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Storia

SCOPRIRE IL PASSATO, CAPIRE IL PRESENTE

n108
MENSILE Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna 8 - Germania 11,50 - Svizzera CHF 10,80 - Svizzera Canton Ticino CHF 10,40 - Canada CAD 11,50 - USA $ 11,50

CALCIO NORD VS CENTRO VS SUD

LE TRE
Quando la Juve
giocava in
cravatta: le divise
di una volta

ITALIE
CAMPANILISMI
LUOGHI COMUNI
BUROCRAZIA...
LE MILLENARIE
RADICI DEI NOSTRI
VIZI E VIRTU

Scacchi
DallIndia alla
Guerra fredda,
le sfide pi epiche
tra alfieri e pedoni

OTTOBRE 2015
4,90 in Italia LIMPERO DI ATENE TANTI AUGURI! LA NOSTRA AFRICA
COS, 2.500 ANNI FA, PERICLE I REGALI ANTICHI E LE CHE COSA RIMASTO
RUB IL TESORO DI DELO ORIGINI DELLE TRADIZIONI DELLA COLONIA ITALIANA
Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona PER FAR BELLA LA CITT DEL COMPLEANNO IN ERITREA
I V I L E E M O Z I O N I
WARS. RIV
DELLE GRANDI
D E L L A S T O R I A .
BATTAGLIE

In questo numero, dai greci ai marines americani, tutte le guerre combattute per millenni contro i predoni del mare nostrum.
In pi: la guerra di Crimea, linizio del declino della fanteria svizzera con la battaglia di Marignano e lesercito ottocentesco di Mussolini.

WARS. LA STORIA IN PRIMA LINEA

Disponibile anche in versione digitale su: Abbonati su: www.abbonamenti.it/wars


Storia
CI TROVI ANCHE SU:

108
ottobre 2015 focusstoria.it

Vittorio

L
Emanuele II,
a parola Italia
primo re di
IN PI...
una espressione unItalia dalle
geografica, una quali-
ficazione che riguarda
molte radici. 14 LEritrea
COLONIALISMO
italiana
Ad Asmara, capitale
la lingua, ma non ha il valore politico della prima colonia del
che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari Regno dItalia, resistono
insegne e architetture.
tendono ad imprimerle. Klemens von
Metternich, cancelliere di un impero
multinazionale, dal suo punto di vista 20 Lalleanza
GRANDI TEMI
di Delo
aveva buone ragioni per esprimersi in La lega greca, nata per
fare fronte comune
modo cos tagliente sulle pericolose contro i Persiani, serv in
aspirazioni unitarie della Penisola, nel realt a fondare limpero
1847. Di fatto, per, davanti a quel di Atene.
BPK / SCALA

vestito di Arlecchino di Stati e State-


relli, Metternich non aveva tutti i torti. 28 Con
SPORT
le divise
di una volta
Una ventina di anni dopo il patriota
piemontese Massimo DAzeglio diceva
la stessa cosa col suo celebre pur
TRE (E PI) ITALIE Come (e perch) sono
cambiate le maglie delle

34
squadre di calcio.
troppo s fatta lItalia, ma non si fanno
gli italiani. E anche oggi siamo eredi
di quella millenaria frammentazione,
Milano-Torino, rivali di stile
Lombardi e piemontesi padroni a casa propria. Poi Torino divenne capitale.
84 Carte
MISTERI
false
Scoprire un documento
come scoprirete in questo numero
risalendo alle radici, medioevali e oltre,
40
Tracce di Catalogna
inedito il sogno degli
studiosi. Ma linganno
dietro langolo.
dei nostri particolarismi. Gli stessi che In Sardegna, leredit catalano-aragonese del Trecento.
fecero confessare perfino a un auto-
crate centralista come Mussolini che 44 88 LaANNIVERSARI
fortezza del
I raccomandati del papa-re Mediterraneo
governare gli italiani, pi che difficile, 450 anni fa nacque La
gli risultava inutile. Come lelefantiaca amministrazione papalina si radic a Roma. Valletta, dalle macerie di
Jacopo Loredan
direttore 50 un assedio.

Italiani per caso


Le radici storiche degli stereotipi regionali, alla base dei nostri pregiudizi.
90 LaGIOCHIguerra
degli scacchi
R UBRICHE 54
Due capitali per un regno
Dalla nascita nel VI
secolo alla Guerra
4 LA PAGINA DEI LETTORI fredda, alfieri e pedoni
Napoli e Palermo, per secoli poli del potere in Meridione. si affrontano da secoli.

60
6 NOVIT & SCOPERTE
9 AGENDA
In laguna con gli Asburgo 98 Filippo
PERSONAGGI
Mazzei
10 MICROSTORIA Gli austriaci lasciarono spritz e schei, ma privarono Venezia della libert. il libertario
Medico, diplomatico
78 UNA FOTO UN FATTO
80 DOMANDE & RISPOSTE
66 e commerciante, fu
sempre in prima linea in
difesa delle libert.
La porta dellOriente
82 IN ALTRE PAROLE Puglia, il terzo polo del Sud, proiettato verso est.
102 TRADIZIONI
83 TECNOVINTAGE 72
Le radici della burocrazia
Buon compleanno!
Come si evoluta la
festa, nata nell800
110 FLASHBACK
Lamministrazione dello Stato italiano, pesante lascito preunitario. ma con usi anche pi
antichi.
In copertina: Cavour, papa Bonifacio VIII e Ferdinando I delle Due Sicilie. 3
GETTY IMAGES (2), SCALA, MONDADORI PORTFOLIO
LA PAGINA DEI LETTORI
Inviateci opinioni, idee, proposte, critiche. Pubblicheremo le pi interessanti oltre a una selezione
dei commenti alla nostra pagina Facebook. (www.facebook.com/FocusStoria). Scrivete a
Focus Storia, via Battistotti Sassi 11/a, 20133 Milano o alle-mail redazione@focusstoria.it

Caschi blu Albertini. Poich a pensar male si


conniventi in Bosnia fa peccato ma... verrebbe da
Sono stata di recente in Bosnia ed chiedersi cosa ci sia
Erzegovina e, bench mi abbia nell acqua (o altro)
fatto piacere leggere sul numero che bevono da
106 larticolo Balcani in fiamme, quelle parti.
non trovo giusto n storicamen- Enzo Terzuoli,
te n moralmente che riguardo Monteriggioni (Siena)
a Srebrenica della presenza Onu
si dica solamente non valse per Il dodo
a impedire scontri tra le due parti. portoghese...
Oramai si sa che fu vera e propria A proposito del vostro
connivenza, e non entro nei articolo sul dodo, nella
dettagli, per cui credo che sia ora rubrica Scienza e scienziati
che lEuropa e non solo quella dei del numero 107 di Focus Storia,
Tribunali Internazionali, ma anche volevo far presente che la parola
quella dei Cittadini si prenda le doido in portoghese sinonimo
sue responsabilit... Anche per della parola maluco, che vuole
rispetto delle 8.372 vittime e dei dire pazzo e pu anche avere
sopravvissuti. la connotazione di stravagante.
Carlotta Favaro, Piscina (To) Forse il termine era riferito allo
strano comportamento dellani- Il dodo dipinto
male estinto. da Roelandt

ARCHIVIO
4,90
*
Savery nel 1626.
il meglio di Shirley DOnofrio
NON VENDIBILE SEPARATAMEN

... e quello di Alice


TE DAL NUMERO DI

Una richiesta da un giovane lettore Vi scrivo per aggiungere una


FOCUS STORIA IN EDICOLA

Ho 14 anni e leggo Focus Storia dal n 11. Chiedo il vostro aiuto piccola informazione allinteres-
* PREZZO RIVISTA ESCLUSA

per risolvere un piccolo mistero. Tempo fa ho acquistato, a un sante articolo sullestinzione del
mercatino delle pulci, una ristampa del 1920 di uno spartito dodo pubblicato sul numero
Banfi del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Al suo interno ho trovato 107. Nelle ultime battute citate,
tre lettere (credo che il venditore non ne fosse a conoscenza). giustamente, lutilizzo del dodo
rie
E
ALTR
E LE

o Sono state scritte tutte in occasione del Santo Natale, tra gli da parte di Lewis Carroll come
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se ATE
la in STR
anni 1896 e 1901. personaggio di Alice nel Paese delle
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tto ILLU

a
allo
la p

str
I fatti pi incredibil
i e curiosi.
aro agli Ufo nostrani
In particolare mi hanno incuriosito perch scritte da due bam- Meraviglie; certamente come dite
Dallultimo lupo mann , nessun grande
Da Cesare a Beethoven e. Spesso vere
scampato alle mald
icenz bini, forse fratelli, di nome Antonio e Pietro Menna, come augu- voi il grande scrittore fu affascinato
rio ai genitori. In quelle del 1896 Pietro frequentava la prima ele- dallesemplare impagliato esposto
Una strana storia mentare e Antonio la seconda; la sua lettera risulta scritta a La allAshmolean, ma la scelta del
davvero strana Spezia. La lettera del 1901 scritta ancora da Antonio e, anche dodo ha un significato ben pi
Nello speciale Strane Storie si se non presente il cognome, per la grafia e per le decorazioni preciso allinterno delluniverso
cita il caso del misterioso ladro di che abbelliscono il foglio, sembrerebbe la stessa persona. narrativo di Alice. Il dodo appare
capelli che avrebbe imperversato Ho provato a consultare lAlbo doro dei caduti nella Prima guer- infatti nel terzo capitolo del ro-
nel 1942 a Pascagoula (Mississip- ra mondiale del ministero della Difesa, ma non vi alcun cenno manzo assieme ad altri animali an-
pi); per una strana coincidenza di entrambi. Inoltre facendo altre ricerche ho trovato tracce del tropomorfi tra i quali unanatra, un
(forse) nella stessa localit una cognome Menna per lo pi in Campania e non in Liguria. pappagallo e un aquilotto. Dietro
trentina di anni dopo si sarebbe Mi piacerebbe mettermi in contatto con eventuali discendenti questi personaggi si nascondono
verificato il rapimento da parte di dei due bambini, e magari restituire loro questi ricordi daltri tre personaggi reali, riconoscibili
alieni di due operai che confer- tempi, se fossero interessati. dai loro nomi: lanatra (duck in
marono la loro storia anche sotto Confido nel vostro aiuto e in quello dei lettori, grazie infinite. inglese) il reverendo Duckworth,
ipnosi. La storia venne anche Mario Emanuel Cannas amico e collega di Carroll; il pap-
raccontata nello sceneggiato Rai pagallo (lory) e laquilotto (eaglet)
Extra, con il compianto Giampiero sono rispettivamente Lorina ed
4
Un altro del Rano Raraku, ma non sono
mistero da prendere in considerazione in
dalla soffitta quanto abbandonati prima del
loro posizionamento finale.
Liberando una
vecchia soffitta Massimo Cabella
ho trovato questo
strumento. A caccia del serial
Qualcuno sa dirmi killer italico
cosa e soprat- Nel numero 107 si legge lattri-
tutto a che cosa buzione a Jack lo Squartatore del
serve? titolo di primo e pi famoso serial
Mario Volpi, Padova killer di tutti i tempi.
Ma se la fama di questo assassino
innegabile, non lo altrettanto
lattribuzione del poco invidiabile
Edith, sorelle di Alice Liddell, la I moai: sguardo al mare primato. Questo titolo appartiene
bambina realmente esistita che ha o alla terraferma? infatti allItalia: il primo serial killer
ispirato lomonima del romanzo. Nellarticolo sullIsola di Pasqua, documentato della Storia tal A proposito di
Queste persone erano presenti del numero 107, viene riportato Giorgio Orsolano, meglio noto co- Jack lo Squartatore
alla celebre gita in barca durante la che la maggior parte dei moai me la Jena di San Giorgio, autore Vi scrivo in merito allarticolo su
quale Carroll concep la storia del rivolta verso il mare. In realt solo di tre efferati omicidi a scopo di Jack lo Squartatore (Enigma non
Paese delle Meraviglie. un gruppo di moai stato posizio- stupro tra il 1832 e il 1835 (mentre risolto, n 107, a pagina 60) per
E il dodo? lo stesso Lewis Carroll, nato volutamente verso il mare. i delitti ricondotti allo Squartatore precisare che Francis Tumblety
il cui vero nome era, come da voi lAhu Akivi, gruppo di sette statue risalgono al 1888). La sua storia fu in realt arrestato a Londra nel
detto, Charles Dodgson. Luomo che rappresenterebbero secondo rimane purtroppo molto lacunosa, 1888, per pratiche omosessuali.
soffriva di una grave forma di bal- alcuni studiosi, i primi colonizzatori soprattutto per quanto riguarda la In seguito ottenne la libert su
buzie, e pronunciava il suo cogno- dellisola. Il loro sguardo punta di- sorte subita dal suo corpo. Vorrei cauzione e il 24 novembre fugg in
me Do-Do-Dodgson. Probabil- rettamente alla Polinesia, da dove quindi chiedere agli altri lettori America, passando per la Francia.
mente lautore, patologicamente si ritiene siano partiti. Tutti gli altri della rivista (che leggo dal lonta- A New York riusc ancora una volta
timido, vide nellaria sempliciotta Ahu sono rivolti verso linterno, ov- no 2007 e che spero di continua- a evitare la cattura finch, grazie a
del volatile unimmagine di se vero verso i villaggi che dovevano re a leggere ancora a lungo) se una soffiata, la polizia pot rintrac-
stesso. proteggere, come i pi famosi Ahu fossero a conoscenza di qualche ciarlo. Siccome non cerano prove
Mariano Rizzo Tahai, Ahu Tongariki e Ahu Nau notizia al riguardo. di un suo coinvolgimento nei delit-
Nau. Possono essere rivolti verso Andrea Verlucca Frisaglia, ti di Whitechapel e il reato di man-
La data della Pudicitia il mare i moai presenti nella cava Castellamonte (Torino) cata comparizione non era tale da
Nellerrata corrige del numero 107 attribuire alla polizia britannica la
scrivete che le monete raffiguranti facolt di chiedere lestradizione,
la dea Pudicitia risalgono al 270 I moai dellIsola di Pasqua: probabilmente ci si limit a sorve-
in prevalenza sono rivolti
dopo Cristo. un errore: infatti si gliarlo. Ma Tumblety scomparve
verso la terraferma.
conoscono monete raffiguranti di nuovo, e successivamente si
tale divinit a nome di Sabina (mo- ebbe notizia della sua morte nel
glie di Adriano), ben 150 anni circa 1903. Linterruzione degli omicidi
prima della data da voi indicata di Jack lo Squartatore coincide con
(troppo generica) e anche a nome la partenza di Tumblety, e questo
di Giulia Domna (moglie di Setti- stato un possibile indizio della sua
mio Severo), 50 anni circa prima colpevolezza.
della data da voi indicata. Essendo Sara Palladino
il vostro (e nostro) un mensile di
storia, le date hanno una certa I NOSTRI ERRORI
importanza. Focus Storia n 106, pag. 25: la
Enrico Gambetta loggia della foto in alto quella
del Bigallo, non dei Lanzi. Focus
Storia n 107, pag. 59: nel titolo
Concordiamo: le date sono del riquadro su Serse, abbiamo
importanti. La nostra data- scritto flotta invece di esercito,
zione era in effetti troppo recente. come correttamente spiegato nel
GETTY IMAGES

testo; pag. 85: la fotina nella cro-


Ringraziamo il lettore della preci- nologia riferita allEsposizione di
sazione numismatica. Parigi del 1889, non del 1855.

5
novit e scoperte
In Africa 49mila anni fa per il body painting

PITTURA AL
U
na ricerca condotta vera notizia che inventaro-
Con una freccia dalle Universit del
Colorado e da quella
no questa formula prima del-
la comparsa dellallevamen-
nella vertebra sudafricana di Johannesburg
ha dimostrato che gli antichi
to: il che significa che queste
popolazioni catturavano bu-

P rendersi nella schiena una


freccia con la punta di bronzo
lunga 5,6 cm e sopravvivere:
Sopravvissuto. Un recente
studio condotto dallUniversit
dellIrlanda del Nord aggiunge
abitanti del Sudafrica, 49mila
anni fa, crearono una mistu-
ra di ocra rossa e latte per di-
fali, impala e altri animali lo-
cali procurandosi il loro latte
proprio perch apprezzavano
accaduto a un guerriero dellEt qualche notizia su di lui. So- pingere (e dipingersi). Ma la il prodotto come ingrediente
del ferro vissuto nel Kazakistan pravvissuto alla brutta ferita,
Centrale nellVIII-VI secolo a.C. potenzialmente letale, luomo
I pochi resti ossei erano sepolti camp abbastanza perch losso
in un imponente tumulo (kur- si riformasse intorno al metallo.
gan) alto in origine 2 metri e Anche le costole mostrano segni
dal diametro di 22,5: segno che di fratture risanate, si ignora se
luomo apparteneva agli contemporanee alla ferita della
Sciti (o Saka), feroci nomadi freccia. Dalle analisi risulta poi
delle steppe euroasiatiche, che luomo era alto 174 cm (alle-
e che era di casta nobile, poca la media era di 165) e aveva
lunica ad avere diritto tra i 25 e i 45 anni. Mangiava
a una di queste tombe molto miglio, che era forse un
monumentali. cereale riservato ai vip.  (g. l.)

Dipinti docra
GETTY IMAGES

Body painting su bambini


etiopi. Lusanza di dipingersi
il corpo con locra
antichissima. Per la prima
Trapassato volta in reperti risalenti
La vertebra dellVIII-VI secolo a.C. con il a 49mila anni fa stata
frammento di freccia incastrato (nel tondo). rinvenuta mista a latte.
A sinistra, una lancia dellEt del ferro.

1 Carico intatto 2 Autoattacco batteriologico 3 Il Corano pi antico


IN PILLOLE

Una nave romana che trasportava materiali Negli Anni 50 fu sperimentata in modo In Inghilterra stata datata al radiocarbonio
da costruzione stata ritrovata nelle acque controllato unarma batteriologica a San una copia del Corano: del 560-645 d.C. e
della Sardegna. Il carico era intatto: la nave Francisco (Usa). Lo scopo era valutare gli risulta essere la pi antica al mondo. Fu
si pos integra sul fondale. effetti di un attacco su aree sensibili. redatta pochi anni dopo la nascita dellislam.

6
si usava una mistura con un ingrediente finora mai trovato

LATTE E OCRA
per decorare il corpo, pietre seina (la proteina principale albero, ma la prima volta
o lastre di legno. del latte). che viene scoperto luso del-
Le tracce di questa partico- Mai vista. Nella storia la propriet legante del latte
lare tintura sono state rinve- delluomo primitivo abbia- per realizzare una tinta. Al-
nute nella grotta di Sibudu, mo testimonianze di pittu- lo studio hanno partecipato

RUE DES ARCHIVES/MONDADORI PORTFOLIO


nel Nord del Paese, dove gli re realizzate con ocra, terra, anche lIstituto di Paleonto-
studiosi hanno riscontrato, persino resina e gomma di logia di Roma e le Universit
sui frammenti di pietra ana- di Pisa e Napoli.
lizzati, un alto livello di ca- Arianna Pescini

Evita Pern ancora in


splendida forma, nel
gennaio del 1951.

Lultima
speranza
per Evita
A ndrew Lloyd Webber dovrebbe
forse riscrivere la fine del suo
famoso musical Evita. In effetti,
come si sa, Evita, la carismatica
moglie del politico argentino Juan
Pern, mor il 26 luglio 1952 a
Buenos Aires a causa di un tumore
allutero diagnosticato nel 1950:
molto provata, pesava solo 37
kg alla sua ultima apparizione in
pubblico, il 4 giugno 1952. Oggi,
grazie alle ricerche eseguite da un
neurochirurgo della Yale University
Medical School, Daniel Nijensohn -
basate sullanalisi di lastre eseguite
dopo la morte di Evita e interviste a
testimoni -, si scoperto che Evita
fu lobotomizzata in gran segreto
poche settimane prima di morire,
su espressa richiesta del marito.
Intervento inutile. Lo scopo
delloperazione era attenuare i
ISTOCKPHOTO

dolori di Evita, ma anche impedire


comportamenti pericolosi: durante
lultima fase della malattia, infatti,
la donna si era mostrata aggressiva,
e i suoi discorsi sempre pi radicali
4 Lince da compagnia 5 Davvero invincibile avrebbero potuto destabilizzare il
Paese. Secondo la ricostruzione, la
In Illinois (Usa), in una tomba della cultura Ritrovati al largo dellIrlanda i resti della
Hopewell di 2mila anni fa, stato trovato uno Juliana, un vascello dellInvincibile Armata lobotomia non ebbe gli effetti spe-
scheletro di lince con un collare di conchiglie spagnola affondato nel 1588. Sono stati rati ed Evita smise di nutrirsi dopo
e zanne dorso, forse un animale domestico. recuperati cannoni ancora ben conservati. loperazione, accelerando lesito
fatale. (f.-x. b.)

7
novit e scoperte

Arles come Sotto, le pagine del


codice realizzato con

Pompei pelle di razza (a destra),


che si utilizza
anche oggi, per
U n monumentale affresco di
et romana stato riportato
alla luce nella sala dei banchetti
oggetti di lusso.
FRANCO BALISTRERI/SOPRINTENDENZA DEL MARE

di una villa ad Arles (Francia).


Autori della scoperta sono gli
esperti del Muse dpartemen-
tal Arles Antique, impegnati dal
2014 nello scavo di un quartiere
residenziale romano nella zona
di Trinquetaille, una sorta di Be-
verly Hills dellepoca, come ha

GETTY
sottolineato larcheologo Alain

Un codice davvero... di razza


Genot. Abitata da personaggi in
vista e abbandonata dopo un
incendio alla met del III secolo,
per il suo ciclo decorativo dai Restaurato un manoscritto del Settecento ripescato in Sicilia:
colori accesi la dimora stata
paragonata alle celebrate ville
scritto su pelle di razza proveniente dal Sud America.

U
campane, come quella dei Mi- n manoscritto realiz- settimane si sono concluse le colare natura della pelle: si
steri e quella di Boscoreale. zato in pelle di razza difficili operazioni di restauro tratta, infatti, di pelle di una
Puzzle. Le pitture di Arles, di una specie origina- e sono stati pubblicati gli stu- razza che vive esclusivamen-
datate tra il 70 e il 20 a.C., sono ria del Sud America linsoli- di sui codici venuti dal ma- te nei mari del Sud America.
riconducibili al cosiddetto se- to reperto portato alla luce da re, pronti per essere esposti Abbiamo scoperto che era un
condo stile decorativo pompe- alcuni pescatori siciliani. Lo al pubblico. materiale utilizzato soprattut-
iano, raro in Francia. A catturare hanno trovato a una profon- Esclusivo. soprattutto il to in Francia nel Settecento,
lattenzione, in particolare, dit di circa 450 metri, assie- codice fatto di pelle di razza per realizzare oggetti di lusso,
stata la figura di una giovane me a un altro codice fatto di che costituisce una grande no- darredo e per uso personale.
musicista dallo sguardo intenso. pergamene non utilizzate ma vit, spiega Sebastiano Tusa, quello che i francesi chia-
Ancora ignoto, tuttavia, il sog- rilegate. I due codici sono del soprintendente del Mare della mano galuchat. E che ancora
getto del ciclo, frammentato in XVIII secolo. Il ritrovamento, Regione Sicilia. Sia per il di- oggi viene utilizzato dalle ca-
oltre 12mila pezzi: un immenso unico nel suo genere, risale verso assemblaggio dei fogli, se di alta moda. 
puzzle che gli archeologi tente- al 2008, ma solo nelle scorse sia, soprattutto, per la parti- Aldo Bacci
ranno di assemblare nel corso
dei prossimi anni.  (s. z.)

Riccioli doro dalla Danimarca


U n cumulo di oltre 2mila minu-
scoli ricci doro stato trovato
dagli archeologi Flemming Kaul e
La risposta, per Kaul, evidente:
Loro ha il colore del Sole, brilla
come il Sole ed indistruttibile,
tuisce preziosi manufatti: a partire
dallOttocento, infatti, l sono state
portate alla luce notevoli quantit
Kirsten Christensen nel sito dellan- immortale ed eterno. di gioielli e vasellame doro. Gli ar-
tica citt danese di Boeslunde. Caccia al tesoro. Non la prima cheologi si sono cos convinti che
La musicista
ritratta su una Realizzate tra il 900 e il 700 a.C., le volta che il sito di Boeslunde resti- in et preistorica Boeslunde fosse
pittura di raffinate spirali erano forse parte una delle maggiori aree
epoca romana della decorazione dellabito o del Uno dei riccioli dellEt sacre del Nord Europa e
rinvenuta ad copricapo cerimoniale di un sovra- del bronzo trovati in che il suo sottosuolo na-
Arles (Francia). no. I riccioli furono offerti in dono Danimarca: sono doro. sconda molti altri ogget-
in stile al Sole, simbolo sacro per eccellen- ti di valore. Per questo si
pompeiano. za nellEt del bronzo. Il motivo? continua a scavare. (s. z.)
agenda
A cura di Irene Merli

MOSTRA FIRENZE

Il mondo prima di Colombo


MOSTRA MILANO

Etruscans@EXPO
Installazioni multimediali e Goo-
gle Glass ci portano in 3 tombe di
Tarquinia e in un banchetto ripro-
dotto a grandezza naturale.
fino al 31/10. Universit Statale.
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FOTOGRAFIA TORINO
Boris Mikhailov-
Maschera funebre Chim- Ukraine
Lambayeque (1300 d.C.).
300 scatti di un grande fotografo
Sotto, piatto maya tripode, in
dellex Urss raccontano gli ultimi
ceramica policroma, 600 d.C.
50 anni di difficile storia ucraina.

I
1/10-8/12. Camera-Centro per
l Nuovo Mondo, fino al ture, abilit tecniche e arti- cas, dalla cultura Chavn a la fotografia. Info: camera@
1492, per lEuropa non stiche di popoli che visse- quelle Tiahuanaco e Moche. camera.to, www.camera.to
esisteva. Limpresa di ro in Messico, Guatemala, Le opere provengono dalle
Colombo e quelle successi- Belize, Honduras, Salvador, collezioni medicee (i signo-
ve rivoluzionarono una vi- Panama, Colombia, Ecua- ri di Firenze furono tra i pri- RIEVOCAZIONE SERMONETA
sione culturale millenaria, dor, Per. Dagli Olmechi ai mi a raccogliere manufatti
che aveva come asse Grecia- Maya, dagli Aztechi agli In- delle Indie), dal Muse du Battaglia di Lepanto
Roma e lOriente. Portando Quai Branly di Parigi e da Nel centro in provincia di Latina
alla ribalta della Storia le ci- importanti raccolte interna- si celebra il ritorno di Onorato
vilt che da migliaia di anni zionali. Risultato? Sfilano Caetani dalla battaglia del 1571.
fiorivano dallaltra parte davanti ai nostri occhi 11-12/10. Info: 0773 30312,
www.prolocosermoneta.it/
dellOceano Mare, nelle maschere laminate rievocazione-storica-battaglia-
Indie. La mostra fio- di metalli prezio- di-lepanto.html
rentina Il mondo che si, statuette po-
non cera rende con- licrome, figuri-
to dei tesori lascia- ne antropomor- RIEVOCAZIONE S. AGATA DE GOTI
ti dalle popolazioni fiche, vasi fune-
precolombiane. bri a forma di Lassedio di
Inediti. Il percorso granchio, arma- Re Ruggero
della mostra propone dillo, rospo o ca-
Si rifa lassedio del 1135 con
oltre 120 opere, qua- ne: non c cer-
potenti macchine da guerra e la
si tutte mai viste in Ita- to da annoiarsi, vi- richiesta di perdono da parte dei
lia, che illustrano societ, sitando questa esposi- signori del paese in provincia di
miti, divinit, giochi, scrit- zione. Benevento.
2-3/10 Info: 800 508990,
Fino al 6/3/2016. Museo archeologico nazionale. Info e prenotazioni: 055 23575, www.firenzemusei.it www.frammentidepoca.it

9
microstoria
A cura di Aldo Carioli, Marta Erba, Giuliana Rotondi e Daniele Venturoli

DE AGOSTINI/GETTY IMAGES
PAROLE DIMENTICATE

R E C O L E N D O
un aggettivo e deriva dal latino recolendus (onorato): indica una persona o una cosa
degna della massima deferenza e di grande rispettabilit.

IL MITO
LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO

DIDONE, personaggio
chiave dellEneide di Virgilio,
la regina fenicia che aveva
fondato Cartagine (sopra,
in un dipinto settecentesco
di Antoine Coypel). Per
volere degli di, si innamo-
ra di Enea, leroe troiano LA VIGNETTA

TERRE PERDUTE
giunto naufrago nella sua
terra dopo una tempesta.
Disperata per la partenza
delleroe (spinto in Italia con
la missione di fondare Ro-
ma), Didone si trafigge con I difficili rapporti fra Germania e Francia sono una A caro prezzo. La vignetta qui sopra, uscita l11
la spada che Enea le aveva vera miniera per gli appassionati di caricature. Tra marzo 1871 sulla rivista francese La caricature, mo-
donato, gettandosi poi nel i temi pi rappresentati merita il posto donore stra lallegoria della Francia che perde il braccio
fuoco di una pira sacrificale. la Guerra franco-prussiana. Alla fine del conflitto, dellAlsazia-Lorena, firmata dal disegnatore Pilotell.
Odio antico. Il mito serve combattuto fra il luglio 1870 e il maggio dellanno Titolo della vignetta Lesecutivo. A compiere lam-
a Virgilio per giustificare successivo, la Prussia risult non solo vittoriosa, ma putazione il governo della Repubblica (il sole na-
lorigine delle Guerre puni- anche rafforzata nella sua veste di grande Reich scente): luomo con la sega Adolphe Thiers, pre-
che tra Roma e Cartagine tedesco, sotto la ferma guida del cancelliere Otto sidente della Repubblica che negozi il Trattato di
e il presunto odio atavico von Bismarck. Sullaltro fronte, il Secondo impero Francoforte, che sanc la cessione alla Germania di
tra i due popoli. Ma la triste di Napoleone III (del quale dal settembre 1870 quei territori. Il sangue della Francia mutilata fini-
vicenda di Didone ha anche prese il posto la Terza repubblica nata dopo la fine sce nellelmetto prussiano, come i soldi dei danni
aperto la strada alla figura della Comune parigina) sub una clamorosa ba- di guerra. Le due regioni torneranno francesi dopo
letteraria della donna sedot- tosta. Il risultato fu, oltre a un ridimensionamento la Prima guerra mondiale, ma furono di nuovo oc-
ta e abbandonata. politico, una riduzione del territorio nazionale. cupate dai tedeschi nella Seconda (1940-45).

