Vous êtes sur la page 1sur 17

Astroparticelle col Metodo di Montecarlo

Prof. Maria Colonnese liceo Classico De Bottis Torre del Greco - Marzo 2017

Abstract
Nel seguito mostreremo:

I concetti del metodo di Montecarlo: scopo ed esempi


Google Maps per individuare le aree di interesse del vulcano e le sue coordinate, latitudine Nord e
longitudine Est, in sessagesimi e in decimale (DD)
Lutilizzo di PARI GP, un calcolatore scientifico per matematici, esecutore di programmi scritti da un
utente
La stesura di un programmino in linguaggio PARI GP per la simulazione, col Metodo di Montecarlo,
finalizzata a determinare la superfice occupata dal vulcano Vesuvio da confrontare con i dati di
Google Maps
Cenni sulle astroparticelle e relativo Video
Cenni sul progetto Mu-RAY dellUniversit di Napoli finalizzato ad un imaging 3D della struttura
interna del Vesuvio, sfruttando particelle muoniche ad alta energia, provenienti dallo spazio
Simulazioni con programma gnuplot del Vesuvio, sia 2D con dati ottenuti col Metodo di
Montecarlo, sia 3D con una funzione matematica per dare unidea di quello che potrebbe essere la
radiografia di un vulcano
Una semplice APP Muon Flux come simulatore di un semplice rivelatore di Muoni per test
simulati per apprenderne le principali propriet

Introduzione
Il metodo di Montecarlo un metodo numerico molto utile a verificare la stima ottenuta con procedimenti
di calcolo delle probabilit, disponendo di teoremi e formule, oppure per ottenere una stima nei casi di
problemi complessi, con molte variabili in gioco, in cui non semplice disporre di una formula.

Il metodo risale al Progetto Manhattan degli anni '40 e fu ideato da tre big della scienza: Enrico Fermi,
Paul Von Newmann e Stanislaw Mancin Ulam.

Il metodo Montecarlo si pu formalizzare in vari modi ma la sua idea semplice: se si vuole sapere la
probabilit di un evento A, essa il rapporto tra la frequenza dell'evento A e gli N tentativi totali.

Con questo semplice coltellino svizzero numerico si possono risolvere molti tipologie di problemi.

Vediamo qualche esempio, in modalit semplice. Per gli approfondimenti sul Metodo di MonteCarlo, le
varie tipologie di campionamento e la stima dellerrore vedi [1].

Problema determinazione di
Se vogliamo avere una stima di pi greco, possiamo immaginare di usare un cerchio di centro [0,0] e raggio
1.

Il cerchio sappiamo che soddisfa all'equazione 2 + 2 = 1. L'area del cerchio data da 2 = , questo
perch r=1.

Un punto [x,y] o cade nel cerchio o nel quadrato circoscritto ad un quarto di cerchio. Quindi, per le
ipotesi fatte, l'area di un quarto di cerchio /4.

L'area del quadrato di lato r=1 2 = 12 = 1.


1
La probabilit che un punto appartenga al quarto di cerchio di raggio r=1 e centro [0,0] data quindi, per
il metodo di Montecarlo, dal rapporto Area Cerchio/ Area Quadrato = /4

Montecarlo e pi greco

Se generiamo, casualmente, un insieme di punti di coordinate [x,y] con 0 < x < 1 e 0 < y < 1 i punti per cui
2 + 2 < 1 cadono nel cerchio mentre gli altri no.

Il rapporto dei punti che cadono nel cerchio rispetto al totale, se il totale abbastanza grande,
rappresenta una buona approssimazione di /4.

Problema Ago di Buffon


Un altro modo di valutare con approssimazione pi greco il problema dell'ago di Buffon (vedi
https://it.wikipedia.org/wiki/Ago_di_Buffon) . Il problema fu definito nel Settecento da Georges Louis
Leclerc (conte di Buffon).

Montecarlo e ago di Buffon


Che probabilit c' che su una carta con linee verticali distanti t facendo cadere un ago di lunghezza l
quest'ultimo intersechi una linea? Per questo problema esistono formule ricavabili dalla geometria
integrale. Ma possibile confrontare il risultato con il Metodo di Montecarlo.

