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I cicli termodinamici

La macchina ciclica M pu essere realizzata in due modi:


1 Sistema cilindro-pistone
2 Circuito chiuso percorso da un fluido di lavoro.

Un ciclo per la produzione di potenza ruota in senso orario, la


temperatura TH della sorgente calda superiore alla
massima temperatura del ciclo, quella della sorgente fredda
TC inferiore alla minima temperatura del ciclo.
Nei cicli inversi (frigoriferi e pompe di calore) TH e TC sono
comprese nel ciclo che ruota in senso antiorario.
Ciclo diretto (o di potenza)

In entrambi i casi
larea compresa nel
ciclo proporzionale
al lavoro netto
scambiato
W = QH - QC

Ciclo inverso

TH

TC

Considerazioni base nello studio dei cicli


In ogni singola trasformazione che compone un ciclo viene scambiato o solo calore o
solo lavoro: sappiamo costruire dispositivi che scambiano nel miglior modo possibile
o solo calore o solo lavoro.
ISOVOLUMICA si scambia calore
1 Sistema cilindro-pistone
+
ADIABATICA si scambia lavoro

2 Circuito chiuso

ISOBARA si scambia calore


+
ADIABATICA si scambia lavoro

Il ciclo di Carnot un particolare ciclo teorico di riferimento che pu essere realizzato


con qualsiasi tipo di macchina ciclica (cilindro-pistone o circuito chiuso), utilizzando
qualsiasi tipo di fluido di lavoro (gas o vapore).
Esso composto da quattro trasformazioni quasi statiche: 2 adiabatiche + 2 isoterme.
2

Considerazioni base nello studio dei cicli


La maggior parte dei dispositivi tecnologici per la
produzione di energia meccanica o elettrica opera
utilizzando un ciclo termodinamico diretto.
Ciclo ideale: simile al ciclo reale omologo per
costituito da sole trasformazioni quasi-statiche.
Ciclo di Carnot ha la massima efficienza tra tutti I
cili che operano tra le stesse temperature TH e TC.
A differenza dei cicli ideali esso completamente
reversibile, non quindi un modello realistico.
La modellazione un
potente strumento
ingegneristico: rende
possibile lo studio di
sistemi molto complessi
mettendone in evidenza
gli aspetti principali.
Questo viene fatto
introducendo delle
semplificazioni e
perdendo in accuratezza.

Rendimento termodinamico

Lanalisi di sistemi e di cicli


complessi pu essere
semplificata utilizzando
sistemi e/o cicli ideali.
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Prime ipotesi semplificative


Su un diagramma T-s, il rapporto tra
larea racchiusa dal ciclo e larea
sottesa dalla trasformazione di
somministrazione del calore
rappresenta il rendimento del ciclo.
Qualsiasi modifica in grado di
aumentare tale rapporto far aumentare
il rendimento del ciclo.

Semplificazioni adottate nellanalisi dei


cicli:
1. Si trascurano gli attriti. Di conseguenza, il
fluido di lavoro non soggetto a perdite di
carico durante il suo passaggio in condotti
o dispositivi quali scambiatori di calore.
2. I processi di compressione ed espansione
sono processi quasi-statici.
3. Condotti e dispositivi sono adiabatici.

I risultati ottenuti nellanalisi dei


cicli sono risultati ottenuti in
condizioni ideali. I cicli vengono
confrontati utilizzando per tutti
le medesime ipotesi.

Sui diagrammi P-v e T-s, larea racchiusa dal


ciclo pari al lavoro netto scambiato.

Il ciclo di Carnot
E composto da quattro trasformazioni reversibili:
somministrazione di calore isoterma, espansione
isoentropica, reiezione di calore isoterma e compressione
isoentropica.
Per cicli ideali e reali: lefficienza aumenta
allaumentare della temperatura media alla quale
viene fornito il calore e al diminuire della
temperatura media alla quale viene scaricato il
calore.

Una macchina di Carnot a flusso stazionario.

Diagrammi P-v e T-s di


un ciclo di Carnot.

I Cicli tecnologicamente realizzabili


Cicli che conservano le 2 adiabatiche
OTTO: cilindro-pistone, gas, 2 adiabatiche + 2 isocore
JOULE-BRAYTON: circuito, gas, 2 adiabatiche + 2 isobare
RANKINE: circuito, vapore, 2 adiabatiche + 2 isobare
DIESEL: cilindro-pistone, gas, 2 adiabatiche + 1 isocora + 1 isobara
Ciclo di Carnot
2 adiabatiche +
2isoterme

Cicli che conservano le 2 isoterme


STIRLING: cilindro-pistone, gas, 2 isoterme + 2 isocore
ERICKSON: cilindro-pistone o circuito, gas, 2 isoterme + 2 isobare
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Ulteriori ipotesi semplificative per i cicli a gas


