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Questa opera stata realizzata

dalla Redazione Web Macro


utilizzando estratti dei libri e DVD:

Blue Mind
La Scienza dellInvisibile
La Coscienza dellAcqua
Il Tuo Corpo Implora Acqua
Curarsi con Acqua e Limone
Acqua e Sale

ISBN: 978-88-7869-480-4

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perch tu ottenga il meglio da te stesso.
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to di realizzare il progetto VIVERE MACRO, che contiene ogni volta estratti
dei nostri migliori best seller. Ogni brano stato selezionato perch rappre-
senta un valore, un principio, un consiglio Macro che desideriamo regalarti.

Scegliere di vivere in modo Macro una scelta coraggiosa e responsabile, che


porta benessere, salute, consapevolezza e apertura mentale.

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Da sempre abbiamo scelto di essere, in ambito editoriale, diversi. Ma la nostra
una diversit che non alza barriere, apre piuttosto a splendidi nuovi orizzonti.
Vivere Macro differente e fa la differenza. Una gran bella differenza!

I sentieri si fanno viaggiando.


(Gandhi)
Abbiamo intenzione di continuare a scoprire sentieri inesplorati e a creare per-
corsi avvincenti. Speriamo di poterlo fare insieme a te. Questi libri di assaggi
vogliono essere un modo in pi per tenerci compagnia durante il viaggio.

Grazie per aver scelto


di fare un pezzo di strada con noi.
La Redazione Web Macro
Introduzione
Il nostro istinto ci dice che in acqua stiamo bene: c qualcosa in questa
straordinaria sostanza che ci affascina e ci attrae. Forse perch la super-
ficie terrestre coperta per pi del settanta per cento da acqua, o perch
quando veniamo al mondo il nostro corpo composto per il settantotto
per cento di essa. Forse perch lottanta per cento del nostro cervello
acqua nella sua composizione minerale, oppure perch lacqua delle nostre
cellule paragonabile a quella che si trova nel mare
Il nostro Pianeta somiglia pi a una biglia blu, e noi stessi, creature uma-
ne, siamo usciti dalle acque: stata lacqua a ospitare i nostri antenati, le
prime forme di vita di questo pianeta, cos come durante i primi mesi della
nostra vita, siamo accolti dallambiente acqueo del grembo materno.
Medici e nutrizionisti, almeno su questo, sono concordi: bere acqua fa
bene a tutti e previene molti disturbi.
Ma perch? Qual questo legame magico che ci vede cos connessi alle-
lemento acqua?
Questo numero di Vivere Macro ti offre alcuni spunti di riflessione per
capire meglio il legame tra uomo e acqua e ti invita a sperimentare i be-
nefici di questa magica alchimia uomo-natura.
Indice
LA FELICIT BLU
Pagina 6

ACQUA: LA SCIENZA DELLINVISIBILE


Pagina 22

IL SEGRETO DELLA VITA IN UNA GOCCIA DACQUA


Pagina 38

ACQUA CHE CURA


Pagina 41

ACQUA E LIMONE: LA BEVANDA DELLA SALUTE


Pagina 54

LACQUA, LA MATERIA PRIMA DELLA VITA


Pagina 64
Blue Mind

1.
LA FELICIT BLU

Lacqua materia e matrice, madre e ambiente naturale della vita.


Senzacqua non c vita.
Albert Szent-Gyrgyi, scopritore della vitamina C

Sono in piedi su un molo degli Outer Banks, 15 m al di sopra della


superficie dellAtlantico. A sinistra e a destra, davanti, dietro e sotto di
me, non posso vedere altro che oceano. Porto in testa un copricapo azzur-
ro che assomiglia a una cuffia da bagno ornata di gioielli, e un pesante ca-
vo nero serpeggia lungo la mia schiena come una coda di cavallo. Anche
se sembro una comparsa di un film con Esther Williams finita per errore
ne il dormiglione di Woody Allen, in realt sono un ratto da laboratorio
umano, e sono qui per misurare la mia risposta cerebrale alloceano.
La cuffia il centro nervoso di un elettroencefalografo mobile (EEG), in-
ventato dal dottor Stephen Sands, esperto di scienza biomedica e direttore

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La felicit Blu

scientifico della Sands Research. Steve un ragazzone grande e grosso dalla


calvizie incipiente, che potrebbe essere scambiato per linsegnante di scienze
delle scuole superiori locali che funge anche da allenatore di football, o forse
per il capitano di uno dei pescherecci dalto mare che negli Outer Banks so-
no a casa loro. Stabilitosi a El Paso (citt sul fiume San Antonio) dopo aver
abitato a Long Beach, California, e a Houston, Texas, Steve trascorse diversi
anni nellambiente accademico in qualit di professore, utilizzando la dia-
gnostica cerebrale per immagini per fare ricerca sulla malattia di Alzheimer.
Nel 1998 fond Neuroscan, che divenne il maggior fornitore di strumen-
tazione e software per EEG alla ricerca neurologica. Nel 2008 Steve fond
poi Sands Research, compagnia che si occupa di neuromarketing, un nuovo
campo che si serve dei dati comportamentali neurofisiologici per tracciare la
risposta cerebrale alla pubblicit. La risposta delle persone a un qualunque
tipo di stimolo, compresa la pubblicit, include lattivit conscia ci che
possiamo esprimere verbalmente e lattivit subconscia ha scritto Steve.
Ma le risposte subconsce non possono essere monitorate attraverso i tradi-
zionali metodi di ricerca sul marketing. Quando gruppi di neuroni vengo-
no attivati nel cervello da un qualunque tipo di stimolo (unimmagine, un
suono, un odore, un contatto, un dolore, un piacere, o unemozione) viene
generata una piccola scarica elettrica che indica che nella corteccia sono at-
tive le funzioni neurologiche come la memoria, lattenzione, lelaborazione
linguistica e lemozione. Esaminando attentamente il luogo in cui tali scari-
che elettriche si verificano nel cervello, le strumentazioni EEG full spectrum
a sessantotto canali possono misurare qualsiasi cosa, dallimpegno comples-
sivo alla cognizione, dallattenzione, al livello di stimolazione visiva o uditi-
va, se sono coinvolte le capacit motorie del soggetto e con quale efficacia
i circuiti del riconoscimento e della memoria vengono stimolati. Quando
si combinano le scansioni EEG con il tracciato del movimento oculare si
ottengono dati unici, completamente non verbali, su come una persona stia
processando lambiente dei media o del mondo reale, istante per istante di-
ce Steve.
Considerata lattuale perplessit nei confronti del valore degli sforzi
promozionali, i dati di Steve sono sempre pi ricercati. Sands Research

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Blue Mind

esegue studi sullimpatto della pubblicit per conto delle pi grandi mul-
tinazionali del mondo; ma forse la sua maggiore fama le deriva dallAn-
nual super bowl ad neuro ranking, classifica che valuta le risposte neuro-
logiche degli spettatori a quegli spot pubblicitari da 3,8 milioni di dollari
(3,4 milioni di euro) al secondo. (Tra gli spot su cui ha lavorato la squa-
dra di Steve cerano quelli ben noti in cui alcune persone sedute su una
spiaggia con le spalle alla cinepresa guardavano la sabbia bianca e lacqua
blu, con delle bottiglie di birra Corona sul tavolino tra loro, e niental-
tro che lo sciabordare del mare come colonna sonora. Questa campagna
ha reso famosa quella birra, associata per sempre al tempo trascorso sulle
spiagge delloceano tropicale).
Nei mesi che precedettero il mio viaggio negli Outer Banks, ero stato
contattato dal direttore dello sviluppo commerciale della Sands Research,
Brett Fitzgerald. Brett un tipo da grandi spazi aperti, che aveva lavorato
con gli orsi nel Montana. Avendo sentito parlare del mio lavoro che com-
binava la scienza dellacqua con le neuroscienze, mi contatt per vedere se
fosse possibile creare un qualche progetto insieme. Prima ancora che ne ve-
nissi a conoscenza, lui sal su un aereo diretto in California e ci incontram-
mo lungo la costa a nord di casa mia per parlare del cervello alimentato
dal mare. Poco tempo dopo ero su un aereo diretto in North Carolina.
Oggi Brett mi ha procurato una versione dello scan EEG della Sands
Research in grado di rilevare lattivit del cervello umano con lo stesso
grado di precisione di una risonanza magnetica funzionale per immagini
(RMF). I dati raccolti dagli elettrodi di questingioiellata cuffia da bagno
sono campionati duecentocinquantasei volte al secondo, e, dopo essere
stati amplificati per lanalisi, permetteranno ai neuroscienziati di vedere
in tempo reale quali aree del cervello sono stimolate. Generalmente tali
dati vengono utilizzati per monitorare le risposte degli acquirenti quando
si fermano a guardare nuovi prodotti su uno scaffale nei grandi magazzi-
ni come Walmart. In questo caso, tuttavia, i sessantotto elettrodi inseriti
nella cuffia che ho in testa serviranno a misurare ogni mia oscillazione
neurologica mentre mi tuffo nelloceano. la prima volta che si pen-
sato di usare un equipaggiamento del genere in prossimit dellacqua (o

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La felicit Blu

nellacqua), e provo un po di preoccupazione non soltanto per la corren-


te (il gioco di parole non intenzionale) incompatibilit tra la tecnologia
e il mare, ma anche per quello che potremmo imparare. Anche Brett
preoccupato (la cuffia e lapparecchio che esegue le scansioni non costano
poco). In futuro tutta questa attrezzatura verr resa impermeabile e potr
essere utilizzata sottacqua, o mentre si sta facendo surf. Ma per oggi ci
stiamo solo augurando che, n lequipaggiamento n io, saremo inservibi-
li dopo il test e lelaborazione degli schemi qui sul molo spruzzato di sale.
Solo negli ultimi tempi la tecnologia ci ha permesso di immergerci nelle
profondit del cervello umano e nelle profondit del mare. Con questi pro-
gressi la nostra capacit di studiare e comprendere la mente umana si am-
pliata fino a includere un flusso di nuove idee sulla percezione, le emozioni,
lempatia, la creativit, salute e guarigione, e la nostra relazione con lacqua.
Diversi anni fa ho trovato un nome per questa connessione umano-ac-
qua: la Mente Blu, uno stato leggermente meditativo caratterizzato da
calma, serenit, armonia, e da un senso di generale felicit e soddisfa-
zione nei confronti della vita nellistante presente. Tale stato ispirato
dallacqua e dagli elementi ad essa associati, dal colore blu alle parole che
usiamo per descrivere le sensazioni collegate allimmersione, approfitta delle
connessioni neurologiche che si sono formate nel corso dei millenni. Molti
di tali schemi e preferenze cerebrali sono stati scoperti soltanto di recente,
grazie a scienziati innovativi e a una tecnologia allavanguardia.
Negli ultimi anni, lidea di presenza mentale si avvicinata sempre di
pi allortodossia scientifica. Di quella che una volta era considerata una
ricerca marginale della vacuit orientale, oggi si riconoscono i diffusi be-
nefci. Attualmente la ricerca di quel genere di concentrazione e consapevo-
lezza che caratterizzano la Mente Blu si estende dalla scuola al consiglio di
amministrazione e al campo di battaglia, dallo studio del dottore alla sala
da concerto, fino alle linee costiere del mondo intero. Lo stress prodotto
nelle nostre vite sovraccariche rende pi urgente questa ricerca.
La stupefacente influenza dellacqua non significa che essa sostituisce
tutti gli altri sforzi per raggiungere uno stato di presenza mentale, ma
piuttosto che essa li accresce, intensifica ed espande. Tuttavia questo libro

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Blue Mind

non una guida sul campo alla meditazione, n un esame dettagliato di


metodi per vivere unesistenza pi consapevole. Per usare una metafora
basata sullacqua, vi offre una bussola, una piccola barca, alcune vele, e
una carta dei venti. In unepoca in cui siamo legati alle ancore dello stress,
della tecnologia, dellesilio dal mondo naturale, del soffocamento profes-
sionale, dallansia personale e delle spese per la salute, e privi di unauten-
tica privacy, sciogliere gli ormeggi meraviglioso. Nel suo libro Blue Ro-
oms [Stanze Blu; N.d.T.] John Jerome scrive che nellimmersione rituale
mattutina, ci che procura quel piccolo momento esistenziale entrando
in acqua, la sua totale privacy. Nuotare una faccenda tra me e lacqua,
e nientaltro. Nellistante in cui lacqua mi avvolge, io sono solo, e grato
di esserlo. Aprite la vostra Mente Blu e i porti in cui fare scalo divente-
ranno visibili.
Per navigare correttamente in queste profondit, nel corso degli anni
ho messo insieme un eclettico gruppo di scienziati, psicologi, ricercatori,
educatori, atleti, esploratori, uomini daffari e artisti per riflettere su un
interrogativo fondamentale: che cosa accade quando il pi complesso
dei nostri organi, il cervello, incontra la caratteristica del pianeta pi
ampiamente diffusa, lacqua?
Da biologo marino a cui lacqua familiare come la terra, ritengo
che gli oceani, i laghi, i fiumi, le piscine, e addirittura le fontane possa-
no irresistibilmente influenzare la nostra mente. Istintivamente lo sap-
piamo: ci sono delle buone ragioni per cui birra Corona ha scelto una
spiaggia e non, tanto per dire, un recinto per il bestiame per il suo spot.
E ci sono delle spiegazioni logiche alla nostra tendenza a recarci sul bor-
do dellacqua per vivere alcuni dei momenti pi significativi della no-
stra vita. Ma perch?
Dal pontile guardo il vasto Atlantico e immagino tutti i modi in cui la
vista, il suono, e lodore dellacqua stanno esercitando uninfluenza sul mio
cervello. Mi concedo un momento per prendere nota dei sentimenti che
stanno sorgendo. Ad alcune persone, lo so, il mare provoca paura e stress;
a me, invece, incute timore reverenziale e una profonda pace in cui mi im-
mergo e dalla quale traggo nuovo vigore. Faccio un profondo respiro e mi

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La felicit Blu

immagino il salto, con i cavi che scorrono dietro di me mentre mi tuffo


nelle onde che si innalzano intorno al molo. I tracciati EEG riflettono sia
la mia paura che la mia euforia nel momento del contatto con lacqua. Im-
magino il dottor Sands scrutare il monitor mentre sopraggiunge il flusso
dei dati.
Lacqua riempie la luce, il suono, laria, e la mia mente.