Se si indica con Nx il numero di volte che l'ago intersechi una linea, con N il numero di tentativi totali, se
N sufficientemente grande allora
N / Nx = /2.

Quindi il Metodo di Montecarlo dar una buona approssimazione di /2.

L'alternativa usare la geometria integrale e dimostrare (vedi Wikipedia) la dipendenza da pi greco.

Problema superfice di un lago


Il lago irregolare e quindi difficile calcolarne l'area. Si definisce un rettangolo di terreno che lo
racchiude e di cui si conoscono b=base e h=altezza, quindi si conosce l'area del terreno A=b*h.

Se un gruppo di persone amanti del golf tirano in modo aleatorio X palle verso il terreno dove c' anche il
lago, si avr che N palle finiranno fuori del lago e X-N nel lago.

In realt conoscendo le coordinate geografiche, si pu anche qui simulare al computer il tutto.

2
Montecarlo e la superfice di un lago
Per cui:
Area terreno/Area del lago = X/(X-N)
da qui
Area lago = Area terreno * (X-N) / X= b*h*(X-N)/X

Ovviamente stimare una superfice equivale anche a stimare larea sottesa da una curva in un intervallo
(a,b), quindi un integrale definito:


Id = ()

Integrale definito

Se si indica con A=(b-a)*h larea del rettangolo, con Ns i punti sotto la funzione e N i punti totali, allora
una stima dellintegrale della funzione di prima dato da:

Id = (Ns/N)*A

Scacchi - valutazione di una posizione

Un altro esempio particolare dell'utilizzo del Metodo Montecarlo l'impiego del metodo nell'analisi
scacchistica per determinare se una mossa e, quindi, una posizione (disposizione dei pezzi bianchi e neri)
forte oppure debole.

Negli ultimi anni alcuni programmi scacchistici in commercio implementano delle opzioni d'analisi che
utilizzano "Montecarlo analisi".

Per valutare una posizione, si fanno giocare al computer migliaia di partite partendo dalla posizione da
analizzare, facendo eseguire al PC delle mosse "random" (una scelta casuale tra le mosse che il programma
giudica pi logiche).

La media dei risultati ottenuti in queste partite un'indicazione plausibile della mossa migliore.

Aree di applicazione del Metodo di Montecarlo

Sono molti i settori dove applicato il metodo di Montecarlo:

- ingegneria
- fisica
- elettronica

3
- quantistica
- matematica
- giochi
- Machine Learning e DeepMind

Alcune applicazioni di Machine Learning che lo usano sono AlphaGo (per il gioco del go) del Deep
Learning di Google.

Il metodo molto potente se usato in combinazione con altri metodi non parametrici come il resampling.

Lista di problemi famosi


Una lista di una ventina di problemi famosi risolvibili col metodo di Montecarlo sono al link
http://www.vdepetris.it/t12/Text12.htm

Il Vesuvio determinazione della superfice occupata


In maniera analoga alla superfice del lago si pu calcolare la superfice occupata da un vulcano come il
Vesuvio su Google Maps con coordinate geografiche (latitudine, longitudine). Noi useremo un tool che ci
semplifica molto la cosa SunEarthTools.com al link

http://www.sunearthtools.com/dp/tools/pos_earth.php?lang=it

Usando il link proposto dobbiamo procedere nel seguente modo;

1) Inserire nel Cerca la parola Vesuvio e fare la ricerca

4
2) Definire unarea esterna, abbastanza grande da contenere il Vulcano abbondantemente.

Per ottenere questo risultato occorre procedere nel seguente modo;


a) cliccare su un punto in alto a sinistra (singolo click per avere il marcatore), poi col tasto destro
del mouse cliccare Area sul men che appare, proseguire in senso orario con un punto in alto
a destra, poi con uno in basso a destra e uno in basso a sinistra.
b) Lo strumento visualizzer sotto il Cerca quanto grande larea esterna
Tale valore dipende da come avete selezionato larea su Google Maps. Nellesempio del
programmino stata selezionata unarea esterna di 8005 Km^2
c) Col mouse, andando su ogni punto, il tool mostra le coordinate DD (decimali) di latitudine nord
(a Nord dellEquatore) e longitudine est (ad Est di Greenwich).

