Vous êtes sur la page 1sur 22
ISININWY ‘O110ULNOD AUTOGESTIONE xt a = | at! 2 8 Ze ATIVO UNIVERSITA | CHE GUEVARA , tL SOCIALISMO E L'UOMO A CUBA , DISCORSO DI ALGERI HOD ~ (dot curatoce) NON TUITS LS STXaDs CONDUGONO a fOplA.Cioé:1a storia umana non si identifica pik colle storia dell'Occidente.Od anche:la dinensio- ne reale dell'Europa é quella di una piccola penisola ancorata al nondo Antico. I probleni del mondo non appaiono pik interi alla luce dell'Estre- Ro Oceidente.L'economia-sociologia DELLO uomo-bianco oceidentale, PEit LO uomo occidentale-bianco,sono econonia e sociologia parziali gurocentriche. 1955 Conferenza di Bandung 1965 Tricontinentale dell'Avena Asia Africa America Latina:questi popoli saranno/sono padroni del proprio avvenire.Affilano la falce che taglierd/taglia 11 cordone onbelicale (invisibile?) che lege 1'Uono (bianco) alle Civilta (Oceidentale):14 1asGl DEF V.LOi@,ei0é 1a legge del plusvalore, cioé le pianificezione diepotica di fabbrica generalizzata alla societa intera,cioé lo sviluppo (controllato) della Democrasia econonica e del Toteliterismo politico. "Zona di tenpeste" "Zona di benesgere e passivi ta’ La lingua di Mao taglia il mondo in due fette:la fetta "marcia", la fetta "acerba". La pienezza della neturita,il frutto buono,é nelle prospettive di UNA fetta soltanto? Guevare parte di qui. Dalle sua esisteza duplice:di “essere unico" e di "membro di une conuni ta". Dal riconoscersi per quello che é: un “essere inconpiuto". Corre cosi neno di noi il rischio universale:quello dé vedere solo gli "alberi" e non pid le "forests". Le MERCE, 1aRENDITA,10 Ii DNSSe | ATSALALE INDIVIDUALE: "alberi". Che bisogna abbattere, che sono stati abbattuti.Per vedere la "foresta " tutta intiera: il bosco della Grande Societ&,della ror- nierte Gesellschaft,dello Stato antifascista. Poresta:dove viveno e cacano i residui suporsviluppati-supercivili- superdemocratici del Pitecantropus Brectus:¢li uomini increvattati del XX secolo:col cappello texano di Johnson,col feltro demodé di Kossighin. Ie Teonocrasia,fase suprema della Burccrazia, ha Liquidato 1'indie viduo,residuo neioso che impedisce lo sviluppo sempre pil esatte della nuova sintessi strutturalista (sociclogico-watenatica) in cui solo pil vive e si esprime ha "Nuova Scionze Unana’. (Guevara non é erede,non & legakttario di questo Nuovo Testamento) . La Tecnocrasia parle di "sottosviluppati"snodo comodo di fared. credere ad un "nostro presente” di cui essi sono 41 "nostro passa— to". Noi"davanti",loro,"dietro". (Osono invece 11 "nostro futuro"?) “Ls eontenperanes tA di fatto,o la.presenza nello stesso sictma econonico,preso nella sua totalitd,di quelli che crederemo esse— re il nostro pessato,sono prova dell'illusione nostra di essere usciti da quel passato.In veclt& potremo entrare nel presente — in quello che ci viene proposto come il nostro presente -solo a condizione di entrazci JNSTEZME con loro: quando la distruzione ai un ordine socio-sconouico sera effettivemente tale,su scale INTERNAZIONALE (ch tale § la cimensione di quelltornine,e tutti vi sono inclusi)." (%.HASZ) Entrarei con loro,nel presente.Mir Kossighin parla ai "futuro" c¢ on Mr Wileon (...11 divario tecnclogico USA-EUOPA..?).Cose nostre, in fondo.E sue.0rmei ci si capisce fin troppo bene:parliamo solo di domani e di dopodomani,Og:i,intanto,la fame nostra (quella di pri- na del "five o'clock tea" )si misura colle loro,feroce,di 2/3 del nondo. Nel presente:é qui che inprescindibilita doi sita storica. LORO NON POSSONG fai A NGNO,NOL SI. Siemo (omai?)dall 2]tre serte,di quelli che hanno la bocca piena di domani perohé 1a puncia 4 piena di ogei.(#!' og:i che 11 cittas dino sovieiieo © vara ad un nuovo buco nella cintura per con= tener: 2e puncis 2 neo-consumisne pos t-staliniano gli pronetitc). (Onpe FPLut-covleticne produrranno scontri suto- nobilisticl.Celeprerend cosl i'obsolescehsa di Guevara, delle sue proporte di sconai biei?) nove Guevara:dovm solo pud scoprire la DITSIAGTONALISUO PROLBTARTO,1e sua neces~ In queste ni che ha porteto un passe minuscolo ad assumere if dineusions al paese univers les Ya Ltuniversali: a,6 parsiale:é i2 narxisno rivolusionerio L!individuo negate e oppresso per giuagere (som gd ur individuo "altro" (del XXI se - oolo?).Parziai’ Jono chs soli riscoprono 1'univrsale con- creto andiva: Stato G'é 1m speranza ci cn: ha visauto,d1 chi ha partecipato a oreare per "17%" 1a venuta dei “siorri del pane ¢ delle rose". AVE MARTA NOMA? Llaffretieca izedwions é stata fatte in vista di un dibattito che ai spers apprefondit»,sul teeto,aui prableni che pone e che non pone. OS TILe TT: PROGRAMA DFT PROSSIME 6. -VIETIAM -INPERTALISNO 5 SOTTOSVILUEFO -POTERE NERC E PLVOLUZIONE ABERIGANA =CINA / URSS ~PAEST AD ALTO SVILUPPO GaPifAltsTr00 a HARXISNO E SOCIOLCG5ATITA SCCTOLOGTA MANKISTA? IL SOCIAZISMO EF L'UOMO 4 CUBA E' frequente ascoltare dalla bocca dei portavocecapktalisti questa o= biezione ideologica, che il periodo di costruzione del socialisto, al quale noi attendiamo, si caratserizza per il sacrificio dell'individuo sull'ditare dello Stato. Non cercherd di rifiutare questa affermazione su una base semplicehente teorica, ma ristabilird i fatti come sono vissuti a Cuba aggiungendo dei commenti di ordine generale. Per inigiare aboouzerd a grandi linee la storia della nostra lotta rivo= luzionaria prima e dopo la presa del potere. Pu il 26 luglio 1953 che nasquero le lotte rivoluzionarie che portarono alla Rivoluzione del 1 gennaio 1959X. Un gruppo di uomini, diretto de Fi del Castro, attaccd all'alba di quel giorno la caserma Moncada, nella Provincia Orientale. L'attacco fu uno scacco. Lo scasco si trasformd in disastro, @ i sopravissuti si ritrovarono in prigione, ma ricomin= ciarono la lotta rivoluzionaria non appena furono amnistiati. Nel corso di questo processo in cui il sociglismo non esisteva che in po tenza, l'uomo @ stato un fattore fondamentale. Z' in lui, essere unico, con un nome e un cognome, che si riponeva la nostra fiducia ed é datla sua attitudine all'azione che dipendeva il succeaso o loscacco della lot ta iniziata. Poi venne la tappa della guerriglia. Essa si sviluppd con due mezzi distinti, il popolo, massa ancora dddommentata che bisognava mo= bilizzare, e 1a sua avanguardia, i guertiglieri, che suscitaveno la co= scienza rivoluzionaria e 1'entusiasmo combattivo. Questa avanguardia fu l'agente catalizzatore che cred le condizioni sog= gettive necessarie per la vigtoria. FE, nella misura in cui noi facemmo nostri gli gdeeli del proletariato, una rivoluzione si operd nelle no= stre abitudini e nei nostri spiriti e l'individuo restd ancora un fatto= re fondamentale. Ciascun combat tente della Sierra Macstra che avcese acquisito un grado superiore nelle forze rivoluzionarie, contave al suo attivo un gran nu= mero di azioni strepitose. E' su questa base che egli ottenne i suoi gradi. F! nel corso di questa prima tapra eroica che si rivaleggia per ottene= re i compiti che comportano le pili granii responsabilita ed i pit gran= di pericoli, senz'altra soddisfazione che quella del dovere compiuto. Nel nostro lavoro di educazione rivoluzionaria noi ritorniamo sovente Su questi fatti pieni di insegnamenti. Liatteggiamento dei nostri combattenti mostrava gid'1'uomo del futuro. Questo dono totale alla causa rivoluzionaria si ripeterA in molte altre occasioni della nostra storia; durante la crisi d'ottobre e al tempo del ciclone "Flora", noi abbiamo visto degli atti di coragzio e dei sa= erifici eccezionali realizzati da tutto il popolo. Uno dei nostri compiti fondementali dal punto di vista ideologico, @ di trovare la formula per perpetuare nella vita quotidiana questa attitudi= ns eroica. Nel gennaio 1959 si costitui il governo rivolugionario con la partecipa= gzione di diversi mombri della borghesia reazionaria. La presenza dell'ar mata ribelle, fattore di forza, costituiva la garanzia del potere. Ma nello ste3so tempo apparirono delle serie contraddizioni