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4.

Organizziamo il piano 4.1


La programmazione
di lavoro: le diverse
fasi che consentono
di realizzare
A ffinch si realizzi una migliore organizzazione tecnico
didattica, le Societ Sportive, nei limiti delle loro possibili-
t, devono:

il progetto didattico 1. Analizzare la situazione iniziale, mediante valutazione dei:


fattori socio-culturali relativi a: ragazzi, istruttori, societ,
ambiente
livelli di partenza tecnico-motori (grado di esperienza e di
attitudine)

2. Definire degli obiettivi legati a:


finalit educative
livelli di partenza tecnico-motori (grado di esperienza e di
attitudine)
risorse di cui si dispone

3. Predisporre un intervento formativo:


individuare le aree formative educative e tecniche
stabilire, mezzi, metodi, spazi , tempi, criteri di valutazione
scandire il percorso in unit didattiche, lezioni, sedute di
allenamento

4. Predisporre sistemi di valutazione durante il percorso:


devono riguardare tutti i momenti del processo formativo e per-
mettere di raccogliere dati per un eventuale rinforzo di gruppo
e/o individuale, valutando soprattutto la relazione tra istruttore
e allievo (analisi del metodo proposto)

5. Predisporre un sistema di valutazione finale:


riguarda l'intero processo, e permette di confrontare ci che si
voleva ottenere e i risultati di ci che realmente si ottenuto
(l'operato dell'istruttore)

Questo accento posto sulla parola risultato potrebbe spaventa-


re, ma ognuno di noi in ogni atto quotidiano, in ogni azione non si
fa guidare dalla casualit, ma agisce successivamente a un piano
organizzativo elaborato precedentemente.
151
Pertanto perch bene programmare? cognizioni ed emozioni (relative alle tematiche proprie della edu-
Quante volte per raggiungere una localit ci siamo fatti prendere cazione fisica e sportiva),
dal panico non consapevoli di quale strada percorrere? rapporti interpersonali (amicizia, collaborazione).
Oppure siamo partiti senza meta su percorsi impervi alla ricerca di Per fare ci ci si dovr avvalere di osservazioni e rilevazioni utili a pro-
un posto accogliente? durre valutazioni individuali e collettive, che pur nella loro approssi-
In una programmazione lobiettivo/i da raggiungere va definito mazione, consentono di acquisire informazioni sugli esiti degli inter-
prima di intraprendere un viaggio, cos come il percorso, le soste venti precedenti e della condizione personale.
da fare, la velocit da sostenere, i rifornimenti. Ci si potr esprimere in termini qualitativo-quantitativi (tipologia e
La maestria di un istruttore non si misura solo nella qualit che espri- padronanza dellabilit). Occorrer inquadrare inoltre, il comporta-
me in un tiro in porta o in un palleggio brasiliano, ma anche, ma mento globale dei soggetti in termini di disponibilit ad imparare la
soprattutto, nel pianificare le proprie azioni in un contesto organiz- capacit di autoregolarsi durante l'attivit didattica e nelle situazio-
zato orientato alla formazione di un giovane calciatore . ni immediatamente precedenti e successive (negli spostamenti,
Siamo responsabili della sua crescita calcistica, di quella fisico- nello spogliatoio). Eventuali casi particolari vanno evidenziati (in posi-
motoria e soprattutto della sua integrit psicologica; un bambino tivo e/o negativo) indicando, per ciascuno, gli aspetti particolari.
che abbandona la pratica calcistica, che si disamora e rifiuta il
confronto, che ha paura di sbagliare rappresenta un fallimento sul 2 Finalit educative generali
4.1.

S
percorso formativo.
La programmazione il momento centrale della progettazione ono le finalit che ci si prefigge di raggiungere, preso atto
didattica. del punto di partenza dell'allievo, delle indicazioni dei pro-
Essa consente all'istruttore di delineare le mete educative, gli grammi, dei mezzi disponibili, delle tecniche e della metodologia
obiettivi da raggiungere e le attivit da realizzare per raggiun- che si vuole attuare.
gere le mete, nonch le forme con cui saranno realizzate le veri- I contenuti sono appositamente individuati non in relazione alla
fiche delle capacit acquisite e i parametri per la valutazione specificit della disciplina, bens al piano complessivo del pensiero,
dei processi didattici realizzati e dei progressi dei soggetti in for- delle manifestazioni comportamentali, delle relazioni sociali, della
mazione coinvolti. vita affettiva dei destinatari dell'azione educativa...
Potr trattarsi di giungere, per esempio, a:
un comportamento pi corretto alunno/alunni, alunno/insegnante;
.1 Situazione di partenza e analisi della maggiore interesse e disponibilit per l'attivit svolta;
4.1 situazione maggiore capacit di esprimersi senza timori e timidezza;

F
maggiore capacit di autocontrollo e autogestione, di autono-
in dall'inizio dell'anno si cercher di individuare, per i vari mia in qualche attivit;
gruppi della Scuola Calcio, i livelli generali di: maggior rispetto, lealt, collaborazione... nel gruppo;
interesse (per la tipologia di attivit motorie e sportive proprie miglior gestione dei contrasti, intolleranze, insofferenze, tensioni
della disciplina), interpersonali e intrapersonali;
impegno e motivazione (nel comprendere e attuare gli atti e nel acquisizione di un metodo di lavoro utile ad affrontare altri
controllare i risultati), apprendimenti non sportivi;
capacit motorie (funzionali e strutturali), stimolo del pensiero ipotetico-deduttivo e acquisizione della
abilit (schemi corporeo-motori fondamentali), capacit di formare l'immagine anticipatrice.

152 153
.3 Obiettivi didattici .4 Mezzi e contenuti didattici
4.1 4.1

S ono traguardi nellapprendimento che, pur nella stessa


ottica di quelle educative, si inquadrano in una dimensione
di stretta connessione tra la generalit di determinate capacit del
U n principio che deve regolare lattivit
allenamento/istruzione che il pallone deve essere sem-
pre presente allinterno delle varie esercitazioni e che il gioco rap-
di

soggetto da raggiungere in relazione all'acquisizione e allo sviluppo di presenta la forma e il mezzo migliore per apprendere.
contenuti nella specificit di una disciplina. La scelta quindi delle esercitazioni, oltre ad essere orientata allacquisi-
Sono riconducibili all'acquisizione di cognizioni, di abilit e di atteg- zione di determinate condotte e comportamenti, dovr privilegiare
giamenti da acquisire per divenire competenti nella disciplina. Per attivit con un elevato coinvolgimento emotivo, dovr suscitare inte-
ottenere i diversi obiettivi didattici va creata una procedura ope- resse ed entusiasmo e creare quel clima magico dove la voglia di stare
rativa ordinata, che stabilisca quali obiettivi raggiungere. insieme ed allenarsi rappresenta una forte spinta motivazionale.
In termini tecnici si parla di gerarchia e tassonomizzazione, ovve-
ro di classificare (dal basso in alto, dal facile al difficile, dal sem-
plice al complesso) degli obiettivi didattici ponendoli in relazione
alla tipologia del gruppo (loro conoscenze, abilit, atteggiamen-
ti, competenze).
Per esempio la strutturazione di una adeguata formazione moto-
ria riferita a bambini di 6 anni, non pu prescindere dal conside-
rare lo sviluppo di determinati schemi motori (correre, saltare,
rotolare, afferrare ecc.) prioritario rispetto allinsegnamento dei
fondamentali tecnici.
La stesura di un piano che ipotizzi gli obiettivi da raggiungere,
deve partire dalla conoscenza approfondita dell'allievo e del I contenuti e i mezzi dallenamento, dovranno variare sempre,
gruppo, delle loro capacit e qualit acquisite, parametri che sul faranno parte di un mosaico orientato al raggiungimento degli
raffronto con l'et cronologica ci daranno utili informazioni per obiettivi del programma.
individuare gli obiettivi operativi. Per esempio la capacit di muoversi nello spazio libero per riceve-
In altri termini, leducatore, attuando una scelta formativa, privile- re il pallone (sapersi smarcare) un grande obiettivo che si svilup-
ger lo sviluppo di alcune capacit in un contesto cronologico pa attraverso passaggi intermedi, quali il riconoscimento di spazi
ordinato (obiettivi della programmazione). liberi allinterno dei quali si muovono altri giocatori, dal saper rice-
Gli obiettivi, una volta definiti, saranno oggetto di verifica; ci sta a vere la palla, dalla capacit di adattare e trasformare il proprio
significare che durante lanno sar valutato il grado di sviluppo di comportamento motorio e altri ancora.
determinate abilit/capacit, e definito il percorso, la velocit, i Nellambito della Scuola di Calcio le Societ sono strutturate in
rifornimenti e le soste per raggiungerli. categorie che si riferiscono alle varie et dei bambini, abbiamo i
Piccoli Amici che comprendono quelli pi piccoli dai 6 fino agli 8
anni, i Pulcini dagli 8 ai 10 anni e gli Esordienti dai 10 ai 12 anni.
Pertanto le caratteristiche delle attivit che si svolgono allinterno
della Scuola di Calcio devono rispettare le richieste e le esigenze
che ogni et o fase di sviluppo richiede.

154 155
Analizzando in modo estremamente sintetico e schematico quan- .5 Le attrezzature didattiche
to affermato precedentemente possiamo dire: 4.1
Considerazioni generali
Come stato pi volte ribadito in questa guida tecnica, la scelta
Piccoli Il bambino dimostra un certo egoismo (egocentrismo).
degli obiettivi, dei contenuti, dei metodi di insegnamento deve
Amici Ha quindi bisogno di avere vicino a lui sempre il
6 - 8 anni pallone, che non vuole dividere con gli altri. essere pianificata in base a varie considerazioni che riguardano
Vuole esplorare e giocare continuamente per imparare le caratteristiche di sviluppo e di crescita dei bambini, e dal fatto
a giocare e migliorare la propria motricit di base che la formazione delle abilit deve percorrere stadi e sequenze
(correre, colpire/calciare, saltare, rotolare, lanciare,
didattiche relative ai vari livelli di motricit. Crescita morfologica
afferrare ecc.)
Listruttore deve proporre e stimolare comportamenti, e funzionale seguono un iter quindi che deve risultare parallelo
non deve essere prescrittivo e direttivo.Deve essere allo sviluppo della motricit ed a quello pi specifico delle abilit
accettato per la sua spontaneit e il suo tecniche. Tale coincidenza dei diversi ambiti come quello biologi-
atteggiamento sereno e garbato.
Non deve esistere linsegnamento tecnico, emulato co e curriculare, sostenuti dalla programmazione didattica messa
dallattivit dei pi grandi, ma devono esistere piccoli in atto, pu essere espressa in altre parole come la programma-
giochi orientati alla conoscenza dei vari fondamentali zione per fasce det. Pensiamo che nessuno possa smentire
tecnici. Attivit in spazi ridotti, con palloni pi piccoli e
lassunto che i bambini pi piccoli, in generale, presentano mag-
pi leggeri. Partitine 3:3, 4:4, 5:5.
giori difficolt rispetto ai pi grandi riguardo il controllo e lorga-
Pulcini Se ha vissuto e superato spontaneamente
nizzazione degli schemi motori e dei gesti fondamentali della
8 - 10 anni legocentrismo dellet precedente, dimostra di
relazionarsi sempre meglio con i propri compagni, motricit sportiva. Per questo motivo, la validit e la qualit del
allinterno di una attivit strutturata-gioco. programma didattico quindi, risultano essere in definitiva condi-
La motricit di base comincia a definirsi allinterno delle zionate dalle eventualit:
abilit tecniche. Attraverso il gioco impara ad avere
comportamenti adeguati alle varie situazioni.
1. di rendere pi facile e produttivo il percorso di apprendimento;
Listruttore deve valorizzare liniziativa dei bambini, 2. di realizzare fasi nelle quali il piccolo allievo sperimenta e trattie-
favorendo e non inibendo la loro creativit e fantasia. ne determinate esperienze di apprendimento;
Deve proporre problemi e stimolare soluzioni. 3. di graduare le difficolt relativamente ai compiti tecnici da risolvere;
Dribbling e tiro in porta, giochi di situazione e partitine
elementi cardine su cui basare linsegnamento. Dal 5:5 4. di modificare (in corso dopera) aspetti e particolarit del pro-
al 7:7 con palloni e spazi ridotti. gramma relativamente al livello di adattamento del gruppo o
Esordienti Lintegrazione allinterno del gruppo migliora, i rapporti dei singoli allievi;
10 - 12 anni interpersonali si trasferiscono anche al di fuori 5. di verificare i tratti del comportamento motorio dei bambini,
dellambiente societario. come finalit obbiettiva del programma e come risultante di
Migliora la precisione delle abilit tecniche e la
quanto effettivamente appreso.
capacit di attenzione. Si possono proporre attivit pi
analitiche. Volont di migliorarsi. Come si intravede scorrendo questi cinque riferimenti, che rappre-
Lapprendimento tecnico pu richiedere delle correzioni, sentano in effetti i fattori in cui si articola il processo di apprendi-
il ruolo dellistruttore assume talvolta caratteristiche mento, che limpresa per linsegnante, o per chi deve pianificare il
direttive. Non dobbiamo dimenticare comunque che
laspetto ludico deve sempre prevalere. lavoro, si prospetta effettivamente con pi di un problema da risol-
Aumenta il tempo dedicato allallenamento. Acquisizione vere. Questo anche perch a volte capita che la progressivit
di comportamenti tecnici adeguati alle situazioni di gioco degli esercizi elaborata nella lezione o nellunit didattica, potreb-
(tecnica applicata). Dal 7:7 in spazi ridotti, all11:11 in
be non modificare determinate risposte motorie attese, da parte
campi regolamentari. Palloni pi piccoli.
degli allievi o di qualcuno di essi. Gli esercizi didattici, che rappre-
TABELLA 17
sentano linterpretazione finale del metodo e degli obbiettivi ricer-
cati, pur facendo del tutto per rispondere al principio della variet
degli stimoli di apprendimento, a volte se non sono arricchiti da
156 157
ulteriori variabili, possono nel peggiore dei casi generare noia e di cifico strumento di lavoro? Quali dovrebbero essere il peso, la
conseguenza abbassare la motivazione ad apprendere. In altre dimensione ed il tipo di materiale pi idonei per favorire gli adatta-
parti della guida questo concetto psicologico ribadito con mol- menti pi funzionali? E quali le soluzioni migliori, non meno impor-
teplici esempi (vadi paragrafo Lo Psicologo). tanti per chi rappresenta istituzionalmente il calcio, per salvaguar-
La variet didattica perci considerabile come una sorta di scap- dare lincolumit fisica dei giovani praticanti? L'esperienza spesso
patoia per sfuggire ai limiti ed alle difficolt che in qualche occa- conduce verso le strategie pi efficienti ma a volte, quasi involon-
sione potrebbero incontrarsi. La variet didattica pu essere senza tariamente, viene naturale porsi degli interrogativi ai quali dobbia-
dubbio facilitata se il tecnico giovanile pu disporre di attrezzature mo riservare, anche per soddisfare una curiosit personale, le
didattiche specifiche sia sul piano dei numeri (quantit) che della necessarie riflessioni. La palla o il pallone da calcio, tradizional-
corrispondenza e coerenza didattica (qualit). Quando per esem- mente prodotto con cuoio o pellami vari naturali o sintetici, con
pio agli allenatori viene suggerito di far eseguire esercizi con una misure e caratteristiche adatte ad ogni tipo di esigenza tecnica.
palla per ciascun allievo, spesso ci sentiamo rispondere: E quando Per anche vero che a volte, soprattutto per particolari esigenze
troviamo una societ che ci acquista tutti questi palloni?. In effetti didattiche, il pallone di cuoio che normalmente usano gli adulti, si
le situazioni teoricamente perfette non esistono, ed anche vero presenta poco adattabile alle esigenze ed alla gradualit della
che le difficolt aguzzano lingegno, ma anche vero che senza gli quale necessitano i bambini pi piccoli. Secondo nostre conside-
strumenti fondamentali difficile conseguire qualsiasi opera. Questo razioni dettate dallesperienza di campo, il pallone di gomma per
accade sia che si tratti di sport, o se tali precariet si manifestano in contro, in special modo con le particolarit del doppio strato, pre-
altri tipi di motricit (lavoro, scuola, casa, hobby ecc.). senta queste interessanti caratteristiche:
Lattrezzo a nostro avviso quindi deve essere preso in seria conside- Rapporto peso/compressione pi favorevole.
razione dagli istruttori della Scuola Calcio, poich, se ben seleziona- Impatto piede-palla meno traumatico, dovuto ad una maggiore
to, pu risultare di grande aiuto alla didattica ed allapprendimento. deformazione e ad una distribuzione pi diffusa delle forze utiliz-
zate per spostare la palla (maggiore superficie d'impatto).
Gli attrezzi della Scuola di Calcio Questa eventualit determina un maggior ammortizzamento
L'insegnamento del gioco del calcio deve essere pianificato, dell'urto che si verifica nell'impatto.
soprattutto nelle prime fasce d'et (avviamento e primo periodo di La maggiore deformazione (ammortizzamento) determina una
formazione), strutturando unit di lavoro basate sull'utilizzo di mezzi pi ampia superficie di stimolo a livello propriocettivo e tattile ed
facilitanti l'apprendimento e sul principio della gradualit delle pro- un maggior tempo di contatto (maggior apprendimento senso-
poste didattiche. Questo lo si ritiene opportuno per favorire nel riale sul piano quantitativo).
bambino i necessari e funzionali adattamenti che lo investono sul Permette di imprimere maggiore forza (potenza) alla palla; rappor-
piano senso-motorio, tecnico-coordinativo e cognitivo. to peso/risposta elastica migliore con un conseguente incremento
Anche gli attrezzi utilizzati, ritenuti degli specifici strumenti didattici, della prestazione di tiro e di passaggio (pi forte e pi lontano)
che si concretizzano attraverso la scelta dei metodi di insegna- L'incremento d prestazione determina, nello svolgimento della
mento, devono essere utilizzati in stretta connessione con le esi- gara, un ampliamento delle operazioni mentali (normalmente
genze psicomotorie e strutturali del bambino che sono relative a non realizzabile col pallone di cuoio) e, quindi, offre opportunit
questo delicato periodo di avviamento, tenendo inoltre presente per tentare soluzioni "a distanza", soluzioni "aeree" sia nei tiri che
della relazione tra stimolo e risposta a cui occorre fare riferimento nei passaggi
ogni qualvolta viene indotta una particolare sollecitazione esterna. Permette di sollevare maggiormente il pallone da terra (cross,
La palla, o il pallone da calcio, l'attrezzo fondamentale per poter lancio, palleggio, etc.)
giocare. Questo mezzo possiede tutti i requisiti psico-motivazionali, Permette lapprendimento anticipato del gioco di testa (impatto
affettivi e relazionali ed il continuo contatto con esso ritenuto da meno traumatico).
tutti di fondamentale importanza nel percorso evolutivo del giova- Affinch queste condizioni siano realmente favorevoli, il pallone di
ne calciatore. Ma quali caratteristiche deve possedere questo spe- gomma deve garantire tuttavia:
158 159
pesi standardizzati, simili a quelli dei palloni di cuoio;
palloni di gomma - dati medi
circonferenze standardizzate, simili a queIle dei palloni di cuoio; 70
tenuta della sfericit;
60
tenuta della compressione;
rimbalzo contenuto (controllato), specialmente nellutilizzo su 50

superfici non perfettamente regolari; 40


mantenimento della linea di traiettoria aerea e rasoterra (sia in
uscita che in arrivo), sia in condizioni di massima potenza che in 30