Nell esempio :
Coordinate Rettangolo esterno DD
[X,Y] ALTO - SINISTRA
40.8360939 14.4121802
[X,Y] ALTO - DESTRA
40.8358775 14.4444466
[X,Y] BASSO - SINISTRA
40.8095073 14.4128609
[X,Y] BASSO - DESTRA
40.8092474 14.4447899

d) Definiamo unarea Vesuvio, molto stretta e tale da contenere strettamente il Vulcano,


procedendo come prima e ricavando le coordinate di ognuno dei quattro punti.

Google Map ci suggerisce unarea 1013 km2 che ci servir come controprova di quanto
andremo a stimare attraverso il metodo di Montecarlo
5
Coordinate Rettangolo interno DD
[X,Y] ALTO - SINISTRA
40.8246870 14.4198991
[X,Y] ALTO - DESTRA
40.8249467 14.4329453
[X,Y] BASSO - SINISTRA
40.8165028 14.4331169
[X,Y] BASSO SINISTRA
40.8163729, 14.4205856

3) Installiamo PARI GP (download da https://pari.math.u-bordeaux.fr/download.html)

4) Scriviamo un programmino (i sorgenti sono in Appendice) che, per numero di tentativi elevato (es.
100mila), deve:

Generare randomicamente delle coordinate di un punto P=[X,Y] allinterno dellarea esterna, quindi
tale che 40.8092474 <= x <= 40.8360939 e 14.4121802 <= y <= 14.4447899
Verificare, poi, se ogni P=[X,Y] cade nell'intervallo
40.8145207 <= x <= 40.8261361 e 14.4198990 <= y <= 14.4348335
Se s, allora il punto cade sulla superfice del vulcano
Contare i punti che cadono sulla superfice del vulcano (NIntArea)
Calcolare larea con la formula AreaV = (NIntArea/TENTATIVI) * 1. * AREA;

5) Lanciamo gp (PARI GP) e mettiamo il programmino sul Drive C:

6) Su PARI GP eseguire in sequenza le due istruzioni:

\r c:\MC.txt

MC()

Per i risultati vedi immagine successiva.

Google Maps valuta larea del Vesuvio 2 1525. Il metodo di Montecarlo d lo stesso risultato. Una buona
stima si ottiene con centomila punti (dichiarati nel programma).

Ovviamente lerrore tanto pi grande quanto pi basso il numero di tentativi fatti, perch il tutto
basato sulla Legge dei grandi numeri. Il tempo di esecuzione ovviamente dipender dal numero di
tentativi: con centomila punti occorrono solo 180 ms circa.

6
Commento su alcune istruzioni del programma
Commentiamo qualche istruzione per renderla pi comprensibile.

Il programma ha una prima parte dati nel file dati.gp che definisce le costanti delle coordinate dellarea esterna AE, AI,
AREAESTERNA, NOMEAREAINTERNA.

La seconda parte nel file MC.gp ha


Due funzioni SetExternalArea () e SetInternalArea() che ricavano gli estremi degli intervalli dellarea esterna prescelta e
larea interna (Vesuvio)
Una funzione di generazione random delle coordinate GenRandom(),
Una funzione di verifica VerificaPuntoXY() dove cade il punto generato randomicamente e che restituisce 1 se il punto
finisce sulla superfice del vulcano.
Una funzione MC() che richiama le altre e conta i punti NIntArea finiti sul vulcano e che d il risultato finale dellarea
occupata dal vulcano.

La funzione di generazione random usa listruzione


X = XEMIN + random(2^6) * XEMAX % (XEMAX-XEMIN);

Si vede che usa una funzione del linguaggio PARI GP che random. Essa stata impostata con un massimo di 2^6=64 perch le
coordinate al massimo arrivano a 41. Random(2^&) mi d un possibile valore tra 0 e 2^6-1.
Come faccio ad avere valori tra XEMIN=40.8092474 e XEMAX=40.8360939 ?

Intanto XEMIN sommato perch random() pu dare 0 e quindi il risultato almeno deve dare XEMIN.