che furono in parte sormontate quando, nel febbraio del 1959, Fidel Castro assunse = Be Questi aveenimenti sfociarono nel luglio dello stesso anno con le dimis= sioni del presidente Urutia, sotto le pressione delle masse. Cosi appa= ri chiaramente nella storia della rivoluzione cubana un'elemento che si manifesterd sistematicamente: la massa. UNA GIUSTA INTERPRE TAZIONE DEI DESIDERI DEL POPOLO Questo essere dalle molteplici facce non @ come si pretende una somma di elementi tutti simili, agenti come un docile gregge (alcuni regimi lo riducono a questo). F! vero che esso segue senza vacillare i suoi diri= gegti, Fidel Castro in principal modo, ma il grado di confidenza che que sti ha acquisito corrisponde precisamente alla sua giusta interpretazio= ne dei desidcri e d.kle aspirazioni del popolo « alla lotta.sincere che egli ha condotto per la realizzazione delle promesse fatte. Le masse hanno partecipato alla riforma egraria e al difficile compito dell tamministrazione delle imprese di Stato; esse hanno conosciuto 1'e= voica espericnza di Plaja Giron, esse si sono forgiate durante la lotta @xikexdx contro le diverse bande armate della CIA; esse hanno vissuto uno dei pik importanti momenti della storia moderna durante la crisi di ottovre e, oggi esse continuano a laborare per la costruzione del socia= lisma. A prima vista, ei potrebbe crederc che quelli che parlano dell'assogettam mento dell'individuo allo Stato abbiano ragione; le masse realizzano con un entusiasmo € una disciplina ineguagliati i compiti che il Governo ha fissato, sia che questi siano d i ordine economico, culturale, difensivo, sportivo, etc.... L'iniziativa, viene in generale, da Fidel e dall'alto comando della Rivoluzione ed essa & spiegata al popolo che la fa sua. D'altra parte, delle eeperienze locali sono lanciate jal Partito « dal Governo per easere in seguito generalizzate seguendo id medesimo proco= dimento. Nonostante cid, Lo Stato si sbaglia qualche volta. Quando uno di questi = errori si produce, si nota la mancanza di entusiasmo delle masse attre= verso la diminugione di attivit& di ciascunc, a il lavoro si paralizza fino a ridursi a dimensioni insignificanti; @ il momento di cambiare pro cedimento. E' cid che successe nel marzo 1962, di fronte alla politica settaria im= posta da Annibale Fsaalante. LIUNITA' DIALETZICA FRA PIDEL FE LE MASSE E' evidente che questo meccanismo non basta per assicurare una serie di decisioni efficaci e che manca una connession: pil strutturata con 1a masse. Noi dobbiamo migliorarlo nel corso degli anni a venire, ma per le iniziative che vengono dagli strati superiori del Governo, noi utilizzia mo per il momento il metodo quasi intuitivo che consists nell'ascoltare le reazjoni generali di fronte ai problemi che si pongono. Fidel 8 un maestro nel genere, e non possiamo apprezzare il modo parti= colare in cui egli si integra al popolo che vedendolo all'opera, Nelle grandi adunate pubbliche, si osserva un fenomeno analogo alla risonanza di due diapason, Fidel e il popolo cominciano a vibrare in un dialogo di Og otek sla el cL, i la -3- Cid che & difficile da capire per chi non vive L'tupnrienna dalla rieitu- gione, @ questa stretta dialettioa che esiste tra ciascun intividuo ¢ le masse, questa interagione che vi @ trn 1a massa e i suoi dirigenti. Nella societé capitalista, si possono vedere alcuni fenomeni di questo ti po quando appaiono degli uomini politici capgci di provocare la mobilita= gione popolare. Ma in questo caso, se non si tratta di un autentico movi= mento sociale, il movimento non durerA che il tempo in cui rimarr& in vi= ta colui che gli ha donato impuldo, o fino alla fine delle illusioni po= popola#i imposte dal#a societA capitalista. In questa, l'uomo @ diretto da un ordine rigido, che, abitualmente, sfug= ge al dominio della comprensione. L'individuo aliaanato & legato alla so= ciet& nel suo insiemc, da un invisibile cordone ombelicale: la legge del valore. Fosa agisce su tutti gli aspetti della sua vita, essa modella il suo destino. LE LEGGI INVISIBILI DEL CAPITALISMO Le leggi cieche del capitalismo, invisibili alla maggior parte delle per= sone, agiscono sull'individuo sansa che e930 96 nc renda conto. Fgli non vede che un vasto orizzonte che @ Lui anmiin infinite, E! casi che la pro paganda capitaltstica pretende di presentere ib crny Bock falar veridoc © no - come una lezione sulle possibilita di successo. La miseria che w— sogna accumiare perch® sorga un tale esempio e la somma delle bassezze che implica una fortuna di questa ampiezza non appaiono scopertamente ¢ non sempre & possibile alle forge popolari di vedere chiaramente questi fenomeni. (Bisogner& qui studiare il modo in cui, nei passi imperialisti, gli operai lerdono le loro coscienza internazionalista sotto 1' influenza di una certa complicit&é nello sfruttamento dei paesi dipendenti © come, da questo fatto, nei loro stessi pacsi, la loro combattivita si trovi in= deboaita, ma cid esce dai nostri propositi). - Ma non dai nostri (N.d.1.) In ogni caso, in una tale societ&, il cammino da percorrere & pieno di os stacoli ¢, apparentemente, solo un individuo che sia in possesso di ce-te qualitd pud superarli per grrivare allo scono; si intrawede 1a ricompen= sa lontana ma il cammino & solitario; inoltre, vi 8 la legge delle giun= gia, solo lo scacco degli altri permette la riuscita. Proverd ora a definira l'individuo attore di questo dramma strano e appas sionante che @ la coatruzione del socislismo, nella sua dopria esistenza @i essere unico ¢ di membro della comunita. To credo che id modo pit semplice @ di riconoscere la sua qualitA di cese re incompiuto. Le tare dell'antoca societa si perpetuano nella coscienza individuale ed & necessario un lavoro incessante per farle sparire. I1 processo % dopoio: da una parte § la societA che agisce attraverso la sua educazione diretta e indiretta, dall'altra & L'individuo che si sot= tomette ad un processo cosciente di autoeducazione. COMBATTERE DURAMENTE IL PASSATO bq nuiva societa in formazione deve combattere molto duramente il passato che si riperccote non solamente nella cosvienza individuale, sulla quale pesano i residui di un'educazione sistematicamente orientata verso 1!iso= lamento dell'individuo, ma anche nel carattere stesso di questo periodo di transizione in cui persistono i rapporti nefcantili. La merce & il nocciolo economico delle societ& capitalista; fino a che es= sa esisterd i suoi effetti si faranno sentire nell'organizzazione della ah Wello schema di Marx, i1 periodo di transizione & stato concepito come i} risultato della trasformazione ceplosiva del sistema capitalistico dila= ni8T0 DALLE SUE CONTRADDIZIONI; pik tardi nella realt&, si % visto come si stacchino dall'albero imperialiste alcuni paesi che costituiscono 1 suoi rami deboli; fenomeno che @ stato pervisto da Lenin. In questi passi, il capitalismo @ sufficientemente sviluppato per far sen= tire in qualche modo i suoi effetti sul popolox, ma non sono le sue intime contraddizioni che, kn uhtima analisi, fanno espledere il sistema. La lot ta di liberazione cogtro l'oppressore straniero, la mkwawawx misezia pri vocata da disgrazie esteriori come 1a guerra, che ha per conseguenza il far pesare ancora di pill l'oppressione delle classi privilegiate su quel= le espropriate, i movimenti di liberazionc destinati a rovesciare i regi= mi neo- colonialisti, sono i fattori che fanno scattare abitaalmente il processo rivoluzionario. L'azione cosciente fa il resto. In questi paesi non si % ancora avute une educazione completa orientate vergo 11 laboro sociflle, e il processo di appropriazione non permette di mettere le ricchezze alla portata di tutti. Dal fatto dél sottosviluppo, da una parte ¢ dall'abituale fuga di capits le verso i pacsi "civilizzati",dall'altra, un cambiamnto rapido e senza sacrifici 2 impossibile. Noi abbiamo ancora mobto da percorrere prima di arrivare ad un livello di sviluppo economico sufficiente, o la