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Un ultimo pensiero a riguardo del termine JAZZ. Questa parola é stata usata allinizio del secolo per definire una forma musicale nata a New Orleans ¢ successivamente sviluppatasi fino ad oggi in vari sti ben lontani da quello ‘originale. Questo perché il jazz & sempre stata una musica in continuo sviluppo ed hainfluenzato e dato logica origine a vari stli musicali come il Be-Bop*,il"Ahythm & Blues" @ il “Rock & Roll". Gia allinizio degli anni 50 musicistirivoluzionari come Charlie Parker e Dizzy Gillespie rfiutavano iltermine Jazz definendosi¢ei “poppers” e dopo diloro critica atfibid a Miles Davis il termine di “Re del Coo! il cosiddetto “Jazz freddo”. Al di la della terminologia e di una disamina degl still voppo lunga per essere trattata in questa sede viene oggi logico chiedersi se possiamo ancora dire che un musicista ad esempio come Pat Metheny siada considerarsi un musicista dijazz. Larisposta @ duplice: no se si pensa ai canoni tradizionaii che la musica jazz esprime ancora ‘oggi con la conservazione di stli appartenenti al passato e con musicisti che ‘suonano e cercano di ripercorrere @ sviluppare quelle strade, e si se invece si intendono gli sviluppi total che questa musica ha espresso fino ad oggi. E' chiaro cche lo stile improvvisativo di Metheny e differente da quello di Charlie Cristian ma Tilega un unico filo di sviluppo armonico, ritmico e melodico che ripercorre Fintera storia del jazz. Ecco in conclusione che il termine Jazz gira su se stesso e da un piccolo significato iniziale, imitatvo di un genere ben preciso assume oggi un signficato Universale dando posto in un grande albero genealogico a musicsti e sti ‘appartenent a epoche ed esperianze diferent del nostro secolo, Ed & a questo termine e a questo significato universale che si ispira questo libro con intento di alutare il lettore ¢ lo stutioso ad analizzame | differenti aspeti struturali e a cconsiderame con la personale applicazione le moltepliciimplicazioni e gli sviluppi TAVOLE TAVOLA DELLE NOTE ‘Secondo la nomenclatura di uso corrente do re mi fa sol la si @>onmoo0 TAVOLA DEI GRADI | grado* grado Ml grado WV grado? V grado® Vi grado Vilgrado tonica sopratonica ‘mediante sottodominante dominante ‘sopradominante sensibile® TAVOLA DELLE TONALITA’ Terminologia generale: Tonalita alterazioni relat. minore x ‘qualsiasi accordo la cui fondamentale & x C maggiore = niente in chiave Amin (Es X7 pub essere qualsiasi accordo di dominante: C7, C87, 07, E°7...) Diesis minor, min, terza minore (la terza maggiore non viene G maggiore Emin specificata) D maggiore B min A maggiore Fé min E maggiore C#min +85 uinta eccedente - Bmaggiore ———=FA.C#,GE.D HAP G# min’ ores CHG DEABER Dé min? bi aah e 5 Quinta diminvita Ctmaggiore® CH,Gt DH AR.ER, EH Af min® ; | major, maj 8, M settima maggiore 4 Bemolle bs settima minore F maggiore Dmin ‘Bb maggiore ED Grin E> maggiore AD Cmin °7,-7°5, semidiminuita (3 minore, 5 diminuita e ‘AP maggiore .BP, Eb, AD, DP F min EOE D» maggiore «BP, Eb, Ab, D2, GP BP min 2 min GP maggiore , EP, Ab, DP, GB, C> & dim, °7 Giminuita (3? minore, 5* diminuita e 7* diminuita) (© maggiore ,E, Ab, DB, GP, Ob, FO AP min se c¥é solo dim pud anche riferrsi solo alla triade diminuita ciao errmoral minor ‘Groton eeramenteal ‘ Sraera senamonea @E mine. 1 Seton sramental 5 Seton oramenal 38 ror. TAVOLA DELLE SIGLE DEGLI ACCORD! X: Xtriad x6 x69 xa x7 X9:X79 Xag Xe Xo xX 90% Xe xawa ari Xsus4 x 7105, gradi componenti raccordo. 18,38, 5!, 6tmaj 18, 38, 58, 64maj, 9 maj 418, 38, 5%, 72mg) 38, 58, 7¢min 48, 38 51, 73min,g8maj 12, 38, 58, 7%ma.S'maj 48, 38, 54, 7iminStecc mal #118 Stmaj.#i1® 48,34, 58, 64maj 48, 38, 54, 74maj 19,38, 58, 72min 14.3%min, Sédim 12, 44glusta, Sigiusta, 7¥min 18, g8maj, 5¢im, 74min Esempio in mmm 209 900 Ser Reeamane (one ee 3g 290000 S00" 9 C-E-G#-Be | CEGEBD-FH GA 2-6-8 £b-G-BD 200 CAPITOLO PRIMO IL SUONO lI suono un fenomeno acustico che consiste nella produzione da parte di un Corpo elastico di onde che arrivano al nostro orecchio generalmente per mezzo dell'aria'o Diu suono sipud efinire la frequenza es che édatadal numero TT delle vibrazioni gene- rate in un secondo: il suonochiamatodella centrale per esempio corrisponde a 440 L| onde al secondo, Dal- la trequenza dipende 1 = tng fae Valtezza del suono: le 4 note sono pis 4 acute