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perci un pat:'
ogni istanie della ncst:'a esstenza imipeiibi'le ed
nonioinestimabilec]eelasortecj-rlonaper_e_S-S-erevissutocong-i-o-i?.Sa-
r:ebbe grave ed impensUite spreco ccntro
natura sac'ificare nostii irricu
dissi'pandoli
perabili momenti, a-rlcor pi prezj-osi.quelli deIIa vecchiaia'
che lrazione
a favore d'un ozio neghiticso e privo di desideri, incurani'i
senza fi-
ce1 tempo sciolga i ricoi'ci e lr faccia evaporare in uno spazio
ne . Et ovvio che questo,
gi da s-olo un vaido rnotivo 'affinch io
i1 mio tempo'L' et
debba decidere cosa fare pe: vivere Cignitosamente
egliaeciacchichelefannocorona,riduconolospazioentrocuisceglie
fine, mi riman-e.-un.a.sc'l:.
re cosa fare e }:asta n(."o ner farmi caire che,al1a
possibilit , quella di neitermi a scrivere '
sedere una adeguata base culturale ed io non conosco le prime e non di-
spongo della seconda; sono tutte piantine che allignano su di un terreno
Cove i-o non ho mai posto pi-ede. Insonna, mi chiedo, co:: quaLe bacchetta
magica potr addoraestica:'e i verbi seconcio i tempi ed i modi prescritti
e usare con propriet arrverbi, agqec_-eit{i e_lut@_q-g11e g4q_lq_irg __Eg:___
ytg_lb 9Io qs c 1Ie_ lalle*Ii e* -psnla? :
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ormai i' nomi degi-i scienziatl ?i in vista erano diveniati di- domi-
nio pubblico e, gi un vezzo ornai eonsacrato, quel1i masgiel.filsnte cita
ii erano stranieri fra i quaIi, istintivamente e'fatalnenier ciascuno J-
lesse j-1 suo beniamino- rerarao pertanto i sostenitori
ce teoesco von
Hufte e quelli delf inglese nister Back, pezzi da novanta nel campo del-
'l
'ontopedia r:ron<iiale, i. qua1i. erano fanosi anche per ia sorprendente ca_
pacit con la..quale emettevano una diafusi eerta,limitandosi soltanto
ad osservare i pqchi passi- ehe facevano fare a1 paziente.Natura ed enti
t druna qualsivoglia patologia ossea non pbtevano sfuggire alla roro
osservazi-one.
L
-a
in mezzo a1la strada, perch era suq convinzione che carnrninare sui sas
si facesse bene ai- piedi. Ad un certo punio ralleni il ritrao e dopo
pochi passi si ferrn. Volse 1o sguardo intorno come se stesse cereando
qualeuno, ma nei pressi non crera anima viva; guard nuovarnente i.n tut
te-1e direzioni, a1z anche lo sguardo verso Ie finestre degli edifici.
che fiancheggiavano 1a strada, poi parve prolungare .a sosta per riflet
lerer quindi gli accadde qualcosa che 1o immobi-Li-zz come una statua.
Rimase per un bel po' pietrificato in mezza alla via poi, cou evi-
denti difficolt, riusci a fare a1.cuni passi che gli permisero di arri-
vare a} marciapiede. Era ben visi.bile che ogni movimento g1i costava
atroci sofferenze, nondineno continu penosamente a scend.ere verso 1a
paazza centrale oltre la qua1e, subi:to dopo il. ponte delta pescheria,
si. trovava i1 suo albergo. La disinvoltura e 1a spig].Latezza --.el'l'
incedere che 1o avevano imposto alltaffienzione generale erano .sparite,
mentre i1 procedere del suo cammino consisteva soltanto in unrinrpensa-
bile miscuglio di movimenti scornposti ed innaturaJ-i.
- Si ratta certamente d,tun improwiso blocco dell-'artico1.azioae coxo-
femorale. Ma ctri avrebbe irrmaginato che i1 professore Breeze soffrisse
di a:ntrosi deformante ?
Questa Ia diagnosi inmediata de1 prof:essore von Hufte cui, altret
tanto fulminea si contrappose gue1-J.a di mister Back.
