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Febbraio 2016

ENERGY RAISER, FREE COOLING,


SISTEMI POLIVALENTI

Le nuove tecnologie per le pompe di calore

Lefficienza energetica si realizza quando si sviluppano


soluzioni tecniche che permettano di sfruttare al massimo
energia e calore provenienti dalle apparecchiature utilizzate
negli impianti di climatizzazione. Molto spesso le macchine
per la climatizzazione, soprattutto nel caso delle pompe

di calore, basano il loro principio di funzionamento sulla


variazione di stato di un fluido: le trasformazioni richiedono
assorbimento di calore, e in condizioni normali smaltiscono
calore come elemento di scarto di un processo generativo.

Si prenda come esempio un normale


refrigeratore, nel quale attraverso un ciclo
frigorifero a compressione, conosciuto
anche come ciclo Kelvin, si applica un lavoro
di compressione per trasformare il fluido
frigorifero dallo stato gassoso allo stato
liquido. Durante tale ciclo, viene prodotto del
calore che il pi delle volte viene disperso
in ambiente. Soffermandosi a riflettere in
modo pi attento su tale trasformazione,
che permette di climatizzare i nostri edifici
nel periodo estivo, viene naturale pensare al
perch tale calore non possa essere recuperato
per il riutilizzo in altri impianti, ad esempio per
pre-riscaldare lacqua calda sanitaria riducendo
la richiesta energetica da altre fonti, soprattutto
se le stesse utilizzano fonti non rinnovabili.

spettro, che vada al di l delle tecnologie


consolidate, le quali, purtroppo, non sempre
risultano essere sufficientemente sostenibili dal
punto di vista ambientale o energetico.
Quello dei Data Center un contesto
tipico nel quale la climatizzazione, ovvero il
raffrescamento dei locali, richiesta durante
tutto lanno, considerato che i carichi endogeni
riescono a innalzare la temperatura interna
agli ambienti, che devono essere raffrescati
per preservare la apparecchiature contenute
allinterno. Chiamati anche CED, sono edifici o
locali nei quali le apparecchiature informatiche
richiedono costante raffrescamento per
poter funzionare in modo ottimale, durante
tutte le ventiquattro ore e durante tutto
lanno. In questi contesti, ogni qualvolta la
temperatura dellaria esterna si abbassa ad
un livello inferiore rispetto alla temperatura
di mandata dellacqua verso limpianto,
possibile sfruttare tale condizione, senza dover
attivare completamente il gruppo frigorifero
per mantenere le condizioni di temperatura
dellacqua. Tale condizione raggiungibile
grazie alla sola trasmissione di calore tra aria ed
acqua, non richiedendo quindi energia esterna
per lattivazione del ciclo frigorifero.

In altri casi risulta necessario poter produrre


in tutte le stagioni acqua calda e fredda in
contemporanea, magari perch ledificio
viene utilizzato in modo intensivo nelle
mezze stagioni, o perch i carichi endogeni
sono talmente elevati che anche nel periodo
invernale necessario provvedere alla
climatizzazione di alcuni locali o, ancora,
perch ledificio ha una conformazione
tecnico-architettonica tale che le diverse
esposizioni dei singoli locali provochino
lesigenza di avere energia frigorifera o termica
contemporaneamente. Al progettista, in questo
caso, richiesta una visione globale ad ampio

Per questi contesti, il mercato della climatizzazione offre


soluzioni particolarmente interessanti:

GRUPPI REFRIGERATORI ENERGY RAISER;


SISTEMI POLIVALENTI;
GRUPPI FRIGORIFERI CON FREE-COOLING.

IL CICLO FRIGORIFERO A COMPRESSIONE


CICLO KELVIN
Il ciclo a compressione uno dei cicli
maggiormente diffusi nella produzione
di macchine frigorifere e si basa sullo
sfruttamento di un ciclo di compressione
per permettere al fluido frigorifero di subire
una trasformazione da gassoso a liquido.
La compressione del fluido comporta a un

cambiamento di stato dello stesso, da cui si


genera produzione di calore. La fase successiva
consiste nellespansione del fluido frigorifero,
con conseguente evaporazione del liquido da
cui si genera, in modo opposto rispetto alla
fase precedente, una sottrazione di calore.

