giorgio Demurtas, docente universitario
Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina
Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione
Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile
della Caritas diocesana di Viterbo
Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina
Angela Dogliotti, peace-researcher
Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia
Massimo Duranti, giudice di pace emerito
Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani,
l'ambiente
Carla Ermoli, pensionata
suor Maria Stella Fabbri
Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina
Sancia Gaetani, Wilfp Italia
Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita
Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti
gli esseri umani
Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"
Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza
Carmine Grassimo, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes
Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista
Paolo Henrici De Angelis, architetto
Paolo Hutter, giornalista
Luca Kocci, docente, giornalista, saggista
Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma
Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri
Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del
Comitato per la democrazia internazionale
Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale
Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie,
cittadinanza e mobilita'
Eugenio Longoni, militante antifascista
Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento
Monica Luisoni, attivista
Antonio Lupo, medico
Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria
Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa
Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice
Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink
Gian Marco Martignoni, Cgil Varese
Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso
l'Associazione San Martino de Porres
Cristina Mattiello, insegnante, giornalista
Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista

Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la


Palestina"
Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo
Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea
Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo
Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'
Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina
Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni
Giorgio Nebbia, ecologista
Giovanna Niccoli, attivista
don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax
Giovanna Pagani, Wilpf Italia
Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto
pacifista internazionale
Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher
Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax
Leo Piacentini, pensionato
Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di
Palermo
Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e
fisica, volontario nel carcere di Viterbo
Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"
Giuliano Pontara, filosofo
Franco Porcu, operaio
Alessandro Presicce, giurista
Andrea Pubusa, giurista
Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento
Mauro Pugni, Cdb di Modena
Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno
alle donne afghane
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'
Roberto Rampi, deputato
Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"
Annamaria Rivera, antropologa
Giorgio Roversi, pensionato
Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto
Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma
Antonia Sani, Wilpf Italia
Adriano Sansa, magistrato e poeta
Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la
democrazia
Eugenio Santi, presidente del Gavci
don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge
padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile
Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"
Renato Sasdelli, docente universitario e saggista
Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico
Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la
Costituzione
Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro
Innocenti"
Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della
Costituzione
Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati
Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"
di Viterbo
Pietro Soldini, responsabile immigrazione della Cgil
Irene Starace, Wilpf Italia
Olivier Turquet, educatore ed editore
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
Leonardo Varvaro, docente universitario
Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"

Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo


Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale
Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione
Franco Zunino, ingegnere
*
Per adesioni: centropacevt@gmail.com, crpviterbo@yahoo.it
Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini@camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso@senato.it
3. MATERIALI. QUATTRO BOZZE DI LETTERE: AI PARLAMENTARI, AGLI ENTI LOCALI, AI
MASS-MEDIA, A MOVIMENTI E ASSOCIAZIONI
Vi mettiamo a disposizione quattro bozze di lettere che potreste inviare
rispettivamente: 1) alle ed ai parlamentari; 2) agli enti locali; 3) ai massmedia; 4) a movimenti e associazioni, con cui chiedere il loro impegno.
Vi segnaliamo che e' possibile contattare tutti i parlamentari attraverso i siti
della Camera e del Senato; a nostro avviso sarebbe opportuno scrivere anche
almeno ai seguenti indirizzi:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini@camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso@senato.it
- e per opportuna conoscenza: on. Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei
Ministri:presidente@pec.governo.it (quest'ultimo indirizzo e' "pec", ma riceve
anche da caselle di posta elettronica non certificate).
Sperando che condividiate questa proposta, grazie fin d'ora per quanto vorrete
fare.
*
1) Bozza di lettera alle ed ai parlamentari
Gentile parlamentare,
poiche' nelle prossime settimane il Parlamento sara' impegnato nella definizione
della nuova legge elettorale le saremmo assai grati se volesse adoperarsi
affinche' nel dibattito che portera' ad essa sia introdotto il tema del
riconoscimento del diritto di voto ai milioni di persone presenti in Italia cui
attualmente tale diritto non e' riconosciuto essendo nate altrove.
Come e' a tutti noto vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di
persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui
mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del
nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono
intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a
sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad
impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri
effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora
sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro
vite riguardano.
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Come e' noto, esistono gia' significative esperienze di altri paesi cui far
riferimento, e in Italia un prezioso dibattito in materia (con particolar
riferimento ai profili non solo giuridici, ma anche politici ed etici) e'
iniziato negli ultimi decenni del Novecento, ovvero da quando l'Italia da paese
di emigrazione si e' progressivamente trasformata in paese di crescente
immigrazione.
E' ben noto che il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un
voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare
il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Peraltro non sfugge a nessuno che il riconoscimento dei diritti politici e' il
modo migliore, la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente il
razzismo e lo schiavismo, due crimini da cui anche il nostro paese e' aggredito.