tentazio= no di cammigare su strade battute, di ricorrere all'interesse materiale, come leva di uno sviluppo economico accelerato & molto grande. Si corre perd il ris hio che gli alberi nascondano la foresta: perseguen= do la chimera di realizzare il socialsmo con 1'niuto delle armi imputridi= ta che ci ha lasciato in testamento il capitalismo ( la merce presa come unit& economicm, la rendita, L'interesse materiale individuale come sti= molente, etc.) si rischia di Approdare a un punto morto. F di fatto, vi si @ giunti dop> aver percorso una lunga diwtanza durante Ja quale le vie si sono spesso incrociatc, cosicché & difficile sapcre in qual momento si & dirottato dalla giusta via. Durante Yuesto tempo la base economica adottata ha fatto il suo lavoro di scavo nello svaluppo axx della coscicnzu. Per costruire il comunismo b: Sogha cambiare 1'uomo nello stesso tempo della bape economica. Da cui la grande importanza di scegliere correttamen e lo strumhento di mobilitazio= ne delle masse. Questo scrumento deve essere fondamentalmente di ordine e= tico, senza dimenticare una corretta utilizzazione dello stimolante mat risle, soprattutto di natura sociale. IA SOCIET&' DEVE ESSERE UNA SCUOLA GIGANTESCA Come ho gia detto, nel momento di estremo pericolo & facile fare agire gli stimolanti morali; ma affinché cesi si mantcngano in vigore bisogn-a svi= luppere nelle coscienze dei nuovi valori. La societ& nel suo insieme deve divenire una gigantesca scuola. Le grandi lince di questo fenomeno sono simili ai processi di formazione della coscienza capitalista nel suo pri= mo periodo. Il capitalimo @ ricorso alla forza e inoltre esso inscgna la ideologia della classe dominante. La propagznda diretta & fatta da coloro, che sono incaricati di spicgare l'ineluttabilita di un rogime di classe, sia cho ecso sia di origine divina o imposta dalla natura in modo meccani= co, Cid disarma le masse che si vedono oppresse da un male contro il qua= le @ impossibile lottarc. Poi viene 1a speranza, in questa, il capitalismo si differenzia dai precedenti regimi di caste che non lasciavano alcuna uscita possibile. Per certi. la formula di cata reaterh unlide: In rican- - f= ni continua. Presso altri si ke unsinnovazione: le divisions in classi resta fatale, ma gli individui possono uscire da quella cui appartengono per mezzo del lavoro, 1'iniziativa etc. Questo processo d'autocducazione in vista della riuscita & srofondamente Apocrita: si tenta di far credere per uno scopo interessato, che questa menzogna, la riuscita individuale, & realizzabile per tutti. Per noi l'educazione diretta ha una importanza molto pit grande. La spie= gezione 8 convincente perché essa & vera; essa non ha bisogno di sotterfu= gi. Essa si esercita attraverso l'appareccio educativo dello Stato in fun= sione della cultura generale, tecnica ¢ ideologica per mezzo di organismi quali il ministero dell'educazione ¢ l'apparecctjio di propaganda dal par= tito. Ieducazione si impianta nelle massc e la nuova attitudine oreconizzata tendo o divenire un'abitudine; le masse se ne appropriano ed essa fa pres= sione su coloro i quali non sono ancora educati. Questo @ il modo indirct= So di educare le masse, nello stesso modo potente che 1'altro. 4" AUTO-EDUCAZIONE SELL INDIVIDUO Ka Yuesto processo & cosciente; 1'individuo riceve continuamente l'influ= enza del nuovo potere sociale ¢ percepisce che non vi & completamente a= Gattato. Attraverso l'educazione indiretta egli prova a conformarsi ad uno wiuaz situazions che gli pare giusta, cosa che non ha potuto fare fino ad allora a causa J¢l1'insufficicnza del ouo proprio sviluppo. Fgli si educa da soko. Ja questo periodo di costruzione del socialismo, noi possiamo assistere ella nascite dell'uomo nuovo. Zn sue immagine non ® ancora del tutto fissata, cssa non potrA mai esserlo, sssando dato che queato processo & parallelo allo svaluppo delle nuove strutture econimiche. Al di fuori di coloro i quali, 1'insufficienza della loro cducazione spin= & verso un cummino solitario, verso la soddisfazione egoista delle loro fubisioni, ci sono coloro 1 quali anche all'ingarno del nuovo piano di evo= jvgione collettiva, hanno tendenze ad avanzare isolati dalla massa che li pegs cwsante B che gli uomini acquistino ogni giorno una pit grande coscien ‘48 necessita della loro incorporazione nella societa e nello stesso eo éclla loro importanza come movore di essa. + non avanzano pil completamente soli, att mverso delle piste sviate, so 1 loro desideri lontano. Essi segiono 1a loro avanguardin costituite das Partito, gli operai di avanguardia, gli uomini d'ovanguardia che avan= zeuo legati alle masse e in stretta comunione con case. he svanguardic hanno il lppo sguardo fisso verso l'ayvenire ¢ verso 1a loro ricomponsa; ma questa non 8 intravista come qualche cosa di individuale; la texo ricompensa ® la nuova socict& dovegli uomini saranno differenti, la Societa dell'uoko comunista. UR CAMINO TUNGO # PIENO DL DIFPICOLTA: T, cammino & lungo € picno di fxm difficolt&. Qualche volta, avendo avuto dei contrattempi, noi dobbiamo indicgroggiare; altre vote, xwxia essendo avenzati troppo in fretta noi ci scostfamo dalle masse; in certe occasions sno: sndiamo troppo lentamente ¢ sentiamo L'&lito di quelli che citallonano to viegno. ees Nella nostra ambizione di rivolusionari, noi cerchiamo di andare il pid svelto possibile, aprendoci il cammino, ma noi cappiamo che 2 dabla massa che attingiemo la nostra forza ¢ che essa non potr& avanzare pit rapidam mente senza 1'incoraggiamento del nostro esempio. Malgrado 1'importanza data agli stimolanti morali, il fatto che esiste una divisione in due gruppi principali ( al di furoi, certo, del skccolo nume ro di coloro che, per una raggone o per un'altra, non partecipano alla co struzione del socialiemo ) indica la relative insufficienza dello svilup= po della coscienza sociale. IL gruppo d'avanguardia @ ideologicamente pil avanzato della massa; essa conosce i nuovi vaibori ma insufficientemente. Allorch® presso i primi si produce un cambiamento qualitativo che hi permette di sacrificarsi nella loro funzione di avanguardia, i secondi sono meno coscienti e devono ca= sere sottomessi a debbe pressioni di uga certa intensitd; & la dittatura del proletariato che si esercita non solamente sullam classe vinta, ma an= che individualmente sulla classe vittoriosa. Cid che implica, affinché il successo sia totale, la necessit&i di una serie ji meccanismi: le istitu= zioni rivolusionarie ~ insieme armonioso 4i canali, di picli, di ingranag gi bene oliati - che sole permettono 1a selezione naturale di coloro i qua 1i sono destinati 1 camminare all'avanguardia ¢ la ripartizione delle ri= compense ¢ delle punizioni secondo i moriti di ciascuno. UNA PERFETTA IDENTIFICAZIONE DEL GOVERNO F DELLA COMUNITA' Woi non siamo ancora pervenuti ad instaurare le istiruzioni della rivolu= zione. Noi cerchiamo qualche cosa di nuovo che permetta una perfetta iden= tificazione del governo © dell'insicme della comunitaé (delle istituzioni adattate alle condizioni particolari della costruzione jel sockalismo e, il pil lontano possibile dai luoghi comuni della democrazia borghese, tra= piantati in uma societ& in formazione, com le camere legislative). Noi ab= biamo fatto qualche eaperienza nell'intento di creare progressivamente le istituzioni della rivoluzione, ma senza troppa frettax. Il nostro pit granie freno @ stato 11 timore che un rapoorto formale ci Separi dal ¢ masse ¢ dall'individuo ¢ ci faccia perdere di vista l'ultima e pik importante ambizione rivoluzionaria che & quella di vedere 1'uomo li bero dalla sua alienazione. Malgrado la carenza Ji istituzioni che deve esscre superata gradualmentc, le masse fanno in questo momento la storia come un insieme cosciente di in dovidui che lottano per una stessa causa. In regime socialista, malgrado la sue apparente standardizzazione 1'uomo & pil completo; malgrado l'assenzg di un meccanismo perfcttamente