CICLO FRIGORIFERO A COMPRESSIONE

Compressione

Il fluido viene
compresso con
conseguente aumento
di temperatura.

Condensazione

Il fluido attraversa uno


scambiatore di calore,
dove avviene una
trasformazione da stato
gassoso a stato liquido
con cessione di calore.

Valvola di
espansione

Il fluido interno
viene espanso
con conseguente
abbassamento di
temperatura.

Evaporazione

Il fluido attraversa
uno scambiatore di
calore, dove avviene
una trasformazione da
stato liquido a stato
gassoso con sottrazione
di calore. A questo
punto il ciclo pronto
per ripartire dal primo
punto.
Figura 1 - Fasi del ciclo frigorifero a compressione (Fonte Caleffi)

Invertendo il ciclo grazie ad una serie di sistemi di deviazione e allinserimento di una seconda
valvola di laminazione, possibile sfruttare tali macchine per riscaldare gli ambienti.

Ciclo di
riscaldamento

Ciclo di
raffrescamento

Figura 2 - Schema pompe di calore reversibili (Fonte Caleffi)

Per comprendere le fasi di un ciclo frigorifero, garantire che non vi possano essere tracce di
opportuno affidarsi ai diagrammi pressione- fluido frigorigeno allo stato liquido (sotto forma
entalpia dei fluidi frigoriferi.
di goccioline), che potrebbero giungere al
Nel punto AI il fluido frigorifero alluscita compressore danneggiandolo.
del condensatore in condizioni di sotto La fase successiva la fase di compressione
raffreddamento. necessario portare il durante la quale viene effettuato un aumento
fluido frigorifero in tale condizione, al fine di della pressione fino ad arrivare al punto
garantire che lo stesso
D.
Alluscita
del
si trovi in uno stato
compressore, il fluido
completamente liquido,
frigorifero
contiene
prima di poter essere
un
quantitativo
di
inviato allevaporatore
calore pari alla somma
del calore asportato
(Punto B) grazie a una
dallevaporatore
e
differenza di pressione
del calore ceduto dal
che viene garantita
compressore
stesso
da
uno
specifico
durante
il
lavoro
organo di laminazione
meccanico che viene
costituito
da
una
eseguito.
valvola di espansione
Il fluido surriscaldato,
termostatica. Da questo Figura 3 Diagramma pressione-entalpia fluido
al termine del ciclo
punto,
attraverso frigorifero (Fonte Climaveneta)
levaporazione del fluido si passa al punto C. In di compressione, attraversa il condensatore
calore
con
conseguente
questa fase si passa dallo stato liquido allo stato cedendo
di vapore saturo, con conseguente rimozione di abbassamento della temperatura del fluido
calore latente. Nel reale ciclo di trasformazione stesso, che condensa fino a ritornare al punto A
frigorifera, si effettua un surriscaldamento per ripartire con il ciclo.
del vapore fino ad arrivare al punto CI, per
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GRUPPI FRIGORIFERI ENERGY RAISER