10
CHI LHA DETTO? IL NUMERO
ULLSTEIN/ALINARI

50
Gli abitanti di Roma allinizio del VI
secolo, dopo la caduta dellImpero
dOccidente. Nel II secolo erano un
MILA milione e mezzo circa.

TOP TEN

I PIONIERI DELLA MEDICINA


Ambroise Par (c.1510-90)
Nudi alla meta 1 Considerato il padre della chirurgia

GETTY IMAGES
Lespressione attribuita a Mus- Privazioni. Oggi si usa per sot- moderna. Ha introdotto loperazione di
solini (foto): lavrebbe usata nel tolineare che il raggiungimento correzione del labbro leporino.
1923, in occasione dellannes- di un obiettivo impone rinunce, Stephen Hales (1677-1761)
sione del Dodecaneso allItalia, ma anche per prendere in giro 2 Botanico, chimico, fisiologo e teologo.
rifiutando il titolo di duca di Ro- chi, per eccesso di idealismo, af- Misur per la prima volta la pressione del
di, cio unonorificenza ai suoi fronta grandi sacrifici per ritro- sangue in diversi animali.
occhi vuota e vanitosa. varsi con un pugno di mosche.
James Young Simpson (1811-70)
3 Ostetrico, scopr le propriet anestetiche
del cloroformio e lo introdusse allinizio
LOGGETTO MISTERIOSO nella pratica ostetrica.
Ignc Semmelweis (1818-65)
uno stelo in ferro a uncino, con una torsione nella
4 Cap che la febbre che uccideva le
zona centrale. lungo 24 centimetri, largo 3 e pesa puerpere era dovuta alla scarsa igiene
circa 80 grammi. Di cosa si tratta e per cosa poteva dei medici: bastava lavarsi le mani.
essere utilizzato? Rudolph Matas (1860-1957)
5 Primo a usare lanestesia spinale negli
Stati Uniti e, soprattutto, il primo a curare
chirurgicamente un aneurisma.
Aspettiamo le vostre risposte, indicando anche la l ocalit, a questi Karl Landsteiner (1868-1943)
indirizzi: Focus Storia, via Battistotti Sassi, 11/a - 20133 Milano 6 Biologo e fisiologo, ha scoperto i gruppi
oppure a redazione@focusstoria.it sanguigni. Nel 1940, con Alexander Wie-
ner, ha scoperto anche il fattore Rh.
stato Serafino Confalonieri di Ranica (Bergamo) il let- Alexis Carrel (1873-1944)
tore pi veloce nellindovinare loggetto misterioso del 7 Chirurgo e biologo, mise a punto le
numero scorso: era un raccoglitore di frutta metallico. tecniche di sutura dei vasi sanguigni che
Veniva inserito in cima a un bastone e permetteva di rac- rendono possibili i trapianti di organi.
cogliere i frutti che si trovavano sui rami pi alti.
Louis S. Goodman (1906-2000)
8 Fu uno dei primi a sviluppare un che-
mioterapico per la cura del cancro ricavato
VOCABOLARIO: PAGINA modificando liprite (un gas letale).
SHUTTERSTOCK

Willem Johan Kolff (1911-2009)


I Romani scrivevano su piastre di piombo oppure su tavolette
dette pugillares. Queste ultime erano fatte di legno
9 Pioniere dellemodialisi, a lui si deve
di cedro o di avorio e venivano poi ricoperte di lo sviluppo di uno dei primissimi esempi
cera colorata o bianca. Ogni tavola era guar- di rene artificiale.
nita tutta intorno da una stretta cornice. Su Per-Ingvar Brnemark (1929-2014)
queste i Romani, con un punzone di ferro 10 il padre della moderna implantologia:
(stilo), imprimevano le parole (pange- ha studiato losteointegrazione, la fusione
bant versus): dal verbo pangere sarebbe tra un osso e un impianto artificiale.
derivata la parola pagina.

11
INIZIATIVE

ASTROSAMANTHA
INCONTRA
NASA (2)

MERCOLED 7 OTTOBRE, ORE 18:00


Dallo spazio a Milano
Al Planetario Ulrico Hoepli

H
a portato in orbita lItalia, prima donna astronauta
del nostro Paese a bordo della Stazione Spaziale
Internazionale. Il prossimo 7 ottobre, insieme ai suoi
compagni Terry Virts e Anton Shkaplerov, Samantha
Cristoforetti racconter i dettagli della missione, conclusa lo scorso
11 giugno dopo 199 giorni di permanenza nello spazio. I lettori e gli
appassionati potranno incontrarli in un evento organizzato da Focus
in collaborazione con lAgenzia spaziale europea, lAgenzia spaziale
italiana e lAeronautica militare italiana. Levento speciale si terr
presso il Planetario Ulrico Hoepli di Milano. Attenzione! I posti
sono limitati: sul sito Focus.it trovate le istruzioni per prenotare.
Chi non riuscisse a farlo in tempo potr comunque seguire
levento sui maxischermi installati al di fuori del Planetario.
13
COLONIALISMO

Ad Asmara, capitale della prima colonia del


Regno dItalia, insegne, nomi e architetture
ricordano ancora oggi quel periodo

LEritrea
italiana
A cura di Anita Rubini
Asmara
come Roma
Palazzo Falletta
(1937-38), edificio
residenziale e
commerciale di
Asmara in stile
razionalista, simile
a tanti di Milano
e Roma. Sotto, il
Cinema Impero,
ERIC LAFFORGUE/RAPHO

in stile Art Dco:


costruito nel 1937,
il pi grande
della citt.

Pronti a spiccare il volo


A sinistra, la stazione di servizio Fiat Tagliero:
fu costruita in stile futurista ad Asmara nel 1938. Dopo
oltre 70 anni ledificio, che ricorda la forma di un aereo,
intatto e tutelato: non pu subire modifiche strutturali.
2009 MCT (2)

15
ERIC LAFFORGUE/RAPHO

Quartieri italici
Qui sopra, un edificio del quartiere
Alfa Romeo, dal nome della
fabbrica che sorgeva poco distante
dal centro di Asmara.
In alto a destra, il palazzo della
vecchia Banca commerciale di
Eritrea: originariamente ospitava
lUfficio dei lavoratori del sale
eritrei. Durante loccupazione
italiana divent prima la sede dei
Balilla e poi della Banca dItalia.
A destra, la ferrovia che collega
Asmara e Massaua, principale
porto dellEritrea: fu costruita
dagli italiani tra il 1887 e il 1932.

Costruita quasi
dal nulla per
essere capitale
nel 1897, Asmara
divent una
piccola Roma,
una citt africana
dallaspetto
occidentale
16
C RONOLOGIA

STORIA DI UNOCCUPAZIONE:
IL CORNO DAFRICA ITALIANO
La presenza italiana in Africa Orientale cominci nell800. Ma con
il fascismo si concretizz il sogno velleitario di un grande impero
coloniale. Ecco le tappe delloccupazione e come fin.
1885
Un corpo di spedizione italiano occupa la
fascia costiera eritrea tra Massaua e Assab.
Tensioni con lEtiopia.

1889
Francesco Crispi rilancia la politica coloniale
italiana in Africa. La Somalia diventa protet-
torato italiano.
VERONIQUE DURRUTY/RAPHO

GENNAIO 1890
Viene costituita la Colonia di Eritrea.
Si tratta della prima colonia del Regno
dItalia in Africa.

1895
Riprende loffensiva espansionistica
italiana contro limpero etiope. Scontri fra reparti coloniali ed etiopi
durante la Battaglia di Adua (1896).
1 MARZO 1896
Ad Adua 16mila italiani si scontrano
con 70mila etiopi. Per lItalia un disastro:
7mila rimangono sul campo.

5 APRILE 1908
Nasce la colonia della Somalia italiana.

2 OTTOBRE 1935
Mussolini annuncia linizio delle ostilit
on lEtiopia.

3 OTTOBRE 1935
Lesercito italiano, forte di 450mila uomini,
invade lEtiopia.

2 NOVEMBRE 1935
Per laggressione allEtiopia lItalia condan-
nata dalla Societ delle Nazioni con pesanti
sanzioni economiche. Truppe italiane durante linvasione
dellEtiopia (1935-36).
5 MAGGIO 1936
Il generale Badoglio alla testa dellesercito
occupa Addis Abeba. La guerra del 1935-36
fu vinta utilizzando ampiamente anche armi
vietate, come i gas.

9 MAGGIO 1936
Etiopia, Somalia ed Eritrea sono unite
nellAfrica orientale italiana. Il re assume il
titolo di imperatore dEtiopia e Mussolini
proclama la nascita dellimpero italiano.

PRIMAVERA 1941
LAfrica orientale italiana occupata dalle
truppe britanniche e a novembre
cessa di esistere.

10 FEBBRAIO 1947
Con la sottoscrizione del Trattato Il generale Pietro Badoglio in Etiopia
LUCA ZANETTI/LAIF

di Parigi lItalia rinuncia alle colonie africane. dopo loccupazione italiana.


17
Asmara negli
Anni 30 divenne
un laboratorio di
urbanistica in cui
si sperimentavano
le idee di giovani
architetti italiani

In forma per il duce


Una Fiat 1100 del 1940. In Eritrea le vecchie

LUCA ZANETTI/LAIF (4)


auto degli italiani sono diventate da
collezione. Sotto, una piscina degli anni
Trenta. Mussolini ricorse spesso allo sport
come strumento di propaganda.
Italiani brava
gente?
Un balcone in stile
italiano e linterno di
una delle farmacie
pi antiche di
Asmara. Nel periodo
fascista nelle colonie
furono emanate
leggi razziali che
compromisero i
rapporti con la
popolazione locale.
VERONIQUE DURRUTY/RAPHO

Passaggio
di consegne
Una sala bowling di
Asmara: fu costruita
negli Anni 50 e
serviva a intrattenere
le truppe americane
di stanza in Eritrea.
Dopo lespulsione
degli italiani (1941),
gli Alleati presero il
controllo del Corno
dAfrica.

19
I GRANDI TEMI
LA LEGA DELIO-ATTICA

LALLEANZA
DI DELO
La lega greca nacque
nel 478 a.C. per
creare un fronte
comune contro i
Persiani. I suoi fondi
servirono per a
Pericle per fondare
limpero di Atene
DREAMSTIME

Pericle, laccentratore
Busto di Pericle oggi al British
Museum di Londra: fu lui a decidere di
spostare ad Atene i congressi annuali
delle citt della lega (454 a.C.).
INTANTO NEL MONDO

GRECIA ALTRI PAESI CULTURA

509 a.C.
Secondo la leggen-
da lultimo re di Ro-

T
506 a.C. ma, letrusco Tarqui-
utti i presenti giurarono che, da quel momento in poi,
Prima assemblea nio il Superbo, viene
avrebbero condiviso amici e nemici; quindi, come la della lega pelopon- cacciato dalla citt. Si
solennit del momento richiedeva, ognuno fece cade- nesiaca, unallean- apre lepoca repubbli-
re in mare un blocchetto di ferro rovente. Solo quando za permanente di cana dellUrbe.
quei lingotti fossero riemersi, si diceva, il patto avrebbe avuto fi- carattere difensivo,
stretta tra Sparta e
ne: cio mai, in teoria. Cos si concluse lassemblea convocata da
le maggiori citt del 500 a.C.
Atene sullisola di Delo nel 478/477 a.C.: qui, vicino al tempio di Peloponneso. In Mesoamerica si svi-
Apollo, pi di cento poleis marittime greche, per lo pi della Io- luppano le prime cit-
nia (antica regione ellenica sulla costa dellAsia Minore), si uni- t maya, mentre la ci-

GETTY
rono alla citt attica nella cosiddetta lega navale di Delo, pi no- vilt precolombiana
degli Zapotechi, fiori-
ta come lega delio-attica.
ta nella valle di Oaxa-
Il loro scopo era prendersi vendetta dei mali subiti, saccheg- ca, allapogeo. 496 a.C.
giando la terra del Re, il persiano Serse, che aveva messo a ferro Nasce il dramma-
e fuoco la Grecia. Lo raccontava lo storico greco Tucidide e dice- turgo greco Sofocle,
va il vero, ma cera anche dellaltro. Le fonti antiche ci permet- considerato, insieme
tono di capire che la lega fu creata non soltanto per continuare 493 a.C. a Eschilo ed Euripi-
Dopo la vittoria con- de, uno dei maggiori
la lotta contro la Persia, ma anche per altri fini non dichiarati: si tro i Latini, i Roma- poeti tragici dellanti-
trattava di un piano di potenza imperialistico, volto a subordi- 492 a.C. ni firmano un tratta- ca Grecia.
nare gli Ioni e a fare di Atene una forza dominatrice dellEgeo e, Il re di Persia Dario I to con i vinti (foedus
pi ampiamente, del Mediterraneo orientale, chiarisce Giovan- conquista la Tracia cassianum). LUrbe ri-
ni Parmeggiani, docente di Storia Greca allUniversit di Ferrara. e la Macedonia conosce lautonomia
e ingiunge alle citt delle citt latine, ma
La forza della paura. Sfruttare la paura degli altri, incanalarla greche di sottomet- tiene per s il coman-
verso un nemico comune (vero o creato a tavolino) e cavalcarla tersi allimpero persia- do in guerra.
no. Scoppia la prima
guerra persiana.
486 a.C.
In India muore
Siddhartha, ossia il
monaco Gautama
482 a.C. Buddha, fondatore
481 a.C. Il re di Persia Serse I del buddhismo e una
Sparta riunisce a Co- ordina al suo eserci- delle pi importanti
rinto le poleis greche, to il sacco della citt figure spirituali e reli-
per fondare lallean- di Babilonia, annessa giose dellumanit.
za panellenica al fi- allImpero persiano di
ne di contrastare lin- Ciro II nel 539 a.C.
vasione persiana in
Grecia, ma aderisco-
no solo 32 citt, Ate-
ne compresa.

480 a.C.
Il re di Persia Serse
parte da Sardi con un
esercito di oltre 10mi- 479 a.C.
la uomini per invade- Muore il filosofo ci-
re la Grecia e d inizio nese Kung Fu-Tzu,
CORBIS

alla seconda guerra meglio noto come


persiana. Confucio.

478-477 a.C.
Aristide prende il co-
mando delle opera-
zioni antipersiane.
Nasce la lega navale
delio-attica.

21
I GRANDI TEMI

CORBIS
LA LEGA DELIO-ATTICA

Marmara
Taso
Samothrki
Gkeada

Lmnos

Corf

Skathos
Skpelos Lemno
Skros Mar

Locride
Egeo
Cefalonia Itaca Khos

Atene
ndros
Samo
Zante Tnos Ikara
Ka
Kthnos Sros Delo Mkonos Ptmos
Srifos Pros Nasso Lros
Sparta
Sfnos Klimnos
Kos
Verso la guerra Mlos
os Amorgs

Tlos
Come si presentava la Astiplaia
Thra
Grecia allinizio della Guerra
Rodi
del Peloponneso: quelli in
verde sono i territori delle
Krpathos
poleis alleate, quella in rosso
lAttica, sotto diretto controllo
ateniese. Nel tondo, lingresso C r e t a
al santuario di Apollo a Delo.

Solo le poleis che assicuravano linvio di


navi erano esentate dal versamento
del tributo annuo di 460 talenti
GETTY IMAGES (2)

per acquisire potere non solo un trucchetto della moderna poli-


tica: succedeva gi 2.500 anni fa, nellantica Grecia. E per gli Ate-
niesi, l a Delo, fu piuttosto facile metterlo in pratica: per capirne
il perch, occorre per fare un passo indietro. A met del secolo
precedente, i Persiani venuti da Oriente avevano sottomesso le
La mente citt greche della Ionia: nonostante laiuto di Atene e di Eretria,
economica il tentativo dei Greci dellAsia Minore di recuperare la propria in-
Aristide, politico e dipendenza, nel 500/499 a.C., era stato un flop.
militare ateniese: Sedata la rivolta e conquistata anche la Tracia, il re di Persia
fu lui a stabilire Dario I aveva inviato il suo esercito a punire Atene (490 a.C.) e,
lammontare del gi che cera, a sottomettere tutta la Grecia. Non ci riusc, ma il
tributo annuo che piano, interrotto dalla morte del sovrano, venne ripreso da suo
ogni citt-Stato figlio Serse dieci anni dopo. I Greci, uniti nellalleanza panelleni-
doveva versare ca (32 poleis guidate da Sparta, Atene compresa), erano riusciti
alle casse federali a cavarsela per il rotto della cuffia: dopo pesanti sconfitte, la vit-
della lega. toria nella battaglia navale di Salamina (479 a.C.), ottenuta so-
prattutto grazie agli Ateniesi, aveva ribaltato le sorti della guerra.
Due galli nel pollaio. Lanno dopo, a Platea e a Micale, il suc-
cesso ellenico fu definitivo. Linvasione persiana era stata ferma-
ta, ma ora nel pollaio dellEgeo i galli erano diventati due: a Spar-
INTANTO NEL MONDO

474 a.C.
La flotta siceliota co-
mandata da Ierone I
di Siracusa sconfig-
ge gli Etruschi nel- 469 a.C.
la battaglia navale di Ad Atene nasce il filo-
465 a.C. Cuma, impedendo la sofo Socrate, uno dei
La flotta e leserci- loro espansione nei pi importanti espo-
to della lega delio-at- territori della Magna nenti della filosofia
tica, comandati dal- Grecia. occidentale.
Lisola del lo stratego ateniese
tesoretto Cimone, ottengono
Delo vista dallalto: una doppia vittoria
qui nei primi sui Persiani sul fiume
anni della lega Eurimedonte, in Asia
Minore.
si tenevano i
congressi annuali e
si custodiva il tesoro
delle citt alleate. 461 a.C.
Pericle diventa signo-

GETTY
re di Atene: d avvio
a una politica estera
molto aggressiva che
desta la preoccupa-
zione di Sparta.

460 a.C.
Inizia la Prima guer-
ra del Peloponneso,
una definizione in cui
gli storici raccolgono
la lunga serie di scon-
tri fra Atene e le cit-
t della lega pelopon- 453 a.C.
ta, da sempre potenza egemone, si era aggiunta Atene, forte della nesiaca: si concluder Ha inizio in Cina il co-
flotta nuova di zecca voluta dallo stratego Temistocle, il vincitore nel 445 a.C. siddetto periodo dei 450 a.C.
di Salamina. Gli Ioni, che non avevano smesso di sognare lauto- regni combatten- A Roma, una com-
nomia, videro nel pi giovane e combattivo galletto, ma soprat- ti: i reami nati dalla missione di dieci le-
tutto nella sua forza sul mare, lunica possibilit per riconquistare spartizione dello Sta- gislatori, mette per
to di Jin ingaggiano iscritto su dodici ta-
definitivamente la libert. Cos, dopo lallontanamento di Pausa- una dura lotta fra lo- vole di bronzo, poi
nia, il comandante spartano della flotta panellenica, che era sta- ro per la supremazia: esposte nel Foro, le
to accusato di aver abusato del proprio potere, decisero di affi- gli scontri si conclu- leggi consuetudina-
dare le loro navi ad Aristide, lo stratego ateniese. Ed ecco perch deranno nel 221 a.C., rie della citt. la pri-
nel 478-477 a.C. li ritroviamo tutti a Delo, a guardare quei lingot- con la vittoria finale ma volta che il di-
di Tsin (Qin) che uni- ritto romano viene
ti di ferro affondare veloci nellacqua. fica i bellicosi regni codificato.
La rinuncia di Sparta a impegnarsi sul mare contro la Persia nellImpero cinese.
e la disponibilit di Atene ad assumersi il carico di questo impe- 445 a.C.
gno possono considerarsi un nodo di svolta decisivo per gli svi- Nasce ad Atene Ari-
luppi della storia greca del V secolo a.C. Venne infatti a sancirsi stofane, il maggior
rappresentante della
in modo chiaro una divisione di campo tra una forza di terra, che commedia attica del
guardava esclusivamente al Peloponneso e alla Grecia balcanica V secolo a.C.
(Sparta), e una forza di mare, che guardava alle isole, alla costa
microasiatica e, pi in generale, al Mediterraneo in ogni direzio- 438 a.C.
ne (Atene), spiega lo storico. Viene completata la
struttura del Parteno-
Lideatore. La lega delio-attica, la prima lega navale della sto- ne (sulle decorazioni
ria di Atene, fu figlia della politica di Temistocle e della sua vo- 431 a.C. gli scultori continue-
lont di dare alla polis maggior potere sullEllade per mezzo del- Scoppia la Seconda ranno a lavorare per
le sue triremi. Da questo punto di vista, lalleanza mise a disposi- guerra del Pelopon- altri sei anni).
zione della citt risorse ingenti e lopportunit concreta di diven- neso: si concluder
nel 404 a.C.
tare una grande potenza del Mediterraneo Orientale: nel periodo
di maggiore splendore arriv infatti a comprendere quasi tutte le
isole dellEgeo, le citt della costa ionico-eolica dellAsia Minore
23
I GRANDI TEMI
ORONOZ/MONDADORI PORTFOLIO
LA LEGA DELIO-ATTICA

La lega era una federazione di Stati con una politica estera e di difesa comune.
fino allEllesponto, le principali citt della Tracia, Rodi e la peni- ne nel pretenderne il rispetto, ma almeno allinizio i 460 talenti
sola Calcidica, quasi triplicando, in mezzo secolo, il numero del- richiesti, cifra stabilita da Aristide in base alla ricchezza delle al-
le oltre 150 citt-Stato inizialmente federate. leate, non erano molti.
Patto pesante. Ma come in ogni associazione, i membri del- Lo stratego, che si occup delle finanze della lega fino a che
la lega avevano degli obblighi da rispettare per mantenere vali- non mor, non fu lunico ateniese implicato nellorganizzazione
da la loro iscrizione. Nello specifico si trattava di contribuire al- della lega. Da Atene venivano anche gli strateghi che ne coman-
la difesa reciproca e alla guerra alla Persia fornendo navi o pa- davano le operazioni militari e gli Ellenotami, cio i dieci magi-
gando una specie di quota di iscrizione quadriennale. Col tempo strati che custodivano il tesoro comune a Delo. Atene fu in una
i versamenti divennero gravosi, complice lintransigenza di Ate- posizione di netto predominio fin dal principio. Gli alleati inizial-

Federazione-arcipelago
CORBIS

Resti della basilica di San Stefanos


a Kos: lisola nel V secolo entr nella
lega delio-attica conoscendo cos
un periodo di splendore.

24
Con il vento in poppa
Le navi greche entrano nel Pireo
dopo la Battaglia di Salamina
(480 a.C.), in un dipinto dell800.

Ma in essa lAtene di Pericle, grazie ai fondi di Delo, faceva la parte del leone
mente erano autonomi e prendevano le decisioni collegialmen-
te, ma la lega era per sua costituzione una struttura militare in La svolta di Pericle
cui la guida sul campo di battaglia spettava alla polis, che dispo-
neva della flotta numericamente pi ingente e tecnicamente pi
esperta ed efficiente, afferma Parmeggiani.
L eader carismatico del
partito democratico,
generale, statista e oratore,
Stato inizi a coprire persi-
no le spese per far entrare
gratis a teatro i poveri; per
La Merkel dellantichit. Quasi una Germania dellEuropa personaggio storico discus- anni, poi, il costoso piano
unita, Atene non ebbe difficolt a imporre le proprie decisioni so e di fatto guida di Atene voluto da Pericle per la
nellassemblea federale. E infatti le prime azioni militari dellal- dal 461 al 429 a.C. (anno ricostruzione e labbelli-
leanza furono perfettamente in linea con i fini della sua ideatri- della sua morte): Pericle mento della citt diede
(foto) segn unepoca per lavoro ai cittadini. A spese,
ce: la lotta contro la Persia, ma anche laffermazione della pro- la sua polis. Non solo per per, del tesoro della lega
pria potenza. Le campagne antipersiane dello stratego ateniese la politica estera, partico- delio-attica.
Cimone culminarono con la vittoriosa battaglia dellEurimedonte larmente aggressiva e tesa
(469 a.C. circa): alla foce di questo fiume della Panfilia (lodier- a espandere la potenza
no Kpray, in Turchia), i Persiani vennero sconfitti in un dop- ateniese su tutta la Grecia,
ma anche grazie alla sua
pio scontro divampato per terra e per mare. politica interna.
La citt di Mileto fu liberata: lEgeo si trasform in un mare gre- Rappresentante delle
co, su cui Atene manteneva il controllo. La polis attica non era classi popolari, mise mano
pi una potenza di secondo piano e il suo chicchirich susci- a diverse riforme per ren-
t i timori del gallo spartano: le ostilit esplosero nel 460 a.C., dere reale luguaglianza
politica dei cittadini
quando Pericle, il leader del partito democratico che dallanno ateniesi, a prescinde-
prima aveva di fatto cominciato a governare su Atene, pest i re dalla loro ricchezza.
piedi a Corinto, fedele alleata di Sparta nella lega peloponnesia- Stabil infatti una
ca (lalleanza militare che dalla met del VI secolo a.C. legava fra retribuzione, pari alla
loro le citt del Peloponneso). Per Atene, impegnata con la lega paga minima del salario
giornaliero di un brac-
nella fallimentare impresa dappoggio alla ribellione antipersiana ciante, per chi avesse
dellEgitto, fu un momentaccio. Ma anche stavolta riusc a cavar- partecipato direttamente
sela: con la pace di Callia (449 a.C.), impose allimmenso Impero allamministrazione della
persiano di stare lontano dal mare ellenico per tutto lo spazio che citt. In questo modo, la re-
pu essere coperto da un cavallo, in un giorno, e di non naviga- sponsabilit politica venne
tolta allaristocrazia e pass
SCALA

re con navi da guerra e con vascelli oltre le isole Cianee e Chelido- al popolo, che prima non
nie; quattro anni dopo, con un accordo trentennale siglato con poteva permettersi, econo-
Sparta, chiuse la Prima guerra del Peloponneso (460-445 a.C.). micamente, di perdere
Limpero ateniese. Ma ora che la pace con il nemico pubblico giornate di lavoro.
numero 1 della lega era cosa fatta, perch lalleanza non si sciol- Spesa sociale. Gli
Ateniesi ottennero
se? Lesperienza aveva insegnato ai Greci che conveniva mante- anche unindennit
nere alta la guardia con i Persiani, dato che il loro impero conti- e assegnazioni
nuava a essere una realt. Non solo: nel 449 a.C. la lega era di- di frumento e lo
I GRANDI TEMI
LA LEGA DELIO-ATTICA
Let doro
LAcropoli e il Partenone
nellet classica (IV
secolo a.C.), in una
ricostruzione ottocentesca
di Leo von Klenze.
BPK/SCALA

Nel 454 il tesoro fu trasferito ad Atene per iniziativa di Pericle. Il pretesto fu


questo: dopo la sconfitta in Egitto (456) lEgeo non era pi un mare sicuro
ventata unentit politica che trascendeva i suoi scopi originari, li, facendo erigere, tra laltro, il Partenone: a spese degli alleati.
almeno quelli ufficiali e dichiarati. Non era pi la federazione A dirla tutta, quel denaro, destinato alla lotta contro i Persia-
antipersiana di Atene e degli Ioni: era, di fatto, limpero di Ate- ni, si era gi rivelato utile alla citt per fondare colonie, rinfor-
ne. Il sinodo di Delo si riuniva sempre pi raramente; il tesoro zare la propria flotta, finanziare la costosa democrazia attica (v.
comune era stato trasferito nel 454 a.C. nella citt di Pericle; chi riquadro nella pagina precedente). E Sparta non si lasci sfuggi-
si era ribellato aveva gi assaggiato la sconfitta e conosciuto la re loccasione. Approfittando del malcontento e delle ribellioni
repressione, dice Parmeggiani. di quei sudditi per caso, con la scusa che Atene era entrata in
Per chi non avesse ancora afferrato il concetto, nel 447 a.C., conflitto con Corinto e Megara, sue alleate, dichiar guerra al-
con il cosiddetto decreto Clearco, Atene viet a tutti gli alleati di la storica rivale. Il secondo conflitto del Peloponneso fu ben pi
accettare moneta non attica: il che equivalse quasi a creare una devastante del precedente: sconfitta, Atene fu costretta a rinun-
moneta unica, nello specifico il tetradrammo, la moneta dar- ciare a tutti i suoi possedimenti fuori dallAttica, a distruggere le
gento ateniese. Persino il tesoro federale era ormai diventato, nei mura, a consegnare la flotta, salvo 10 triremi. Ma, soprattutto, a
fatti, di Atene: saccheggiandolo, Pericle sfrutt il lungo decen- sciogliere la sua lega e a entrare in quella peloponnesiaca, gui-
nio di pace (442-432 a.C.) per finanziare un grandioso e costo- data da Sparta. Alla fine, per quanto impossibile potesse sem-
sissimo programma di opere pubbliche. Rivest la citt di mar- brare, i lingotti di ferro erano tornati a galla.
mi preziosi, ricostru templi, fortific le mura e abbell lAcropo- Maria Leonarda Leone

La seconda lega marittima, soltanto attica


B ench non potesse
dire che il primo
esperimento si fosse
era ben diversa dalla
precedente: basata su
singoli accordi di allean
questi figurava anche
Tebe, ex storica alleata
spartana.
gemonia di facciata:
perci ne approfitt
Atene. Ben presto per
a.C. tra le citt greche, il
declino della polis attica
e della sua alleanza ma-
concluso felicemente, za, che Atene aveva Fallimento. Allindoma- i particolarismi presero rittima andarono di pari
Atene decise di ripro- concluso nel corso ni della pace di Antal- il sopravvento: le preoc- passo allascesa di Fi-
varci e, a cento anni degli ultimi sette anni, cida (387-386 a.C.), con cupazioni per lascesa lippo II il macedone. La
esatti dalla fondazione cont nel momento di cui i Persiani avevano di Tebe (371-362 a.C.) seconda lega marittima
della lega delio-attica, massimo splendore ap- ottenuto il controllo di sconvolsero i rapporti si sciolse dopo la vittoria
nel 377 a.C. costitu la pena una settantina di tutte le citt greche del- interni alla lega e a par- del re di Macedonia sui
seconda lega marittima membri, ognuno con la la costa asiatica, Sparta tire dalla Terza guerra Greci a Cheronea, nel
attica. La nuova unione propria autonomia. Tra conservava ormai une- sacra, scoppiata nel 356 338 a.C.