LA NOSTRA RELAZIONE (IN CORSO DI


EVOLUZIONE) CON LACQUA
Migliaia di persone sono vissute senza amore,
ma non una sola senzacqua.
W.H. Auden

C qualcosa nellacqua che ci attrae e ci affascina. Non c da stupir-


si: essa la sostanza pi presente sulla Terra e, insieme allaria, lingre-
diente principale per sostenere la vita cos come la conosciamo. Tanto
per cominciare, il plankton marino fornisce pi della met dellossigeno
del nostro pianeta. Sulla Terra ci sono approssimativamente 332,5 mi-
lioni di miglia cubiche (535,107 milioni di km3) di acqua, il novantasei
per cento della quale salina. (Un miglio cubico di acqua contiene pi
di tremilaottocento miliardi di litri). Lacqua copre pi del settanta per
cento della superficie terrestre, e il novantacinque per cento di quelle
acque deve ancora essere esplorato.
Visto da pi di un milione e mezzo di chilometri di distanza il nostro
pianeta assomiglia a una piccola biglia blu; da centocinquanta milioni di
chilometri un minuscolo puntino azzurro. Com inappropriato chia-
mare questo pianeta Terra, quand cos evidentemente Mare ha osserva-
to acutamente lo scrittore Arthur C. Clarke.
Questa semplice metafora della biglia blu richiama con forza alla men-
te il fatto che il nostro un pianeta liquido. Lacqua lelemento sine

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Blue Mind

qua non della vita e sembra essere presente in tutto luniverso, pertanto
comprensibile che la NASA impieghi una strategia che possiamo chiama-
re seguire lacqua come primo criterio nella ricerca di altra vita nelluni-
verso mi ha detto Lynn Rothschild, astrobiologa presso lAmes Research
Center della NASA di Mountain View, California.
Anche se possibile che non sia lunico solvente per la vita, di sicuro
un ottimo solvente, poich abbondante, allo stato liquido a unampia
gamma di temperature, galleggia quand solida, consentendo lesistenza
di laghi e lune coperti di ghiaccio, ed ci che utilizziamo qui sulla Terra.
Che perlustrino luniverso o vaghino qui, a casa loro, gli esseri umani
hanno sempre ricercato la vicinanza con lacqua. Si calcola che lottanta
per cento della popolazione mondiale viva entro un centinaio di chilome-
tri dalla costa di un mare, di un lago, o di un fiume. Pi di mezzo mi-
liardo di persone deve il proprio sostentamento direttamente allacqua, e
due terzi delleconomia globale deriva da attivit che implicano lacqua
in qualche forma. Allincirca un miliardo di persone nel mondo dipen-
de principalmente da fonti proteiche basate sullacqua. ( molto probabile
che un aumento del consumo di oli contenenti omega-3 derivanti dallas-
sunzione di pesce e molluschi, abbia avuto un ruolo cruciale nellevoluzio-
ne del cervello umano. E, come discuteremo pi avanti in questo libro, il
mercato ittico ha oggi una diffusione globale inimmaginabile anche solo
una decina di anni fa). Usiamo lacqua per bere, per fare pulizia, per lavo-
rare, per divertirci, e per viaggiare. Secondo U.S. Geological Survey, negli
Stati Uniti ogni persona consuma dai trecento a poco meno di quattro-
cento litri di acqua al giorno per quelli che vengono considerati i nostri
bisogni di base. Nel 2010 lAssemblea generale delle Nazioni Unite ha
dichiarato: Lacqua salubre e pulita un diritto umano essenziale per il
pieno godimento del diritto alla vita.
La nostra innata relazione con lacqua, tuttavia, si spinge ben pi
in l delleconomia, del cibo, o della vicinanza. I nostri antenati usci-
rono dallacqua e nel corso dellevoluzione passarono dal nuotare allo stri-
sciare poi al camminare. I feti umani nei primi stadi di sviluppo presenta-
no ancora delle strutture che assomigliano a fessure branchiali, e noi tra-

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La felicit Blu

scorriamo i primi nove mesi di vita immersi nellambiente acqueo del


grembo materno. Alla nascita il nostro corpo , approssimativamente al
settantotto per cento, composto da acqua. Invecchiando, questa percen-
tuale scende al di sotto del sessanta per cento, ma il cervello continua a
essere fatto di acqua allottanta per cento. La densit del corpo umano nel
suo insieme quasi la stessa dellacqua, il che ci permette di galleggiare.
Nella sua composizione minerale, lacqua delle nostre cellule paragona-
bile a quella che si ritrova nel mare. Lo scrittore scientifico Loren Eiseley
ha descritto gli esseri umani come un modo che lacqua utilizza per an-
darsene in giro al di fuori dei fiumi1.
Noi traiamo ispirazione dallacqua ascoltandola, annusandola
nellaria, giocandoci dentro, camminandole a fianco, dipingendola,
facendo surf, nuotando o pescando, scrivendone, fotografandola, e
dando origine a ricordi duraturi sulle sue rive. Nellintero corso della
storia si vede la nostra profonda connessione con lacqua descritta nellar-
te, nella letteratura, e nella poesia. Nellacqua io sono bellissimo am-
mise Kurt Vonnegut2.Lacqua ci pu dare energia, che si tratti di energia
idraulica come di idratazione, delleffetto tonico dellacqua fredda spruz-
zata sulla faccia, o della sensazione riposante generata dal suono gentile e
ritmico delle onde che si frangono su una costa. Limmersione nellacqua
tiepida stata utilizzata per millenni al fine di dare ristoro al corpo come
alla mente. Lacqua guida molte delle nostre decisioni, dal cibo di origine
marina che mangiamo ai nostri momenti pi romantici, dal luogo in cui
viviamo agli sport che ci piacciono, fino alle vacanze e al tipo di relax che
scegliamo. Lacqua qualcosa che lumanit ha avuto caro fin dallinizio
della storia, e ha un significato diverso per ciascuno scrive larcheo-logo
Brian Fagan. Sappiamo istintivamente che stare vicino allacqua ci rende
pi sani e pi felici, riduce lo stress e ci d pace.
Nel 1984 Edward O. Wilson, biologo dellUniversit di Harvard ed en-
tomologo, ha coniato il termine biofilia per descrivere la sua ipotesi secon-
do cui gli esseri umani avrebbero impresso nei geni un legame istintivo
con la natura e con gli organismi viventi con cui condividiamo il nostro pia-
neta. Wilson ha teorizzato che, poich abbiamo trascorso la maggior parte

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Blue Mind

della nostra storia evolutiva (tre milioni di anni e centomila o pi generazio-


ni) nella natura prima di iniziare a formare delle comunit o costruire citt,
noi proviamo un amore innato per i paesaggi naturali. Come un bambino
dipende da sua madre, gli esseri umani sono sempre dipesi dalla natura per
la loro sopravvivenza. E proprio come istintivamente amiamo nostra madre,
siamo legati alla natura fisicamente, cognitivamente ed emotivamente.

Non siete venuti in questo mondo.


Ne siete usciti, come unonda dalloceano.
Qui non siete degli stranieri.
Alan Watts

Questa predilezione per madre natura ha un profondo impatto estetico.


Il defunto Denis Dutton, un filosofo il cui interesse centrale era rivolto al
punto dincontro tra arte ed evoluzione, riteneva che ci che consideriamo
bello risultasse dal nostro collegamento innato con quel tipo di paesaggio
naturale che un tempo assicurava la nostra sopravvivenza come specie. Du-
rante una conferenza TED dal titolo A Darwinian Theory of Beauty [Una
teoria darwiniana della bellezza; N.d.T.], Dutton espose delle scoperte ba-
sate sulla psicologia evolutiva e su uninchiesta del 1997 relativa alle pre-
ferenze artistiche contemporanee. Quando alle persone veniva chiesto di
descrivere un bel paesaggio, egli osserv, gli elementi erano sempre gli
stessi: spazi aperti, ricoperti di erba bassa, costellati di alberi. Se a questa
scena si aggiunge lacqua, o in primo piano o come una lontana appari-
zione bluastra che allocchio appare come unindicazione della sua presen-
za, lattrattiva di quel paesaggio va alle stelle. Dutton ipotizz che questo
paesaggio universale contenesse tutti gli elementi indispensabili alla so-
pravvivenza umana: erba e alberi per cibarsi (e per attirare animali com-
mestibili), la possibilit di scorgere il pericolo (umano o animale) in avvici-
namento prima che ci raggiunga, alberi su cui arrampicarsi per sfuggire ai
predatori, e la presenza di una fonte dacqua accessibile nelle vicinanze. Nel
2010 alcuni ricercatori dellUniversit di Plymouth nel Regno Unito hanno

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La felicit Blu

chiesto a venti adulti di esprimere una valutazione nei confronti di oltre


cento fotografie di ambienti naturali e urbani diversi. Per quanto riguarda-
va la positivit dello stato danimo evocata, le loro preferenze e la capacit
rigenerante percepita, gli intervistati hanno assegnato voti pi alti a tutte
le immagini contenenti acqua, che rappresentassero tanto paesaggi naturali
quanto ambienti urbani, rispetto alle foto in cui lacqua non era presente.
Marcus Eriksen, un educatore scientifico che una volta navig dalla costa
statunitense delloceano Pacifico alle Hawaii sopra una zattera interamente
fatta di bottiglie di plastica, ha esteso lipotesi di Dutton fino a includere
le coste marine e le rive dei laghi o dei fiumi. La sua ipotesi che proprio
come la savana ci permetteva di avvistare un pericolo a grande distanza, gli
abitanti delle linee costiere potevano scorgere predatori o nemici che arri-
vavano dallacqua. Ancor meglio, raramente i predatori terrestri giungeva-
no dallacqua, e la maggior parte dei predatori marini non poteva uscire
dallacqua o sopravvivere sulla terraferma. E, sempre meglio, la quantit di
cibo e di risorse materiali reperibili nellacqua o vicino ad essa spesso sor-
passava quanto poteva essere trovato sulla terraferma. Le fonti di cibo ve-
getale e animale si possono esaurire durante linverno, ha osservato Erik-
sen, ma i nostri antenati potevano pescare o raccogliere molluschi per tutto
lanno. E poich per sua natura lacqua si muove e scorre, invece di doversi
spostare per chilometri alla ricerca di foraggio, i nostri antenati potevano
camminare lungo una spiaggia o la riva di un fiume e vedere che cosa lac-
qua avesse portato, o che cosa fosse arrivato sulla sua sponda.
Mentre gli esseri umani stavano sviluppando una preferenza evolutiva
per un certo tipo di paesaggio che comprendeva lacqua, il cervello umano
veniva a sua volta plasmato dalle esigenze ambientali. Infatti, secondo il
biologo molecolare John Medina, il nostro cervello si svilupp per risol-
vere problemi collegati alla sopravvivenza in un ambiente esterno instabi-
le, e a farlo in un movimento quasi costante. Immaginate di essere uno
dei nostri antichi antenati Homo Sapiens, che viveva in quel paesaggio
ideale della savana pi di duecentomila anni fa. Anche se voi e la vostra
famiglia avete abitato questo particolare luogo per un certo tempo, dove-
te comunque essere sempre allerta nei confronti di qualunque minaccia

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Blue Mind

significativa o potenziale fonte di cibo. Ogni giorno porta nuove condi-


zioni: il tempo atmosferico, animali, frutti, e altre piante commestibili. Se
esaurite certe fonti di cibo dovete cercarne altre, il che significa una co-
stante esplorazione del vostro ambiente per imparare nuove cose riguardo
al luogo in cui vi trovate e a eventuali ulteriori fonti di cibo e di acqua di-
sponibili per voi e per la vostra famiglia. Forse incontrate nuove piante o
animali, alcuni dei quali sono commestibili, a differenza di altri. Imparate
dai vostri errori cosa raccogliere e cosa evitare. E mentre voi e i vostri figli
apprendete, il vostro cervello viene modellato e modificato da molteplici
forze: le vostre esperienze individuali, le vostre interazioni sociali e cultu-
rali, e il vostro ambiente fisico. Se doveste sopravvivere e riprodurvi, una
parte di quel nuovo cablaggio verr trasmesso ai vostri discendenti sotto
forma di un cervello pi complesso. Ulteriori informazioni utili alla so-
pravvivenza saranno codificate socialmente in vivaci storie e canti.
Il sistema nervoso di un animale la parte che coordina lattivit tra-
smettendo segnali su quanto sta accadendo sia allinterno che allesterno
del corpo. Esso fatto di speciali tipi di cellule chiamate neuroni, e la sua
dimensione e complessit spaziano da alcune centinaia di cellule nervose
nei vermi pi semplici a qualcosa come ventimila neuroni nella lepre di
mare californiana (Aplysia californica, un fantastico mollusco dai grandi,
a volte giganteschi neuroni che lhanno reso il beniamino dei neurobio-
logi negli ultimi cinquantanni), per arrivare ai cento miliardi degli esseri
umani. Esamineremo nei dettagli il cervello e il DNA umani nei prossimi
capitoli, ma c una cosa importante da chiarire prima di lasciare i nostri
antenati nella lontana savana: proprio come il cervello umano cambiato
e si evoluto nel corso dei millenni, il nostro cervello individuale cambia
ed evolve dal giorno in cui nasciamo fino a quello della nostra morte. A
partire dagli anni Settanta e Ottanta, studi di importanza cruciale hanno
dimostrato che il nostro cervello in uno stato di costante evoluzione,
con i neuroni che crescono, si connettono e muoiono uno dopo laltro.
Tanto la struttura fisica del cervello quando la sua organizzazione
funzionale sono plastiche, poich cambiano durante la nostra vita a
seconda della necessit, dellattenzione, degli input sensoriali, del raf-

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La felicit Blu

forzamento, delle emozioni e di molti altri fattori. La neuroplasticit


del cervello, ovvero la sua capacit di continuare ininterrottamente a crea-
re nuove reti neuronali, rimodellare quelle esistenti ed eliminare i circuiti
che non vengono pi usati a causa dei cambiamenti nel comportamento,
nellambiente, e nei processi neuronali quella facolt che ci permette di
imparare, formare ricordi nel corso della vita, ricuperare le funzioni con-
seguenti a un ictus o a una perdita di vista o di udito, di vincere le abi-
tudini distruttive e diventare una versione migliore di noi stessi. La neu-
roplasticit spiega perch nel cervello di un violinista, o di una violinista,
una quantit sproporzionata di spazio rispetto alla media sia dedicata al
controllo della diteggiatura della sua mano, e come studiare in vista degli
esami possa effettivamente aumentare lo spazio corticale preposto a un
particolare argomento (funzioni pi complesse generalmente richiedono
pi materia cerebrale). Come vedremo pi tardi, spiega anche certi com-
portamenti negativi, come il disordine ossessivo-compulsivo.
In questo libro sentirete parlare spesso della neuroplasticit, dal mo-
mento che essa esemplifica una delle premesse fondamentali della Mente
Blu: il fatto che il nostro cervello, questi magnifici 1,360 chili di tessuto
fatto quasi allottanta per cento di acqua, nel bene e nel male plasmato
da una molteplicit di fattori che includono le nostre percezioni, le nostre
emozioni, la nostra biologia, la nostra cultura e il nostro ambiente.
Sentirete anche parlare molto di felicit. Anche se la ricerca della
felicit stato un interesse cruciale per lumanit quasi da prima an-
cora che potessimo assegnare un nome al sentimento, dallantichit
in poi i filosofi hanno discusso sulle cause e sugli usi della felicit;
compositori, scrittori e poeti ci hanno riempito la testa con storie di
felicit perduta e ritrovata. Nel Ventunesimo secolo, tuttavia, la ricer-
ca della felicit divenuta uno dei principali criteri di giudizio della
qualit della nostra vita. La felicit unaspirazione di ogni essere uma-
no hanno scritto John F. Helliwell, Richard Layard e Jeffrey D. Sachs
nel World Happiness Report 2013 [Rapporto sulla Felicit Mondiale 2013;
N.d.T.] delle Nazioni Unite, che stila una classifica di centocinquantasei
Paesi secondo il livello di felicit dei loro cittadini3. un obiettivo vitale:

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Blue Mind

Coloro che sono emotivamente pi felici, che conducono vite pi


soddisfacenti e vivono in comunit pi felici, hanno maggiori probabilit
sia oggi che in futuro di essere felici, produttivi, e inseriti nella societ.
Questi benefici a loro volta si trasmettono pi diffusamente alle famiglie,
ai luoghi di lavoro, e alle comunit, a beneficio di tutti4.
Lo scopo della nostra vita di essere felici dice il Dalai Lama, e
con tutti i vantaggi che porta la felicit, chi non daccordo? Il risulta-
to che oggi siamo bombardati di libri che parlano della felicit, studi
(e storie) sulla felicit, e ogni genere di ricerca sul tema della felicit.
Parleremo di alcuni di quegli studi pi avanti, e discuteremo del perch
lacqua rappresenti la pi profonda scorciatoia per la felicit, ma baster
dire che stato dimostrato che una maggiore felicit individuale migliora
le nostre relazioni, ci aiuta a essere pi creativi, produttivi ed efficienti sul
lavoro (procurandoci di conseguenza maggiori entrate), aumenta il nostro
autocontrollo e la nostra capacit di fronteggiare le situazioni, ci rende pi
generosi, cooperativi e comprensivi5, migliora lefficienza dei nostri sistemi
immunitario, endocrino e cardiovascolare, abbassa i livelli di cortisolo e il
ritmo cardiaco, diminuisce linfiammazione, rallenta il progresso delle ma-
lattie e aumenta la longevit6. Le ricerche dimostrano che la quantit di fe-
licit che proviamo si diffonde allesterno, influenzando non solo le persone
che conosciamo ma anche gli amici dei loro amici (arrivando quindi a tre
dei famosi sei gradi di separazione)7. Le persone felici dimostrano un grado
superiore di cognizione e attenzione, prendono decisioni migliori, si curano
maggiormente di se stesse, e sono migliori amici, colleghi, vicini di casa,
coniugi, genitori e cittadini8. La Mente Blu non soltanto sorridere quan-
do ci si trova vicino allacqua, ma sorridere ovunque.