Il simbolo % loperazione modulo (resto della divisione). Perch lo usiamo?

Per fare un esempio semplice supponiamo


XEMIN=30
XMAX =70
Immaginiamo random senza limite

Vogliamo che il risultato sia tra 30 e 70, allora se uso il modulo 40 =70-30 ci riesco
X = XEMIN + random() * XEMAX % (XEMAX-XEMIN);
X = 30 + random()%40

Se random() d 0 allora X=30

7
Se random() d 1 allora X=31
Se random() d 2 allora X=32
.
Se random() d 40 allora 40%40=0 quindi X=30
Se random() d 41 allora 41%40=1 quindi X=31

Altra ipotesi: E se usassimo raggi cosmici provenienti dallo spazio?


Se anzicch generare randomicamente i punti [X,Y] col computer disponessimo dei dati scientifici delle
particelle muoniche che bombardano larea del Vesuvio, allora analizzando per ognuna di esse qual il
punto che colpisce, potremmo usare il metodo di Montecarlo per tentare di stimare la superfice occupata
dal Vulcano.

Mu-Ray un progetto che lavora proprio con muoni e il Vesuvio.

Progetto Mu-RAY (Muon-Radiography)


La valutazione di superfici port a introdurre negli anni 50 la trasformata di Radon basata su integrali
(questo vi richiama ancora il Metodo di Montecarlo?).

Con la trasformata di Radon, ad esempio, si pu fare, in ambito medico, una tomografia (TAC) su un corpo
umano, mandando raggi X verso di esso.

Unidea simile fu usata con i muoni, particelle dello spazio, per avere:

La profondit dei ghiacci al Polo Nord (anni 50)


Una radiografia interna della piramide di Chefren a Giza nel 71, ma non fu scoperta nessuna
camera funeraria ipotizzata.
Mappatura del sottosuolo a scopo civile (Galleria Borbonica, Gallerie per ferrovie, verifica stato
sottosuolo etc.)

Oggi con tale tecnica possibile studiare linterno di un Vulcano come il Vesuvio, facendone una radiografia
della densit del materiale (principalmente rocce). Il progetto Mu-RAY (vedi [5][6]) uno dei progetti
promossi dallUniversit di Napoli, a cui partecipa Vulcanologia e Fisica delle particelle (INFN), con la
collaborazione di altre universit del mondo. Per video astroparticelle vedi [7].
Il principio semplice. Dal cosmo arrivano radiazioni ad
alta energia che, a contatto con latmosfera, si riducono
in molti tipi di particelle: elettroni, neutroni, protoni,
positroni (antiparticella elettrone - antimateria), raggi
gamma , neutrini, pione o mesone, muoni .

I muoni hanno un tempo di decadimento di circa 2 s,


per avendo ereditato lalta energia dai raggi cosmici,
viaggiano alla velocit della luce e, per le leggi della
relativit, si dilata il tempo di sopravvivenza di essi; per
cui riescono ad arrivare a terra (vedi [2][3]) . In altri
termini un muone dimostra come vera la Teoria della
relativit di Einstein.

Mediamente cadono un muone per 2 di suolo.

8
Il Vesuvio collocato allinterno dei resti della caldera di un vulcano molto pi grande, il Monte Somma.
Inoltre, alla sommit del Vesuvio, c un cratere largo 500 m e profondo 300 m: ci significa che, per
guardare sotto il fondo del cratere, i muoni devono penetrare in profondit nella montagna, attraverso
quasi 2 chilometri di roccia, per raggiungere i rilevatori sul versante opposto del vulcano.

Solo i muoni di energia estremamente elevata che viaggiano in direzioni suborizzontali sono in grado di
passare attraverso tutta questa roccia, cos il loro flusso ai rilevatori molto debole, rendendo
limaging estremamente difficile. Questo spiega perch il progetto e lo sviluppo della radiografia a muoni
una sfida molto impegnativa.

9
Luniversit ha messo a punto un particolare telescopio di muoni Mu-RAY a 3 pannelli. Con esso si ottiene
un imaging 3D del vulcano, una radiografia tridimensionale. Immaginate una stampante 3D che crea un
vulcano di vetro e disegna punti di colore diverso, in modo da farci vedere cosa succede allinterno. Per
ottenere ci occorre posizionare almeno tre telescopi attorno al vulcano.