26
presenta

LA STORIA DA LEGGERE

ALESSANDRO MAGNO
O UN GRANDE NARRATORE
LIBR
,99
9 RACCONTA UN GRANDE CONDOTTIERO
Fino alle soglie dei tempi moderni, e in alcuni casi anche
in seguito, qualunque generale che aspirasse a lasciare
una traccia di s nella Storia si posto come modello
Alessandro Magno. Il sovrano macedone fu un conqui-
statore impareggiabile, uno stratega raffinato, un tattico
lucido e brillante, un generale imbattuto e, soprattutto,
un condottiero di inarrivabile coraggio, sempre in prima
fila in battaglia e sotto gli spalti di una roccaforte nemi-
ca, colpito, ferito e vicino alla morte decine di volte ma
in grado, con il suo esempio, di motivare i propri uomini
come nessun altro comandante.

Questo libro racconta le imprese di Alessandro depu-


randole dallincredibile mole di leggende fiorite sul suo
conto dopo la prematura morte, analizzando, oltre agli
strumenti e alle capacit che gli consentirono di diven-
tare il pi grande condottiero di tutti i tempi, i limiti e i
difetti della sua strategia militare e le circostanze che
favorirono i suoi successi.

Dallautore de Le grandi battaglie di Roma antica, la


trilogia Dictator su Giulio Cesare, la saga de Gli Invin-
cibili e molti altri saggi e romanzi storici.

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SPORT

Se le squadre di serie A giocassero con le maglie delle loro origini, oggi

CON LE DIVISE
JUVENTUS ROMA PALERMO

1897 1927 1900

ADDIO BIANCHERIA... BECCO DOCA E SANGUE DI BUE IL DOLCE E LAMARO


Vale anche per chi non appas- La Roma nacque nel 1927 dalla Al momento del battesimo, nel
sionato di calcio: dici Juventus e fusione di tre squadre allepoca 1900, i colori della squadra sici-
pensi subito alle strisce bianco- gi attive nella Capitale: Alba, liana erano il rosso e il blu della
nere. Eppure la divisa originale Fortitudo e Roman Football bandiera britannica, probabil-
(1897) era ben diversa. Le prime Club. Proprio i colori di questul- mente su indicazione dei mer-
casacche erano rosa, perch per tima, tratti dallo stemma muni- canti inglesi che frequentavano
realizzarle fu impiegato il tessuto cipale, furono mantenuti per le il porto della citt in quegli anni.
rimasto nel magazzino del padre divise della nuova squadra. Da Nel 1907 i dirigenti decisero di
di uno dei fondatori della squa- allora la maglia rest pressoch cambiarli per distinguersi dai
dra, che commerciava bianche- invariata (con leccezione di un tanti club che allepoca usavano
ria femminile. E forse per dare modello usato negli anni Ottan- una divisa simile. Ma anche per
un tono pi maschile al tutto, ta, che aveva stravaganti fasce un altro motivo: visti i risultati
fu aggiunto un cravattino nero. giallo-arancione sulle spalle) e altalenanti della squadra, Vin-
Nel 1903, per rinnovare il look, solo la definizione dei colori, cenzo Florio, animatore del club
si chiese aiuto a un socio inglese dopo la caduta del fascismo, e produttore di vini, propose di
del club, residente a Notting- fu riveduta: il rosso porpora e il trasformare il rosso in rosa, come
ham: questi invi una partita di giallo oro, che evocavano i fasti il liquore dolce usato per brin-
maglie della locale squadra del di Roma imperiale, cedettero il dare alle vittorie. E il blu in nero,
Notts County e da allora le due passo ai pi bonari giallo becco come lamaro che avrebbero be-
squadre hanno divise uguali. doca e rosso sangue di bue. vuto per digerire le sconfitte.

Linconfondibile maglia della Juventus: Non sempre i colori della citt coincidono Inizialmente rosa e nero erano equamente
una versione in cui domina il rosa, oggi, con quelli della squadra di calcio: la Roma distribuiti nella divisa del Palermo: ora il
ancora usata come divisa di riserva. uno dei casi in cui accade. primo colore domina sul secondo.

28
non le riconosceremmo. Ecco come sono cambiati i colori del calcio e perch

DI UNA VOLTA TORINO FIORENTINA


A cura di Roberto Graziosi

NAPOLI

1906 1926 1903

AVANTI, SAVOIA! IL FASCINO UNGHERESE EREDIT BORBONICHE


Nella prima partita della sua Oggi i tifosi la chiamano affet- Il club campano (fondato nel
storia (dicembre 1906) il Torino tuosamente la viola, per via del 1926) frutto della fusione di
sfoggi la divisa a strisce nere e colore della maglia. Eppure agli due squadre: lInternazionale
giallo oro del Football Club Tori- esordi (1926) la Fiorentina aveva (nata nel 1911), che giocava con
nese, la squadra con cui, qualche una maglia bianca e rossa (col maglie azzurre in onore dei Bor-
giorno prima, un gruppo di se- giglio comunale sul petto) per bone e degli Angioini, e il Naples
paratisti della Juventus aveva mantenere vivo il ricordo del (attivo fin dal 1903), per il quale
stretto un accordo per formare il Club Sportivo Firenze (che ave- i fondatori avevano scelto strisce
nuovo club. I colori, che poteva- va divise rosse) e della Palestra di colore celeste e azzurro, come
no ricordare gli Asburgo, nemici Ginnastica Libertas (maglia bian- il cielo e il mare che si potevano
dei Savoia, furono abbandonati ca) dalla cui fusione la squadra ammirare guardando il Golfo.
a favore del rosso granata che toscana era nata. Questo fino a Nonostante proprio il Naples,
secondo alcune fonti fu scelto quando, nel 1928, si gioc una per ragioni det, sia da conside-
per ricordare la cravatta dei sol- partita contro lUijpest di Buda- rare la vera antenata del Napoli,
dati di quella Brigata Savoia che, pest: il presidente Luigi Ridolfi, per la scelta dei colori sociali ha
duecento anni prima (quando si folgorato dal viola delle divise prevalso lazzurro dellInterna-
chiamava ancora III Reggimento avversarie, decise che, da quel zionale che da allora, ininterrot-
Savoia Cavalleria), aveva con- momento, anche la Fiorentina tamente (salvo qualche variazio-
tribuito a liberare Torino dallas- avrebbe usato quel colore per ne sulla tonalit), caratterizza le
sedio franco-spagnolo. distinguersi dalle altre squadre. divise del club partenopeo.

Secondo altre fonti il colore granata fu Dal 1928 la maglia della Fiorentina Solo una volta, nel 2002, il tradizionale
voluto da un dirigente di origine svizzera, rimasta pressoch uguale. Ogni tanto ha avuto azzurro pieno del Napoli stato sostituito
per imitare la squadra elvetica del Servette. elementi (polsini, colletto e altri) in bianco. da strisce bianche e azzurre.

29
In molti casi le divise dei calciatori venivano confezionate dai loro stessi
BOLOGNA LAZIO MILAN

1900 1902 1896

DA COLLEGIO SVIZZERO IN ONORE DI OLIMPIA IL FUOCO E LA PAURA


Nei primi anni del 900 un grup- Prima ancora di dedicarsi anche I nostri colori saranno il rosso co-
po di giovani appassionati bo- al gioco del pallone, la Lazio era me il fuoco e il nero come la paura
lognesi si riuniva nella locale una Societ Podistica (fonda- che incuteremo agli avversari:
Piazza dArmi per praticare il ta nel 1900) i cui colori sociali, cos parlava la sera del 16 di-
gioco del calcio, disciplina che bianco e celeste, vennero scelti cembre 1899 (il 13 secondo altre
contava gi un discreto nume- in omaggio alla bandiera della fonti), Herbert Kiplin, fondatore
ro di seguaci. Uno di loro, tale Grecia, Paese che appena 4 anni del Milan Cricket and Football
Arrigo Gradi, si presentava agli prima aveva ospitato la prima Club, durante la presentazione
allenamenti indossando la bella edizione delle Olimpiadi moder- della nascente squadra di cal-
casacca rossa e blu della squadra ne. Nel 1901 nacque la squadra cio. La divisa prescelta, rimasta
di calcio dellIstituto che qualche di calcio, che allinizio adott da allora inalterata o quasi, fu
anno prima aveva frequentato una semplice maglia bianca. La una camicia di seta a strisce con
in Svizzera, il collegio Wiget di prima vera divisa arriv lanno lo stemma di Milano sul petto.
Rorschach. La maglia piacque dopo: una camicia di flanella a Questultimo fu eliminato, ne-
al punto che, quando nel 1909 scacchi bianchi e celesti, cucita gli Anni 40, e poi reintrodotto:
Gradi e compagni fondarono il dai familiari degli stessi calciatori. una prima volta nel 1999 per il
Bologna Football Club, per la di- Nel 1910 fu sostituita dalla ma- centenario del club e poi, stabil-
visa adottarono gli stessi colori. glia celeste, ancora oggi usata. mente, nel 2014.

Loriginale prevede 4 strisce, ma in qualche La divisa classica: si alterna con la maglia- Cambia ogni tanto la larghezza delle
anno stata impiegata una variante a 6. bandiera, che sfoggia unaquila gigante. strisce, ma la maglia la stessa da 116 anni.

E PER GLI ALTRI? VALGONO I COLORI MUNICIPALI


Q uando nasceva un
nuovo club, la scel-
ta dei colori avveniva
alle origini o alla storia
dei fondatori (come per
Palermo, Bologna e Ge-
tenzione di distinguersi
dai rivali. Per gran parte
delle squadre che oggi
a quelli municipali: il
caso del gialloblu che
contraddistingue le
bianconero dellUdine-
se. Anche il Frosinone,
inizialmente, sfoggiava i
spesso in modo casuale noa), mentre ci furono giocano in Serie A (e per maglie di Hellas Vero- colori (rosso e blu) delle
(un esempio su tutti: la casi (per esempio Fio- molte delle categorie na e Chievoverona, il insegne comunali: le
Juventus, v. pag. pre- rentina e lnter) in cui a inferiori), i colori della biancorosso del Carpi, attuali maglie gialle e
cedente) o era legata guidare la scelta fu lin- divisa si rifanno invece lazzurro dellEmpoli e il blu, adottate a partire

30
familiari. Con i materiali (e a volte i colori) che si avevano a disposizione
GENOA INTER SAMPDORIA

1900 1908 1895

1901

MADE IN ENGLAND SPIRITO DI CONTRADDIZIONE


il 1893, un gruppo di inglesi Il 9 marzo 1908 un gruppo di so-
trapiantati a Genova fonda la ci del Milan decide di abbando-
societ sportiva Genoa Cricket nare il sodalizio e di fondare una
and Athletic Club, che, qualche nuova squadra, il Football Club
anno pi tardi, inizia a praticare Internazionale Milano: lInter.
anche il football. Allinizio i gio- La scelta dei colori fu affidata a
catori usano le casacche bianche uno dei transfughi, Giorgio Mug-
del team di cricket, poi, nel 1900, giani, di mestiere illustratore e
la prima vera maglia: a strisce cartellonista. Questi, osservando
bianche e azzurre, come quelle una delle matite bicolori (met
dello Sheffield Wednesday, tra i rossa, met blu) che erano sulla
pi importanti club dellInghil- sua scrivania, decise che le ma-
terra, culla del calcio. Lanno glie interiste sarebbero state... BLUCERCHIATI: ECCO PERCH
seguente, la scelta definitiva: contrarie a quelle del Milan: co- Tra le squadre italiane nate da
dopo un referendum tra i soci, s, al posto delle strisce rosse dei una fusione, la Sampdoria
si adotta la maglia a quarti rosso cugini, disegn quelle azzurre. quella che ha mantenuto pi
granata e blu, forse per onorare i Che insieme a quelle nere, da al- evidenti le tracce dei club geni-
colori della bandiera britannica. lora, formano la divisa dellInter. tori, Sampierdarenese e Andrea
Doria. Nel nome, ma anche nella
maglia, che dalla prima ha tratto
il bianco e la fascia rossonera,
mentre dalla seconda il blu e lo
stemma di Genova con la croce
di San Giorgio. Loriginale divi-
sa, da cui deriva il soprannome
blucerchiati riservato a calcia-
tori e tifosi del club, stata eletta
qualche anno fa la pi bella del
mondo in un sondaggio indetto
dalla rivista Guerin Sportivo.

I colori (oltre che il nome) del Genoa sono La divisa dellInter , caso raro, sempre la
un tributo alle origini dei suoi fondatori. stessa fin dalla nascita della squadra.

dal 1932, si rifanno in- (maglia a strisce bianche a strisce nere e azzurre
vece allo stemma della e nere) e la Bergamasca ancora adottata. Nes-
provincia. LAtalanta Ber- (bianco e azzurro): la suna notizia, infine, sul
ILLUSTRAZIONI: F.SPELTA

gamasca (questo il nome fusione riguard anche Sassuolo: sullorigine dei


completo della squadra) le maglie, dalle quali fu suoi colori (nero e verde)
nacque dallunione cancellato il bianco, nemmeno i dirigenti so-
di due club: lAtalanta per dare vita alla divisa no in grado di fare luce. Laltezza della fascia sul petto varia a
seconda delle esigenze degli sponsor.

31
PRIMO PIANO
Vizi e virt
dITALIA
Prima dellUnit il nostro Paese ha conosciuto
secoli di dominazioni. Che, nelle diverse
epoche, con le loro eredit hanno modellato le
identit regionali. Al Nord, al Centro e al Sud.

SCALA
1760-1861
PIEMONTE
VS. LOMBARDIA
pag. 34
1350-1450
INDOMABILI
SARDI
pag. 40
1800-1870
NEGLI UFFICI
PAPALINI
pag. 44

STEREOTIPI E
LUOGHI COMUNI
pag. 50
1100-1861
NAPOLI
O PALERMO?
pag. 54
1797-1859
GLI ASBURGO
A VENEZIA
pag. 60
1100-1600
TESORI
DI PUGLIA
pag. 66 Sicilia inquieta
I Vespri siciliani, che
nel 1282 avviarono il
LE ORIGINI DELLA passaggio fra Angioini e
BUROCRAZIA Aragonesi, in un dipinto di
pag. 72 epoca risorgimentale.
PRIMO PIANO

I Savoia verso
il Duomo
Vittorio Emanuele
II, re di Sardegna e
poi primo re dItalia,
entra a Milano con
Napoleone III,
l8 giugno 1859.

Lombardia
Diversi per carattereestoria, governanti e cucina,lombardie piemontesi

MILANO-TORINO
T
orino malinconica e riservata, rate un valore aggiunto, spiega Elena Ri-
La moneta austro-lombarda Milano intraprendente e iperat- va, docente di Storia Moderna e Contem-
Un tallero dargento con laquila bicipite tiva. Il Piemonte chiuso tra le poranea allUniversit Cattolica di Milano.
imperiale. Il dominio degli Asburgo Alpi con il suo dialetto che ri- Ma a met Ottocento non la pensavano
sulla Lombardia dur quasi un secolo corda il francese, la Lombardia pratica e cos i milanesi che, a Regno dItalia fatto,
e mezzo, a partire dal 1714. concreta come solo gli austriaci sanno es- trovarono il modo di sbeffeggiare i Savoia.
sere. Luoghi comuni? Certo, ma anche Come? Prendendo di mira, dopo linaugu-
differenze che affondano le proprie radi- razione della galleria intitolata al re Vitto-
ci nella diversa storia delle due regio- rio Emanuele II (1867), gli attributi del to-
ni. E nei governi che le ressero pri- ro rampante simbolo di Torino, rappresen-
ma che lItalia fosse unita: i Savo- tato nel mosaico pavimentale insieme agli
ia da una parte e, per limitarci al altri tre stemmi delle citt capitali dItalia
Settecento, gli Asburgo dAustria (Milano, Firenze e Roma). Con la scusa di
dallaltra. dare col piede una sfregatina antisfortuna
Le diverse entit statali pre- alle parti basse del cornuto bovino (tradi-
senti sul nostro territorio in zione rimasta oggi fra i turisti, che le pe-
epoca preunitaria hanno la- stano con il tallone destro), i milanesi ri-
sciato una importante eredi- devano sotto i baffi del doppiosenso poli-
t culturale, che ha creato uno tico di quel gesto con cui schernivano la
straordinario mosaico di diffe- citt sabauda, mettendo in quel pestone
renze. Differenze che, per quan- tutto il loro risentimento nei confronti del-
to dopo lUnit abbiano faticato la dinastia regnante. Era trascorso troppo
e ancora fatichino a conciliarsi le poco tempo perch il passato recente po-
une con le altre, andrebbero conside- tesse essere gi stato archiviato.
34
DEAGOSTINI
AA/MONDADORI PORTFOLIO (2)
I lombardo-
veneti a Torino
La delegazione
lombardo-veneta
arriva in una Torino
festante dopo
listituzione del
Regno dItalia.

Piemonte
erano abituati a comandare a casa propria. E quando Torino divenne capitale...

RIVALI DI STILE
Stati moderni. Il Ducato di Milano pas-
s ufficialmente allimpero austriaco nel
co nobilt e clero, per rafforzare la poten-
za della dinastia regnante e al tempo stes- Il soldo del duca sabaudo
1714. Il dominio degli Asburgo dAustria so modernizzare lo Stato, muovendosi nel Mezzo scudo di Carlo Emanuele III
sulla Lombardia settecentesca, pi picco- senso della centralizzazione, dice Riva. di Savoia, soprannominato Carlin
la di quella attuale e pi o meno strizza- Il dispotismo illuminato di Maria Teresa il Laborioso, del 1764. Vi sono emblemi
ta tra Mantova e il Ducato di Savoia, dur si tradusse in una amministrazione tuttal- del Ducato di Savoia e Monferrato.
quasi un secolo e mezzo, interrotto solo tro che oppressiva, gestita in larghissima
dal regno di Napoleone Bonaparte in Italia parte dai ceti dirigenti locali e ricca di ri-
(1796-1814) e, tra il 1733 e il 1736, dal go- forme volte a laicizzare lo Stato, ren-
verno dei Savoia, allora alleati della Fran- derlo pi efficiente dal punto di vi-
cia in guerra contro lAustria. La dinastia sta amministrativo e pi equo da
francese dei Savoia, insediata dallinizio un punto di vista fiscale. Pi o
dellXI secolo nei territori a cavallo delle meno lo stesso fece Carlo Ema-
Alpi (tra Lione e il Piemonte Occidentale), nuele III, o, come lo chiama-
allepoca possedeva quasi tutto il Piemon- vano i piemontesi, Carlin il
te attuale e la Sardegna, annessa nel 1720. Laborioso, che resse il suo
Carlo Emanuele III di Savoia e Maria regno seguendo la politica
Teresa dAustria, che regnarono sul Pie- assolutista del padre Vitto-
monte e sulla Lombardia in qualit di so- rio Amedeo II, ispiratosi a sua
vrani assoluti e illuminati in un periodo volta a quella del re di Francia
compreso tra il 1730 e il 1780, furono ispi- Luigi XIV.
rati nella loro azione riformista dallo stes- Agirono per in contesti sto-
so scopo: indebolire progressivamente i rici, geografici, politici, cultura-
poteri dei ceti privilegiati, nello specifi- li, sociali ed economici molto diffe-
GETTY IMAGES
PRIMO PIANO

Ut ut Intellettuali
diamcommy di Milano
Num verostrud etuer A sinistra, riunione
sequip endre dolutat, dellAccademia
cor senim dunt dei Pugni, circolo
doloreet wisim quis et illuminista
dunt esto od exerosto milanese tollerato
dolobortindf ddsada dagli austriaci.
doloreet wisim quis et A destra, raccolta
dunt esto od exerosto della prima annata
dolobortindf ddsada della rivista
letteraria milanese
SCALA (4)

ll Caff (1765).

I lombardi erano abituati a signori lontani, stranieri con cui accordarsi.


Per i piemontesi fu pi facile sentirsi italiani: la corte dei Savoia era di casa
renti. Cos, a sostanziale parit di riforme Tra Francia e cotolette. Per questo i vano persino lidioma, lingua ufficiale del
e intenti, gli esiti furono diversi. In Lom- membri delle alte sfere piemontesi diven- Regno sabaudo insieme allitaliano, supe-
bardia, priva di una dinastia autoctona tarono italiani, sotto i loro stessi sovra- rata per nelluso dal dialetto piemontese,
dal 500, le lite locali dovettero impara- ni, in modo molto pi naturale di quanto una specie di italo-francese arricchito di
re a essere fedeli a signori diversi e lonta- fecero i loro vicini lombardi, con lautono- espressioni savoiarde e nizzarde, con tan-
ni, e a ritagliarsi spazi di gestione del po- mia nel Dna e labitudine a essere i primi te varianti quante erano le classi sociali e
tere in accordo con gli stranieri, sostie- della classe nella loro capitale, non i se- i luoghi in cui veniva parlato.
ne la docente. I Savoia, invece, in quanto condi in un regno che consideravano co- Se non fu la lingua, ci che i domina-
sovrani territoriali, riuscirono a creare un munque straniero. E non bisogna nemme- tori austriaci lasciarono ai milanesi ave-
pi forte legame di fedelt con le lite lo- no meravigliarsi, quindi, se chi li conob- va comunque a che vedere col palato: la
cali attraverso la corte. Un legame funzio- be allora afferm che i piemontesi erano Wiener Schnitzel (la cotoletta viennese).
nale alla costruzione di un vero Stato mo- pi lontani dai milanesi di quanto non In realt il tema scotta pi della nota fetti-
narchico, unico nel suo genere in Italia. lo siano dai francesi. Di questultimi ave- na di carne fritta. I cuochi nostrani infat-

Lombardia
Allombra della Scala
Il Teatro alla Scala in un
dipinto del 1852. Aristocratici
e intellettuali illuministi si
ritrovavano nei palchi del
teatro e nei caff vicini.
Dopo lUnit dItalia di fronte
alla Scala fu inaugurata la
Galleria Vittorio Emanuele II.

36
ti rivendicano tuttora il primato gastrono-
mico, chiamando in causa le note che il
comandante dellesercito austriaco in Ita-
lia, Josef Radetzky, avrebbe scritto a met
Ottocento su un suo pasto a base di coto-
letta alla milanese. A quanto pare quella
lombarda era la sua versione preferita: pri-
ma passata nelluovo e poi fritta nel bur-
ro, non semplicemente infarinata come la
preparavano i suoi connazionali.
Neppure il Piemonte fu immune da con-
taminazioni culinarie: nonostante i pro-
sciutti di Torino, che hanno una grande Capitale squadrata Piazza Castello a Torino, con lAccademia Reale, in una tavola depoca.
reputazione in tutta lAlta Italia e la po- Il centro del capoluogo piemontese ha un aspetto parigino, con ampi viali e grandi piazze.
lenta di mais, tanto apprezzati dallintel-
lettuale Aubin Louis Millin, i piatti del- reno fertile in Lombardia: qui Maria Tere- la cultura illuministica che era stata tra-
la tradizione piemontese ricordano senza sa fece partecipare attivamente al governo dizionalmente esclusa dal riformismo sa-
dubbio la robusta cucina francese e i suoi i migliori intellettuali dellepoca, affidan- baudo, afferma Riva. Gli elementi di mo-
intingoli micidiali per la dieta. Inoltre, se do loro cariche pubbliche e chiedendo ap- dernit nascevano allinterno della corte,
non fosse stato per i problemi gastrici del poggio per le sue riforme. E, pur non ac- non da circoli di sapienti: il caso dellAc-
giovane Vittorio Amedeo II, forse oggi non cogliendo mai le loro proposte, permise cademia Reale, una societ privata ricono-
potremmo sgranocchiare i celebri grissini che si riunissero nellAccademia dei Pu- sciuta dal re come istituzione pubblica nel
torinesi, pare creati nel 1679 dal fornaio gni (fondata nel 1761) o che stampassero 1783, per procurare qualche vantaggio al-
di corte per il principe che non digeriva la Il Caff (1764), un giornale letterario che la comune societ.
mollica di pane. aveva preso il nome del luogo in cui gli il- A met secolo, un precoce esempio del
Milanesi illuministi. Quel che invece luministi si riunivano. progresso piemontese fu lindustria della
non digeriva bene Carlo Emanuele erano In Piemonte invece bisogn aspettare il seta, che grazie ad alcune innovazioni nei
le idee illuministiche di uguaglianza e li- pi liberale Vittorio Amedeo III, sul trono metodi di lavorazione era diventata par-
bert che giungevano dalla Francia in fer- dal 1773. Nel secondo Settecento la corte ticolarmente redditizia. Tanto che i fran-
mento prerivoluzionario e che nella se- sabauda appariva come un luogo di aper- cesi, pazzi per il prezioso filato e costret-
conda met del Settecento trovarono ter- tura alla modernit e in particolare a quel- ti a importarlo dal regno vicino per soppe-

Piemonte
Paesaggio urbano
Torino vista dai Giardini
Reali, in un dipinto di
Bernardo Bellotto (1721-
1780). I Savoia arricchirono
il patrimonio urbanistico
della loro capitale grazie
al contributo di architetti
come Filippo Juvarra.
SCALA

Popolare
Corsia dei Servi
(oggi Corso Vittorio
Emanuele), ritratta nel
1836. Il corso sboccava
gi allora in piazza
Duomo.

Lombardia
Milano primeggiava nella costruzione di carrozze, calessi e altri tipi di vetture.
rire alla loro insufficiente produzione in- in Piemonte, ma fiorivano larte del rica- ta che a Parigi. Quel che rende pi prezio-
terna, nel 1749 spedirono il fisico francese mo e, vero smacco per il futuro regno del- so questo fatto, che i buoni e grossi mi-
Jean Antoine Nollet a fare spionaggio in- la Fiat di Agnelli, tutto ci che riguarda le lanesi non debbono questarte al ragiona-
dustriale. Con la scusa di non voler desta- carrozze, i calessi e altre vetture. In quel- mento, ma al clima e al governo snervante
re sospetti, lo 007 dOltralpe ne approfitt le carrozze, nelle serate estive, i ricchi mi- dellAustria, confermava lo scrittore fran-
per girare lItalia e durante una sosta di tre lanesi prendevano il fresco, fermi in piaz- cese Stendhal nel 1811. E i torinesi? Se an-
giorni a Milano, che trov molto grande za Duomo, prima di assieparsi nei salotti. che quel falsi e cortesi del detto potreb-
e bella, dovette notare che l larte della Gaudenti e taciturni. Larte di godere la bero averlo ereditato dal comportamen-
seta non era altrettanto ben coltivata che vita a Milano di due secoli pi progredi- to dei Savoia che, secondo il re di Francia

Ticino, un confine naturale


S corre per 248 km tra la Sviz-
zera e lItalia prima di gettarsi
nel Po, di cui il pi grande af-
continuativo, dall888 d.C. Cio
da quando il franco Guido II di
Spoleto, re dItalia, stabil che
lanesi in rivolta, il 23 marzo 1848
dichiararono guerra allimpero
austriaco: poi passarono il fiume
il condottiero cartaginese Anni-
bale respinse le legioni romane
di Publio Cornelio Scipione.
fluente. il Ticino, il secondo il suo corso avrebbe diviso la ed entrarono in territorio nemi- Lo fece dopo aver sconfitto la
fiume italiano per portata Neustria, cio la parte centro- co, dando cos inizio alla prima trib celtica dei Taurini, stanziati
dacqua, che in una parte del settentrionale del regno longo- guerra dindipendenza. nellattuale parte piemontese
suo tratto inferiore segna il bardo, in Marca dIvrea e Marca Ai tempi di Cartagine. Due del fiume, ed essersi alleato con
confine tra Piemonte e di Langobardia. millenni prima, allinizio della i Galli Insubri, che abitavano
Lombardia. Lo fa, an- Da questo stesso confine, Seconda guerra punica (218 a.C.- nellodierna pianura lombarda
che se non in modo i Savoia, sollecitati dai liberali mi- 202 a.C), lungo il corso del Ticino tra il Po e il Ticino.

Veduta dellantico ponte sul Po alle


porte di Torino, nel XVIII secolo.
AA/MONDADORI PORTFOLIO (2)
Costituzione
Manifestazione a Torino
nel 1848, sotto il regno
di Carlo Alberto I, che
quellanno concesse lo
Statuto Albertino, poi
Costituzione italiana.