Km/h
condizioni di controllo-guida e nei tiri e passaggi eseguiti con 20
sec.
0,08 0,13 0,18 0,23
minor velocit di trasmissione (precisione).
Altre opportunit didattiche rese possibili dall'utilizzo del pallone GRAFICO 24 Correlazione velocit palla - tempo di contatto al muro (DOttavio, 2000)

di gomma: corporei che compongono larto inferiore. Per soprattutto in alcu-


maggiori possibilit di variare i colori, con un ampliamento delle ne fasi dellapprendimento, dove viene richiesto un controllo pi
opportunit didattiche e delle stimolazioni sensoriali di carattere visivo; complesso della palla: per esempio negli stop con palla alta o dove
maggiori possibilit di variare le dimensioni della circonferenza occorre ricercare la massima velocit di conduzione o di tiro, e nella
(per esempio n 6-7-8 o n 2); ricerca della migliore precisione tecnica, disporre di un pallone rela-
maggiori possibilit di alleggerire la palla creando, a parit di tivamente pi grande pu influenzare positivamente lo svolgimento
forza impressa, una traiettoria aerea pi lenta. Ci, evidente- dellesercizio e facilitare di conseguenza lesecuzione. Questo poi-
mente, favorisce lanticipazione delle traiettorie aeree da parte ch la superficie potenziale di impatto, rappresentata dalla circon-
di chi riceve; ferenza della palla, risulta essere pi grande.
maggiori possibilit di rendere il rimbalzo estremamente conte-
nuto, (p.e. lo slow rebound) favorendo maggiormente lap-
prendimento degli stop, delle guide della palla, etc.
Uno studio sperimentale condotto qualche anno fa presso la
Scuola Calcio Federale dellAcquacetosa (DOttavio, Notiziario
Settore Tecnico n. 1, 2000) permise di validare alcune delle prece-
denti ipotesi. Infatti misurando indirettamente il tempo di contatto
del piede con la palla durante un tiro di potenza fu confermato il
fatto che lammortizzamento con i palloni di gomma, con la parti-
colarit del doppio strato, rispetto a quelli di cuoio, maggiore,
cio meno traumatico allimpatto. (GRAFICI 24 e 25)

Ci senza influire sulla velocit del tiro. Questo dato ci permette di


organizzare meglio gli esercizi soprattutto se questi richiedono : PALLONI IN GOMMA DOPPIO STRATO DI VARI PESI E MISURE
la massima potenza nel calciare in porta o nel passaggio lungo
soluzioni finalizzate al cross, calcio dangolo ecc. La TAVOLA 33 mostra come secondo queste considerazioni, si potreb-
una certa precocit nellapprendimento del colpo di testa be operare nel reperimento di questo attrezzo fondamentale. Uno
respinte con i pugni per i portieri studio sperimentale predisposto al riguardo mediante appositi test di
Anche per ci che riguarda le dimensioni del pallone, non una valutazione tecnica, ha confermato quanto descritto, in termini suffi-
novit che da sempre, normalmente, venga suggerito un pallone di cientemente significativi (vedi GRAFICO 26). Anche posizioni intermedie
dimensioni ridotte. Ci vero per certi versi poich le misure della cir- che riguardano i materiali utilizzati nella costruzione dei palloni: per
conferenza si avvicinano maggiormente alle misure dei segmenti esempio il gomma-cuoio, esprimono una certa attenzione da
160 161
Et 8-12 anni 15 13,7%
200
151 12
150

Km/h - msec.
8,8% 9,1%
96 9
100
52,2 55,3 6
50 3,6% 3,9% 4,1%
3
0 1,2%
gomma cuoio -1,2% -0,8%
0
= Velocit = Tempo contatto
-3
GRAFICO 25 Differenze fra palloni di gomma e cuoio - media dei valori medi su guida a 8 (sec) colpire-porticine palleggi
circa 120 prove (DOttavio, 2000)
= 2 anno Piccoli Amici = 1 anno Piccoli Amici
parte delle aziende nel promuovere materiali che garantiscano effi- = Piccoli Amici (complessivo)
cienza didattica, facilit di apprendimento, e sicurezza. (GRAFICO 27) GRAFICO 26 Differenze percentuali tra utilizzo palloni jumbo (n8) e palloni tradizionali
(DOttavio, Tell 2002)
Il Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C., attraverso la proprie
Tecnico n 5-6, 1996) attraverso dei calcoli matematici che prende-
strutture tecniche, ha mostrato negli ultimi tempi un notevole inte-
vano in considerazione parametri antropometrici e neuromuscolari
resse verso la ricerca delle soluzioni tecnico-didattiche pi idonee
e le differenze fra i bambini alle varie et di Scuola Calcio e gli adul-
e pi sicure per i bambini. compito delle istituzioni sportive, quin-
ti, disegn ad hoc tre diverse dimensioni di porte da calcio.
di, saper dialogare con le Aziende costruttrici e dare il proprio con-
tributo di esperienze e di conoscenze. Tuttavia ulteriori particolarit, oltre a quelle strettamente tecniche
Relativamente alle dimensioni delle porte da calcio, come analo- andrebbero osservate. Fra tutte la pi importante riguarda il salva-
gamente succede per le misure del campo che variano in base guardare lincolumit dei bambini attraverso la ricerca di sicurezza
alle diverse fasce det della Scuola Calcio, ed al numero dei gio-
catori, diverse sono le considerazioni che andrebbero formulate. gomma
Per prima cosa la superficie di porta (altezza x lunghezza) dovrebbe 10 cuoio
doppio strato
essere in grado di assicurare, relativamente alle potenzialit morfo-
8
logiche e muscolari del portiere di operare tecnicamente su tutta la
superficie (vicino ai pali, incrocio ecc.). Per contro il giovane attac-
7
cante dovrebbe avere la possibilit di poter indirizzare la palla verso
gli angoli della porta, naturalmente se risulta abile nel farlo, senza
che le misure della porta (per esempio troppo stretta) gli possano 6

limitare questa possibilit. Per questo motivo uno studio condotto


dal Settore Giovanile e Scolastico (DOttavio Notiziario Settore 5

...un rapporto ben preciso e prevedibile esiste tra velocit e precisione 4


di un movimento da un lato, e la dimensione del bersaglio (obiettivo) e gomma-cuoio
quanto esso distante... Tri-soft
2
...quando gli obiettivi sono pi grandi e pi vicini a noi, e cerchiamo di
muoverci presto (velocemente) e bene (con precisione) verso uno di 0
essi, si vedono effetti meno dannosi. 6 anni 8 anni 10 anni 12 anni
(Paul Fitts 1952)
= Peso = Dimensioni
TAVOLA 33 La legge di Fitts (S. DOttavio, Atti del corso di Laurea Specialistica in
Scienza e Tecniche degli Sport, Universit di Tor Vergata, Roma 2002 GRAFICO 27 Palloni e didattica (valori arbitrari) - DOttavio, 2000

162 163
negli attrezzi. Negli ultimi anni, in Europa come del resto in altri nessi, oltre ad essere particolarmente adatti, soprattutto per bambi-
Continenti, lo sviluppo sociale, mediato anche attraverso lo sport, ni della categoria esordienti, tendono a stimolare gli adattamenti
ha profuso un numero di praticanti in continuo aumento. Questo propriocettivi sia a livello articolare che muscolare, dovuti alle varia-
fenomeno per ha comportato anche un proliferare di una serie di zioni di lunghezza e velocit a cui la muscolatura soggetta duran-
organizzazioni non istituzionali delle attivit sportive che non sempre te gli esercizi di salto (verso il basso e verso lalto, ad uno e due piedi,
hanno cautelato il bambino di fronte ai pericoli fisici causati da un ecc.). Trattandosi comunque di sollecitazioni sullasse longitudinale
malfunzionamento dellorganizzazione didattica. Dati ufficiali della del corpo, andrebbe comunque in generale contenuto il volume
Sportass di qualche anno fa hanno denunciato che il 27% degli degli esercizi. Le tavolette propriocettive al riguardo, non dovreb-
infortuni nello sport sono derivati dalluso di attrezzi non idonei. La bero mai mancare fra gli attrezzi della Scuola Calcio. Ultimamente
maggior parte di questi bambini si poi allontanato conseguente- al riguardo stata studiata una particolare ciambella gommosa
mente ed in via definitiva, dallo sport praticato. per anche vero (non bucata al centro) gonfiabile e resistente al peso corporeo, che
che lo sviluppo socio economico ha portato al miglioramento della permette di graduare al meglio lo sbilanciamento provocato dal
tecnologia applicata alle attrezzature sportive. Per esempio riferen- mantenimento della stazione eretta (uno o due piedi) sullattrezzo,
doci alle porte da calcio per bambini, alcune aziende specializzate e quindi provocare gli adattamenti propriocettivi conseguenti. Ci
hanno perfezionato le loro proposte commerciali eliminando total- si verifica sia a livello delle strutture articolari e muscolo tendinee, in
mente elementi sporgenti o di particolare pericolosit al contatto special modo quelle dellarto inferiore, ma anche sullapparato
fisico, rivestendo con particolari materiali gommosi sia i montanti vestibolare, dove risiede il senso dellequilibrio. opportuno ram-
che i punti di ancoraggio fra palo e traversa, creando inoltre delle mentare che una buona sensibilit propriocettiva permette di strut-
soluzioni veramente innovative come le porte ribaltabili che posso- turare le abilit tecniche con maggiore precisione in riferimento ai
no essere utilizzate nelle due diverse dimensioni verticali (p.e. m. 4,80 dosaggi muscolari da impiegare nelle varie situazioni didattiche
x m.1,90-1,60 rispettivamente per le categorie pulcini e piccoli (p.e. capacit di differenziazione cinestesica, capacit di ritmizza-
amici). Inoltre la leggerezza dei materiali permette ai bambini di zione ecc.), e di concorrere alla prevenzione degli infortuni e delle
avere un contatto diretto con lattrezzo anche nel caso di eventuali patologie a carico dellapparato osteo-articolare e muscolo-tendi-
trasporti sul campo di allenamento. Tali esperienze tendono a favo- neo. Allo stesso modo (vedi foto) queste mezzelune gonfiabili
rire opportunit di apprendimento che utilizzano metodi caratteriz- chiamate appositamente per la particolare forma meduse, sotto-
zati da una certa libert esplorativa, attraverso i quali i bambini si pongono le strutture sensoriali periferiche graduando lintensit del
autogestiscono nelle attivit. Riguardo alle porticine che normal- disequilibrio attraverso la posizione ed il grado di gonfiaggio a cui
mente vengono utilizzate nelle sedute di allenamento per calciato- lattrezzo sottoposto. Estremamente utile ed efficace risulta quindi
ri di ogni et, ottima soluzione rappresentano anche in questo caso per lequilibrio specifico combinato con alcuni gesti tecnici.
quelle caratterizzate dalla ribaltabilit (p.e 1,50 m. x 1m. e 1,50 m. x Nelle attivit calcistiche giovanili, e soprattutto nelle Scuole di
0,60 m.), dalla facilit con cui si montano e si smontano e dalla leg- Calcio, grave errore sarebbe quella di utilizzare calzature che non
gerezza dei materiali utilizzati. Ci permette che siano proponibili sia permettono una normale e fisiologica flesso-estensione del piede.
in palestra che allaperto e soprattutto nei programmi che preve- Ci a causa di una relativa rigidit della base della scarpa su cui
dono collegamenti ed attivit integrative fra Scuola e Societ poggia il piede dovuta alla scelta dei materiali (troppo rigidi),
Sportive. Oltre naturalmente ad attrezzi pi convenzionali come i allaltezza della suola (spazio che intercorre fra il piede ed il suolo)
delimitatori di spazio, i coni ed i paletti o gli ostacolini, nelle scuole di e alla non sempre adeguata tecnologia (tipo di stratificazione,
calcio non dovrebbe mancare una serie di step o piccoli rialzi in aria, gel, ecc.) con cui tale parte essenziale della scarpa strut-
gomma dellaltezza di 20-25 cm. Queste attrezzature pi consone turata. evidente che possedere, per un piccolo atleta in gene-
alle palestre che praticano il fitness o laerobica sportiva, possono rale, una buona funzionalit a livello dellarticolazione del piede
invece essere utilizzati nel calcio per avviare, in forma di gioco ed (tibio-tarsica), significa poter avere delle ottimali prestazioni nei
anche con il pallone, ad un certo grado di stimolazione neuromu- molteplici movimenti di spinta che si presentano nella maggior
scolare riflessa (stifness, elasticit). Questa attivit e gli stimoli con- parte delle attivit sportive. Nella corsa e nei salti un rapido rul-
164 165
costante della muscolatura
estensoria (gastrocnemio) sia
con contrazioni concentriche
che eccentriche, e dei muscoli
flessori (tibiale anteriore, pero-
nei) che concorrono insieme
agli estensori a frenare il corpo
nella fase di discesa. Oltre ai
muscoli, anche le articolazioni
della caviglia e del piede sono
attivate a realizzare il movimen-
to nella pi ampia escursione
possibile. La medusa d infine
la possibilit di realizzare una
vasta ed ampia variet di posi-
TEST DI EQUILIBRIO EFFETTUATO TRAMITE PEDANA DI FORZA COLLEGATA A
GRAFICO 28 Analisi delle sollecitazioni muscolari durante lesecuzione di esercizi di
zioni, sfruttando le infinite ango- MUSCLE LAB BOSCO SYSTEM
equilibrio su attrezzo instabile (DOttavio, 2005) lazioni che si possono creare
laggio sullavampiede avente unapprezzabile grado di ampiez- (punte rivolte allinterno o allesterno, lavoro monopodalico, utilizzo
za, ed il relativo ammortizzamento nella fase di atterraggio, evi- di gesti tecnici fondamentali ecc.) ed in base alla regolazione della
dentemente pu influenzare positivamente la qualit dei gesti pressione interna della medusa fornendo cos la possibilit di
tecnici e dei movimenti ad essi correlati. variare langolo verticale di lavoro e stimolare nel complesso mag-
Lutilizzo sistematico della medusa diviene alloccasione una giori variabili di tipo propriocettivo.
concreta opportunit di allenamento specifico per questo tipo di Tali esperienze motorie rappresentano, insieme al controllo dovuto
problema. Le sollecitazioni indotte nel soggetto, nel sostenersi al di agli analizzatori vestibolari ed ottici, le basi su cui si forma la capacit
sopra di essa alla ricerca di equilibrio, determina il coinvolgimento di equilibrio. Il calcio, la cui prestazione si manifesta mediante corse
con variazioni di direzione e velocit e di andature, come per esem-
pio negli spostamenti dietro, nei salti, ecc., necessita che gi in et
precoci vengano creati gli adattamenti strutturali e funzionali neces-
sari a migliorare le capacit coordinative dellequilibrio soprattutto in
condizioni dinamiche.
Il muro di allenamento e la cosiddetta forca rappresentano la
storia delladdestramento al calcio. Circa 45 anni fa con i NAGC
(Nuclei Addestramento Giovani Calciatori), ora con le Scuole di
Calcio riconosciute dalla FIGC. Nonostante, a volte si riscontri una
certa difficolt nello strutturare zone di allenamento che presenta-
no queste attrezzature, non si deve pensare che tali opportunit
siano cadute in disuso e che non servano pi a nulla. Noi crediamo
che invece il ritmo, la ripetizione, e la variet che pu essere realiz-
zata con queste attrezzature, non pu essere organizzata facil-
mente mediante altri mezzi di allenamento. Alcune aziende hanno
GRAFICO 29 Differenze nelle capacit di equilibrio prima e dopo attivit costruito dei muri di allenamento pi piccoli trasportabili che pos-
propriocettiva su attrezzo instabile (DOttavio, 2005) sono essere utilizzati anche come ostacoli. Le forche invece hanno
166 167
TAPPETINI AMMORTIZZANTI CON PALO DI RIFERIMENTO MOBILE

EQUILIBRIO MONOPODALICO ATTRAVERSO SALTI SU APPOSITE MEDUSE


gesti tecnici che possiedono un certo grado di difficolt (p.e. quel-
trovato idee e tecnologie applicative basandosi su supporti colle- li acrobatici) potrebbero essere anticipati nel ciclo di apprendi-
gati alle traverse delle porte da calcio. mento. Le varianti didattiche sarebbero inoltre caratterizzate da
Di una certa novit, sono alcune particolari superfici gommate (spe- una maggiore ricchezza di contenuti e il divertimento infine, aspet-
ciali materassini) ideati per lallenamento del portiere, soprattutto nei to da non trascurare nellallenamento giovanile, sarebbe maggior-
tuffi e nelle parate al suolo, ma anche per avviare il piccolo calcia- mente ed inevitabilmente assicurato. Per concludere, consideran-
tore ai gesti acrobatici del calcio. Questi particolari tappetini che do che uno dei requisiti pi importanti nella performance del cal-
possono anche essere prodotti con misure diverse (p.e. come la ciatore la rapidit di movimento (e/o di spostamento) sia acicli-
grandezza della porta o dellarea di porta) riproducono le caratteri- ca che ciclica, risulta evidentemente necessario stimolare deter-
stiche di rimbalzo del pallone e di contatto al suolo per i giocatori, minati meccanismi fisiologici, in special modo quelli di natura ner-
simili a quelli che si provano nei campi in erba. Queste soluzioni, non vosa, affinch sia possibile raggiungere uno stato di condiziona-
possono che essere osservate con una certa attenzione professio- mento ottimale. Oltretutto, come accennato in precedenza (vedi
nale, poich effettivamente limitano il rallentamento psicologico paragrafo Le componenti genetiche e morfologico-funzionali),
dovuto alla paura di farsi male durante alcuni esercizi tecnici. tale qualit fisica si pone con una certa precocit nel percorso bio-
Risulta quindi che, lavviamento e la sperimentazione pratica di logico dellallenamento. In altre parole, la rapidit risulta una delle
qualit fisiche che possiamo allenare con un certo margine di
La scelta delle attrezzature didattiche determina: sicurezza e di risultati gi allet di 7-8 anni. Riferendoci quindi a
+ Stimoli di apprendimento tali presupposti, in fase di programmazione delle attivit e conse-
+ Gradazione dello stimolo di apprendimento guentemente nella scelta delle attrezzature didattiche, non
+ Creativit nellelaborazione del programma
dovrebbero essere trascurate tutte quelle opportunit che poten-
+ Motivazione da parte dellallievo
zialmente prevedono lo sviluppo della frequenza dei movimenti.
In sintesi Queste specifiche attivit normalmente si strutturano tramite per-
+ Una maggiore offerta didattica corsi ed esercizi a carattere ritmico (ciclico), come per esempio
TAVOLA 34 Effetti della scelta delle attrezzature didattiche in fase di apprendimento quando si utilizzano degli ostacoli bassi (over) da superare in suc-
168 169
Come apprendiamo?
4.2
cessione o gli stessi esercizi utilizzando cerchi e bacchette posti al
suolo. Un attrezzo che forse manca nelle abitudini degli operatori i metodi per qualificare l'insegnamento