- Mio caro ed. illustre.eollega, senza smj-nuire 1.a grande stina che ho
sempre avuto di 1ei, e col dowuto rispetto, mi perurefro dirle subi;to
che i1 nr-io parere ben dverso daJ. suo. Con una sintomatologi-a cos-
evidente, siamo certamenie di fronte ad una classica e dolorosa situa
zione di bloccor.-per mia ferma convinzi-one che l,articola,zione co-
xo-femora'le nonH-in alcun modo interessata; ritengo invece pi apprg
priato concentrare 1a aostra attenzione sullresistenza certa druna gra
ve forma di spondilofitosi, con formazione di ponte osseo- In subordi-
ne, si potrebbe anche jir,oti.zzare 1a. probab1le concomj-tanza d.rr:na forma
di- osteosclerosi srrbcondrale. Che ae dice ?
- Pi tardi potremo anche diseuterne per ora, poich oltre a tutto
siamo anche medici, dobbiamo affrettarci a soccorrere iI collega mete
reologo il quale ci fornir certamente untananrrresi esaurienie dei suoi.
problemi-
Gli andarorro inconiro quasi di- corsa e quando 1o raggiunsero, g1i
chiesero subito qurl rera iI guaio ehe g1i stava accadendo- La risposta
fu di poche parole fredde e sbri-gatlve, softolineate da un'occhiata
che esprimeva unicamente dispetto e disappunto.
- Non successo nulla. Nu11a che possa inieressarvi.
Nonostanie le buone j-ntenzioni, o rj-afiente i-1 loro intervento non
era stato gradito, tuttaria vorl Hufte, dopo avergli nuovamente offerto
i1 pnoprio aiuto, g1i es=-ose 'a sua ipotesi diagnostca, -o-ch queLla.
aeL :o leg= :;:g,ese.
_tr,_
n.d.r._Trattasidellaliberarielaborazionedtunastoriellaasuotet
raccontata da1 nonno'
- 1.-
Per colpa de1 garbino mio padre, come tutti quelli che lavorano in
aperta campagna, si ritrova con le mani tag)-iuzzate daI1e "crepare"
(1), tanto che alla sera, quando si mette a tavola, non riesce quasi pi
a tenere in mano 1e posate.
Questa realt iI maestro non la conosce e non sa neppure che per le
crepare non cj- sono rimedi, 1'unico so1lievo, ma non 1a guarigione, pu
essere ottenuto soltanto praticando leggerissime frizionj- a base di vase
lina. A questa bisogna provvede sempre mi-a madre, generalmente dopo cena,
poco prima di andare a letto ed proprio quello che sta accadendo in que
s;o nomento nella nostra cucina, mentre fuori fa freddo ed il garbino, co
nr suo sollto, sta tirando con lradeguato sottofondo di fischi e miago-
-Lrl-.
- Perch vi guardate ?
Edorahofinito,beneomale,mahofinito'Hoscrlttodigetto
SenzapensarcitroppoechiudoconlaSperanzadiessereriuscitoanon
non nel
cedere alla tentazione del fantastico o del-la pretesa' comunque
Ie mie intenzloni, di condurre anche se nella forma pi sfumata, uno svi
luppo in chiave psicologica della vicenda'
QuestepochepagineleriprenderinmanolaprossinanottediNa-
tal-e. La 10ro fettura mi ai-uter a rivivere 1'atmosfera de1 vecchio cu
cinone, co1 fuoco volta a volta sornione o crepitante ccn fotza e, fuo
rr Ie insolenti ventate del garbino. spero di riviverla con Ia stessa
c,.Llaiezza e i.i-cchezza oi sentirilenii con i quali r niiei
t''ecchi, quasi fcs
sero naterialmente presenti' rne 1'hanno nuovamente regalata questa
notte'
r'1oro" ed io ci scam-
sar iI pi beltraugurio di buon l{atale che
'r j a*ana
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O=O=0
0
UI'I EPISODIO LOIITAIIO EI,IERSO DALLA I,{EI4ORIA -L4-
i.JELLA IIOTTE
DEL IIATALE ].993
=::;tt) -
. rietro Galletto
Vacallo 14 ottobre 2OO3
Cara .a.r essandra
" Cuaic:sa n{ ia pensare cle t'; ;cssa a:rcc:'-a seroa=e un vagc ricor<io di quel ca-
"sl
$l ".