I gruppi frigoriferi energy raiser sono unit
utilizzate negli impianti idronici a quattro tubi,
che permettono di recuperare energia termica
nel periodo estivo, durante lutilizzo di un
gruppo frigorifero, in modo pressoch gratuito.
Questa soluzione sfruttabile grazie
allinserimento di una batteria di scambio
termico che recupera il calore smaltito dal
condensatore durante i normali cicli di
raffreddamento dellacqua che viene utilizzata
nei cicli di climatizzazione, calore che verrebbe
altrimenti smaltito direttamente nellambiente
esterno. Questa soluzione trova particolare
diffusione in tutti quegli ambiti nei quali
richiesto il raffrescamento degli ambienti, ma
dove sono anche elevati i consumi di acqua
calda sanitaria. Tipici esempi sono il settore
ospedaliero, le cucine industriali, le strutture
sportive o edifici similari, ambiti nei quali
richiesto fluido freddo da inviare agli impianti
di climatizzazione e, contemporaneamente,
si verificano prelievi elevati di acqua calda
sanitaria.
In questi casi, un sistema energy-raiser permette
di recuperare lenergia di condensazione e
produrre acqua a temperatura tale da poter
essere utilizzata per il pre-riscaldamento,
ossia elevare la temperatura dellacqua
potabile prelevata da acquedotto prima che
la stessa venga inviata ai sistemi di accumulo
per la produzione di acqua calda sanitaria.
Conseguentemente, viene ridotta la potenza
termica richiesta a generatori di calore o altri
sistemi utilizzati per il mantenimento della
temperatura dellacqua sanitaria, soprattutto
nelle fasi di produzione istantanea.
Come detto in precedenza, il riscaldamento
dellacqua avviene in modo pressoch
gratuito, ma non completamente: ladozione
di una batteria di scambio termico posta sul
condensatore del gruppo frigorifero genera
una fisiologica perdita di carico lato aria, e
comporta un ovvio adeguamento dei sistemi
di ventilazione, generando un leggero aumento
dellenergia elettrica richiesta. evidente che
tale aumento di richiesta energetica limitato
e abbondantemente assorbito dal risparmio
energetico conseguente alla riduzione di
richiesta dei generatori di calore o di qualsiasi
altro sistema utilizzato come elemento di
compensazione del gap necessario per poter

raggiungere le condizioni di temperatura


dellacqua desiderata. In altri termini, il consumo
elettrico causato dai ventilatori pi grandi
nettamente inferiore rispetto al consumo
equivalente di gas che si avrebbe nel caso in cui
limpianto non fosse dotato di sistema energyraiser. I risultati di varie applicazioni testate in
ambito impiantistico, soprattutto nel caso di
interventi di riqualificazione energetica, hanno
portato ad avere valori di risparmio energetico
fino al 35% rispetto alle condizioni iniziali.
Rimane al progettista il compito di analizzare, in
modo puntuale, la soluzione tecnica pi idonea
in termini energetici.
evidente, infine, che il recupero di energia
ottenuto attraverso lutilizzo di tale tecnologia
ha, come effetto ulteriore, quello di ridurre
in maniera marcata le emissioni inquinanti
immesse in ambiente permettendo, quindi, di
aumentare anche la classificazione energetica
dellimmobile e di ottenere indubbi vantaggi
non solo diretti ma anche indiretti, mediante
laumento del valore proprio dellimmobile
stesso.
Unaltra applicazione su cui trovano particolare
diffusione i sistemi energy-raiser a quattro tubi
sono gli impianti di climatizzazione di nuova
realizzazione, dove i terminali adottati sono
del tipo radiante come, ad esempio, pavimenti
radianti, soffitti radianti o impianti simili, nel
caso in cui la conformazione architettonica
delledificio preveda locali con esposizioni
differenti. Nelle mezze stagioni pu essere
necessario riscaldare alcuni locali, mentre altri
devono essere climatizzati. In alcune situazioni,
lacqua calda recuperata a bassa temperatura,
e sar quindi opportuno valutare in modo
preliminare se tale soluzione sia applicabile in
modo corretto. Si pensi al caso in cui limpianto
radiante sia del tipo a pavimento standard,
ovvero con la serpentina annegata nella struttura,
caratterizzato da unelevata inerzia termica e
non in grado di adattarsi in modo veloce al
cambio delle condizioni interne dei locali. In
situazioni simili, volendo sfruttare un sistema
radiante a pavimento, sarebbe pi opportuno
utilizzare un sistema del tipo flottante, nel quale
la conformazione del pavimento tale da avere
inerzie termiche minori e in grado di adattarsi
meglio ai sistemi energy-raiser.

GRUPPI FRIGORIFERI POLIVALENTI


I gruppi frigoriferi polivalenti sono macchine in
grado di produrre energia termica e frigorifera
in modo contemporaneo. La differenza rispetto
ai sistemi precedentemente descritti consiste
nel fatto che, mentre i sistemi energy-raiser
sono caratterizzati da una batteria aria/acqua
opzionale che permette di recuperare potenza
termica dallaria calda espulsa dal condensatore,
nel caso dei gruppi polivalenti il ciclo
frigorifero caratterizzato da una sostanziale
modificazione degli elementi in esso inseriti.
Nel caso dei gruppi frigoriferi energy-raiser, di
fatto, lunico elemento caratterizzante, oltre
alla batteria aggiuntiva, sono i ventilatori aventi
caratteristiche tali da sopperire allaumento
di perdita di carico generata dalla batteria
stessa; di contro, hanno un limite legato ad un
recupero a bassa temperatura, che ovviamente