G
calcistici e delle scuole calcio in particolare quello che in atleti-
ca leggera viene chiamato coordinatore di frequenza. li allenatori giovanili debbono conoscere le basi pedago-
giche dellinsegnamento per poter assicurare che il pro-
getto didattico arrivi al destinatario e realizzi positivi adattamenti.
In realt colui che si appresta a svolgere una cos delicata funzio-
ne dovr saper integrare le sue conoscenze (competenze) con la
capacit di adattarle alle esigenze degli allievi. Al fine di ottenere
un'effettiva crescita delle abilit dei giovani. L'organizzazione delle
attivit per dovr sempre far riferimento a criteri ben precisi e cio
ai metodi applicativi. Ma cerchiamo di capire cosa si intende per
metodo. "Esso un procedimento logico e mentale o culturale o
tecnico o pratico che segue un percorso. Esclude pertanto ogni
improvvisazione empirica e generica e presuppone una ricerca
delle condizioni ottimali, di un qualsiasi insegnamento, che viene
intrapresa sul piano della didattica pedagogica, e successivamen-
te tradotta sul piano della metodica specifica.
In questa sede non vogliamo soffermarci sulle varie classificazio-
ni, sui metodi didattici che ampiamente sono riportati nelle trat-
tazioni specializzate, ma cercheremo di far riferimento alla nostra
ESERCIZIO AL COORDINATORE DI FREQUENZA DURANTE IL SEI BRAVO A... SCUOLA DI CALCIO PRESSO CTF DI COVERCIANO (FI) effettiva esperienza che scaturisce da decenni di attivit nei set-
Esso composto da una serie di riferimenti tubolari aventi differenti tori giovanili.
colori, estremamente leggeri, che possono essere facilmente orga- Il nostro approccio (Singer, 1984 in DOttavio 1994) si basa essen-
nizzati anche con eventuali cambi di direzione ed una gradualit zialmente sulla consapevolezza di alcuni elementi fondamentali
didattica variabile e correlata alle esigenze tecniche dei bambini. che guidano quotidianamente il lavoro sul campo:
Questo particolare attrezzo pu rendersi diversamente utile se ele- la complessit del compito, intendendo per essa il numero delle
viamo il punto di applicazione della funicella (differente altezza) per- informazioni sensoriali, la variabilit dell'ambiente di gioco, e i col-
mettendo quindi di stimolare la capacit di salto (forza reattivo ela- legamenti con la memoria;
stica); aumentando infine lestensione dellattrezzo (vedi figura e fil- I'organizzazione del compito, si riferisce alle difficolt tecnico-
mato allegato alla guida), esso, a dimostrazione della sua flessibilit coordinative e quindi al sincronismo o all'eterocronismo dei vari
didattica, pu facilmente diventare sia opportunit per tiri di preci- elementi che compongono il gesto o l'azione, riguardante le
sione, sia particolare struttu- risposte motorie in genere.
ra per esercitarsi su dribbling Ad esempio per fronteggiare un problema che presenta:
e finta con e senza palla. complessit del compito scarsa
Alloccorrenza, anche funi- organizzazione del compito facile
celle poggiate in terra o potranno essere utilizzati metodi che tengano pi conto della tota-
leggermente sollevate pos- lit del gesto e non delle sue particolarit (metodo globale); per
sono essere utilizzate senza contro invece, nel caso ci si trovi ad affrontare una situazione che
che lobiettivo didattico presenta caratteristiche di:
venga sostanzialmente complessit del compito elevata
KIT DI PRECISIONE PER IL TIRO E PER GLI SLALOM organizzazione del compito con difficolt medio-alta
modificato.
170 171
L'approccio dovr essere impostato per sequenze (metodo analiti-
co), verificando costantemente sia le particolarit che i collega- open skills Attenzione ambiente variabile
menti, senza perdere per di vista l'insieme gestuale o comunque prevalentemente
flessibile esterna giochi sportivi
l'azione nella sua espressione globale. Deve essere tenuto in consi-
derazione che l'approccio analitico e quello globale possono esse-
re proposti dall'insegnante procedendo con modalit e forme di modello tecnico Prestazione modello sportivo
rapporto con gli allievi sostanzialmente diverse: motoria
1. l'allievo viene sollevato totalmente o parzialmente dal fornire
interpretazioni personali del problema. l'insegnante che decide rigido Attenzione sport individuali
per lui (procedura deduttiva). prevalentemente
closed skills interna ambiente stabile
2. l'allievo viene coinvolto nellelaborare una propria idea a propo-
sito del problema da risolvere, e si procede per prove e tentativi
TAVOLA 36 Modelli di prestazione (S. DOttavio, Atti del Corso di Laurea in Scienza
(procedura induttiva). e Tecniche degli Sport, Universit Tor Vergata, Roma 2003)
Il primo crea adattamenti pi corretti e rapidi e ci sembra pi favo-
revolmente correlato ad abilit sportive di tipo "chiuso" (closed Esperienze dirette su cui sono state utilizzate le citate metodologie
skills). Il secondo, basato su una dimensione creativa dell'allievo, su due gruppi campione di bambini di 11 anni praticanti il calcio
pu essere considerato come una forma di investimento nel medio presso la Scuola Calcio Federale dell'Acquacetosa di Roma, dopo
periodo, dato che inizialmente sembra allentare i processi di auto- un anno di attivit (s.s. 1992) hanno fornito le seguenti indicazioni:
matizzazione, ma in seguito (vedi GRAFICO 30) permette una miglio- la pratica del metodo guidato (relativamente allesecuzione indi-
re trasformazione e un proficuo collegamento verso apprendimen- viduale dei gesti tecnici) ha prodotto considerevoli miglioramenti
ti successivi. Questo procedimento sicuramente pi adatto ad sia con i soggetti che inizialmente mostravano gi di possedere un
abilit sportive di tipo "aperto" (open skills) e quindi decisamente buon livello tecnico sia con quelli inizialmente poco competenti;
consigliabile nella pratica calcistica. (TAVOLE 35 e 36 e GRAFICO 30)

100
Secondo E.C. Poulton 1957, gli sport possono essere classificati
90
secondo i seguenti parametri:
80
La pressione temporale
La quantit e qualit dellincertezza 70

Il numero delle risposte possibili 60


Il tipo di attenzione 50

closed skill open skill 40

30

20

10
9
sec.

0 5 10 15 20 25 0 5 10 15 20
prove di apprendimento prove di transfer
= Per tentativi = Esente da errori (con suggerimento)
TAVOLA 35 Classificazione degli sport secondo E.C. Poulton, 1957 - S. DOttavio, Atti GRAFICO 30 Confronto dell'efficacia dell'apprendimento guidato e
del corso di Laurea Specialistica in Scienza e Tecniche degli Sport, dell'apprendimento per tentativi per quanto riguarda l'acquisizione e il
Universit di Tor Vergata, Roma 2002 transfert di apprendimenti (Singer e Gaines, 1975 in DOttavio 1994)

172 173
la pratica del metodo del problem solving ha condotto a un deve intervenire. Infatti poniamo che un giovane calciatore, in una
sostanziale miglioramento dei soggetti con maggiore insufficien- esercitazione, commette un errore; per eliminarlo, indichiamo una
za tecnica e un minore ma comunque ragguardevole incremen- sequenza ragionata:
to sui bambini gi tecnicamente dotati. 1. osservazione e identificazione dell'errore;
Questa nostra esperienza conferma in parte quanto affermato da 2. decisione se intervenire o no (qualit dell'errore, sua importanza
Singer nel suo studio, e cio che l'utilizzazione di metodi pi direttivi ai fini dell'apprendimento del gesto) in considerazione del livello
produce sicuramente maggiori profitti tecnici in una visione a del giovane calciatore e delle caratteristiche personali del
breve termine, ma potrebbe condurre ad una stasi o comunque a ragazzo (lento nell'apprendere, timido, ecc.).
degli impedimenti nelle situazioni in cui l'allievo viene a trovarsi a Se la decisione di intervenire:
risolvere delle problematiche di gioco inusuali e impreviste. a) rinforzare limpegno e quanto di corretto vi stato nellesecuzione;
Una pratica che coinvolga l'allievo sul piano della creativit perso- b) fornire unistruzione tecnica correttiva specifica;
nale e della partecipazione attiva offre maggiori opportunit c) in presenza di una "ripetizione" osservare l'esecuzione;
espressive e quindi una maggiore potenzialit all'adattamento. Ci d) in presenza di una informazione specifica, osservare il ragazzo:
anche confermato da una nostra ulteriore esperienza: ad un osservare se si tratta di una risposta istintiva o se il movimento e
gruppo di bambini di 9/10 anni per circa quattro mesi di lavoro con stato appreso;
frequenza bisettimanale, sono state impartite unit didattiche utiliz- e) osservare in ambedue le scelte come il ragazzo ha usato l'intervento.
zando esclusivamente metodi che prevedevano la soluzione di Vogliamo ancora sottolineare che per ogni apprendimento
problemi. La programmazione didattica prevedeva che alla fine di importante capire quello che successo cio sfruttare il feed-back
questo primo ciclo dell'anno i bambini avessero disputato esclusi- (la risposta sensoria, la percezione motoria dell'azione eseguita).
vamente partite giocate 7 contro 7 oltre alle altre esercitazioni e Una performance non si migliora senza il feed-back.
situazioni di gioco a carattere formativo. Quindi abbiamo invitato Il secondo modo dintervenire quello che consiglia l'istruttore di
alcune societ a disputare degli incontri amichevoli con le nostre partire dalle situazioni concrete di cui servirsi per iniziare la
rappresentative giocando per 11 contro 11. Una volta spiegata la sequenza didattica.
nuova impostazione numerica di gioco e le diverse possibilit tatti- I momenti sono tre:
che i bambini, superati i primi cinque minuti di evidente adatta- 1. illustrazione, spiegazione, fare vedere o, mentre si spiega, fare vede-
mento, sembravano aver sempre giocato ad undici, confermando re la situazione; preoccuparsi che l'obiettivo sia ben compreso;
quanto era inizialmente nella nostra ipotesi sperimentale. 2. "osservazione dello svolgimento" cercando di verificare: i proble-
Per controllare l'andamento del programma didattico seguendo la mi che ci sono e se questi sono legati a deficienze individuali o
logica temporale, abbiamo suddiviso l'intero periodo (anno sporti- collettive o a entrambe; le cause e se queste dipendono da pro-
vo) in tre fasi o periodi didattici, proponendoci il raggiungimento di blemi tecnici, relazionali o affettivi;
determinati obiettivi intermedi. 3. "intervento" chiarendo attraverso l'autovalutazione effettuata
Il metodo utilizzato per raggiungere tali obiettivi, e il cosiddetto "meto- dai giovani calciatori quali sono i problemi, introducendo model-
do misto", realizzato attraverso l'utilizzo del metodo induttivo (problem li diversi, analizzando le strategie e infine modificando la situazio-
solving), e del metodo deduttivo (apprendimento guidato). ne, per ricominciare il percorso da una situazione modificata.
Un ultimo principio da aggiungere, e al quale ogni istruttore si deve
.1 Lineamenti pratici e strategie operative attenere, riguarda: dare un titolo ad ogni proposta operativa,
4.2

C
affermando allinizio di ogni seduta dallenamento: "oggi faremo";
ompito di ogni istruttore anche quello di evidenziare, abbiamo constatato che la semplice titolazione aumenta di pi
(correggere e valorizzare) il risultato di ogni azione o gesto del doppio la comprensione dell'argomento.
dellallievo, poich il miglioramento avviene attraverso la presa di Il compito didattico dell'istruttore inizia dalla spiegazione della
coscienza dei successi e degli insuccessi. situazione concreta che dovr essere affrontata durante leserci-
La prima domanda che ogni allenatore deve affrontare quando tazione. I mezzi pi usati sono: il modello e la spiegazione verba-
174 175
le, oppure lintegrazione fra le due modalit. Crediamo opportu- affermare che non sono le innovazioni n le dimostrazioni (vengo-
no precisare che: no poco avvertite) che determinano le variazioni di clima, ma la
Guardare non osservare: bisogna che ogni istruttore indichi ai gio- partecipazione, la motivazione ad apprendere, l'incoraggiamento.
vani calciatori "cosa osservare" e indicare, secondo il livello, sola- Un tipo di allenamento che abbia come caratteristica quella
mente le cose importanti. L'esecuzione deve essere eseguita prima descritta nel primo esempio unesperienza per la quale l'attivit
al ritmo giusto, poi pi lentamente. sportiva diventa una occasione importante e interessante da vive-
Parlare non spiegare: se l'istruttore usa il linguaggio come mezzo re. Nel secondo caso, l'esperienza perder di significato e prima o
didattico deve focalizzare l'obiettivo in maniera semplice ma precisa. poi sar abbandonata.
Se dimostra e spiega contemporaneamente: deve curare partico- Sia le parole che il silenzio hanno un valore di messaggio: influen-
larmente la parte verbale costruendo frasi brevi con obiettivi sem- zano gli altri e costoro, a loro volta, possono non rispondere a que-
plici. stato infatti osservato che, in queste situazioni, la spiegazio- ste comunicazioni. Una sola unit di informazione chiamata mes-
ne verbale "sempre incompleta e poco precisa". saggio. Ogni messaggio contiene una notizia e un comando. Un
Di fronte ad una "esecuzione errata" di qualche giovane calciato- esempio di messaggio: " importante che tu spinga sulla gamba";
re, listruttore deve pensare che ci pu essere un errore di comuni- oppure "spingi sulla gamba". Sono due frasi che danno la stessa
cazione, e preoccuparsi di cambiare immediatamente approccio. informazione ma con due diversi comandi.
Esempio: un giovane non riesce ad eseguire in maniera corretta il Ogni rapporto tra istruttore e giovane calciatore varia a secondo
movimento delle braccia nello stop di petto. Dopo che listruttore della percentuale tra notizia e comando; ogni variazione di mes-
ha fatto vedere il movimento e lo ha spiegato, la possibilit che gli saggio fa presupporre una variazione nel rapporto. Ad esempio nel
rimane per far raggiungere il successo all'allievo quella di cam- primo caso tinformo su come devi effettuare un tiro, mentre nel
biare strategia di approccio; pu allora far "sentire" il movimento secondo ti sto dicendo che devi farlo in quel modo.
esatto facendolo eseguire passivamente (approccio cinestesico). Nelle strategie di rapporto tra istruttore-gruppo e allenatore-squa-
Per aumentare la sensibilit il principio quello di intervenire "toc- dra l'impostazione viene data anche dal come il tecnico si mette
cando" le articolazioni interessate (intervento tattile). prassi che in comunicazione con i ragazzi.
nelle fasi iniziali dellapprendimento si usi far sentire la zona interes- Definiamo, come esempio, due figure di allenatori.
sata attraverso il contatto col pallone; ad esempio il punto esatto Allenatore autoritario: l'impostazione che offre con il linguaggio
dell'interno piede nel caso del calcio specifico; le mani per far (anche del corpo) impone un certo tipo di rapporto in cui abbon-
apprendere la presa del portiere (sono esempi di uso delle vie tat- dano i comandi rispetto alle informazioni. Nel gruppo i rapporti
tili per raggiungere l'apprendimento di un gesto). Altri fanno presa sono impostati su un rispetto formale.
sull'anca, muovono, come un pendolo, la gamba svincolata e II rapporto non prevede possibilit di compiere degli errori, se qual-
chiedono di sentire il movimento. cosa non funziona (la squadra perde), la colpa sempre degli altri
Sempre determinante per l'apprendimento il clima che esiste nel (arbitro, giocatore X o Y, sfortuna); ma anche durante l'allenamen-
gruppo: se positivo diventa un alleato importante per il passag- to se il ragazzo non migliora, la colpa senza dubbio del ragazzo.
gio delle informazioni tra istruttore/allievi e allievi/allievi, se nega- II limite di questo tipo di rapporto sta nel fatto che se viene meno in
tivo diventa un ostacolo. maniera abbastanza costante il successo, il nemico esterno non
Caruso in una ricerca fatta nel 1980 ha catalogato due tipi di alle- pi sufficiente, allora il rapporto finisce e l'autorit viene messa in
namento descrivendo i fattori che creano il "clima emotivo". dubbio. Dobbiamo dire per che fin quando tutto va bene, gli
Il primo esempio si potrebbe definire: una lezione partecipata obiettivi proposti vengono raggiunti facilmente.
attiva con un clima emotivamente caldo. Allenatore autorevole: nel rapporto verbale le informazioni saranno
Il secondo esempio invece una lezione in cui predomina la noia superiori ai comandi. Deve sapere far accettare le sue competen-
e il disinteresse (clima emotivamente freddo). ze, e potranno sorgere nel gruppo conflittualit o disordini pi
La risposta dei ragazzi nel primo esempio la partecipazione, nel apparenti che sostanziali perch il rapporto meno formale. Dato
secondo il distacco. Analizzando i contenuti e le diversit possiamo che importante "imparare ragionando", un rapporto in cui le indi-
176 177
vidualit non vengono schiacciate dall'"Allenatore-Padrone", do di arricchire, quantitativamente e qualitativamente, lo scarso
determiner a lungo termine risultati superiori. potenziale di esperienze di cui pu disporre un bambino di 6-7 anni.
I principi didattici di polivalenza e multilateralit devono ovvia-
mente essere intese in riferimento al carico di attivit cui i bambini
vengono sottoposti. Per cui, anche praticando un'attivit motoria
che utilizzi gesti ed azioni del gioco del calcio, l'insegnante dovr
comunque non trascurare questi due aspetti.
Polivalenza significa che le attivit devono essere adattate in
maniera tale da interessare le diverse aree di sviluppo della perso-
nalit dell'individuo:
area intellettivo-sociale
area morfologico-funzionale
Le strategie facilitanti il rapporto istruttore-giovane calciatore sono: area motoria
Mettersi nella condizione di avere pi possibilit dintervento (non Da ci deriva che il presupposto basilare affinch il coinvolgimen-
trovarsi mai nella situazione di avere una sola soluzione); to dell'alunno presenti una valenza polidirezionale, sar che i con-
non essere sempre valutativi; tenuti delle lezioni dovranno essere scelti in funzione dello sviluppo
non essere classificatori. delle tre aree sopraelencate e quindi utilizzando, a discrezione del-
Cio non dire: "devi fare cos e basta" ma "credo che tu debba fare l'insegnante, le metodologie pi indicate.
cos"; non dire "non capisci nulla" ma "dovresti fare..."; non dire Multilateralit, al contrario di unilateralit, il principio secondo il
"guarda gli altri, non vedi come sono pi bravi" ma "bene, cerca quale le attivit fisiche non devono limitarsi ai caratteri presenti in un
per di evitare...". solo specifico sport, ma allo scopo di migliorare la motricit gene-
Una volta che gli istruttori si sono preoccupati di aver dato le infor- rale, devono utilizzare gesti ed azioni di altre discipline sportive.
mazioni nel miglior modo possibile, il loro compito non si esaurito. Solo procedendo cos, gli allievi potranno: sviluppare maggiormen-
Infatti non detto che sia sufficiente dare uno stimolo corretto per- te le capacita motorie; strutturare una vasta gamma di schemi
ch questo produca un cambiamento e tanto meno che questo motori di base, sia statici che dinamici; affinare e riadattare conti-
sia nella direzione desiderata. nuamente lo schema corporeo (in relazione allo sviluppo morfolo-
Le proposte devono essere adeguate e l'istruttore lo nota attraver- gico); consolidare la lateralit, anche e soprattutto in funzione di
so le risposte dei giovani calciatori. In un piano di "allenamento" le costruirsi capacit di ambidestrismo.
proposte per l'apprendimento di un gesto vanno dosate sulle rispo- Ci sembra allora opportuno evidenziare che il calcio, in fase di
ste degli allievi. avviamento sportivo, solo uno dei tanti mezzi per raggiungere
Ma le proposte sono importanti e la loro adeguatezza determinante: questi obiettivi, mentre la formazione di abilit specifiche si costrui-
L'intervento didattico (la correzione) inefficace se le richieste non sce in un secondo momento (11-12 anni) e solo sulla scorta di espe-
rispettano i livelli di apprendimento. rienze motorie che siano state le pi ricche possibili.
Ad esempio, se un giovane sta imparando il calcio di esterno
piede, non possiamo chiedere la precisione del tiro. Ogni fase di
.2 Il metodo cognitivo (problem solving)
4.2
I
apprendimento ha le sue caratteristiche.
Questi due concetti rappresentano altrettanto importanti principi n considerazione delle peculiarit dello sviluppo delle azioni di
pedagogici che devono caratterizzare continuamente la pro- gioco, il processo di formazione dei giovani calciatori deve
grammazione didattica dei bambini delle Scuole Calcio, in special senza dubbio basarsi proprio su di esse: ossia sulla continua variabi-
modo dai 6 ai 9-10 anni. lit delle situazioni, linterdipendenza tra azioni individuali e azioni
Essi stanno ad evidenziare che lallievo dovr ampliare il pi possibi- degli altri componenti della squadra e linstabilit del contesto
le la propria dotazione base di conoscenze dei movimenti, cercan- complessivo.
178 179
Gli elementi significativi da utilizzare nelleducazione tattica sono: tivi del gioco. Se i nostri allievi non sono abituati a saper leggere il
la capacit di percepire e raccogliere le informazioni (attenzio- gioco durante lallenamento il loro sforzo di memorizzazione sar
ne selettiva) concentrato sul gesto tecnico. Se lallenatore vuole che i suoi allie-
la capacit di comprensione del gioco (ed elaborazione di un vi accelerino il loro gioco, nel corso delle sedute deve porre lac-
programma) cento sulla rapidit di percezione, comprensione e decisione.
la capacit di scelta (decisione) e leffettuazione
Sar il gioco il miglior mezzo per favorire la comprensione del
gioco, lo sviluppo del pensiero tattico e leducazione al gioco di
collaborazione (vedi TAVOLA 37).
Quanto illustrato evidenzia con forza che nellapprendimento tatti-
co decisivo il coinvolgimento cognitivo degli allievi allo scopo di
renderli protagonisti del loro apprendere. Ecco un esempio.
Lazione dellallenatore si articoler nel seguente modo:
propone una situazione di gioco o un gioco con un determinato
obiettivo, gli allievi simpegnano nel trovare le soluzioni pi idonee;
Ribadiamo ancora una volta che la libert di scelta che favori-
stimola la ricerca della soluzione a cui si trovano pi vicini;
sce la maturazione del giovane calciatore e che determina i suoi
pone quesiti per polarizzare la ricerca in una determinata direzio-
progressi. Un ragazzo che non pensa o che si limita ad eseguire
ne: cosa hai visto? cosa sar opportuno fare?
senza le proprie elaborazioni le indicazioni del suo allenatore, non
osserva i comportamenti dei ragazzi e interviene con nuove e
potr esprimere compiutamente il suo potenziale tattico che anzi
mirate domande: perch? come? quando? ti sei reso
risulter, nel peggiore dei casi, fortemente inibito.
conto che...?
Lutilizzo di tale metodologia indurr in sostanza il giovane calcia-
provoca la ricerca di altre soluzioni: che altro si poteva fare?
tore a: essere calmo e sereno nellaffrontare le novit e le difficol-
cosa poteva mettere pi in difficolt lavversario?
t, ad avere fiducia nei propri mezzi, ad avere un buon spirito di ini-
sottolinea i successi parziali dei singoli giocatori.
ziativa, ad essere coinvolto pienamente nelle dinamiche del gioco,
Risulta cos evidente che lallenatore svolge una azione facilitatrice
e a non aver paura di sbagliare.
nella ricerca della soluzione, senza fornirla in modo diretto.
Affinch il giocatore possa passare da un gioco istintivo a uno inten-
Siamo stati bravi noi o sono stati bravi
zionale e organizzato, dobbiamo richiedergli quindi di analizzare,
4.3 loro? Verifichiamolo attraverso
elaborare e comprendere con continuit i vari significati dei diversi
elementi presenti nel gioco. Infatti la memorizzazione della fase fina-
losservazione e la valutazione
le dellatto motorio separata dallanalisi delle difficolt affrontate
dal giocatore, non risulter realmente efficace perch il soggetto in
questione non sar in condizione di riconoscere gli aspetti significa-
P rima di tutto occorre chiarire cosa si intende per valuta-
zione in generale e quali sono i sinonimi che spesso ven-
gono impropriamente utilizzati per descriverla. Per valutazione si
intende "un processo organizzato, che sulla base dei fattori com-
per per comprendere ponenti la prestazione, tende a individuare i livelli individuali di
Giocare al calcio
il gioco del calcio partenza, il decorso dell'apprendimento mediante il controllo del
programma, i risultati finali". Da tale definizione si deduce che la
per rispondere valutazione nel suo significato generale diviene uno strumento
ai quesiti del gioco fondamentale per indagare sulle condizioni iniziali di ciascun allie-
del calcio
vo al fine di stabilire i margini di sviluppo della prestazione; per-
TAVOLA 37 Il gioco serve a favorirne la comprensione e a sviluppare il pensiero tattico
mette di stabilire gli obiettivi didattici a breve, medio e lungo ter-
180 181
mine e di verificare gli adattamenti psico-fisici ricercati; quindi di
Valutazione Misurazione Verifica
controllare "in itinere" la validit dell'organizzazione didattica e di
espressione di un giu- apprezzamento raccolta di dati
fornire considerazioni e giudizi in base ai risultati conseguiti. Il pro- dizio sui risultati del quantitativo del grado informativi sul livello
cesso di valutazione costituisce un aiuto essenziale per l'inse- processo di appren- di apprendimento, del raggiunto dagli allievi
gnante/allenatore poich permette di individuare se l'allena- dimento livello di capacit, rispetto agli obbiettivi
difficile da rendere abilit stabiliti
mento delle varie capacit e abilit sta ottenendo i riscontri pro- completamente rilevazioni, punteggi funzione di controllo
grammati e se certe attitudini sono soggette a concrete possibili- oggettiva necessaria la mas- sui livelli via via
t evolutive. In pratica la valutazione assolve due funzioni fonda- si esprime tramite: sima oggettivit in acquisiti in relazione
voti-giudizi quanto base per al lavoro effettuato
mentali: diagnostica e prognostica.
esprimere voti e giudizi (evidenziare i livelli
La diagnosi viene effettuata in riferimento alle condizioni ambien- di valutazione raggiunti per deter-
tali da cui scaturiscono i piani di lavoro ed alla fine del ciclo pro- minare il tipo di pro-
grammato. La prognosi definisce le potenzialit future; tende dun- secuzione dell'iter
formativo)
que a predire nel lungo periodo le possibilit prestative, operando
TAVOLA 38 - A. Dispenza 1992 in DOttavio 1994
sulla base di indicazioni e dati, come strumento di selezione del
talento. A tal proposito occorre ricordare che un soggetto possie- La prima un processo a cui si arriva tramite procedimenti che non
de caratteristiche genetiche (che si manifestano con l'attivit) tra- sono codificabili, dipendono dall'insegnante, dalla sua esperienza
smesse per via ereditaria dai genitori e rappresentano uno sche- e dalla sua capacit di analisi: un tipo di valutazione fondata su
ma personale, una struttura intrinseca sulla quale interviene l'am- criteri non standardizzati che determinano una certa variabilit di
biente esterno. Per ambiente in questo caso, oltre alle possibilit risultati, determinata da fattori di tipo diverso.
esperienziali e alle occasioni a cui naturalmente ogni individuo La seconda si basa su metodi che consentono di ottenere risultati
nella vita soggetto, va considerato anche l'intervento specifico identici, indipendentemente dal rilevatore che effettua le prove,
dell'insegnante che pu esaltare determinate premesse, oppure ed ripetibile in qualsiasi momento e nelle stesse condizioni.
non influire e addirittura danneggiarne lo stato fino a creare pre- basata essenzialmente su misurazioni e test specifici elaborati per
supposti involutivi. Alcuni autori (Filippovic, Turevskj) attraverso indagare su parametri della prestazione gi individuati. (TAVOLA 39)
un'accurata analisi della struttura motoria, pongono limiti perch
"fino a 10-11 anni in un bambino possibile solamente intuire le sue Scopi generali della valutazione
vere inclinazioni verso un determinato tipo di sport, ma non pos- mettere in evidenza le carenze e le predisposizioni di ciascuno
sibile prevederle con un grado sufficiente di attendibilit, basan- orientare di conseguenza l'intervento didattico
dosi su calcoli scientifici". costituire, se necessario, gruppi di livello omogenei
Secondo altri autori (Nadori, Wendland) la risoluzione del problema verificare l'efficacia di un programma
risiede "nell'analisi dei tassi di crescita nel corso di 3-4 anni di attivi- stimare il ritmo di crescita di particolari quantit
t". Secondo tali affermazioni le metodiche mirate quindi alla sele- motivare
zione del talento fino al periodo evolutivo prepuberale, si trasforma- predire prestazioni immediate e future
no semplicemente in "orientamento sportivo" che in pratica confer- TAVOLA 39 Scopi generali della valutazione, Carbonaro, Madella, Manno, Merni,
ma l'attitudine verso uno sport o una classe di sport invece che altri. Mussino in DOttavio 1994
Tornando ai problemi relativi alla valutazione nelle attivit motorie,
possiamo identificare tre momenti del processo, integrati fra loro, .1 Controllo e valutazione del
che assicurano il controllo della relazione insegnamento/apprendi- 4.3 programma didattico

