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1.

Perch il fattore di variazione linguistica legato allo spazio


particolarmente importante nel caso dellitaliano?

Il fattore di variazione linguistica legato allo spazio particolarmente importante


nel caso dellitaliano non solo per le ragioni storiche, ma anche perch si pu dire
che la situazione contemporanea linguistica il suo proseguimento. Lungo lItalia
si pu accorgere la rapida diversificazione della pronuncia e leggendo si possono
annotare diverse espressioni lessicali che si trovano nelle opere degli autori
italiani di provenienza geografica diversa. Questa la conseguenza della
frammentariet della penisola fino alla seconda met dell800, ma anche del
fatto che una lingua scritta unitaria esiste dal 300, ma nel caso della lingua
parlata i dialetti restano come lunica forma espressiva fino al 900. Nel 900 i
dialetti iniziano a scomparire e le altre variet dellitaliano sono presenti, il
cosiddetto italiano regionale, soprattutto nelloralit. Dallaltro lato litaliano
standard rappresenta il punto di riferimento per i docenti e gli studenti della
lingua italiana (come L1, LS e L2) ma lo anche alle diverse variet diatopiche.
Tra le variet geografiche si infilano anche le lingue delle minoranze
etnolinguistiche e di devono menzionare anche le variet ditaliano o dei suoi
dialetti allestero. Nel caso dellitaliano nella Svizzera molto forte la vicinanza
con la lingua standard contemporanea.

2. Quali sono le principali regioni della diffusione dellitaliano (e del


regresso dei dialetti) a partire dallunit dItalia?

Al momento dellunificazione dItalia circa l80% della popolazione non poteva


venire a contato con luso scritto dellitaliano e solo il 2.5% della popolazione era
italofona. Dopo lunit dItalia litalofonia si espande, mentre i dialetti si perdono.
Questa situazione e la conseguenza delle varie ragioni:

a causa dellindustrializzazione molti abbandonano i campi, ma anche


luso dei dialetti perch sono costretti a trasferirsi nelle citt dove
incontrano le nuove necessit comunicative
a causa delle migrazioni interne, nella maggioranza dei casi i meridionali
si trasferiscono al nord, sia i meridionali che i settentrionali hanno bisogno
di una lingua veicolare per poter comunicare e perci abbandonano i
dialetti
lintroduzione dellistruzione obbligatoria contribu alla diffusione
dellitaliano standard
la burocrazia port alla diffusione a livello panitaliano di vocaboli
meridionali provenienti da sottocodici diversi (amministrativo,
economico)
lesercito era anche molto importante per la diffusione dellitalofonia,
soprattutto nel periodo dellunificazione italiana, ma anche dopo, nelle due
guerre mondiali
la stampa ha escluso i dialetti
le trasmissioni di massa (cinema, radio, televisione) hanno contribuito
allaccelerazione del processo dellunificazione linguistica a partire dalla
seconda guerra mondiale

3. NellItalia contemporanea i dialetti non sono scomparsi: quali sono


le tendenze in atto nelluso dellitaliano rispetto al dialetto?

Oggi il dialetto non pi sentito come la variet di lingua dei ceti bassi. Sapere e
usare un dialetto oggi considerata una risorsa comunicativa in pi. Il dialetto
non compare negli stessi ambiti duso rispetto al passato, per esempio nei
fumetti, alla radio, nella pubblicit, nei testi delle canzoni di band come Mau Mau,
nella narrativa (Andrea Camilleri), nella comunicazione mediata dal computer,
utilizzato spesso tra i giovani con finalit ludiche. Il contatto fra questi due
sistemi linguistici diversi pu portare anche al bilinguismo, la capacit di potersi
esprimere in due lingue diverse, e alla diglossia, presenza nella stessa comunit
di due lingue o variet della stessa lingua, una alta, l'altra bassa che si si
differiscono al livello funzionario.

4. Che cosa distingue linguisticamente e socialmente una lingua


da un dialetto?

