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Medicina dei Significati


Rubrica curata dalla Dr.Loredana Filippi

Il femminile negato: una testimonianza

Da una seduta in Medicina dei Significati con una persona affetta da Morbo di Parkinson emerge una
importantissima considerazione (che non riguarda solo questo tipo di problematica, ma che comunque
sempre molto significante): il problema del tremore al braccio destro ha portato quest'uomo all'utilizzo
compensativo della mano sinistra, per mangiare o per svolgere analoghe mansioni, che generalmente sono
deputate alla destra, nella persona non mancina.
Dal colloquio emerge una importante polarizzazione maschile della personalit, almeno nella sua
dimensione pi superficiale. Quasi che il femminile si sia in qualche modo ritirato, negli strati pi profondi,
per paura o per spavento. (Dico superficiale poich ritengo che, in noi, siano sempre presenti le due
polarit, stratificamente distribuite in misura diversa, in funzione di tantissime variabili, culturali e non).
Questo non significa - ovviamente - che il sesso femminile debba mangiare con la mano sinistra.. Significa
piuttosto che, in qualche modo, buona parte dell'organizzazione corporea sia stata stimolata, in seguito al
problema, a frequentare l'altra parte di s.
E questo avviene ogniqualvolta mi trovo costretto a capovolgere il mio assetto cerebrosomatico, anche
solo quando mi rompo un braccio.
Mi pare tuttavia di notevole importanza questa considerazione, almeno in relazione alla storia di questa
persona e, forse, di molti di noi. Sappiamo che, in questo nostro mondo, patriarcale e patricentrico, il
femminile la parte pi sofferente, a prescindere dal sesso, ovviamente.
Il femminile archetipico, infatti, quella parte di noi che pi difficilmente soggiace alle regole, anarchica,
libera (non la puoi sottoporre ad alcun tipo di giogo, a meno che non sia condiscendente e non lo cerchi di
proposito). Ed questa libert che le dona la sua principale caratteristica: l'essere poietica, ovvero
creativa (poiin, in greco significa creare).
Il femminile poietico (e poetico..) quella parte che rischia di pi oggigiorno: non pu morire, non morr mai,
ma rischia, come dice il mito di Persefone, di sprofondare in Ade, il regno invisibile dei morti.
Persefone colei che fa questa esperienza ma, quando finalmente ritorna a riabbracciare la madre Demetra
e porta nuova vita alla terra-madre - che, per la tristezza della sua lontananza, si era spogliata, riempita di
freddo e isterilita - porta con s la nuova energia che d vita ai fiori e alle messi.
Energia profonda, che solo la frequentazione delle profondit/inferi pu alimentare, custodire, riaccendere: il
fuoco sacro di cui ogni femminile , pi o meno consapevolmente, custode.
E, tornando alla superficie - il maschile energia di superficie, dell'esternit, di ci che sta sopra, il visibile,
ci che la mente pu conoscere cos come il femminile quella della profondit, dell'invisibile, di ci cui la
mente ancora non ha accesso - lo alimenta, lo nutre ed instaura, con esso, quel dialogo magico che noi
chiamiamo stagioni. il matrimonio sacro che il mito da sempre evoca e ricorda.
A mio avviso, e per la mia esperienza, molte nostre problematiche -
Parkinson in primis - sono legate a questa subliminale negazione e tutti
dovremmo interrogarci in merito ad essa, poich il problema di natura
profondamente culturale: il femminile rapito, negato, nascosto.. Ed il mito ne
parla assai spesso: da Persefone al ratto delle Sabine, alla tanto
responsabilizzata Elena di Ilio, all'Euridice che sfugge all'infausto tentativo di
essere afferrata dall'amato Orfeo o dalla sua razionalit..
Verso tale profonda negazione vediamo convergere altri aspetti sintomatici
della problematica citata, come l'amimia, o difficolt a veicolare all'esterno la
propria vita emotiva, che spesso finisce per agirsi - e agitarsi - unicamente
nell'interiorit personale, impossibilitata ad esprimersi o per paura o per non-
conoscenza-riconoscenza di tale componente fondamentale dell'essere.
Negata, ma non morta (Persefone non muore). Respinta, ma tutt'altro che
sopita, essa si agita all'interno della sua prigione..

Cosa caduto nell'ombra? Cosa ho esiliato nella mia vita?

loredana@medicinadeisignificati.online
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