Q
mento. (vedi TAVOLA 38, A. Dispenza 1992 in DOttavio 1994)
Inoltre opportuno ricordare prima di affrontare le specificit ualsiasi attivit, sia sportiva che di altro genere organizza-
richieste dal calcio, che esistono almeno due tipi di valutazione, ta intorno ad un piano programmato e teso, al raggiungi-
quella soggettiva e quella oggettiva. mento di determinati obiettivi, necessita quindi di verificare, come
182 183
detto in precedenza, se i risultati, teoricamente ipotizzati, siano stati
realmente raggiunti.
Tali procedure di controllo richiedono l'uso di specifici strumenti
(mezzi) di misurazione che possono essere utilizzati sia in itinere,
durante lo svolgimento del programma, sia alla conclusione del
ciclo di formazione/allenamento. Sulla base di questa considera-
zione introduttiva, facilmente intuibile che, prima di prendere in
considerazione il problema della valutazione, occorra soffermarci
nel definire il programma di lavoro ed i cicli temporali che riparti-
scono gli obiettivi ed i relativi contenuti che si intendono utilizzare dinative o fisiche verso la fine della stagione sportiva, poich gli sti-
nella pratica. Tale impostazione del programma annuale, che defi- moli didattici, se correttamente veicolati, dovrebbero permettere
nisce il carico di attivit e le relative fasi di realizzazione, necessita non solo un innalzamento qualitativo, ma anche una certa stabili-
di un monitoraggio specificamente correlato a tale andamento. In t (durata) per tutto il periodo di attivit.
altre parole all'utilizzazione di test che consentono di indagare sul Come norma generale inoltre va ricordato che per un determina-
periodo di formazione o sviluppo precedente alla somministrazione to periodo evolutivo, i test da somministrare, selezionati in base al
delle prove di controllo. (TABELLA 18) livello tecnico-funzionale del momento, dovranno rimanere gli stes-
tuttavia evidente che, se fosse inadeguato verificare ad inizio si. Ci per evidenziare , tramite il confronto tra le varie sessioni, sia i
anno (per esempio novembre) la qualit dei processi cognitivi nel- progressi raggiunti e sia le modificazioni legate alla crescita biolo-
l'affrontare situazioni di gioco pi o meno complesse, non altret- gica. La dinamicit con cui, per, si spostano, in et giovanile,
tanto aspecifico risulterebbe testare alcune qualit tecnico coor- determinati indici di maturazione richiede, in alcune fasi della for-
mazione, anche una diversa scelta delle prove di valutazione.
Questo aspetto, evidentemente, interessa maggiormente le capa-
Nella scelta di un test e nella sua somministrazione, per essere cit condizionali (per esempio dal periodo pre-puberale alla
considerato utile ai fini della valutazione, esso deve rispondere a
principi di validit, attendibilit, obiettivit, standardizzazione. pubert). anche vero, comunque, che la maturazione del siste-
ma nervoso e dei processi mentali e sensoriali collegati richiede un
La validit di un test riguarda ci che viene misurato dal test e con differente intervento valutativo anche per ci che riguarda l'evol-
quale precisione. Essa fornisce una verifica diretta ed oggettiva
versi delle abilit tecnico-tattiche.
della misura in cui il test adempie alle proprie funzioni. In altre parole
un test pu essere considerato valido se misura, il pi accurata- La prestazione del calciatore, sia esso un giovane praticante o un
mente possibile, ci che previsto debba misurare. adulto, si compone attraverso l'integrazione ottimale di tre fattori
Per attendibilit di un test si intende la possibilit di ottenere con lo fondamentali: tattico, tecnico e fisico.
stesso soggetto e nelle stesse condizioni il medesimo risultato. Se per L'azione del giocatore, sia quando in possesso di palla, sia quan-
esempio il ragazzo ottiene risultati simili in prove successive, il test ci do partecipa al gioco cercando di entrarne in contatto sempre
offre le dovute garanzie dal punto di vista dellattendibilit.
espressione del prodotto di questi tre fattori che, in maniera diver-
Lobiettivit di un test ci dice in quale misura listruttore-rilevatore sa, a seconda della situazione, intervengono a determinare il suc-
pu influire sul risultato del test stesso.
cesso o l'insuccesso della giocata.
Queste caratteristiche sono spesso date precedentemente in base Ciascuno di questi tre ambiti prestativi pu essere valutato separa-
ad analisi particolareggiate e fanno parte del processo di
standardizzazione del test. La standardizzazione, oltre ai presupposti tamente, oppure combinato con gli altri due fattori. Quest'ultima
sopracitati, implica necessariamente uniformit di procedure nella eventualit rappresenta la volont di rilevare le caratteristiche d'in-
somministrazione del test e nella determinazione dei punteggi relativi. sieme che contraddistinguono il quadro prestativo del calciatore. Il
fattore tattico pu essere valutato in gara o durante allenamenti
TABELLA 18 - Principi per la somministrazione dei Test - DOttavio S., Atti del Corso di
Laurea Specialistica in Scienza e Tecniche degli Sport Universit Tor che riproducono azioni di gioco e pu fare ricorso sia a procedure
Vergata, Roma - 2003 quantitative che qualitative.
184 185
L'espressione tecnica di un calciatore abitualmente pi valutabile stagione sportiva 1992-93 abbiamo condotto una indagine riguar-
in allenamento, ma possibile formulare giudizi in merito anche do la valutazione motoria calcistica nei bambini dai 6 ai 12 anni. Si
durante il corso della gara. Anche per questo aspetto possibile uti- ipotizzato che prendendo in considerazione alcune relazioni pre-
lizzare sia procedure quantitative che qualitative. Le qualit fisiche, senti fra i diversi parametri dell'azione o del gesto specifico, com-
invece, in gara e in allenamento, vengono testate pi facilmente presi quelli mentali, si potesse tendere, contenendo una inevitabile
delle altre attraverso rilevazioni pi oggettive (quantitative). approssimazione del dato, verso una verifica complessivamente
Riservando la valutazione degli aspetti tattici, intesi nel senso pi rigo- oggettiva. Sono state identificate tre relazioni fondamentali e sono
roso del termine, a trattazioni che riguardano la pratica degli adulti, state quindi riprodotte praticamente in esercizi -test.
la tecnica di un giocatore dipende da diverse condizioni e si riferisce
a modelli prestabiliti, sostenuti da principi di economicit, da leggi .2 Il protocollo tecnico-valutativo
4.3
L
biomeccaniche e dall'efficacia con cui il gesto viene eseguito.
Le capacit coordinative e condizionali e la relativa disponibilit a struttura valutativa ha preso in esame le quattro condot-
soggettiva, concorrono a determinare gli esiti di una esecuzione, di te motorie generali: correre, colpire, ricevere, spostarsi, met-
un gesto o di una giocata pi o meno complessa. tendole ciascuna in relazione con due fondamentali fattori della
Nel valutare questo tipo di attivit l'allenatore potr perseguire motricit, la precisione e la rapidit. Come intuibile pensare que-
sostanzialmente due indirizzi: ste due espressioni del movimento si pongono durante lattivit
1. controllo dell'esecuzione del gesto tecnico, cercando di indivi- pratica in termini di disturbo. Evidentemente, se l'allievo chiama-
duare elementi di discordanza dal modello teorico di riferimento to a risolvere un compito di precisione, deve per forza di cose con-
(per esempio posizione dei piedi, del tronco, rotazione del baci- trollare la sua impulsivit (velocit esecutiva) in riferimento al pro-
no) applicando correzioni, esprimendo giudizi e proponendo blema richiesto. Per contro esercizi che richiedono un tempo ese-
una didattica adeguata: cutivo contenuto (p.e. le staffette con percorsi coordinativi),
2. controllo della funzionalit con la quale il gesto tecnico viene potrebbero condurre il bambino a conseguire maggiormente erro-
eseguito (principio dell'efficacia) cio se l'obiettivo perseguito ri sul piano della precisione e del controllo motorio. Il nostro proto-
nel test o nell'azione di gioco viene realizzato. collo sperimentale ha evidenziato cos tre relazioni e conseguente-
Nel calcio, senza ovviamente trascurare le particolarit descritte mente altrettanti gruppi di esercizi-test contenenti tali obiettivi.
nel punto 1), crediamo che valutare in termini di risultato conse- 1. Precisione
guito sia pi correlato alle esigenze che la prestazione specifica 2. Rapidit e precisione
richiede. Una qualsiasi esecuzione tecnica deve tener conto di 3. Rapidit e precisione in presenza dellavversario
richieste di precisione e rapidit. L'opposizione dell'avversario, Quali problemi chiamato a risolvere il bambino durante l'effet-
che in uno sport di contesa, qual il calcio, influenza le modalit tuazione degli esercizi-test? Per esempio:
con le quali il gesto viene eseguito, induce il giocatore ad una Quante volte riesci a ?
pressione costante di tipo temporale che influenza negativamen- Quanto tempo impieghi a ?
te la precisione voluta. In un tempo prefissato, quante volte riesci a ?
In definitiva, un giocatore pi bravo di un altro se riesce a trarre
vantaggio dalla sua esecuzione e, generalmente, tale eventualit
avviene quando:
la soluzione elaborata nel contesto del gioco pertinente alla
situazione (progetto tecnico efficace);
i movimenti, gli spostamenti ed i gesti tecnici vengono eseguiti
rapidamente;
il gesto utilizzato risulta preciso e ottiene l'effetto ricercato.
Presso la Scuola Calcio Federale dell'Acquacetosa di Roma, nella
186 187
Nella terza relazione, quella in presenza dell'avversario, viene
12 m
anche valutato il quando, il dove e il cosa, cio rispettivamente il 10 m
tempo, la direzione e la scelta tecnica adottata dall'allievo duran-
te l'effettuazione dell'esercizio. 8 m

importante sottolineare che le seguenti proposte di valutazione,


non prendono mai in considerazione il come si riesce a risolvere un
dato problema. Evidentemente questa particolarit che si riferisce
FIG. 35 FIG. 36
allesecuzione tecnicamente corretta del gesto sia dal punto di
FIGURA 35 - Piccoli Amici - GUIDA A 8 A TEMPO (Relazione 2). Si contano quanti
vista estetico che ergonomico, pu essere valutata nel calcio sola- percorsi lallievo riesce a compiere per esempio in un minuto.
mente con procedure soggettive e con parametri qualitativi. FIGURA 36 - Piccoli Amici - GUIDA RETTILINEA CON AVVERSARIO (Relazione 3). Si
conta quante volte l'allievo (per esempio su 5 tentativi) riesce a
superare l'avversario, al quale basta toccare la palla (muovendosi sulla
Il protocollo sperimentale suddiviso per fasce di et, ha individuato linea) per interrompere lesecuzione.
48 esercizi-test che dopo una prima analisi dei risultati, sembravano
non essere in contrasto con le procedure soggettive (qualitative) di
valutazione che comunque continuano ad essere adottate, ma ci
ha permesso di analizzare con maggiore specificit alcune partico- 12 m 12 m

larit della motricit calcistica che in altra maniera non sarebbe m


8
stato facile verificare. Cos anche in allievi tecnicamente molto 6 m
dotati, siamo riusciti ad individuare delle possibilit di miglioramento,

2 m
riguardo un determinato comportamento tecnico (condotta) strut-
turato su una delle tre relazioni, fornendoci cos una reale opportuni-

6
m
t di analisi e di intervento finalizzato attraverso indicatori esprimibili FIG. 37 FIG. 38
in termini oggettivi. A titolo descrittivo riportiamo,nelle pagine FIGURA 37 - Piccoli Amici - TRE PORTICINE A DISTANZE DIVERSE E DIVERSO
PUNTEGGIO (Relazione 1). Si conta il punteggio complessivo ottenuto.
seguenti, alcuni esempi di esercizi-test (vedi FIGURE da 35 a 57 Effettuare per esempio 9 tentativi (3 per ogni porta)
S. DOttavio, Scuola Calcio Federale 1994). FIGURA 38 - Piccoli Amici - INTERCETTARE LA PALLA (Relazione 3). Si conta quante
volte l'allievo (per esempio su 5 tentativi) riesce a toccare il pallone
dell'avversario che tenta di superarlo con guida della palla (dribbling).
Per quanto riguarda il supporto bio-energetico e meccanico
muscolare alla prestazione, non c' molta abitudine, fra gli allena-
tori delle categorie giovanili di base, ad organizzare sedute o parte
di esse dedicate specificatamente alla osservazione delle qualit 8 m
4 m
fisiche essenziali. Tale comportamento spesso giustificato dal
poco tempo a disposizione e dal fatto che, a quest'et, sono altri
probabilmente gli obiettivi da ricercare o, quantomeno, ai quali

4 m
2 m
10 m
destinare una certa priorit.
anche vero, comunque, che un adeguato sviluppo di queste
capacit permette una evoluzione pi globale dell'insieme presta- 5 m
FIG. 39 FIG. 40
tivo che serve o servir per giocare al calcio. FIGURA 39 - Piccoli Amici - RICEVERE UN PALLONE DIFENDENDO UNA PORTA GRANDE
Inoltre, alcune di queste qualit specifiche, come ad esempio la (Relazione 1). Si conta il numero dei palloni fermati dopo 5 tentativi.
Linsegnante lancia o calcia la palla radente al suolo.
rapidit di movimento o la forza rapida, necessitano di essere sti-
FIGURA 40 - Piccoli Amici - RICEVERE TRE PALLONI LANCIATI SIMULTANEAMENTE (o in
molate in et giovanile (6-12 anni) per poter ottenere livelli di matu- rapida successione) DALL'ISTRUTTORE (Relazione 2). Si conta il numero di
razione (sviluppo-adattamento) tali da influenzare positivamente la palloni fermati, per esempio su tre tentativi. L'istruttore lancia il pallone
con le mani.
prestazione nelle et future, ed anche perch risultano fortemente
188 189
15 m
correlate alle abilit tecniche. Anche la potenza aerobica comun-
6 m 10 m
5 m
que, legata al volume ed alla qualit delle lezioni o dellallena-
mento, risultano qualit che non disturbano, ma anzi influenzano
7 m
positivamente la crescita organica.