adattato, la sua possibilita di esprimersi ¢ di pesare nell'apparecchio sociale & in finitamente pik grande. B ancora necessario accentuaro la sua partecipazione cosciente in dividua Je ¢ collettiva a tutti i meccanism di direzione c di produzione e di le= Barla all'educazione tecnica ed ideologica, in modo che esso senta come questi processi siano strettamente interdipendenti ¢ la loro progressione parallela. Cosi, una volta spezzate le catene dell'alienazionc, lo aspetterd la co= ssienza totale del suo esserc sociale, la sua piena realizzazione in quan= to creatura umana. Cid si tradurra concretamentc mediante la riconquista della sua propria na tura per mezzo del Lavoro libernto, e mediante l'espressione della sua con= dizione umana per mezzo della cultura e dell'arte. IL LAVORO DEVE ACQUISTARE UN NUOVO CARATZERE Agfinchd 1'uome riprenda possesso dolla sua natura, bisogne che Luomo-mex ce cessi di ceistere o che la socictd @li versi una quota in cambio del compimento del suo dovore scciale. I mezzi di produzione appartengono alla sociot ¢ La macchina % come 1a trinctea dove si compic il proprio dovere. L'uomo comincia e liberare il suo pensiero dall'angoscia dovuta alla neces® sith di soddisfare i suoi bisogai immediati con il lavoro. Beli Ancomin= ota a riconoscorsi nella sua opera e a comprendere 1a sua grandczce umana & attraverso l'oggetto ercato e il lavoro fealizzato. 11 suo lavoro non pron suppone pil L'abbandono di una parte del suo esscre sotto forma di forza lavoro venduta, n@ gli apoartiene pit, ma diviene una emanazione di se wius stesso, un apporto alla vita comune, il compimento del suo dovere sociale. Nei facciamo tutto cid che @ poseibile per dare al lavoro questa nuove dine mensions di dovere sodiale c per legarlo, da una parte allo sviluppo ael= ja teanica da cui vorranno le condizioni di una pik grande liber ta, ¢ dal tra parte al lavoro volontario- Questi due fattori rispondono alla considerazione marxista secondo la qua= le L'uomo non attinge roalmentr alle sua piena condizione umina che allor= quando egli produce senza il costfingimento della neccosita fisica di ven dorsi come merce. certamente vi sono ancora degli aspetti coercitivi nel lavoro, anche quan ao cas0 2 volontario. L'uomo non & ancora riuscito @ svolgere il lavoro chi gli incombe a causa di un riflesso condizionate di natura sociale ed egli produce ancora molto spesso sotto la pressions “au milieu" (& cid che Fi= Sol chimha 1a costrizionc socialc). Fgli non pud gioire >iennmente dolla sua opera, compiyta nol quadro delle nuove abitudini, senza la pressions Ydu milieu social". Cid non potra farlo che sotto il cominismo. Ti cambiemento non si produce automaticamente nella coscienza, non pik che nell'economia. Lo yariazioni sono lente cd irregolari, vi sono dei periodi di accelerazione, altri di pausa, e anche di indictreggiamento. IL PRIMO PERTODO DI TRANSIZIONE VERSO IL COMUNISHO Inoltre, come abbiamo gia notato, noi dobbiomo considcrare che non ci wien troviamo pit dinnanzi ad un periodo ai transizione pura come ella descri ta da Marx in “La critica del programma i Gotha ¢ di Herfurt" ma davanti ad una fase nuova da lui nonp previstax: il primo periodo di transizione verso il comunismo o periodo di costruzione del socialism. Questo si svolge nel mozzo di violente lotte di classe ¢ gli elementi del capitalismo che sussitono oscurano lo comprensione della sua vera natura. 3e si aggiunge a cid la scolastica che ha frenato lo sviluppo della filo= sofia memxiste cd impedito sistematicamente lo studio di questo periodo, ai cui mom si wono analizeati i fondamenti economic, dobbismo convenire che siamo ancora nella culla ¢ che dobbiemo intraprendere 1a ricerca ai tutte le caratteristiche primordiali di questo periodo prima di elaborare una teoria cconomica ¢ politica di pil ampia portata- Questa tooria dar& una preminenza totale ai due pilastri della costruzioni set’ focialismo: 1a formazione dell'uomo nuovo ¢ 1o sviluppo delle tecnics Ta questi due domini ci resta ancora molto da fara, ma il ritardo ai quest tase fondamentale che 8 la tecnica @ mano sensibilc, essendo dato che non si tratta per noi di avanzare alle cieca, ma di seguitre per un lungo pee riodo la strada tracciata dai pacsi pit avingzati del mondo. E' percid che Be Seo “oa Le=tat ane 2 eniantiencn =.§= Gel nostro pacso ¢ ancor pid della sua avanguardia. NECESSITA ' MATERIALE E NECESSITA' MORALE Nel campo delle attivitA non produttive & pid facile distinguere 1a ne= CcssitA materials da quclla moralc. Da molto 1'uomo cerca di liberarsi dmiv dall'alienazionc con 1a cultura c l'artc. Egli muore giornalmente nel Corso di otto orc durante 1e quali egli adempic il suo ruolo ai meres, Per resuscitarc in seguito nella creazione artistica. Ma queato rincdio Porta esso stesso i germi della malattia: colui che cerca la comunione con 1a natura @ un cascre solitario. Fgli difcnde 1a sua individualita oppressa dalla massa c reagiace davanti alle idcee estetiche cope un es= sere unico la cui aspirazionc @ di rinancre im.acolato. Non si lratta che di un tentativo di fuga. La legge del valore non & pik il sempbice rifleaso dei rapporti ai pro= Guzione; i capitalisti monopolisti la rivestono di una impaleatura com= plicata che ne fa ang docisle sarva anche quando i metodi impicgati sono puramente cmpirici. Le sovrastruttura imposta un tipo d'arte che necessita un lavoro d'edu= cazione dell’ artista molto spinto. I ribelli sono dominati dalla tecnica, © solanente i talenti cccczionali sossono creare un'opera personale . Gli altri diventano dei vergognosi salariati o adJirittura falliscono. Si invoca la ricerc: artistica che si considera come la definizione del= la libert& ma questa ricerca ha i suoi limiti, impercettibili fino a che non vi oi urta, cioé fino al momento nel quale si pongono i problemi rea ii deli‘uomo ¢ dclia sua alicnazione. L'angoscia ingiustificata e i passa tempi volgari costituiscono delle comode valvolc per 1'inquictudine uma= na, Si combatte l'arte dal momento in cui casa diviene un'arma di Jenun= cia. Se si rispettano le regole dol gioco si ottengono tutti gli onori comparabili a quelli che potrebbe ottcncre uaa scinmmia inventando dalle obrostte. La sola condizione 2 di non cercarc di scapvare dalla gabbia in= visibile. ( L'uoMo CHE DOBBIANO CREARF Nel nostro pacse non siamo caduti nell'errore del realismo volgarc, ma ncll'errore inverso. Cid perch® non abbieno compreso 1a necessit& di cerca 7@ un uomo nuovo che non sia né quello del diciannoveaimo secolo, nb qucl jo del nostro secolo marejo ¢ decadentc. F' 1'uohd del ventuncsimo seco= to che dobbiamo crcarc, per quanto questa non sia ancora che una aspira= tione soggcttiva c non sistematizzata. Questo @ procisamente uno dei pun i fondamentali dol nostro studio a del nostro lavoro. Nella misura in cui otserremo dei successi concreti su di una base teorica ¢ dove inver= samente tireremo delle conclusioni teoriche di carattore generale sulla base di nostre ricorche concretc, noi avrems dato un apporto prezioso sl marxismo-leninismo, alla causa dell'umanit&. La reazione contro 1!uo= mo del diciannovesimo sccolo, ci ha fatti ricadcre nella decadenza dol yentesimo sccolo; non 8 un crrore troppo grave, ma dobbiamo ripararlo sotto la pona di aprire la via al revisionismo. & Ze grandi masse la cui coscienza si sviluppa, le idee nuove che sk avi= luppano parallolamente in sono alla socict&, o le possibilitd materiali di uno sviluppo intograle di tutti i suoi memebri, rendono il lavoro mol> br atR ec ee ee ai - IL PECCATO ORIGINALE DEGLI INTELLETUALI Riassumendo, 1a colpa di molti dei nostri intellettuali e dei nostri artiast sti & la conseguenza del loro pec.ato priginale: cssi non sono degli auton tici rivolugionari. Si pud ccrcare di innestare un olmo perché dia delle perc, ma nello stesso tempo bisogna siantare dei peri. Le nuove gencra= zioni nasecrenno liberate dal peccato originale. Pik noi allarghereno il campo della