1. Il fluido di lavoro aria e si comporta come
un gas ideale biatomico.
2. Tutte le trasformazioni che compongono il
ciclo sono quasi-statiche.
3. Il processo di combustione sostituito da
un processo di somministrazione del
calore.
4. Il processo di espulsione sostituito da un
processo di reiezione del calore che riporta
il fluido nello stato iniziale.
Il processo di combustione sostituito
da un processo di scambio termico con
una sorgente ad alta temperatura.
Aria standard: il fluido di lavoro aria standard (gas ideale com Mm = 28,96 kg/kmol
e CP = 1,005 kJ/(kg K)) che inizia il ciclo a pressione atmosferica e alla temperatura
di 25 C.
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I cicli per i motori alternativi a combustione interna


Rapporto di compressione
=

VMAX VPMI vMAX


=
=
VMIN VPMS vMIN

Wnetto = PME area pistone corsa = PME cilindrata


Pressione
media effettiva

PME =

Wnetto
Wnetto
Wnetto
=
=
VMAX VMIN vMAX vMIN cilindrata

Motori ad accensione comandata (Otto)


Motori ad accensione spontanea (Diesel)

Nomenclatura dei motori a combustione interna.

CICLO OTTO: il ciclo ideale di riferimento per i


motori ad accensione comandata

Diagrammi P-v del ciclo ideale e reale per un motore ad accensione comandata.
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Motore a quattro tempi


1 ciclo = 4 tempi = 2 rotazioni dellalbero
Motore a due tempi
1 ciclo = 2 tempi = 1 rotazione dellalbero

1-2 Compressione isoentropica


2-3 somministrazione di calore isocora
3-4 Espansione isoentropica
4-1 reiezione di calore isocora

I motori a due tempi sono


meno efficienti dei motori a
quattro tempi, sono per
pi semplici, meno costosi
ed hanno elevati rapporti
potenza/peso e
potenza/volume.

Il ciclo Otto simmetrico


DiagrammaT-s di
un ciclo Otto
ideale.

Schema di principio di un
motore a due tempi.
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qe = q23 = u3 u2 = cv (T3 T2 )
OTTO

T1 T4 1
T
W
Q Qu
Q
c (T T )
= netto = e
=1 u =1 V 4 1 =1 1
T
Qe
Qe
Qe
cV (T3 T2 )
T2 3 1
T2
k 1

k 1

v
T1 v2
T
= = 3 = 4
T2 v1
T3
v4
OTTO = 1

VMAX V1 v1
= =
VMIN V2 v2

1
k 1

Nei motori ad
accensione
comandata il
rapporto di
compressione
limitato
dallautoaccensione
(battito in testa).
Rendimento in funzione del
rapporto di compressione del
ciclo(k = 1.4).

qu = q41 = (u1 u4 ) = cv (T4 T1 )

Il rendimento del ciclo Otto


aumenta allaumentare del
rapporto k = cP/cV .
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CICLO DIESEL: il ciclo ideale di riferimento per i


motori ad accensione spontanea
Nei motori Diesel, solo laria viene compressa durante la fase
di compressione, non si ha il problema dellautoaccensione.
I motori Diesel possono quindi lavorare a rapporti di
compressione molto pi elevati di quelli dei motori a ciclo Otto,
tipicamente tra 12 e 24.

1-2 compressione
isoentropica
2-3 somministrazione di
calore isobara
3-4 espansione
isentropica
4-1 reiezione di calore
isocora.

Il ciclo Diesel non simmetrico


Nei motori Diesel la candela sostituita da
un iniettore di combustibile, laria viene
compressa fino a superare la temperatura di
autoaccensione del combustibile utilizzato.

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V3 v3
=
Rapporto volumetrico di introduzione
V2 v2

qe = q23 = h3 h2 = cP (T3 T2 )
DIESEL

qu = q41 = (u1 u4 ) = cv (T4 T1 )

T
T1 4 1
T
W
Q Qu
Q
c (T T )
= netto = e
=1 u =1 V 4 1 = 1 1
T
Qe
Qe
Qe
cP (T3 T2 )
kT2 3 1
T2

Adiabatica 1-2

Isobara 2-3

k 1

1
T1 v2
= = k 1
T2 v1

Isocora 4-1

T1 T4
T P
= 4= 4
P1 P4
T1 P1

T2 T3
T v
= 3 = 3 =
v2 v3
T2 v2

Dividendo membro a membro ladiabatica 1-2 per la 2-4

P1v1k = P2 v2k
P3v3k = P4 v4k

P4 v4 P3 v3
P v
= 4 = 3
P1 v1 P2 v2
P1 v2

DIESEL

T4 v3
=
T1 v2

1 k 1
= 1 k 1
k ( 1)

A pari rapporto di compressione si ha OTTO > DIESEL


Rendimento del ciclo Diesel in funzione del rapporto volumetrico di
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compressione e del rapporto di introduzione (k=1.4).