18
La felicit Blu

Tratto da:
Blue Mind
Autore: Wallace J. Nichols

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21
La Scienza dellInvisibile

2.
ACQUA: LA SCIENZA
DELLINVISIBILE

Due secoli di storia


Sono trascorsi pi di duecento anni da quando il medico tedesco di
campagna Samuel Hahnemann scioglieva in alcool organismi vegetali,
animali o minerali, tinture madri che poi diluiva con successivi passaggi
in acqua. A ogni diluizione, sbatteva violentemente il flacone con un
centinaio di colpi contro una superficie rigida ma elastica, quale la coperta
di pelle di un libro1. Nasceva cos lOmeopatia.
Questi colpi, senza i quali il preparato non rimedio omeopatico ma
soltanto sostanza diluita, si chiamano succussione o dinamizzazione. Le

1. Hahnemann, S., Organon (VI ed.), Red, Como, 1985.

22
Acqua: la scienza dellinvisibile

diluizioni pi adoperate sono nella proporzione 1:100 oppure 1:10 e


quindi: centesimale o decimale. Facciamo un esempio: si prendono le mosse
da una tintura diluita all1% in peso o in volume che, dopo la succussione,
diventa la prima centesimale hahnemanniana (1 CH), una parte della
quale, a sua volta addizionata a 99 di acqua e succussa, diviene la seconda
centesimale (2 CH) e si continua cos fino alla diluizione desiderata. Dalla
terza centesimale la concentrazione di soluto di poche parti per milione,
quindi leffetto farmacologico di quelle rare molecole di sostanza zero e
la soluzione quasi interamente acqua. Dopo la dodicesima centesimale
(oltre il numero di Avogadro) lassenza di soluto tale che della sostanza
disciolta non si trova pi traccia.
Le poche molecole presenti nei preparati omeopatici dopo la 3 CH
non sono sufficienti ad agire farmacologicamente: rimane un ricordo
del soluto, anche se dal punto di vista chimico, i rimedi sono sempre fatti
solo di acqua. da qui che si comincia a parlare di memoria dellacqua,
termine colorito e fantasioso a significare che nella struttura dellacqua pu
rimanere il ricordo di qualcosa che vi era disciolto. Fenomeno osservato gi
nellantichit, ma mai approfondito. Fino a quel santuomo di Hahnemann,
che provava su di s gli effetti del chinino a diverse diluizioni per accorgersi
che poteva indurre la stessa febbre che era in grado di guarire. Hahnemann
aveva scoperto il principio cardine dellomeopatia, quello del simile. Similia
simillibus curentur E che dire di quellaltro pazzo, il dottor Hering,
pioniere dellomeopatia, inviato dallOrdine dei medici per dissuadere
Hahnemann da simili stregonerie, e che invece si convert allomeopatia
e nella jungla amazzonica si fece chiudere in una gabbia a tu per tu con il
serpente pi velenoso del mondo, il Lachesis, per studiarne gli effetti?
Buona parte della comunit scientifica ancora oggi irride lomeopatia
considerandola acqua fresca. evidente anche a un bambino che, se il
rimedio omeopatico consegue risultati terapeutici, non sar certo per via di
quelle poche molecole disciolte, ma per qualche altro fattore. Chimicamente
il rimedio omeopatico sempre H2O, ma si tratta di acqua diversa che,
come si suol dire, ha conservato memoria, una traccia del soluto, di quanto
vi era stato disciolto. Che cos questa benedetta memoria? Come fa a

23
La Scienza dellInvisibile

registrare qualcosa? Proprio lacqua che cos semplice e fragile? Il punto :


lacqua sar fragile e semplice, humile et casta, ma in realt un potentissimo
registratore naturale di frequenze. Come un nastro magnetico o un CD.
Avete mai pensato che la molecola dacqua si comporta come una calamita?
Osservatela con quella sua forma a V. Al vertice lossigeno con polarit
negativa, mentre sui due bracci vi sono due idrogeni di polarit positiva.
Una calamita. E le miriadi di molecole dacqua si possono combinare
tra loro, sfruttando il principio di attrazione e repulsione delle cariche
elettriche, a formare le pi disparate situazioni. Le molecole dacqua si
attirano e respingono come bambini sulle altalene, agganciandosi tra loro,
grazie ad attrazioni polari tra idrogeni da una parte e ossigeno dallaltra. Si
formano i cosiddetti legami idrogeno, molto fragili e pronti a spezzarsi per
riconfigurare lintera situazione. Quella dellacqua una rete di molecole
unite da legami idrogeno. Miliardi di microscopiche calamite collegate tra
loro, questa lacqua. Lavevate mai pensato quando, sognanti, sospiravate
al mare notturno stringendo la persona amata? O malinconici guardando
cadere la pioggia nei legami idrogeno la prima condizione che
consente allacqua di registrare qualcosa. Gli effetti terapeutici del rimedio
omeopatico sembrano dovuti a particolari configurazioni delle molecole
dacqua. Per comprendere, necessario spostare il pensiero dalla chimica
alla fisica ed questo a mandare in crisi. Ma procediamo con ordine e
torniamo indietro di una ventina danni.

Lacqua pu ricordare
1998. Era il trenta di giugno Molti di noi non hanno dimenticato
quella estate, soprattutto la mattina in cui il mondo intero, levandosi dal
letto e prendendo in mano il quotidiano, esclam allunisono: ohhhhh
In prima pagina campeggiava su quasi tutti i giornali: scoperta la
memoria dellacqua. Memoria dellacqua un termine giornalistico
utilizzato per la prima volta sul quotidiano francese Le Monde poco dopo
la pubblicazione del famoso articolo del dott. Jacques Benveniste sulla
rivista scientifica internazionale Nature. Che cosa era successo? Un medico

24
Acqua: la scienza dellinvisibile

francese, direttore dellunit di ricerca n. 200 del pi importante istituto


di ricerca medica francese, lINSERM (Istituto nazionale della sanit e
ricerca medica) di Clamart alla periferia di Parigi, era riuscito a far reagire
determinate cellule mettendole a contatto, non con una sostanza, ma con
il ricordo di questa nellacqua. In sintesi, lacqua si era comportata come
se fosse quella molecola.
Come se, ripetei tra me quella mattina, leggendo il giornale.
Come se. Come se straordinario, poich mica gliela puoi raccontare a una
cellula Quel ricercatore aveva dimostrato lomeopatia. Il fondamento
fisico di tutta la scienza omeopatica. Chiss la faccia dei dirigenti delle
multinazionali farmaceutiche. Troveranno il modo di fermarlo, di
sconfessarlo, pensai. Forse lo pensammo in molti. Non avevamo tutti i
torti. E pensare che quella pubblicazione era apparsa sulla rivista Nature, la
prima al mondo, la pi prestigiosa, la pi inarrivabile!
Da due anni praticavo la elettroagopuntura, disciplina tedesca fondata
sulla scienza dellagopuntura tradizionale cinese, il cui padre fondatore era
stato il medico Reinhard Voll negli anni Cinquanta del Novecento. Questa
disciplina consente di eseguire test sul paziente attraverso il semplice
fenomeno della risonanza tra le frequenze emesse dalle fiale test (quasi sempre
in diluizione omeopatica) e quelle emesse dal paziente stesso. Si possono
imprimere in flaconi dacqua le frequenze di questi rimedi omeopatici,
come verr esposto in seguito. Pertanto, anche noi elettroagopuntori
avevamo osservato da anni il fenomeno della memorizzazione nei liquidi,
ma attraverso circuiti elettronici. Le nostre informazioni provenivano,
s, da rimedi omeopatici, ma erano trasferite in forma di treni donda a
flaconi dacqua che poi si comportavano come i rimedi stessi. Per noi non
era una novit che lacqua trattenesse un ricordo di tali informazioni. Con
Benveniste, per, il fenomeno era finalmente portato in sede di discussione
dellintera comunit scientifica mondiale (questo il grande merito del
ricercatore francese) e, se levento pareva di storica importanza, era pur vero
che tutti i guai sarebbero iniziati da l. E cos fu.
Quello di Jacques Benveniste era stato, fino allinfausto giorno, il nome
prestigioso di uno scienziato serio che aveva battezzato alcune importanti

25
La Scienza dellInvisibile

ricerche nel campo soprattutto dellallergologia e dellimmunologia. Il


fattore di attivazione piastrinica (PAF) fu scoperto da lui. Carriera brillante
quella del cinquantenne direttore dellunit di ricerca parigina. Finch non
simbatt nellomeopatia e nel collega che gli sugger lo storico esperimento,
il dottor Bernard Poitevin. Sulle prime, Benveniste aveva espresso il
proprio scetticismo; in seguito per siamo nel 1985 aveva cominciato
a sperimentare nel suo laboratorio diverse diluizioni omeopatiche di un
antigene anti-IgE2. Le prov su certi globuli bianchi (i granulociti basofili)
in grado dindividuare alcuni antigeni ai quali si allergici (pollini, polvere,
acari), mentre in vitro reagiscono a certi anticorpi, quali appunto gli anti-
IgE, in presenza dei quali secernono istamina, principale mediatore della
reazione allergica. Listamina contenuta in granuli nel loro citoplasma.
In vitro abbastanza semplice capire se c stata reazione, poich i basofili
attivati non si colorano pi, a differenza degli altri. Quindi: lanti-IgE
attiva il basofilo, il quale degranula istamina e non fissa pi il colorante.
Ora, se lo fa una molecola autentica, ordinaria amministrazione. Ma se
lo fa semplice acqua, vuol dire che quellacqua diversa, possiede qualcosa
dinsolito. Ha conservato memoria della molecola disciolta (poi eliminata)
e si pu sostituire ad essa. Sconvolgente, no?
Proprio quel che successe: la diluizione trentesima decimale attiv
in vitro i basofili, che non arrivarono a secernere istamina, ma ne
portarono i granuli citoplasmatici fino alla membrana. Ultimo passo,
prima dellemissione distamina. Si parla di attivazione del basofilo in
questo caso; mentre se c uscita distamina si parla di degranulazione.
Benveniste (che, tra laltro, era stato linventore proprio di questo test di
degranulazione del basofilo) ottenne in vitro lattivazione adoperando un
antigene in trentesima decimale (diluito uno a dieci, ogni volta per trenta
volte), tenendo conto che, dopo la dodicesima decimale, si gi oltre il
numero di Avogadro, ovvero non c pi molecola della sostanza disciolta.
C solo omeopatia.

2. IgE significa immunoglobuline E e si tratta di proteine presenti nel sangue che hanno atti-
vit immunologica (come tutte le immunoglobuline), ma il gruppo E specifico per le aller-
gie. Un tasso elevato di IgE nel sangue, ad esempio, indice di qualche sindrome allergica.

26
Acqua: la scienza dellinvisibile

Chi dice che Benveniste avesse raggiunto una buona riproducibilit;


chi dice invece il contrario e che avesse avuto fretta di pubblicare affinch
nessuno potesse sottrargli la priorit Chiss come andarono davvero le
cose. Certo, Nature, la prima rivista scientifica al mondo, accett il lavoro
che fu poi pubblicato3 il 28 giugno di quel 1988, col titolo: Degranulazione
dei basofili umani indotta da elevate diluizioni di un antisiero anti-IgE.
Mica uno scherzo essere pubblicati da quella rivista. Con un articolo che
parlava di effetti molecolari senza molecole
Si scaten il putiferio nel mondo scientifico, che reag indignato contro
leretico e contro lautorevole rivista che laveva pubblicato. Piovvero
critiche sulla direzione di Nature, che subito sconfess lo stesso Benveniste
e il suo lavoro ponendosi in posizione critica verso colui che in precedenza
aveva approvato tanto da dargli spazio sulla rivista. Non dimentichiamo
che pubblicare significa essere sottoposto al giudizio di referee e di saggi.
peggior cosa sbagliare o ritrattare?
A onor del vero, va ricordato che la pubblicazione su Nature era
preceduta da un editoriale firmato dal direttore della rivista, John Maddox,
dal titolo cauto e sibillino Quando credere allincredibile, dove tra laltro
si commentava che non vi alcuna evidenza che tale comportamento
dellacqua possa essere nei confini della possibilit. C da chiedersi come
mai la pi importante rivista al mondo abbia pubblicato un articolo con
simile premessa. Se non si convinti, non si pubblica. Se si convinti, si
pubblica e non ci si cautela. Fu la domanda di molti, allepoca. Vi fu anche
chi scrisse: Perch Nature pubblica larticolo? forse diventato lorgano
degli stregoni e dei maghi?4.
Pare che la pubblicazione fosse il risultato di un patteggiamento
(quando ci si arrocca sul rigore scientifico). In un primo tempo il lavoro
di Benveniste era stato rifiutato, ma egli aveva a tal punto insistito, che la
direzione della rivista aveva chiesto e ottenuto la verifica dei risultati da parte

3. Davenas, E., F. Beauvais, J. Amara, M. Robinson, A. Miadonna, A.Tedeschi, B. Pomeranz,


P. Fortner, P. Belon, J. Sainte-Laudy, B. Poitevin, J. Benveniste, Human basophil degra-
nulation triggered by very dilute antiserum against IgE, Nature, 1988, vol. 333, p. 816.
4. Pera, M., La scienza intollerante, La Stampa,1 luglio 1988.

27
La Scienza dellInvisibile

di altri scienziati: alcuni israeliani del Ruth Ben Ari Institute, altri canadesi
dellUniversit di Toronto e due professori dellUniversit di Milano,
Alberto Tedeschi e Antonio Miadonna. Avute queste conferme, Maddox
si era deciso a pubblicare, pur prendendo le distanze. Limmunologo
Miadonna era stato molto prudente, dichiarando che il fenomeno della
cosiddetta memoria valeva solo per il basofilo e ogni generalizzazione
avrebbe dovuto essere evitata. Il commento del premio Nobel Rita Levi-
Montalcini era stato una notizia fantascientifica che esce fuori da tutto
ci che sappiamo5. Laltro premio Nobel, Jean-Marie Lehn defin invece
gli autori dellarticolo scienziati seri: quattro laboratori si sono associati
per firmare il lavoro, il che mi fa pensare che tutto sia ben accertato. Ma
occorre ricordare che vi sono altri esempi nella storia delle scienze in cui si
subito compreso che si era vittime di un errore di metodo6. Tale il clima
nel quale larticolo di Benveniste vide la luce.
Subito dopo, Nature invi a Parigi una commissione di esperti
incaricati di verificare (a posteriori) la veridicit scientifica di Benveniste.
Chi erano? John Maddox, fisico e direttore della rivista Nature, in persona.
Walter Stewart, esperto antifrode (isterico cacciatore di streghe lo defin
Benveniste7), gi tra i referee della rivista che avevano approvato larticolo
e gi accusatore del premio Nobel per limmunologia, lamericano
Baltimore. James Randi, un prestigiatore incaricato di smascherare maghi
truffatori Nomi che la dicono lunga sugli intenti della commissione.
Mancavano solo gli equilibristi e gli ammaestratori di leoni, commenta lo
stesso Benveniste8.
Per qual motivo il direttore della pi importante rivista scientifica al
mondo era sceso in campo di persona, armato di pregiudizi se non di
certezze? Sconfessare se stesso? Non nel ruolo di un direttore scientifico.
Forse che certe lobby avevano patito larticolo e quella scoperta? Fatto sta

5. Bianucci, P., C una memoria nascosta nellacqua, La Stampa, 30 giugno 1988.


6. Ibid.
7. Benveniste, J., Ma Vrit sur la Mmoire de leau, Ed. Albin Michel, 2005; Ed. it.: La mia
verit sulla memoria dellacqua, Macro Edizioni, Cesena, 2006, p. 55.
8. Ibid., p. 55.