Piemonte
Il Piemonte invece eccelleva nella filatura della seta In gara sulle due ruote
Luigi XIV, non terminano mai una guer-
ra sotto la stessa bandiera con cui lhanno
Aggiungendo per che qui niente
estremamente bello, ma tutto uguale e L e antiche ostilit
fra lombardi e
piemontesi oggi
suo Piemonte e
altrettante il Giro
della Lombardia
iniziata, alla maggior parte degli stranie- nulla di mediocre. Non se la prendano i si fanno sentire di Alfredo Binda.
ri davano comunque limpressione di es- torinesi. Lanno prima, di fronte al Duomo per lo pi sui Finch, nel 1926,
sere taciturni e schivi. di Milano ancora incompleto, aveva escla- campi di calcio. Binda gli strapp il
Eppure, nonostante il caratteraccio dei mato: Perdio! Gli italiani i superlativi li Ma soprattutto titolo italiano.
suoi abitanti, la capitale del regno in con- sprecano. Non costa molto, a loro; ma co- in una coppia del Giro di boa. A 35
ciclismo del se- anni il recordman
tinua evoluzione urbanistica attirava visi- sta parecchio agli stranieri, i quali non di colo scorso che la di Novi Ligure
tatori e complimenti. Torino una citt rado sciupano fatica e spese per vedere co- rivalit sportiva si non poteva pi
ridente, piccola, anche se ingrandita dal se molto celebrate ma poco degne di esser- accesa pi forte competere con
padre del Re, e dal Re stesso dopo lasse- lo. Certo, questione di gusti. Un po co- di altre. Costante quel fortissimo
dio. Le parti aggiunte alla citt sembrano me quando bisogna scegliere tra cotoletta Girardengo, pie- emergente: 9 anni
montese, e Alfredo pi giovane di lui,
veramente tirate con la squadra. La piaz- o grissini col prosciutto. Binda, lombardo: nel 1927 Binda
za principale una delle cose pi belle che Maria Leonarda Leone due ciclisti, due vinse ben 12 delle
si possano vedere, scriveva il pensatore avversari, ma 15 tappe del Giro.
francese Montesquieu, ricordando la sua soprattutto il Era cos forte che
Leffigie del toro simbolo sportivo 3 anni dopo gli
visita nel 1728. Linaugurazione del Tea- nella Galleria di del campanilismo organizzatori pre-
tro Regio, uno degli imponenti edifici fatti Milano: luso di fra Piemonte e ferirono pagarlo
costruire dal Laborioso Carlin per celebra- calpestarne i Lombardia. 22.500 lire, la cifra
re il prestigio della sua casata, risale a 12 testicoli nasce Campione. Classe che spettava al
anni dopo, precedendo di quasi 4 decen- come sberleffo. 1893, passato alla vincitore, per non
ni quella del Teatro alla Scala di Milano. Il storia oltre che per farlo iscrivere alla
la sua bravura an- corsa a tappe. Un
sovrano mise larchitettura torinese nella che per la presunta destino sfortunato
mani di importanti maestri del tempo, che amicizia con il (un incidente in
lentamente diedero alla citt il suo volto noto bandito Sante cui si ruppe il fe-
barocco. Persino lacidissimo magistrato e Pollastri (cantata more) lo costrinse
filosofo Charles des Brosses, nel 1740, la da Francesco De a lasciare lattivit
Gregori), il primo professionale nel
giudic la pi bella citt dItalia; e forse vinse due volte il 1936: Girardengo
dellEuropa, per le strade dritte, la regola- Giro dItalia, tre si era ritirato quel-
rit degli edifici e la bellezza delle piazze. volte il Giro del lo stesso anno.
39
SHUTTERSTOCK
PRIMO PIANO

Sardegna
Tracce di
CATALOGNA Lo spirito dindipendenza a volte il risultato di una forte
identit e di ingerenze straniere. Un esempio? Nellisola dei
nuraghi, leredit catalano-aragonese del Trecento

Il mistero della civilt nuragica


S ul territorio sardo sono state
rinvenute circa 7mila torri
megalitiche, costruite tutte
1800 e il 1100 a.C., si svilupp
in Sardegna una civilt unica,
che condivideva le tecniche co-
grandi costruzioni, dette nura-
ghi da Norax, il mitico fondato-
re della pi antica citt sarda,
dati sono ancora pochi per ave-
re unidea chiara: si pu sup-
pore fosse organizzata in trib
con la stessa tecnica, ossia con struttive e forse anche aspetti Nora. Nessuna fonte cita invece autonome con sovranit su
grandi massi e senza luso di culturali con altre civilt me- il popolo che li costru. territori limitati, senza raggiun-
malta: si chiamano nuraghi e diterranee. I documenti degli Trib. Alcuni sostengono che la gere una dimensione naziona-
ce n uno ogni 3 km2. NellEt antichi, vissuti secoli dopo, civilt nuragica fosse contem- le, ma con intensi rapporti con
del bronzo e del ferro, fra il riportano lo stupore per queste poranea a quella micenea. Ma i il resto del Mediterraneo.

40
N
el 1353 Alghero era sotto as- cero ingresso i popoladores catalani giun-
sedio. Da un lato i catalano- ti in blocco dalla madrepatria.
aragonesi guidati da Pietro IV I nuovi abitanti godevano degli stes-
dAragona, alleati dei venezia- si diritti dei barcellonesi. Ebbero privilegi
ni, impegnati nella conquista della Sarde- commerciali ed enormi benefici economi-
gna. Dallaltro gli arborensi, alleati con ci: dalla concessione di propriet terriere
i genovesi, a difesa dellultimo dei 4 re- e immobiliari (i guidatici), alle sovven-
gni autonomi della Sardegna: il Giudica- zioni per le attivit agricole, fino a van-
to dArborea (v. cartina nella pagina suc- taggi fiscali.
cessiva). A settembre si combatt una fe- I sardi superstiti subirono trattamenti
rocissima battaglia e la citt lanno dopo diversi. I collaborazionisti quelli che
cadde nelle mani dei catalani. Divenne durante lassedio avevano tramato con-
lAlguer o meglio ancora Balzarunta, la tro la citt poterono rimanere, ma fuo-
piccola Barcellona. Non senza conse- ri dalle mura. Se volevano integrarsi do-
guenze: larrivo degli aragonesi signific vevano imparare a parlare il catalano. La
infatti la deportazione degli algheresi pi citt divenne una roccaforte: ogni notte si
riottosi alle Baleari. Le riserve alimenta- chiudevano gli accessi alle mura, che ve-
ri vennero requisite e nella citt, ancora nivano riaperti al mattino per permettere

ALAMY
stremata dallassedio e dalle malattie, fe- le attivit di pesca e commercio.
Conquistatore
Pietro IV dAragona (1319-1387) in un
manoscritto del XV secolo. Da Barcellona
lanci la conquista della Sardegna. A lato,
la bandiera sarda dei quattro mori, la cui
origine storica resta dibattuta.

DEA/ALINARI

Civilt perduta
Il nuraghe Santa Barbara, presso Nuoro.
Le funzioni di queste strutture,
erette oltre 3mila anni fa, non sono
state ancora del tutto chiarite.
Tradizione giuridica
Gli Statuti Sassaresi, raccolta di norme di fine
200. Nel Trecento in Sardegna fu elaborata la Carta
de Logu dei Giudicati, codice di leggi rimasto in
vigore (con aggiornamenti) fino al 1827.
ALAMY

La rocca
del giudice
Il castello di Burgos
(Sassari), eretto intorno
al 1130 dal giudice
Gonario II di Torres.
Controllava la zona
del Goceano, dove
nellAlto Medioevo si
insediarono i Goti.
Olbia
In Sardegna si Oro rosso. La conquista catalana rap-
present per anche la fortuna di Alghe-
Sassari
parla una lingua in ro, fino a quel momento un porto secon-
dario. Pietro IV aveva fortemente voluto
Burgos

parte enigmatica: la citt perch consentiva agli aragone-


si il dominio totale sul Mediterraneo Oc-
Alghero
GIUDICATO
DI TORRES
GIUDICATO
DI GALLURA

neolatina, ma con cidentale. Divenne testa di ponte alla co-


siddetta diagonale delle isole, una linea
Nuoro

vocaboli fenici e ideale che dal Sud della Catalogna passa-


va per le Baleari e giungeva in Sardegna, GIUDICATO
DARBOREA
nuragici. E per alcuni ad Alghero appunto.
In breve divenne il secondo porto delli-
Oristano

imparentata sola dopo Cagliari. I documenti di viag-


gio, i rapporti sui dazi e i balzelli conser-
anche con il basco vati negli archivi spagnoli e sardi riporta- GIUDICATO DI
CAGLIARI
no un intenso commercio di vino greco,
sardo e latino (cos erano chiamati i vi-
ni italiani). Cuoio, pelli di bue, di monto- Cagliari
ne e di agnello finivano invece agli arti-
giani pisani dellabbigliamento e dei tes-
suti. Per Alghero passava poi bestiame: Farsi in quattro
cervi, caprioli e falconi per la caccia. I giudicati sardi nati con il declino del potere
Ma era il corallo il petrolio sardo. Poter bizantino sullisola. Il pi longevo fu quello
controllare il commercio delloro ros- di Arborea, che sopravvisse fino al 1420.
so, richiesto da tutti i porti del Medi-
terraneo per la sua altissima qualit, era
motivo di orgoglio per i catalani. Persino Orgoglio. La citt rimase a lungo pro-
centri come Amalfi o Napoli, le cui acque iettata verso la Spagna e la lingua catala-
erano pure ricche di corallo, acquistava- na continu a essere percepita come al-
no quello algherese. E fu proprio questo tolocata: chi si trasferiva entro le mura la
commercio a favorire lapertura di conso- imparava. Nemmeno quando la Corona
lati e fondaci rendendo per diverso tempo di Aragona, unitasi nel 1469 con quella di
Alghero il centro del Mediterraneo. An- Castiglia, adott il castigliano come lin-
che la scoperta dellAmerica non le tol- gua ufficiale estendendolo ai sardi, lidio-
se lustro. Lo spostamento dellasse dei ma perse forza. E i catalani di Alghero
commerci spagnoli verso lAtlantico dan- sono rimasti fino ai nostri giorni una delle
neggi infatti la Sardegna e altre regioni enclave linguistiche e culturali pi radica-
dItalia, ma non Alghero che mantenne i te dItalia. In una regione, come ha scrit-
rapporti commerciali con la madre pa- to Giovanni Lilliu, archeologo e decano
tria e divenne una fondamentale fortez- degli storici sardi, che ha avuto uno stra-
za per lorganizzazione militare di dife- no marchio storico: quello di essere stata
sa dai turchi, che nel XV secolo avevano sempre dominata (in qualche modo anco-
iniziato a imperversare nel Mediterraneo ra oggi), ma di avere sempre resistito.
salpando dalle coste dellAfrica. Piero Pasini

La tetrarchia sarda: i Giudicati


P rima di cadere quasi del
tutto in mano spagnola,
la Sardegna visse un perio-
lallentamento della pre-
senza bizantina: Cagliari,
Torres, Gallura e Arborea.
leggendaria. Si sa invece
che ingerenze esterne
e rivalit tra i giudici (i
do di indipendenza iniziato I Giudicati erano di fatto re) portarono alla rovina
attorno allXI secolo, per monarchie elettive, con un questa sorta di tetrarchia. Il
alcuni alla radice dello gabinetto e vari ministri. pi longevo fu il Giudicato
spirito autonomista sardo. Oscure origini. Secondo di Arborea: per un secolo
il cosiddetto periodo dei alcuni documenti, i Giudi- combatt tenacemente
Giudicati (cartina in alto). cati sarebbero sorti nel VI contro la Spagna, fino a
Si trattava dei governi secolo dopo una sommossa estinguersi nel 1420 (a lato,
delle quattro partes in cui anti-bizantina. Ma c chi Eleonora, giudicessa dAr-
fu divisa la Sardegna dopo giudica questa ipotesi borea dal 1383 al 1404).
ALINARI

43
PRIMO PIANO

Roma
Udienza suprema
Pio VII (papa dal 1800
al 1823) riceve nella
Cappella Sistina, sala
del trono del pontefice.

44
Annessione
Bersaglieri entrano a Roma
dalla Breccia di Porta Pia, il
20 settembre 1870. La citt
diventer capitale lanno dopo.
ALINARI (2)

I raccomandati
del PAPA RE
Lamministrazione
I
l ragazzo dallaria gracile e goffa che borgo selvaggio di Recanati (allora terri-
trotterella per le vie del centro di Ro- torio pontificio).
papalina era tra le ma ha poco pi di ventanni e viene
dalla provincia; alloggia in una soffit-
Il poeta spera che lambasciatore prus-
siano Nieburh, suo estimatore, interceda
pi clientelari ed ta, a casa di parenti ricchi ma taccagni.
arrivato nella Citt Eterna inseguendo un
presso il cardinale segretario di Stato Er-
cole Consalvi per procuragli la sospirata
elefantiache tra gli miraggio comune a tanti: conquistarsi il
posto fisso in unamministrazione pub-
cadrega nella Cancelleria del Censo. Re-
ster deluso, perch, lanno dopo, la mor-
Stati preunitari. E tale blica. Lo stipendio modesto, ma i pla- te di papa Pio VII archivier la pratica. Ma
cidi ritmi dellimpiegato statale gli lasce- non bisogna essere troppo duri con lui: li-
rimase quando Roma rebbero tempo per la passione di sem- stanza di Leopardi era perfettamente con-
pre, la scrittura. Chi fa questi ragionamen- gruente con il sistema in vigore nel re-
divenne capitale del ti nellinverno del 1822, camminando nel gno teocratico e in particolare nella sua
cuore del regno temporale di papa Pio VII, immensa, inefficiente e spesso contraddit-
Regno dItalia un Giacomo Leopardi in fuga dal nato toria burocrazia. Un groviglio che la fine
45
Porporati e non
La vita della corte papalina:
Carlo III di Spagna in visita
a Benedetto XIV (papa dal
1740 al 1758) al Quirinale,
residenza dei pontefici.

Gli alti funzionari erano anche alti prelati di


antiche famiglie aristocratiche. E il papa, sovrano
assoluto, decideva su molte questioni personali
DEA/GETTY IMAGES

dello Stato Pontificio e lirruzione dei Sa- Descrivere in dettaglio i meccanismi ba-
voia a Roma, pochi decenni pi tardi, sa- rocchi dellapparato statale pontificio sa-
rebbero solo in parte riuscite a dipanare. rebbe arduo. Cerano per alcuni punti
Alti funzionari. Tutte le cariche di ver- fermi, che si possono ricostruire.
tice erano in mano a cardinali e alti prela- Se il motore immobile degli affari in-
ti, quelle medie o basse frutto di relazioni terni ed esteri era il cardinale segretario di
clientelari con personalit ecclesiastiche o Stato, per economia e finanze fino a me-
con le potenti famiglie romane a esse im- t del XIX secolo lo era la Camera Aposto-
Monete sonanti parentate, sintetizza Carlo Fiorentino, lica. Si trattava di un enorme network di
Una moneta dello Stato
storico e ricercatore dellArchivio centra- uffici e cariche: dal numero uno, il car-
Pontificio da 4 soldi le dello Stato a Roma. In pi il pontefice, dinale Camerlengo, in secolare contrasto
(pari a 20 centesimi di lire) che era un sovrano assoluto, aveva dirit- con il comprimario Tesoriere generale, fi-
emessa nel 1866, sotto Pio IX. to di entrare in ogni questione. Il risultato no allUditore generale e ai chierici del Tri-
A destra, Giacomo Leopardi, era una gestione paternalistica dellammi- bunale della Piena Camera, competenti in
suddito dello Stato Pontificio e nistrazione pubblica, con la componente materia di fisco. Attorno a essi una stermi-
aspirante impiegato statale. laica schiacciata in ruoli subalterni. nata rete di organismi, commissari, presi-
46
denti. La Prefettura dellAnnona e quella
della Grascia si occupavano dellapprovvi-
gionamento di grano e di carne, con rela-
tivo sistema di licenze e dogane. Poi ce-
ra la Presidenza della Ripe (per il traffico
fluviale), delle Acque, delle Strade Le-
lenco potrebbe andare avanti a lungo, tra
competenze ridondanti e funzioni spes-
so duplicate. Senza contare la stratifica-
zione quasi infinita di commissioni create
ad hoc per singole questioni, e che in so-
stanza pestavano i piedi alle ammini-
strazioni gi preposte a trattare quel de-
terminato settore di competenza, aggiun-
ge Fiorentino.
Contro i mulini a vento del disordine fi-
nanziario si ergeva la Congregazione del
Buon Governo, una Corte dei Conti ancien
rgime, spesso in contrasto con la tenta-
colare Camera. Ma sul fronte normati-
vo, regnava un discreto caos: ai motu pro-
prio e alle bolle del pontefice si aggiunge-
va la giurisprudenza locale contenuta nei
bandi dei cardinali a capo delle legazioni,
cio le circoscrizioni del regno, e quella
dei governatori provinciali. Un corpus di
leggi mai stabilizzato in un Codice civile o
penale e, fino al 1831, neanche riunito in
una semplice raccolta.
Giustizia sia fatta. I tribunali erano al-
trettanto caleidoscopici. I vari gradi del-
la giurisdizione civile erano spartiti me-
diante distinguo a dir poco farraginosi
tra i tribunali dellUditore di Camera, del-
la Sacra Rota e della Segnatura, mentre
ALINARI

per quella penale il primo riferimento era


il tribunale del Governatore di Roma, che
era anche capo della polizia.
O meglio, di quella che diventer polizia
dopo il 1816. La sede era quella dove og-
gi c il Senato della Repubblica: Palazzo
Madama. Da qui lappellativo di mada-
ma riferito alle forze dellordine.
Prima di allora cerano i birri, riu-
niti in compagnie guidate dai bargelli:
unaccozzaglia di personaggi poco racco-
mandabili e spesso contigui al mondo del
crimine, spiega la studiosa Elvira Gran-
taliano dellArchivio di Stato di Roma. Per
avere giustizia in caso di abusi degli uf-
ficiali pontifici in periferia bisognava ri-
volgersi alla Congregazione della Consul-
ta, da cui gran parte di quegli ufficiali era-
no nominati.
Riformisti. Questo, in estrema sintesi,
lantico e sgangherato organismo che gli
ultimi papi-re dellOttocento cercarono di
curare. Inizi Pio VII con il suo segretario
di Stato, il conservatore illuminato cardi-
47
SCALA
RMN/ALINARI

In fila con i clientes romani


L arte di arrangiarsi fioriva gi nella
Roma al tempo dei Cesari, affolla-
ta di clientes, cittadini che in cambio
ogni giorno allalba di fronte alla sua
villa per la salutatio mattutina.
Salve! Il buongiorno al potente
di denaro e tutele praticavano il me- (a lato, in un dipinto dell800) se-
stiere di riverire il patronus. Per i Ro- guiva unetichetta precisa: i clientes
mani dalto rango avere uno stuolo dovevano vestirsi con la toga e rivol-
di estimatori era indice di prestigio. I gersi al benefattore chiamandolo
protetti ricevevano la sportula (bor- dominus, signore. Non cerano solo
sa), cio una certa quantit di cibo e plebei, ma anche professionisti in
denaro, oppure terreni in usufrutto; ristrettezze e artisti squattrinati: tutti
in cambio dovevano appoggiarlo po- in fila, in base a una rigida gerarchia
liticamente, ma soprattutto recarsi sociale, dal magistrato allex schiavo.

Dopo il 1870 la nobilt romana si divise in bianca (filosabauda) e nera


(fedele al papa re). La prima fu favorita, ma la seconda riusc ad arricchirsi
nal Consalvi che cerc addirittura di im- tura, mentre gli Esteri, appannaggio della va titolo, continua Fiorentino. La con-
parare qualcosa dal nemico, studiando segreteria di Stato, spesso si sovrappone- cessione dellimpiego era considerata al-
le riforme napoleoniche. Prosegu (e fin) vano agli altri enti. In sostanza tutta lam- la stregua di una sinecura, cio una ren-
Pio IX, ultimo sovrano dello Stato Pontifi- ministrazione restava in mano a un pugno dita che non implicava obblighi. Prima
cio, che sullesempio di altri Paesi europei di porporati, per cui con poche eccezioni dellOttocento, per, lo stipendio non ve-
dopo la parentesi rivoluzionaria della Re- le istanze dei laici rimasero lettera morta. niva erogato regolarmente, obbligando i
pubblica Romana ridisegn lamministra- Raccomandati e assenteisti. Ma den- travet pontifici ad arrotondare chiedendo,
zione in base a ministeri: nove in tutto, ri- tro gli uffici, come e quanto si lavorava? o estorcendo, mance e regali.
dotti a cinque nel 1850. Poco: in media tre o quattro ore al gior- Le riforme cambiarono un po le cose,
Certe storture per continuarono, no, non cera un orario fisso. Si era assun- ma fino allo showdown di Porta Pia emo-
chiarisce Carlo Fiorentino. Le stermina- ti a chiamata diretta, spesso non in base lumenti, assunzione, mansioni, carriera e
te competenze della Camera Apostolica a capacit specifiche ma ai rapporti con il pensione (la cosiddetta giubilazione) ri-
confluirono nellelefantiaco dicastero del potente o il parente di turno. Un ostenta- masero legate a criteri arbitrari. Lidea del
Commercio, Belle Arti, Industria e Agricol- to zelo religioso non guastava, anzi face- posto fisso come rendita a fondo perdu-

Cortigiani
Il corteo di un cardinale nel
monastero di Santa Maria
degli Angeli, a Roma, in un
dipinto ottocentesco.

48
SCALA
to creava situazioni paradossali: impie Il nuovo corso azzer le vecchie istitu ro dei suoi tempi, sottolinea Elvira Gran
gati capaci, volenterosi e frustrati si ve zioni municipali. Spar la carica del Se taliano. E anche la normativa pontificia
devano superati nella scala gerarchica da natore di Roma, sostituita da quella del sulla tutela delle belle arti, da cui lItalia
raccomandati poco pi che adolescen sindaco. Lultimo governatore di Roma and sostanzialmente a lezione. I risultati
ti, o viceversa da anziani. Come Giusep (ovvero capo della polizia) pontificio, pi vistosi, per, si erano ottenuti altrove.
pe Gioachino Belli, grande poeta romano monsignor Ilarione Randi, assicur una Alla leva del 1871 i ragazzi romani fu
che per intercessione della moglie fu as transizione efficiente piazzando forse rono i meno riformati dItalia, racconta
sunto nellamministrazione pontificia a 61 con laccondiscendenza delle stesse auto Fiorentino. Una sana e robusta costitu
anni suonati. Senza contare i fantasmi rit italiane molti suoi uomini nei nuovi zione legata al valido lavoro delle ammi
che occupavano un posto in ufficio senza commissariati dei rioni romani. Nei mini nistrazioni annonarie del papa. Ma anche
avervi mai messo piede. In questo pano steri accadde la stessa cosa. al fatto che in una citt di orti rigogliosi e
rama faceva notizia qualche sporadica ap Mescolanza. Gli impiegati romani si conventi caritatevoli nessuno moriva di
parizione di funzionari dalto livello, come mescolarono a quelli che lamministra fame: neppure chi lavorava poco, o i mol
Luigi Pianciani, futuro sindaco della Ro zione sabauda aveva ereditato dagli Stati ti che non lavoravano affatto. Dal mito
ma sabauda, o Carlo Armellini, triumviro preunitari e che dalla capitale provvisoria, del posto fisso allo stereotipo dei vitello
nella breve Repubblica Romana del 1849. Firenze, sciamarono in massa verso Ro ni dellUrbe belli e sfaticati, tutte le stra
Si volta pagina? Con larrivo delle trup ma, continua Fiorentino. Ex ingranag de del luogo comune portano a Roma. 
pe piemontesi a Roma, nel 1870, si volt gi di amministrazioni come quella sarda Adriano Monti Buzzetti Colella
inesorabilmente pagina. Il generale Lui o austrongarica, ben pi efficienti e disci
gi Cadorna, con poteri quasi dittatoria plinate di quella papale. Questo scontro
li, cre una giunta municipale provviso di civilt a scrivanie unificate possiamo
ria composta dalla nobilt romana bian solo immaginarcelo, soprattutto nei prov
ca che, in contrapposizione a quella ne visori Uffici Stralcio creati in ogni nuo
ra papalina, negli anni precedenti aveva vo ministero per il disbrigo delle prati
dato prova di attaccamento allideale uni che pendenti ereditate dai vecchi dicaste
tario. Spesso si trattava di rami collatera ri pontifici.
li delle stesse famiglie nere, che peraltro Tutto da buttare, insomma, nella mil
dal nuovo Stato avrebbero presto avuto il lenaria burocrazia dei successori di San
loro tornaconto, con la vendita dei loro Pietro? Non proprio: Il Cata
terreni ex agricoli nellambito della febbre sto gregoriano, particella
edilizia nella capitale di fine secolo, spie re e dettagliatissimo,
ga Fiorentino. era un capolavo

Riformatore
Papa Pio IX
fotografato nel
1875, quando Roma
era gi capitale
dItalia. Durante il
suo papato furono
ALINARI

avviate varie riforme


amministrative.
PRIMO PIANO

50
ITALIANI PER CASO
Molti stereotipi regionali, alla base dei nostri pregiudizi, hanno radici genovesi sono taccagni, i torinesi falsi e cortesi, i fio-
rentini intelligenti e i siciliani permalosi. Sono solo alcu-
storiche. E hanno dato vita a campanilismi che resistono da secoli ni degli stereotipi pi diffusi tra quelli sulle differenze
regionali. Ma come si sono affermate queste convinzio-
A cura di M. L. Leone e G. Rotondi
ni e che fondamento hanno? Quasi sempre si tratta di stereo-
I
tipi. Il termine fu coniato da un giornalista statunitense: Wal-
ter Lippmann. Era il 1922 e nel suo libro Lopinione pubblica
chiam cos le conoscenze fisse e impermeabili a ogni critica
Torinesi che stanno alla base delle nostre rappresentazioni del mondo.
FALSI In altre parole, i pregiudizi con cui ci facciamo unidea del-
CORTESI la realt. E gli stereotipi influenzano molte delle decisioni
RISERVATI che prendiamo. Con le conseguenze del caso: aspettarsi
che una persona sia furba perch napoletana porter a
Milanesi vedere la furbizia in tutti i comportamenti dei napoletani.
ARROGANTI Veneti Non riconoscendo i casi di onest e lealt di quel gruppo.
FREDDI
GRANDI BEVITORI Le origini. Gli stereotipi, cos come le rivalit storiche
EFFICIENTI
POCO PATRIOTTICI tra paesi o regioni, non nascono dal nulla. Alla base ci
sono elementi storici che li alimentano: Genova per
esempio, a partire dal Medioevo, fu una citt di com-
merci e banchieri. Non difficile immaginare come
abbia potuto diffondersi lidea che i suoi abitanti
fossero tirchi e scontrosi. Cos come Firenze pa-
Romagnoli tria di Dante e di grandi artisti automaticamen-
Genovesi PASSIONALI te associata alla convinzione che i fiorentini siano tut-
AVARI COMBATTIVI ti intelligenti e creativi. Le opere letterarie hanno fatto il
SCONTROSI INGORDI resto: la Cavalleria Rusticana di Giovanni Verga (1880)
conferm il luogo comune che i siciliani siano gelosi e
permalosi, mentre il teatro della commedia dellarte sei-
Toscani centesca contribu a creare nellimmaginario una classi-
A sinistra, un INTELLIGENTI ficazione semplificata di alcune tipologie umane regio-
ligure con labito IRONICI nali: il dottor Balanzone sapientone borioso e vane-
tradizionale di COLLERICI sio viveva a Bologna, dove nacque la prima univer-
Biassa (La Spezia). sit. Il mercante Pantalone, avido e lussurioso, veniva
A destra, un dalla Venezia del 500, popolata di commercianti, ser-
costume friulano. Umbri vette e cortigiani. Anche da figure come queste sono na-
GENTILI ti stereotipi e storiche rivalit giunte fino a noi. 
CHIUSI
Romani
RUMOROSI
CAFONI

Pugliesi
ORGOGLIOSI
Sardi IRONICI
FIERI OPPORTUNISTI
TESTARDI
ORGOGLIOSI
Napoletani
CHIASSOSI Lucani
SUPERSTIZIOSI
SCALTRI OSTINATI
CHIUSI

Palermitana in
abiti tipici: il capo
era coperto da un
velo che lasciava
intravvedere solo
il volto. Calabresi
SOSPETTOSI
TESTARDI
GELOSI

Siciliani
OMERTOSI
GELOSI
Ragazza in
costume
tradizionale
calabrese.

Stampa con costume sardo:


labito influenzato dalla moda

51
che si diffuse negli anni
delloccupazione spagnola.

FOTOTECA GILARDI (5)


LTALIA IL PAESE DEI
MILLE CAMPANILI.
6
Brescia-Bergamo
IN LOTTA DA SECOLI
5
1 Modena-Bologna Crema-Cremona
P er 99 anni dice la tradizione le due citt si
scontrarono con alterne vicende, fino alla cruen-
ta notte del 15 novembre 1325, quando a Zappoli- 1
no (Bo) i bolognesi furono sconfitti dai modenesi di 2
Rinaldo dEste e Passerino Bonacolsi. I vinti furono
inseguiti fin dentro la citt e i vincitori, dopo essersi S. Margherita-Rapallo Modena-Bologna
fermati a bere al pozzo di Porta San Felice, si impa-
dronirono del secchio di legno messo l per tirar su
lacqua e lo portarono a Modena come trofeo. Una
copia della cosiddetta (al femminile, come si usava
allora) secchia loriginale custodito in municipio
si trova ancora nella Ghirlandina, la torre campa- 3
naria del duomo modenese.
3 Pisa-Livorno Pisa-Livorno
Ce n per tutti. Lepisodio ispir al poeta Ales-
sandro Tassoni lopera
eroicomica La secchia
N on c vicinanza che tenga se due citt non
si sopportano. Lo dimostrano due rivali
come Pisa e Livorno. Tra loro corrono una ven-
rapita (1614) che, pur rac- tina di chilometri, ma mai distanza potrebbe
contando i fatti in modo essere pi grande. Primi effetti della nube
romanzato, offr ai mo- radioattiva: nato un pisano furbo. Stupore nel
denesi lo spunto per pro- mondo, sgomento in Toscana: cos titol nel
vocare anche i cugini di 1986 Il Vernacoliere, mensile satirico livornese,
Reggio Emilia, detti teste dopo il disastro nucleare di ernobyl.
quadre: cos gliele avreb- Chi sale e chi scende. Le radici di questa
be fatte il dio Marte a for- antipatia risalgono allagosto del 1284, quan-
FOTOTECA GILARDI

za di percuotere i soldati do la flotta pisana venne sconfitta da quella


sconfitti rilasciandoli dal genovese tra gli scogli della Meloria, al largo
castello di Rubiera (dove di Livorno. Fu linizio della decadenza della
effettivamente Modena e repubblica marinara (sancita poi dallinter-
Reggio si scontrarono in Illustrazione per La ramento del porto). In capo a un secolo da
armi nel 1202). secchia rapita (1929). piccolo scalo, Livorno divent il principale
approdo toscano.