Il CICLO JOULE-BRAYTON: ciclo ideale per le


trurbine a gas
Il processo di combustione sostituito da una somministrazione di calore a pressione
costante, il processo di scarico da una reiezione di calore a pressione costante.
1-2 Compressione isoentropica (in un compressore adiabatico)
2-3 Somministrazione di calore isobara (scambiatore di calore ideale)
3-4 Espansione isentropica (turbina adiabatica)
4-1 Reiezione di calore isobara (scambiatore di calore ideale)

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qe = q23 = h3 h2 = cP (T3 T2 )

qu = q41 = (h1 h4 ) = cP (T4 T1 )

rapporto manometrico di compressione =

JOULE

PMAX P2 P3
= =
PMIN P1 P4

T1 T4 1
T
W
Q Qu
Q
c (T T )
= netto = e
=1 u =1 P 4 1 = 1 1
T
Qe
Qe
Qe
cP (T3 T2 )
T2 3 1
T2
1 k
k

1 k
k

1 k
P3
T1 P2
1
= = = k = k 1
T2 P1
P4
k
1 k
Wnetto Qe Qu
1
JOULE =
=
= 1 k = 1 k 1
Qe
Qe
k

Diagrammi T-s e P-v per il


ciclo ideale Joule-Brayton.

Rendimento del
ciclo Joule in
funzione del
rapporto
manometrico di
compressione.
Valori pi frequenti
= 11 16
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I due pi importanti campi di


applicazione delle turbine a gas sono
la propulsione aeronautica e e la
produzione di energia elettrica.

Fissate Tmin e Tmax, il lavoro netto del


ciclo cresce con il rapporto di
compressione fino a raggiungere il
massimo per = (Tmax/Tmin)k/[2(k - 1)], e
poi decresce.

La massima temperatura del ciclo


limitata dalla massima temperatura
sopportabile dalle pale di turbina. Tale
parametro limita anche il rapporto
manometrico di compressione.
Laria in ingresso al ciclo lossidante per
il processo di combustione, serve inoltre
a raffreddare le pale della turbina. Il
rapporto aria/combustibile pu essere
pari o superiore a 50.

Una frazione importante del


lavoro prodotto dalla turbina
utilizzato per il funzionamento del
compressore.

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Metodi per migliorare lefficienza termodinamica


1. Aumento della temperatura di combustione e/o di ingresso in turbina
2. Aumentare lefficienza delle macchine (turbine, compressori)
3. Modifica del ciclo base (interrefrigerazione, rigenerazione,
ricombustione).

Ciclo reale
Si discosta anche di molto dal ciclo ideale
Cause: Irreversibilit in turbina e
compressore, perdite di carico, perdite di
energia termica.

Rendimenti Isoentropici di compressore e


turbina
C =

WIDEALE h2 s h1
=
WREALE h2 a h1

T =

WREALE h3 h4 a
=
WIDEALE h3 h4 s

Scostamento del ciclo reale dal


ciclo ideale a causa delle
irreversibilit.
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IL CICLO JOULE CON RIGENERAZIONE


Spesso si ha che la temperatura del fluido alluscita della
turbina molto maggiore della temperatura alluscita del
compressore.
Si pu quindi pensare di riscaldare il fluido ad alta
pressione in uscita dal compressore utilizzando il fluido in
uscita dalla turbina. Il processo viene realizzato
utilizzando uno scambiatore di calore controcorrente
(rigeneratore o recuperatore).
Leffetto quello di aumentare il rendimento del ciclo a
pari lavoro utile, si consuma infatti una quantit inferiore
di combustibile.

DiagrammaT-s di un ciclo
Joule con rigenerazione.

Schema dimpianto di un ciclo a gas rigenerato.

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qrig ideale = h5' h2 = h4 h2

qrig reale = h5 h2
rig =

qrig reale h5 h2
=
qrig ideale h4 h2
T5 T2
T4 T2

Efficienza rigeneratore
con modello aria standard

T1 kk1
= 1
T3

Rendimento del ciclo con


modello aria standard

rig =

JOULErig

Efficienza del
rigeneratore

DiagrammaT-s di un ciclo
Joule rigenerato.

La rigenerazione pu
essere utilizzata agli
Il rendimento del ciclo dipende elevati rapporti di
sia dal rapporto tra la minima e compressione?
massima temperatura sia dal
rapporto di compressione.
Linfluenza della rigenerazione
Rendimento di un
sul rendimento tanto maggiore
ciclo a gas con e
quanto minore sono: il rapporto
senza
tra la minima e la massima
rigenerazione.
temperatura ed il rapporto di
compressione.