direttamente proporzionale alla temperatura


di condensazione del ciclo frigorifero
stesso. Le macchine polivalenti, di fatto,
sono macchine il cui ciclo frigorifero stato
studiato ad hoc, nelle quali il fluido frigorifero
attraversa contemporaneamente, o in base
alla richieste impiantistiche, due scambiatori di
calore freon/acqua permettendo di produrre
contemporaneamente acqua refrigerata e
acqua calda a temperatura pi alta rispetto alla
temperatura recuperabile nei sistemi energyraiser. In commercio esistono gruppi polivalenti
a quattro o addirittura a sei tubi.
I cicli di funzionamento di una unit polivalente
possono essere schematizzati come indicato
nelle tabelle seguenti.

CICLI DI FUNZIONAMENTO DI UNA UNIT POLIVALENTE


Fase estiva - Solo raffrescamento

Produzione di acqua fredda come un refrigeratore tradizionale attraverso linvio di acqua


refrigerata dallevaporatore, e condensazione dellaria verso lambiente esterno.

Fase estiva - Raffrescamento e produzione ACS

Produzione contemporanea di acqua refrigerata e acqua calda sanitaria attraverso il recupero


totale del calore di condensazione attraverso uno scambiatore di calore dedicato.

Fase invernale - Riscaldamento e produzione di ACS

Produzione di acqua calda ad uso riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria
come una normale pompa di calore.

Fase invernale - Sola produzione di ACS

Produzione di acqua calda sanitaria nei momenti in cui non vi richiesta dallimpianto di
riscaldamento, attraverso levaporazione ad aria verso lesterno e recupero termico dalla
condensazione ad acqua per la produzione di ACS su piastre dedicato.

Mezza stagione

Produzione di sola ACS (in ogni caso anche in estate o in inverno) con evaporazione in batteria.

Figura 4 - Schemi di funzionamento gruppo polivalente (Fonte Galletti)

GRUPPI FRIGORIFERI CON FREE COOLING


il compressore e interrompendo, quindi, il
normale ciclo frigorifero per produrre acqua
fredda alla temperatura richiesta dallimpianto
ogni qualvolta la temperatura dellaria esterna
lo consenta, mantenendo attivi i soli ventilatori.
Di fatto, il compressore lelemento meccanico
che nel ciclo frigorifero comporta il maggiore
assorbimento elettrico.
I gruppi frigoriferi con free cooling sono
equipaggiati con una batteria opzionale
adottata in modo specifico per poter effettuare
questo tipo di recupero. Sullevaporatore, infatti,
viene installata una valvola di deviazione che ha
la funzione di garantire linvio diretto dellacqua
fredda alluscita dellevaporatore stesso quando
il ciclo frigorifero attivato, ovvero di deviare
lacqua facendola transitare nella batteria
opzionale di free cooling quando vi siano le
condizioni favorevoli per poter attivare tale ciclo
di recupero.

Sono impiegati nelle situazioni in cui richiesta


una produzione di acqua refrigerata anche nel
periodo invernale, o perch gli ambienti stessi
richiedono una costante climatizzazione, come
nel caso dei Centri Elaborazione Dati (CED), o
perch i cicli industriali hanno macchinari che
devono essere raffreddati per garantire cicli di
lavoro corretti e continuativi, come nel caso di
macchine industriali per taglio laser o similari, o
come nel caso ospedaliero, per il raffrescamento
di macchine per la diagnostica (ad esempio
alcune unit per la risonanza magnetica per
le quali indispensabile il raffreddamento del
magnete interno).
proprio con queste condizioni che trovano
ampio utilizzo i sistemi free-cooling, che
letteralmente
significa
raffreddamento
gratuito.
I gruppi frigoriferi con free cooling permettono
di produrre acqua refrigerata disattivando

CICLO FRIGORIFERO CON SISTEMA FREE COOLING


STAGIONE ESTIVA
Lacqua viene completamente refrigerata grazie allattivazione del
normale ciclo frigorifero, nel quale lattivazione dei compressori
garantisce la circolazione attraverso condensatore, evaporatore ed
organo di laminazione. La batteria per il free cooling in stato di non
utilizzo.