cultura ¢ le possibilita d'ospressionc, pil avromo delle pos= sibilita di voder sorgere degli artisti eccezionali, I1 nostro compito & @i impeditre che, dilanista dai suoi conflitti la gencrazionc attuale si perverta ¢ perverta le gencrazioni nuove. Noi non dobbiamo crearc dei sala riati sot:o messi al pensicré ufficialc, n dai borsisti che vivono bens alltombra della loro borsa o che cecrcitano una Llibertd tra virgolettc. I rivoluzionari che canteranno 1'uomo nuovo con L'autentiva voce del popo lo, verranno. Questo @ un progresso che richicde del tempo. Nella nostta socict& la gioventi cd il partito giocano un grande ruolo. La gioventii @ serticolarmentc importante perchd & l'argilla malleabile con la quale si pud costruirc 1'uomo nuovo sbaragzato da tutte lo tare del passato. Essa & trattta conformemente alle nostre ambizioni. La sua educazione @ ogni giorni pil completa ¢ non dimentichiamo di integrarla al lavoro sin dal principio. I nostri borsisti fanno Jel lavoro fisico durante le lewo vacanze o addi rittura nello stesso tempo dei loro studi. Tllevoro 8 una ricompensa. Nasee una nuove generazione. Ib PARTITO, ORGANIZZAZIONE D' AVANGUARDIA. Il partito @ un'organizeazionc d'avanguardiax. I lavoratori migliori so= no proposti dai loro compagni per easervi intograti. Foo 8 ninoritario, ma ha uno grande autorit& in ragionc della qualita dei suoi quadri. Noi aspiriamo a che il Partito divenga una partito di massa, ma quando le masse avranno raggwunto il livel o di sviluppo dell'avanguat dia significa che saranno cducate per il comunismo. Tuuti i nostri sforzi vanno in questa dirczione. I1 partito @ un csompio vivente; i suoi quadri devono dare delle lezioni di ardore al lavoro o di saerificio, devono con la loro azione condurre le massc all'altczza dci loro compiti rivoluzionari. Cidimplica degli anni di dura lotta contro le difficolt& della rostruzione del socialismo, i nemici di classe, le sequelc Jol passato ¢ L‘imperial: smo. Vorrei ora spicgare il ruolo cke gioca la personalita, l'uomo in quan to dirigente le masse che fanno 1a storia. Si tratta della nostra esperien zac non di una ricetéa. Fidel dette il suo slancio alla rivoluzione durante i primi anni ¢ 1tha sempre diretta, 1c ia dato il tono. Ma c'® un grupvo di rivoluzionari che si evolvono nello stesso senso del dirigente supremo c una granie massa che segue i dirigenti porch® hanno saputo interpretare le sue appirazio= ni. AFPINCHE' i! INDIVIDUO SI SENTA PIU' RICCO Non si tratta del numero dei chilogrammi di carne che si mangiano, né del numero di volte che si pud andare alla spiaggia, na ddl numero di artico= 1i di lusso importati che si possono acquistare con i salari attuali. Si tratta invece del fatto che 1'infividuo si senta pil ricco interiormente me makin: nia nena = res epoca di sacrificio, cgli conosce il sacrificio. I primi ne hanno fatto espericnza nella Sierra Macstra, quindi noi l'abbiamo conosciuto in tut= ta Cuba. Cub: 8 l'avanguardia dell'Amcrica Latina, c, siccome essa occupa questo posto d'avanguardia, siccome essa igdica alle masse del!'Amcrico Latina la vera libert&, cssa deve fare dei sncrifici. AlL'interno dol paome se i dirigenti dcvono adcmpicre al loro ruolo d'avanguardia c, bisogna dirlo in tutta franchezza, in una vera rivoluzione alla quale tutto si do na wiwalyi c dalla quale non ci si attendo aleuna retribuzione materiale, il compito del rivoluzionario 4 sia magnifico che angoscioso. Pormettetemi di dire, col rischio di sembrare ridicolo,che il vero rivolu zionario & guidato da grandi scntimenti di gencrosita; &@ impossibile im=_ uaginare un rivoluzionario autentico senza questa qualkta. Pud darsi che sia questo uno dei drammi del dirigentc, che deve alleare ad un temperamento passjonale una frodda intclligenza (e prondere delle &x decisioni dolorose senza che si contaagga uno solo dei suoi muscoli). I nostri rivoluzionari di avanguardia devono idealizzare questo amore dei popoli, delle cause pik sacre, ¢ rendc lo unico « indivisibile, Non posso no egercitarc la loro sonsibilita quotidiana allo stesso livello degli altri uomini. L'INTERNAZEKONALISMO PROLETARIO E! UNH DOVERE, I dirigonti della rivoluzione hanno dci bambini che nei loro primi balbet tii non apprendono il loro nome, ¢ delle donne che sono anch'csse sacri: ficate al trionfo dolla rivoluzionc. Tl quadro degli omici eorrisponde strcttamente a quello dei compagni acl= la rivolugionc. Al di fuori di cosa non cd vita, In quoste condizioni bi sogna averc molta umanit&, un gran senso di giustizia ¢ di veritA per non cadere in un dogmtismo estremo, in una fredda scolastica, per non isolar si dalle masse. Tutti i giorni bisogna lottare affinché questo amore verso 1'umanita si manifesti con dei fatti coneroti x che scrvano d'esempio ¢ che siano mo= bilizcatori. IL rivoluzionario - nel suo partito - motore idecologico della rivoluzione si consuma in questo compito ininterrotto che non si esaurisce che con lamrte, a meno che la costrugione del socialismo non riesca su scala non diale. Se il suo ardore rivoluzionario si affievolisce una volta realiz= zati i compiti pil urgenti su scala wmfiw locale © sc dimentica 1'interna zionalismo prolctario, la rivoluzione che egli dirige cessa di essere una notrice ¢ si infossa in un confortabile teppore che & messo a profitto dai nostri irriconcigliabili noemici, gli amperialisti, chc, allora, gua= dagnano terreno. L'internazionslismo proletario 3 un davore, ma & pure una necessita riv luzionaria. E’ cid cho ndi insognamo al nostro popolo. I PERICOLD DEL DOGMATISNO E LE NOSTRE DEBOLEZZE 2! certo che 1m situazione attuale comporta dei pericoli. Non solo quelli del dogmati€mo, non solo quelli di coagularc i nostri rapporti con le mag se nel omzzo del nostro granic compito, ma anche delle debolezze nelle quali noi possiamo cadore. Un uomo che consacra tutta la sua vita alla ri voluzione non pud lasciarsi distrarre da quello chc manta a un bambino, dallc suc calzature usatc, dallo strotto necessario che manca alla sua famiglia. Sc lui ai laseialocaasalonave Aalla mus mionccwocelant oves.sn =4y = Abbiamo sempre soatenuto, quanto a ndi, che i nostri bambini devono possc= Gore le stesac cose che posseggono gli altri bambini, ma che csi deveno erin gene ee geeevati di cid di cui sono privati li altri. ta nostra fami glia deve comprenderlo ¢ lottare per cid. La rivoluzione si fa attravereo iiuoHo, ma bisogna che questi forgi, giorno dopo giorno, il suo spirito rivoluzionario. Br cost che noi avanziano. Alla testa dell'immensa colonna ~ non abbiano Vergogna a dirlo ~ marcia Fidel, dictro a lui vanno i migliori quadri dol Partito ¢,inmediatamente dopo, cisi vicino che si sente la sua enorme for, za, viene L'insieme del popolo che marcia formamantc voreo il fine comuc no. Esso ® composto da individui che hanno acquisito la cosclenza di cid che bisogna fare, di uomini che lottano per uscire dal reeno della neces< ita ed ontrarc in quello della liberta, Quota inmensa folla si ordina, 1a sua disciplibn morrispopdo ad una neces sit& compresa da tutti, nog & pik una folla dispersa, divisibile all'infiv aito, nolla quale ognuno ceréa, non importa con qual mezzo, con una lotts Secanita contro i suoi simili, di trovara un apniglio di fronte all'incer to avvenire. Woi sappiamo di averc qncora dci sacrifici da fare, ¢ che dobbiamo pagare Por 1a nostra situazionc croica Ji nazgione d'avanguurdia. Noialtri, diri= genti, dobbiamo pagare per avere il diritto di dire che sinno all'avanguar Gia del popolo che @ in testa al ‘Amarica Latiga. Paghiamo tutti, rogolarmentc, ln nostra parte di sacrifici, coscienti di esgere ricompensati dalla soddisfazione del dovere compiuto ¢ d'avanzare tutti inoicme verso 1'uomo nuovo che s'intrayvedc all'orizzonte. Siamo pii liberi perch® siamo iu ricchi. + + + Permettetemi di trarre dolle conelusioni. Moialétri Socialisti, siamo pit liberi perch’ siamo pid ridehi ¢ siamo pik ricchi perché siamo pid liberi. bo scheletro della nostra piena liberta & Pronto. Non vi manca cho la so= stanza od i vestiti; not 141 crceremo. ia nostra libcr#a ¢ 41 nostro pane quotidiano hanno il eolore del sanguc See eomet a Sacrifici. 