Nel seguito mostriamo delle immagini: la prima riga mostra le immagini dellattrezzatura: i tre pannelli
scintillatori (o telescopi) e il materiale di cui costituito. Lattrezzatura si pu alimentare a pannelli solari.

La seconda e terza riga delle immagini mostra che la miglior disposizione dellattrezzatura quella che
riceve i muoni a basso angolo, ovvero sub-orizzontale, perch i muoni ad alta energia riescono a fare un
percorso maggiore.

Lultima riga delle immagini una radiografia interna del vulcano: le parti in rosso sono le parti del
vulcano a maggior densit, in blu a minor densit. Il principio semplice: rocce pi dense assorbono
maggiore quantit di muoni.

10
Il progetto Mu-Ray usa molto la simulazione di Montecarlo al computer per:

Ottimizzare la collocazione dei telescopi in relazione al flusso di muoni


Ottimizzare le performance dei telescopi, valutando laccettanza del telescopio (numero di eventi
misurabili dall'apparato sul totale degli eventi dello stesso tipo) e la sua risoluzione
Ottimizzare griglie di telescopi rispetto alle direzioni dei fasci muonici
Mettere a punto i metodi e le esigenze dellanalisi inversa per la ricostruzione in 3D

Le grandezze fisiche su cui si lavora per le ottimizzazioni si possono approfondire in [4].

11
Anche per tematiche di ottimizzazione il Metodo di Montecarlo pu trovare ancora uno spazio per le
simulazioni al computer: Metodo del Simplesso, General Reduced Gradient, Metodi evolutivi del Vulcano
etc.

Conclusioni su Mu-Ray

Una tecnica del genere, se messa a punto, permette di sapere cosa succede nel vulcano (il Come) e
imparare a prevedere la sua evoluzione; ma non permette ancora di capire il Quando avviene un evento
pericoloso. Tuttavia un grosso passo avanti.

Simulazione di una immagine 2D e 3D

Per avere una idea dellimaging 3D come una radiografia tridimensionale, facciamo vedere, con gnuplot,
che se si dispone di sufficienti dati possibile ad esempio ottenere una immagine 2D del Vesuvio e una
tridimensionale che qui simulata con una funzione matematica, quindi non la vera radiografia del
vulcano ma serve a dare unidea..

I passi da fare sono tre:

Installare gnuplot (da https://sourceforge.net/projects/gnuplot/ )


Lanciare gnuplot
Caricare (Open) da gnuplot il file load.txt da gnuplot per ottenere una immagine 2D, che usa i dati
del file External.txt e prodotto dal precedente programma MC()
Caricare il file load2.txt da gnuplot e si ha una immagine 3D che si pu far ruotare e vedere da varie
angolazioni

Nella figura di sopra la mappa 2D del Vesuvio con i dati simulati del Metodo di Montecarlo. La parte blu
larea esterna, la parte rossa la parte interna stimata.

12
APP MUON FLUX
Un semplice rilevatore di flusso di muoni si pu scaricare su smartphone dal Play store: Muon Flux.

Lapplicazione Mu Flux consente:

Col tasto in alto a sinistra di configurare:


o Lenergia (GeV) del fascio di muoni da
intercettare
o Langolo di incidenza
o La superfice di rilevamento
o Laltezza a cui rilevare
Col tasto Start detection attiva la rilevazione e conta il
numero di muoni nel tempo di rilevamento
A fine rilevamento il tasto in alto a destra, col simbolo
mu, dar le statistiche

13
Simulazioni con MU FLUX
Con tale APP si possono fare vari test di rilevazioni e trarre delle conclusioni:

Ogni test va fatto in un tempo fissato di T=30 secondi.