o alte se il numero di vibrazioni é maggiore, pili gravi o basse se & minore, Lintensita identifica !'ampiezza delle vibrazioni e determina il volume: quanto maggiore é l'ampiezza tanto pit alto sara il volume. Il timbro, caratteristico di ogni voce © strumento musicale, dipende dal numero e dallintensita dei singoli suoni ‘armonici generati dal suono fondamentale, quindi della forma del onda. Anche se {ueste tre caraiteristiche sono ben distinte fisicamente, in pratica siinfuenzano a vicenda per cui il timbro dipendera maggiormente dagli armonici ma anche in Piccola parte dalla frequenza e dallintensita; cosi per le altro. Unsuono sidice fisicamente puro quandogenerauna ssola onda. Un suo- ‘no puro non vuol dire bello, anzi ‘spesso la sua bel- lezza é determina- tadallapresenzadi ‘onde secondarie di frequenza maggiore e intensita minore generate assieme a quella principale e che vengono dette suoni armonici"? ‘Alcuni suoni non sono classificabili in quanto generano vibrazioni irregolari @ disarmoniche e vengono detti rumor, altri, generando vibrazioni armoniche, \vengono studiati come note musicall. Tuttavia la differenza fra suoni e rumoti non B nelta e spesso nella musica moderna vengono utilizzati anche questi ulti. E'opportuno che il musicista conosca i fenomeni sonori che influenzano il suo lavoro: bilanciament, ilriverbero, 'eco, i imbombo, larisonanza, ibattimenti, la ‘consonanza e la dissonanza. ‘Quando pitl suoni sono concomitant, Torecchio tende a percepirli non ben distiniamente per cui si ha ii fonomeno'del mascheramento che ¢ fasticioso ‘quanto pil uno dei suoni predomino sugl altri. Questo dipende essenziaimente dalla loro intensita ed 6 maggiore se sono le frequenze basse @ mascherare le ‘2cute ese gl interval non sono molto amp. Musicalmente é quindi un fenomeno importante per cui si impone la necessit d bilanciare bene il volume degh stru- rmenti per non avere predominanze fastidiose © inopportune. Lascoltatore che presta maggior attenzione a un particolare strumento perce~ ppendolo quindi meglio, entrocertimito pud non far eccessivo caso almascheramento a questo tipo di ascolto richiede molta concentrazione ed & per un pubblico particolarmente attento e preparato, non per il pubblico medio a cui non deve ‘essere richiesto questo tipo di impegno. D’altra parte un buon bilanciamento dei suoni dd maggiorrisalto al lato artstico dellesecuzione avvantaggiando sia'intero ‘gruppo che il singolo musicista e offre uno spettacolo migliore. ‘Sichiama riverbero Fetfetto dato da un suono che viene rtlesso unao pit volte ce tora sovrapponendosi in maniera smorzata al suono generatore prolungandolo: sihail cosiddetto effetto a cattedrale. Se il ritorno é invece percepitocistintamente {al suono generatore si ha eco. Nel rimbombo invece la rflessione avviene in maniera disordinata per cui 'etfetto acustico ¢ ingigantto ma vi é perdita di pulzi rel suono. Mentre i primi due effetti possono venir utilizzat nella musicae possono ‘anche venir prodott arificialment, il terzo crea invece grossi problemi nel'acu: stica det local Deltutto diversa é la risonanza che consiste nella capacité di un corpo elastica, stimolato da un‘onda sonora proveniente dailesterno, di vibrare sulla medesima lunghezza dellonda. E’ questo il caso delle casse armoniche: in una chitarra ‘acustica il suono delle corde, di per sé debole, viene amplificato dalla cassa che risuona. Unaltro fenome- ‘no acustico sono i battimentidetermi- natidadueondeche sisovrappongonoin maniera imperfetta, per cuisiottengono ‘momenti di sovrap- posizione @ mo- ‘menti di opposizione con Teffetto di avere un suono rinforzalo, quando sono concordi, e uno indebolito, se sono discordi dando rillusione di sentire dei batt. ue one sowappengoe in manera mp Shoneede arbatinert Questo efetto pud essere piuttosto spiacevole quando le onde hanno lunghez- za poco dissimile perché spesso identifica due strumenti non ben accordati Dal concetto di battimento deriva quello di consonanza e dissonanza: in passato si ritenevano consonanti due suoni concomitant! che creassero effet pilacevoli in caso contrario si definivano dissonant. ‘Studiando fisicamente consonanzae dissonanza sidicono invece dissonantitra loro suoni che generano batimenti In effet questa definizione, se soddisfa dal punto di vista fisico, non é sulficiente nella musica in quanto