28
Acqua: la scienza dellinvisibile

che, dopo aver pubblicato un altro articolo intitolato Delusione degli


esperimenti di alte diluizioni, Nature usc con: Degranulazione di basofili
umani non innescata da antisiero anti-IgE in alta diluizione. Lo stesso
titolo, non fosse per quel non. Cominci cos il calvario scientifico e
psicologico del povero Jacques, che da quel momento spese il resto dei suoi
giorni e ogni sua energia nel disperato tentativo di riabilitare se stesso. Ma
il rogo che avvolgeva ormai la sua immagine scientifica era irreversibile. Da
quelle ceneri non sarebbe mai pi risorto.
Benveniste non aveva un carattere facile. Ne ebbi conferma
personalmente. Era irascibile, forse anche un po troppo presuntuoso.
Soprattutto perch nella ricerca, volendo essere onesto con me stesso, devo
ammetterlo, io ho sempre amato la competizione, il confronto e lo scontro
scientifico e intellettuale, nel rispetto delle regole deontologiche. A morte
gli imbecilli, mi ha scritto uno scienziato a me amico, cos si descrive
Benveniste nellintroduzione del proprio libro di memorie9. Certamente
grande scienziato, straordinario ricercatore, uomo dotato dinnegabile
coerenza e coraggio. Ma un pessimo carattere. Poco diplomatico, insicuro
di s, dato laccanimento nel cercar a tutti i costi consensi da parte di
personaggi autorevoli del mondo scientifico. Nel 1989, tutti o quasi lo
avevano abbandonato, anche coloro che avevano confermato la sua
scoperta, ma egli quasi a emulare il medico del dramma ibseniano Un
nemico del popolo prosegu fino alla morte con la ferrea convinzione di
quanto aveva scoperto, combattendo con lintera comunit scientifica.
Luomo pi forte del mondo quello che rimasto solo, fa esclamare Ibsen
al suo eroe, il dottor Stockmann, alla fine del dramma. Parole che sembrano
adattarsi al collega francese, al quale cinque anni dopo chiuderanno perfino
lunit di ricerca parigina, e Benveniste si trover disoccupato.
Letica della scienza richiede il massimo di libert. In particolare
richiede che le idee eterodosse (le sole da cui nasca il progresso scientifico
e da cui ci si possa aspettare una scoperta interessante) siano protette,
incoraggiate e discusse seriamente. La critica e la tolleranza sono il pane

9. Ibid., p. 12.

29
La Scienza dellInvisibile

della scienza. A riprova di quanto queste virt alberghino nel loro regno,
gli scienziati usano spesso un aneddoto: Un giorno un oscuro impiegato
dellUfficio Brevetti di Berna di nome Albert Einstein invi ad Annalem der
Physic un articolo che sconvolse la fisica10. Proseguendo con lo stesso
illuminante commento: Non c grande scoperta, compresa quella di
Einstein, che non sia stata osteggiata anche con i colpi pi proibiti da
insigni rappresentanti della scienza ufficiale. Cos fu per Galileo, Harvey,
Darwin e tanti altri. Se si guarda la cosa storicamente, difficile sottrarsi
alla conclusione che raro trovare comunit tanto poco permeabili alla
critica quanto quelle scientifiche []. La scoperta di Benveniste (ripeto:
anche se fosse falsa) pu essere unutile occasione per ripensare i problemi
della politica della scienza di oggi. opportuno che soprattutto gli
scienziati non si sottraggano a questo compito. Altrimenti farebbero del
male a se stessi e sarebbero loro i primi a dar ragione a quei ragionatori che,
in ritardo sul Sessantotto, vedono nella scienza, oltre che uno strumento
del Maligno, un braccio secolare del Potere11. Quanti scienziati, e non,
dovrebbero riflettere su queste parole.
Negli stessi anni, unaltra ricercatrice, la professoressa dimmunologia
Madeleine Bastide, direttrice di un gruppo di ricerca della facolt di
Farmacia dellUniversit di Montpellier, lavorava sulle alte diluizioni.
Come substrato, embrioni di pollo ai quali era stato asportato un organo
che consente la produzione di anticorpi. Liniezione a questi embrioni di un
estratto di tale organo (in grado quindi di stimolare anticorpi) in diluizione
omeopatica aveva prodotto una risposta anticorpale. Anche in questo caso
si parla di alte diluizioni, fino alla trentesima decimale (30 DH). Il lavoro
fu pubblicato nel 1993 sullInternational Journal of Immunotherapy 12, senza
scatenare il clamore di Nature. Sar perch le riviste non sono paragonabili
per importanza? Sar stata la diversa posizione politica dei due personaggi,
la diversa capacit di relazionarsi con il mondo? Sar perch a quel
10. Pera, M., art. cit.
11. Ibid.
12. Youbicier-Simo B. J., F. Boudard, M. Mekaouche, M. Bastide, e J. P. Bayl, Internat. J. of
Immunotherapy, vol. IX (3), 1993, pp. 169-180.

30
Acqua: la scienza dellinvisibile

tempo, negli ambienti della ricerca, Bastide era da molti definita lanti-
Benveniste? Fatto sta che i due ricercatori lanciarono lo stesso messaggio
con esperimenti simili. Uno fin sul rogo. Laltra no. Ogni cambio di
paradigma scientifico richiede tempo, martiri e guerre.

Interviene la fisica
Lasciamo per il momento il nostro Jacques Benveniste, che presto
ritroveremo, per ricordare un altro fatto di quello straordinario anno, il
1988. Due distinti gruppi di ricerca fisica, uno in Grecia, laltro in Italia,
avevano pubblicato due diverse teorie per cercare di giustificare il fenomeno
della cosiddetta memoria dellacqua.
Il primo modello, proposto dal fisico greco Georg Anagnostatos, quello
dei clatrati molecolari13. La chimica insegna che sciogliendo una sostanza
nellacqua, le molecole di questo soluto sono avvolte completamente da
molecole di acqua e questo fenomeno detto solvatazione. Nella teoria
del fisico greco, quando le molecole della sostanza disciolta vengono
progressivamente eliminate dalle successive diluizioni, le molecole dacqua
che le avvolgono come un calco finiscono per collassare riempiendo la
nicchia lasciata vuota dalla molecola del soluto. Si forma uno stampo
fatto dacqua, che subito diventa copia della molecola perduta. Una copia
costituita dacqua.
Queste strutture dacqua richiamerebbero attorno a s altre molecole
a formare nuovi calchi che a ogni diluizione diverrebbero nicchie vuote,
per poi subito collassare. Il fenomeno continuerebbe a moltiplicarsi
fino a coinvolgere tutte le altre molecole. Copiata la molecola di soluto
e innescato il meccanismo, lacqua continua a moltiplicare le copie. Per
Anagnostatos, la struttura fisica dellacqua si modifica gradualmente fino
ad assumere completamente la configurazione spaziale della sostanza che vi

13. Anagnostatos, G.S., P. Pissis, K. Viras, Possible water cluster formation by dilution and
succession, in: Atomic and nuclear clusters, pp. 215-217, Eds. G.S. Anagnostatos and W.
von Oertzen, Springer-Verlag, Heidelberg, 1995.

31
La Scienza dellInvisibile

era diluita14. Configurazione che rimane anche quando il soluto del tutto
eliminato, anzi proprio la sua assenza a consentire il processo.
A conferma di questo, nel 1995 la dottoressa israeliana Dorit Arad,
marcando con radioisotopi15 complesse molecole disciolte in acqua, scopr
che i calchi sulla molecola disciolta sono selettivi per il suo sito attivo (che
la parte di molecola con effetti farmacologici), vale a dire che le molecole
dacqua, forse perch attratte da differenze di potenziale nel sito attivo,
edificano il loro modellino acquatico soltanto su questa parte di molecola,
non sulla restante che di scarsa importanza farmacologica16. Come se di
una molecola complessa lacqua selezionasse le parti utili dal punto di vista
delle informazioni e la cosiddetta memorizzazione avvenisse sotto la guida
di un sistema regolatore intrinseco allacqua stessa.
Sempre in quello storico 1988, i fisici teorici Emilio Del Giudice e Giu-
liano Preparata dellUniversit di Milano pubblicarono invece un modello
di tipo quantistico17. Ci si accosti con rispetto alla memoria del mio amico
Giuliano Preparata, professore ordinario di Teoria delle interazioni sub-
nucleari, tra i massimi esponenti mondiali della quantoelettrodinamica,
allievo del premio Nobel Richard Feynman.
La mia scoperta non contraddice nulla: semplicemente aggiunge nuove
conoscenze a ci che sapevamo gi. Io aspetto che parlino i fisici quantistici:
loro hanno la cultura e la sensibilit per capire il vero significato dei miei
esperimenti. Chi mi attacca un dogmatico, nega levidenza dei fatti in nome
di unideologia, cos aveva detto Benveniste allindomani dellarticolo

14. Anagnostatos, G.S., On the Structure of High Dilutions according to the Clatrate Mo-
del, in: High Dilution Effects on Cells and Integrated Systems, C. Taddei-Ferretti and P.
Marotta eds, World Scientific, Singapore, New Jersey, London, Hong Kong, 1998.
15. Gli isotopi sono elementi uguali tra loro ma con diverso peso atomico; i radioisotopi sono
isotopi che vengono resi radioattivi e questo permette di seguirne levoluzione e di tracciarli
visivamente.
16. A rad, D., et al., Structure-Function Properties of Water Clusters in Proteins, in: High
Dilution Effects on Cells and Integrated Systems, Taddei-Ferretti, C., and Marotta, P., eds,
World Scientific, Singapore, New Jersey, London, Hong Kong, 1998.
17. D el Giudice, E., G. Preparata, Water as a Free Electric Dipole Laser, in: Phys. Rev.
Lett.,1988.

32
Acqua: la scienza dellinvisibile

incriminato18. Cos fu.


Nella fisica quantistica un sistema stabile quando raggiunge lo stato
di minima energia fluttuando in modo da disperdere allesterno ogni ec-
cesso di energia. Come dire che il sistema si pulisce da solo del sovrappi
energetico. Lo stato di minima energia come quando unauto raggiunge
la velocit di minor consumo e di miglior stabilit. La chiave nellinte-
razione tra campo e materia. Oggi alcuni fisici scrive Preparata co-
minciano davvero a pensare che le particelle fondamentali scaturiscano
dal campo19. talmente importante il campo che si comincia a pensare
allopposto: il campo non sarebbe soltanto generato dalle particelle, ma le
particelle stesse prenderebbero origine dal campo.
Nella fisica quantistica le particelle oscillano senza sosta, ognuna per
conto suo in modo apparentemente disordinato. Le molecole dacqua vi-
brano per loro stessa natura come se ballassero la disco dance in discoteca,
una qua, laltra l, ciascuna a suo modo. Ecco che allimprovviso la musi-
ca sinterrompe e gli altoparlanti diffondono un balletto classico. A quel
punto, come se le molecole si prendessero sotto braccio per danzare tutte
insieme come un solo corpo di ballo: si sono messe a oscillare in fase.
Significa che, se prima le molecole dacqua vibravano ognuna per conto
proprio, adesso oscillano tutte allo stesso ritmo, come ununica molecola. Lo
stato di minima energia diventato coerente: molecole e campi oscillano in
fase tra loro. Arrivando a interagire col proprio campo elettromagnetico, la
materia pu raggiungere livelli elevati di coerenza20. Le zone dove le moleco-
le oscillano in modo coerente si chiamano domini di coerenza e permettono
allacqua di registrare informazioni e imitare qualunque cosa 21. Sono for-
ze a lungo raggio prodotte dalloscillazione dei campi magnetici; mentre

18. Bianucci, P., La memoria dellacqua confermata dai fisici, La Stampa, 2 luglio 1988.
19. Preparata, G., Dai quark ai cristalli, Bollati Boringhieri, Torino, 2002.
20. Coerente significa altamente ordinato e si realizza quando la differenza di fase delle oscil-
lazioni di due parti qualsiasi costante: allora, lenergia del sistema non viene sprecata ma,
essendo stata distribuita uniformemente, alimenta un moto collettivo.
21. Preparata, G., Quantum electrodynamics Coherence in Matter, World Scientific, Singapore,
New Jersey, London, Hong Kong, 1995.

33
La Scienza dellInvisibile

quelle a breve raggio sono determinate solo da legami chimici.