2 Santa Margherita-Rapallo
I l 4 luglio 1549 il pirata turco Dragut attacc la
costa ligure. Mentre i Saraceni distruggevano
Rapallo, gli echi della battaglia raggiunsero Santa
Margherita e gli abitanti fecero in tempo ad ar-
marsi, sfuggendo alla sorte dei vicini. Il podest di
Rapallo chiese allora al doge di Genova il permesso
di costruire un castello fortificato sulla costa, per
evitare altri simili episodi, ma sugger che la costru-
zione fosse pagata dagli abitanti di Santa Marghe-
rita. Dallattacco turco non hanno subto danni e poi
si dice che sia stato uno dei loro, un certo Maranola, a
FOTOTECA GILARDI (3)

guidare lassalto nemico, spieg. 4


Protesta. I sammargheritesi si riversarono in piaz-
za, pronti a finire il lavoro iniziato da Dragut. La-
vrebbero fatto se non fosse intervenuto il doge, che
Sassari-Cagliari
costrinse i contendenti a costruire a proprie spese i
due castelli che si ergono uno sulla passeggiata di
Rapallo e laltro nel golfo del vicino comune. 4 Sassari-Cagliari
Il castello di Rapallo,
del XVI secolo. L a lotta per il primato cominci nel tardo Medioevo: Sassari e Ca-
gliari erano rispettivamente le capitali del Capo di sopra (su Cabe
susu) e del Capo di sotto (su Cabe josso), le regioni amministrative
create dai sovrani aragonesi durante la loro dominazione. Sassari fu
CORBIS/CONTRASTO

costretta a rinunciare a ogni velleit quando nel 1582 unepidemia di


peste decim la popolazione. E oggi i sassaresi ripetono che i caglia-
ritani non sono sardi, ma maurreddinus o marrus, cio mauritani
(mori), pi vicini allAfrica che al Nord della Sardegna.

52
Molte delle rivalit tra i comuni risalgono al Medioevo.
E alle antiche divisioni tra guelfi e ghibellini
Da sinistra, una contadina 5 Crema-Cremona
L
toscana venditrice di uova, a divisione tra guelfi e ghibellini la madre di tutti i cam-
un costume pugliese e uno panilismi. Alleandosi con i ghibellini cremonesi nel 1158,
tradizionale del Gargano. Barbarossa mise zizzania tra Crema e Cremona. Il cronachista
Acerbo Morena narra che limperatore durante lassedio di Cre-
ma fece legare alcuni ostaggi sulle macchine da guerra, con-
vinto che i nemici non tireranno addosso ai loro padri e fratelli.
Nessuna piet. Sbagli: i cremaschi non si fermarono, ma la
citt cadde comunque, il 25 gennaio 1160. Per questo ancora
oggi Crema vorrebbe far provincia a s piuttosto che targare le
auto con la sigla della nemica storica.

6 Brescia-Bergamo
N ella civilissima Lombardia, non mettete insieme bresciani
e bergamaschi: Noter d Bres som ei pi bei, voter de Ber-
ghem sif dei porcei. E i secondi, che non ci stanno a esser presi
per porcelli, li apostrofano Bres, lrg de boca, strc de ma,
cio grossolani e pure tirchi. Cos si ripagano reciprocamente
dei poco affettuosi rapporti medioevali. Nel 1156, infatti, Bre-
scia fece morti e prigionieri tra le truppe bergamasche per il
possesso dei castelli di Volpino, Ceretello e Qualino.
Contese. Qualche anno pi tardi per tocc a loro alzare ban-
diera bianca, dopo lattacco dellimperatore Federico Barba-
rossa, in alcune occasioni alleato con Bergamo contro la ribelle
Milano. Anche in seguito le due citt nemiche non persero oc-
casione per scontrarsi finch, nel 1192, il successore, Enrico VI,
pose fine al braccio di ferro assegnando i possedimenti contesi.

7 Lecce-Brindisi
L a secolare disputa tra Lecce e Brindisi (meno nota di quella
fra Lecce e Bari) cominci dopo lepidemia di peste che
nel 1656 colp il Regno di Napoli. In migliaia morirono, ma in
mezzo a quellorrore la Terra dOtranto (le attuali province di
Lecce, Brindisi e Taranto) si salv miracolosamente. Merito di
santOronzo, dissero i leccesi,
che lo proclamarono patrono e La colonna
7 gli eressero un monumento. romana rimasta
Generosi? In un attimo di a Brindisi.
Lecce-Brindisi esaltazione religiosa, il nobile
sindico di Brindisi pens di do-
nare ai vicini una delle due co-
lonne romane poste di fronte al
porto perch la usassero come
basamento per la statua. Non
si preoccup dei mugugni dei
concittadini, ma i suoi successori
s: ci vollero due anni e un ordi-
ne del vicer perch la colonna
giungesse a Lecce. E i brindisini
SCALA

8 la reclamano ancora oggi.


Catanzaro-Reggio Calabria
8 Catanzaro-Reggio Calabria
N on si sono limitati alle parole i reggini, che tra il 1970 e il 1971 protestarono a suon di
barricate contro la decisione di fare di Catanzaro, secondo loro un paesazzu, il capoluogo
della neonata Regione Calabria. Fin dallepoca medioevale Reggio era stata capoluogo a fasi
alterne della cosiddetta Calabria Ulteriore, la parte pi a sud del territorio. Nel 1816 quella
zona fu divisa in due province, una con capoluogo Reggio, laltra con capoluogo Catanzaro.
Consolazione. La regione per era una e ci vollero sei morti, feriti e carri armati per fare an-
dar gi lesclusione di una delle pi importanti citt della Magna Grecia. Che divent, come
premio di consolazione, sede del Consiglio regionale.
53
PRIMO PIANO

Palermo Il gioiello
di Monreale
La Cattedrale di
Monreale, presso
Palermo. Costruita
dal 1174 per volere di
Guglielmo II dAltavilla,
famosa per i ricchi
mosaici bizantini.

DUE CAPITALI
SCALA (2)

S
Per secoli si sono alternate come poli del
potere in Meridione. Anche per questo Napoli
imm tutte purtualle, cio siamo
tutti arance di Palermo. Tra i gen-
tiluomini napoletani dellOttocento
era un modo per sfottere latteggia-
e Palermo sono eterne rivali della Storia, mento del parvenu, che si dava un tono vantan-
do conoscenze altolocate. A simili lazzi la citt
fra spinte centraliste e indipendentismo siciliana e lintera isola replicavano con invetti-
54
Sede
regale
Napoli
A destra, lingresso
del Maschio
Angioino (XIII secolo),
a Napoli. A sinistra,
Clemente I incorona
Carlo I dAngi in una
miniatura del XV secolo.

PER UN REGNO
MONDADORI PORTFOLIO

ve salaci come quella che magnificava limpo- traversato i secoli: quello tra Meridione conti-
nenza del Mungibeddu (lEtna), deridendo in nentale e insulare, e nello specifico tra Napo-
parallelo le pretese del monticello (il Vesu- li e Palermo.
vio), che stu gran munti vulissi assuggittatu Fascino esotico. Due capitali per un dominio
(che voleva sottomettere questo gran monte). conteso e ricco di storia e tradizioni: il Regno
Dietro alla metafora della gara tra vulcani c di Sicilia, nato nel 1130 per volere del norman-
la sintesi di un antagonismo politico che ha at- no Ruggero dAltavilla (1130). Da allora e fino
55
PAOLO GIOCOSO/SIME

Le suggestive
strade di Palermo
raccontano secoli
di dominazioni:
bizantine, arabe,
normanne, sveve,
angioine e aragonesi

Sicilia araba
e normanna
San Giovanni degli
eremiti a Palermo.
Costruita nel VI secolo,
durante la dominazione
araba fu trasformata in
moschea, poi ridivenne
una chiesa cristiana.
allet moderna, le citt vissero una rivalit con- quelle del Sacro romano impero germanico. In
tinua: e alla crescente potenza di Napoli, Paler- compenso quando, a 26 anni, Federico fu inco-
mo contrappose sempre i suoi diritti di primo- ronato imperatore, modell la sua corte tedesca
genitura di sede regale. Un primato istituzionale a imitazione di quella palermitana. Ma la prima
che non deve stupire: la Sicilia del XII secolo era capitale del Sud, ormai periferia dellimpero, co-
infatti terra di mare e commerci, con unagri- minci a perdere importanza. Nel 1231, con le
coltura fiorente e molte basi nel Mediterraneo. costituzioni (una serie di leggi scritte) conces-
Il viaggiatore e poeta arabo-andaluso Ibn Gu- se a Melfi, che regolavano lapparato burocra-
bayr (1145-1217) descrisse Palermo come citt tico-amministrativo dellItalia Meridionale, Pa-
antica, elegante e splendida, dallaspetto aggra- lermo fu declassata a provincia, mentre Foggia
ziante. Che ne parlasse un arabo non deve stu- divenne una delle capitali del regno per la posi-
pire: dall827 la citt era stata sede di un emira- zione strategica. Altra diminuzione, stavolta al-
to musulmano con una moschea che ospitava la sua centralit culturale, arriv a Palermo dal-
fino a 7mila persone. Tra le coltivazioni impor- la fondazione a Napoli di una grande universit
tate in Sicilia in quel periodo, la canna da zuc- del regno, la seconda in Italia dopo Bologna ma
chero, ancestrale progenitrice di una lunga tra- la prima a carattere pubblico. Palermo rimase
dizione culinaria di cassate, gelati e sorbetti. nel cuore di Federico II, che volle essere sepolto
Fu il conte Ruggero II, detto il Normanno, a nella cattedrale della sua prima capitale, ma Na- Antichi
scendere dalla Francia e scalzare gli Arabi, su poli aveva ormai lanciato la sua sfida. bizantinismi
richiesta del papato. Scelse Palermo come ca- Verso nord. Dopo la morte dello Stupor Mun- Incoronazione di re Ruggero
pitale cosmopolita di quel primo Regno di Sici- di (Federico) il papato, che continuava a con- II in un mosaico del XII
lia, mentre Napoli rimase sede di arcidiocesi e siderare la Sicilia un suo possedimento feuda- secolo, conservato nella
principale porto commerciale. Il tutto nellorbi- le, si affid a una diversa casata per difendere i chiesa della Martorana a
ta del papato, che considerava la Sicilia un pro- propri interessi meridionali: i DAngi francesi. Palermo. Sotto, una formella
siciliana in avorio di arte
prio feudo da concedere a un re-vassallo, natu- Papa Clemente IV incoron re di Sicilia Carlo I
islamica del XIII secolo.
ralmente cattolico: cos, da normanna divenne dAngi, fratello del re di Francia Luigi IX, e il
sveva, poi svevo-normanna. Fu Federico II, fi- nuovo re arriv a Palermo dopo aver sconfitto
glio di Costanza di Altavilla e nipote dellimpe- lo svevo Manfredi a Benevento (1266). Cor-
ratore Federico Barbarossa, a ingrandire il Re- radino, lultimo pretendente degli svevo-
gno di Sicilia rivendicandone lautonomia dal- normanni, fin decapitato in piazza
la Chiesa. Federico II parlava larabo, il greco, Mercato, a Napoli: era questa in-
il provenzale, il latino e favor i poeti in lingua fatti la citt che gli Angioini ave-
volgare siciliana. Con lui il palazzo reale di Pa- vano scelto come capitale. Un
lermo divenne un centro di vita mondana ed ar- cambio di sede che formalizz
te, e la citt un crocevia di culture: la New York
o la Parigi del tempo, meta di cantastorie, poe-
ti, intellettuali e scrittori. Il gran duello
Dimenticare Palermo. Quando eredit limpe- Sotto, duello tra un cavaliere
ro, Federico, si impegn con il papa di turno, In- francese e Manfredi, per la
nocenzo III, a mantenere lautonomia del Regno conquista del regno di Sicilia.
di Sicilia, affidandolo al figlio Enrico. Ment: le Laffresco si trova a Pernes-les-
vicende siciliane e di Palermo rimasero legate a Fontaines (Francia).
SCALA (3)

57
CRONOLOG I A
1130 Ruggero II 1194 Inizia il periodo 1266 Battaglia di 1268 Carlo I dAngi
Storia di un dAltavilla, detto il
normanno, istituisce
svevo con Palermo
capitale. Federico II
Benevento: finisce il
controllo svevo. Inizia
sconfigge Corradino
e sposta la capitale
regno conteso il Regno di Sicilia. diventa re nel 1197. quello angioino. da Palermo a Napoli.

laperta rivalit fra le due capitali del Sud. Non peo a scapito dei palermitani, fu vissuta come
passarono ventanni che a Palermo scoppiaro- un tradimento. Si umiliavano secoli di autono-
no i Vespri siciliani. mia e si riduceva la Sicilia a provincia napoleta-
Sei secoli dopo, il Risorgimento avrebbe de- na. La satira se la prese con i numerali di Fer-
scritto quella rivolta contro gli Angioini come dinando: fosti quarto e insieme terzo / Ferdi-
primo episodio di ribellione dellisola al domi- nando, or sei primiero / e se seguita lo scherzo /
nio straniero. In realt era un conflitto tutto in- finirai per esser zero, ammoniva una popolare
terno al Sud: a soffiare sul fuoco era infatti la strofetta. Ma sotto il sarcasmo covava la rivolta.
nobilt siciliana, penalizzata dal cambio di re- In esilio a Palermo durante gli anni del do-
gime, dalla crisi economica e dallestraneit di minio napoleonico, i Borbone si comportarono
Palermo alla corte angioina di Napoli. Risulta- da ospiti, senza celare il rimpianto per la vera
to: con la pace di Caltabellotta (1302) il regno si patria napoletana. Ma avevano concesso nel
spezz in due. A fare da spartiacque, il faro di 1812 una Costituzione in cui tra laltro si garan-
Messina, con i possedimenti ultra Pharum (la tiva che in caso di riconquista di Napoli, la Sici-
Sicilia) a guida aragonese e quindi spagnola, lia sarebbe divenuta un regno indipendente af-
quelli citra Pharum sotto gli Angioini. Governa- fidato al primogenito del sovrano. Quattro anni
ta da questi ultimi, Napoli surclass definitiva- dopo quelle promesse divennero carta straccia:
mente Palermo. La popolazione esplose e la cit- da allora il separatismo siciliano fu il proble-
t divenne una metropoli europea. Ai primi del ma della corte borbonica, nonch il propellente
Caccia col falcone 300 contava 35mila abitanti, che crebbero fino di moti e insurrezioni represse nel sangue, co-
Il re di Sicilia, Corradino di a 50mila nei due secoli successivi. Boccaccio, me nel 1821 e nel 1848, quando proprio a Pa-
Svevia, ultimo degli svevo- Giotto, Petrarca ne fecero la loro destinazione. lermo sinaugur la stagione rivoluzionaria che
normanni, a caccia con il La citt rimase lindiscussa capitale anche con avrebbe fatto tremare i troni di mezza Europa
falcone, in una miniatura la nuova dinastia, gli Aragonesi: era il 1442 e i (v. riquadro a destra). Nellantica capitale nor-
del Codice Manessiano, semi del Rinascimento germogliavano nel Mez- manna il Parlamento dellisola proclam solen-
del XIV secolo. zogiorno. Alfonso, detto il Magnanimo, fece di nemente la dinastia borbonica decaduta sulli-
Napoli la Firenze del Sud. sola; il re di allora, Ferdinando II, convinto che
Autonomismi. Per la suddivisione dei la prima cosa a cui bisogna abituare la Sicilia
due domini (con le rispettive ca- di obbedire, rispose con le armi, guadagnando-
pitali) continuava. E tale sa- si lappellativo di Re Bomba per i cannoneg-
rebbe rimasta, se si esclude giamenti ordinati contro gli insorti di Messina.
una parentesi con Alfonso Legami inconfessabili. Dopo quella terribi-
dAragona, fino allavvento le guerra civile la rottura fu definitiva. Quando
dei Borbone. Nel 1816, sulla nel 1852 Ferdinando II viet ai siciliani la bar-
scia della Restaurazione san- ba e i baffi, considerati un gadget rivoluzio-
cita dal Congresso di Vienna, nario, per i vicoli di Palermo inizi a circolare
un sovrano di questa dinastia una filastrocca che canzonava la polizia borbo-
unific i possedimenti: per i nica rivolgendole un irridente quesito sulla na-
sudditi napoletani era Ferdi- tura del pelo pubico: su varva o su mustazzu?
nando IV, per quelli siciliani (sono barba oppure baffi?). Anche ladesio-
Ferdinando III, per tutti diven- ne alla causa dellUnit dItalia (non a caso Ga-
t Ferdinando I, monarca del ribaldi sbarc in Sicilia) va interpretata almeno
nuovo regno delle Due Sicilie. in parte come desiderio di rivalsa degli isolani.
Nellisola, e in particolare a Paler- A dispetto dellantica rivalit, per, a Paler-
mo, lazione borbonica, che da tempo mo, oltre ai dolci di memoria araba sono rima-
SCALA (3)

sponsorizzava il polo nord parteno- ste inconfessabili eredit napoletane, come il


presepe e i timbri neomelodici che gli chanson-
Il grande Federico nier palermitani cantano direttamente in napo-
Busto di Federico II di Svevia, letano. Senza per perdere quel senso di mali-
oggi al Museo nazionale di Napoli. zioso disincanto e di orgoglio per una grandez-
Il suo regno si caratterizz per za perduta dopo tanti secoli di convivenza pi
una forte attivit legislativa e per o meno forzata. 
linnovazione artistica e culturale. Achille Prudenzi
1282 Vespri siciliani: 1302 Il regno divi- 1734 Il Regno di 1798 Conquista na- 1816 Il regno riu-
gli Aragonesi arriva- so in due. La corona Sicilia, come prima poleonica del Regno nificato e Ferdinando
no in Sicilia; a Napoli sar riunita nel 1442, il Regno di Napoli, di Napoli: Ferdinando di Borbone diventa re
ci sono gli Angi. sotto gli Aragonesi. invaso dai Borbone. III si rifugia a Palermo. delle due Sicilie.

Il primo ad attribuirsi il titolo di re Palazzo reale


Il castello normanno-svevo
delle due Sicilie fu nel 1442 Alfonso a Rocca Imperiale (Cosenza),
in Calabria. Nel XIII secolo
V dAragona, che un per un breve fu residenza di Federico II.
La costruzione originaria
periodo sotto il suo controllo i regni attribuita ai Bizantini, che
dovevano difendersi dalle
di Napoli e Trinacria (la Sicilia) scorrerie saracene.

Le antiche ruggini riesplodono, in salsa risorgimentale


L a rivalit tra Napoli e Paler-
mo divenne pi accesa sotto
il regno dei Borbone. Palermo
francese con larrivo a Napoli
dei re imposti da Napoleone: il
fratello Giuseppe e il cognato
Sicilie, riducendo lautonomia
di Palermo e innescando una
frattura tra il potere e i baroni.
queste occasioni decine di ca-
daveri dei militari furono scem-
piati e deturpati. Lo raccont
allora riviveva gli antichi fasti Gioacchino Murat. Fu in questi Risentimenti. Contro Napoli, anche il generale Carlo Filan-
svevo-normanni e per due vol- anni che alla Sicilia fu concessa identificata con la dinastia dei gieri che nel 1849 riconquist
te Ferdinando IV fu costretto la Costituzione e si insedi Borbone, esplosero le rivolte la Sicilia al comando delle trup-
a trasferirsi qui per difendere il parlamento. Lentusiasmo del 1821 e del 1848. Si trattava pe napoletane, evitando
il suo regno. La prima fu du- riformatore per dur poco: di un odio anti-napoletano che la secessione. Era sbarcato
rante i sei mesi di vita della con londata restauratrice diede vita a episodi di violenza sullisola lanno prima con
Repubblica partenopea (1799). Ferdinando IV torn a Napoli e contro i soldati dellesercito in- 14mila uomini, numerose arti-
Poi nel cosiddetto decennio diede vita al Regno delle Due viati a combattere sullisola. In glierie e flotta imponente.

59
PRIMO PIANO

Venezia Dal 1797 allannessione


allItalia, a Venezia
dominarono, con parentesi
francesi, gli austriaci.
Lasciarono spritz e schei,
ma la privarono della libert

Serenissima addio
Ritratto dellimperatore
Francesco I dAustria, che
nel 1797 acquis Venezia
con il Trattato di
Campoformido, cedendo
in cambio a Napoleone
i Paesi Bassi. Da allora la
Serenissima non fu mai pi
autonoma. Nellaltra pagina,
piazza San Marco in un
dipinto del XIX secolo.

60
IN LAGUNA CON GLI
ASBURGO

SCALA (2)

A
l mattino colazione con cap- una moneta che si chiamava Scheidemn- qualcuno ha avuto lidea di aggiungerci
puccino e kipferl, oppure un ze: se anzich leggere la prima sillaba in un po di aperitivo rosso (Campari, Ape-
krapfen. Prima di pranzo uno tedesco, cio sciai, la si legge in italiano, rol, Cynar). Ottenendo lo spritz, appun-
spritz per aperitivo, da paga- ovvero schei, ecco la parola che ancora to. Il kipferl a Venezia (dove tutti lo chia-
re con i schei. Gli austriaci hanno gover- oggi in Veneto si usa per dire soldi. An- mano kiffel) una specie di croissant fat-
nato Venezia per settantotto anni e la lo- che se nelle commedie di Carlo Goldo- to con la sfoglia e le mandorle, mentre i
ro eredit ancora viva ai nostri giorni. ni si ritrova il pi antico termine bezzi. primi a mettere a punto il kapuziner so-
Sono stati loro a mettere ringhiere di fer- Ancora: spritz viene dal tedesco spritzen, no stati i viennesi, con la panna montata:
ro lungo rive e ponti, che una volta ne spruzzare, e tuttora a Vienna servo- quando la bevanda ha valicato le Alpi, la
erano privi. E sono stati loro a introdurre no il vino spruzzato, mentre a Venezia panna stata sostituita dal latte e nacque
61
Il 12 maggio 1797 una rapida seduta del Maggior
Consiglio decret la fine, dopo un millennio
di alterne vicende, della Repubblica di Venezia
il cappuccino. Infine il krapfen, dal Lom- striache (con prevalenza delle seconde).
bardo-Veneto ha conquistato vasti territori Quella francese, la prima, dur appena
italiani (diventando bombolone a Roma) otto mesi. Poi Napoleone cedette Venezia
Serenissima fine. Queste eredit non ci allAustria con il Trattato di Campoformi-
sarebbero state, forse, senza quella fret- do e in laguna arrivarono gli austriaci. Ci
tolosa seduta del 12 maggio 1797. Quel rimasero dal 18 gennaio 1798 allinizio
giorno il Maggior Consiglio (il parlamen- del 1806 (dopo la vittoria napoleonica ad
ARCHIVES DE FRANCE /REALY EASY STAR

to aristocratico veneziano) dichiar de- Austerlitz). Seguirono la seconda paren-


caduta la Serenissima Repubblica di Ve- tesi francese, fino al 1814, e lultimo mez-
nezia. Alla riunione, per inciso, manca- zo secolo austriaco. Fino al 1866, anno in
va il numero legale: per cui qualcuno, ai cui Venezia fu annessa al neonato Regno
giorni nostri, ha pensato bene di presen- dItalia. Ma che cosa lasciarono a Venezia
tare un ricorso al Consiglio dEuropa, so- quei decenni a lungo rimossi?
stenendo che la Serenissima non ha mai I francesi non furono accolti bene dai
Autografo cessato di esistere. veneziani, spiega Alvise Zorzi, autore di
Il Trattato di Campoformido, tra Francia Rivendicazioni postume a parte, resta il Venezia austriaca (Editrice Goriziana) e
e Austria, firmato nellottobre del 1797: fatto che dopo quella data si verific un Napoleone a Venezia (Mondadori), tran-
sulla destra, la firma di Bonaparte. alternarsi di dominazioni francesi e au- ne che da parte dellesigua categoria de-
SCALA (3)
Morti eccellenti
Vignetta filofrancese
del 1799: il funerale della
democrazia, dopo il primo
Manin e lassedio
addio francese a Venezia. di Venezia
V enezia insorse contro
gli austriaci il 22 marzo
1848. A capo della rivolta
cera Daniele Manin, ebreo
convertito che portava il
cognome dellultimo doge,
Lodovico, non in quanto suo
parente, ma perch fu tenuto
a battesimo da un patrizio
della famiglia Manin. Suo
vice era Niccol Tommaseo,
dalmata di Sebenico. Nella
Venezia in rivolta accorsero
patrioti dai luoghi pi dispa-
rati: i napoletani Alessandro
gli inclini alle idee di Francia. In gene- Austria vs Francia. Quanto agli au- e Carlo Poerio, lungherese
Lajos Winkler. Mentre dallal-
rale, erano considerati prepotenti e spac- striaci, Michele Gottardi, gi docente tra parte i veneziani arruola-
coni. Mantennero questa nomea per tut- allUniversit di Venezia e studioso dei rono un contingente di cento
to il periodo napoleonico, anche se non sistemi amministrativi di quellepoca, af- mercenari svizzero-tedeschi,
mancarono esigui combattenti veneti ne- ferma che la prima cosa che fecero fu ri- al comando del colonnello
gli eserciti imperiali. Erano invece visti di portare la legislazione veneziana al gen- Johann Debrunner. Quando
giunsero in citt, i veneziani
buon occhio dagli ebrei, perch aprirono naio 1796. Ovvero a prima dellepoca na- li scambiarono per austriaci
definitivamente le porte del ghetto e abo- poleonica. Risultato? Veneto e Friuli ave- poich parlavano tedesco.
lirono le norme discriminatorie. vano una legislazione, Trieste (che era A ferro e fuoco. Lassedio
gi da prima territorio austriaco) unal- fu durissimo. Le artiglierie
tra. Se ne accorsero gli ebrei triestini, asburgiche, schierate lungo
Ritorno trionfale che vennero a Venezia pensando di apri-
la linea di difesa lagunare,
provocarono parecchi incen-
Napoleone entra a Venezia (dopo re unattivit e invece se lo videro impe- di nella zona di Cannaregio,
la vittoria sugli austriaci ad dire, prosegue Gottardi. ovvero quella rivolta verso
Austerlitz) passando sotto un arco la terraferma. Si registr
A partire dal 1802 si cerc di creare
di trionfo galleggiante, anche il primo tentativo di
un maggior senso dello Stato, si istitu il
nel dicembre del 1806. bombardamento aereo della
catasto, si form una classe dirigente di Storia, con aerostati austriaci
non veneziani e non aristocratici: la citt che cercarono di sganciare
ebbe prima un governatore ungherese e bombe sorvolando la citt:
poi un tirolese. Quando tornarono, i fran- fallirono per via dei venti
cesi riaprirono definitivamente il ghetto contrari. Dopo un anno e
mezzo Venezia si arrese e il
e istituirono la Camera di Commercio: poeta Arnaldo Fusinato scris-
il primo presidente fu Jacob Treves de se questi celebri versi:
Bonfili, ebreo, uomo di Napoleone, me- Il morbo infuria, il pan ci
cenate dello scultore Antonio Canova. In manca, sul ponte sventola
questo periodo si cominci a pavimenta- bandiera bianca.
re la citt, a interrare i
canali, a costruire lA- Daniele Manin il 22
la napoleonica in piaz- marzo 1848 proclama la
za San Marco, al po- Repubblica di Venezia.
sto della chiesa di San
Geminiano. Il porto di
Venezia soffriva inve-
ce per il blocco nava-
le inglese e per la con-
correnza degli scali
adriatici di Senigallia
e Trieste.
I francesi erano
odiati, aggiunge Zor-
zi, per le massicce
soppressioni di chiese,
ordini religiosi e con-
63
Lissa, battaglia La banda militare austriaca suonava ogni sera in
fratricida?
fraternite, e per la pesante fiscalit dal- ubriaco o alterato, apre il felze (la struttu-
Q uando a scuola si
studia la battaglia
navale di Lissa (20 luglio
la quale dipese in parte londata di ribel-
lioni del Veneto rurale nel 1809. Per que-
ra mobile che si trovava sulle gondole per
riparare i passeggeri) e apprezza la gen-
1866), ci spiegano che gli sto il ritorno dellAustria fu visto positiva- tilezza e prudenza della scrittrice che fi-
austriaci sconfissero gli mente, come linstaurarsi di un sistema no a tal momento era rimasta in silen-
italiani. Oppure che fu ordinato. zio. La scrittrice intervenne solo quando
una battaglia fra italiani,
con i veneto-istriani che Nel 1829 gli austriaci istituirono il por- luomo minacci di portare in prigione il
combattevano contro to franco, riprende Gottardi. La citt si gondoliere il giorno successivo e gli disse
napoletani e genovesi. rivitalizz e si affermarono le categorie di ritenersi fortunato del fatto che non lo
In realt le cose non professionali, grazie anche alla ferrovia aveva trapassato con la sciabola: Il pove-
stanno esattamente Ferdinandea, la Venezia-Milano, la cui ro Catullo sarebbe davvero finito in prigio-
cos: i marinai di coperta
della flotta asburgica costruzione fu la palestra di una gene- ne se non avessi interceduto per lui dicen-
provenivano quasi tutti razione di avvocati. Lidea della ferrovia do che era alticcio e affermando che consi-
da Veneto e Friuli, Istria e nacque negli anni Quaranta: per realiz- deravo un onore che laustriaco si fosse de-
Dalmazia (al tempo anco- zarla si dovettero disporre espropri, stila- gnato di orinare sulla mia gondola. Tale
ra austriaci), i macchinisti re atti, trovare accordi con gli avvocati di era il potere degli austriaci.
erano in buona parte
boemi, gli altri marinai Milano. Il dibattito ferroviario form Che cosa era cambiato rispetto ai pri-
boemi e ungheresi. Gli molti progressisti del tempo e si trasfor- mi anni dellAustria in laguna? Semplice:
ufficiali, infine, quasi tutti m in uno scontro tra liberali e conserva- con la fine della Serenissima i patrizi ve-
austro-tedeschi. tori. Non a caso i capi dellinsurrezione
Non autentici. Vero veneziana del 1848 (v. riquadro nella pa-
invece che i due marinai
austriaci, decorati con gina precedente) erano avvocati, da Da- Imperatori sgraditi
medaglia doro al valor niele Manin a Niccol Tommaseo. Limperatore Francesco Giuseppe
militare, tanto austriaci I rapporti tra austriaci e veneziani fino e la moglie (limperatrice Sissi)
non erano: Tommaso al 1848 rimasero dunque abbastanza buo- arrivano in piazza San Marco nel
Penzo, detto Ociai, ni. Spiega Zorzi: Molti patrizi di fortune 1856, acclamati solo dagli austriaci.
di Chioggia, al timone A destra, una Scheidemnze (uguale
dellammiraglia Erzher- modeste trovarono impiego nellammi-
nistrazione imperial-regia. Alcuni patrizi a quella usata anni prima a Venezia)
zog Ferdinand Max, e
Vincenzo Vianello, detto da cui deriva il veneto schei (soldi).
ricchi assunsero cariche di corte e molte
Graton, di Pellestrina, al signore del patriziato ottennero il presti-
timone della nave Kaiser. gioso ordine femminile della Croce stel-
Quanto allammiraglio
Wilhelm von Tegetthoff, lata. Era un modo per recuperare il pre-
un montanaro di Mar- stigio perduto dai nobili veneziani nono-
burg (oggi Maribor, in stante lomologazione del patriziato della
Slovenia), parlava nor- Serenissima alla nobilt dellimpero.
malmente in veneziano Scostumati. Non erano per tutte rose e
con i suoi uomini perch
era diventato ufficiale fiori. La poetessa francese George Sand, a
nellAccademia di Marina Venezia nel 1834, riferisce di un curioso
di SantAnna, a Venezia. episodio. Un giorno deve intervenire per
impedire che il suo anzia-
Lammiraglia Ferdinand no gondoliere, un certo
Max alla Battaglia di Catullo, finisca in galera.
Lissa, il 20 luglio 1866. Lo sente urlare: Porco di
un tedesco a un ufficiale
austriaco che sta orinan-
do sulla gondola. Quello,
per tutta risposta, lo apo-
strofa: Sappi che io so-
no un ufficiale al servizio
di Sua Maest apostolica e
che ho perfettamente il di-
ritto di pisciare sulla tua
RES /REALY EASY STAR

gondola, se cos decido.