Una lingua si differenzia da un dialetto perch la pronuncia, morfologia, sintassi e


cos via della lingua sono sempre normate. Un'altra differenza fra lingua e
dialetto viene data dalla capacit di una lingua di poter generare parole ed
espressioni di tutti i tipi. Si intende argomentazioni di carattere scientifico,
tecnico, filosofico e via dicendo. I dialetti vengono usati in aree geograficamente
circoscritte e in certi ambiti comunicativi prevalentemente nella variet orale.

Per una lingua sono caratteristici i seguenti criteri: una lingua sovraregionale,
usata in ogni tipo di istruzione scolastica, scritta e codificata in base ad un
corpus riconosciuto di opere di riferimento.

5. Che cosa cono i geosinonimi? Citate qualche esempio?

I geosinonimi o i sinonimi territoriali sono parole di uso regionale che, nelle varie
parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto.
Esempi:
Cocomero Settentrionale. anguria; Meridionale. melone o mellone d'acqua
Lavello S. lavandino; Centrale. (toscano) acquaio; M. lavapiatti
Marinare S. bigiare, bruciare, saltare; C. (toscano) forcare, far forca, (laziale) far
sega; M. far filone; Sardo. far vela
Panino S. michetta; C. pagnotta, (romanesco) rosetta.

6. Quali regioni italiane hanno vissuto pi che altre il fenomeno


dell'emigrazione? Perch? Associate le variet ai parametri di
variazione.
Tra il 1876 e il 1900 emigrava prevalentemente la gente dalle regioni
settentrionali, soprattutto dal Veneto, dal Friuli-Venezia Giulia e dal Piemonte. Nei
due decenni successivi il primato migratorio pass alle regioni meridionali, con
quasi tre milioni di persone emigrate soltanto da Calabria, Campania, Puglia e
Sicilia, e quasi nove milioni da tutta Italia. Tanta gente emigrata proprio dal Sud
a causa delle forti tasse imposte dai piemontesi ai contadini meridionali subito
dopo l'unificazione, alla crisi agraria tra ottocento e novecento, agli effetti del
latifondismo, al lungo declino dei mestieri artigiani e delle industrie domestiche.
Questo si pu dire con una parola sola, a causa della miseria.

7. Litaliano delle persone colte coincide con litaliano standard?

Litaliano delle persone colte non coincide sempre con litaliano standard. Alcune
caratteristiche delllitaliano colto, al livello lessicale sono le parole con la struttura
complessa morfologica, le espressioni scelte (onde, ove, affinch, alcuno,
giacch, recarsi, rammentare), espressioni arcaiche (icesi, vuolsi, trovansi,
debbo, volontieri) e le perifrasi. Al livello morfosintattico si possono accorgere la
sintassi elaborata e l'ipotassi. Per il livello fonologico sono caratteristiche la
pronuncia corretta che coincide con la lingua standard e la bassa velocit del
parlare.

8. Da che particolarit caratterizzato un gergo?

I gerghi sono le variet caratterizzate dall'essere impiegate da precisi gruppi


sociali, e da determinate classi socio-economiche all'intero della comunit, e che
sono perci in genere considerate come il segno di coesione e di identit del
gruppo o della classe. I gerghi sono le variet sociali, cio le lingue adottate da
particolari gruppi o sottogruppi o categorie sociali per la comunicazione al loro.
Usare il gergo e marcato socio-professionalmente e contraddistingue
intenzionalmente il gruppo che lo adotta da tutti gli altri gruppi della comunit.
Alcuni esempi sono i gerghi come lingua di mestiere possedute dalla categoria
sociale dei parlanti che svolgono una certa precisa attivit (ad esempio; gergo dei
muratori, dei pastori ecc.), ma non devono riferirsi agli utenti (in quanto operanti
una certa attivit lavorativa), ma alle sfere particolari; ad esempio il cosiddetto
gergo della malavita, il gergo studentesco, della vita militare ecc. ESEMPI: sboba-
minestra, fangose scarpe ecc. nel gergo della malavita; violino-studente
molto studioso, tombino-insuccesso ecc. nel gergo studentesco