Sembrerebbe questo il segreto della memoria dellacqua: la coerenza
del suo stato fondamentale di minima energia che le consente di veico-
lare informazioni. Certi fenomeni dinterferenza elettromagnetica nelle
diluizioni omeopatiche permettono alle molecole del soluto (il soluto la
sostanza che viene sciolta nellacqua) di catturare le vibrazioni dellacqua
facendole oscillare al loro ritmo. La sostanza diluita impone la propria
vibrazione alle molecole dacqua: ma una sostanza che vibra alla stessa
frequenza di unaltra ne diventa copia dal punto di vista fisico, anche se
diversa chimicamente. Quindi, le informazioni sincidono nellacqua mo-
dificando le oscillazioni delle sue molecole.
Secondo Del Giudice e Preparata, nel noto articolo del 1988, le mole-
cole dacqua si comportano come dipoli elettrici, vale a dire come anten-
ne che emettono onde elettromagnetiche su ben determinate frequenze
in grado di produrre nelle altre molecole dacqua movimenti coordinati
e, in presenza di molecole biologiche, i dipoli elettrici possono allinearsi
in strutture regolari che sarebbero i supporti della cosiddetta memoria.
Lacqua dunque assimilabile a un laser a dipoli liberi, dove un campo
ondulatorio induce in un fascio di elettroni liberi un dipolo elettrico oscil-
lante, trasversale al loro movimento, che si accoppia alla radiazione elet-
tromagnetica vibrando coerentemente ad essa. Non necessario un campo
elettromagnetico forte: sufficiente una piccola perturbazione elettrica
attorno a una macromolecola con momento dipolare, attorno a cui si pu
formare un dominio macroscopico di qualche centinaio di millimicron.
Pare che la succussione produca un regime di turbolenza tale che il
guscio di legami idrogeno dei domini di coerenza si rilassi lasciando pos-
sibilit a un campo elettrico esterno (o generato dal soluto) di comunicare
col campo di polarizzazione dellacqua e attribuirgli nuove frequenze vi-
bratorie. Alla fine della succussione, il guscio si riformerebbe proteggendo
le nuove frequenze da disturbi esterni, e la presenza di altre molecole di-
sciolte non causa problemi alle frequenze memorizzate.
A proposito di succussione, interessante ricordare la recente teoria
delle nano bolle formulata da Louis Rey e le ricerche condotte da Philippe

34
Acqua: la scienza dellinvisibile

Valle. La forte agitazione meccanica alla quale sottoposto il rimedio


omeopatico produce naturalmente miriadi di nano-bolle daria che sem-
brano giocare un ruolo nel trasferimento del messaggio da una diluizione
allaltra. Dunque, nella personalizzazione delle diluizioni, questa fase
gassosa pare davvero importante e questo misurabile attraverso la ter-
moluminescenza a basse temperature. Con questa tecnica, lacqua dina-
mizzata (150 colpi in 7,5 sec.) viene congelata alla temperatura dellazoto
liquido, quindi irradiata con raggi X o gamma o fasci di elettroni (che
attivano le strutture informate, le quali appaiono come difetti isolati nella
rete organizzata del ghiaccio esagonale: le attivano sostituendo gli elettroni
provenienti dai loro stati quantici fondamentali) e successivamente riscal-
data progressivamente sotto un fotomoltiplicatore. Via via che si immette
energia termica, le trappole contenenti le strutture attivate si svuotano
una dopo laltra e, cos facendo, emettono luce. Tale bagliore termolumi-
nescente come unimpronta digitale del solido congelato, i cui difetti
giocano il ruolo principale e poich sono collegati alla struttura del liquido
originale, la registrazione risulta specifica della diluizione. Quindi, la luce
prodotta da sostanze diverse risulta diversa22.
Riassumendo, certi campi elettromagnetici a lunga portata, generati
dalle molecole stesse, potrebbero spiegare lattivit di alcune soluzioni pri-
ve di molecole. Il campo generato dalle molecole le governa a sua volta
attraverso interazioni a lungo raggio. Se le interazioni chimiche a breve
raggio sono la dinamica del sistema, quelle a lungo raggio ne mantengono
il controllo23. La chimica fa il sistema, ma la fisica lo regola. Qualunque
meccanismo di controllo dovr sempre avere caratteristiche di campo e
non di molecola.
Molecole che oscillano in fase possono emettere onde intense e pene-
tranti, proprio come nel rimedio omeopatico nelle mentite spoglie di sem-
plice acqua. Oscillando in fase col loro campo, le particelle vibrano tutte

22. Rey, L., La termoluminescenza a basse temperature in grado di fare luce sulla natura
delle altissime diluizioni?, Homeopathy, vol. 96, 2007, pp. 170-174.
23. Preparata, G., op. cit., 2002.

35
La Scienza dellInvisibile

alla stessa frequenza: si genera cos unonda ricca di fotoni, quante sono le
particelle coerenti24. Come un laser. Quando oscillano in modo coerente,
i sistemi emettono segnali pi intensi. Lacqua in grado di ricevere, trat-
tenere e restituire informazioni proprio poich oscilla tra stati coerenti e
non. Questo la fa essere un ottimo mezzo di comunicazione e, dato che
il nostro organismo costituito per lo pi da liquidi soggetti anchessi
allalternanza degli stati coerenti dellacqua, se la maggior parte delle mo-
lecole dei nostri liquidi perdesse il passo e lo stato di coerenza, potrebbero
scaturirne disordini nelle informazioni fino a sfociare in stati di malattia.
Le cellule sono circondate da liquidi e li contengono. I citoplasmi cellu-
lari sono maree in movimento che variano continuamente di stato. Come
unacqua che ghiacciasse per poi ancora tornare liquida e poi disperdersi
come vapore. Vaporizzando, i liquidi corporei precipitano in vuoti pertur-
bativi perdendo coerenza e alcune informazioni. Naturalmente i sistemi
di controllo vigilano come lantivirus di un computer. Lintroduzione di
acqua veicolante informazioni appropriate pu agire sui liquidi organici
riportandoli allo stato coerente. Come pu fare il rimedio omeopatico o
altra acqua informata. Le molecole dacqua sottoposte a flussi di energia
assumono comportamenti collettivi, instaurando un regime di coerenza
in grandi domini dacqua. Non si tratta, abbiamo visto, di movimenti
macroscopici ma di vibrazioni coerenti dei dipoli magnetici molecolari o
dei protoni coinvolti nei legami idrogeno tra molecole dacqua adiacenti.
Secondo il fisico Cyril Smith (1990), lacqua attivata solo uno specchio
della coerenza mediante interazioni tra campi elettromagnetici, ma non
emette energia, altrimenti si esaurirebbe per dissipazione. Linterazione
avviene per risonanza: le informazioni non ritenute utili dallorganismo
non vengono fissate e sono respinte. Le cellule necessitano anche di
comunicazioni rapide a lunga distanza, per cui stato proposto che le
varie reazioni biochimiche siano regolate da forze di natura fisica. Questo
supportato dalla teoria dei biofotoni del fisico tedesco Fritz Albert Popp.

24. Del Giudice, E., G. Preparata, op. cit.,1988.

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Acqua: la scienza dellinvisibile

Tratto da:
La Scienza dellInvisibile
Autori: Massimo Citro, Masaru Emoto

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ANCHE LARTICOLO GRATUITO DEL BLOG:

> Memoria dellacqua: il messaggio di pace di Masaru Emoto

37
La Coscienza dellAcqua

3.
IL SEGRETO DELLA VITA
IN UNA GOCCIA DACQUA

Cosa si nasconde in una goccia dacqua? Il segreto della vita. Secon-


do le straordinarie scoperte del ricercatore giapponese Masaru Emoto,
lacqua mostra di avere la particolare propriet, assimilabile ad un nastro
magnetico, di registrare gli stimoli psichici che riceve dallambiente.
Grazie allutilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer),
macchina in grado di misurare lintensit di energie sottili chiamate in
giapponese Hado, Emoto ha scoperto un singolare codice linguistico at-
traverso cui lacqua rivela il peso e linfluenza di parole e pensieri. Lac-
qua, infatti, sottoposta a congelamento mostra nella forma dei cristalli
ottenuti, linterazione tra materia ed energia, mondo visibile e mondo in-
visibile. Se sollecitati da pensieri e parole positive, i cristalli si dispongano

38
Il segreto della vita in una goccia dacqua

in strutture armoniche, simili ai mandala, se invece stimolati da energie


psichiche negative, in strutture amorfe.
facile, quindi, immaginare come sul nostro corpo composto per il
75% di acqua, linfluenza di esperienze emotive positive, possa favorire
unottimizzazione dei processi cellulari alla base della vita. Promotore di
un nuovo progetto che invita le persone ad inviare sentimenti di amore
allacqua che scorre in zone del mondo particolarmente a rischio, Emoto,
avvicinandosi alle scoperte della fisica quantistica, spiega in questo nuovo
straordinario incontro italiano quanto sia proprio la coscienza di ognuno
di noi a co-creare la nostra realt fisica.

GUARDA IL VIDEO

39
La Coscienza dellAcqua

Tratto da:
La Coscienza dellAcqua - DVD
Autore: Masaru Emoto

40
Il Tuo Corpo Implora Acqua

4.
ACQUA CHE CURA

Una nuova verit scientifica generalmente non presentata in modo


da convincere i suoi oppositori. Tuttavia, essi muoiono e una nuova
generazione si familiarizza con la verit sin dallinizio.
Max Planck

La nuova verit scientifica e il livello di pensiero a proposito del corpo


umano che autorizzer le persone a diventare operatori di medicina
preventiva nei confronti di se stessi questa: il solvente il volume di
acqua che regola tutte le funzioni del corpo, incluse le attivit di tutti i
soluti (i solidi) disciolti in esso. I disturbi del metabolismo idrico del corpo
(metabolismo solvente) producono una serie di sintomi, che indicano un
sistema di disturbo nelle particolari funzioni associate alla scorta di acqua
e al suo razionamento regolato.

41
Il Tuo Corpo Implora Acqua

Lasciatemelo ripetere: ogni funzione dellorganismo controllata e


fissata al fine di ottenere un efficiente flusso di acqua. La distribuzione
dellacqua il solo modo per essere certi che non solo unadeguata quantit
di liquido, ma anche gli elementi che esso trasporta (ormoni, messaggi
chimici e sostanze nutritive) raggiungano in primis gli organi vitali.
Ogni organo che produce una sostanza da mettere a disposizione del
resto del corpo controller i livelli di produzione e rilascer nel flusso di
acqua le quantit, costantemente variabili, stabilite dal cervello. Una volta
che lacqua raggiunge le zone pi aride, essa esercita le sue molteplici
funzioni vitali e ristabilisce lequilibrio chimico e fisico.
Alla luce di queste considerazioni, lassunzione di acqua e la priorit della
distribuzione acquisiscono somma importanza. I sistemi di regolazione
neuro-trasmittenti (istamina e i suoi agenti subordinati) diventano sempre
pi attivi durante la regolazione delle necessit idriche dellorganismo.
La loro azione non dovrebbe essere continuamente bloccata dalluso di
medicinali. Il loro scopo dovrebbe essere compreso e soddisfatto bevendo
acqua. Io ho fatto questa affermazione davanti a una platea di scienziati
convenuti da tutto il mondo a Montecarlo nel 1989 in occasione di una
conferenza sul tema Infiammazione, analgesici e immuno-modulatori.
Il nuovo paradigma permette di inglobare nella ricerca scientifica la
quarta dimensione, quella del tempo.
Esso faciliter la comprensione delleffetto dannoso di una
disidratazione che si instaura e continua ad aumentare nel tempo.
Esso render possibile prevedere gli eventi fisiologici che porteranno
a stati di malattia negli anni a venire, inclusi quelli che al momento
sembrano disturbi genetici.
Trasformer lattuale approccio al trattamento dei sintomi
paragonabile a un salto nel buio (alla cieca) tipico della medicina
di oggi in unarte medica esatta; render possibile la diagnosi
preventiva.
Creer condizioni di ottima salute e ridurr i costi della sanit di
qualsiasi societ che favorisca la sua diffusione.

42
Acqua che cura

Poich la carenza di acqua in diverse zone del corpo dar luogo a sintomi
variabili, segnali e complicazioni attualmente etichettate come malattie,
la gente pu pensare che lacqua non possa costituire una soluzione
naturale: Lacqua cura cos tante malattie? Neanche per sogno!. Cos
parlando, le persone chiudono la mente alla nuova possibilit di prevenire
e possibilmente anche di curare cos tante differenti malattie prodotte
dalla disidratazione. Non viene loro in mente che lunico rimedio per i
disturbi emergenti quando il corpo incomincia a disidratarsi lacqua e
nientaltro.
Un certo numero di testimonianze esemplificative pubblicato in
questo libro per aprire gli occhi degli scettici di fronte al fatto che la pi
grande scoperta di tutti i tempi a proposito della salute che lacqua la
cura naturale per un ampio numero di disturbi.

La regolazione dellacqua
nei vari stadi della vita
Ci sono essenzialmente tre stadi nella regolazione dellacqua corporea
nelle differenti fasi della vita.
1. Primo stadio della vita di un feto nellutero materno (Figura 1, a
sinistra della lettera B);
2. la fase successiva della crescita fino a quando si raggiungono la
massima altezza e ampiezza (approssimativamente tra i 18 e i 25
anni);
3. la fase della vita dalla piena crescita al decesso della persona.

Durante lo stadio intra-uterino dellespansione cellulare, lacqua


necessaria alla crescita del bambino deve essere fornita dalla madre. Tuttavia
il sistema trasmettitore per lacquisizione di acqua sembra essere prodotto
dal tessuto fetale, ma provoca un effetto sulla madre. Il primoindicatore
delle necessit idriche del feto e della madre sembra essere la sete mattutina
nella prima fase della gravidanza. La sete mattutina della madre un segnale
di sete sia della madre che del feto.

43
Il Tuo Corpo Implora Acqua

Figura 1

Il bisogno di una comprensione completa


Sta ora diventando chiaro che a partire dallinizio dellet adulta, a causa
di una sensazione di sete che gradualmente diminuisce, il nostro corpo
diventa cronicamente e progressivamente disidratato. Con lavanzare
dellet, il contenuto di acqua delle cellule corporee diminuisce, al punto
che il rapporto tra il volume dellacqua presente nelle cellule e quello al di

44
Acqua che cura

fuori delle cellule cambia da 1,1 e diventa quasi 0,8 (v. Figura 2). Questo
un cambiamento drastico. Poich lacqua che beviamo serve per la
funzione della cellula e le esigenze della sua massa, una minore assunzione
quotidiana di acqua influenza lefficienza dellattivit cellulare. questa la
ragione del calo della quantit di acqua trattenuta allinterno delle cellule
del corpo.
Come risultato, la disidratazione cronica causa sintomi equivalenti a
una malattia quando la pluralit dei segnali di emergenza che indicano
disidratazione non vengono capiti. Vedete, le pressanti richieste di acqua
del corpo sono considerate anormali e trattate con medicine.
Il corpo umano pu disidratarsi anche quando lacqua prontamente
reperibile.
Gli esseri umani sembrano perdere la loro sensazione di sete e la percezione
critica dellaver bisogno di acqua. Non riconoscendo il bisogno di acqua,
diventano gradualmente e cronicamente disidratati mano a mano che
invecchiano (v. Figura 1 e 2).
Ulteriore confusione scaturisce dallidea che quando abbiamo sete t,
caff e bevande alcooliche siano un adeguato sostituto. Come vedrete,
questo un errore comune.
La bocca secca proprio lultimo segno di disidratazione. Il corpo pu
soffrire a causa della disidratazione anche quando la bocca abbastanza
umida. Ancora peggio, nellanziano la bocca pu essere considerata ovviamente
arida e ancora una volta la sete pu non essere riconosciuta o soddisfatta.

Altre importanti propriet dellacqua


La ricerca scientifica dimostra che lacqua ha molte propriet oltre
a quella di essere un solvente e un mezzo di trasporto. Lincapacit di
riconoscere le molteplici propriet dellacqua nella regolamentazione di
varie funzioni dellorganismo ha prodotto la penosa confusione che
linfrastruttura della nostra cosiddetta medicina moderna su base scientifica.
Lacqua ha un ruolo essenziale e pienamente consolidato in tutti gli aspetti
delle reazioni metaboliche e chimiche dipendenti da essa (idrolisi), simili

45
Il Tuo Corpo Implora Acqua

ai poteri chimici dellacqua che fa crescere un seme e produce una nuova


pianta o albero: il potere dellacqua che usato nella chimica della vita.
Nella membrana cellulare, il flusso osmotico di acqua attraverso la
membrana pu generare energia idroelettrica (gradiente di voltaggio)
che immagazzinata nelle riserve di energia sotto forma di ATP e GTP e
usata per scambi essenziali (cationi). ATP e GTP sono fonti chimiche di
energia del corpo.