Test A: fissato il tempo, settare laltezza a livello del mare del posto (es. 0 m), appoggiare lo
smartphone sul piano di una scrivania e rilevare flussi di muoni e proseguire col Test B.
Test B: fissato il tempo, settare laltezza a livello del mare del posto (es. 0 m), mettere lo
smartphone nel cassetto della scrivania a rilevare flussi di muoni. Perch minore il numero di
muoni?
Test C: fissato il tempo, settare laltezza ad un valore maggiore del Test A (es. 1000 m), appoggiare
lo smartphone sul piano di una scrivania e rilevare flussi di muoni. Perch leggermente simile
(non molto distante) al Test A?
Test D: fissato il tempo, variare i parametri: incidenza del flusso, ad esempio prima 90, poi 45, poi
20, poi 0). Quando aumenta il numero di muoni?
Test E: fissato il tempo, variare i parametri: energia del flusso, aumentarla a 3GeV e poi diminuirla a
2 GeV, poi a 1 GeV. Quando aumenta il numero di muoni?
Test F: fissato il tempo, variare la superfice da 10 cm2 a 60 cm2. Quando aumenta il numero di
muoni?

Appendice
Listati MC.gp e dati.gp

Le aree sono individuate su Google Maps da quattro punti e messe nel dati.txt in un vettore di vettori.
Nel seguito sono indicate con:
AE - Area Esterna scelta
AI - Area Interna Vesuvio scelta

Esempio formato
AE=[ [LAT NO, LONG EST], [LAT NO, LONG EST], [LAT NO, LONG EST], [LAT NO, LONG EST]];

Mentre la variabile AREAESTERNA larea che indica Google Maps ad esempio 8005 2 per l'esempio.

Il programma MC.gp di carattere generale, cio il Metodo di Montecarlo per stimare larea di un qualsiasi oggetto.

Programma dati.gp
AE=[[40.8360939, 14.4121802],[40.8358775,14.4444466],[40.8095073,14.4128609],[40.8092474,14.4447899]];

AI=[[40.8260824,14.4198990],[40.8261361,14.4341469],[40.8145207,14.4202423],[40.8151703,14.4348335]];

AREAESTERNA=8005;

NOMEAREAINTERNA="Vesuvio";

Programma MC.gp
read("c:\\dati.txt");
TENTATIVI=100000;
/* Precisione desiderata per le coordinate */
\p 10

14
/* Per rilevare il tempo di esecuzione */
#

/* Determinazione valori min e max area esterna da AE */


{SetExternalArea()=local();

XEMIN = min(AE[1][1], AE[2][1]);


for(i=3,4, XEMIN = min(XEMIN,AE[i][1]));

XEMAX = max(AE[1][1], AE[2][1]);


for(i=3,4, XEMAX = max(XEMAX,AE[i][1]));

YEMIN = min(AE[1][2], AE[2][2]);


for(i=3,4, YEMIN = min(YEMIN,AE[i][2]));

YEMAX = max(AE[1][2], AE[2][2]);


for(i=3,4, YEMAX = max(YEMAX,AE[i][2]));

/* Determinazione valori min e max area esterna da AI */


{SetInternalArea()=local();
XVMIN = min(AI[1][1], AI[2][1]);
for(i=3,4, XVMIN = min(XVMIN,AI[i][1]));

XVMAX = max(AI[1][1], AI[2][1])


for(i=3,4, XVMAX = max(XVMAX,AI[i][1]));

YVMIN = min(AI[1][2], AI[2][2]);


for(i=3,4, YVMIN = min(YVMIN,AI[i][2]));

YVMAX = max(AI[1][2], AI[2][2]);


for(i=3,4, YVMAX = max(YVMAX,AI[i][2]));

/* Generazione RANDOMICA di [X,Y] distribuzione uniforme */


{GenRandom()=local(X=0,Y=0);
CoordXY=vector(2,j,0); /* Usiamo un vettore di 2 posizioni */

X=XEMIN+random(2^6)*XEMAX%(XEMAX-XEMIN);
Y=YEMIN+random(2^6)*YEMAX%(YEMAX-YEMIN);

CoordXY[1]=X;
CoordXY[2]=Y;

return(CoordXY);

/* Verifica se [X,Y] sulla superfice interna */

{VerificaPuntoXY(CoordXY)=local();
if( CoordXY[1]<=XVMAX & CoordXY[1]>=XVMIN & CoordXY[2]<=YVMAX & CoordXY[2]>=YVMIN,
return(1);
)
return(0);
}

