Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
31
(2002)
TOMO I
v GIURIDICA EUROPEA:
UNITA
UN MEDIOEVO PROSSIMO FUTURO?
formazione di un futuro diritto europeo, puo` leggersi, oltre che negli atti dellIncontro,
anche in Rivista di diritto civile, XLII (1996), parte prima (la citazione fatta nel testo
e` a p. 286).
(2) Qoe`let (Ecclesiastes), 3, 1.
(3) E` la tesi che fa da supporto alla nostra ricostruzione tentata nel volume:
Lordine giuridico medievale, Laterza, Roma-Bari 20029. Osservazioni puntuali e altres`
una puntuale fondazione teorica sono offerte nel nostro saggio specificamente dedicato
(4) Il principio del lavoro come elemento di sviluppo di alcuni istituti giuridici
(1888), ora in V. SIMONCELLI, Scritti giuridici, vol. I, Soc. Ed. del Foro Italiano, Roma
1938.
(5) Nei tardi anni Ottanta vi dedico` parecchie ricerche, oggi tutte ricomprese
sotto la dizione Studi sullenfiteusi nei sopracitati Scritti giuridici, vol. I.
(6) Si vedano i tre volumi che il Vivante pubblica su Il contratto di assicurazione,
Hoepli, Milano 1885-1887-1890.
(7) S. PANUNZIO, Sindacalismo e medio evo (Politica contemporanea), Casa Ed.
Partenopea, Napoli s.d. (ma 1911).
(14) Si veda il colloquio di Calasso con Santi Romano, di cui e` evidente testimo-
nianza il volume scientifico-didattico Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medie-
vale, Giuffre`, Milano 1948; o quello piu` tardo dello stesso Calasso con i civilisti in tema
di negozio giuridico (Il negozio giuridico, Giuffre`, Milano 1959), in un libro che ha molte
debolezze ma che segnala una sincera istanza colloquiale; o il colloquio con Calasso del
civilista SALVATORE ROMANO, Ordinamenti giuridici privati (1955), ora in Scritti minori,
vol. I, Giuffre`, Milano 1980.
(15) Per maggiori chiarimenti non posso che rimandare al mio libro Lordine
giuridico medievale, cit., dove a intelaiatura della analisi storiografica si utilizza la
dialettica validita`/effettivita` (si veda soprattutto p. 56 ss.).
4. Messaggi fruttuosi.
Si aggiunga che, oggi, ve` una coscienza nuova nel giurista, piu`
attiva, piu` propulsiva. Il giurista vede le deficienze e le sordita` del
legislatore e tenta di supplirvi; soprattutto, tenta ed e` questo un
profilo rilevantissimo di farsi lui portatore di un diritto finalmente
insofferente alle artificiose frontiere statuali gettando la rete al di la`
e al di sopra delle tante insularita` nazionali e cominciando a creare
un tessuto comune: i recenti esperimenti europei per la fissazione di
principii regolatori dei contratti e dei contratti commerciali in
specie, che hanno visto protagonistica la migliore scienza giuspriva-
tistica europea, sono il segno di questa rinnovata coscienza. Un
grande insegnamento della civilta` giuridica medievale e` che il diritto
e` cosa non da politici ma da giuristi, ed e` precisamente linsegna-
mento che quella civilta` ha trasmesso al suo figlio diretto, il common
law. Recuperare il diritto ai giuristi puo` essere una divisa per il
nostro impegno culturale e di politica del diritto.
Un altro recupero va fatto, ma, in fondo, discende gia` da quanto
si e` detto piu` sopra, ed e` un recupero pluralistico. Si deve realizzare
un piu` sincero pluralismo giuridico. Il medioevo lo visse intera-
mente, e il suo mondo socio-giuridico fu autenticamente pluriordi-
namentale. Del resto, non stiamo vivendo forse noi un pluralismo
latente con la montante globalizzazione giuridica? Un pluralismo
fattuale, che lo Stato continua a ignorare e di cui i tanti giuristi
statalisti beatamente si disinteressano; che pero` ce`, e` forte, e`
virulento, e mette in crisi nel concreto dellesperienza dove il
diritto si misura quotidianamente il sublime castello legalistico.
Dobbiamo affrettarci verso una me`ta che e` un diritto senza Stato; il
conseguimento di questa me`ta e` anche conseguimento di un effet-
tivo pluralismo giuridico. Conseguimenti, pero`, che dobbiamo in-
nanzi tutto realizzare nella nostra coscienza di giuristi. Non si puo`
pretendere dallapparato statuale quel rinnovamento che manca
almeno nella consapevolezza dei piu`. La complessita` della societa`,
elementare dato omnipresente ma tanto piu` presente oggi, deve
rispecchiarsi nella complessita` plurale delluniverso giuridico.
Diritto senza Stato significa che al diritto ripugna di immiserirsi
allinterno di confini invalicabili, significa che il diritto e` una ragione
del vivere civile e che la sua proiezione piu` naturale e` quella
universale. Piu` che un sentimento, e` una percezione che si fa strada
nelle menti piu` aperte: dopo che lEuropa e` stata ridotta nelleta`