suaie e iugace 1:3c:.t:c,che aven:c sui:'l-:e:'c:r"- "Ca;rai-et:c" c-uanCo, scmnersi e ira
sc::-a:t ia una nci:::::cr-e ii ...:a-i2:3:i, Yi saijnino a Pagcvae-gu:i.at: da una fortu
:.; ':3:ed:::1e, i:ci'annc cue pos:r g:. i'-gs:::nc l'==:'i. ?:- a:u:a- a s:stemaie Ia
:"a sacca suiia:'et:ce-:i", sra:.citc p3s?:-:E? = =u:-ue -l=:ticclare p:.ese i'ar.vio una
"t cciLr3:.sazicne che si plc::asse :-io a '!ia':c,
\\b fu una ririoa or coni;ee:-z" e. slecie c2 !a::3 iua,ci io;:a::c= s+.rlic pi ir-caizan
s :j. iece..ti Psicologia a ?aic.;a e,co:: jE sa3c= -t.e-a c:- :-ib:-:, sia-,;i ;orranio :;r ian:_-
-\t 31:a Pe: stuolar= senza i:s;la.-o:i rl ';'s:a 3'ur es=; =c-r:c i:.:eg:-a='i vo, ";.:::c qui
s\
"s .-:.:i1a p:- di tanto, d'altronde chiss quanti esani av:. covu;o aii:.o-:e::e a!:che.l,ei.'l
".'-Q
\U ,'e:'anente io non avevo mai avu'io probienr ci c.-:e. ge:e:e: ::cv=:-:e::e :a u::a siir
.
;e:i ccniaij-ni rnaestri nell'uso iell-a zappa, ia nia g.3::eiez'c::= iu ia 3::=a ac aver
q -
"r 2cc3ssc aLl,a seuola, con un capolinea gi fissaio e inmoi:-i:.ca=.ie: a S^ciasse elenen
-.1' \
*d rer3. Nonilmeno j. miei fratelli ed io abbiamo ccmpiuio con it=:i;; ii !:o<=c oe.cor.so r
ctte;:e:rdo i"1 meglio da attivit, anche per j-o Stato, i1 cui .:t=iic c,-;npor:a:.za
i" ce::2nenie superiore a quello dei nostr titoli.
era
,\ "l i suci vent'anni come l-i ha vissuti?r' A queJ- puntc:ui ccs=:eE;o a::er:=
caj
)* .:;bc il- mondo contadino della mia epcca, un tempo crle lca a:.:eya:--uiia ia s=an:-,^e
.{ -"a= cc:: quela vlsione suggestiva e ialvolta bucolica, ccn =. c:a.ie ie,':a::
{s p:'esentato: vita libera aI1 tarra aperta, albe e tramonti da sc=:-o, irescc _ae:-::re:aD
se=c:j-nc
suil'aia, genuinit del cibi, canto giulivo ciei m:-eti-iori - i'ic, a prcDo=-.;c c=i n.e-
?-o =rtori, i-o non Ii ho mai sentiti cantare; lavoravano cial-lrar':a a: r:a_:cr;c c;:i Ig
a^' sci]Lena pi-egata a novanta gradi, i1 salso de1 sudore che gi. a::.-::.:ava a] l-. bocca, cc
'* pc aver -solcato iI viso strinato dal sole. E' puro cielir.ro ai:::;.=.:e .:l= i:: eu=r_,:
t:,s*
A
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condj-zioni avessero fiato e voglia di cantare!
?ia'lasciammo di parlare di quell. repoca in cui ncn c'era spazic p=r a.i ci-i:-. e=:i=rio,
anche perch - dopo esserti dirnostrata molto attenta a1l-'asco1:c
d-. - acce::-asi: ai. a!