Il gondoliere replica che
c una donna in gondo-
la e lufficiale, per nulla
64
piazza San Marco. Che i veneziani lasciavano vuota
neziani avevano perso il loro ruolo di so- Declino. La situazione peggior dopo
vrani del loro Stato. E non lo riacquisi- linsurrezione del 1848 e precipit dopo
ranno mai pi, neanche con il Regno dI- il 1859 con la proclamazione del Regno
talia. Un solo ex patrizio veneto diventer dItalia. LAustria si rese conto che avreb-
un importante uomo politico dopo lUnit be perso il Veneto e intensific la repres-
dItalia: Filippo Grimani, sindaco di Vene- sione, rafforzando lapparato poliziesco.
zia e senatore del Regno per due anni. La Il console americano William Dean Ho-
vera eredit della dominazione austriaca wells, a Venezia dal 1861 al 1865, nel suo
(e francese) fu quella: lazzeramento di libro di memorie scrisse che tutte le sere,
una potenza plurisecolare. quando la banda militare austriaca inizia-
va a suonare, i veneziani abbandonava-
no piazza San Marco per protesta. Non
quindi difficile capire perch, nellottobre
1866, quando le truppe austriache lascia-
rono definitivamente la laguna, in molti
tirarono un sospiro di sollievo. Anche se Lavvocato che fece un 48
le tracce di quella lunga parentesi non si Niccol Tommaseo, patriota e scrittore
potevano pi cancellare. protagonista insieme a Daniele Manin
Alessandro Marzo Magno dei tumulti del 1848 a Venezia.

SCALA (2)
PRIMO PIANO

Q uestestate lavete forse scelta come


meta delle vostre vacanze. E studian-
do una mappa turistica avete ma-
gari notato che la Puglia somiglia a
una freccia proiettata verso la Grecia e il Vicino
Oriente. Non a caso, al tempo dei Romani, qui
terminava la Via Appia che conduceva dallUrbe
al porto di Brindisi. E non a caso, nel Medioevo,
divenne la testa di ponte per i crociati che si re-
cavano in Terrasanta. Pur essendo parte di una
vicenda comune al resto del Sud, la Puglia, con
Napoli e la Sicilia, stata il terzo polo del Me-
ridione, con vicende tutte sue. Persino la specia-
lit gastronomica simbolo della regione, le orec-
chiette, lo specchio del suo multiculturalismo:
un mix di tradizione angioina ed ebraica, con ri-
cette diverse a Nord e a Sud della regione. Pro-
prio per questa variet si parla di Puglie.
Piccola Italia. Per alcuni aspetti la Puglia ri-
assume, anche fisicamente, la tripartizione geo-
grafica dellItalia, con un Nord in cui sorgono i
laghi pi grandi e le vette pi alte, unarea cen-
trale segnata da un altopiano carsico, le Murge,
e un Sud, il Salento, caratterizzato da clima sec-
co, spiega lo storico pugliese Vincenzo La Sa-
landra, esperto di storia del Meridione. Alle di-
versit geografiche si sommano quelle culturali

Puglia
LA PORTA
DELLORIENTE
Il colosso di Barletta
Questa statua, alta 4,50 metri, rappresenta
forse limperatore Teodosio II. Leggenda
vuole che sia stata abbandonata
su una spiaggia dai veneziani che
lavevano trafugata durante il sacco di
Costantinopoli (1204).

66
Ununica regione e diverse tradizioni e culture: per questo motivo si parla di
Puglie, al plurale. Il suo territorio stato infatti dominato da diverse civilt,
dai Bizantini ai Longobardi, dagli Svevi agli Angi fino agli Aragonesi.
Che ne fecero il terzo polo del Sud, proiettato verso est

MARKA
In unarea della provincia di Lecce ancora oggi usata (da pochi) una lingua
e linguistiche: il dialetto parlato nel Nord per che Taranto, prosegue La Salandra. In epoca bi-
esempio imparentato con il napoletano, quello zantina approdarono sulle coste pugliesi le re-
del Sud con il siciliano. liquie di san Nicola, dando vita a un altro cen-
La peculiarit pugliese ha origini remote: tro di culto cristiano. I Bizantini hanno lasciato
nellantichit romana e nella Magna Grecia, in eredit maestose abbazie, basiliche e chiese,
ma soprattutto nel Medioevo. Dopo la caduta prima di essere scalzati nel 1071 dal condottiero
dellImpero romano dOccidente (476) si alter- Roberto il Guiscardo, con cui inizi la domina-
narono in Puglia Bizantini e Longobardi. I primi zione normanna. I nuovi governanti fortifica-
al Sud, i secondi al Nord della regione. Se non rono la regione e bonificarono larea di Foggia,
fosse stato per i Longobardi, devoti a san Miche- un tempo paludosa.
le Arcangelo, non esisterebbe il santuario dello- Voci di Bisanzio. Con i Bizantini si aggiunse
monima localit in provincia di Foggia, una del- un altro importante tassello al multiculturalismo
le mete di pellegrinaggio pi frequentate nei se- pugliese. Ne resta traccia nella lingua. Nella pro-
coli. Quanto ai Bizantini, nell871 presero Bari vincia di Lecce c infatti unarea, la cosiddet-
dopo che per oltre ventanni era stata occupa- ta Greca salentina, in cui tuttora diffusa una
ta dai Saraceni, le cui scorrerie segnarono an- lingua parente stretta del greco. La plurisecola-
re presenza bizantina, che si protrasse fino a do-
po il Mille, favor la nascita di comunit greche
che si rafforzarono. La loro lingua, contamina-
ta con termini neolatini e locali, dette vita a una
lingua a s, detta griko. Simile a quella parlata
in unaltra isola linguistica greca del Sud: la bo-
Antichi testimoni
vesa, nella provincia di Reggio Calabria.
Sopra, elmetto corinzio di bronzo
I comuni pugliesi della Greca salentina sono
del 600 a.C. Sul reperto si vede
storicamente nove: Calimera, Castrignano de
unantica riparazione di un
foro. A destra, un contenitore di Greci, Corigliano dOtranto, Martano, Martigna-
liquidi del IV secolo a.C., detto no, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino (ma
rhyton: veniva usato dai Greci allUnione dei comuni della Greca salentina
MARKA (2)

soprattutto durante le partecipano anche altri centri). Solo in alcuni di


cerimonie in onore degli di. questi paesi si usa ancora il griko, che rischia di
68
Resti romani Dai megaliti
Scrivere titoli-
Le rovine dellanfiteatro
romano nel sito
ai Romani
no per il box
archeologico di Egnazia
(presso Fasano).
L
Numa etuer
Pugliasequip
gi nel
dolutat,
preistoria,
doloreet
fu abitata
corcuore
tanto
wisim
endre
senimdella
dunt
quische
et
Lanfiteatro era forse ad Altamura (Bari) do-
dunt esto od exerosto
usato non per gli sono conservati
lobortindf ddsada idoloreet
spettacoli ma come resti di
wisim unetuomo
quis dunt di
esto
piazza per il mercato. Neanderthal
od databili
exerosto dolobortindf
a oltre 100mila
ddsadaolutat, coranni
senim
fa, mentre
dunt doloreetrisalgono
wisim quis et
al periodo
dunt esto odtra IV e do-
exerosto
I millennio
lobortindf a.C. ledoloreet
ddsada
strutture
wisim quis megalitiche
et dunt esto
delexerosto
od territorio, tra cui
dolobortindf
spicca vicino a Bisce-
ddsada
glie il dolmen della
Chianca.
Colonizzatori. Quan-
to ai primi grandi
colonizzatori della re-
gione, nel corso del II
millennio iniziarono
a imporsi gli Japigi
(da cui lantico nome
della Puglia: Japigia),
provenienti dallIlli-

SIMEPHOTO
ria. Si unirono a gen-
ti italiche, formando
tre gruppi: i Dauni
parente stretta del greco (il griko): uneredit bizantina al Nord, i Peucezi al
centro e i Messapi
nellattuale Salento,
scomparire: parlato da poco pi di 10mila per- za elementi classici con altri nordici, orientali spiega lo storico Vin-
sone, tanto che lUnesco lha classificato tra le ed esoterici, riflettendo la poliedrica personalit cenzo La Salandra.
Dal 706 a.C. fu il tur-
lingue in pericolo di estinzione. del sovrano e, ancora una volta, lapertura cul- no dei Greci. Gli Spar-
Se i Bizantini lasciarono lingua e chiese, i lo- turale pugliese. tani fondarono Taras
ro successori, gli Svevi di Federico II, seminaro- Disfida simbolica. Il puer Apuliae mor nel- (Taranto), uno dei
no castelli. Federico (detto puer Apuliae, fi- la sua patria adottiva, a Fiorentino di Puglia, maggiori centri della
glio della Puglia) partecip alla sesta crocia- nel 1250. Sedici anni pi tardi il figlio Manfredi, Magna Grecia. Tra
IV e III secolo a.C. il
ta (1228-1229) partendo con i suoi cavalieri da fondatore di Manfredonia, fu sconfitto dal fran- territorio pugliese fi-
Brindisi. Cio dal porto per lOriente per eccel- cese Carlo I dAngi. La regione pass allora agli n sotto il dominio dei
lenza. Tra i castelli di Federico il pi famoso Angioini, prima di cadere nel XV secolo sotto la Romani. Furono loro
Castel del Monte, presso Andria, patrimonio Corona dAragona. a fare di Brindisi la
Unesco raffigurato sul nostro centesimo di eu- Gli Aragonesi si fecero detestare. Tassarono base di partenza per
i Balcani e la Grecia,
ro. Questo imponente edificio, a forma di otta- tutti i pastori che con la transumanza (altro la- e dopo aver costruito
gono e avvolto da leggende e misteri, sintetiz- scito plurisecolare) portavano le greggi nel Ta- lAppia (cruciale per
il trasporto di grano,
Cristo olio e vino nellUrbe)
tracciarono dallaltra
bizantino parte dellAdriatico la
Nella cripta di sua prosecuzione, la
Santa Cristina Via Egnatia. I Romani
a Carpignano favorirono inoltre la
Salentino (Lecce), crescita di Bari, Taran-
laffresco di Cristo, to e Lecce. Pi tardi,
dipinto dallartista in et augustea (I se-
Teofilatto
colo d.C.), la regione
venne denominata
nel X secolo: Apulia et Calabria,
rappresenta uno con il secondo termi-
degli esempi ne usato non nellac-
pi importanti cezione odierna, ma
dellarte bizantina per indicare larea
nel Sud Italia. salentina.
SIME PHOTO
I trulli (dal greco trulos, cupola) vennero edificati nel XVI secolo ed
essendo costruiti a secco potevano essere smontati in poco tempo
voliere delle Puglie, la vasta pianura della Capi-
Longobardo tanata, larea nel Nord della regione e che inclu-
Il santuario di San Michele de anche il promontorio del Gargano, dice La
Arcangelo, a Monte Salandra. Epoca detestabile, quella aragonese,
SantAngelo, nel Gargano. ma feconda: i commerci con lOriente esplose-
ro e nelle citt costiere spuntarono come funghi
comunit di mercanti provenienti da Venezia,
laltra storica porta dOriente sullAdriatico.
A riportare tensione nella regione fu lenne-
sima ondata di incursioni musulmane, guida-
te dai turchi ottomani e culminata nel saccheg-
gio di Otranto (1480). Dal 1494 si registr inol-
tre la pressione francese, prima con Carlo VIII
e poi con Luigi XII, che concord la spartizione
del Regno di Napoli (a cui apparteneva allora
la Puglia) con lo spagnolo Ferdinando II dAra-
gona. I due entrarono presto in rotta e nel 1503
i francesi fecero marcia indietro. Anche questo

SIME PHOTO (2)


viavai di corone ha lasciato uneredit storico-
turistica: il 13 febbraio di quellanno si tenne la
disfida di Barletta: tredici cavalieri italiani af-
frontarono per conto degli spagnoli altret-
Fortezza sveva tanti francesi guidati da Monsieur de La Motte,
Castel del Monte, in che aveva lanciato, sprezzante, il guanto della
provincia di Andria. Il sfida al condottiero Ettore Fieramosca. Ad ave-
castello fu fatto costruire da re la meglio furono gli italiani, la cui vittoria, fe-
Federico II nel 1240. steggiata con entusiasmo dalla popolazione, per
un momento affrancata dalle secolari ingerenze
straniere, entrer poi nel mito risorgimentale,
commenta lo storico.
Trulli e taranta. La presenza spagnola oggi
particolarmente evidente a Lecce: senza gli Ara-
gonesi non ci sarebbe il famoso barocco di quel-
la citt (e di Gallipoli). Chiese e palazzi furono
finanziati a pioggia dai vescovi locali, che ga-
reggiavano in decorazioni e raffinatezza.
Ma la firma architettonica della Puglia restano
i trulli (dal greco trulos, cupola). Questi edifici
conici in pietra sono parenti degli antichissimi
thlos (tombe a cupola), diffusi in Grecia dallE-
t del bronzo. Edificati nelle campagne a parti-
re dal XVI secolo, i trulli fungevano da ricoveri

Un ragno allorigine della danza della taranta


A partire dal Medioevo si
diffuse nellarea salentina
la credenza legata al cosid-
cino, il Tara). I tarantati erano
spesso donne che lavoravano
nei campi: presentavano,
alcuni casi fino al XX secolo
che ha appassionato antropo-
logi, etnologi ed etnomusico-
giorni, il tarantato veniva sot-
toposto allascolto di melodie
sfrenate (le stesse che con-
detto tarantismo: una sorta secondo la tradizione, forti logi come Ernesto de Martino notano oggi la pizzica) sulle
di psicosi che colpiva coloro dolori addominali, tremori (1908-1965), autore del libro note di tamburelli, organetti e
che venivano morsicati da un diffusi, sudorazione e perdita La terra del rimorso. armoniche finch, dopo une-
ragno (Lycosa tarentula) detto di coscienza. Per guarirli, si Danza guaritrice. Durante stenuante e convulsa danza,
tarantola (o taranta, forse da ricorreva a un complesso ri- gli esorcismi musicali che cadeva a terra stremato ma
Taranto o dal fiume a essa vi- tuale musicale perdurato in si prolungavano a volte per finalmente libero dal male.

70
Gli albanesi
Scrivere titoli-
del Sud Italia
no per il box
A
Numrbresh,
etuer sequip
stocor
dolutat, il nome
albanesiwisim
doloreet
que-
endre
senimdegli
dItalia,
dunt
quis et
minoranza
dunt esto od etno-
exerosto do-
linguistica
lobortindf stanziata
ddsada doloreet
nellequis
wisim regioni meri-
et dunt esto
dionali
od dello
exerosto Stivale
dolobortindf
e in particolare
ddsadaolutat, cor in
senim
Calabria.
dunt Nelle
doloreet co- quis et
wisim
munit
dunt estoarbresh,
od exerosto do-
cinquantaddsada
lobortindf in tutto,
doloreet
si parla
wisim una
quis lingua
et dunt esto
detta
od arbrisht
exerosto che
dolobortindf
una variante storica
ddsada
della lingua albanese
tosca, diffusa nel
Sud dellAlbania e in
minima parte anche
in Grecia e Turchia
(amalgamatasi nel
Sud Italia con i vari
dialetti locali).
Dal Medioevo. Le
comunit albanesi si
stanziarono sul suolo
italiano tra XV e XVIII
secolo, a seguito
della morte delleroe
nazionale albanese
Giorgio Castriota
Scanderbeg (1405-
1468), protagonista
della resistenza con-
tro i turchi ottomani.
La progressiva con-
quista della stessa
Albania da parte ot-
tomana produsse in-
fatti una forte migra-
Odiato re zione verso le nostre
coste meridionali.
Ferdinando II dAragona, re
In totale, si stima
di Napoli. Nel XV secolo gli che gli albanesi dI-
Aragonesi dominarono la Puglia, talia siano allincirca
imponendo nuove tasse ma 100mila. Oltre che in
sviluppando anche i Calabria, dove si tro-
commerci con lOriente. va la gran parte degli
SCALA

arbresh, le comu-
nit albanesi che
per gli agricoltori e la loro diffusione fu massic- In senso contrario. Nel XVIII secolo, dopo es- praticano tuttora il
cia ad Alberobello (Bari), altro patrimonio Une- sere finita agli Asburgo dAustria, la Puglia pas- rito greco-bizantino
sono presenti in
sco della regione, racconta lesperto. Essen- s ai Borbone, nuovi padroni del Regno di Na- Abruzzo, Basilicata,
do costruiti a secco, bastava sfilare poche pie- poli e del Regno di Sicilia. E nel 1816 conflu nel Campania, Molise,
tre per smontarli, evitando le tasse sulla casa Regno delle Due Sicilie. Ma le sue specificit ri- Puglia e Sicilia.
previste nel Regno di Napoli. Unidea che pia- masero intatte. Dopo lUnit dItalia (1861), la Allinterno di esse,
cerebbe agli abusivisti incalliti dei nostri giorni. regione ha mantenuto con la Sicilia lo stori- circa il 70% della
popolazione parla
In parallelo si diffusero le masserie, fattorie co ruolo di granaio dItalia, soprattutto duran- ancora la lingua
fortificate, oggi trasformate in alloggi al centro te il fascismo. E in epoca pi recente, negli anni arbrisht, seppure
di un eccezionale boom turistico. Dal tardo Me- Novanta, la Puglia stata la meta di migliaia di con percentuali
dioevo arriva infine il tarantismo del Salento (v. albanesi approdati sulle sue coste, conferman- estremamente
riquadro a sinistra), che rivive oggi in ambito do cos lantica vocazione di porta dOriente, differenti tra una
comunit e laltra,
musicale nella pizzica, o taranta, a cui dedica- conclude La Salandra. Anche se questa volta la tuttavia in ciascuna
to ogni anno un festival internazionale di enor- direttrice soltanto una: da est verso ovest. di esse in un contesto
me richiamo: La Notte della Taranta. Matteo Liberti di bilinguismo.
PRIMO PIANO

Lamministrazione dello Stato italiano, con i suoi tanti difetti cos difficili da
sradicare, anche il risultato delle eredit degli Stati regionali preunitari

LE RADICI DELLA
BUROCRAZIA
Finalmente uniti
La prima seduta del
parlamento del Regno
dItalia, a Torino,
il 2 aprile 1860.
SCALA

72
B
orbonici, sabaudi, papalini, au- visioni, gli uffici. Tutto era regolato da ge- po lUnit, era che lItalia tornasse (come
striaci... Un bel rompicapo per rarchie molto rigide. I livelli base erano nel Rinascimento) al centro dei commerci
i padri fondatori dellUnit na- costretti in alcuni casi a subire vere e pro- internazionali soprattutto verso Africa del
zionale. Da ricomporre non solo prie vessazioni da parte dei superiori. Di Nord e vicino Oriente. Ci si aspettava che
nella geografia, ma anche nella gestione questa situazione di disagio si trova per- nel Meridione si sarebbero sviluppati por-
della cosa pubblica: i territori degli antichi sino traccia in una commedia in dialetto ti e rete ferroviaria, che sarebbe nata una
Stati italiani portavano infatti con s tra- piemontese di Vittorio Bersezio, del 1863: nuova e vivace borghesia imprenditoriale,
dizioni amministrative molto diverse tra Le miserie d Monsu Travet. Un Fantozzi favorendo laccesso alle materie prime per
loro. Cosa e quanto, di ognuna di queste ante litteram che subisce i soprusi dei su- lo sviluppo industriale. Tali aspettative
eredit, sopravvissuto nel nostro appa- periori: tradotta in italiano nel 1871, in andarono per in gran parte frustrate per
rato burocratico, nei pregi come nei difet- coincidenza col trasferimento della capi- le ingerenze delle grandi potenze, in parti-
ti? Lo abbiamo chiesto allo storico e archi- tale a Roma, il suo successo cre il neo- colare della Gran Bretagna. La conseguen-
vista Carlo Maria Fiorentino. logismo travet, a lungo usato per indi- za fu una stagnazione delleconomia al
care limpiegato statale di basso profilo. Sud, mentre quella del Nord pot godere
Quanto pesa lamministrazione pie- del capitale accumulato dalle grandi fami-
montese nelleredit statale italiana? Il 1871 fu lanno in cui lamministra- glie centro-settentrionali nei secoli prece-
Lamministrazione piemontese dopo zione sabauda irruppe nel pigro tran- denti. E gli investimenti di borghesia e ari-
lUnit fece ovviamente la parte del leo- tran della Roma ex papalina. Che co- stocrazia del Centro-Nord favorirono an-
ne, visto che fu estesa al resto della Peni- sa accadde? che un maggior sviluppo dellagricoltura.
sola. Si trattava di un sistema improntato Nella Citt Eterna le consuetudini della NellAgro Romano e nel Meridione,
al modello dellaccentramento francese, rigida, corretta e in qualche caso pedan- comprese le isole maggiori, che avevano
di origine giacobina e napoleonica. Que- te amministrazione piemontese andarono conosciuto fino allUnit unamministra-
sto tipo di amministrazione (molto diver- a scontrarsi con lironia e una certa indo- zione non allaltezza di quella degli Sta-
so, per esempio, da quella del Lombar- lenza della popolazione romana, che si ti regionali del Centro-Nord, la proprie-
do-Veneto e del Granducato di Toscana) inser prima nei ruoli pi bassi nellam- t terriera borghese e aristocratica rima-
esercitava un controllo diretto anche a li- ministrazione dello Stato. Inutile negare se perlopi apatica e parassitaria: il lati-
vello locale: nei comuni persino il sinda- che i nuovi impiegati dellUrbe portarono fondo dominava incontrastato, causando
co era di nomina regia. Per diversi anni in qualche modo con s un po degli usi una maggiore arretratezza e favorendo
dopo lUnit questa forte intromissione e costumi della vecchia amministrazione forme di devianza sociale come la mafia
dellamministrazione centrale dello Stato pontificia: con quella napoletana, una tra in Sicilia e la camorra in Campania. Que-
in quella degli enti territoriali suscit pa- le pi lassiste degli Stati preunitari. ste forme di criminalit si inserirono nel
recchi malumori, in particolare della clas- sistema politico e amministrativo a livel-
se dirigente lombarda, che aveva godu- Quali elementi storici differenziano lo sia locale sia centrale. Inquinando in al-
to sotto lAustria di maggiore autonomia le tre Italie (Nord, Centro e Sud) dal cuni casi anche lalta burocrazia statale.
amministrativa. punto di vista dellamministrazione? Dinamismo sociale al Nord, assenteismo
Sono diversi i fattori che nel corso del economico al Sud: un peccato originale
Si pu dunque parlare di una pie- tempo accentuarono le differenze, anche dellUnit, che continua a riproporsi a li-
montesizzazione della Penisola, come in termini di evoluzione amministrativa, vello di inefficienza amministrativa. 
qualcuno ha sostenuto? tra Centro-Nord e Sud. La speranza, do- Adriano Monti Buzzetti Colella
In realt no, perch gi dopo la Prima

MASSIMO SIRAGUSA/CONTRASTO
guerra dIndipendenza (1848-49) il par-
lamento di Torino aveva accolto emigra-
ti provenienti da tutte le parti dItalia, e
molti di questi, ancor prima dellUnit,
ebbero un ruolo di primo piano nellam-
ministrazione statale sabauda. Peraltro,
anche i funzionari provenienti dagli ex
Stati regionali (specie lombardo-vene-
ti e toscani), pur adeguandosi alle nuo-
ve leggi e ai nuovi regolamenti, favoriro-
no con il loro bagaglio culturale riforme
che ridussero certe asperit del sistema
piemontese.

Quali erano queste asperit?


La burocrazia dellantico Stato pie-
Ricerche in un
montese aveva unimpostazione di tipo
archivio storico
militare. Ministri, gabinetto del ministro comunale.
e, a scendere, le direzioni generali, le di-
73
LA STORIA
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PRIMO PIANO

saperne di pi
Benedizione di
Pio IX, ultimo
papa-re, dal
balcone di
San Pietro.

BRIDGEMANN
LE IDENTIT ITALIANE
La storia dItalia in gran parte quella di Stati regionali Napoleone a Venezia
Alvise Zorzi
spesso in conflitto, origine di virt e difetti giunti fino a noi. (Mondadori)
I progetti urbanistici
Medioevo e Risorgimento. di Maria Teresa dAustria, Milano La costante resistenziale sarda che interessarono
Linvenzione dellidentit divenne un centro illuminista e un Giovanni Lilliu Venezia nei periodi
italiana nellOttocento laboratorio della modernit. Un (Ilissu) di dominazione
Duccio Balestracci imprinting che per molti versi Il massimo archeologo della napoleonica del
(Il Mulino) rimasto vivo anche dopo, con la civilt nuragica e storico sardo, 1806-14. Un periodo
Lidea che lItalia abbia nascita dellItalia unita. scomparso nel 2012, delinea le di cui restano lAla Napoleonica
caratteristiche identitarie lotte condotte dal popolo sardo e altri interventi, tutti messi in
simili dalle Alpi alla Sicilia Il Piemonte risorgimentale contro le potenze coloniali che di secondo piano dalla rapina di
uninvenzione del Risorgimento. La nel periodo preunitario volta in volta hanno conquistato tesori artistici che sub la citt
realt storica diversa: il succedersi A cura di Frdric Ieva lisola. Proprio questa tenace lagunare.
di diverse dominazioni straniere (Viella) volont di opporsi, in nome
nelle varie regioni dItalia ha I primi decenni dellOttocento, della propria identit culturale, Venezia austriaca
differenziato leredit culturale fra fino ai moti del 1848, furono linguistica e storica, agli invasori e Alvise Zorzi
Nord, Centro e Sud. decisivi per la formazione delllite ai colonizzatori , secondo Lilliu, (Editrice Goriziana)
che avrebbe guidato il processo alla radice di uno dei caratteri Dal 1798 fino al 1866,
Il Risorgimento italiano unitario italiano. Questo saggio principali dei sardi. quando fu annessa
Alberto M. Banti indaga vari aspetti della societ del al neonato Regno
(Laterza) Regno di Sardegna che in parte si La nazione napoletana dItalia, Venezia fu
Una panoramica ritroveranno nellamministrazione Gigi Di Fiore governata dagli
aggiornata e sintetica del nuovo regno unitario italiano. (Utet) austriaci. Lo divenne
sugli aspetti politici, Il sottotitolo del libro in seguito al Trattato
militari e sociali del Il Mezzogiorno medievale ne illustra il taglio di Campoformido,
lungo e difficile Salvatore Tramontana controcorrente: secondo il quale la Francia cedeva
processo unitario. (Carocci) Controstorie questa importante conquista di
Un processo nel quale lidentit Normanni, Svevi, Angioini e borboniche e identit Napoleone Bonaparte in cambio
italiana si form molto lentamente, Aragonesi fra il X e il XV secolo suddista. Si tratta dei Paesi Bassi. Il risultato fu
a causa del permanere delle realt decisero le sorti del nostro di una serie di episodi storici poco un periodo controverso della
degli Stati preunitari. Meridione alternandosi al potere conosciuti o riletti alla luce di storia veneta: da una parte gli
fra Napoli e Palermo. Ognuna ricerche darchivio e utilizzando odiati francesi (che torneranno
Storia della Lombardia vol. 2 di queste dominazioni lasci fonti spesso poco considerate per una parentesi napoleonica
L. Antonielli, G. Chittolini importanti lasciti architettonici dalla storiografia ufficiale. Emerge dal 1806 al 1814), dallaltra gli
(Laterza) e sociali oggi meta del turismo cos il conflitto che oppose i austriaci, allinizio considerati
Il secondo volume di questa Storia culturale, ma anche vizi e virt conquistatori piemontesi agli potenziali alleati del patriziato
della Lombardia va dal 600 a oggi. in parte ereditati nellOttocento sconfitti borbonici nei primi anni veneto, di fatto i liquidatori della
Una parte consistente del libro dal Regno delle Due Sicilie dopo la nascita del Regno dItalia. E Serenissima, lultima repubblica
dedicata al periodo asburgico, borbonico. E in qualche caso che gett il seme della questione marinara in Italia a perdere
nel quale, grazie al riformismo giunti fino a noi. meridionale. lindipendenza.