6 m
Indipendentemente dal fatto che si parli di competizioni giovanili o
degli adulti, qualsiasi sia il livello, il lavoro fisico che compie un cal-
ciatore, inteso nei suoi tratti generali, si pu sintetizzare come rapi-
FIG. 41 FIG. 42
dit/velocit negli spostamenti e nelle esecuzioni tecniche e nella
FIGURA 41 - Piccoli Amici - QUATTRO CANTONI (Relazione 3). Si conta il numero di
volte, per esempio su 5 tentativi, che si riesce ad occupare lo spazio disponibilit del soggetto di ripetere per il numero di volte richiesto
lasciato libero durante lo spostamento degli altri quattro.
FIGURA 42 - Piccoli Amici - TIRO IN PORTA CERCANDO DI MANDARE LA PALLA PI
LONTANO POSSIBILE (Relazione 1). Si conta sia il numero dei gol

4 m
realizzati che la distanza raggiunta dal pallone. Lesercizio-test pu
essere realizzato, per esempio, su 3 tentativi.

8 m
fotocellula

1 m

6 m

4 m
2 m
m

1 m
10 m 2 10 m

FIG. 47 4 m FIG. 48 4 m
FIGURA 47 - Pulcini - RICEVERE CON CONTROLLO NELLA DIREZIONE OPPOSTA

10 m
(Relazione 3). Ricevere un pallone a seguire (con controllo), verso la
porta lasciata libera dal difensore, (il difensore parte in anticipo, e
precisamente quando il pallone calciato dall'insegnante supera la linea
di congiungimento fra i primi due coni "fotocellula"). In pratica se il
difensore va a destra, il controllo deve essere effettuato verso sinistra. Si
FIG. 43 FIG. 44
contano, dopo 5 tentativi, quelli validi (conduzione entro le porticine)
FIGURA 43 - Pulcini - GUIDA A 8 (Relazione 1). Si conta il numero dei tocchi effettuati FIGURA 48 - Pulcini - RICEVERE A SEGUIRE (TRE LIVELLI) (Relazione 1). Si conta dopo 6
dall'allievo. Per esempio, su tre percorsi completi lallievo che riesce a tentativi (3 dx - 3 sx) il punteggio ottenuto globalmente dato che ad ogni
toccare la palla meno volte risulter pi bravo. linea corrisponde un punteggio diverso. Linsegnante lancia la palla
FIGURA 44 - Pulcini - QUATTRO CANTONI QUATTRO PORTE (CON LA PALLA) (Relazione 3). rasoterra o con leggera traiettoria parabolica. Lalunno deve cercare di
Calciare la palla per indirizzarla nelle porticine lasciate libere da coloro femare il pi vicino possibile dal punto in cui inizia lo stop. Pi la palla si
(avversari) che si spostano cambiandosi di posto. Contare quante volte ferma vicino, pi punti si guadagnano.
si riesce a centrare le porticine, su 5 tentativi.

12 m 12 m

2 m
10 m 6 m 6 m

8 m
2 m
8 m

4 m

4 m
FIG. 49 FIG. 50
8 m 2 m FIGURA 49 - Pulcini - SMARCARSI E FARE GOAL (Relazione 3). Smarcarsi, quindi
FIG. 45 FIG. 46 ricevere la palla calciata con i piedi dall'insegnante posto al di fuori del
FIGURA 45 - Pulcini - CALCIARE A TEMPO (Relazione 2). Calciare la palla entro due rettangolo, e cercare di fare gol calciando la palla in una delle tre porte
porticine diametralmente opposte, riportando ogni volta la palla sul (o conducendo la palla in porta). Lavversario dovr cercare di impedire
punto di partenza (diametralmente opposto). In un minuto a la realizzazione. Per esempio contare quanti goal su 5 tentativi.
disposizione, si conta il numero delle prove valide. FIGURA 50 - Pulcini - INTERCETTARE IL PALLONE (Relazione 3). Un allievo guida la palla
FIGURA 46 - Pulcini - TIRO CON AUTOPASSAGGIO (Relazione 2). Subito dopo aver cercando di superare lavversario posto su una linea. Si conta il numero
calciato, l'allievo corre cercando di calciare in porta entro la zona delle volte che il difensore riesce ad intercettare (toccare) il pallone su 5
d'intervento prefissata. Si conta il numero dei gol realizzati su 5 tentativi. tentativi.
190 191
Nella TAVOLA 40 sono rappresentati i test utilizzati durante molte sta-
12 m m
2 10 m gioni sportive presso la Scuola Calcio Federale di Roma. Ciascuna
delle prove viene in figura appositamente collocata nel punto dove
6 m si pensa essa possa essere pi sensibilmente influenzata da una o

10 m
pi qualit fisiche integrate. Per esempio, la prestazione di salto ver-
ticale (CMJ), che rappresenta lespressione del complesso forza-
velocit nella sua manifestazione esplosiva, nella figura viene inseri-
FIG. 51 FIG. 52
ta in una posizione intermedia fra la zona F (forza) e la zona V (velo-
FIGURA 51 - Pulcini - SUPERARE LAVVERSARIO (Relazione 3). Questa volta, a differenza
del test precedente si valuta il bambino che conduce la palla (attaccante). cit). Cos come le tre o cinque ripetute del percorso a navetta (15
Su 5 tentativi si conta il numero delle volte che l'attaccante riesce a m. x 2), con 20 o 30 secondi di recupero fra una ripetizione e l'altra,
superare il difensore. Rispetto ai bambini pi piccoli la distanza utilizzabile
per il superamento pi contenuta (6 m. contro 8 m. precedenti).
vengono collocate fra la zona V (velocit) e la zona R (resistenza).
FIGURA 52 - Pulcini - QUATTRO CANTONI (Relazione 3). Tutti gli allievi con la palla : si
conta il numero delle volte che l'allievo riesce a guidare la palla entro una
porticina lasciata libera dallo spostamento (cambio di posto) degli altri 4 m
quattro allievi. Contare il numero delle realizzazioni (guida della palla entro

4 m
le porticine) su 5 tentativi. fotocellula

5 m
6 m
2 m

10 m
10 m

2 m
2 m 8 m 6 m

1 m
FIG. 55 4 m FIG. 56
FIGURA 55 - Esordienti - RICEVERE CON CONTROLLO NELLA DIREZIONE OPPOSTA

4 m
(Relazione 3). Ricevere un pallone a seguire con controllo, andando ad
occupare la porta lasciata libera dal difensore (il difensore parte in
anticipo, e precisamente quando il pallone calciato dall'insegnante
supera la linea di congiungimento dei coni della fotocellula). Si
FIG. 53 FIG. 54 contano, dopo 5 tentativi, quelli validi (conduzione entro le porticine).
FIGURA 53 - Esordienti - GUIDA A DOPPIO 8 A TEMPO (Relazione 2). In un tempo Rispetto allesercizio gi proposto per i bambini pi piccoli, si pu
prefissato (per esempio 2 minuti) contare il numero dei percorsi aumentare la difficolt restringendo la larghezza delle porticine.
(completi) che si riescono a totalizzare. FIGURA 56 - Esordienti - CORRI E FERMA LA PALLA (Relazione 2). Ricevere un pallone
FIGURA 54 - Esordienti - TIRO CON AUTOPASSAGGIO (Relazione 3). A differenza del entro due quadrati (v. figura) alternando dx e sx, quindi restituire la
precedente esercizio per allievi pi piccoli, l'autopassaggio viene palla all'istruttore. Prova a tempo: si conta il numero degli stop validi per
effettuato con un difensore che insegue colui che deve tirare. Si conta il esempio in 1 minuto.
numero dei gol su 5 tentativi.

dal gioco, e per tutta la durata della partita, azioni e movimenti 12 m

compiuti ad alta intensit.


Pertanto un programma di formazione-sviluppo o di allenamento
orientato a stimolare la funzionalit organica, le qualit neuromu-

8 m
2 m
scolari, e i processi di accrescimento deve prevedere esercizi e
contenuti con cui l'allievo sperimenti la propria forza, la propria resi-

4 m
stenza e la propria velocit. Queste qualit fisiche, fondamentali FIG. 57
per costruire qualsiasi prestazione sportiva,dovranno per essere FIGURA 57 - Esordienti - SMARCARSI E FARE GOAL (Relazione 3). Smarcarsi, ricevere
dirette e mediate in base alle richieste specifiche del calcio e del la palla calciata con i piedi dall'istruttore posto al di fuori del rettangolo,
e cercare di fare gol calciando la palla in una delle due porte
momento evolutivo. Perci, a tali ambiti energetici, dovr essere (o conducendo la palla) evitando lintervento dellavversario.
riservata una specifica collocazione nel quadro generale dei fattori A differenza del precedente esercizio realizzato con i bambini pi
piccoli, le porte da 3 diventano 2. contare i goal su 5 tentativi.
di condizionamento fisico.
192 193
Nei GRAFICI 31 e 32 sono stati rappresentati, in una sorta di quadro
Valori medi test fisici - categoria Esordienti
generale, i test utilizzati che presentano valori medi, riferiti ad un 1000
898
certo periodo della stagione sportiva.
800

cmj (Bosco) F cmj 5-15 (Bosco) 600 548


triplo (uno-due piedi)

CM
salto lungo
quintuplo x 3 rip.
400
268

V R 200 153,7 164

46,5

30m. sprint 15+15m. (navetta) 1200m. Lger


0
statura peso salto cmj salto triplo salto
10+10m. (navetta) x3-5 volte R 20-30 Yo-yo (Bangsbo) in lungo (test Bosco) (appoggi quintuplo
alternati) (appoggi
alternati)
TAVOLA 40 Test fisici utilizzati presso la Scuola Calcio Federale di Roma
(DOttavio, 1997)
25
22,8

SEC-CM-WATT/KG-MIN
19,8
20
Valori medi test fisici - categoria Pulcini
1000 15
813
800 10 895 mt
8,3

5,3 5,1 5,26


600 5
CM

428
400 0
30 m 2x10 m 5'' Bosco 5'' Bosco Legr 1200 m yo-yo
235 (w) (h) (min) (mt.)
200 140 149
GRAFICO 32 Alcuni esempi di test utilizzati con bambini di scuola calcio non
35,5 selezionati (n 84) (DOttavio, 1997)
0
statura peso salto cmj salto triplo salto
in lungo (test Bosco) (appoggi quintuplo Dai dati appare inoltre una sensibile correlazione statistica fra le
alternati) (appoggi
alternati) variabili considerate. In altre parole i bambini che risultano pi
25 bravi nella prova di salti verticali continui (cmj x 15") , sono poi
SEC-CM-WATT/KG-MIN

20,5 quelli che, normalmente, ottengono le migliori prestazioni nel


20 18,6
salto quintuplo ripetuto per tre volte. La qualit indagata in tutti e
15 due i casi la resistenza alla forza veloce. Stesso andamento si
ricava fra il salto verticale (cmj) e il salto in lungo da fermo.
10 Identica relazione infine si osserva mettendo a confronto i risultati
5,6 5,4 5,5
6,32 640 mt ottenuti con il test dei 1200 metri ed il test di Legr. Entrambi, infat-
5 ti, sembrano permettere una diagnosi obiettiva delle capacit
organico-metaboliche.
0
30 m 2x10 m 5'' Bosco 5'' Bosco Legr 1200 m yo-yo
(w) (h) (min) (mt.)
Legenda dei TEST di Valutazione
GRAFICO 31 Alcuni esempi di test utilizzati con bambini di scuola calcio non cmj (Bosco, 1982): salto verticale in contromovimento (piega-
selezionati (n 62) (DOttavio, 1997)
mento a 90) con braccia ai fianchi secondo il protocollo di
194 195
5.
Bosco C. (1982), su pedana a conduttanza. Qualit indagata: Finalmente andiamo
forza esplosiva con riuso elastico. Test simili (correlati): salto in
lungo da fermo.
in campo: a lezione
5 cmj (Bosco, 1982): salti continui per 5 come per il cmj secon- di calcio
do il protocollo di Bosco C. con misurazione della potenza espres-
sa (alattacida) e dellaltezza media rilevata durante la prova.
Qualit indagata: resistenza alla forza veloce. Test simili (correla-
ti): salto quintuplo ripetuto pi volte.
Legr test (1987): corsa a navetta (spola) sulla distanza di 20
mt. con incremento della velocit partendo da 8,5 km/h con
aumento di 0,5 km/h ogni minuto attraverso un dettato sonoro.
Test ad esaurimento secondo il protocollo d Legr (1983). Qualit
indagate: potenza aerobica. Test simili (correlati): 1200 mt. di
corsa continua.
Yo-yo test (Bangsbo 1994): corsa a navetta come per il test pre-
cedente, ma con 5 o 10 di recupero ogni tratto di 20+20 mt. Test
incrementale ad esaurimento secondo i 2 protocolli di J. Bangsbo
(1994): una con partenza a velocit bassa (8,5 km/h) ed uno a
velocit pi alta (10,5 km/h).

196
Unit didattica e seduta di allenamento
5.1
In questultimo capitolo della guida abbiamo ritenuto necessario

L
fornirvi di suggerimenti pratici coerentemente alle varie premesse
a realizzazione pratica del programma didattico deve di carattere culturale che hanno contraddistinto gran parte delle
avvenire attraverso sequenze di esercizi ben definiti e piani- pagine precedenti. Da ricordare che la pratica si struttura sempre
ficati che prendono il nome di unit didattiche. su basi e principi teorici, e la teoria necessita dellapplicazione pra-
Esse sono costituite dallinsieme di azioni didattiche preordinata- tica per poter rafforzare e sostenere le ipotesi formulate.
mente programmate e realizzate in un intervallo temporale limita- Da adesso in poi, quindi, anche il rapporto che fra noi si stabilito
to in vista del raggiungimento di un particolare obiettivo specifico" tramite la lettura della guida, sar diverso. Quindi, al fine di facilita-
(Tartarotti in Sotgiu-Pellegrini, 1989). re la comunicazione ed affrontare amichevolmente i suggerimenti
L'unit didattica la struttura pi elementare del programma. che verranno dati, soprattutto nelle schede di lavoro, sar bene
Rappresenta l'elemento costitutivo di base su cui poggiano e ven- darci del tu poich insieme dovremo prepararci ad un lungo per-
gono realizzati, secondo una definitiva organizzazione temporale, corso che durer un anno, o meglio tutta una stagione sportiva...
gli obiettivi generali e specifici del piano di lavoro.
Le risposte motorie devono intendersi come un processo dinami- Le schede di lavoro: come si leggono
5.2

L
co di assimilazione dei determinati contenuti proposti, facenti
parte di un complesso pi ampio del quale l'unit ne solo una e lezioni suddivise per ciascuna categoria vengono illustra-
microparte che si integra e si combina con altre unita, come gli te con un concreto esempio di programmazione didattica.
anelli della stessa collana. Le schede di lavoro rappresentano uno strumento pratico ed una
Sulla base degli adattamenti che si verificano, si costruiscono e si concreta guida operativa utile allallenatore per proporre, senza
definiscono obiettivi di ordine superiore che si collegano con i pre- pi cadere nellapprossimazione, attivit appropriate per una cor-
cedenti, permettendo in tal modo di ottenere i presupposti e le retta formazione tecnico-sportiva e poter insegnare con soddisfa-
potenzialit di crescita didattica. cente qualit per tutto lanno sportivo della Scuola Calcio. Come
Abitualmente, per semplicit organizzativa, l'unit didattica pu potrai notare le schede sono strutturate in periodi, che abbiamo
coincidere con la singola lezione o con la seduta di allenamento, chiamato in modo convenzionale MODULI.
ma nel caso gli obiettivi ricercati siano complessi, l'unit didattica Le schede di lavoro presenti allinterno del Modulo, rappresenta-
dovr essere ripartita in pi sedute. no lunit funzionale del programma. Vengono identificate in
Tuttavia il lavoro quotidiano, quello che nella terminologia calcistica Lezioni e consentono di avere uno snello modello di riferimento.
viene chiamato seduta di allenamento, si compone di diverse fasi: Tutto ci ti potr aiutare a identificare con pi precisione i conte-
fase di avviamento (riscaldamento funzionale, preparazione fisio- nuti dellattivit da proporre con la possibilit di affidarti alle varian-
logica e didattica specifica) ti suggerite e di proporre nuove esercitazioni tenendo sempre pre-
fase centrale (indirizzo didattico, determinazione degli obiettivi, sente lobiettivo da raggiungere. Sarai infatti tu ad indicare su cia-
fase di carico vera e propria) scuna scheda il tempo che hai dedicato al raggiungimento di quei
fase finale (defaticamento, verifica degli adattamenti, feed- determinati obiettivi e potrai scrivere il periodo che avrai impiega-
back risultativi mediante verbalizzazione, ripristino di equilibri psi- to per la loro realizzazione, specificandone linizio dal... e la fine
cologici individuali e del gruppo) al.... Allo stesso modo potrai indicare le variabili utilizzate in cia-
scun esercizio e le osservazioni che ritieni opportuno annotare.
.1 Dalla teoria alla pratica
5.1
Le schede quindi si suddividono in due tipologie: la scheda del