STAGIONE INTERMEDIA
Lacqua viene refrigerata e viene raffreddata in parte grazie alla condizioni
dellaria esterna, e in parte grazie allattivazione del ciclo frigorifero anche
in regime di parzializzazione. La percentuale di free cooling ottenuto dal
sistema dipende dalla temperatura dellaria esterna.

STAGIONE INVERNALE
Quando la temperatura esterna sufficientemente bassa, viene
completamente spento il ciclo frigorifero, mantenendo attivati i soli
ventilatori, e lacqua viene completamente refrigerata nella batteria
aerotermica di free cooling.

Figura 5 - Ciclo frigorifero con sistema free cooling

Non va per dimenticato che, nel caso in cui


lo stesso gruppo frigorifero sia utilizzato nel
periodo invernale perch limpianto richiede in
modo continuativo acqua fredda, obbligatorio
valutare se sia necessario dotare limpianto di
opportuni fluidi che evitino il congelamento
dellacqua, soprattutto se sono presenti pi
unit refrigeranti poste in parallelo che vengano
tenute in stand-by.
Lutilizzo di liquidi antigelo, come per esempio i
glicoli, etilenico o propilenico, che normalmente
vengono utilizzati perch di ampia reperibilit
e ampiamente testati nel corso degli anni,
porta con s una serie di problematiche che
devono essere tenute in considerazione.
Sostanzialmente, tali liquidi comportano una
variazione delle caratteristiche fluido-chimiche
dellacqua che causa maggiori perdite di

carico allinterno dei circuiti di distribuzione


e una riduzione delle rese frigorifere delle
unit stesse, ma soprattutto richiede specifici
trattamenti dellimpianto stesso, al fine di ridurre
laggressivit della miscela sui materiali con
cui entra in contatto, richiedendo una verifica
periodica del pH e lintera sostituzione dei
liquidi dopo un certo periodo di utilizzo. Non va
dimenticato, inoltre, che lo smaltimento degli
stessi fluidi antigelo, dannosi per lambiente,
richiede operazioni specifiche che devono
essere effettuate da ditte specializzate, e quindi
i circuiti di scarico, ad esempio delle valvole
di sicurezza, devono essere caratterizzati da
reti indipendenti convoglianti in serbatoi
di stoccaggio stagni, dove poter eseguire il
recupero specifico.

ULTERIORI TECNOLOGIE ADOTTATE NEI REFRIGERATORI


Oltre ai normali sistemi di recupero energetico, le
case produttrici hanno investito notevoli risorse
per aumentare lefficienza dei propri prodotti
con lintento di aumentare lefficienza globale,
adottando i gruppi frigoriferi di compressori
centrifughi. Ma non va escluso che anche i
progettisti possano contribuire con soluzioni
tipo e sistemi di raffreddamento adiabatico.

Elevata vita del compressore grazie


allassenza di superfici soggette a usura
meccanica. I compressori centrifughi,
infatti, sono dotati di cuscinetti magnetici
senza attrito;
I compressori centrifughi a levitazione
magnetica non necessitano di olio di
lubrificazione per i motivi descritti in
precedenza;
Peso inferiore rispetto a compressori di tipo
a vite;
Facilita la conformit con i National Energy
Code (NEC) come la norma ASHRAE 90.1 e
la Direttiva Europea 2002/91/CE;
Ridotto livello di pressione sonora rispetto
ai compressori a vite o a pistoni;
Basse spese di manutenzione grazie
allassenza di olio, non vi la necessit di
sostituire tale fluido.
Come evidenziato in precedenza, ladozione
di compressori centrifughi pu portare a
ottenere una riduzione dei consumi di energia
elettrica anche del 50% rispetto a macchine
con compressori tradizionali, grazie alladozione
di inverter a frequenza variabile che permette
la riduzione della velocit di riduzione del
compressore, man mano che la temperatura
di condensazione e/o il carico di calore
diminuiscono.

