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0.26 Spedizione A.P. Gomma 20b Art. 2 legge 662/96 - Fil.

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1 '111 SoIidarielà
Sos per il zìonì», Recentemente una equipe chirurgica -ane-
I volontari della
Mission
111111 diGiuseppePetrala stesiologica dell'ospedale Cannizzaro di Catania,
composta dai medici Paolo Corbo, Andrea Di Stefa-
Hospital
Associazione dei volontari "Mis-
sìon Hospital Chaa.ria" è una
no, Salvina Gagliardo e Francesca Sparatore, ha
lavorato in quella struttura sanitaria mettendo a
Chaar·a
onlus che opera in una struttura
ospedaliera del Kenia. Questa
disposizione la loro professionalità per curare
molte persone con problemi di salute gravi. Hanno
assistono i malati
' assocìazìone, che ha sede a Tori-
no, raccoglie ·adesioni di medici e
effettuati molti interventi chirurgici, alcuni parec-
chio complicati, e non sempre in condizioni ottima- nel cuore del Kema:
di personale parasanitario e tecnico da diverse li, spesso per mancanza di attrezzature sanitarie
parti dell'Italia, compresa la Sicilia, personale che adeguate, I dirigenti nazionali della Missione Chaa- tra questi anche
volontariamente si offre'per recarsi, periodicamen- ria, il presidente, Lino Marchisio, il suo vice Giuse-
. te, in una struttura ospedaliera del Kenia per assi- pe Farnese ed il direttore sanitario, frate Beppe un'equipe
stere persone bisognose di cure. Nel territorio di Gaido, nel recente incontro con alcuni volontari
Chaaria nel cuo 'e del Kenia, esattamente a 500 chi- siciliani svoltosi a Catania, hanno ringraziato il del Cannizzaro
lometri a nord di Nairobi, poco sotto l'equatore e a referente regionale dell'associazione, Enzo Scala,
1000 metri di altitudine', sorge la sede del Cottolen- nonchè medici e operatori sanitari siciliani, per il di Catania
go Mission Hospital, un nosocomio di frontiera contributo che offrono all'ospedale con la loro atti-
all'interno di una delle 5 missioni della Piccola vità professionale. Poi, insieme, hanno tracciato il
Casa di Torino, una struttura d'avanguardia per la programma degli interventi., parlando dei bisogni
zona. Ogni mese dai tre ai sei volontari, tramedici .della struttura come quella del personale infermie-
e personale sanitario con diverse mansioni, si reca- ristico, ancora carente, e di altri medici, per rispon-
no in questa struttura sanitaria per occupasi dei dere alle richieste di assistenza sanitaria della
malati. Nell'ospedale, diretto da Beppe Gaido, un popolazione locale keniota, ma anche di malati
frate medico, operano suore, frati, medici ed infer- provenienti da nazioni vicine come Somalia ed Etio-
mieri e personale locale per assistere persone con pia. "Quindi il bisogno di avere più volontari -
handicap mentale ma anche persone con problemi hanno sottolineato i dirigenti - è di vitale importan-
sanitari di diversa natura. L'anno scorso sono stati za. il gruppo di volontari siciliani si è impegnato a
re~strati 10 mila ricoveri, 90 mila visite ambulato- organizzare, per il prossimo mese di ottobre, un
n.ap., 490 parti cesarei e 3000 interventi chirurgici. gruppo composto da medici e da personale parasa-
In Kenia l'assistenza sanitaria è a pagamento, e nitario che per un mese si recherà a Chaaria per
costa tanto. Bono poche le prestazioni sanitarie che dare un valido supporto all'attività sanitaria dell'o-
lo Stato offre a coloro che sono indigenti, cioè la spedale».
maggior parte della popolazione dei territori che pippo.petralia@libero.it
vivono lontano dalle città. L'ospedale di Chaaria
offre l'assistenza a pagamento con costi mini-
mi, per coloro che se lo possono permettere.
Un giorno di degenza viene offerto a un euro
(un euro corrisponde. a 100 scellini in moneta
locale); un parto cesareo viene a costare 15
euro. A coloro che non possono pagare l'assi-
stenza viene offerta gratuitamente. I malati si
rivolgono a questa struttura sanitaria affron-
tando enormi sacrifici. Provengono da diverse
parti del vasto territorio atricano affrontandò
viaggi lunghi e faticosi, a volte a piedi o al
massimo su dei carri. Frate Beppe, direttore
dell'ospedale, ci spiega che i volontari che ven-
gono a lavorare qui a volte offrono la loro
opera sacrificando le ferie e il tempo libero.
"Offriamo assistenza sanitaria a tutte le perso-
ne che la chiedono. - dice il Frate - La nostra
associazione reperisce i fondi attraverso le
donazioni del 5 per m.Jle, di donazioni di
attrezzature, materiale sanitario e di farmaci
che a volte ci provengono anche da Paesi locan-
ti, come per esempio il Giappone, o da una
banca che opera a livello mondiale. LO Stato
africano non ci offre niente, quindi dobbiamo
sopperire con l'opera dei volontari e con le dona-

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