Figura 2

Lenergia generata dallacqua usata nella fabbricazione di ATP e


GTP. Queste particelle sono usate come capitale contante negli scambi
fondamentali, in particolare nella neurotrasmissione.
Lacqua forma anche una particolare struttura, trama e forma che sembra
venire usata come materiale adesivo nel legare larchitettura delle cellule.
Come la colla, attacca insieme strutture solide nella membrana cellulare,

46
Acqua che cura

sviluppando ladesivit del ghiaccio a temperature corporee pi elevate. I


prodotti fabbricati nelle cellule cerebrali vengono trasportati su vie dacqua
a destinazione nei terminali nervosi al fine di trasmettere messaggi.
Pare che esistano piccole vie dacqua e micro-canali per tutta la lunghezza
dei nervi che fanno galleggiare le sostanze raggruppate lungo linee guida
chiamate micro-tubuli (v. Figura 3).
Le proteine e gli enzimi del corpo agiscono con maggiore efficienza in
soluzioni di minore viscosit; questo vale per tutti i ricettori (punti di
ricezione) nelle membrane cellulari.
In soluzioni di maggiore viscosit (quindi in uno stato di disidratazione),
proteine ed enzimi diventano meno efficienti (anche nel riconoscere la sete
del corpo). Ne consegue che lacqua regola tutte le funzioni organiche,
incluse le attivit di tutti i soluti che essa trasporta.
La nuova verit scientifica (la svolta paradigmatica): Lacqua, il solvente
del corpo regola tutte le funzioni, comprese le funzioni dei soluti che scioglie e fa
circolare dovrebbe diventare la base di tutti gli approcci futuri alla ricerca
medica.
Quando il corpo disidratato, a prescindere dallinstaurarsi di una corsia
di sicurezza per limmissione di acqua, diviene operativo un sistema di
razionamento e di distribuzione dellacqua disponibile nel corpo secondo
un predeterminato programma di priorit: una forma di gestione della sete.
ora scientificamente chiaro che il sistema neurotrasmettitore diretto
e reso operativo dallistamina si attiva e mette in funzione i sistemi
subordinati che promuovono lacquisizione di acqua. Questi sistemi
secondari ridistribuiscono inoltre la quantit di acqua in circolo, o drenabile
da altre zone. Tali sistemi utilizzano vasopressina, renina-angiotensina (RA),
prostaglandine (PG) e chinine come agenti intermediari. Dato che il corpo
non dispone di acqua cui attingere, attiva un sistema di distribuzione
prioritaria per la quantit di acqua che gi disponibile, o che stata
bevuta.
Negli anfibi, stato dimostrato che le riserve di istamina e il loro tasso
di produzione sono ai minimi livelli. Nelle stesse specie, la produzione di
istamina si attiva ed accentuata quando lanimale disidratato.

47
Il Tuo Corpo Implora Acqua

Figura 3

48
Acqua che cura

Negli animali disidratati si instaura un adeguato incremento del tasso


di produzione e accantonamento del neurotrasmetittore istamina per la
regolazione del razionamento dellacqua disponibile e quindi si attiva una
gestione della sete. Listamina e i suoi subordinati regolatori della presa
e della distribuzione dellacqua, prostaglandine, chinine e PAF (un altro
agente associato allistamina) causano anche dolore quando vengono a
contatto con i neurotrasmettitori del dolore.
Il sopra illustrato cambiamento di visione nella medicina stabilisce
due punti di essenziale importanza finora trascurati. Uno, che il corpo pu
diventare disidratato mano a mano che invecchiamo e che non si considera
la bocca arida come unico segnale della sete del corpo. Due: quando la
produzione del neurotrasmettitore istamina e i suoi subordinati regolatori
dellacqua divengono eccessivamente attivi, al punto di causare allergie,
asma e dolori cronici in diverse parti del corpo, tali dolori dovrebbero
essere interpretati come sintomi di sete, cio uno dei diversi segnali di
carenza dacqua nel corpo. Questa svolta paradigmatica rende possibile
riconoscere molti diversi segnali associati di una disidratazione generale o
locale del corpo.
Ladozione di una nuova prospettiva (nuovo paradigma) implica che i
dolori fisici cronici che non possono essere facilmente collegati a ferite o a
infezioni, debbano in primo luogo e principalmente essere interpretati come
segni di carenza cronica di acqua nella zona in cui si manifesta il dolore: una
sete locale. Questi sintomi dolorosi dovrebbero subito essere analizzati come
importanti indicatori della disidratazione corporea, prima che qualsiasi altra
procedura complicata sia imposta al paziente. Dolori non causati da infezioni,
ricorrenti o cronici, dovrebbero essere visti come indicatori della sete del corpo.
Non riconoscere i segnali di sete del corpo produrr certamente delle
complicazioni nel presente modo di trattare queste condizioni di salute.
fin troppo facile considerare questi sintomi come complicazioni dello
sviluppo di una malattia grave e iniziare a trattare la produzione di segnali
di disidratazione con procedure molto complesse. Bench lacqua da sola
possa alleviare il male, una persona pu essere costretta a prendere medicine
o a subire esami diagnostici invasivi. responsabilit sia del paziente che

49
Il Tuo Corpo Implora Acqua

del suo medico essere consapevole del danno che la disidratazione cronica pu
causare nel corpo umano.
I dolori cronici sono quelli connessi alla dispepsia (mal di stomaco, acidit,
gastrite, ulcera), allartrite reumatoide, allangina (dolore al cuore quando si
in movimento o persino a riposo), al dolore lombare, al dolore che induce a
zoppicare a intermittenza (male alla gamba camminando), emicrania e mal di
testa da sbronza, dolore da colite e connessa costipazione (vedi Figura n. 4).
Il cambiamento di prospettiva impone che tutti questi dolori
dovrebbero essere trattati con una costante regolazione della quantit di
acqua da ingerire ogni giorno. Non meno di 2,5 litri in 24 ore dovrebbero
essere ingeriti per alcuni giorni prima di una comune terapia e delluso
regolare di analgesici o altri antidolorifici come antistaminici o antiacidi
ben prima che il danno generale o locale possa prendere piede e raggiungere
uno stato irreversibile di malattia.
Se il problema esiste da molti anni, coloro che desiderano verificare la capacit
dellacqua di alleviare il dolore dovrebbero accertarsi che i loro reni possano
filtrare sufficiente urina, in modo da non trattenere troppa acqua nel corpo.
Lespulsione di urina dovrebbe essere proporzionata alla quantit di
acqua che si ingerisce. A fronte di unaccresciuta ingestione di acqua,
dovrebbe aumentare anche la fuoriuscita di urina.
Questa nuova conoscenza della fisiologia della produzione del dolore in
stato di disidratazione getter nuova luce sulle cause delle malattie nella
futura ricerca scientifica. Essa svela come luso prolungato di antidolorifici
per uccidere un sintomo importante di disidratazione cronica e locale del
corpo sia deleterio per il benessere fisico.
Da parte loro, gli analgesici possono causare effetti collaterali fatali,
a parte il danno causato dalla disidratazione che avanza e che viene
temporaneamente messa a tacere senza rimuovere la radice di questi dolori
e cio la disidratazione. Molto spesso gli analgesici causano sanguinamento
gastro-intestinale. Alcune migliaia di persone muoiono ogni anno per questa
complicazione dovuta allassunzione troppo frequente di analgesici. Dal 1996,
diventato evidente che labuso di antidolorifici pu, in alcune persone, causare
danni al fegato e ai reni, dove agiscono come veri e propri assassini.

50
Acqua che cura

Figura 4

51
Il Tuo Corpo Implora Acqua

I fondamenti scientifici di quanto esposto sopra sono gi a disposizione


degli scienziati nella ricerca sul dolore. Questo sommario intende spazzare
via la resistenza professionale dellAMA (Associazione Medica Americana)
e del NIH (Istituto Nazionale della Salute) che sono a conoscenza delle
mie scoperte, ma rifiutano di diffonderle a vantaggio della gente. Questa
nuova prospettiva sul ruolo dellacqua nel corpo pu produrre cose
meravigliose nella futura pratica della medicina.
Nel momento in cui i medici dovessero adottare questa svolta
paradigmatica, lattuale forma di ignoranza del corpo umano su cui si
basa la pratica medica si trasformer in un meditato, preventivo approccio
alla cura della salute. E, ci che pi conta, terapie semplici basate sulla
fisiologia per malattie allo stadio iniziale saranno disponibili ben prima
che possa instaurarsi un danno irreversibile.

52
Acqua che cura

Tratto da:
Il Tuo Corpo Implora Acqua
Autore: Fereydoon Batmanghelidj

53
Curarsi con Acqua e Limone

5.
ACQUA E LIMONE:
LA BEVANDA DELLA SALUTE

I particolari e le ricette giuste


fanno la differenza!
Lacqua e limone una bevanda che conoscono tutti, ma che pochi
utilizzano realmente a scopo terapeutico. necessario infatti sapere quali
sono gli accorgimenti e le preparazioni giuste che garantiscano un risultato.
Spesso, nella mia pratica terapeutica, mi accorgo che le persone non
ottengono dei veri risultati con la naturopatia perch utilizzano i rimedi
naturali un po come capita. Oggi linformazione sulle terapie naturali,
per fortuna, piuttosto diffusa. Per le cure naturali vengono proposte di
sovente senza spiegare correttamente tutti i particolari nei dettagli, special-
mente sul web.

54
Acqua e limone: la bevanda della salute

Come risultato, le persone provano e poi abbandonano, perch non


hanno raggiunto i benefci sperati. Ecco perch, nellinformazione che mi
impegno a diffondere, ho fatto la scelta di spiegare molto dettagliatamen-
te ci che propongo, sia nei miei libri che sul mio sito e nei miei video,
perch nella mia esperienza mi sono accorta che sono proprio i particolari
e le ricette giuste a fare veramente la differenza. infatti lattenzione ai
dettagli a dare i risultati sperati e quindi a portare le persone a occuparsi
della propria salute in modo naturale, evitando di inquinare lorganismo
con farmaci e sostanze chimiche spesso inutili o peggio ancora dannose.
Per questo motivo, perci, ti chiedo di leggere con molta accortezza
questa parte dedicata alla pratica e di non sottovalutare tutti particolari che
descrivo, perch sono davvero rilevanti per la buona riuscita della doccia
interna con lacqua e limone.
I particolari e le ricette giuste fanno la differenza.

Per quanto tempo


assumere lacqua e limone?
Le persone mi fanno molto spesso questa domanda durante i miei corsi
o sul mio sito: Per quanto tempo devo fare la doccia interna con lacqua
e limone?.
La risposta semplice: sempre.
Come ci laviamo ogni giorno (e non pensiamo certo di smettere!), cos
ogni giorno dobbiamo fare la nostra doccia interna per pulirci dentro.
Ogni mattina, appena mi alzo, con gli occhi ancora assonnati, mi avvol-
go nel mio accappatoio fuxia e vado in cucina a prepararmi la mia bevanda
della salute. Prima di spremere il limone, lo tengo qualche attimo tra le
mani e lo annuso: un mio piccolo rito di inizio giornata, con laroma
del frutto color sole che mi risveglia. Quindi bevo la mia acqua e limone e
intanto mi preparo per la giornata. In questo modo il rimedio ha il tempo
di agire e scorrere come una doccia interna nel mio organismo. Al termine
sono pronta per la colazione.

55
Curarsi con Acqua e Limone

uno stile di vita


Io e le persone che seguono il mio metodo di naturopatia facciamo la
doccia interna mattutina da anni, con risultati positivi. Chi non riesce ad
assumere la bevanda dellacqua e limone per qualche giorno mi dice: Si-
mona, sento subito la differenza come se fossi appesantito.
Quindi, fai diventare la doccia interna una tua pratica giornaliera, come
quella di lavarti. Sono proprio queste pratiche quotidiane che apportano
i risultati migliori per il tuo benessere, quelle che accompagnano le tue
giornate come amici fidati.
E ora vediamo tutti gli accorgimenti per rendere il rimedio dellacqua e
limone davvero terapeutico.

Il limone: quando d il meglio di s


Prendo un limone e lo spremo: sembra semplice, ma per fare bene la
doccia interna ci vuole qualche accorgimento in pi. Ecco come ottenere
il massimo dal tuo agrume.

Scegliere bene il limone


Succede anche con i limoni di fare lacquisto sbagliato. Si torna a casa e
quando lo si vuole spremere, escono solo poche gocce di succo, oppure il
frutto non abbastanza maturo, o marcisce subito. Spesso i limoni, infatti,
sono raccolti ancora acerbi e fatti maturare dopo, oppure sono trattati o
conservati a lungo in frigorifero.
Il limone un frutto che ha un grande pregio: disponibile tutto lan-
no. Per importante saper scegliere i frutti pi freschi e conservarli al
meglio, per ottenere il massimo dalle loro virt.
Ecco tutti i consigli per selezionare frutti sani, freschi e maturi al punto
giusto, per ottenere unacqua e limone di migliore qualit.
Meglio pesante e sodo. I limoni migliori sono pesanti, segno della
presenza di succo. Devono essere anche sodi, con la consistenza del frut-
to morbida al tatto. Dai la preferenza a quelli n troppo duri n troppo

56
Acqua e limone: la bevanda della salute

molli, con maturazione omogenea. La buccia preferibile a grana fine e


compatta. Di solito, se la buccia sottile, i limoni hanno pi succo. Evita
i limoni secchi, rugosi o con la buccia indurita. Ricorda che i frutti piccoli
con scorza liscia sono pi succosi, quelli grandi con buccia spessa, invece,
sono pi asciutti. Quelli con tanta scorza vanno bene invece per essiccarla.
Di un bel giallo. La scorza devessere preferibilmente di un colore gial-
lo sole, intenso e omogeneo. I limoni ben colorati in genere sono pi dolci
delle variet chiare o verdastre. Vanno evitati i limoni con scorza macchiata
o brunastra (troppo maturi), o con scorza pallida macchiata di verde (trop-
po acerbi). Evita anche i limoni troppo sbiaditi, perch potrebbero non
essere freschi.
Con il profumo. Laroma del limone aspro e stuzzicante. Preferisci
quelli pi profumati, ossia pi ricchi di oli essenziali.
Viva le foglie. Se il limone ha il rametto di foglie ben attaccato, stato
raccolto da poco e, con ogni probabilit, non stato spruzzato con con-
servanti, lucidanti o coloranti che farebbero appassire le appendici verdi.
Inoltre, il trattamento di irrorazione con difenile (vedi pi avanti) pu
essere effettuato meccanicamente solo sugli agrumi completamente ripuliti
dal fogliame.
Bio o non bio? Se utilizzi solo il succo di limone, pu andar bene
anche non biologico. Ma se vuoi utilizzare il limone intero, cio con la
scorza, come indicato in alcune ricette speciali, devi procurarti dei limo-
ni non trattati chimicamente in superficie, che non abbiano cio subto
trattamenti antimuffa, battericidi e antiparassitari. La soluzione migliore,
in questo caso, sicuramente la scelta di frutti provenienti da coltivazioni
biologiche, verificando che la buccia non sia comunque stata trattata con
sostanze lucidanti.
Opaco meglio di lucido. Quando il limone brillante e ci invoglia
allacquisto con la sua lucentezza, non significa per che sia pi sano: in-
fatti segno che stato trattato. Per ottenere questo risultato vengono utiliz-
zate cere o paraffine di abbellimento del prodotto, ma anche una sostanza a
cui occorre fare particolare attenzione: il difenile (o bifenile, chimicamente
fenilbenzene, sigla E230). una sostanza di origine petrolchimica larga-

57
Curarsi con Acqua e Limone

mente impiegata nellagricoltura, che penetra facilmente nella buccia dei


frutti (limoni ma anche arance e banane) per impedirne il deperimento.
Un indizio della sua presenza proprio la lucentezza della scorza. Spesso
il trattamento viene eseguito direttamente sulla superficie dei frutti, altre
volte vengono impregnate le cartine che li contengono e che rilasciano
gradualmente il difenile allinterno delle scorze. In questo modo lassor-
bimento graduale ma costante, e quindi potenzialmente pi dannoso.
Alcuni lavoratori esposti per periodi prolungati a questa sostanza, hanno
manifestato sintomi quali irritazione del naso e degli occhi, vomito e nau-
sea. Questi trattamenti rendono la scorza del limone non pi commestibile
perch le sostanze utilizzate non si eliminano completamente nemmeno
con il lavaggio. Il difenile infatti insolubile in acqua, quindi lavare la
superficie risulta inutile. Anche aggiungere il bicarbonato allacqua non d
alcun effetto. La pratica di mettere la scorza del limone nel t o nei drink,
o quella di grattugiarla nei cibi, va quindi fatta con attenzione, cio solo
con i limoni non trattati.