\ cuni autori suI1e cui opere avresti dovuto studiare; erano::on:- i::cico -r:-oc:.;a-;i,
'b, \ personaggi che avevano lasciato un segno nel campo dell-a cul-?lra nia,pu-:rc?.oc, porta
\{l
.\ tori druna materia estranea alla mi-a conoscenza e che tu iai sa:uic c=sc:.iver.ni_
\\"5 ccn una sorprendente padronanza della si-ntesi- e con ltuso c:. ie:=jri i-ej:cenenre
.s- I accessibili a chiunque. Non avevi nessun dubbio suI1 'esito iavor=r..ce ee. !-,ic per-
corso accademico, soltanto qualche preoccupazione invece sui ccne, ccve,
\1 ?=r cii e
\I
+ con chi arEesti potuto i-n seguito esercitare 1a professione-,'t! c::.e:.,:.a a-s-!i:c r-lna
vita intensa,pu darmi un consiglio?,,
.
!il
, Ricordo che stavamo entrando nelLa stazione di Mil-ano Cen:raie q..:ancc, :-stinti-
.\' vamente,ti dissi:"Sei intelligentercolta e splendidanente be.rbc'; cu:.. ii non spre
\
fi.
\i care queste doti meravi.gl-iose per cose o persone che non Ls ne::--::ro. Tu ha:- il ciove-
s\} re di pretendere i1 meglio, perci non chiedere sconti e non iar::e a i.ess'J:.:o."
.-5 \ Gi scesi dal treno,poggiasti Ia sacca a terra e, quasl pre::oeroc-ni rer ii bave-
,F'
. \ ro, mi dicesti:'rQuesto giorno non.potr mai dimenticarlo e La rinq:'az;o pe: ave=ni da
s
\ to _dgJ !9,_ una parola gh-mi incoraggia,a darle un bacio. ii:- chra;r,c iessanira."
\" Invece me ne hai dati due, uno per parte.
s
Ho finito ed ora che cosa ne faccio di qes;ta lettera? Di te conosco sofan
{4" i, to il nome, per cui non so a chi e dove spedirla. Ir[a queste cose le sapevo gi
d prima di mettermi a scrivere e a1lora? Allora tutto un non senso, un na'asri?a
'x senile? Una testa che se ne va per conto suo?
A questo punto, forlunatamente, interviene il solito spiritello salvaEore,
il quale mi ricorda che alla mia et, tante cose appLrentemente strane, ai-utano
a vivere.
Cara Alessandra, spero proprio che questo saggio spiritellc ti porti iI mio
'abbraccio e che i1 Signore ti beneciica.
Ei ho chiesto, Signore, la forza p6r avere successo. E tu ni baj. reEo
debole, perch i-qarassi ad obbedl.re.
tL ho chieeto la saluter De? fare delle grandi Go. E tu ul hai dato
!.rfuerrlita pEr fare delle coae uigllori.
tL ho chLesto }a riccbezza'per essore fellce. E Tu ni hai dato la po-
rrert perch diveuti Eacgio.
Ti ho chiesto di essere apprezzato dagli uouinl. E ttr Ei hai fatto sen
tlre di avere bisogno di te.
Ii ho ctriesto l.rarniciziar pr aon dover vivere solo. E tu Di bai ato
rirr cllore, per anare tutti i fratglll .
Tl- ho chiesto tarote ccrse, per ral.J.egrare la rrita ul,a. E Tu Lavece ni
ha,i dato la. vLta, perch ni rallegrassi di tarrte coae.
Non ho avuto rruLla di querllo che avevo chieeto. Invece ho arnrto rtto
quello che avevo soltanto sperato.
Ed. ecco! Le pregbiere che Bon avvo neluneno forutrlate 6ono. state esau
dl.te! Di trrti gli uonini io soao o-uello che ba ricernrto di pi!
Grazie S i.g a o r e- !
(Qaeeta preghiera ei trovawa in un guabetto eaposto nell
anticanera dellr0spedal-e Civile af iorlgo Valetrgana)
G8=o
(}{o{){-
<ooOOOOO*OOOOooo-
.+
o
0{)=O
.*fixX) o=(ldldo
odldH)d)fixx]ooo-
o=Go
o