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3 Strutture in acciaio 1
Fig. a
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5 Lacciaio 5.3 Strutture in acciaio 2
nodo di capriata
appoggio di capriata
Fig. b
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5 Lacciaio 5.3 Strutture in acciaio 3
Il collegamento fra la trave secondaria e quella principale av- condaria, squadrette e bulloni. Questa verifica viene effettuata
viene in genere tramite un nodo-cerniera, cio con una sulla base di 2 ipotesi [fig. e]:
unione in grado di trasferire lo sforzo di taglio dallanima 1. la rigidezza a torsione della trave principale si considera
della trave secondaria allanima della trave principale; questa nulla;
unione pu essere di due tipi:
2. i bulloni si considerano unicamente soggetti a sforzi di ta-
nodo-cerniera per travi appoggiate [fig. c];
glio.
nodo-cerniera per travi continue [fig. d].
Con lipotesi 1. non vengono presi in considerazione i mo-
Limitando il nostro studio solo al primo tipo di nodo, abba- menti torcenti che si manifestano sulle ali delle squadrette, in
stanza frequente, la continuit della struttura fra le due travi si quanto si ipotizza che queste vengano a far parte integrante
ottiene realizzando il collegamento mediante squadrette ese- dellanima della trave principale che, pensata con rigidezza
guite con profili angolari, scelte in funzione delle caratteristi- nulla, si pu torcere trascinando cos le squadrette, che non
che geometriche delle travi da collegare, e bulloni. Il calcolo vengono quindi sollecitate a torsione; ne consegue che i bul-
di verifica del nodo-cerniera consiste nella verifica di tutti loni del collegamento non vengono sollecitati a trazione, ma
gli elementi che lo compongono, cio travi principale e se- solo a taglio (ipotesi 2.).
Fig. c
Fig. d
Fig. e
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5 Lacciaio 5.3 Strutture in acciaio 4
Le caratteristiche di sollecitazione vengono quindi determi- Si pu ora studiare il collegamento riportato in figura h fra una
nate in base alle suddette ipotesi semplificative, che vengono trave secondaria e una principale, che trasmette uno sforzo di
tradotte graficamente in figura f per lunione con la trave se- taglio V.
condaria, che trasmette lo sforzo di taglio V, e in figura g per
lunione con la trave principale.
Fig. f Fig. g
Fig. h
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5 Lacciaio 5.3 Strutture in acciaio 5
Le [1] danno origine alle seguenti forze di taglio orizzontali Verifica delle squadrette
Hc e verticali Vc che agiscono nei bulloni di collegamento alla In corrispondenza della sezione C-C [fig. h (a)], la coppia di
trave secondaria, essendo n il loro numero [fig. i]: squadrette soggetta alle seguenti sollecitazioni:
VC VC = V MC = V a
VC = [3]
n
In figura m riportata la sezione delle due squadrette, distan-
MC ziate della quantit ta corrispondente allo spessore dellanima
HC = [4] della trave secondaria, nella quale evidenziata la sezione re-
h
sistente netta An (zone pi scure) delle due squadrette, corri-
con risultante: spondente alla loro area depurata dei fori che vale:
RC = VC2 + H C2 [5] An = 2 t h n d t
essendo n il numero dei bulloni e d il diametro dei fori.
Analogamente le [2] danno origine alle forze [fig. l]:
VD
Verifica della trave secondaria
VD = [6] La forza con la quale viene serrato il bullone determina sul
n
contorno del foro una pressione, detta pressione di rifolla-
MD mento, riferita a una superficie rettangolare definita dalla
HD = [7] proiezione del diametro db del bullone sullo spessore ta della-
h
nima della trave secondaria [fig. n].
RD = VD2 + H D2 [8]
Fig. m
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