L
periodo (MODULO), e la scheda della LEZIONE.
e unit didattiche e gli esercizi che le compongono rappre- Mentre il MODULO descrive in maniera molto semplice gli obiettivi
sentano quindi il terminale didattico a disposizione dellin- didattici pi importanti che verranno perseguiti, la scheda della
segnante per poter indurre cambiamenti sul livello di apprendi- LEZIONE evidenzia quali sono le attivit didattiche (mezzi e conte-
mento delle varie qualit e capacit. nuti) proposte per raggiungerli.
198 199
Pertanto nei volumi che seguono troverai una parte dedicata alla esercizi si suddivide in giochi collettivi e in situazioni di gioco e
presentazione della categoria di riferimento (Piccoli Amici, Pulcini, partite, per quanto riguarda i Pulcini in giochi collettivi e situazio-
Esordienti) a cui sono allegate le schede operative che, suddivise in ni di gioco e in giochi partita ed, infine, per quanto riguarda gli
8 MODULI (mesi) per ciascuna categoria, comprendono le Lezioni. Esordienti in situazioni di gioco e in giochi partita.
In pi ci saranno delle schede che riguardano il giovane portiere, Avrai inoltre a disposizione uno spazio in cui inserire le tue osserva-
nelle quali troverai sia le attivit proposte per la categoria Pulcini zioni, che potranno essere sia pregresse (inserendo ad esempio
sia quelle per la categoria Esordienti. aspetti relativi al periodo precedente) o successive.
Complessivamente abbiamo quindi preparato per te 8 Schede Altri dati, come ad esempio il numero di lezioni o le settimane utiliz-
Modulo e 24 Schede Lezione per ogni categoria, per un totale zate per raggiungere gli obiettivi, il mese di riferimento, gli incontri
complessivo di 24 Schede Modulo e 72 Schede Lezione. Inoltre previsti (feste e manifestazioni per i pi piccoli e gare per i pi
sono presenti nella Guida 16 Schede Modulo e 32 Schede grandicelli), dovrai annotarli personalmente secondo le tue
Lezione riguardanti i portieri, delle quali 16 sono riferite alla cate- esperienze di insegnamento.
goria Pulcini e 16 alla categoria Esordienti.
Ogni Lezione corredata da disegni che illustrano le varie attivi- .2 La lezione
5.2
Q
t e da grafici che danno la misura di come il carico di allena-
mento viene distribuito, tutto realizzato in una forma facilmente uesta scheda lelemento che riassume e sintetizza in effet-
comprensibile e che, nel tempo, dovr favorire una sempre mag- ti sul piano pratico molti degli aspetti trattati nella Guida
giore autonomia didattica per poter programmare da solo lattivi- Tecnica. I principi teorici, i suggerimenti ed altre promesse espresse nei
t che ritieni pi opportuna per il tuo gruppo. Questo comunque vari capitoli, vengono ora trasferite nellapplicazione pratica.
dopo aver fatto evidentemente unattenta valutazione delle Vengono evidenziate le esercitazioni proposte suddivise nei conte-
capacit dei tuoi piccoli calciatori e di tutte le variabili che deter- nitori didattici da noi utilizzati: Tecnico-coordinativo, Tattico-cogniti-
minano e possono influenzare la riuscita della programmazione. vo e Fisico-motorio. I contenitori presentano informazioni riguardo
lobiettivo didattico principale, le esercitazioni proposte e la loro
.1 Il modulo durata. I grafici illustrati in basso (del trimestre, del mese e della
5.2
I
lezione), strettamente correlati con le esercitazioni e gli obiettivi
niziamo la lettura di questa scheda da sinistra verso destra. Il proposti, servono come riferimento della programmazione genera-
riquadro Ricordati che ti aiuter a rammentare le caratteristi- le dellattivit e per il controllo degli andamenti grafici (curve dei
che dei bambini che compongono il gruppo. fattori Tecnico-coordinativo, Tattico-cognitivo e relative suddivi-
Potrai inserire inoltre aspetti metodologici, suggerimenti ed altro per sioni - e Fisico-motorio) durante lo stesso periodo. Di fianco potrai
facilitare lorganizzazione della lezione. avere notizie riguardo alla successione degli esercizi, alle attrezza-
Il grafico si riferisce al periodo che per convenzione abbiamo iden- ture occorrenti e alla durata della lezione. In ogni contenitore avrai
tificato in un mese di attivit, ma la nostra ipotesi del tempo potreb- la possibilit di inserire osservazioni e varianti, che evidentemente
be essere diversa dalla tua. Il grafico illustra come le nostre propo- potrai annotare sia durante che alla fine della lezione.
ste didattiche, di tipo Tecnico, Tattico e Fisico-motorio, possono
variare relativamente al periodo in cui le proponiamo. Quindi Nella parte posteriore della scheda operativa vengono spiegati i
potrai osservare nel grafico delle curve che descrivono quanto in giochi e le esercitazioni proposte, fornendo allistruttore le conside-
quel periodo alcuni obiettivi rispetto ad altri, ed i relativi contenuti razioni che ci hanno indotto ad utilizzare quel tipo di esercizio.
didattici, siano pi o meno rappresentati e quindi perseguibili sul
piano didattico. A questo proposito opportuno informarti che, Viene descritto inoltre lo svolgimento dellesercizio stesso, le possibili
nelle curve di riferimento, i due sottogruppi del fattore tattico- varianti che possono essere utilizzate per renderlo pi semplice o
cognitivo, indicano le due varianti didattiche che possono essere pi complesso. Chiaramente la scheda si completa con lillustra-
attuate. Per quanto riguarda i Piccoli Amici tale contenitore di zione degli esercizi e la durata consigliata.
200 201
Anche qui troverai, infine, altri parametri relativi al materiale occor- FASE CENTRALE
rente, alla durata complessiva, ecc. Questo momento sar impostato in funzione degli obiettivi da rea-
lizzare. Pu essere organizzato secondo una sequenza logica che
In linea generale la lezione stata cos suddivisa: esprime il significato didattico che si vuole raggiungere e quindi il
carattere specifico e le particolarit della fase curricolare.
FASE INIZIALE (o di AVVIAMENTO) La sequenza delle attivit considerate dovr favorire inizialmente
In questa fase importante far sentire a proprio agio i bambini, apprendimenti di natura tecnica, mentre in un secondo momento
creando sin da subito un ambiente gioioso e motivante. si dar maggior spazio ad attivit che richiedono un maggior
I giochi iniziali, oltre a contemplare unattivit di gioco libero in impegno fisico.
spazi ridotti, potranno prevedere attivit che riprendono i giochi La struttura a stazioni spesso utilizzata in quanto permette un
popolari, che noi tutti conosciamo e che purtroppo tendono a non maggior coinvolgimento di tutti gli allievi ed consigliata soprat-
far pi parte dellesperienze motorie naturali del bambino. tutto nelle prime fasce det quando si deve lavorare a piccoli
Nella maggior parte dei casi queste proposte si legano molto bene gruppi e su spazi ridotti.
agli obiettivi della lezione e diventano cos propedeutiche alle Le attivit che caratterizzano questa fase sono orientate prevalen-
esercitazioni che seguiranno. temente a soddisfare obiettivi di carattere:
Ad esempio: TECNICO-COORDINATIVO - DALLAPPRENDIMENTO DEL GESTO
TECNICO AL SUO UTILIZZO -: il contenitore didattico in cui ven-
1. gioco dello scalpo: molto coinvolgente per i bambini; sviluppa gono inseriti tutti i giochi, le esercitazioni e le attivit che determi-
capacit coordinative come lorientamento nello spazio e la- nano un apprendimento di tipo prevalentemente tecnico.
dattamento e trasformazione dello spostarsi in funzione del com- Sostanzialmente vengono considerate le attivit che sollecitano
portamento di altri giocatori; nel bambino lacquisizione di informazioni sensoriali e percettive,
base per unadeguata strutturazione del bagaglio coordinativo
2. partite 3 contro 3: che rendono gradevole linizio della lezione,
(vedi paragrafo Le capacit coordinative), presupposto fon-
destrutturando di fatto la concezione tradizionalista che preve-
damentale alla formazione delle abilit tecniche;
de la partita solo al termine della lezione.
TATTICO-COGNITIVO - DALLA SOLUZIONE DI PROBLEMI INDIVIDUALI
ALLA SOLUZIONE DI PROBLEMI COLLETTIVI -: il contenitore didat-
Sempre nella fase iniziale prevista unattivit di mobilit articola-
tico in cui vengono inserite tutte le attivit che sollecitano nel
re generale o di controllo motorio, da abbinare, il pi delle volte,
bambino apprendimenti di tipo cognitivo e che gli consentono di
allutilizzo del pallone.
conoscere diverse situazioni di gioco. In questo modo il bambino
Ad esempio:
sar continuamente sollecitato a risolvere in forma individuale
1. esercitazioni di palleggio con il pallone in mano, colpire la palla prima e collettiva poi problemi legati alla natura del gioco.
con le diverse parti del piede e riprendere la palla in mano dopo La formazione tattica avr modo di realizzarsi attraverso la strut-
un solo palleggio (mobilit dellanca, della caviglia, ecc.). Oltre turazione di giochi di natura situazionale e partite a tema, favo-
a favorire la mobilit articolare delle parti del corpo interessate
favorisce la sensibilizzazione relativa;

2. attivit pre-acrobatica: per far conoscere al bambino diversi


aspetti legati al movimento del corpo in diverse situazioni, in volo
o al suolo, cambiando i rapporti dei segmenti corporei tra loro.
Percezioni importanti che determinano un sempre maggiore
controllo motorio, in particolare nelle diverse fasi sensibili che
vengono vissute.
202 203
rendo sul piano tecnico una scelta comportamentale efficace.
Primarie Secondarie
Pertanto le attivit proposte in questo contenitore determineran-
Correre e camminare con la palla Condurre, dribblare
no un miglioramento della capacit di prendere decisioni, di ela-
Saltare e/o colpire la palla Passare, tirare, deviare
borare strategie personalizzate (individuali), come anche la Lanciare, contrastare, palleggiare
capacit di giocare in forma collettiva, apprendendo cos i pre-
Saltare e/o ricevere la palla Stoppare (fermare), intercettare,
supposti delloperare in un contesto di squadra. Relativamente Afferrare (parare), controllare,
alle tre categorie, come accennato in precedenza, la definizio- colpire
ne tattico-cognitivo dovr essere riferita con pi specificit, alle Spostarsi senza palla Smarcare, marcare, orientare,
diverse et. Per quanto riguarda i Piccoli Amici tale contenitore anticipare
didattico stato suddiviso in giochi collettivi e in situazioni di TABELLA 18 - Le condotte motorie specifiche del calcio (DOttavio, 1994)
gioco e partite. Per quanto riguarda i Pulcini stato suddiviso in pagni e/o avversari, ecc.) o con segnali acustici (fischio, battuta di
giochi collettivi e situazioni di gioco e in giochi partita ed infi- mani, rumore del pallone, ecc.) o con altre opportunit percettivo-
ne, per quanto riguarda gli Esordienti, in situazioni di gioco e in sensoriali. Tutto ci relativamente alle esigenze dei bambini ed agli
giochi partita. obiettivi tecnici prestabiliti o verificati durante le lezioni, al fine di
Leffetto di tale suddivisione viene rappresentata sia nelle figure che rendere pi adeguata la struttura dellesercizio (vedi TAVOLA 35)
ne illustrano i grafici relativi, sia attraverso le esercitazioni pratiche.
FISICO-MOTORIO - DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALLUTILIZZO FASE FINALE
DELLE CAPACIT CONDIZIONALI -: il contenitore didattico che, Al termine della lezione opportuno lasciare uno spazio libero ai
attraverso specifici esercizi, determina apprendimenti e migliora- giovani calciatori che fino a quel momento, seppur divertendosi,
menti sotto il profilo fisico e del controllo motorio. Il giovane, a hanno dovuto sottostare alle tue indicazioni. In questa fase,
seconda dellet considerata, ed in base perci alle caratteristi- lasciando giocare liberamente i ragazzi, avrai la possibilit di verifi-
che bio-fisiologiche dellet, ha bisogno di essere stimolato rela- care se i gesti proposti nella lezione sono stati appresi dai giovani,
tivamente alle diverse opportunit che lorganismo infantile pre- o comunque accettati, osservando se questi vengono riproposti
senta come risposta di adattamento funzionale. (vedi paragrafo spontaneamente.
Le fasi sensibili). Pertanto nei pi piccoli sono previste maggior- Pertanto solitamente la fase finale coincide con unattivit, o con
mente attivit di tipo senso-motorio, piuttosto che puramente fisi- il gioco, in forma libera.
co. Comunque le attivit pratiche proposte avranno sempre, per
quanto possibile, una componente ludica e, possibilmente, la
palla sar sempre presente. Caratteristiche
tecniche dei bambini
Abbiamo inoltre considerato nelle varie attivit le condotte moto-
rie specifiche del calcio, che possiamo riassumere nello schema
Programma didattico Unit didattica
seguente (vedi TABELLA 18, DOttavio 1994)
VARIANTI: rappresentano una possibilit didattica riferita ai tre con-
tenitori didattici: TECNICO-COORDINATIVO, TATTICO-COGNITIVO e Struttura Risposte dei bambini
fondamentale allesercizio
FISICO-MOTORIO, che permette, attraverso una parziale modifica
dellesercizio
dellesercizio base, di proporre attivit che presentano adeguate
difficolt rispetto alla potenzialit degli allievi.
In ogni attivit si ha quindi la possibilit di variare: lo spazio utilizza-
VARIANTE
to, le distanze ed i percorsi, la rapidit e le modalit di esecuzione, DELLESERCIZIO
il numero, i ruoli ed i compiti dei giocatori, il tipo di attrezzature
TAVOLA 35 Utilizzo della variante allesercizio nel Programma didattico - DOttavio,
didattiche (palloni, birilli, porte ridotte, ecc.), il modo di fornire infor- Atti del Corso di Laurea Specialistica in Scienza e Tecniche degli Sport,
mazioni con segnali visivi (colore, movimento del pallone, di com- Universit Tor Vergata, Roma - 2003
204 205
Questa fase rappresenta inoltre un momento importante per A. appendice: L'applicazione della psicologia
comunicare con gli allievi, riguardo i temi della lezione, al fine di nelle Scuole Calcio

U
verificare (feed-back) eventuali modificazioni sia a livello concet-
tuale che nel comportamento. n elemento chiave nell'attivit di un insegnante riguarda
la comprensione di quali siano le fonti da cui un giovane
GIOCO IN FORMA LIBERA: In ogni lezione necessario che sia pre- trae informazioni riguardanti il suo livello di competenza. Gli psico-
sente il gioco in forma libera, importantissimo per l'istruttore che "osser- logi sono concordi nel sostenere che gli individui che posseggono
va e valuta", importantissimo per il giovane calciatore che "esprime" un'elevata percezione delle proprie competenze sportive sono
la sua creativit, la sua fantasia, il suo saper "vivere" con gli altri ed il molto motivati a continuare ad impegnarsi in quelle attivit, sono
livello di apprendimento raggiunto. Sottolineiamo, inoltre, il fatto che orientati a migliorare ulteriormente le loro abilit e traggono pia-
non sempre necessario inserire questo mezzo di allenamento al ter- cere dalla pratica sportiva. Al contrario, quei giovani che si riten-
mine della lezione. Molte volte, in particolare con i pi piccoli, gono poco competenti sono anche poco motivati, poco persi-
necessario avere pi spazi liberi inseriti allinterno della lezione, a volte stenti nel raggiungere obiettivi di miglioramento e vivono l'espe-
allinizio, a volte fa parte del circuito a stazioni che la caratterizza, rienza sportiva come poco attraente. , quindi, possibile afferma-
lasciando liberi i bambini e i giovani di scegliere i giochi (non neces- re che la percezione di competenza costituisce un elemento di
sariamente partite), le regole, le dimensioni del campo e delle porte. mediazione fra i risultati ottenuti o la maestria dimostrata e i com-
Insomma unattivit, in quel preciso momento, a loro misura. portamenti messi in atto durante l'azione sportiva. In questo ambi-
to il comportamento dell'istruttore, nel suo ruolo di insegnante,
Riassumendo: nella scheda della lezione troverai indicato: estremamente importante poich, grazie alla sua proposta forma-
1. Lobiettivo tecnico dominante tiva, i bambini della Scuola Calcio svolgeranno delle attivit che
2. Gli esercizi ed il loro tempo di svolgimento gli permetteranno di acquisire quelle abilit sportive e psicosocia-
3. Le attrezzature didattiche da utilizzare li che sono state descritte nei capitoli della guida tecnica.
4. La durata della lezione: da 80 a 100 minuti in base allet dei bambini. Imparare non per sufficientemente motivante a continuare in
quella specifica attivit, bisogna che sia anche associato alla
consapevolezza di aver imparato. Come stato ribadito pi volte
in questa Guida Tecnica un compito dell'istruttore di sollecitare i
bambini a diventare consapevoli di quanto appreso e di cosa
devono fare per migliorare ulteriormente.
Inoltre, dall'azione congiunta di queste due componenti, avere
imparato e sapere di avere imparato, che viene stimolata la moti-
vazione intrinseca, che implica il volere persistere nel giocare a cal-
cio. La motivazione intrinseca la spinta interiore che sostiene l'im-
pegno in un'attivit in cui si traggono delle soddisfazioni da ci che
si fa, al contrario della motivazione estrinseca, che si basa sui rinforzi
esterni (ad esempio, premi, denaro, particolari riconoscimenti). La
motivazione intrinseca si basa sul bisogno e il desiderio del bambi-
no di sentirsi competente e auto-determinato nei confronti del-
l'ambiente che lo circonda. In ambito sportivo, questi bambini
mostrano piacere e interesse verso le attivit svolte, impegnandosi
negli esercizi e nei giochi proposti dall'istruttore indipendentemen-
te da premi e ricompense. Sono bambini interessati ai nuovi eserci-
zi, stimolati dalle difficolt che incontrano e che s'impegnano a
206 207
superare. Al contrario quelli poco motivati intrinsecamente s'impe- r una riduzione della motivazione intrinseca. Succede in tutte
gnano se intravedono la possibilit di premi e ricompense da parte quelle situazioni in cui un giovane s'impegna al massimo solo per
dell'insegnante o dei genitori. Preferiscono gli esercizi facili in cui ricevere dei premi o per timore di eventuali punizioni. In tal caso
sanno che avranno successo. Necessitano che l'insegnante li moti- il bambino non si esprime motoriamente per il piacere che trae,
vi e ne controlli l'impegno. ad esempio dalla partita o dall'imparare qualcosa di nuovo, ma
Inoltre, i bambini che sono consapevoli delle loro competenze in quanto spinto dal desiderio di ricevere una qualche forma di
motorie e sportive affrontano con sicurezza le attivit proposte, si apprezzamento esterno. Inoltre, il giovane cos agendo si mette
fanno avanti volentieri quando c' un esercizio nuovo da eseguire nelle mani di un altro individuo che lo premier in funzione di un
anche se presenta delle difficolt, si confrontano con i compagni proprio parametro personale, che potrebbe differire completa-
senza timori. Al contrario i bambini con una ridotta percezione di mente dal proprio.
competenza motoria si muovono in maniera pi impacciata e ten- 2. La percezione di competenza e l'entusiasmo derivato dalle
dono ad evitare il confronto con gli altri coetanei. situazioni di sfida sostengono la motivazione intrinseca. Gli inter-

autostima

aumento della
percezione di aumento
competenza motivazione
sportiva, psicologica intrinseca
e sociale