Last, but not least, il riconoscimento dei diritti politici e' il modo migliore,
la guarentigia indispensabile, per contrastare adeguatamente l'emarginazione e
la disperazione di persone che private degli elementari diritti democratici
divengono ipso facto vittime reali o potenziali di ogni sorta di abusi e
umiliazioni; e quindi e' anche il modo migliore, la guarentigia indispensabile,
per contrastare adeguatamente il conseguente montare dello smarrimento e del
risentimento e con essi le possibili derive violente e criminali da parte di
persone cosi' brutalmente sopraffatte e fin annichilite da perdere la cognizione
del bene e del male e divenir preda di poteri mafiosi e terroristi, di
farneticanti, sadici e necrofili criminali predicatori d'odio e seminatori di
strage.
La barbarie si contrasta con il diritto, con la civilta', con l'umanita'.
Le saremmo assai grati se lei volesse impegnarsi a promuovere tra i suoi
colleghi parlamentari la consapevolezza dell'esigenza del riconoscimento del
diritto di voto a milioni di persone che vivono con noi, lavorano con noi, sono
i nostri vicini di casa, le persone con cui condividiamo la nostra
quotidianita', e che tuttora sono paradossalmente e iniquamente prive del
diritto a prendere parte alle decisioni pubbliche qui nel luogo in cui
concretamente si svolge la loro esistenza.
Ringraziandola per l'attenzione, auspicando un suo persuaso interessamento ed
effettivo impegno, la salutiamo cordialmente
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
*
2) Bozza di lettera agli enti locali
Oggetto: Proposta di sostegno all'appello "Una persona, un voto"
Egregio Sindaco del Comune di ... / Egregio Presidente della Provincia di ... /
Egregio Presidente della Regione ...,
vi proponiamo che l'ente locale da voi rappresentato esprima - attraverso un
ordine del giorno, una mozione o un altro atto amministrativo che riterrete
adeguato e opportuno - il vostro sostegno alla richiesta che il Parlamento nella
nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte
le persone residenti nel nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni
di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui
mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del
nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono
intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a
sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad
impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri
effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora
sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro
vite riguardano".
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri
personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come
padre Alex Zanotelli ed innumerevoli altre persone.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
*
3) Bozza di lettera ai mass-media
Oggetto: Un appello al Parlamento
Spettabile redazione / Egregia/o direttrice/direttore / Gentile giornalista,
sempre piu' numerose persone stanno sottoscrivendo la richiesta che il
Parlamento italiano nella nuova legge elettorale voglia finalmente riconoscere
il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese, essendovi in
Italia "oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui

lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono
nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le
nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono
in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico,
contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro
paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano
all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire
alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri
personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come
padre Alex Zanotelli.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vi saremmo assai grati se la vostra testata desse notizia dell'iniziativa e
ancor piu' se volesse sostenerla.
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
*
4) Bozza di lettera a movimenti e associazioni
Oggetto: Proposta di sostegno all'appello "Una persona, un voto"
Cari amici, egregi signori,
come forse gia' saprete sempre piu' numerose persone stanno sottoscrivendo la
richiesta che il Parlamento italiano nella nuova legge elettorale voglia
finalmente riconoscere il diritto di voto a tutte le persone residenti nel
nostro paese, essendovi in Italia "oltre cinque milioni di persone non native,
che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i
loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste
persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra
economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema
pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino
demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi
conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi
del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite
riguardano".
L'occasione e' propizia perche' si pervenga finalmente a riconoscere loro il
diritto di voto:
a) con legge ordinaria per quanto concerne le elezioni amministrative (nelle
quali peraltro fin dal secolo scorso il diritto di voto e' gia' riconosciuto
agli stranieri provenienti da altri paesi dell'Unione Europea);
b) con legge costituzionale per quanto concerne le elezioni politiche.
Hanno gia' espresso tra i primi il loro sostegno a questa proposta illustri
personalita' impegnate in difesa dei diritti umani e per il bene comune come
padre Alex Zanotelli.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vi saremmo assai grati se anche voi voleste condividere, sostenere e diffondere
questa proposta.
Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, un cordiale saluto
Luogo, data, firma, indirizzo del mittente
====================
UNA PERSONA, UN VOTO
====================

Per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che risiedono in


Italia
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)
Numero 12 del 27 gennaio 2017
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, email: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it,
web:http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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