Compressori centrifughi a levitazione


magnetica
I compressori centrifughi a levitazione
magnetica sono compressori che permettono
di raggiungere rendimenti elevati, non ottenibili
con compressori scroll o a vite.
I principali vantaggi ottenibili da tali compressori
sono i seguenti:
Straordinaria efficienza energetica da
cui si ottiene una notevole riduzione
dellemissione di CO2 in ambiente con
un miglioramento del +33% dellIPLV
(Integrated Part Load Value) in molte
applicazioni. La riduzione media della
richiesta di energia rispetto a un gruppo
frigorifero tradizionale si attesta in
condizioni normali attorno ad un 30 50%
(negli Stati Uniti queste elevate efficienze
contribuiscono a ottenere punti LEED
USGBC);

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Raffreddamento adiabatico gruppi frigo

del suo utilizzo, al fine di evitare depositi


calcarei, polvere o altro che possa ridurre le
sezioni di passaggio attraverso le alette delle
batterie. Si deve prestare attenzione, inoltre,
al possibile problema delle legionella;
Con ladozione dei pannelli adiabatici
necessario verificare preventivamente che
sia possibile variare la velocit dei ventilatori
per poter sopperire allaumento di perdita
di carico complessiva dellaria. Non ultimo,
va verificato che leventuale aumento
delle velocit dei ventilatori non comporti
il superamento dei limiti di rumorosit
previsti per la specifica applicazione e
per il contesto in cui si inserisce il gruppo
frigorifero.
Il sistema di raffreddamento adiabatico dellaria,
prima dellattraversamento della batteria di
condensazione, comporta una serie di vantaggi:
Risparmio energetico che pu arrivare fino
al 30%;
Aumento della capacit di raffreddamento
complessiva della macchina;
Aumento dellefficienza globale del sistema;
Protezione
della
macchina
dai
surriscaldamenti.
Se si ipotizza di essere nelle condizioni di
temperatura esterna dellaria pari a 32C con il 60%
di umidit relativa, attraverso il raffreddamento
adiabatico, sar possibile portare laria ad una
temperatura di circa 25,4C con i conseguenti
benefici di efficienza e producibilit frigorifera
conseguente.

Il raffreddamento adiabatico gruppi frigo


rappresenta unaltra interessante soluzione che
pu essere adottata per aumentare lefficienza
di un gruppo frigorifero o, soprattutto, nel caso
di unit di refrigerazione esistenti, per poter
garantire il corretto funzionamento delle stesse
anche con temperature esterne elevate. Il trend
delle temperature esterne degli ultimi anni
in aumento e capita non di rado che alcuni
gruppi frigoriferi realizzati per poter operare
in modo corretto con le temperature esterne
rilevate negli anni passati possano, in alcuni
periodi particolarmente caldi dellanno, portarsi
in parzializzazione, ossia ridurre la potenza
frigorifera prodotta per auto proteggersi, qualora
la temperatura esterna fosse troppo alta e la
pressione di esercizio della macchina superasse i
livelli di sicurezza prestabiliti dal produttore.
Per poter abbassare la temperatura dellaria in
aspirazione al gruppo frigorifero, possibile
eseguire un raffreddamento adiabatico della
stessa. Laria, prima di raggiungere la batteria
di condensazione del gruppo frigorifero, viene
raffreddata attraverso ladozione di una serie di
ugelli che sono in grado di nebulizzare acqua
con la quale laria pu essere raffreddata, o
attraverso dei pannelli adiabatici. necessario
prestare particolare attenzione nelladottare tale
tecnologia, per i seguenti motivi:
Lacqua deve essere adeguatamente e
opportunamente trattata e filtrata, prima

Figura 16 - Esempio di
temperatura dellaria a seguito
del raffreddamento adiabatico

Il sistema di tipo a pannelli adiabatici composto


da un pannello che viene posto davanti alla
batteria di condensazione. La collocazione
del pannello garantisce anche che la batteria
non venga colpita direttamente dai raggi

solari, riducendo lirraggiamento della stessa.


Davanti alla batteria, ci sono una serie di ugelli
nebulizzatori dai quali, attraverso una pompa ad
alta pressione, viene vaporizzata lacqua.
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