Infine i giovani che si percepiscono competenti e motivati intrinse-


camente sviluppano un'aspettativa positiva nei confronti della pos- sviluppo abilit
sportive, psicologiche
sibilit di continuare ad acquisire e migliorare le loro competenze. e sociali
In tal modo si viene a completare un circolo virtuoso per cui la per-
cezione di competenza sportiva si fonda su quanto appreso alla
Scuola Calcio, a sua volta viene incrementata la motivazione a
programma sviluppo di
persistere in quell'attivit e il bambino si aspetta di continuare a attivit sportiva aspettative
di allenamento
dellistruttore di successo
fare esperienze positive, sviluppando un atteggiamento di fiducia
nei confronti dell'istruttore (TAVOLA 1a).
scelta degli obiettivi
Ritornare alla motivazione comunque importante proprio in dellallievo

quanto la motivazione intrinseca presente in ogni processo di


TAVOLA 1a - Modello psicologico per la partecipazione all'attivit sportiva.
apprendimento, cos come in ogni situazione in cui un individuo La scelta degli obiettivi condivisi da allievi e insegnanti stimola ad
(l'allenatore, i genitori o i dirigenti) nelle condizioni d'influenzare i impegnarsi nell'attivit sportiva. Ci a sua volta determina l'affermarsi di
un circuito positivo in cui l'acquisizione delle abilit sportive e
comportamenti di un altro. Gli elementi base di questo tipo di l'aumentata consapevolezza nelle proprie capacit motorie e sportive
approccio allo studio della motivazione sono i seguenti: sostengono sia l'interesse verso quella attivit e sia l'aspettativa di
continuare a migliorarsi e a trarre soddisfazione. Inoltre, la
1. L'emento fondamentale di questa teoria consiste, come stato
consapevolezza di avere imparato nuove abilit determina nel tempo un
detto, nell'idea che ogni individuo desidera sapere che il risulta- incremento della fiducia in se stessi. necessario che l'istruttore e l'allievo
to delle proprie azioni dipende da se stesso. Quindi ogni inter- collaborino anche nello stabilire obiettivi comuni, adeguati al livello di
capacit fisiche e di competenze motorie e sportive del giovane.
vento esterno teso a ridurre questo tipo di percezione provoche-
208 209
venti dell'allenatore devono servire a incrementare la perce- fronto sociale diventa sempre pi evidente durante gli anni della
zione di efficacia personale, cos il bambino sapr che l'impe- scuola elementare e raggiunge il suo punto massimo alla fine del-
gno posto e le strategie utilizzate sono adeguate al raggiungi- l'infanzia/inizio adolescenza. Durante l'adolescenza, invece, i gio-
mento delle mete che si era prefissato. Infatti, necessario sti- vani imparano ad integrare le informazioni provenienti da un
molare nei ragazzi la crescita di un atteggiamento di comple- numero maggiore di fonti informative.
ta responsabilit nei riguardi del proprio agire motorio e sporti- Inoltre, per effetto della maturazione cognitiva al termine dell'in-
vo, insegnando loro a sfruttare appieno le istruzioni che vengo- fanzia si riscontra, anche, una significativa interiorizzazione degli
no fornite dagli allenatori. standard di riuscita.
3. Non decisivo se i rinforzi sono materiali (trofei, materiale sporti- In tal modo il bambino sviluppa dei parametri interni di riuscita,
vo, gadget) o simbolici (basati su apprezzamenti personali). Lo che gli permetteranno di esprimere valutazioni relativamente
il contenuto informativo di queste comunicazioni. Ogni giovane, autonome a riguardo delle proprie prestazioni.
in seguito all'intervento dell'allenatore, pu sentirsi controllato o La maggior parte dei risultati delle ricerche, alcune delle quali
demotivato oppure compreso a livello razionale o ancora asso- condotte anche nel calcio (per una rassegna vedi Cei, 1998),
lutamete entusiasta; cosa meglio? Avere un tecnico che pre- hanno evidenziato:
valentemente stabilisce un rapporto basato sia sugli aspetti logi-
ci della prestazione (spiegando al giovane le componenti tecni- 8-9 anni - i bambini di questa et indicano come fonti principali
che del gesto sportivo e fornendo cos istruzioni tecniche specifi- di informazione sulle loro competenze i risultati di gioco e il feed-
che), che sulla trasmissione emotiva positiva (sostegno psicologi- back degli adulti, e dimostrano che il piacere di sentirsi parte del
co diretto a sostenere nel giovane la convinzione nella sua gruppo, che comporta lo stare con gli amici e il farsene di nuovi
capacit di fronteggiare qualsiasi situazione sportiva). la motivazione dominante e svolge un ruolo di stimolo delle
4. Inoltre, l'orientamento al compito favorisce l'aumento della moti- altre motivazioni riguardanti il divertirsi e l'acquisire competenze.
vazione intrinseca. Diversamente l'orientamento al risultato, 10-11 anni - i bambini di questa et che si percepiscono compe-
soprattutto nei bambini, pu avere un'influenza negativa. Per tenti indicano come fonti principali di informazione sulle loro com-
orientamento al compito si deve intendere la convinzione del petenze il confronto con gli altri coetanei, i parametri personali di
giovane sul fatto che " grazie al mio impegno che divengo sem- prestazione corrispondenti a quelli che hanno interiorizzato duran-
pre pi bravo nel giocare a calcio". Al contrario un'enfasi ecces- te la loro esperienza sportiva e le componenti emotive collegate
siva sul risultato da ottenere pu comportare una riduzione del- allo sport. Al contrario coloro che sono meno convinti delle pro-
l'impegno, che sar con probabilit massimo in quelle attivit prie competenze si servono maggiormente di fonti informative
che gi riescono bene. Pertanto, allenatori orientati al compito esterne come, ad esempio, i risultati oggettivi delle prestazioni.
sono quelli che rinforzano nei bambini per prima cosa l'impegno 12-14 anni - i ragazzi di questa et indicano come fonti principali
che mettono durante le esercitazioni e i giochi e solo in seconda di informazione sulle loro competenze le valutazioni dell'allenato-
battuta si soffermano sui risultati tecnici del loro agire, dando loro re, il confronto con i propri compagni e i criteri interni. Mentre,
istruzioni su come migliorare. come nella fascia di et precedente, i meno fiduciosi si servono
con pi frequenza di criteri a loro esterni come i risultati oggettivi
Entrando ancor pi nello specifico, possibile identificare quali delle prestazioni e i feed-back dei genitori e degli spettatori.
siano le fonti informative che i giovani utilizzano per valutare il loro
grado di competenza. Infatti, se per i bambini in et prescolare il Altre variabili intervengono inoltre sul processo di valutazione delle
giudizio di competenza si fonda essenzialmente sulla padronanza proprie competenze e prime fra tutte quelle riguardanti l'et cro-
di semplici compiti motori e sul feed-back ricevuto dagli adulti con nologica e lo sviluppo cognitivo. Infatti, le ricerche che hanno con-
cui interagiscono pi di frequente, a partire dai 5-7 anni i bambini frontato fra loro le valutazioni degli insegnanti e quelle dei giovani
mostrano la tendenza a valutare le loro competenze confrontan- hanno evidenziato che la percezione di competenza diventa pi
dole con le prestazioni dei loro coetanei. Questa attivit di con- accurata tra 10-13 anni rispetto alle et precedenti.
210 211
In sintesi, emerge che le valutazioni degli istruttori devono servire a
B. appendice: Per farli crescere sani in una
Scuola di Calcio
porre le basi per cui nei giovani si affermino criteri interni per esa-

P
minare i risultati delle loro prestazioni. Fondamenta cos solide da
favorire una formazione psicosociale caratterizzata da autonomia er i bambini giocare a pallone non deve essere solo un
di giudizio e indipendenza psicologica nel considerare i propri punti momento di divertimento e di gioco, ma anche un impor-
di forza e di debolezza. tante fattore di crescita psicofisica.
I genitori dovrebbero svolgere non certo un ruolo di insegnamento I bambini tra i 6 e i 12 anni che frequentano una Scuola di Calcio
o di rinforzo tecnico ma un ruolo di sostegno psicologico dell'impe- dimostrano uninsospettata resistenza ad attivit di lunga durata,
gno del loro figlio. Questa funzione non dovrebbe essere conside- costituita dalla somma di tante brevi esercitazioni diverse tra loro, in
rata da parte dei familiari come una riduzione di ruolo ma, anzi, cui si alternano momenti di diversa intensit. Lattivit risulta cos
essenziale nel dimostrare al bambino che si contenti di quanto lui non essere uguale e monotona, bens divertente, ricca di variazio-
fa e che lo si incoraggia a persistere nel giocare a calcio indipen- ni e novit. Lattivit motoria che viene svolta con le dovute tutele
dentemente dai risultati che ottiene, senza perci condizionare (vedi TAVOLA 4b), durante le lezioni di calcio consente ai bambini di
questo sostegno al successo sportivo. questa et di imparare ad assumere la corretta postura, atteggia-
mento del corpo visto non come un concetto statico, ma come
manifestazione della personalit del bambino e pertanto legato al
suo sviluppo psicofisico; il movimento e il gioco ne sono cos unim-
portante espressione.
Movimento e gioco proposti senza sovraccarichi di tipo atletico,
pena altrimenti linsorgenza di disturbi, soprattutto a livello delle
cartilagini articolari dellapparato locomotore (vedi TAVOLA 5b).
Per i bambini che hanno problemi di sviluppo muscolare (poco svi-
luppato o scarsamente tonico) o scheletrico (atteggiamenti scolio-
tici, cifosi, scapole alate, piedi piatti) la partecipazione alla Scuola
di Calcio risulta particolarmente utile in quanto, facilitando elastici-
t e articolarit, riesce a intervenire positivamente su alterazioni del-
latteggiamento.
Anche i bambini che soffrono di asma, soprattutto di tipo allergico,
trovano benefici degli effetti positivi di questo tipo di attivit.

Ed infine, anche per i bambini che presentano problemi diversi,


come difficolt a coordinare i movimenti, lentezza di riflessi e di rea-
212 213
I 10 perchmotivare i bambini a frequentare una Scuola di Calcio LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE
aiuta a prevenire i paramorfismi dellapparato muscolo scheletrico Le linee guida assumono il significato di termine di riferimento tra
incrementa e perfeziona le condizioni respiratorie alimentazione e salute e sono sostanzialmente dirette a fornire
elimina rapporti pondero-staturali sfavorevoli consigli pratici
migliora i parametri cardio-circolatori
agisce positivamente su disturbi della psiche 1) controllare il peso
migliora la capacit di coordinare i movimenti Un eccessivo peso corporeo aumenta linsorgenza di malattie quali
migliora la resistenza alle malattie infettive (si ammala di meno) quelle cardiovascolari, il diabete, lipertensione.
rende pi forti e resistenti
2) Pi cereali, legumi, ortaggi e frutta
regolarizza le funzioni organiche (sonno, appetito,funzioni intestinali )
migliora limpatto alle sollecitazioni articolari Apportano oltre ai carboidrati per lo pi complessi, vitamine, sali
TAVOLA 1b minerali e, come i legumi anche proteine
3) Con il sale meglio non eccedere
zioni e problemi di socializzazione, la Scuola di Calcio si dimostra di
grande aiuto (vedi TAVOLA 1b). Il suo consumo eccessivo, oltre i 6grammi al giorno, pu comportare
La Scuola di Calcio, che deve essere svolta in un impianto idoneo diversi rischi trai quali tra i quali favorire linsorgenza di malattie
(vedi TAVOLA 7b), anche lambito in cui vengono corrette errate cardiovascolari
abitudini alimentari, causa, tra laltro, di insorgenza di malattie
4) Variare il pi possibile le scelte alimentari
come lobesit, il diabete, lipertensione arteriosa, patologie que-
ste sempre pi frequenti nei bambini sedentari. Importante in tal Per garantire un apporto sufficiente di tutte le sostanze nutritive
senso il controllo costante del peso corporeo, in quanto lo svi- variare il pi possibile le scelte alimentari e le combinazioni trai vari
luppo del tessuto adiposo (grasso) avviene soprattutto in questa alimenti, escludendo cos la necessit a ricorrere a specifici
fase della vita. integratori. Per meglio orientarsi scegliere quotidianamente un
Imperativo pertanto diventa dar la preferenza agli alimenti ricchi di
alimento in ciascuno dei cinque gruppi che seguono: a) cereali e
ferro, calcio, vitamine del gruppo B, D, PP, a quelli ad alto valore
tuberi, b) frutta, ortaggi, verdura e legumi freschi, C) latte e derivati,
biologico come le proteine della carne e delle uova, nonch agli
alimenti ricchi di acidi grassi essenziali contenuti nellolio di oliva e d) carne, pesce,uova e legumi, e) grassi da condimento, preferendo
nel pesce. Infine il latte che deve essere sempre presente nellali- quelli di origine vegetale
mentazione dei bambini. 5) Quanti grassi, quali grassi
Importante anche suddividere la razione alimentare giornaliera in
Per quanto riguarda la quantit, attenzione ai grassi invisibili contenuti
5 momenti in funzione degli impegni di studio e della Scuola di
Calcio (vedi TAVOLE 2b e 3b). negli alimenti, per quanto riguarda invece la qualit preferire quelli di
Labitudine diffusa di assumere integratori liquidi salini va combat- origine vegetale a quelli di origine animale
tuta, in quanto inutili a questa et, consigliare invece ai bambini 6) Zuccheri e dolci: come e quanti
lassunzione di acqua indispensabile durante gare ed allenamenti.
Quanto detto fin ora sui bambini vale naturalmente anche per le Tenere sempre conto della quantit e delle frequenze di consumo di
bambine che negli ultimi anni hanno cominciato a frequentare le alimenti e bevande dolci nella giornata, preferire i dolci a ridotto
scuole di calcio. contenuto di grassi e a maggior contenuto di carboidrati complessi
Frequentare una Scuola di Calcio, rispettando anche alcune (prodotti da forno), controllare i prodotti dolci da spalmare
norme igieniche (vedi TAVOLA 6b), per i bambini significa aiutarli a
7) Bevande alcoliche: se s, con moderazione
crescere in buona salute e in armonia con il proprio corpo e con gli
altri, premesse queste per diventare adulti sani e forti, sicuri di s,
TAVOLA 2b
felici e se fortunati e bravi giocatori in gamba e di successo.

214 215
Razione alimentare tipo giornaliera per bambini di 6-12 anni che Le 10 precauzioni per evitare lesioni allapparato osteo-articolare e
frequentano la Scuola di Calcio muscolare nei bambini

Colazione: abbondante; latte o t, pane o fette biscottate, con Evitare di far fare movimenti bruschi e violenti, la cui direzione,
marmellata o miele, biscotti secchi (evitare le merendine), cereali, ampiezza, velocit e intensit non siano ben controllabili.
yogurt e una spremuta. Evitare di tenere le articolazioni sotto un carico elevato, in maniera
Spuntino di mezza mattina: un frutto o qualche biscotto secco. costante e continua. Anche il carico del solo peso corporeo, se
Pranzo: un piatto di pasta o riso; frutta di stagione se la seduta di mantenuto a lungo, con immobilit, pu essere fattore negativo.
allenamento nelle primissime ore del pomeriggio.Nel caso ci siano Evitare di far sostenere carichi elevati alle articolazioni con
almeno 3 ore di tempo tra il pranzo o lallenamento, aggiungere, atteggiamenti rigidi, ad es. saltando a terra con gli arti inferiori rigidi,
un piatto di carne, preferibilmente bianche o pesce o prosciutto o le cadute in basso, col sedere.
bresaola in quantit minime. Evitare di far forzare le articolazioni oltre il limite naturale della loro
Durante lallenamento: sorseggiare, di tanto in tanto dellacqua, escursione, quando questa azione provochi dolore.
lunica integrazione di cui il bambino pu realmente aver bisogno Evitare di far eseguire movimenti a freddo.
Spuntino dopo lattivit: una spremuta o un frullato con qualche Evitare le violente sollecitazioni vibratorie: sono decisamente
biscotto. dannose per le articolazioni, quando queste ultime sono costrette a
Cena: un piatto di minestra o meglio ancora di minestrone, carne, subirle direttamente.
pesce, uova, formaggi, con contorni di verdura, frutta. Evitare di esercitarsi con una articolazione che duole.
TAVOLA 3b Evitare di fare movimenti eseguiti da stanchi: facile incorrere in
traumi articolari.
Evitare dopo una lunga immobilizzazione per lapplicazione ad

I 10 come tutelare i bambini che frequentano una Scuola di Calcio esempio di un apparecchio gessato, lapplicazione di carichi intensi.
Evitare di fare correre: in modo scorretto (urtando i talloni al suolo),
sottoporli a visita medica di idoneit (obbligatoria)
su terreni duri o con calzature non idonee ( suole rigide, tacco duro,
controllarli almeno 1 volta allanno per valutare il loro ecc.) perch ci porta ad uninfiammazione del tendine di Achille
accrescimento e stato di salute e di tutta le regione del tallone.
non utilizzare farmaci senza autorizzazione medica (mai integratori
TAVOLA 5b
alimentari)
non aver fretta di reintegrarli nella Scuola di Calcio dopo malattie
infettive o infortuni anche se di gravit minima
abituarli a fare sempre la doccia al termine delle esercitazioni
pretendere che si asciughino bene dopo la doccia
ricordare loro di non camminare a piedi scalzi negli spogliatoi
abituarli ad usare scarpe da gioco a 13 tacchetti, mai a 6
abituarli ad alimentarsi in modo corretto
insegnare loro a bere, sempre ma moderatamente, acqua durante
le esercitazioni e gli incontri di gioco

TAVOLA 4b

216 217
14 norme igieniche da far osservare ai bambini della scuola calcio 5 Cautele da prescrivere nellimpianto sportivo della Scuola Calcio
Le unghie vanno tenute della giusta lunghezza (tagliate e limate): Non camminare scalzi specie nelle docce e in ogni altra parte degli
quelle dei piedi che se tagliate troppo corte agli angoli e spogliatoi: i rischi di malattie della pelle, sono gli stessi che in piscina
compresse dalle calzature si possono incarnire e quelle delle (munirsi di zoccoli o ciabatte).
mani che se troppo lunghe possono causare ferite in caso di scontri
I servizi igienici di luoghi pubblici, sono un punto di probabile
con lavversario
contagio per diversi tipi di malattie. Occorre quindi evitare, il pi
Le unghie vanno tenute sempre ben pulite per evitare laccumulo possibile, il contatto con qualunque parte dei suddetti servizi e
di sporco e la probabile formazione di focolai infettivi. lavarsi le mani appena possibile.
Gli indumenti intimi (calze, slip, maglietta, ecc.) posti a contatto: Dove ci si cambia, specie quando si accaldati o sudati, e dove ci si
con la panca dove ci si cambia,con il pavimento e con gli altri
lava, bene disporre di una temperatura adeguata (18 circa), senza
indumenti esterni, possono veicolare infezioni della cute.
correnti daria che rischiano di raffreddare pericolosamente il corpo.
Laccappatoio e lasciugamano, non devono essere appoggiati a
Utilizzare attrezzi idonei e in buone condizioni;
terra o su oggetti sporchi. meglio non prestare mai
lasciugamano. Controllare l assenza di ostacoli spigolosi o taglienti e di oggetti che
potrebbero rompersi e divenire pericolosi
Nella borsa bene tenere in scomparti separati o in involucri distinti
i vari tipi di oggetti.
TAVOLA 7b
Bisogna che il bambino si senta bene, in forma e pronto
fisicamente e psicologicamente allimpegno dellallenamento.
Non devono essere presenti malattie, disturbi, febbre, ecc. prima e
durante lallenamento.
7 Consigli di ordine generale da applicare sempre
La vescica, cos come lintestino,devono essere evacuati prima di
accingersi ad un allenamento; il bambino si sentir pi libero e pi in una Scuola di Calcio
disposto a muoversi e il rendimento sar migliore.
bene che ogni allenamento sia preceduto da un adeguato
Quando ci si allena: se freddo si deve essere ben coperti per riscaldamento e concluso da esercizi di respirazione e di rilassamento,
proteggersi, ma non troppo per non sudare eccessivamente; se
Quando la stanchezza si fa elevata bene interrompere lattivit
caldo, si star pi leggeri, ma non troppo scoperti per evitare di
quando si stanchi si facilmente soggetti a: stiramenti e
raffreddarsi se si sudati.
contratture muscolari; distorsioni e traumi articolari in genere;
Se i momenti di pausa sono lunghi, opportuno aver pronto disturbi circolatori; disturbi gastro-intestinali.
qualcosa che copra di pi in tali momenti di riposo.
Se durante lallenamento insorge un disturbo di qualunque tipo,
Terminato lallenamento, cambiare labbigliamento, dopo la
bene interrompere il lavoro.
doccia. Gli indumenti sudati, anche se si asciugano, rimangono
intrisi di sostanze organiche del sudore che hanno la tendenza a Se allimprovviso il bambino avverte debolezza e ha perdita di
trattenere umidit oltre che emanare odori poco gradevoli. equilibrio, pu darsi che questo sia il segno premonitore di uno
svenimento.
Gli indumenti con cui ci si allena bene che siano costituiti di
materiale che traspira abbondantemente e che non abbia cinture Anche quando il bambino gi abile nel realizzare un gesto
o legacci che possano ostacolare la circolazione sportivo, questo non deve essere attuato inizialmente al massimo
Attenzione allesposizione al sole specie se la radiazione solare delle possibilit di prestazione,
intensa, irrita la pelle e la rete di capillari superficiali in essa presenti, Qualsiasi attivit deve essere attuata in condizioni di pieno controllo
provocando dal semplice arrossamento a disturbi circolatori e e consapevolezza avendo ben chiari gli obiettivi
persino allustione e ulcerazione. Consigliare i bambini della Scuola Calcio di dormire almeno 8/9 ore
Attenzione al gelo e al vento, alterano lequilibrio della pelle che Con un tempo inferiore saranno stanchi e assonnati per tutta la
pu e deve essere protetta con lapplicazione di prodotti idonei giornata.