/* Metodo Montecarlo per stimare la superfice occupata */

15
{MC()=local(Check=0, NIntArea=0);

global(XEMIN=0,YEMIN=0,XEMAX=0,YEMAX=0,XVMIN=0,YVMIN=0,XVMAX=0,YVMAX=0);

/* Setting Estremi intervallo delle due aree */


SetExternalArea();
SetInternalArea();

/* Stampa informazioni iniziali */


print("\nMetodo Montecarlo: stima superfice occupata ",NOMEAREAINTERNA);
print("Area Esterna in cordinate DD");
print("XEMIN = ", XEMIN, " XEMAX = ", XEMAX, " (LATITUDINE N)");
print("YEMIN = ", YEMIN, " YEMAX = ", YEMAX, " (LONGITUDINE EST)");
print("AREA Esterna ", AREAESTERNA, " Km^2\n");
print("Num. Tentativi ", TENTATIVI);

/* Metodo Montecarlo */
for(i=1,TENTATIVI,
CoordXY=GenRandom();
Check=VerificaPuntoXY(CoordXY);
if(Check==1, NIntArea++);
/* pulizia variabili nel ciclo */
Check=0;
CoordXY[1]=0;
CoordXY[2]=0;
);
AreaV = (NIntArea/TENTATIVI) * 1. * AREAESTERNA;
print("Area Stimata Km^2 = ", AreaV);
}

External.txt

External.txt pu essere prodotto da MC() e conterr i dati generati dal Metodo di Montecarlo per visualizzarli con gnuplot.

Per ottenere quindi una mappa 2D del Vesuvio occorre modificare MC.gp e mettere TENTATIVI a 10000 (altrimenti si hanno troppi
punti da far caricare a gnuplot) e FileWrite=1. Dopo aver ottenuto il file External.txt si rimette di nuovo TENTATIVI=100000 e
FileWrite=0.

Listati per gnuplot

Load.txt un programmino scritto da noi per visualizzare con gnuplot i dati prodotti dal Metodo di
Montecarlo dando una vista 2D dellarea del Vesuvio prendendo i dati da External.txt

LOAD.txt
set title 'Vesuviuo Radiografia da alto simulata' # plot title
set xlabel 'Latitudine Nord' # x-axis label
set ylabel 'Longitudine Est' # y-axis label
set xrange [40.805:40.84]
set yrange [14.41:14.45]
plot "External.txt" using 1:2 title "External Area" lt rgb "blue","Internal.txt" using 1:2 title "Vesuvius" lt rgb "red"

Load2.txt programmino scritto da noi per fare una simulazione con una funzione matematica e che
produce un esempio 3D di vulcano.

LOAD2.txt

16
set title 'Vesuvio Radiografia 3D simulata' # plot title
set xlabel 'X' # x-axis label
set ylabel 'Y' # y-axis label
set xrange [-2:2]
set yrange [-2:2]
set pm3d
splot exp(-2*x*x)*exp(-2*y*y)

Riferimenti per argomento

Metodo di Montecarlo nelle varie tipologie e stima errore

[1] http://idefix.mi.infn.it/~palombo/didattica/Lab-TNDS/CorsoLab/LezioniFrontali/Lezione6-Metodi-
MonteCarlo.pdf

Astroparticelle e Relativit

[2] http://www.astroparticelle.it/muon-time-relativity.asp

[3] http://www.lafisica.info/i_muoni_.html

[4]
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjKo
uX0mq3SAhVHBSwKHdVAC4sQFggaMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.infn.it%2Fthesis%2FPDF%2Fgetfile.ph
p%3Ffilename%3D10735-Amoruso-triennale.pdf&usg=AFQjCNEJVKLflK3b15Rr-
E243u7psbSjPA&bvm=bv.148073327,d.bGg

Mu-Ray

[5] http://mu-ray.fisica.unina.it/

[6] http://www.infn.it/csn5/docs/presentazioni/settembre08/muray_strolin.pdf

VIDEO sui raggi cosmici

[7] https://www.youtube.com/watch?v=UFSbiX9npfg

17

Vous aimerez peut-être aussi