9. Le principali motivazioni per lesistenza di un gergo?

I gerghi sono le variet sociali, cio le lingue adottate da particolari gruppi o


sottogruppi o categorie sociali per la comunicazione al loro. Usare il gergo e
marcato socio-professionalmente e contraddistingue intenzionalmente il gruppo
che lo adotta da tutti gli altri gruppi della comunit. Alcuni esempi sono i gerghi
come lingua di mestiere possedute dalla categoria sociale dei parlanti che
svolgono una certa precisa attivit (ad esempio; gergo dei muratori, dei pastori
ecc.), ma non devono riferirsi agli utenti (in quanto operanti una certa attivit
lavorativa), ma alle sfere particolari; ad esempio il cosiddetto gergo della
malavita, il gergo studentesco, della vita militare ecc. ESEMPI: sboba-minestra,
fangose scarpe ecc. nel gergo della malavita; violino-studente molto studioso,
tombino-insuccesso ecc. nel gergo studentesco

10. In quali ambiti si possono notare delle differenze fra


litaliano degli uomini e quello delle donne?

Le donne sono propense ad usare varianti rispettose della norma. Per loro sono
caratteristiche le forme attenuative e affettive (vieni da mammina; non far lo
stupidello), le donne usano mentre gli uomini sono inclini allimprecazione, alla
bestemmia e alluso di parole volgari. Alcuni esempi interessanti sono che le
donne usano i pronomi personali (io, tu, lei, etc.) di pi, mentre gli uomini
prediligono gli aggettivi dimostrativi (questo, quello), i numeri cardinali e gli
aggettivi riferiti a quantit (pi, alcuni, etc.).

11. Le funzioni secondo Jakobson.

Il linguista R. Jakobson individu sei funzioni della lingua:

1funzione emotiva (la lingua esprime emozioni e sentimenti dell'emittente, ad


)esempio tramite le interiezioni);

2conativa (la lingua si orienta sul destinatario, tipicamente attraverso


)l'imperativo e il vocativo; la funzione conativa evidente ad esempio in un
discorso politico, che mira a convincere il destinatario della bont di una certa
tesi o di una certa azione o decisione; o nella pubblicit, che vuole spingerlo a
comprare un determinato prodotto);

3poetica (il messaggio orientato su s stesso, concentrandosi ad esempio sui


)suoni delle parole, sulle loro sfumature di significato, sulla costruzione sintattica,
ecc.; la funzione che ricorre in modo tipico nei testi letterari, ma non solo in
essi: si pensi alla pubblicit o alle battute di spirito);

4ftica (la lingua si concentra sul canale, cio sulla connessione psicologica o
)materiale che lega emittente e destinatario; ad esempio in una telefonata
espressioni come: Riesci a sentirmi?, Non ti sento, parla pi forte, o simili);

5metalinguistica (la lingua parla di s stessa, tipicamente nella grammatica: "il


) articolo determinativo singolare maschile"; o nelle varie procedure messe in
atto dai dizionari per definire un lemma);

6referenziale o rappresentativa o denotativa (la lingua descrive la realt in


)modo tendenzialmente oggettivo; ne sono tipici esempi testi come l'articolo di
un'enciclopedia, la trattatistica scientifica e scolastica, ecc.).

12. Definite la funzione persuasiva (o conativa). Alcuni esempi?

conativa (la lingua si orienta sul destinatario, tipicamente attraverso


l'imperativo e il vocativo; la funzione conativa evidente ad esempio in un
discorso politico, che mira a convincere il destinatario della bont di una certa
tesi o di una certa azione o decisione; o nella pubblicit, che vuole spingerlo a
comprare un determinato prodotto)

13. Da quale variazione dipendono le variet diafasiche?

Le variet diafasiche sono dipendenti primariamente dal carattere


dell'interazione e dal ruolo reciproco assunto da parlante (o scrivente) e
destinatario. Sono variabili al base del grado di formalit oppure l'informalit
della situazione comunicativa, al base del rapporto tra gli interlocutori e del
grado di controllo esercitato dal parlante.

14. Le caratteristiche della lingua della pubblicit.

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