TAVOLA 6b TAVOLA 8b

218 219
C. appendice: Per una adeguata assistenza dellet dei partecipanti che tenga conto della organizzazione
sanitaria durante allenamenti sanitaria territorialmente presente
e incontri di gioco

C
Organizzazione che sappia quindi, affrontare tutti gli scenari di pos-
hi presta primo soccorso a un atleta infortunato solo rara- sibile riscontro sui campi di gioco incominciando dalla disponibilit
mente, in campo dilettantistico, medico o personale abili- di una adeguata sala medica provvista di materiale sanitario ido-
tato. Da questa constatazione deriva la necessit che ogni operato- neo ai diversi trattamenti di primo intervento e presidiata da parte
re sportivo sappia cosa pu e deve fare in caso di necessit. Ma altre- di personale che se non professionista conosca almeno gli obietti-
s che sappia anche cosa non deve assolutamente fare perch la vi di un primo soccorso
sua pur volenterosa opera di soccorso non risulti pregiudizievole per
levoluzione successiva di una lesione o, nei casi gravissimi, per la vita Auspicabile avere sempre presente personale che conosca il
stessa dellinfortunato. Fissare un attimo la mente sulleventualit che mansionario del soccorritore e lo sappia mettere in pratica
la conservazione del benessere dellorganismo di un atleta possa
dipendere proprio solo dalla tempestivit e soprattutto dalla corret- Programmazione di una adeguata assistenza
tezza dellintervento deve responsabilizzare qualsiasi operatore. sanitaria durante le attivit sportive
Chi si accorgesse, leggendo le norme di primo soccorso, che la sua Per programmare una adeguata assistenza sanitaria occorre tene-
preparazione non sufficiente, non esiti a documentarsi e possibil- re sempre presenti i seguenti aspetti:
mente a frequentare un corso di primo soccorso. numero dei partecipanti
numero degli spettatori previsti
NORME DI PRIMO SOCCORSO SPORTIVO et degli atleti
disponibilit di kit di pronto intervento
Urgenza: la parola dordine di un pronto intervento. disponibilit certa di mezzi di comunicazione
Competenza: la componente indispensabile per una perfetta ope- dislocazione dellimpianto sportivo o sede della manifestazione
razione di soccorso. dislocazione (distanza) degli ospedali vicini
Strutture: il completamento di una organizzazione capillare. dislocazione ambulanze sul territorio e loro disponibilit

Sono questi i punti chiave sui quali si basa lintero settore dellassi- Scenari riscontrabili sui campi di gioco e
stenza medica anche in ambito sportivo in caso di atleti e/o spet- relativo protocollo di intervento
tatori in gravi difficolt. Due sono gli scenari di possibile riscontro sui campi di gioco e i rela-
tivi protocolli di intervento da mettere in atto:
Non si pu oggi contare su prestazioni improvvisata, la buona
volont di chi, per caso , si trova sul posto. A) Riscontro di infortunato inanime
- valutazione del meccanismo del trauma (dinamica)
Di fronte alla necessit di un sempre maggiore livello qualitativo - esecuzione B.L.S con ABC del pronto soccorso se traumatizzato in
delle cure prestate sono state create organizzazioni e strutture in arresto cardiaco e/o respiratorio (esecuzione delle manovre di
grado di intervenire con competenza nel giro di pochi minuti. rianimazione cardiopolmonare)
- messa in posizione di sicurezza
Ma resta sempre aperto il problema dellintervento di prima istan- - chiamata dei soccorsi, informazioni, direttive
za ovvero il salvataggio vero e proprio nei casi di emergenza.
B) Riscontro di infortunato collaborante
Ecco quindi la necessit di predisporre sempre, una adeguata - racconto dellaccaduto da parte dellinfortunato
organizzazione sanitaria indipendentemente dal livello sportivo e - valutazione generale dellinfortunato
220 221
- valutazione segmentarla (ferita, contusione, lesione capsulo-lega- - attuare le procedure di B.L.S. con sequenza A.B. C.
mentosa, frattura, emorragia, lesioni colonna vertebrale, trauma - attuare posizione di sicurezza: a) sollevare un po lanca del trau-
cranico, toracico, addominale) matizzato in posizione supina e sospingervi sotto lavanbraccio
- immobilizzazione prossimale, 2) avvicinare il corrispondente piede alla natica, 3)
- messa in posizione di sicurezza afferrare spalla e anca opposte ed attirare il traumatizzato a s, 4)
- chiamata dei soccorsi, informazioni, direttive tirare verso lesterno il braccio prendendolo per il gomito, 5) flette-
re la testa allindietro e voltare il viso verso terra, 6) sospingere le
Materiale di primo intervento adeguato ai dita della mano sotto la guancia
diversi trattamenti - attuare posizione anti/shock: a) il traumatizzato giace in posizione
Ogni impianto sportivo dovrebbe essere provvisto del seguente supina, b) sollevare gli arti inferiori a squadra, c) tenere gli arti infe-
materiale di primo intervento: riori in questa posizione per un po di tempo, d) sistemarli successi-
vamente in posizione obliqua su un appoggio (es. sedia rovesciata)
Kit MEDICAZIONE - posizionare immobilizzatori arti inferiori/superiori e collare
materiale per detersione ferite infortunato e mani soccorritore - attuare tecniche di arresto emorragia esterna
guanti mono uso in lattice cerotti medicati rotolo cerotto - medicare
acqua ossigenata retine per medicazioni
Assistenza del soccorritore non preparato
Kit IMMOBILIZZAZIONE Nel caso non vi sia la presenza, sul campo sportivo, di personale
collare immobilizzatori per arto superiore e per arto inferiore capace di svolgere il mansionario di primo soccorso:

Kit RIANIMAZIONE - astenersi da ogni manovra azzardata


mascherina per rianimazione (non danneggiare prima ancora che salvaguardare)
- tranquillizzare il traumatizzato
Vari - assumere lincarico di leader del pronto soccorso
telo termico spray raffreddante pack di ghiaccio pronto (comandare le manovre e impartire ordini con decisione, chiamare
bende elastiche varie misure i soccorsi, allontanare i curiosi attuare le manovre necessarie )

Il Settore Giovanile e Scolastico auspica che in ogni struttura in cui Procedura B.L.S.
viene praticata attivit sportiva, ed in particolare quella giovanile, una sequenza che ci permette una rapida valutazione dei para-
le Societ abbiano a disposizione un Defibrillatore Semiautomatico metri vitali e nello stesso tempo di risolvere le condizioni poten-
che pu essere utilizzato esclusivamente da personale formato zialmente pericolose attuando le procedure di rianimazione car-
attraverso appositi corsi della durata di 5 ore gestiti da personale diopolmonare:
specializzato (per esempio 118).
A) Valutazione dello stato di coscienza e perviet delle vie aeree
Mansionario pratico del soccorritore (Airway)
sanitario sportivo - Chiamare ad alta voce e scuotere delicatamente linfortunato
(testimone evento traumatico) - Far chiamare il 118
- Mettere linfortunato su di un piano rigido allineando il corpo e
Ogni soccorritore dovrebbe essere in grado di: scoprendo il torace.
- valutare infortunato nelle situazioni di emergenza: - Iperestendere il capo (sollevare il mento con due dita, e spingere
(arresto cardio-circolatorio e/o respiratorio, trauma cranico, trau- la fronte con il palmo della mano)
ma midollare, stato di shock) - Controllare la perviet delle vie aeree.
222 223
B) Valutazione dellattivit respiratoria COLPO DI CALORE
- Eseguire G.A.S. x 10 sec. (Guardare, Ascoltare e Sentire) Aumento abnorme della temperatura corporea con arresto della
- Accertarsi che sia stato chiamato il 118? sudorazione per mancata traspirazione.
- Fare due ventilazioni di soccorso con utilizzo di mascherina oro-
facciale (2 sec.) Sintomi: cute calda, cefalea, vertigini, volto arrossato, respiro affan-
- Controllare lespansione del torace. noso, arresto della sudorazione, crampi muscolari, sete, diarrea
(talvolta), battito cardiaco frequente.
C) Valutazione dellattivit cardiaca Cause: clima afoso, affaticamento in ambiente sovraffollato
- Controllare la presenza di attivit cardiaca per 10 sec. Pericoli: perdita di coscienza, coma.
- Trovare il punto di repere (un dito sopra lapice dello sterno) Intervento: trasporto in luogo fresco, posizione semi seduta, borsa
- Comprimere il torace rapidamente per 30 volte del ghiaccio sul capo, aspersioni fresche corporee, slacciare ci
- Alternare alle compressioni 2 insufflazioni che stringe, controllare battito cardiaco e respiro, se incosciente
- Al termine del quinto ciclo rivalutare il paziente partendo dal cir- posizione di sicurezza.
colo, poi il respiro e la coscienza
- In assenza di segni di ripresa continuare a rianimare
- Se il polso ricompare ed assente il respiro, eseguire una venti- COLPO DI SOLE
lazione ogni 5 secondi e controllare il polso carotideo dopo 12 Riscaldamento eccessivo della superficie cutanea con irritazione
ventilazioni delle meningi.

Ricordare: continuare a rianimare fino allarrivo di un medico o fino Sintomi: sudorazione profusa, pallore sempre pi evidente, cefalea,
a quando si esausti e quindi non pi in grado di continuare. vertigini, lieve rigidit nucale, confusione mentale
Cause: azione diretta dei raggi solari.
Pericoli: progressiva perdita di coscienza, stato di shock.
EMERGENZE E URGENZE MEDICHE Intervento: distendere allombra, slacciare ci che stringe, borsa
E TRAUMATICHE del ghiaccio, se incosciente posizione di sicurezza.

Qui di seguito vengono schematicamente presentate le emergen-


ze e le urgenze che si possono presentare in un campo sportivo COLICA ADDOMINALE
Crisi dolorosa improvvisa e violenta localizzata alladdome.
CRISI LIPOTIMICA (svenimento)
Improvvisa debolezza con tendenza alla perdita passeggera della Sintomi: dolore al fianco che si irradia allinguine e alla schiena
coscienza da insufficiente irrorazione sanguigna del cervello. (colica renale), dolore al fianco destro che si irradia alladdome e
alla spalla destra (colica biliare), dolore nel quadrante inferiore
Sintomi: accasciamento improvviso, pallore, vertigini, sudorazione destro che si riacutizza quando il paziente cammina (appendicite).
fredda, assenza di reazioni, Cause: calcolosi renale, calcolosi biliare, infiammazione acuta
Cause: pressione bassa, affaticamento, calore Pericoli: aggravamento, shock
Pericoli: ferite da caduta, nuovo svenimento per ripresa della posi- Intervento: tranquillit attorno al malato, non somministrare alcun
zione eretta troppo presto. medicinale, proibire cibi, liquidi e fumo, ospedalizzare.
Intervento: sollevare gli arti inferiori, slacciare ci che stringe, con-
trollare battito cardiaco e respiro, dopo la ripresa della coscienza
aspettare dieci minuti prima di far riprendere la posizione eretta, se
incosciente posizione di sicurezza.
224 225
DISTURBO CONVULSIVO TRAUMA ADDOMINALE
Irritazione della corteccia cerebrale Lesione chiusa delladdome

Sintomi: inizia con un grido o con un breve arresto del respiro, Sintomi: dolorabilit e ecchimosi (contusione); dolorabilit e con-
caduta improvvisa, sussulti e violente contrazioni, mascelle serrate, trattura della parete addominale, impedimento a una inspirazione
bava alla bocca, viso cianotico per difficolt respiratorie. forzata (quadro perforativo di un organo); dolorabilit e modifica-
Cause: stato epilettico generalizzato, stato non convulsivo, zioni del polso e della pressione (quadro emorragico interno).
Pericoli: ferite contro spigoli, mobili Cause: urto diretto contro la parete addominale o contraccolpo
Intervento: non tentare di fermare gli arti durante le convulsioni, da caduta.
attenzione che non si ferisca, posizionare se possibile nella posizio- Pericoli: lesioni a milza, rene, fegato anche senza segni particolari
ne di sicurezza, restare vicini al malato, ospedalizzare. esterni.
Intervento: mantenere rilassata la parete addominale mettendo un
cuscino sotto le ginocchia, controllare il polso, non dare da bere,
CRISI IPOGLICEMICA mantenere caldo il corpo, fare urinare, ospedalizzare.
Riduzione dei valori normali di concentrazione ematica di glucosio

Sintomi: sensazione di malessere crescente, fame improvvisa TRAUMA TORACICO


accompagnata da nausea, prostrazione, sudorazione profusa, Lesione chiusa del torace da frattura costale
senso di freddo, pupille ristrette, contrazioni muscolari (talvolta).
Cause: diabete, eccessivo esercizio fisico. Sintomi: dolore riferibile ad unarea circoscritta che si accentua
Pericoli: convulsioni, perdita di coscienza, shock. con lispirazione o sotto i colpi di tosse.
Intervento: far assumere acqua zuccherata ogni dieci minuti, ospe- Cause: urti diretti.
dalizzare in caso di non ripresa. Pericoli: pneumotorace (penetrazione di aria nello spazio pleurico);
torace instabile con possibile compromissione del parenchima pol-
monare; emopericardio, aritmie fino alla fibrillazione.
COMMOZIONE CEREBRALE Intervento: ospedalizzare.
Perdita di coscienza pi o meno lunga fugace da scuotimento del-
lencefalo.
FERITA
Sintomi: perdita di coscienza di breve durata, cefalea, confusione Lesione in qualsiasi punto della cute tale da determinarne la
mentale, amnesia, sonnolenza, torpore, vomito, disturbi visivi, ral- lacerazione
lentamento della frequenza cardiaca.
Cause: trauma cranico. Sintomi: dolore, taglio lineare o lacero contuso.
Pericoli: compressione intracranica da edema o emorragia, arre- Cause: traumi contusivi, lesioni da taglio.
sto respiratorio. Pericoli: emorragia, infezione (controllare se c copertura anti-
Intervento: distendere in posizione supina non in posizione anti- tetanica).
shock, se c vomito posizione di sicurezza, borsa del ghiaccio sul Intervento: detergere la ferita, coprire e fasciare, valutare la neces-
capo, non dare da bere (nel caso di traumatizzato cosciente); sit di una sutura in base alla sua profondit, estensione e della
posizione di sicurezza, borsa del ghiaccio sul capo, controllo del regione interessata.
battito cardiaco e del respiro, ospedalizzare.

226 227
EMORRAGIA Causa: puntura con inoculazione di sostanza irritante.
Perdita pi o meno copiosa di sangue dai vasi sanguigni a seguito Pericoli: soffocamento.
della rottura delle pareti vasali Intervento: far succhiare ghiaccio in continuazione, ospedalizzare,
il veleno dellape (acido) si neutralizza con toccature di soluzione
Sintomi: fuori uscita di sangue rosso vivo e con forza pulsante diluita di ammoniaca, il veleno (basico) della vespa con aceto e
(emorragia arteriosa); fuori uscita continua di sangue rosso e con succo di limone.
poca forza (emorragia venosa).
Cause: trauma con ferita, trauma con frattura.
Pericoli: shock emorragico. EPISTASSI
Intervento: compressione diretta della ferita sanguinante, nel caso Perdita di sangue dalla mucosa delle cavit nasali
di emorragia arteriosa comprimere larteria che irrora la regione
interessata dal trauma in un punto situato tra la ferita e il cuore, la Sintomi: fuoriuscita di sangue dalle narici, che pu passare anche
forza deve essere esercitata su un piano osseo. nella faringe ed essere deglutito.
Cause: trauma nasale, senza alcuna precisa causa nellinfanzia.
Pericoli: shock.
TRAUMA DELLO SCROTO Intervento: testa pi elevata del corpo, testa piegata in avanti (epi-
Lesione traumatica della regione scrotale stassi abbondanti), testa piegata indietro (nelle altre, tenere la
bocca aperta per respirare, comprimere le narici, tampone nasa-
Sintomi: tumefazione dei testicoli da idromele o amatocele. le, impacchi freddi sulla nuca.
Cause: colpi diretti.
Pericoli: lacerazione dei testicoli.
Intervento: borsa del ghiaccio, ospedalizzazione per controlli. OTORRAGIA
Perdita di sangue dal meato acustico esterno

LESIONE OCULARE Sintomi: fuoriuscita scarsa di sangue dal meato acustico.


Trauma che interessano i globi oculari e i loro annessi Cause: trauma cranico.
Pericoli: frattura base cranica.
Sintomi: tumefazione palpebrale, ematoma (occhio nero), ristagno Intervento: non arrestare la fuoriuscita di sangue con tamponi, posi-
emorragico sotto congiuntivale. zione di sicurezza sul fianco dellotorragia, borsa del ghiaccio sul
Cause: colpi diretti. capo, ospedalizzare urgentemente.
Pericoli: emorragie endoculari, lussazione del cristallino, distacco
di retina.
Intervento: applicazione locale della borsa del ghiaccio, coprire INFARTO MIOCARDICO ACUTO
locchio, ospedalizzazione per controllo. Necrosi del miocardio da squilibrio tra la richiesta e lapporto di
ossigeno.

LESIONE DA PUNTURE DI INSETTI Sintomi: dolore toracico costrittivo in regione retro sternale con pos-
(api, calabroni, vespe) sibile irradiazione alle spalle pi frequente la sinistra, allepigastrio.
Lesione provocata da puntura di insetto nel cavo orale Ansia, sudorazione.
Cause: alterazioni della circolazione coronaria.
Sintomi: edema a rapida insorgenza della mucosa orale e della Pericoli: edema polmonare, shock cardiogeno.
lingua. Intervento: tranquillizzare, immediata ospedalizzazione.
228 229
TRAUMA VERTEBRALE LESIONE TENDINEA
Lesione interessante la colonna vertebrale Lesione traumatica parziale o totale delle fibre tendinee

Sintomi: dolore intenso, rigidit della regione lesa, perdita di Sintomi: improvviso schiocco seguito da dolore acuto, tumefazio-
sensibilit. ne e successiva ecchimosi, incapacit a svolgere quei movimenti
Cause: cadute che provocano distorsioni, lussazioni fratture che richiedono lintegrit del tendine leso e del suo muscolo.
vertebrali. Cause: distensione violenta provocata da energica contrazione
Pericoli: lesioni midollari, shock midollare. muscolare.
Intervento: non rimuovere dalla posizione in cui si trova, impedire Pericoli: aggravamento.
qualsiasi movimento sostenendo la testa, richiesta immediata di Intervento: borsa del ghiaccio, mantenere in scarico larto, immo-
soccorso. bilizzazione immediata, ospedalizzazione per valutazione.

LESIONE MUSCOLARE FRATTURA


Lesione da trauma diretto o indiretto a carico della struttura Lesione traumatica delle ossa
muscolare
Sintomi: dolore violento e localizzato che aumenta in sede di frat-
Sintomi: dolore localizzato, tumefazione locale, impotenza funzio- tura, impotenza funzionale, scroscio osseo ai movimenti.
nale, spasmo muscolare. Cause: traumi violenti diretti e indiretti, a torsione brusca e violenta,
Cause: iperallungamento, impatto. a schiacciamento.
Pericoli: calcificazioni. Pericoli: shock.
Intervento: borsa del ghiaccio, compressione con bendaggio, Intervento: immobilizzare la parte lesa come si trova, borsa del
immobilizzazione. ghiaccio, ospedalizzare.

LESIONE ARTICOLARE
Lesione da trama determinante sovradistensione o lacerazione
dellapparato capsulo legamentoso, distinta in distorsione e lus-
sazione (quando vi anche la perdita permanente dei rapporti dei
capi articolari).

Sintomi: tumefazione periarticolare, emartro, dolore ai movimenti


articolari e al carico, instabilit.
Cause: sollecitazioni oltre il limite della normale flessibilit.
Pericoli: lassit legamentose permanenti.
Intervento: mettere fuori carico larticolazione, borsa del ghiaccio,
bendaggio elastico, elevare larto interessato, nel caso di lussazio-
ne ospedalizzare per riduzione.

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