76
presenta

LA STORIA DA LEGGERE

STORIA DELLA PIRATERIA


LIBR
O L'AVVENTUROSA STORIA
,99
9 DEI BRIGANTI DEL MARE
Il libro ricostruisce le condizioni geografiche e sociali
alla base della nascita della pirateria, ne traccia le
fasi di sviluppo e di declino, le sue forme e le sue
alterne fortune, descrive i suoi suggestivi e crudeli
protagonisti, racconta come le nazioni abbiano
cercato ripetutamente di debellare questa piaga
dei mari.

Questo classico sulla storia dei pirati propone, dai


Vichinghi ai corsari inglesi e francesi, dai bucanieri
ai predoni delle coste americane, una lunga carrel-
lata di eventi e protagonisti che ci porta sulle rotte
di tutto il globo. Una lettura avventurosa alla sco-
perta di questi briganti del mare entrati nel mito.

Introduzione a cura di VALERIO EVANGELISTI

NON PERDERE I PROSSIMI APPROFONDIMENTI. CHIEDI IN EDICOLA I LIBRI DI FOCUS STORIA!


una foto un fatto
ALINARI

78
POLESINE 14 NOVEMBRE 1951
Mezzi di soccorso tra i campi invasi dallacqua subito dopo
lalluvione che aveva colpito la zona tra il Po e lAdige, nel
basso corso dei due fiumi. Fu la prima grande catastrofe
ambientale dellItalia repubblicana.

La tragedia del
grande fiume
La ricostruzione era agli inizi. A
fermarla, in una delle regioni pi povere
del Nord, il Polesine, ci pens lacqua.

N el tardo pomeriggio del


14 novembre 1951 lIta-
lia visse una delle sue peg-
metri cubi di acqua si river-
sarono sulle campagne.
Tutta la vasta area della
giori tragedie del Dopoguer- provincia di Rovigo fu som-
ra: lalluvione del Polesine. mersa. Interi paesi, evacua-
Il Polesine una terra agri- ti a stento, vennero spaz-
cola che si trova tra i fiu- zati via. Le vittime furono
mi Po e Adige, in prossimi- 89, gli sfollati circa 180mi-
t delle loro foci, e si iden- la: tutti avevano perso casa
tifica con la provincia di Ro- e beni, leconomia dellin-
vigo. Allepoca era una zona tera provincia, ancora fra-
arretrata, abitata da conta- gile, fu distrutta. Ad appe-
dini poveri. Ecco quello che na sei anni dalla fine della
accadde: dopo due settimane Seconda guerra mondiale,
di piogge incessanti la pie- lalluvione del Polesine mi-
na del Po, sommata a quel- se in ginocchio la regione.
le dei suoi affluenti, spaz- Per fortuna sia in Italia sia
z via ogni tentativo della allestero la solidariet fu
popolazione di arginare con grande e la bonifica permise
mezzi di fortuna la violenza di tornare a coltivare la terra
dellacqua: chi ci prov, pe- gi nel 1952. Ma molti emi-
raltro, lo fece con semplici grarono verso le grandi citt
attrezzi portati da casa e in- o allestero: nel 1951 la po-
sufficienti sacchi di sabbia. polazione del Polesine era di
Cedimento. Che cosa era quasi 358mila abitanti. Die-
accaduto quel maledetto ci anni dopo si era ridotta a
giorno? Largine sinistro del meno di 278mila.
Po aveva ceduto e milioni di Irene Merli

79
domande & risposte
S
Queste pagine sono aperte a soddisfare le curiosit dei lettori, purch i attribuisce al mate-
i quesiti siano di interesse generale. Non si forniscono risposte private. matico e filosofo fran-
Scrivete a Focus Storia, via Battistotti Sassi 11/a, 20133 Milano cese Blaise Pascal lin-
o alle-mail redazione@focusstoria.it venzione, nel 1662, del pri-
mo mezzo per il traspor-
to pubblico: un servizio di
carrozze trainate da caval-
li con orari regolari, istituito
Chi invent i fiammiferi? a Parigi. Quel servizio dur
15 anni, ma fino allavven-
Domanda posta da Ivano Campagna. to delle ferrovie (1830 cir-
ca) tutti i trasporti via ter-
ra continuarono ad avveni-
re con diligenze. Per le mer-
ci, invece, si usavano i carri.
Nell800, con lindustrializ-
zazione e la necessit di spo-
starsi tra la casa e il luogo
di lavoro nacquero i veri tra-

BRIDGEMANART/MONDADORI PORTFOLIO
sporti pubblici. Nel 1824 a
Manchester, in Inghilterra,
1895: una fabbrica
inglese di fiammiferi
debutt lomnibus, un va-
SSPL/GETTY IMAGES

(inventati nel 1827 gone su rotaia tirato da un


da John Walker, cavallo. Lesempio fu segui-
a sinistra). to da Berlino (1825), Nantes
(1826) e Parigi (1828). Que-
sti omnibus potevano tra-

G i i Cinesi, nel V secolo, bru-


ciavano bastoncini di pino
impregnati di zolfo. Ma se oggi
te fuoco. La miscela infiammabile
inventata da Walker era costituita
da solfato di antimonio, clorato
potassio: cos laccensione divenne
pi sicura e si eliminava il cattivo
odore della combustione.
sportare 14 passeggeri.
Meccanici. Verso il 1830
a Londra entr in circola-
possiamo accendere il fuoco con di potassio, amido e gomma. Svedesi. I primi fiammiferi si zione il primo bus a vapo-
un fiammifero lo dobbiamo a un I fiammiferi di Walker per si potevano accendere sfregandoli re, pi veloce ed economico
chimico inglese, che lo invent per accendevano in modo violento, su qualsiasi superficie. Nel 1844 dellomnibus. E a fine Otto-
caso nel 1827. John Walker, infatti, cos con il passare del tempo si nacque lo svedese (dal suo inven- cento apparvero i primi om-
mentre conduceva esperimenti tent di perfezionarli. Nel 1831 tore, lo svedese Gustaf Erik Pasch), nibus con motore a scoppio,
con alcune sostanze, not che alla miscela originaria fu aggiunto o fiammifero di sicurezza, nel quale in Germania. Sempre in Ger-
qualche goccia si era seccata su un prima il fosforo bianco (altamente la miscela divisa in due: un po mania, nel 1901 a Dresda, fu
bastoncino di legno. Nel tentativo tossico e proibito gi nei primi del sulla capocchia del legnetto e un inaugurato lantenato del fi-
di pulirlo lo strofin sul pavimento 900) e successivamente lossido po su una parte della scatola sulla lobus: si chiamava il trol-
e il legnetto prese immediatamen- di piombo, al posto del clorato di quale sfregare il fiammifero.  (f. c.) leybus elettrico ed era col-
legato da un lungo filo a una
rete elettrica aerea. (g. l.)

Qual la pi antica universit del


mondo, anche fuori dallEuropa?
ALINARI

Domanda posta da Luisa Cantone.

S e guardiamo allEuropa e al
mondo occidentale, il primato
tutto italiano e spetta allUniversit
passati dallateneo emiliano. Tra gli
altri: Pico della Mirandola, Niccol
Copernico, Torquato Tasso, Gio-
Primato arabo. Il pi antico ate-
neo del mondo infatti lUniversit
al-Qarawiyyin di Fs in Marocco,
di Bologna, fondata nel lontano vanni Pascoli, Pier Paolo Pasolini. che anche la pi antica istituzio-
1088. La data di fondazione venne Lo Studio, come veniva chiamato ne educativa della Storia, fondata
stabilita dufficio da una commis- in origine listituto, ha il primato nell859. Il secondo posto spetta
sione guidata da Giosu Carducci, anche sullUniversit di Parigi, nata ancora a unistituzione del Medio
nel XIX secolo. E proprio Carducci nel 1090, e su quella inglese di Oriente: lUniversit al Azhar del Lezioni nellateneo
fu di quella universit uno dei tanti Oxford (1096). Ma non sul Medio Cairo, in Egitto (975). A Bologna bolognese in
illustri personaggi che, in veste di Oriente. Nel mondo infatti il primo non resta dunque che acconten- una miniatura
allievi, insegnanti, o studiosi, sono posto non italiano. tarsi del 3 posto nel globo. (m. l.) del XV secolo.

80
Quale fu il primo servizio di trasporto pubblico?
Domanda posta da Silvia Campo.

Alla fermata
Stazione per diligenze
a Monaco di Baviera,
in Germania,

DEA/ALINARI
in un dipinto
del XVIII secolo.

In quale Paese si sono verificati pi colpi di Stato?


Domanda posta da Pino Locatelli.

R icostruire lelenco di tutti i colpi stato teatro di circa 20 golpe In Asia, a contendere alla Thailan- Soldati a Bangkok durante
di Stato che hanno segnato la (il numero esatto discusso), 12 dia il primato sono Afghanistan il colpo di Stato del 1932.
Storia pressoch impossibile (e dei quali riusciti. Il primo risale al e Cina. Ma il continente con pi
altrettanto difficile stilare una 1932, anno in cui un colpo di Stato golpe (non a caso una parola spa-
classifica). Ma se ci si limita allepo- incruento port alla fine della mo- gnola) il Sud America: oltre 100
WWW.BRIDGEMANIMAGES.COM

ca moderna gli esperti di geopoli- narchia assoluta e alla nascita di solo nel XX secolo. I pi martoriati?
tica sono concordi nellattribuire il uno Stato costituzionale. Lultimo Bolivia e Haiti. In Africa spiccano
triste primato alla Thailandia. del 2014: lesercito ha annullato la le isole Comore (oceano Indiano),
Rivolgimenti recenti. Negli Costituzione in vigore e introdotto mentre in Europa, con pi di 10
ultimi ottanta anni il Paese asiatico la legge marziale. colpi di Stato, vince la Grecia.(m. l.)
81
In altre parole
A cura di Giuliana Rotondi

I discorsi dei grandi spiegati in parole semplici

Il sogno afroamericano
Martin Luther King 28 agosto 1963, al Lincoln Memorial di Washington (Usa)

Sono felice di unirmi a voi in questa che passer alla


Si tratta della
Storia come la pi grande dimostrazione per la libert Marcia per il lavoro e la
libert, alla quale parteciparono
nella storia del nostro Paese. Cento anni fa un grande oltre 250mila persone: un grande
evento mediatico. Serviva a sostenere
americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firm il il presidente Kennedy, che aveva
presentato il Civil Rights Act per
proclama sullemancipazione. Questo fondamentale estendere i diritti civili ai neri,
tra le resistenze di molti
decreto venne come un grande faro di speranza per Stati del Sud.

milioni di schiavi neri che erano stati bruciati sul


fuoco dellavida ingiustizia. () Anche se dovrete
affrontare le asperit di oggi e di domani, io ho
ancora davanti a me un sogno. un sogno che
ha radici profonde nel sogno americano. Ho un
sogno che un giorno questa nazione si lever
in piedi e vivr fino in fondo il senso delle sue
convinzioni: noi riteniamo evidente questa


verit, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Il proclama di
emancipazione a cui
V. SIRIANNI

King fa riferimento quello


promulgato il 22 settembre
1862 dallallora presidente Lincoln Nel 1964 il Civil
durante la Guerra civile americana. Rights Act venne approvato
Prevedeva labolizione della e, nello stesso anno, Martin
schiavit negli Stati del Sud Luther King ricevette il Nobel per la
a partire dal 1 gennaio pace. Il processo di desegregazione
1863. era avviato. Lattivista nero continu
la sua attivit per altri quattro
anni: venne ucciso il 3 aprile
1968 a Memphis da un
fanatico bianco.

82
tecnovintage
A cura di Eugenio Spagnuolo
1980

Arrivano
i minigiochi
Q
uando nel 1980 il Ninten
do Game&Watch Ball arri
v sul mercato fu linizio
di una rivoluzione: il mondo sco
priva i videogame portatili. Lintui
zione fu della Nintendo, unantica
azienda giapponese, nata nel 1889.
Il gioco in s, Ball, era abbastan
za semplice da generare dipenden
za. La grafica era ridotta allos
so: pochi pixel neri, muovendosi
in modo sincopato, davano vita a
un giocoliere che bisognava mano
vrare in modo da non far cadere le
palline. Eppure Ball vendette circa
250mila unit: un successo per quei
tempi, che spian la strada ad altri
Game&Watch della ditta Nintendo,
progettati dal celebre sviluppatore
Gunpei Yokoi. Se fosse stato un fal
limento, forse, non sarebbero nate
console e videogame famosi e anco
ra oggi esistenti, come il GameBoy. Non solo gioco
Conviene comprarlo? Nel 2010 Sulla confezione
per celebrare il trentennale di Ball, e sul libretto di
la Nintendo ha prodotto una repli istruzioni il giocoliere
ca del videogame, per i membri del del Game&Watch
club Nintendo. possibile acqui della Nintendo.
Funzionava anche
starlo, nuovo, su eBay a circa 70 eu
da orologio e sveglia
ro. Mentre loriginale pi raro e il
(come dice il nome).
costo supera i 100 euro.

E NELLO STESSO ANNO...

CINEMA STATI UNITI ECONOMIA ITALIA


Nelle sale francesi esce Il tempo delle Ronald Reagan vince le presidenziali Vengono introdotte le ricevute Ucciso dalla mafia il presidente della
mele, con una giovanissima Sophie Usa, sconfiggendo Jimmy Carter: sia fiscali per particolari categorie di Regione Sicilia Piersanti Mattarella
Marceau. Diventa il film culto di una lui che la first lady Nancy sono due contribuenti: in quei mesi si scopre (fratello dellattuale presidente della
generazione di adolescenti. ex attori di Hollywood. che levasione dellIva sfiora il 50%. Repubblica Sergio Mattarella).

83
MISTERI

Scoprire un manoscritto inedito, una mappa che riscrive


la Storia o il testamento di un grande del passato il
sogno di ogni studioso. Ma linganno dietro langolo

CARTE FALSE
U
sati per sostenere tesi pi o meno plausibili, come Smascherati. Gli storici hanno dunque dovuto imparare a di-
legittimazione di dominazioni e conquiste territoria- stricarsi in questa giungla di documenti. Un compito in cui so-
li, per interessi di parte o pi semplicemente per fa- no aiutati dalla filologia, disciplina nata nel Quattrocento pro-
re scalpore o magari venderli a caro prezzo, i falsi prio con un clamoroso smascheramento: la falsa Donazione di
storici hanno da sempre giocato un ruolo dietro le quinte della Costantino (v. qui sotto). E dove non arriva la filologia entrano
Storia. Un pezzo di carta pu infatti certificare una propriet, in gioco la scienza e la tecnologia. Analisi chimiche degli in-
assegnare un privilegio, riconoscere un diritto. Oppure fornire chiostri, osservazioni al microscopio elettronico, datazioni con
la prova decisiva per dimostrare unipotesi altrimenti senza fon- il radiocarbonio, software programmati per spulciare immensi
damento. O, ancora, costituire in s una testimonianza storica archivi digitalizzati: spacciare carte false sempre pi difficile.
o documentaria rara, quindi preziosa e ricercata da collezioni- A meno che non si voglia crederle vere oltre ogni evidenza.
sti e studiosi disposti a pagarla a caro prezzo. Piero Pasini

LA DONAZIONE DI COSTANTINO
L esistenza dello Stato pon-
tificio, o meglio di ci che
nellAlto Medioevo era chiamato
Patrimonio di san Pietro, si
fondava su un documento del
IV secolo in cui si attestava la do-
nazione di quei territori da parte
di Costantino I a papa SilvestroI
e nel quale si affermava anche il
dominio del pontefice su tutta
lItalia. Data: 30 marzo 315.
Quellatto, dallXI secolo, fu usato
dalla Chiesa per sostenere i pro-
pri diritti territoriali e legittimare
il proprio potere temporale nelle
lotte contro limpero.
Parole rivelatrici. Nel 1440 lu-
manista Lorenzo Valla, in un libro
poi messo allIndice dalla Chiesa,
dimostr che il documento era
un falso, anche piuttosto grosso-
lano. Luso di termini posteriori al
IV secolo e molti altri riferimenti
(per esempio si citava Costanti-
nopoli, fondata soltanto nel 330)
dimostrano che la Donazione fu
scritta assai pi tardi, forse intor-
no allVIII-IX secolo.

Latto della donazione


dipinto da Raffaello in Vaticano,
nella Sala di Costantino.

84
LA MAPPA DI VINLAND
C he i Vichinghi abbiano raggiunto le
coste nordamericane intorno al Mille
stato a lungo dibattuto. Di certo a quel
Groenlandia
tempo erano in Groenlandia e lipotesi
che da l si siano spinti fino allisola di
Vinland Terranova (Canada) stata supportata
dal ritrovamento, nel 1965, di una map-
pa. Presentata come copia del XV secolo
di un originale del XIII secolo, mostra
unisola a ovest della Groenlandia e de-
nominata Vinland (Terra del vino, forse
per la presenza di vite selvatica): il nome
scandinavo di Terranova, con uniscrizio-
ne che datava la scoperta allXI secolo.
Posticcia. Le analisi chimiche hanno di-
mostrato che la pergamena del XV se-
colo, ma linchiostro successivo al 1920.
Il che non significa che i Vichinghi non
abbiano fondato, come provano alcuni
ritrovamenti archeologici a Terranova,
avamposti poi abbandonati.

La Mappa di Vinland, con lEuropa nella


sua rappresentazione medioevale e, a
ovest, Vinland (Terranova).

LE AGENDE DI MUSSOLINI
I l caso dei diari di Mussolini, scrit- Mussolini nel 1925:
SCALA

GETTY IMAGES
ti fra il 1939 e il 1942 (anni deci- i suoi scritti sono
sivi per il nostro Paese), si situa a molto ricercati
met fra lo scoop giornalistico e perch (se autentici)
la manipolazione. Quello relativo permetterebbero di far
al 1939, per esempio, stato luce sulla sua politica.
pubblicato in volume, suscitando
un grande scalpore mediatico. Il
fatto che agende di Mussolini
ne sono esistite. Ma altrettanto
certo che, a partire dagli Anni 50,
ne sono apparse molte di dubbia
provenienza o decisamente false.
Copiature. Nel 1957 due sorelle
di Vercelli diffusero un diario, in
30 volumi manoscritti, che fu au-
tenticato dal secondogenito del
duce, Vittorio Mussolini: gli storici
lo hanno dichiarato falso senza
appello. Un altro manoscritto di
6 volumi proverrebbe dallere-
dit di un ex partigiano che ne
avrebbe fatto dono allex sena-
tore Marcello DellUtri nel 2007.
Nonostante Emilio Gentile, uno
dei massimi storici del fascismo,
li consideri senza dubbio falsi,
ancora nel 2011 sono stati pre-
sentati come autentici. La scorsa
estate, infine, spuntata dalla
Svizzera unaltra (assai sospetta)
agenda inedita del 1942.
Il ritratto di
Salvino degli IL MISTERO DELLISCRIZIONE
Armati, che in
realt non
DI SALVINO
mai esistito.
N el 1684 lerudito fiorentino Ferdinando
Del Migliore sostenne in uno scritto
che a Firenze era esistita una tomba, gi
che Salvino esistesse solo nella fantasia di
Del Migliore.
Incompatibile. A inizio Novecento si sta-
distrutta al suo tempo, la cui iscrizione fu- bil che liscrizione riportata dallo studioso
neraria attribuiva a un certo Salvino degli non poteva essere medioevale perch la
Armati, vissuto nel 200, linvenzione degli lingua non era compatibile con lepoca. La
occhiali. La tesi fu creduta vera a lungo. prova era stata inventata di sana pianta
Tanto che nellOttocento, nella chiesa fio- per sottrarre al monaco duecentesco
rentina di Santa Croce fu ricostruita una Alessandro della Spina, della nemica citt
copia della tomba con liscrizione. Peccato di Pisa, la paternit degli occhiali.

I DIARI DI HITLER
Q uello relativo ai diari di Hitler
dal 1932 al 1945 (a destra) fu un
clamoroso scandalo che negli Anni
che erano stati recuperati dal relitto
di un aereo precipitato poco prima
della fine della Seconda guerra
80 coinvolse uno dei pi diffusi set- mondiale. Il giornale li pubblic
timanali tedeschi, Stern. I diari erano sostenendo che gettavano nuova
stati confezionati da Konrad Kujau, luce sulle idee politiche del dittato-
che aveva gi fatto la sua fortuna re e che quindi il giudizio storico sul
vendendo falsi quadri di Hitler e che suo operato andava riscritto. Il falso
era in grado di riprodurre perfetta- fu per rivelato dalle analisi della
AFP/GETTY IMAGES

mente la calligrafia del Fhrer. carta e dellinchiostro (successivi al


Gabbati. Kujau li vendette nel 1983 conflitto). Kujau e il giornalista di
per 10 milioni di marchi a uno dei Stern furono condannati per frode e
giornalisti della rivista, dichiarando i vertici del periodico si dimisero.

NellOttocento molti artisti del falso realizzavano finti manoscritti


riciclando papiri antichi. Poi li vendevano a musei e universit

I PROTOCOLLI
Il testo italiano in
una rivista antisemita
del 1938. Sotto,
loriginale russo. DEI SAVI DI SION
F urono pubblicati a puntate
in Russia nel 1903-05, con il
preciso intento di diffondere
prio lo studio delle analogie
tra i Protocolli e queste opere
di fantasia dimostr, negli anni
lodio nei confronti degli ebrei. Venti, la falsit dei Protocolli.
Messi insieme negli ambienti Successone. Nel contesto
della polizia politica zarista, i del diffuso antisemitismo del
Protocolli prendevano spunto primo Novecento, i Protocolli
da un romanzo del 1868 del te- furono usati per giustificare le
desco Hermann Goedsche, an- persecuzioni degli ebrei, moti-
tisemita e agente segreto: nel vate dal fine di salvare il piane-
libro si immaginavano oscure ta dalla cospirazione sionista.
riunioni di rabbini nel Cimitero In Italia ebbero fortuna dopo
di Praga, parte di un piano ledizione del 1937, curata da
per la conquista del mondo. Julius Evola. E ancora oggi nel
Goedsche si era ispirato a sua mondo ci sono complottisti e
volta a testi precedenti e pro- antisemiti che li pubblicano.
ANNIVERSARI

I
l 13 settembre 1565, quando quel Forte SantElmo, che con i forti di sco Laparelli (1521-1570). Inviato a Mal-
che restava della flotta ottomana SantAngelo e San Michele costituiva la ta da papa Pio IV, Laparelli a Roma ave-
comandata da Piale Pasci lasci linea di difesa dellisola, era ridotto a un va lavorato tra laltro alle fortificazioni
definitivamente Malta, il paesaggio cumulo di macerie fumanti. Da quelle ma- di Castel SantAngelo. Approdato sulli-
di rovine doveva essere impressionan- cerie, 450 anni fa, nacque La Valletta (o, sola il 28 dicembre 1565 si mise subito
te. Per quattro mesi un esercito di 40mi- pi correttamente, Valletta), oggi capita- al lavoro: il 3 gennaio aveva gi presen-
la ottomani, sbarcati da 180 navi e un le maltese. tato la sua prima relazione, completa di
impressionante dispiego di artiglieria, Tempi record. Il Gran Maestro dellOr- misurazioni e prospetti geologici.
avevano inutilmente cercato di conqui- dine di San Giovanni, Jean Parisot de la Si impegn a completare le difese ester-
stare lisola. Difesa solo da 600 cavalie- Valette (1494-1568), intu che di quel di- ne in tre mesi, se gli fossero stati accorda-
ri provenienti da diversi Paesi europei e sastro si sarebbe dovuto tenere conto. ti 3.500 guastatori (soldati specializzati in
STEFANO CELLAI/SIME

da meno di 10mila fanti maltesi, italia- Per questo si affid a uno dei pi famo- scavi di trincee e costruzioni di strade),
ni e spagnoli. si architetti militari dellepoca, France- 100 mastri (artigiani) e 3.000 soldati. Il 28

1.125
Le case erette nella nuova citt ricostruita
su progetto di Francesco Laparelli.

Nel 1566, dopo il grande assedio ottomano di 450 anni fa, che i cavalieri

LA FORTEZZA DEL
marzo 1566 fu posata la prima pietra. La un chilometro quadrato), con otto piaz- la fine. Mor prima, nel 1570. A comple-
nuova capitale dellOrdine dei Cavalieri ze, ognuna con un auberge (albergo) di tarne lopera fu il maltese Girolamo Cas-
di Malta avrebbe avuto il nome di La Val- una delle lingue(i Paesi di provenien- sar (1520-1590), che firm diversi edi-
letta, in onore del Gran Maestro che ave- za) dei cavalieri. In pi, una vasta piaz- fici della citt. Come la chiesa conventua-
va guidato la vittoriosa resistenza allas- za darme, una via centrale intersecata da le (poi co-cattedrale) di San Giovanni, il
sedio ottomano. dieci traverse e 1.125 case. monumento pi importante. La Valletta,
Ricostruzione. Il progetto del Laparelli La citt aveva grandi mura, che la cin- nel 2018 Capitale Europea della Cultura,
avrebbe mantenuto la pianta difensiva a gevano senza soluzione di continuit con una citt nata da un assedio, da fortezza
stella con laggiunta di un rivellino (un ti- i suoi possenti bastioni angolati e protet- del Mediterraneo si trasform in scrigno
po di torre difensiva). Alle sue spalle, sul- ti da un bastione pi basso collegato con di tesori darte, nota come citt umilissi-
le pendici del monte Xiberras, fu pianifi- passaggi sotterranei. Insomma, la nuova ma, costruita da gentiluomini per genti-
cata una nuova citt su una superficie di capitale sarebbe stata inattaccabile. Del luomini.
140.000 canne quadrate (poco meno di lavoro della sua vita Laparelli non vide  Daniele Venturoli

6.600
Il numero degli operai (soldati, guastatori
e artigiani) impegnati per la ricostruzione.

di Malta respinsero, fu progettata a tavolino la capitale: Valletta

MEDITERRANEO
LEEMAGE

Lezione imparata
A destra, un momento dellassedio ottomano del
1565 (durato 4 mesi) in un dipinto dellepoca.
Sopra, le fortificazioni della Valletta oggi.
GIOCHI

La guerra degli
SCACCHI
Dalla nascita nellIndia del
VI secolo alle sfide nella
Guerra fredda del 900, da
secoli alfieri e pedoni si
affrontano nel gioco che
somiglia a una battaglia
ULLSTEIN/ALINARI

90
P
erch mai, alla fine di una partita in cui

AFP/GETTY IMAGES
il re avversario subisce un attacco mor-
tale, si esclama Scacco matto? Il ter-
mine viene probabilmente dal persiano
Shah Mat, cio Il re morto. E, poi, lalfiere
davvero un cavaliere? No. Si tratta di una er-
rata traduzione del termine al-Fil, ovvero lele-
fante. Non sono le uniche curiosit della mil-
lenaria storia degli scacchi.
La loro stessa origine oscura: le prime trac-
ce ci portano in India, nel VI secolo d.C. Da qui,
attraverso varie trasformazioni, raggiunsero la
Persia, lArabia e finalmente il mondo occiden-
tale, con lespansione dei Mori in Spagna, a par-
tire dal 711. In India il gioco si chiamava Cha-
turanga ed era molto simile alla versione che
si pratica oggi: 64 caselle (ma tutte dello stesso
colore; la ripartizione in bianche e nere avverr
solo attorno allAnno Mille) e 16 pezzi per par-
Uomo contro macchina te, come quelli moderni. Nessun dubbio invece
A sinistra, due arabi giocano sotto sul significato allegorico del gioco: rappresen-
una tenda, in una miniatura del ta una guerra e vi sono simboleggiate le quat-
Trecento. Sopra, il sovietico Garry tro parti di un esercito dellepoca (carri, elefan-
Kasparov, per molti il pi grande ti, cavalieri e fanti).
scacchista di tutti i tempi, sfida (e Leggendari. Se poche sono le certezze sulle
batte) il computer Ibm Deep Blue origini, le leggende abbondano. La pi nota
nel febbraio 1996. Lanno dopo
quella del re indiano che, per ringraziare il bra-
il match fu vinto dal calcolatore.
mino che aveva inventato gli scacchi, gli offr
A destra, un elefante indiano
(antenato dellalfiere) dellXI secolo. ricchezze e palazzi. Ma il monaco rispose: Mi
basta che tu metta un chicco di riso sul primo
quadrato della scacchiera,
due sul secondo, quattro
sul terzo, e cos via.... Il
re si stup per la mode-
stia della richiesta.

DGA/BRIDGEMANART

91
DGA/BRIDGEMANART

Durante il Medioevo la Chiesa


Ma poi scopr che per soddisfarla non sarebbe-
ro bastati secoli di raccolti: i chicchi dovuti era-
no pi di 18 miliardi di miliardi, per la precisio-
ne 18.446.744.073.709.551.615. Per fortuna il
bramino si accontent di aver insegnato al re i
rischi dellimprudenza: accett una ricompensa
pi ragionevole.
Distrazione strategica. Giunti in Europa gra-
zie agli Arabi, gli scacchi si diffusero in tutte le
corti, ed entrarono a far parte della formazione
di nobili, dotti e cavalieri. Comprensibile il per-
ch: erano sia un esercizio di strategia e coman-
do, sia un ammaestramento morale (stimolano
logica e pazienza). Eppure subirono periodica-
Teoria e... pratica mente gli anatemi degli ecclesiastici pi radica-
Sopra, manuale italiano del XV secolo: nel Rinascimento
li. Laccusa era sempre la stessa: gli scacchi ri-
si iniziarono a studiare modelli teorici e tipologie di mosse standard. schiavano di distogliere il cristiano dal suo do-
Sotto, una rissa scoppiata dopo una partita a scacchi, in una miniatura vere, quello di dedicarsi a Dio. Inoltre al tempo
del ciclo di Renaud de Montauban (Francia, XV secolo). era diffusa la pratica di scegliere le mosse con
DEA/ALINARI

CRONOLOG I A
VI secolo d.C. Il gio- VIII sec. Gli scacchi 1575 A Madrid da 1619 Gioacchino
14 secoli co nasce in India, poi
si diffonde in Persia e
arrivano in Europa, in
seguito alle conqui-
Cutro batte Lopez:
lepoca doro degli
Greco scrive il Trat-
tato del nobilissimo
a scacchi nel mondo arabo. ste arabe in Spagna. scacchisti italiani. gioco de Scacchi.