Al fresco ma non al freddo: come conservare i limoni


A temperatura ambiente il limone fresco e integro si conserva per otto
giorni circa; in frigorifero per altri dieci, anche se il freddo secca la sua
polpa e ne diminuisce il succo.
Il modo ideale per mantenere i frutti in un luogo fresco e arieggiato,
come la cantina, disposti in un unico strato e in una cassetta di legno. Se si
lasciano a temperatura ambiente, in cucina, ogni tanto bene controllarli.
Se rimangono a contatto fra loro, infatti, ammuffiscono molto facilmente.
Invece, il luogo peggiore dove conservare i limoni un ambiente troppo
caldo e secco, poich possono disidratarsi e perdere il succo, oltre che la
morbidezza della polpa.
La migliore temperatura a cui conservare un limone prima di spremerlo
quella ambiente: il frutto fornisce meglio il succo se non freddo.

58
Acqua e limone: la bevanda della salute

Se lo devi lavare
Se hai scelto una delle ricette speciali che prevede luso del limone inte-
ro, con la scorza, oltre ad acquistarlo biologico dovrai lavarlo accuratamen-
te. Ti consiglio innanzitutto di strofinarlo sotto lacqua corrente con una
spazzolina per le verdure, poi di cospargerlo con un po di aceto bianco e
di strofinarlo ancora. Infine risciacqua unultima volta.
Per ottenere un risultato ancora pi sicuro, per esempio se utilizzi il
frutto per i bambini o se il limone ti sembra molto sporco, lascia lagrume
in ammollo per una decina di minuti in una soluzione composta dal 50%
di aceto bianco (di vino o di mele) e dal 50% di acqua.
Laceto bianco un disinfettante naturale che permette di eliminare
eventuali muffe e batteri da frutta e verdura. Questa soluzione non pro-
voca perdita di vitamine e sali minerali, come accade per esempio con il
bicarbonato, e consente di degradare anche alcuni pesticidi.

Fino in fondo: come spremere il limone


Spremere bene un limone richiede alcuni consigli che riguardano la
scelta dello spremiagrumi e la conoscenza di alcuni piccoli ma utili accor-
gimenti.
Per ottenere pi succo dal limone utile prima di tutto schiacciare
leggermente il frutto tra le mani, oppure farlo rotolare con il palmo su
una superficie piana, poi passarlo sullo spremiagrumi. Se ti accorgi che i
limoni che hai acquistato non danno succo, allora conviene immergerli in
acqua calda per qualche minuto. Ma seguendo i consigli per scegliere bene
i limoni non dovrebbe succedere.
Fai ora attenzione allaccorgimento che segue: importante. Per estrar-
re la pectina necessario spremere i limoni a fondo. Spesso, per fretta, si
spremono invece solo parzialmente. Ma se la spremitura non avviene fino
allultimo, strofinando pi volte la scorza del limone anche quando sembra
uscire pochissimo succo, non si estrae a sufficienza la pectina, contenuta
proprio nella parte bianca che si trova tra la polpa e la buccia, e che viene
intaccata solo alla fine della spremitura. Al termine puoi far scorrere sullo
spremiagrumi un po di acqua per far colare gli ultimi depositi.

59
Curarsi con Acqua e Limone

Spremilo allultimo momento!


un consiglio importante: il limone va spremuto solo poco prima di
aggiungerlo allacqua tiepida, giusto nel momento in cui si pronti per
consumare la bevanda. Se il frutto viene spremuto tempo prima, si perdo-
no infatti diversi princpi nutritivi, per esempio la vitamina C e i biofla-
vonoidi, che sono molto sensibili allaria, alla luce e al passare del tempo.
Un piccolo trucco per rendere belle le tue mani
Lascia da parte qualche goccia di succo di
limone e mentre sorseggi la tua bevanda passala
sulle mani. Le rende morbide ed elimina le
macchie scure che si formano sulla pelle. Se vuoi
accentuare leffetto emolliente, aggiungi anche
qualche goccia di olio di mandorle o di girasole.

Filtralo bene
Il succo di limone devessere filtrato bene, cio va privato dei semi e
dei frammenti di polpa. Questaccorgimento importante perch lacqua
e limone deve scorrere velocemente allinterno del corpo. Se la bevanda
contiene parti di polpa oppure dei semi, aumenter il tempo di permanen-
za a livello gastrico e come conseguenza verr rallentato il suo passaggio
nellorganismo.
Si ottiene un succo ben filtrato con uno spremiagrumi di buona qualit,
come spiego poco pi avanti. Diversamente, necessario filtrarlo con un
colino.

Il quantitativo di succo di limone: n poco n troppo


Per ottenere i migliori benefci dalla doccia interna, lideale farla con
il succo di mezzo o meglio di un limone intero. Occorre per abituare lor-
ganismo con gradualit. Quindi ti consiglio di partire con un cucchiaino
di limone e di aumentare gradualmente, nel giro di una settimana, fino a
raggiungere il quantitativo ideale.

60
Acqua e limone: la bevanda della salute

Si pu usare pi di un limone? In linea di massima, aumentando il


quantitativo di un rimedio, non detto che si ottenga un risultato miglio-
re. Questa una regola base della naturopatia, dove lefficacia terapeutica
soprattutto garantita dallassunzione corretta ed equilibrata del rimedio
stesso. Succede spesso che io spieghi questo concetto durante i corsi, per
esempio quelli di Disintossicazione intestinale, dove specifico che utilizzare
un quantitativo maggiore dei rimedi che consiglio per far funzionare bene
lintestino, o per ripulirlo dalle vecchie scorie, non significa ottenere un
risultato migliore. Il nostro corpo ha bisogno di funzionare spontaneamen-
te e naturalmente. Ci che gli manca solo una stimolazione dolce, che
si ottiene con il quantitativo giusto dei rimedi indicati. Alle persone che
mi chiedono di aumentare le dosi per risolvere prima il loro problema od
ottenere risultati migliori, dico sempre che di pi non detto che sia meglio.
Quindi, anche in questo caso, non consiglio di utilizzare due limoni
anzich uno, eccetto nelle ricette speciali in cui specificamente indicato.
Se la bevanda non leggera, la doccia interna si blocca. C anche
un motivo ben preciso per cui consiglio di preparare il rimedio con un
solo limone e non di pi: la doccia interna davvero efficace se il liquido
abbondante e molto diluito. Lho potuto constatare pi volte nella mia
pratica. Se il liquido troppo denso e carico di sostanze, permane nello
stomaco troppo a lungo e non prosegue il suo percorso depurativo. Come
conseguenza i tempi rallentano, e, nel momento in cui facciamo colazione
il cibo si mescoler con il rimedio. In questo modo non avremo fatto la
nostra doccia interna.
Quanti limoni si possono consumare durante la giornata? Dal mo-
mento che, per alcune patologie, consiglio di bere lacqua e limone anche
durante la giornata, importante specificare che il numero di limoni con-
sigliati durante il giorno ammonta a circa due, consultandosi per prima
con il proprio medico, in base alla propria situazione personale.

Posso conservarlo?
Ecco alcune informazioni che riguardano la conservazione dopo la spre-
mitura.

61
Curarsi con Acqua e Limone

Conserva il succo solo raramente. Il succo di limone, come qualsiasi


tipo di spremuta fresca, durante la conservazione perde molti valori nutri-
zionali. Quindi consiglio vivamente di consumarlo immediatamente dopo
la spremitura.
Nel caso lo volessi conservare, sapendo per che povero di princpi
nutritivi, poni il succo in un contenitore di vetro chiuso, in frigorifero,
e conservalo per un massimo di ventiquattrore. Un altro accorgimento
quello di congelare il succo di limone nelle vaschette del ghiaccio, ottenen-
do cos piccoli quantitativi di succo di limone da utilizzare al momento.
Ci tengo per a sottolineare ancora che il limone conservato tollerato per
la preparazione dei cibi ma non assolutamente indicato per il rimedio
dellacqua e limone perch ha gi perso molti dei suoi valori nutrizionali e
delle sue qualit terapeutiche.
Conservare un mezzo limone: come fare. Se fai la doccia interna solo
con qualche goccia di limone o con mezzo limone, come consigliato in
certe condizioni, dovrai conservare una parte dellagrume. In questo caso
ti consiglio due soluzioni.
La prima soluzione, la migliore, quella di usare un limone nuovo per
preparare la bevanda e di consumare il rimanente durante il giorno con i
cibi, per esempio come condimento al posto dellaceto.
La seconda soluzione quella di tagliare il limone a met, usarne una
parte e conservare laltra met, passando un po di aceto bianco (meglio
se di mele ma va bene anche di vino) sulla superficie del taglio: in questo
modo lacido citrico del limone viene abbinato allacido acetico dellaceto,
favorendo il buon mantenimento del frutto. Poi la superficie tagliata va ap-
poggiata su un piattino di ceramica, in modo che non rimanga a contatto
con laria, e il tutto va riposto in frigorifero: il tuo limone si conserver cos
al meglio per circa due giorni.
Se invece del limone devi usare solo alcune gocce, taglialo a met, poi
punzecchialo con una forchetta e quindi spremilo allinterno di un colino,
in modo da eliminare immediatamente eventuali residui di semi e polpa.

62
Acqua e limone: la bevanda della salute

Tratto da:
Curarsi con Acqua e Limone
Autore: Simona Oberhammer

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> Acqua calda e limone al mattino: il frutto del benessere

> Curarsi con acqua e limone: intervista a Simona Oberhammer

63
Acqua e Sale

6.
LACQUA,
LA MATERIA PRIMA DELLA VITA

Lacqua il fondamento di ogni forma di vita: sta allinizio e al termine


di ogni ciclo vitale. La nostra vita e la nostra salute, come daltronde la vita
e la salute del nostro pianeta, dipendono interamente dallacqua. Ogni
forma di vita presente sulla Terra ha infatti origine nel mare primordiale.
Il 70% circa della superficie terrestre sommersa dallacqua e approssima-
tivamente il 70% del corpo umano costituito di acqua. Se confrontiamo
unimmagine della Terra vista dallo spazio con quella di una goccia dac-
qua al microscopio, riscontreremo una somiglianza sorprendente. Lacqua
pervade ogni singola cellula nel nostro corpo e rende possibile la comu-
nicazione tra i vari tessuti cellulari. Regola tutte le funzioni dellorgani-
smo, quelle strutturali, digerenti, metaboliche e cardiocircolatorie. Poich

64
Lacqua, la materia prima della vita

ci permette di pensare e di sentire, essa inoltre responsabile della nostra


consapevolezza, nonch il veicolo di tutte le informazioni, sia fisiche che
intellettive.

Le funzioni dellacqua nel nostro corpo


Oltre ad avere un effetto biofisico e vitalizzante, dal punto di vista chimi-
co lacqua svolge il ruolo di solvente, veicolo di sostanze e agente depurativo.
Favorisce la rimozione delle scorie, trasporta i nutrienti, elimina i residui
prodotti dal metabolismo, mantiene la pressione osmotica nelle cellule e re-
gola la temperatura corporea. Nessuna delle funzioni metaboliche sarebbe
possibile senza lacqua. Lespulsione delle tossine attraverso i reni, il sangue,
la pelle e i polmoni avviene grazie alla sua presenza. Nel corso delle venti-
quattro ore circolano nel nostro cervello 1400 litri di sangue; nello stesso
arco di tempo nei reni ne passano 2000 litri. Lorganismo espelle ogni gior-
no una quantit dacqua variabile tra un litro e un litro e mezzo.
Il liquido che quotidianamente perdiamo va reintegrato nella misura
richiesta dal nostro peso corporeo. A questo proposito vale la seguente
regola: bere circa 30 ml dacqua per ogni kg di peso corporeo. Se pesate 60
kg avrete bisogno di almeno 1,8 litri dacqua al giorno. Se ne pesate 80,
come minimo dovrete bere quotidianamente 2,4 litri dacqua.

Bevete almeno due litri dacqua al giorno!


Senza entrare ancora nel merito della qualit dellacqua da bere, osser-
viamo che molte persone trascurano completamente la reintegrazione dei
liquidi. La conseguenza che meno acqua disponibile nellorganismo e
pi cellule muoiono. Sopravviene quindi la disidratazione e il corpo, che
letteralmente rinsecchisce, invecchia pi rapidamente.
Bevete almeno due litri dacqua al giorno! Quando diciamo acqua inten-
diamo acqua vera non additivata, e non altre bibite quali caff, vino, birra
o limonata. Meno sono le sostanze, anche minerali, contenute nellacqua
e meglio , visto che lacqua ha anche la funzione di risciacquare lorgani-

65
Acqua e Sale

Bevete quotidianamente
almeno due litri di acqua
di sorgente pura e priva
di anidride carbonica.

66
Lacqua, la materia prima della vita

smo. Le acque minerali e gassate, intrinsecamente gi sature, di fatto non


hanno la capacit di dissolvere e trasportare le sostanze nocive.
Lacqua ha per una funzione ancora pi importante. Non solo una
sostanza materiale con determinate caratteristiche e propriet scientifica-
mente accertate. Lacqua la forza vitale dalla quale dipendono tutti gli
organismi viventi. portatrice e mediatrice di energia e trasferisce al corpo
le informazioni. Ma come pu lacqua, questo elemento naturale, assolvere
a tutte queste funzioni?

LACQUA: UN ELEMENTO
STRAORDINARIO
Finora gli scienziati moderni hanno studiato lacqua in misura molto
limitata. La formula H2O definisce la composizione chimica dellacqua,
ma non dice nulla sulla sua natura.
Si parla dellanomalia dellacqua, quando questa contravviene alle re-
gole della scienza. Secondo le leggi della fisica, ad esempio, il punto di
ebollizione dellacqua dovrebbe situarsi a una temperatura di gran lunga
inferiore allo zero eppure, paradossalmente, essa evapora a 100 C. Quan-
do lacqua poi ghiaccia, passando dallo stato liquido a quello solido, il
suo volume aumenta anzich diminuire come ci si aspetterebbe. A 37 C
inoltre, cio alla nostra temperatura corporea, lacqua raggiunge il suo mi-
nore calore specifico:ogni alterazione di questo valore richiede perci la
massima energia. Il comportamento anomalo dellacqua ha unimportanza
centrale per la vita sulla Terra ed anzi la condizione indispensabile per
lesistenza di qualsiasi essere vivente. Se solo per uno di questi aspetti lac-
qua si comportasse in modo normale, non esisterebbe alcuna forma di
vita sulla Terra.

67
Acqua e Sale

La struttura dellacqua
I minerali sono i pionieri dellesistenza e, come ogni altra forma di ma-
teria, sono organizzati secondo una struttura geometrica. Analogamente
lacqua, in quanto materia, caratterizzata da una specifica conformazione
geometrica: si dispone infatti a tetraedro, ovvero sul modello di uno dei
cinque corpi platonici. Lacqua perci un cristallo liquido. Le molecole
dacqua, composte, in termini chimici, da due parti di idrogeno e una
parte di ossigeno, formano un corpo tetraedrico con angoli di 104,7 gradi
esatti. Appurato che ci che porta allesistenza della materia lenergia,
riesce assai interessante osservare come quattro molecole dacqua, quindi
quattro tetraedri riuniti nellordine stabilito, convergano proprio in una
struttura piramidale. possibile che le civilt antiche, quella degli Egizi ad
esempio, avessero scelto consapevolmente i corpi platonici come modello
costruttivo dei loro edifici?
Tramite i punti di connessione denominati legami a idrogeno, le
molecole dacqua si riuniscono in grappoli di grandi dimensioni, i cosid-
detti cluster. Le molecole di H2O possono perci assumere varie forme
che concorrono alla costruzione di strutture liquide e al tempo stesso cri-
stalline. Di conseguenza, poich lordine geometrico determina lo schema
di frequenze elettromagnetiche, lacqua pu contenere diverse lunghezze
donda. Detto in altri termini, la struttura a cluster consente allacqua di
incamerare delle informazioni. Da questo principio prendono spunto varie
discipline terapeutiche quali lomeopatia, i fiori di Bach, laromaterapia e
la cristalloterapia. Gi Hildegard von Bingen aveva consigliato, per scopi
curativi, di bere lacqua in cui fossero state previamente immerse delle
pietre preziose.