11 nostro encrificio 8 coscientc, & il prazzo Gclla Liberté cho costruiamo. Ta strada § lunga ¢ in parte sconosckkts. Conosciamo i nostri Limiti. Noi faremo di noi stcsoi L'uomo del ventunesimo sccolo. Go forgiomo nell'azions quotidiana creando 1'uoma nuovo con unm teenica nuova. La personalita gioca un granic ruolo mobilizzatore c direttore dab momento che incarna le pit alte virti o le aspiraziona dcl popolo e che fon si allontana dalla via. E' il gruppo d'avanguardia che apre la strada, i migliori tra i buoni, i1 Partito. Liargilla fondameatale dclia nost:2 opera $ 1a gioventil. Vi deponiano tut fe te nostre speranze a la prepariam> a prendcre 1n bandiera dalle nostra mani. Sea questa lettcra balbettantc chiarisce qualche cesa avra rnggiunto il So scopo. dbbiate 11 nostro saluto, rituals come una stretta di mané o come un YAvo i LA PATRIA O LA \ INTERVENTO ALLA CONFERENZA \ DI ALGERI Cari-fratelli, Ciba _partecipa a questa confercnza, in primo luogo per far capire ad cssa sola la voce dei popoli d'America, ma anche in qualita di pacse sottosviluppato che ncllo stesso tempo costruisce il socialismo. Won @ un caso se & permesso alle nostra rappresentanza di esprimere 1a sua oinione tra i popoli d'Asia 6 d'Africa. Una aspiragione comun ci unisco acl nostro cammino verso l'avvonire: la disfatta dell'imporialismo. Un pass2$o comune di lotta contro lo stesso nemico ci ha uniti durante tutto il cammino. Questa confercnza é un'essemblea doi popoliin lotta; questa lotta si svi= luppa su due fronti cgualmente importanti c richicde tutti i nostri sfor= 2i. La lotta contro 1'imperialismo per rompero i legami coloniali o neo coloniali sia che sia condotta con armi politiche, armi reali o con tutte ¢ due contemporancamente, non & senza legemi con la lotta contro il ritardo ¢ la miseria; tuttc c duc sono tappe sulla stessa strada che cunduce alle ereagione Ji una nuova socictA insicme ricca o giusta. Za presa del potcre politico ¢ 1a liquidazione delle classi sfruttatrici costituiscono un imperativo; ma in scguito bisogna affrontare 1n saconda tappa, le caratteristiche della quale sono ancora pit dufficili, se cid & possibile, dellaprima. Da quando 4 capitali monopooistici si sono impadroniti dek mondo, manten= gono nolla misdria le pik gran parte dell'umanita ¢ dividogo tutti i prog& fitti all'interno del gruppo dei pacsi pil potenti. I1 livello di vita di questi pacsi, si fonda sulla miseria dei nostri. Por clevarc il livello di vita dei popoli sottosviluppati bisogna ovunque lottare contro 1'imperia= liemo. Ogni volta che un pacse si stacca dall'albero imperialista, non @ solamen te una battaglia pargziale vinta contro il principale nemico, @ anche un want contribute al suo indebolilmento realc e un passo di pid verso la vittoria finale. + FF Non ci sono frontiere in questa lotta a morte. Non possiamo rimanere in= differenti di fronte a cid che accadc altrove nel mondo, poiché ogni vit= toria di un pacso sull'imper.alismo, ® una vittoria per noi; ncllo stes30 modo in cui ogni sconfitta di una nazione & una sconfitta por noi. La pra= tica doll'intcrnazionalismo proletario, non 3 solamente un dovere por i Popeli che lottano per un avvonire migliorc, * anche una necessita inevita bile. Se il nemico imporialista, americano o latri che sia, si scatena conte tro i popoli sottosviluppati ¢ contro i pacsi socialisti, la semplice lo= gica, determina la neccssita di un'allcanza fra i popoli sottosviluppati ei pacsi socialisti. Queste unioni non possono evidontomente realizearsi spontancamente, senza discussioni; esac devonc nascerc in covdizioni, alle volte, dolorose. Ciescuna volta che un passe si libera, abbiamo detto, @ una disfatta per il sistema imperialista mondialc, ma dobbiamo riconoscere che questa rot= tura non si produce per il solo fatto di proclamare 1'indipendonza o di ottencre una vittoria por mozzo delle armi in una rivolugione. La libortd Sopravvione solo quando la dominazione cconomica dell'imperialismo su un popolo cosea, a2 = tato dall'idcologia che ci guida, di contribuire con i nostri sforzi al= la liberazione pik rapida ¢ pit profonda. Dobbiami trarre una cohclusione da tutto questo: LO SVILUPPO DEI PAESI CHE SI PONBONO SUGLA VIA DPLLA GIBERAZIONE DEVE ESSERE PAGATO DAI PAFSI SOCIA MISTI. Noi lo dietomo sonza alcuna intcnzionc di ricatto o di effotto wmuxw spettacolarc, né cercenlo un mezzo facile di awicinarci a tutti 1 popoli afroasiatici, ma piuttosto perch’ & nostra convinzione profonda. I~ socia iism non pud esisters se non si opera nelle siscienze una trasformazione Che provochi una nuova disposizionc di fratcllanza verso L'umanita; tanto sul piano individuale, nelle eocictaé cho costruiscs o che ha costruito il socialismo, quanto sul piano mondiale, vis-A-vis di tutti 1 popoli che sor frono dell'oppressione imperialistaz. Crediano chc 8 in questo spirito che si deve assumere 1a responsabilita di a@iutare i pacsi dipendcnti e che non dove pil wawmwaxz csserc questione di sviluppare un com.ercio por il bencficio reciproco sulla baso di orcezi truccati alle spalle dei pacsi sottoeviluppnti dalla lcgge del valore « dai rapsorti internaionali di scambio incguale che questa legge sottointen do. Come possiamo chiamgre "bencficio reciproco” 1a vendita a prezzi di mercato Mondiale di materic prime chc costano ai pacsi sottosviluppati aforzi c soffercnze senza limiti c 1'acquisto 2 prezzi di mcreato mandiale di macchi ne prodotte nelle grandi fabbbriche automatizzate che csistono oggi? Se noi stabilinmo questo tipo di rapzorti tra i due gruppi di nazioni, dob biamo convenirc che i pacsi socialisti Bono, in una cecta misura, compli= ci dcllo sfruttamcnto impcrialista. Si obicttcré che il volume degli sfambi con i pecsi sottosvilupsati costi= tuisce una percentuale insignificantc del commercio cstero di questi pac= si. Cid 8 assclutamento vero, ma questo non cambia nulla al carattore im= moralc di questo seambio. I pacsi socialxsti hanno il dovere morale di liquidare 1a loro tacita com= plicit& con 1 pacsi sfruttatori dcll'occidontc. Il fatto che il commercio 8 attualnente ridotto non significa nulla. Nel 1959 Cuba vendctts oceasio nalmentc dello zucchcro a un pacse del bloceo socialista con 1a mediazio= ne di scnsali inglesi o di altra nagionalitA. Oggi 1'ottenta per conto del Suo conmercio si avolge nel campo socialista; tutti i prodotti csscnziali gli gengono dal campo socialista c di fatto cssa nc fa oggi partc. Non pos siano dire che queste vondito provengano da un semplice afrrescimento dcl commercio, né che il commorcio & aumentato in regione della distruzione clic anticho strutture c dcell'assunzione di una forna di sviluppo socia= lista; i due estremi si toceano c sono uniti fra loro. Non abbiamo assunte la bia del comunismo provedendo tustte le tappe come un prodotto Logico ai uno sviluppo idcologico chc progrcdiré verso un fi= ne determinato. Lo verti socialistc, non disgiunte dalle dure verita del= L'imperialism) hanno forgiato il nostro popolo e gli hanno mostrato la via che noi abbiamo adottato in scguito in tuutn coscicnza. I popoli d'Africa w ¢ d'Asia che andranno vereo la loro liberagione definitiva dovrannno pren= dere ln stesea vin. Fasi la scguiranno presto 9 tardi, anche sc il loro socialiamo s'accompagna oggi di aggettivi diversi. Non vi & per noi altra definizionc di socialismo che 1'abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Fino a che questa abolizionc non si rea~ iizza restiano allostadio della costruzione della socicta socialista ¢ sc, nmentre questo fenomeno oi produce il compito delle soppressionc dello Dobbiamo prepararc le condizioni che pormettcranno ai nostri fratelli “i prendere déetéamente c in picne coscicnza la via dell'abolizione dcfini= tiva dello sfruttamento, ma noi non possiamo