arte che dave soddisfare il gusto acustico per cul il concetto di consonanza dipende molto al'abitudine che Torecchio ha nel sentire i suoni e con levoluzione del gus}o musicale 6 anche cambiato il concetto di consonanza: mentre per esempio una volta si consideravano consonant solamente intervall di ottava, quinta e quarta, attualmente uso e labitudine hanno fatto si che non si senta dissonanza anche con interval tera, esta... ne anche uso deisuonidssonantié moto importante nella musica perché conferisce al discorso musicale pid asprezz. ‘complessita. F Hep asprexae eer cong: LA NOTAZIONE MUSICALE Fe mace | suoni musicali vengono indi cali tramite ilrigo musicale forma: to da cinque linee quattro spazi e chiamato pentagramma. La prima linea viene considerata Veo cape nl tena ‘quella inferore, la quinta quella superiore; il primo spazio quello compreso tra la prima e la seconda linea, il quarto quello compreso fra la quartariga € la quinta, ‘Quando la nota non é contenuta nel pentagramma o perché & troppo bassa o Perché é troppo acuta, possono essere utilizzatitagli addizionali che sottintendono Uterion linge. Psion dale roe su pertagrarimain chive di ilno Alinizio del rigo viene posto un segno chiamato chiave che stabilisce la posizione delle note sul rigo. Lechiavi sono sette ma attualmente ne vengono utilizzate quasiesclusivamente due, quella di violino e quella di basso. ‘Ogni chiave viene seguita da due punti che indicano dove si trova la nota che dail nome alla chiave. La chiave di Sol o di violino 6 quella che viene usata per i suoni pid acuti ed & la prima qui riportata: la nota che si trova sul secondo rigo, ‘quello indicato fra i due puntini, 6 il Sol. Poi vi sono le quattro chiavi di De che fra ‘idue puntini segnano il Do centrale. In ordine vengono chiamate con ilnome delle \voci umane: soprano, mezzosoprano, contralto etenore, leprime tre vocifemnminl, "ultima maschile.Infine vi sono le due chiavi di Fa, fra idue puntini via il Fa sotto iI1Do centrale, con il nome delle voci maschili di baritono e basso. conto ee byte Ls potaindcata@ spr I do cantata che vena spostato sig & seconda ole chav per permet une situa dle rte Un fons pu Basso uo essere utile il loro studio come ausilio nel trasporto, seca consi Alconoscee lente stg : LINTONAZIONE E L’ACCORDATURA Come intonazione siintende la capacita didue strumentio voci di emettere due note con la stessa frequenzain maniora da evitare battimenti. 'accordatura invece 6 indipendente dalla presenza contemporanea di pi strumenti ma identifica Vesatta lunghezza donda di ciascuna nota e il rapporto che le note dello stesso strumento hanno fra loro. Per spiegare megtio sipensi a una chitarra: il cantante chitarrista pud accordare {a sua chitarra indipendentemente dalla presenza di un altro strumento o di un ddiapason e procede in maniera che le sei corde della chitarra si pongano nel giusto ‘apporto di suoni. Quando canta siintonera sulla sua chitarra. Nel momento in cui 'perd suona con un alto strumento, come per esempio un pianoforte, dovra -agcordars\in modo che le note prodotte dalla sua chitarra si intenine esattamente on quelle del piano, Si8 corcato diuniformare ! accordatura deglistrumentiedidefinire esattamente ‘@ quanti Hertz (numero di vibrazioni al secondo) corrispondano le varie note. Questa necessita deriva dal fatto che alcuni strumenti non sono facilmente ‘accordabilied éindispensabile che gli strumenti che suonano insieme vibrino sulle ‘stesse lunghezze onda; inoltrei compositor’ hanno seritole loro opere definenglo ‘una tonalite un‘altezza massimadisuono voluto che rispecchia ilgusto dellartsta cche, senza un fisso riferimento, non sarebbe possibile riprodurre. q Dal 1970 si é concordato quindi che il "La normale" (secondo spazio in chiave 4iviolino)fosse quello corrispondente alla lunghezzad ondadi 440 Hz"°e su questo resuppesto furono cos tarati gli strumenti musical. sare const: {ona ferent note con elt uno stumeto 36 acorcta tai os, pinot. ipo ac aceorare i propo svumerte ARMONICI O OVERTONES Quando uno strumento musicale produce una nota genera un'onda sonora di tuna lunghezza determinata dipendente dail altezza del suono: pit la nota é bassa pil! onda ¢ lunga. Assieme a quest onda si generano “per simpatia’altre onde pid Sa pe ee ierreeee nearer * ea mmm

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