Lunicit della molecola dacqua


La singolarit di ogni molecola dacqua osservabile in modo partico-
lare durante linverno. In ogni fiocco di neve visto al microscopio si avvera
il miracolo di una geometria perfetta. Quale principio della creazione si

68
Lacqua, la materia prima della vita

manifesta in queste minute, incantevoli strutture? Quale potenza, quale


forza ordinatrice costruisce larchitettura cristallina dei fiocchi di neve? Ep-
pure, malgrado nei fiocchi di neve ricorra la medesima struttura cristallina,
non possibile trovarne due identici. Se in termini chimici si tratta solo di
H2O, non sarebbe logico aspettarsi che tutti i fiocchi di neve siano uguali?
La risposta nellenergia che, rallentando, rende palpabile la materia e ne
cristallizza la forma.

Nessuna molecola dacqua identica a unaltra.


un dato che possiamo osservare chiaramente esaminando
lacqua ghiacciata al microscopio elettronico.
Qui in alto vediamo tre diversi cristalli di ghiaccio.

La memoria dellacqua
Se lasciamo sciogliere naturalmente un fiocco di neve e lo facciamo
gelare di nuovo nelle stesse condizioni, riavremo lo stesso identico fiocco:
lacqua dotata di memoria e il fiocco si ricorda cos. Ogni molecola
dacqua possiede unidentit originale e inconfondibile. Infatti lenergia
che crea, plasma e struttura la materia e non viceversa!
proprio il caso di dirlo: lacqua molto pi che H2O. A questo propo-
sito importante ricordare la ricerca sui fotoni, la quale ha dimostrato che
alla formazione di una sola molecola dacqua concorrono oltre un miliardo
di quanti di luce. Lesito di questo studio avalla i risultati ottenuti dal fisico
nucleare italiano e premio Nobel Carlo Rubbia, secondo cui sono necessa-
rie pi di un miliardo di unit di energia per manifestare una particella di

69
Acqua e Sale

massa o materia. I fotoni sono quindi pura energia luminosa in grado di


mettere in ordine la molecola dacqua e di darle unimpronta individuale
inconfondibile. Trasferendo il ragionamento al corpo umano, questo signi-
fica che lalterazione di un organo non pu che derivare da una variazione
dellenergia che lo ha determinato. Se la modifica deriva da un deficit ener-
getico, ecco che siamo in presenza di una malattia che, come tale, potr
essere debellata facendo pervenire allorganismo linformazione corretta.

Il potere informativo dellacqua


Lacqua in grado di fare molto di pi: pu addirittura comunicare
delle frequenze, delle lunghezze donda. Quando scagliamo un sasso in
uno stagno provochiamo unonda che si propaga in cerchi, non solo sulla
superficie ma anche in profondit. In virt della sua struttura, lacqua
dunque in grado di trasmettere delle informazioni. In fisica, la sovrapposi-
zione di due onde uguali aventi la stessa frequenza, ma provenienti da due
fonti diverse definita risonanza. Lunghezze donda risonanti produ-
cono ordine, come si pu osservare in natura nel caso dei cristalli, i quali
sono in risonanza con luniverso in quanto manifestazione geometrica di
un ordine naturale perfetto. Il contrario del fenomeno appena descritto,
denominato dissonanza, detto anche entropia o caos e si verifica
quando le polarit delle frequenze non sono in fase. In questo caso leffetto
distruttivo.
Anche nei rapporti tra gli esseri umani si pu parlare di risonanza.
Quando abbiamo fiducia in unaltra persona, quando ci innamoriamo
o abbiamo la sensazione di volerci legare a qualcuno, usiamo espressioni
come: siamo sulla stessa lunghezza donda, tra noi c chimica, ci
stiamo simpatici. Per esprimere il contrario diciamo che non siamo sulla
stessa lunghezza donda o che una persona non ci simpatica. Proprio
come a noi esseri umani, questo accade anche a tutti gli elementi e a tutte
le combinazioni molecolari. In senso fisico, il nostro corpo non altro che
un insieme di elementi che, combinandosi in molecole, danno luogo a
determinate strutture geometriche.

70
Lacqua, la materia prima della vita

Con le onde nellacqua si


diffondono anche le informazioni.

71
Acqua e Sale

Il potere delle parole


Il famoso uomo di scienza giapponese Masaru Emoto ha dedicato que-
sti ultimi dieci anni della sua carriera a un singolare esperimento: dialogare
con lacqua. Per meglio dire, egli ha rivolto allacqua parole con diversi
contenuti e ha proceduto poi a scattare una sequenza di fotografie del-
la stessa acqua alla temperatura di 5 C sotto zero. Lacqua investita da
espressioni negative del tipo mi fai star male assumeva una struttura cao-
tica simile a quella di un tumore. La stessa acqua, scongelata e sottoposta al
vocabolo amore, una volta riportata alla temperatura di 5 C sotto zero
presentava una geometria perfetta, come quella di un cristallo.

Lo scienziato giapponese
Masaru Emoto studia
lacqua come veicolo
di informazioni.

Da ci si evince che anche le parole possono essere alimenti di vita o


alimenti privi di vita. Tutti conosciamo il potere delle parole: esse non
sono che la manifestazione acustica dei nostri pensieri. Se consideriamo
gli effetti delle parole, possiamo capire appieno limportanza di coltivare
pensieri positivi rispetto al nostro prossimo. Una singola parola pronun-
ciata pu essere cos pregnante da diventare indimenticabile o addirittura
imperdonabile vita natural durante. I nostri pensieri e le nostre parole pos-
sono trasmettere euforia e voglia di vivere o, al contrario, possono incutere
paura e terrore.

Quando gli altri ci fanno ammalare


Anche vivendo una vita fondamentalmente sana, rischiamo di amma-
larci se le persone attorno a noi ci ripetono in continuazione frasi come:

72
Lacqua, la materia prima della vita

Cristallo di ghiaccio dacqua Cristallo di ghiaccio dacqua Struttura disgregata dacqua


della sorgente sacra di Lourdes, informata con la parola sottoposta alla frase:
in Francia, conosciuta anche amore. Mi fai stare male.
come la sorgente dei miracoli

Mi fai star male. Pensieri e parole ostili possono avere su di noi effetti
cos devastanti da diventare a lungo andare letali. Per una buona salute
non contano quindi solo le azioni ma anche il benvolere che si esprime in
pensieri e in parole.
Circa il 70% del nostro corpo, costituito da acqua, cio, come ab-
biamo visto, da un cristallo liquido che contiene uninformazione e che,
proprio perch liquido, in grado di adattarsi alle condizioni ambientali
in continuo mutamento. Questo vale sia in senso negativo che in senso
positivo. Allo stesso modo in cui pu ricevere informazioni buone e tera-
peutiche lacqua pu registrare quelle ostili e dannose. Ed a questo pro-

Cristallo dacqua sottoposto al Successivamente esposta


nome di Adolf Hitler. al messaggio Madre Teresa,
la stessa acqua riacquista la sua
struttura perfettamente cristallina.

73
Acqua e Sale

posito che le moderne tecnologie per la potabilizzazione dellacqua stanno


fallendo, giacch la filtrazione, la distillazione e losmosi inversa sono s
capaci di eliminare la maggior parte delle sostanze indesiderabili, ma non
riescono a neutralizzarne le vibrazioni energetiche nocive.

Le propriet dellacqua
Lacqua la base di ogni forma di vita.
Lacqua memorizza le informazioni ed in grado di trasmetterle.
Lacqua regola tutte le funzioni dellorganismo, da quelle metaboliche a
quelle intellettive.
Lacqua veicolo di energia, cio di informazione e di forza vitale.
Ogni molecola dacqua possiede unidentit originale e inconfondibile.

LA DINAMICA DELLACQUA
Se osserviamo lacqua in natura, possiamo notare che essa non scorre
mai seguendo un percorso lineare, ma secondo un movimento a spirale.
questa la ragione per cui si formano i meandri nei ruscelli e nei fiumi.
Ovunque nella natura e nel cosmo si incontra la forza centripeta, cio il
moto a spirale che dalla periferia tende verso il centro. E poich la mole-
cola dacqua un dipolo, essa si muove simultaneamente anche dal centro
verso la periferia. Questo andamento elicoidale governa persino il nostro
corpo, eppure la tecnica moderna lavora esattamente in senso inverso, ov-
vero in senso centrifugo, allontanandosi dal centro verso la periferia, cio
in senso esplosivo anzich implosivo. Nel cosmo, che non altro che or-
dine, il moto elicoidale un principio basilare che, applicato allacqua,
viene denominato anche movimento a meandro. Questo andamento
provocato sia dalla forza di attrazione gravitazionale della Terra che dalle-

74
Lacqua, la materia prima della vita

spansione delluniverso. Ognuno sa che lacqua fluisce dallalto verso il


basso, ma probabilmente pochi sanno che parte di essa scorre dal basso
verso lalto in virt delle forze di levitazione, cio ascensionali, che la per-
vadono e che la fanno venire alla luce anche a 3000 metri daltitudine
come sorgente montana. Se non ostacolata, lacqua fluisce ininterrotta-
mente ed in continuo movimento.

Lacqua non scorre mai secondo


un percorso lineare, ma seguendo
sempre un movimento a spirale.

75
Acqua e Sale

Le forze dei liquidi nel nostro corpo


Lacqua che lorganismo umano contiene, sotto forma di liquidi corporei
come sangue e linfa, scorre nel corpo secondo una traiettoria a spirale che
produce forze sia di levitazione (ascensionali) che di gravit, le quali a loro
volta generano energia. Lenergia localizzata nella nostra colonna vertebrale,
per esempio, si muove in vortici che alimentano elettricamente il nostro cor-
po. Cos come lacqua, se libera di muoversi, sale e scende continuamente in
una bottiglia, allo stesso modo essa sale e scende nel nostro corpo.
In questo contesto, vale la pena di spendere una parola sulla circolazio-
ne del sangue. Gi nel 1912, il premio Nobel Alexis Carrel aveva detto che
in realt non sarebbe il cuore a pompare il sangue nei nostri vasi. Il cuore,
anzich una pompa autonoma, sarebbe infatti una specie di turbina azio-
nata da una forza vitale, ovvero dai liquidi corporei. Nella loro continua
salita e discesa questi liquidi trasmetterebbero al cuore la specifica frequen-
za che costituisce il nostro ritmo cardiaco.

In risonanza con il cosmo


Il ritmo circolatorio dei nostri liquidi corporei in risonanza con il co-
smo. Grazie alla forza di gravit dellacqua racchiusa nellorganismo restia-
mo con i piedi per terra e, al tempo stesso, grazie alle sue forze ascensionali
ogni giorno riusciamo ad alzarci in piedi. Non potremmo restare con i
piedi per terra e allo stesso tempo tendere verso lalto, ad esempio per rag-
giungere un obiettivo importante nella vita, senza lausilio di queste forze
e della loro armonia con la natura. Senza di esse non saremmo in risonanza
con il cosmo, ma in uno stato di dissonanza e di squilibrio.
Se prevalesse la forza di gravit, in assenza di una struttura interna ai
nostri liquidi corporei, che costituiscono i due terzi del nostro peso, sa-
remmo letteralmente trascinati a terra, cio saremmo malati. In mancanza
delle forze ascensionali ordinatrici, non saremmo in grado di risollevarci.
Per poterci rimettere in piedi dovremmo rigenerarci, riequilibrando le-
nergia del nostro corpo e colmandone le carenze. Solo recuperando questa
energia potremmo riprendere la nostra forza vitale.

76
Lacqua, la materia prima della vita

Il percorso sotterraneo dellacqua


Nel suo viaggio sotterraneo, lacqua assorbe tutte le oscillazioni elet-
tromagnetiche del nostro pianeta. Il celebre naturalista austriaco Viktor
Schauberger (1885-1958), con unefficace espressione la definisce infatti
il sangue della terra. Cos come la terra ha un polo sud e un polo nord,
anche la molecola dacqua possiede due poli, e proprio come latmosfera
circonda la Terra, cos un campo elettromagnetico avvolge la molecola
dacqua. La resistivit dellatmosfera terrestre, la frequenza della cosiddetta
risonanza Schuhmann di 7,83 hertz. Ora, se nel suo percorso sotterra-
neo, lacqua assimila le frequenze della Terra, e se lo spettro di frequenza
del nostro organismo uguale a quello della molecola dacqua, possibile

Il mare: il luogo ideale per rilassarsi


e per rigenerarsi.

77
Acqua e Sale

affermare che lacqua costituisce il nostro collegamento con la frequenza


terrestre, visto che la misurazione della corrente cerebrale d, per lappun-
to, valori che oscillano tra gli 8 e i 10 hertz. Lacqua, il nostro tramite con
lambiente, perci in grado di fornirci ci di cui abbiamo bisogno quan-
do stiamo male. Assumendo acqua possiamo colmare il deficit di energia,
che la vera causa della patologia, riacquistare lequilibrio energetico e
tornare in salute.

LEFFETTO TERAPEUTICO DELLACQUA


Gli uomini conoscono da sempre le virt terapeutiche dellacqua e que-
sta conoscenza si espressa pienamente nelle varie culture termali. Nellan-
tica Roma cera un vero e proprio culto del bagno. Il famoso naturista Pa-
racelso nutriva una fede cos assoluta nelle virt terapeutiche dellacqua, da
approdare allidea, semplice eppure geniale, di somministrare acqua calda a
37 C (la temperatura corporea) a scopo terapeutico. Paracelso era infatti
convinto che lacqua, la madre di tutto ci che esiste, contenesse quanto
serve per guarire le persone. Il medico Fereydoon Batmanghelidj (autore
del famoso libro Your Bodys Many Cries for Water, tradotto in Italia da
Macro Edizioni con il titolo Il tuo corpo implora acqua, Cesena, 2004;
[N.d.R.]), ricondusse la causa di molte malattie croniche alla disidratazio-
ne del corpo, un convincimento sintetizzato nel motto: Lei non malato,
ma ha solo sete. Incarcerato dal governo rivoluzionario iraniano, egli riu-
sc a curare i pi diversi disturbi di salute, dallulcera gastrica, alle allergie,
dal mal di schiena alla depressione, invitando i suoi compagni di prigione
a bere dellacqua. Questo medico consiglia di bere complessivamente dai
due litri e mezzo ai tre litri dacqua al giorno mezzora prima e due ore
e mezzo dopo ognuno dei pasti principali e mette in guardia contro le
bevande contenenti caffeina, come il caff o certe bevande analcoliche, in
quanto disidratano il corpo anzich rifornirlo di liquidi.

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Lacqua, la materia prima della vita

Le propriet dellacqua
Lacqua si muove sempre secondo un percorso a spirale.
Lacqua fluisce sia verso il basso (per la forza di gravit) che verso lalto
(per le forze di levitazione).
Lacqua la forza vitale del nostro organismo.
Nel suo percorso sotterraneo lacqua assimila e immagazzina tutte le vi-
brazioni della terra.

Tratto da:
Acqua e Sale
Autori: Barbara Hendel, Peter Ferreira

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