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CICLO JOULE CON INTERREFRIGERAZIONE,


RICOMBUSTIONE E RIGENERAZIONE
Per minimizzare il lavoro del compressore e massimizzare
quello della turbina, deve essere:

DiagrammaT-s di un ciclo Joule con un compressore a due stadi interrefrigerato,


una turbina a due stadi con ricombustione e rigenerazione.

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Compressore multistadio con interrefrigerazione: il lavoro richiesto per comprimere un gas


tra due pressioni pu essere diminuito suddividendo la compressione su pi stadi e
raffreddando il gas alluscita di ogni stadio. In tal modo il volume specifico del fluido viene
mantenuto quanto pi basso possibile.
Turbina multistadio con ricombustione il volume specifico del fluido viene mantenuto quanto
pi alto possibile, si massimizza il lavoro dalla turbina.
Interrefrigerazione e ricombustione se non sono utilizzate insieme alla rigenerazione
implicano sempre una diminuzione del rendimento del ciclo. Perch?
Confronto tra i
lavori in ingresso
ad un
compressore a
singolo stadio
(1AC) e a due
stadi con
interrefrigerazione
(1ABD).

Allaumentare del numero di stadi di


compressione ed espansione, il ciclo con
interrefrigerazione, ricombustione e
rigenerazione approssima un ciclo con due
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isoterme.

CICLI IDEALI PER LA PROPULSIONE A GETTO


I motori a turbina a gas sono diffusamente utilizzati nella propulsione aerea perch leggeri,
compatti e con elevato rapporto peso/potenza.
Il loro funzionamento a circuito aperto secondo un ciclo ideale denominato ciclo della
propulsione a getto.
Il ciclo ideale della propulsione aerea differisce dal ciclo Joule utilizzato negli impianti per la
produzione di energia elettrica. I gas in turbina non si espandono fino alla pressione
ambiente ma fino ad una pressione tale che la potenza prodotta dalla turbina sia quella
necessaria a muovere il compressore e gli ausiliari (gen. elettrico e pompe idrauliche).
Il lavoro netto prodotto pertanto nullo. La spinta propulsiva per laeromobile viene ottenuta
accelerando in un ugello i gas a pressione relativamente elevata che escono dalla turbina.
Laereo viene spinto accelerando un fluido nel verso opposto al moto. Tale effetto pu
essere ottenuto: accelerando leggermente una grande massa di fluido (motore ad elica),
accelerando notevolmente una piccola massa (motore a getto o a turbogetto) o con
entrambi I sistemi (motore turboelica).

Nei motori a getto i gas ad alte pressione


e temperatura alluscita dalla turbina
sono accelerati attraverso un ugello per
fornire la spinta.
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Spinta netta sviluppata: differenza tra quantit di moto dellaria che entra nel motore
a bassa velocit e quella dei gas combusti che escono dal motore ad alta velocit.

F = (m& w)u (m& w)e


Potenza di spinta

L&sp = F wa = m& (wu we )wa [W]

Rendimento termico
L&sp
=
Q& e

La potenza di spinta
il prodotto della spinta
F per la velocit
dellaeromobile wa.

Componenti principali di un motore a turbogetto e ciclo ideale sul diagramma T-s.

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Sviluppi del motore a turbogetto (1952)


I primi aeromobili erano tutti del tipo a elica,
equipaggiati con motori simili ai motori
automobilistici.
Sia i motori ad elica sia quelli a getto hanno
punti di forza e di debolezza, diversi sono stati i
tentativi per combinare le caratteristiche positive
dei due motori in un unico motore.
Due di tali tentativi sono il motore a turboelica
(propjet) ed il motore a doppi flusso (turbofan).

Lenergia fornita ad un motore


turbogetto (con la combustione
di un combustibile) assume
diverse forme.

Turbofan o motore a doppio flusso (1955).

Nel motore turbogetto a


doppio flusso la soffiante
mossa dalla turbina forza una
notevole quantit di aria
attraverso un condotto che
avvolge il motore. La spinta
dovuta sia ai gas combusti ad
alta velocit che lasciano la
turbina sia allaria a bassa
velocit forzata dalla soffiante
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Motore utilizzato per


laereo Boeing 777.
Pratt & Whitney PW4084
turbofan capace di
produrre la spinta di 374
kN. Lunghezza 4.87 m,
diametro ventola 2.84 m,
peso 6800 kg.

I vari tipi di motore:


Turbofan, Propjet, Ramjet, Sacramjet, Rocket

Motore a turboelica (turboprop).

Autoreattore o motore ramjet.

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