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IL VALORE NUTRITIVO DEGLI ALIMENTI

Il valore nutritivo rappresenta la parte di energia assunta con gli alimenti che lanimale
in grado di utilizzare, la quota di sostanze azotate, minerali e vitamine digeribili e
metabolizzabili.
Una volta la definizione era strettamente legata alla quantit di energia , ora si
prendono in considerazione anche le proteine e i minerali.
I fabbisogni a cui bisogna sopperire sono di due tipi:
-

Di mantenimento : metabolismo basale, termogenesi di adattamento,


termogenesi alimentare, ativit fisica
Di produzione: energia prodotti zootecnici, energia sintesi metaboliche.

Lanimale che ingerisce un alimento ha infatti una risposta allo stesso, lo assimila e lo
utilizza nel catabolismo e nellanabolismo.

Lo schema generale del flusso di energia (slide 201) pu essere riferito solamente ai
poligastrici, infatti nei volatili urine e feci si mischiano quindi non posso determinare
lenergia digeribile ma solo quella lorda e quella metabolica posso comunque
assumere che sia dell8%, nei monogastrici invece non ci sono dei valori fissi , ad
esempio nei suini si pu stimare che la perdita di energia lorda valga il 15% e di quella
digeribile il 5%.
Lenergia metabolizzata varia in base alla vocazione produttiva dellanimale.
E. digeribile = E. lorda- E.feci
E. metabolizzabile= E. digeribile ( E. urine + E. gas)
E. Netta = E. metabolizzabile- extracalore

La prima perdita di energia dovuta agli escrementi fecali e molto varia in base al
tipo di alimento somministrato . arriva al 10% nei concentrati e fino al 60% nei
foraggi . In media per si pu dire che corrisponde al 25% e che varia in base alle
CARATTERISTICHE FISICHE DELLALIMENTO, cio legata alla sua fibrosit. Se il
foraggio non viene pascolato ma viene tagliato in un periodo avanzato della crescita
ho una maggiore perdita fino al 60%.
Le perdite di energia dovute alle CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLALIMENTO sono
legate alla sua parte proteica e si possono ricollegare quindi al secondo tipo di perdite
quelle dovute ad urine e gas. Queste perdite aumentano quando c un eccessivo
apporto di proteine o se le proteine sono di scarsa qualit cio hanno un apporto
amminoacidico non ideale.
Lenergia metabolizzabile nei poligastrici varia dal 5% per i concentrati al 10% per il
foraggio.

STIMA DELLENERGIA METABOLIZZABILE E DELLA PROTEINA RITENUTA ( slide 204)


MISURA DELLA DIGERIBILITA
1 Mj = 239 kcal
1UFI (unit foraggera latte) = 1700 kcal
1UFC (unit foraggera carne) = 1820 kcal
DIGERIBILITA (slide 222)
La misura della digeribilit si attua per ogni differente tipo di componente, proteina
carboidrato etc etc
La digeribilit rappresenta la percentuale dei principi nutritivi non presenti nelle feci
raccolte in un determinato lasso di tempo rispetto alla quantit degli stessi nutrienti
ingeriti in un lasso di tempo , cio la risposta dellanimale allalimento quanto ne
assimila?
I trattamenti termici sugli alimenti possono influenzare la digeribilit, insieme alle
caratteristiche intrinsehe dellalimento (contenuto di fibra , fattori antinutrizionali) e le
caratteristiche dellanimale che le consuma.
LA DIGERIBILITA GODE DELLA PROPRIETA ASSOCIATIVA O ADDITIVA?
Per quanto riguarda la composizione della dieta un alimento degradabile va associato
ad uno lentamente degradabile , ma non posso fare la media della loro digeribilit
quindi non gode di propriet additive ma associative.
Ad esempio se fornisco proteine con una leguminosa che ha un valore di digeribilit
del 40% e energia con un concentrato con digeribilit al 60% il valore complessivo
della digeribilit pu superare anche il 60%.
Questo pu accadere perch ad esempio c abbastanza N ma non c abbastanza
energia per fre proliferare i microrganismi e viceversa.

Non sempre per possibile utilizzare delle griglie per raccogliere le feci quindi
possibile utilizzare un sistema di marcatori naturali come il silice o non come lossio di
cromo accumunati dal fatto che non sono digeribili. In questo caso studio come varia il
rapporto tra il marcatore e il principio nutritivo della proteina .
AIA: acid insolubil ash

Negli anni scorsi sono stati utilizzati anche metodi in vitro sugli animali vivi, bloccati
dalle associazioni animaliste. In questo caso si preleva del liquido ruminale
dallanimale vivo con una fistolazione e viene estratto ed analizzato , questo metodo
stato sostituito con lutilizzo di pepsina e acido cloridrico per simulare lambiente
gastrico.

CINETICA DI DEGRADAZIONE RUMINALE/DEGRADAZIONE DI ORSKOV


Lanimale viene fistulato il cibo inserito in una sacchetto permeabile ed estratto per
studiarne la degradabilit , ripetuto per un tot di volte.
VALUTAZIONE PERDITE DI GAS
Se non ho una camera adatta la fisso all8%
PERDITA DI CALORE
Dipende dalla vocazione produttiva dellanimale.
Valore K moltiplicato per lenergia metabolizzabile .
Km = mantenimento
Kp= produzione
Ka= accrescimento
LIVELLO NUTRITIVO
Quantit di energi fornita rispetto al mantenimento.
Pari a 1= LIVELLO DI MANTENIMENTO
Pari a 2= IL DOPPIO DEL LIVELLO DI MANTENIMENTO
SISTEMA DI VALUTAZIONE ITALIANO
Ogni nutrinte ha un suo coefficiente calorico.

LA FROLLATURA DELLA CARNE


Il muscolo e la carne sono due cose chimicamente diverse grazie al processo di
Frollatura.
Dopo la morte il muscolo non pu irrorato di sangue e ossigeno, lATP non pu
essere rigenerato e aavvengono processi fermentativi e di produzione dellacido lattico
fino allesaurimento del glicogeno e la contrazione muscolare il RIGOR MORTIS. Si
abbassa il pH a un punto isoelettrico per le proteine che non hanno pi carica a questo
punto , avviene il rilascio dellacqua e nei lisosomi l proteine proteolitiche lacerano le
pareti e il muscolo si rilasa. Il tempo di frollatura aumenta allaumentare della massa .
MISURA DELLA CALORIMETRIA INDIRETTA
Si basa su calcoli stechiometrici relativi allossigeno e lanidride carbonica scambiati
dallanimale e allazoto emesso con le urine.
EQUIVALENTI TERMICI: quantit di calore emesso per bruciare la molecola.
QUOZIENTE RESPIRATORIO: rapporto tra CO2 prodotta e O2 consumato
AZOTO ESCRETO CON LE URINE cio sotto forma di urea lo calcolo con una gabbia
metabolica in cui raccolgo le deiezioni.
Ora posso calcolare il calore emesso per bruciare lalimento.
CALCOLO DELLA PROTEINA GREZZA : moltiplico il valore er 6.25 e so quanti grammi
sono stati bruciati e calcolo i kJ , mi faccio tutti i calcoli prendendo 1g come valore di
riferimento.
Per i lipidi e i carboidrati non ci sono prodotti di scarto oltre alla CO2 .
Per la percentuale di quoziente respiratorio attribuibile ai carboidrati.

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