domandar loro di prendere que sta via se ci rendiamo complici di queato efruttamento. Sc ci si domanda quali sono i metodi che bisogna applicarc per stabijire dei prozzi equi, fon potromso rispondere percht non conosciamo i dati pratici della que= stionc, Sapsiamo solo che dopo discussioni politiche 1'Unione sovictica @ Cuba hanno firmato dogli accordi vantaggiosi per noi, grazie ai quali vendcremo 5 milioni di tonncllate di aucchero a prezzo fissato al di so= pra del cosiddetto ncreato mondiale libero dello aucchera. La Repubblica popolare cincsc paga lo stesso prazzo. Questo non @ che il metodo di lavoro: IL COMPITO REALE CONSISTE NELLO STA BILIRE DEI =RE2Z1 CHE PERMET ANO LO SVILUP?O,. Una concenzione totalmente nuova dovra cambigre 1'ordinamento dei rapporti internazioneli; IL COMMERCIO FSTERO NOW OFVE”DETERMINARE LA POLITICA, ma al contrario csso subordinatox a una politica fraterna nei confronti dei popoli. Analizaiamo brevemonts i1 problema dei crediti a lungo tormine destinati & sviluppare le industric Ji base. Constatiamo frequentamente che i pac= si bencficitari voghiono installare delle basi industriali sproporzionate in rapsorts alle loro attuali pos iibilité, per cui i prodotti non saranno consumati da loro o per cui le riserve saranno compromesse da questo efor 0. Il nostro ragionamento @ il scgucntc; gli invostimenti dei pacei socia listi sul loro territorio pcsano dircttamente sul bilincio dello Stato e non sono ammortizgati che attraverso l'utikizzazione dei prodotti che si fabbricano, fino alla fine della fabricazionc. NDI PROPONIA“O CHE SI CON SIDFRI LA POSSIBILITA' DI REALIZZARF D GLI INVESTIMENTI DI QUESTO TIPO NEI PAESI SOMIOSVILUPPATI. In questo modo 1'immensa cnergia latente nei nostri continenti miserdbilman mente sfruttati c mai ai tati ncl loro sviluppo potrA essere mcssa in mo= vimento ¢ si potrA intrapwndere una nuova tappa di vera divisiane inter= nazionale del lnvors, che non saré fondata sulla storia di cid che sib fatto fino a d oggi, ma sulla storia futura di cid che pud cascre fatte. Gli stati i cui territori risevoranno nuovi investimenti avranno su di questi tutti i diritti increnti alia propricté sovrana, senza alcuna ob= bligazione di pagamento o di crediti. I beneficitari avranno com solo loro abbligo quello di fornire ai paesi che avragjno fatto gli igvestimenti una quantit& determinata di prodotti ser un certo numero di anni c a un certo prezzo. 1, finanziemento della parts locale delle spesc che dcve sostenre ug passe che realizen degli investimenti di quosto tipok, merita cgualmen tc di essere studiato. Una forma di aiuto che non significherabbe delle distribuzioni di divése libcramente convertibili, potrobbe cssara la for= altura ai pacsi sottosviluppati di merci facili da vonderc apagbili a lun go termine. Un altro probela difficile da risolvere & qucllo delle conquieta della tecnica. Tutto il mondo conosce 1'insufficienza di tecnici di cui soffro= no i paesi sottosviluppati. Mancano souolc e quadri. Mancano anche a vol= te, una coscicnza reale dei nostri bosogni c non sappiamo sompre decidere di applicare a priori una politica di sviluppo teenico, culturale a ide Logico. I pacsi socialisti devono fornirc 1'!niuto necossario per formare gli orga nismi di educazione tecnica, insistere sull'importanza capitele di questo provlemm ¢ fornire i quadri che mancano attualmenta. Bisogna insistere maggiorncnte su questultino punto: i tecnici che vengono aci nostri pacsi devino csscre csomplari. Questi sono dei compagni che do vrannon rinanneararn. in mannan ernannasinen ean mahi atin Sh mt wat Boe 1 teonic1 che intraprendono questo difficile compito dovranno esas Te, innanzi tutto comunisti nel senso pik profondo e pik nobile del termine, Questa sole qualita, unita ad un minimo di senso dell'or- ganizgazione e di elesticit&, permetter& di fare delle meraviglie. Sappieno che $ possibile percht dei paesi fratelli ci hanno invie- to un certo numero di tecnici che hanno fatto di pit per lo svilup po dei nostri paesi che dieci istituti, ed hanno contribuito pih efficacemente all'amicizie tra i nostri popoli che diecia ambascia tori o cento uffici diplomatici. Se si potra realizzare effettivamente cio che stiamo segnalando, e inoltre, nettere alle portata dei paesi sottoaviluppati, tutte le tecnologia d i reesi avanzati senza utilizzare il metodo attuale dei brevetti che protegrono le scoperte di ogni paese, faremo un enorme progresso nel nostro compito comune. L'imperialismo % stato vinto in parecchie batteglie parzieli. Ma & una forza considerevole nel mondo, e non possiamo sperere la sua sconfitta definitiva che attraversc lo sforzo e il sacrificio di noi tutti. Tuttavie 1'insieme delle misure che proponiemo, non dovranno esser prose unilaterelnente. #' inteso che i partiti socialisti devono pagare lo sviluppo dei paesi sottoSviluppati. Ma bicognia anche che le forse dei paesi sottosviluppati si tendano e rendano permanente le vie delle costruzione di una nuova societd - quali che siano 614 ostacoli - in cui le macchina, strumento di levoro, non sia uno strumento di sfruttamento per l'uomo. Non possiamo pih pretende re la fiducia dei paesi socialisti se si icca a mantenere lo equilibrio tra socielismo e capitalismo, provando a utilizes re le due forse in competizione per trarne dei vantagzi preci si. Una nuova politica di serictd assoluta deve governare i rapporti tra i due tipi di societA- Dobbiamo sottclineare ancora che i mezzi di produzione devono essere di preferenze nelle mani dello stato in modo che 1 mercati di sfruttamento speriscano a poco a poco» Per converso lo sviluppo non pud essere lesciato all'improwisazio ne totale: bisognia pianificare la costruzione della nuova soci etd La pianificacione } una delle legzi del socialismo senza le quale esso non esisterebbe. (....) =. Poseicdono materie prime o producono qualche prodotto lavorato o semi-lavorato, ma mancano di tutti gli altri. Alllinizio le pianificazione dovr& tendere verso una certa divisione Tegionale, in modo di coordinare le economie dei paesi e arrivare c cosi ad una integrazione sulla bese di un vero beneficio reciproco. Noi crediamo che il cammino attuale sis pieno di pericoli, non di Pericoli inventati o previsti a lunga scadenza da qualche spirito s superiore, ma di pericoli che sono il risultato tangibile della re- alta che ci condiziona. Ze. lotte contro 41 colontelismo ha ragsiunto le sue ultime tappe, ma, nella nostra epoca, il regolamento coloniale non } che una conse guenza della dominazione imperialista. Fino a che 1!imperialismo esister&, per definizione, esso esercitera 41 suo dominio su aliri paesi. Questo dominio si chiama oggi neo-co londalismo. TL neozcolonialismo, si & inizialmente sviluppate nell'america del Sud; esso comincia ogi e manifestersi con sempre maggiore intensita in Africa e in Asia.le sue forme di sviluppo e di penetraziane sono diverse. Una di queste 3 1e forma brutele che noi abbiamo visto per il Conge. Ia viclenzea pura e semplice,senze considerazioni ne tra~ vestimenté di alcuna sorta & le sua arma estrema. Esiste perd una eltre forma pik sottile: la penetrazione nei paesi che si liberano politicamente, 1'unione con le nuove borghesie nazionali, lo svilup- po ai uns borghesia parasciteria strettamente legata agli interessi della metropsli, favoremtiata da un certo benessere e da una eleva- zione transitoria del livello di vita dei suoi popoli; in effetti, in paesi molto erretrati; il semplice passegsio da repporti feudsli a repporti capitelictici, rappresenta un grande progresso, indipen- dentemente dalle conseguenze fateli che esso comporta per i lavora- tori. T nee-colonialismo ha mostrato le sue unghie el Congo. Non & un segnio di graniezza, ma piuttosto di debolezza; esso ha dovuto ri— correre alla forza, sua arma estrema, come ergomento economioo, il che comporta delle reazioni di opposigione di una @rande intensita. Questa penetrezione si esercita anche ina altri paesi d'africa e ai 26 = abbiamo chiamato 1a "sudamericanizzazione" di questi continenta, 11 che vuol dire, lo sviluppo di una torghesia parassitaria che non eg giungs niente alla ricchezza nazionale, ma che el contrario, accumu la fuori dei Paesi, nelle banche capitaliste i suoi enormi profitti disonesti e tratta con lo straniero per ottenere ancora maggiori pro fitti, con un disprezzo assoluto per il benessere del suo popolé. Esistono anche altri pericoli: per esempio, la rivalitA fra paesi fratalli, politicamente amici, e telvolta anche vicini, che tentano 4i sviluppare gli stessi investimenti nello stesso momento, © per dei mercati che sovente non 14 ammettono. Questa concorrenza ha L'in econveniente di rubsre energie che potrebbero servire ad una coopera- zione economica molto pih lerga, e, inoltre essa permette il gioco dei monopoli imperialisti. In certi casi, quando & assolutamente impossibile realizzage un in vestimento preciso con l'aiuto del campo socialista, si effettua «= nediante accordi con i capitalisti. Tl difetto di questi aceordi ( investimenti ) capitalistici & ine- rente al modo in cui sono accordati i crediti; ancora, poiché con- tribuiscono a impiantare societa miste nelle quali si annidano eltri pericoli. Come gli investimenti sono in generele paralleli a quelli ai altri stati, i1 rischio & che dei paesi amici entrino in conflit to per delle questioni economiche; d'altra parte la corruzione che emana dalla ptesenza costante del capitalismo, capace ai far Luccica re lo sviluppo ¢ il benessere per ingannare molte persone, costitui— sce una grave minaccia. Poco dopo, 1a saturazione di produsioni similari, comporta una cadu_ ta dei prazzi sul mercato. I Paesi toccati si vedono obbligati, sia a domandere nuovi prestiti, sie a domandare investimenti complementa, ri per restare competitivi.Una tale politica si salda finalmente, con L'assunzione delle economic da paréé dei monopoli, e si ritorna lentanente, ma sicuramente al passato. A nostro avviso per realisze ve senza pericolo degli investimenti con la partecipazione dellé po- tenze imperialistiche, } necessario che lo Stato partecipi diretta- mente come compratore unico dei beni, Limitando l'azione imperialie sta allo stabilimento dei contratti di fornitura senze lasciarli e Sifi= zion dell'imperialismo per ottenere delle condizioni meno onerose. Non bisognia inoltre dimenticare gli aiuti economici, culturali, .. --ete, detti " disinteressati " che 1'imperialismo accorda esso “#@ stesso 0 attraverso 1'intermediario di governi-fantoccie, che ricev vono un miglior accoglimento in certe parti del mondo. Se tuttd questi pericoli non sono riconosciuti a tempo, la via al neo-colonielismo % sperta nei paesi che hanno intrapreso pieni di fede ed entusiasmo 41 compito di liberazione nacionale: 1a domina- zione dei monopoli si reinstaura sottilmente, cosi progressivamente he & molto diffocile distinguerne gli effetti fino al momento in cui essi si fanno risentire brutalmente. Noi abbiamo tutto un lavoro de realizzare, dei problemi immensi si pongono ai nostri due mondi: quelli dei paesi socialisti e quelli chiamati del tersé mondo; dei problemi direttamente legati all'uono e al suo benessere © alla lotta contro il principale colpevole del nostro ritardo.Di fronte a questi problemi, tutti i paesi e tutti i popoli, ooscienti del loro dovere, dei,pericoli che genera la nos stra situacione, dei sacrifici che domanda lo sviluppo, devono prendere delle misure concrete affincht i nostri legami ei ellaccino sui due piani: economico e politico, che non possono giammai disso: ciarsi, e costitwiscono un grande blocco compatto che posse a sua volta aiutere dei nuovi pavsi a liverersi, a secondo delle necessi- t&, dal potere politico od economico dell'imperialisno. Liaspetto della liberazione armata da una potenza politica d'oppres sione, deve essere affrontato seguendo le regole dell'internaziona- lismo proletario: ae 8 assurdo pensare che un direttore d'impresa ¢ in un paese socisliste in guerra, possa esitare ad invisre i carri @'assalto che egli produce, per im fronte che non puo presentare del le garanzie di pegamento, non deve sembrare meno assurdo il voler verificare linsolvibilitd di un poyolé che lotta per 1a sua libera- zione o che ha bisognio di armi per difendere la sua liberta. NEI NOSTRI MONDI LE AiMI NON DOVRANO ESSEAE DELS MEHCI; ESSE DEVONO ESSEME DATS ASSOLUTAMEN TE GAATUDTAMENTE NELLA QUANTETA? NECESSANLA.- E POSSIBILE - AI POPOLT GHE LB DOMANDANO PER UTI- LIZZARLE CONTRO IL NBMICO COMUNE. B! in questo spirito che 1'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese ci hanno accordate i loro aiuti militari. Noi siamo sccialisti, noi costituiemo une gerensie di utilizsazione =¢- Sul piano economico, noi abbiamo bisognio di superare le difficolta di sviluppo.con 1'ainto delle teoniche pil avanzate possibile. Noi possiamo intreprendere la lunge asciensione che ha fatto 1’ una nit&, del feudalesimo, fino all'erga dell'atomo e dell'automazione ~ questo sarebbe un cemmino a’imnensi sacrifici e un camino in per te inutile. Bisoznia prendere la tecnica dove essa si trova, fare i il grande balzo tecnico necessario per ridurre, poco a poco, le dif ferenze fra i paesi pit avenzati ¢ i nostri. Questa tecnica deve ap Plicarei tanto nelle erandi fabbriche quanto in une agricoltura, con venientemente sviluppata, € sopratutto essa deve avere per base une cultura tecnica e ideclogica sufficientemente forte ed inpiantata nelle masse, per permetiere di mantenere senza pause gli crganismi e gli apparecchi di ricerca che bisognia creare in ciascun paese, eosi come decli uomini che esercitino la tecnica attuale e che sieno capaci di adattersi alle nuove tecnich acquisite, Questi guadri devono avere una cosciense chiara del loro dovere ver- so la societa nella quale vivono; non si potrA avere una cultura % tecnica conveniente se questa non si accompagnis ad una cultura ideclogica E nelle magzior parte dei nostri paesi non si potrA avere una base sufficiente di svilupyo industriale (..) se non si comincia con Lo assicurare al porolo il nutrimento necessario, i beni di consumo piu indispensabili, ed una istruzione conveniente. Bisognia consacrare una grende parte del prodotto nazionale agli investimenti detti "improduttivi" della istruzione, e bisognia cu- rarsi molto particolarmentc dello sviluppo della produttivita agric cola. (...) Lagicoltura deve essere considerate come un pilastro dello sviluppo e per questo & essenziale trasformare la struttura agricola e adeguarsi alle nuove possibilitA della tecnica cosi cone ei nuovi obblighi dell'eliminazione dello sfruttamento umano. Noi appogziamo calcrosamente 1'affermazione dell'Algeria che sugger visce di istituzionalizzare i nostri rapporti. Desideriamo solamené proporre qualche considerazione complementare: I) affinchd L'unione sie uno strumento di lotta contro 1'imperialisno 11 concorso @.i popoli d'america Latina ¢ l'alleanze coi,paesi s-o clalisti, sono necessari; 2) Bisognia vegliare sul carattere rivoluzionario dell'unione, inte r @icendo 1'ingresgo ai governi e a. movimenti che non si identifi - cano con le aspirazioni generali dei popoli e ereando dei meccanismi che pernettano di separarsi da chiunque allontanandosi della via giusta, (..) 3) Disognia pervenire a stabilire nuovi rapporti su un piede di uguaglianza tra 1 nostri paesi e 1 eapitalisti, approntando una giurieprudenza rivoluzionaria per protegserci in caso di conflit to e dare un nuovo contenuto ai repporti tra noi e ik resto del mondo.(....s.) Poche scene sono cosi simboliche quanto Algeri, una delle capi tali della libert& tra le pil eroiche, per una tale dichierecione. Che l'ammirabile popolo Algerino, tepprato come poohi sono stati, nelle sofferenze dell'indipendenza, sotto 1a direzione del suo parti to, con alla testa il nostro caro compagno Ben Bella, ci ispiri in questa lotta senza quartiere contro 1’imperialicmo yankee

Vous aimerez peut-être aussi