92
condann gli scacchi e altri giochi ai roghi delle vanit
laiuto dei dadi, per velocizzare le partite e dare racusano e Giulio Cesare Polerio labruzzese,
pi possibilit di vittoria ai giocatori deboli. Ci star della scacchiera.
favoriva le scommesse e trasformava gli scacchi Nel 1608, con gli elogi agli scacchi firmati san
in un gioco dazzardo. Francesco di Sales nellIntroduzione alla vita de-
Ecco allora le condanne di Pier Damiani vota, il gioco si poteva dire riabilitato definitiva-
(1061), cardinale di Ostia: denunci a papa mente. Cos riabilitato che il Trattato del nobi-

AKG-IMAGES/MONDADORI PORTFOLIO
Alessandro II un vescovo di Firenze che aveva lissimo gioco de Scacchi, pubblicato a Roma nel
fatto le ore piccole davanti alla scacchiera, ra- 1619 dallo scacchista Gioacchino Greco, supe-
pito da un gioco disonesto, assurdo e libidino- rer le 50 edizioni in tutta Europa.
so. Poi fu il turno di san Bernardo di Chiara- LIlluminismo non pot che esaltare la com-
valle che nel 1128, stilando la regola dei Tem- ponente razionale degli scacchi, e i caff di Pa-
plari, viet loro questo passatempo. Nel 1212, rigi si riempirono di seguaci di Franois-Andr
in occasione del Concilio di Parigi, la Chiesa ri- Danican Philidor, musicista e campione, detto
bad il veto. il Mozart degli scacchi. Ma bisogn aspettare Il caso Alechin
N
Le scacchiere, con dadi, carte e vesti sontuo- lepoca moderna per il primo torneo internazio- el 1946, da poco finita la
se, finirono vittime dei roghi delle vanit, che nale, organizzato in occasione dellEsposizione Seconda guerra mondiale,
la Chiesa ordin pi volte durante tutto il Me- Universale di Londra nel 1851. Attir i miglio- il mondo degli scacchi cerca-
dioevo. Nellanno 1426, in una predica tenuta a ri giocatori dellepoca (anche per il ricco monte- va di tornare alla normalit:
lultimo campionato si era
Siena, san Bernardino lod a gran voce uno dei premi in palio) e il successo apr la strada al pri- disputato nel 1937, e la corona
suoi frati, Matteo da Cecilia, per aver bruciato mo campionato del mondo, negli Usa del 1886. era ancora sul capo del genia-
duomila settecento tavolieri in uno d a Barze- Legami politici. Nel secolo scorso, per, gli le e odiato russo Aleksandr
lona, che verano di molti che erano davorio, e scacchi si arricchirono di un nuovo aspetto: Alechin (foto). Geniale, perch
anche molti scachieri, e convert molte anime. quello politico. Basti pensare a quello che sta- da ventanni era considerato
il pi forte giocatore vivente.
Nel 1496 e 1497 fu Girolamo Savonarola a ordi- to definito il match del secolo. Lincontro si Odiato, perch quando viveva
nare due simili bruciamenti di vanit in piaz- a Parigi si sospett una sua
za della Signoria a Firenze. collaborazione con i nazisti
Riabilitazione. Ogni volta, per, la tempesta (circostanza da lui negata).
si placava in fretta: il gioco era troppo amato Alfiere in avorio
Discusso. Lo sfidante pi
accreditato era Mikhail Botvin-
nelle corti e tra il popolo per poter essere dav- del XII-XIII secolo, nik, anche lui russo e pupillo
vero vietato. E finalmente, con larrivo sul so- di produzione del regime sovietico. Botvinnik
glio papale, nel 1513, di Leone X, grande appas- francese. era pronto ad affrontare il
sionato e protettore dei giocatori, le cose miglio- campione, mentre il regime
rarono. Estensi, Angioini, Aragonesi: nel era contrario: Alechin andava
privato del titolo per il suo
Rinascimento non cera corte dEuropa comportamento criminale.
che non sfoggiasse il proprio campione. Dopo lunghe trattative con
Fu allora che fece la sua comparsa Alechin, che viveva esule in
la figura del giocatore professionista. Portogallo, il 23 marzo 1946
Quello dello scacchista, in pochi an- la British Chess Federation
organizz il match in Inghil-
ni, divenne un mestiere redditizio. Ruy terra. Ma Alechin non lesse
Lpez, monaco di Segura (Spagna) e mai il telegramma di invito. Il
campione a lungo imbattuto, godeva 24 marzo fu trovato morto nel
di una rendita vitalizia di 2mila coro- suo albergo a Estoril. Secondo
ne annue: nel 1561 pubblic lArte de- lautopsia, era stato soffocato
da un pezzo di carne. Ma fu
gli scacchi, unendo informazioni stori- avanzata anche lipotesi di un
che e teoriche sul gioco. DallItalia gli delitto. I responsabili? Parti-
rispondevano le imprese di Leonardo giani francesi, secondo alcuni;
da Cutro, che di fronte al re di Spagna o i sovietici, che avrebbero vo-
DGA/BRIDGEMANART

Filippo II sfid Ruy Lopez, battendolo, luto evitare al regime limba-


razzo di una sconfitta da parte
nel pi celebre match dellepoca. Furo- di un amico dei nazisti.
no loro, insieme a Paolo Boi detto il si-

1851 Primo torneo 1886 Nasce il Cam- 1914 Lo zar Nicola 1972 Si disputa il pi 1997 Il computer
internazionale a Lon- pionato del mondo. II crea il titolo di celebre match della Deep Blue sconfigge
dra, per lEsposizione Il primo a vincerlo Grande maestro per i storia scacchistica: il campione sovietico
Universale. Wilhelm Steinitz. migliori giocatori. Fischer-Spasskij. Garry Kasparov.

93
ALAMY
Match del secolo
Stretta di mano alla fine
del match tra Bobby
Fischer (a destra) e Boris
Spasskij, nel 1972: fu vinto
da Fischer, dopo 35 anni
di dominio russo. Sotto,
una partita del XIV secolo
cesellata nellavorio.

S+
Negli Anni 70 la sfida tra Stati Uniti e Unione Sovietica APERNE
DI PI

si trasform in una questione politica: al culmine della


Guerra fredda, in gioco cera lonore delle superpotenze Gli scacchi nella
storia e nellarte,
Adolivio Capece
disput nel 1972 tra il campione del mondo, il va pensato apposta per i software. Nel 1997 un (De Vecchi).
sovietico Boris Spasskij, e lo sfidante america- campione sovietico, Garry Kasparov, perse di Pessima mossa,
no Robert James Fischer, detto Bobby. Cera nuovo un match contro un americano. Non un maestro Petrosi,
la Guerra fredda e le due superpotenze cercava- uomo, ma un computer progettato apposta dal- Paolo Fiorelli
(Sperling & Kupfer).
no di superarsi in tutto. Gli scacchi, poi, erano la Ibm: si chiamava Deep Blue e scrisse la pri- Un giallo storico sul
un fiore allocchiello del regime sovietico. Gi ma pagina di un nuovo capitolo, tutto tecnolo- mondo degli scacchi.
nel 1914 lo zar Nicola II aveva creato il titolo di gico, dellimmortale gioco degli scacchi. 
Grande maestro. NellUrss se ne fece una sorta Paolo Fiorelli
di sport nazionale, con centri e scuole finanzia-
ti dallo Stato. Cera da garantire una suprema-
zia che durava da quasi mezzo secolo.
Contro i russi arriv la sfida solitaria di un
americano geniale. Un uomo senza tradizio-
ne, scuola o allenatori di livello alle spalle. Chi
avrebbe vinto il match di Reykjavik, in Islanda?
Anche la sede scelta era, simbolicamente, a me-
t strada tra i due mondi contrapposti. Fischer
era un enigma: psicologicamente instabile, con-
duceva un gioco imprevedibile. Fino allultimo
non era sicuro di giocare: per convincerlo ci vol-
le lintervento del segretario di Stato americano,
Kissinger. Dallaltra parte del tavolo, la pressio-
ne su Spasskij era spaventosa. Vinse lamerica-
no e i russi persero lo scettro dopo 35 anni. Fi-
scher fu per una meteora: avanz richieste fol-
li per giocare ancora e usc di scena. Nel 1975
Anatolij Karpov riport a Mosca il trofeo.
Contro Deep Blue. Fine partita? No. Passati i
tempi in cui una buona mossa veniva discus-
sa dai teorici anche per decenni, i computer co-
DGA/BRIDGEMANART

minciarono a imparare un gioco che sembra-


94
Hunting Hitler: vivo o morto?
Nuovo. Imperdibile. In Esclusiva.

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PERSONAGGI
LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO

FILIPPO MAZZEI
il libertario
A
vete presente quando, durante i in una famiglia benestante di Poggio a Caiano
temporali, a ogni lampo fa eco un (Prato). Io mi annoiavo molto, non avendo nul-
tuono? Ecco: Filippo Mazzei fu il la da fare. Avevo portato meco nascendo una s
lampo delle maggiori rivoluzioni del gran propensione per lattivit, chero sempre in
suo secolo, da quella americana a quella fran- moto, per il che mia madre soleva chiamarmi
cese, fino alla svolta della prima costituzione fastidio, scriver Filippo nelle sue memorie.
europea, quella made in Polonia. Uomo per Eppure, nonostante i tentativi dei genitori, Fa-
tutte le rivoluzioni, curioso e razionalista come stidio non si calm crescendo, anzi: dal 1754
il suo secolo, quello dei Lumi, Mazzei fu un fino alla fine del secolo viaggi instancabilmen-
personaggio eclettico, un anticlericale e un ge- te nel Vecchio e nel Nuovo Mondo. E ovunque
nio nel sapersi riciclare in mille professioni di- si trov, combatt, parl e scrisse per perorare
verse: da medico a commerciante, da diploma- la causa della democrazia.
tico a giornalista, da orticoltore (cio agricol- Ricordate le celebri parole Tutti gli uomini so-
tore) a ciambellano del re. no stati creati uguali, dotati dal Creatore di certi
Mai fermo. Ultimo di quattro figli, venne al inalienabili diritti, fra cui la Vita, la Libert e la
mondo allalba del giorno di Natale del 1730, ricerca della Felicit? Costituiscono il preambo-
98
Toscano e
rivoluzionario
Filippo Mazzei (1730-
1816), nato a Poggio
a Caiano (Prato), in
un ritratto dal celebre
pittore francese Jacques-
Louis David. A sinistra,
la Guardia nazionale
di Parigi sul Pont Neuf,
durante la Rivoluzione
francese del 1789, di
cui Mazzei fu testimone.

Medico, diplomatico
e commerciante,
fu sempre in prima
linea in difesa delle
libert: dal Nord
America alla Francia e
alla Polonia, in nome
dellIlluminismo RMN-ALINARI

99
Aveva conosciuto

LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO
Benjamin Franklin a
Londra, grazie a due
stufe che doveva
ritirare per conto del
granduca di Toscana.
E lo scienziato lo invit
in Nord America
lo della Dichiarazione dindipendenza degli Stati
Uniti, redatta nel 1776 da Thomas Jefferson, fu-
turo terzo presidente degli Usa. Due anni prima
di essere inserite l, parole molto simili tutti
ALINARI

gli uomini sono per natura liberi e indipenden-


ti furono scritte da Mazzei in un articolo, fir-
mato con lo pseudonimo Furioso e pubblica-
to dalla Virginia Gazette. Gliele aveva tra-
dotte in inglese il suo amico e vicino di
casa: Thomas Jefferson.
Da Poggio a Caiano alla Virgi-
nia, il viaggio era stato lungo e
piuttosto articolato: in America
Mazzei era arrivato nel 1773. Lo
aveva invitato Benjamin Franklin,
uno dei 56 futuri firmatari della Dichia-
razione dindipendenza, dopo averlo
conosciuto a Londra: galeotte furo-
no due stufe speciali, che Mazzei do-
veva recuperare dal rappresentante
commerciale della colonia america-
na di Pennsylvania su richiesta del
Granduca di Toscana. Il commercio
era, allepoca, loccupazione londi-
nese dellintraprendente toscano, im-
pegnato in quello che oggi definirem-
mo un import-export di made in Italy e li-
bri illuministi.
Oltreoceano. Non era stato sempre quello
il suo lavoro: quando nel 1755 era sbarcato a
LEEMAGE/MONDADORI PORTFOLIO

Londra, Mazzei si era arrangiato facendo linse-


gnante di italiano, abbandonando la professio-
ne di medico. Bench da ragazzo fosse stato so-
speso dai corsi di medicina per essere scoperto
comunicarsi senza essere digiuno, era riuscito
a prendere la licenza di chirurgo e a lasciare la
Toscana come assistente di un dottore ebreo di
Fonte dispirazione nome Salinas, che aveva seguito fino a Smirne.
MARY EVANS/SCALA

In alto, Franklin, Adams e Jefferson redigono la Dichiarazione Ma la voglia di vedere nuovi posti era stata
dindipendenza americana del 1776: alcune frasi furono pi forte del giuramento di Ippocrate e per que-
ispirate da Mazzei, vicino di Jefferson. Qui sopra, Stanislao sto il venticinquenne si era imbarcato per Lon-
Augusto di Polonia: Mazzei ne influenz in parte la politica. dra nel 1755. Diciotto anni dopo, spronato dal-
100
la stessa curiosit, oltre che dalle conversazio- che lo nomin suo rappresentante a Parigi. Ri-
ni sulle varie turbolenze dAmerica avute con mase nella capitale francese fino al 1791: quan-
Franklin, si trasfer Oltreoceano. Part carico di do vide gli ideali rivoluzionari naufragare nella
entusiasmo, ma anche di viti, ulivi, semi di gra- violenza dei giacobini, il partito misto di repub-
noturco e pochi braccianti toscani, con lidea di blicanesimo e di anarchia (che) intimorisce gli
avviare unazienda agricola in quel luogo che amanti del buon ordine, decise di andarsene.
prometteva una grande disponibilit di terre e Non fu lultima delle sue delusioni politiche.
un clima favorevole alle tipiche coltivazioni del- Si spost infatti a Varsavia, alla corte di Stani-
la Toscana. Ed cos che lo troviamo in Virgi- slao, dove il 3 maggio di quello stesso anno era
nia, vicino di casa di Jefferson, ma anche cono- stata varata la costituzione, la prima moderna
scente di George Washington, di l a pochi anni dEuropa, seconda, nel mondo, solo a quella fe-
primo presidente degli Stati Uniti. derale degli Stati Uniti (1787). Secondo i suoi
Risucchiato dalla vita politica locale, Maz- ideatori, e Mazzei ne era un convinto sosteni-
zei trascur la vanga per la penna: scrisse libel- tore, la carta avrebbe rinnovato la politica, la
li contro lopprimente dominazione inglese, fu struttura sociale e leconomia della Polonia, libe-
volontario nella Guerra dindipendenza (comin- randola dallingerenza dei potenti vicini russi e
ciata nel 1775) e due anni dopo venne inviato prussiani. Speranza vana: quando la zarina Ca-
in Europa per cercare prestiti, armi e alleati per terina II di Russia invase la Polonia, il ciambel-
lo Stato della Virginia, di cui era diventato cit- lano di Stanislao, accusato dai nemici di essere
Affari e ideali tadino. La sua prima vera missione allestero fu un cospiratore rivoluzionario filo-giacobino, era
Quando Mazzei si trasfer un mezzo fiasco e senza ormai un ruolo preciso gi tornato in Italia. Da Pisa, mentre le truppe
in Virginia vi arriv con nei neonati Stati Uniti dAmerica, nel 1785 li la- di Napoleone attraversavano la nostra Penisola,
ulivi (a lato), viti, semi sci per sempre. E si infil in unaltra rivoluzio- continu a scriversi con Jefferson e a seguire le
di girasole e braccianti ne: quella che sarebbe esplosa nel 1789 a Parigi. vicende internazionali europee, ma sempre con
toscani: voleva avviare
A Varsavia! Condizionato e affascinato dai minor entusiasmo. Mor tre anni e due settima-
unazienda agricola. Sopra,
concetti di libert e uguaglianza che i rivoluzio- ne dopo aver completato le sue memorie, il 19
volontari dellesercito
rivoluzionario francese nari americani avevano elaborato durante la lo- marzo 1816: come un cappuccino pi che come
in partenza per il fronte. ro lotta per lindipendenza, cerc di capire se e un secolare, disse la cattolicissima figlia Elisa-
Mazzei rest a Parigi fino al in che modo i medesimi principi potessero es- betta. Ovunque fosse, di sicuro suo padre non
1791, come rappresentante sere applicati alla realt europea: glielo consen- apprezz il paragone.
del regno polacco. t lilluminato re di Polonia, Stanislao Augusto, Maria Leonarda Leone

101
TRADIZIONI

BUON
Auguri,
Riccioli doro!
Shirley Temple
(1928-2014)
con la sua torta
di compleanno
guarnita con otto
candeline: allora
era la bambina
prodigio del cinema,
soprannominata
Riccioli doro.

102
COMPLEANNO!
La festa come la
I
l 28 agosto 1802 una torta con 53 cande-
line pronta per celebrare il complean-
conosciamo oggi nata no di uno dei pi noti scrittori europei
del Romanticismo, Johann Wolfgang von
nell800, con laffermarsi Goethe (1749-1832). Questa data pu esse-
re individuata come la nascita del complean-
della famiglia borghese. no, per lo meno nei termini in cui lo si cono-
sce oggi: unoccasione come racconta Goe-
Ma alcuni usi sono pi the stesso in alcune lettere inviate alla sorella
per fare un bilancio della propria vita, una
antichi. Come la torta ricorrenza che assume una dimensione collet-
tiva e festosa, che ripropone antiche tradizio-
con le candeline, omaggio ni e che si ripete ogni anno.
Il compleanno in questi termini esiste solo a
alla dea Artemide partire dall800 e, come dimostra lesempio del-
lo scrittore tedesco, allinizio si diffonde fra le
classi sociali pi alte. Solo nei decenni successi-
vi lusanza comincia a penetrare in tutte le clas-
si sociali, finch nella seconda met del seco-
lo in Germania nasce la Kinderfest, la festa dei
bambini: il piccolo (o piccola) festeggiato veni-
va svegliato allalba con una torta decorata di
candeline. Una pi della sua et, a rappresenta-
re la luce di vita: le candeline stavano acce-
se per tutto il giorno e si sostituivano quando si
CURIOSIT consumavano.
Auguri allantica. Nonostante la festa di
Nella Bibbia ci sono due compleanno sia cos recente, le tradizioni che
la accompagnano vengono da tempi molto pi
feste di compleanno: quella lontani. Prendiamo ad esempio il dolce: pare sia
del faraone e quella di Erode. di origine egizia. Tradizione vuole infatti che in
Questultimo, alla fine della occasione del compleanno del faraone i sudditi
sua danza, dona a Salom festeggiassero con cibi squisiti. Lo stesso face-
la testa di Giovanni vano i Persiani, che preparavano una torta spe-
Battista. ciale, riservata al re, da offrire anche alle divi-
nit e ai nobili. Il tutto, per, senza candeline.
A quelle, secondo alcune ricostruzioni storiche,
pensarono per primi i Greci. Sarebbero legate
al culto della dea della caccia, Artemide, sim-
boleggiata talvolta dalla Luna crescente e dalla
sua luce. A lei venivano offerti dolci rotondi, de-
corati con lumini per renderli, appunto, brillan-
ti come la Luna. Proprio come facciamo noi og-
gi con le candeline, gli antichi spegnendo quelle
luci rivolgevano delle richieste alla divinit: gli
antenati dei desideri che accompagnano oggi il
soffio sulle candeline. I Greci infatti credeva-
no che il fumo trasportasse agli di le preghiere.
Di a parte, i Romani rendevano omaggio sol-
tanto alla nascita di chi era dotato di un certo
CORBIS

pedigree: nel loro calendario si festeggiava ad


103
In Mesopotamia e in Egitto era importante
registrare il giorno della propria nascita: grazie
a quel dato gli astrologi potevano fare loroscopo

esempio il dies natalis (giorno di nascita) de- gato dalla Chiesa. Le sue origini pagane non
gli imperatori e la ricorrenza di particolari even- rendevano il Natale una festa ben vista. Ben
ti: dal natalis Romae (il 21 aprile, data tradizio- pi importante era il giorno della morte di Cri-
nale della fondazione dellUrbe) al dies natalis sto, considerata la sua vera nascita, che por-
Solis Invicti, festa per la nascita del Sole (a di- tava salvezza allumanit. Per assurdo, durante
cembre, quando le giornate cominciano a rial- il Medioevo i vocaboli anniversarium e dies na-
lungarsi) istituita da Aureliano nel 274. Da allo- talis designavano non il compleanno, ma il gior-
ra a Goethe trascorsero pi o meno 1.500 anni, no della morte. Per indicare la nascita si usava
durante i quali il compleanno fu poco conside- invece il termine nativit (che anche oggi, con
rato, se non addirittura osteggiato. la maiuscola, indica il 25 dicembre): era questo
Identit v cercando. Fino al XVI secolo, del unico evento a essere celebrato.
resto, pochissimi conoscevano la propria data Tra i pi assidui nemici del compleanno ce-
di nascita. Non cerano i registri dellanagrafe ra santAgostino (IV secolo): per il padre della
(cerano quelli parrocchiali, ma solo nelle citt e Chiesa la nascita, atto carnale, ricordava troppo
solo in certe epoche) e gli unici a venire in soc- da vicino la perpetuazione del peccato originale.
corso a figli e nipoti erano i familiari con la loro La rivoluzione protestante. Molto cambi
memoria. Ma anche cos, non bastava: il fat- con la Riforma protestante che nel Quat-
to di conoscere il giorno del proprio comple- trocento mise in discussione il culto dei
anno non significava infatti tenere anche il santi e promosse ladozione di nomi diver-
calcolo della propria et. Come racconta lo si da quelli canonizzati. Il compleanno
storico francese Jean-Claude Schmitt e i suoi festeggiamenti comincia-
CURIOSIT
nel libro Linvenzione del comple- rono cos la loro marcia trion-
anno, misurare il passare del fale. Lo attestano documen-
tempo prevede competenze Marco Polo si stup ti in cui sono menzionati
culturali che, per esempio quando nel suo viaggio in
in epoca medioevale, non Asia vide festeggiare
erano diffuse. Le varie for- il compleanno del sovrano
me di calendario utilizzate
Qublai Khan: lo descrisse
nella Storia, spiega il pro-
fessor Pietro Meloni, docen- come un evento
te di Antropologia dei consumi eccezionale.
allUniversit di Siena, servono s
a scandire il tempo, ma in modo circo-
lare (seguendo il ritmo delle stagioni). Il com-
pleanno invece, pur ricorrendo ogni anno, of-
fre un calcolo del tempo lineare (con gli anni
che passano). Sono due concezioni differenti.
Insomma, per secoli nessuno ebbe a cuore il
festeggiamento del proprio compleanno. Ci
che mancava era la coscienza della persona in
quanto individuo. riconoscere lindividualit,
propria e degli altri, che ci spinge a festeggia-
re una persona. Un concetto che, storicamente
parlando, molto recente. Nel Medioevo ai neo
nati veniva quasi sempre dato il nome del san-
to festeggiato in quel giorno: la festa era quella
religiosa, non quella dellindividuo. Come dire
che lonomastico coincideva con il compleanno,
BRIDGEMANART

e sicuramente era pi importante.


Persino il compleanno cristiano per eccellen-
za, il dies natalis di Ges, per secoli stato ne-
104
GETTY IMAGES
CURIOSIT

Francesco Giuseppe,
Feste da re imperatore dAustria,

CORBIS
In alto, il banchetto di festeggi (cosa eccezionale
compleanno di Erode, per lepoca) tutti i suoi 86
con la danza di Salom, compleanni nella
in un dipinto dell800.
Degli stessi anni
residenza estiva di Bad
il quadro a sinistra: Ischl (Salisburgo).
la regina Vittoria
dInghilterra e il marito
Alberto festeggiano
il 1 compleanno del
principe Arthur.

In alto i calici!
Brindisi di compleanno al
cuoco di corte nei saloni
di Versailles ai tempi del
Re Sole. Il dipinto di fine
800 ed stato eseguito
dal pittore Andrea
Landini: in quegli anni
nellalta societ si diffuse
la pratica delle feste di
compleanno.

105
Il compleanno
della diva
Lorigine dei regali pare Lattrice Marilyn Monroe
il 1 giugno 1956, giorno
sia greca: farli proteggeva del suo trentesimo
compleanno. Nel 1962
chi li riceveva dagli (anno in cui lattrice si
uccise) cant Happy
spiriti maligni Birthday al presidente
John F. Kennedy.

alcuni compleanni di vip. Il diario di Jean Hro- che esulasse dal quotidiano bilan-
ard, medico di Luigi XIII di Francia, segnala (fat- cio familiare, continua infatti Me-
to insolito) con precisione data e ora di nascita loni. Insomma, era cosa da re o da
del futuro sovrano, venuto al mondo nel 1601 nobili. E non va sottovalutato il fat-
alle ore quattordici della Luna nuova, alle die- tore tempo, o meglio tempo libero.
ci e mezza e un quarto secondo il mio orologio. In una famiglia di contadini nessuno
Sappiamo anche che nel 1605 Luigi vuol far avrebbe sprecato tempo per festeg-

GETTY IMAGES
cantare il Te Deum nel giorno del suo complean- giare, perch il tempo era quello del
no, sobria festicciola che si ripet due anni do- lavoro e delle faccende domestiche.
po. E nel 1611, sovrano da un anno, Luigi XIII Lusanza si diffuse quindi quando si
si rifiut di studiare perch quel giorno
era quello della sua nascita. Insomma, un
cominci a concepire una dimensione tem-
porale diversa, non pi legata solo allin-
LA
giorno di festa e di riposo, almeno per lui. combenza lavorativa. CANZONCINA
Arrivano i bambini. Un dipinto, sem-
pre del Seicento, contiene invece
Per questo il 53 compleanno di Goe-
the si pu considerare il comple- CONTESA
CURIOSIT
le prime notizie di complean-
ni di bambini senza corona.
anno dei compleanni: per la
prima volta ritroviamo tut- A ttenzione a intonare Tanti
auguri a te a voce troppo
alta: la Warner/Chappell
Era il 1649 quando Philippe I cinesi contano gli anni ti gli elementi tipici di un Music potrebbe chiedervi il
de Champaigne, insieme a partire dal concepimento rituale legato alla borghe- pagamento dei diritti dauto-
alla data e alla propria fir- e arrotondando per sia e che noi oggi ricono- re. O meglio, essendo la pro-
ma, riport con precisio- sciamo come tradiziona- prietaria della melodia Happy
eccesso. Quindi i 9 mesi di Birthday to You, ne rivendica
ne da ufficio anagrafe, sul li: gli amici e i parenti riu-
gravidanza aggiungono un i diritti ogni volta che la can-
loro ritratto collettivo (for- niti, la torta e le candeline. zone viene utilizzata in pro-
se un regalo?), let dei set- anno rispetto al conteggio Elementi, come abbiamo vi- grammi televisivi o film. La
te fratelli de Montort: Henri occidentale. sto, con un passato, ma rivisti questione dei diritti in realt
Louis Habert 10 anni / Jean Bal- in chiave moderna. Lunica cosa controversa almeno quanto
thazar 7 anni e 6 mesi / Louis e Je- che manc al compleanno del poeta le origini del motivetto. Fu
inventato nel 1893 da due
an Paul 4 anni e 9 mesi / Anne Louise 3 anni tedesco fu sentire tanti auguri a te. Per quello maestre del Kentucky, le so-
3 mesi / Franois 23 mesi / Jean Louis 8 mesi. si dovette aspettare linizio del Novecento, len- relle Hill, che cantavano, sulle
Passarono un altro paio di secoli prima che, tusiasmo di due maestrine americane e il pote- note di quella melodia, Good
il caso di dire, la festa cominciasse davvero. re commerciale di una casa discografica che ha morning to all (Buongiorno a
Per organizzare una festa di compleanno era reso celebre il motivetto (v. riquadro a destra). tutti) ai loro bambini. Le due
sorelle vendettero la musica
necessario avere una disponibilit economica Elisa Bortolini alla Clayton Summy Com-
pany, che la pubblic.
Incroci. Le parole di Happy
Gli anni Birthday to You furono invece
del Fhrer pubblicate dalleditore Ro-
bert Coleman nel 1924: non
Bambini della
si sa chi abbia messo insieme
Giovent hitleriana la melodia e le parole di buon
festeggiano i 50 compleanno. Laccoppiata
anni di Adolf Hitler ebbe per successo, tanto
nel 1939. Anche che Jessica Hill, sorella delle
altri dittatori fecero due maestre, ne rivendic i
(come gli imperatori diritti e vinse la causa. Dopo-
romani) una festa dich cedette il copyright alla
pubblica, con finalit Clayton Summy Company
propagandistiche. (poi acquisita dalla Warner),
che nel 1935 pubblic la
canzone Happy birthday,
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con la melodia di Good mor-


ning to all e il testo Happy
Birthday to You.
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scientifico della rivista Focus Storia
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Wars, ha collaborato con numerose A 24 anni fu proclamato faraone. di s nella Storia si posto come modello
riviste specializzate. Alessandro Magno. Il sovrano macedone
Con la Newton Compton ha pubblicato Quando mor, a 33 anni, era a capo del pi grande fu un conquistatore impareggiabile,
uno stratega raffinato, un tattico lucido
diversi saggi (tra cui Le grandi battaglie impero del mondo allora conosciuto. e brillante un generale imbattuto e,
di Roma antica; I grandi generali di
Roma antica; I grandi condottieri che soprattutto, un condottiero di inarrivabile

speciale. Si tratta del nume- dai Saraceni alle imprese dei A 9,99
hanno cambiato la storia; Lultima coraggio, sempre in prima fila in battaglia
battaglia dellimpero romano e Le e sotto gli spalti di una roccaforte nemica,
grandi battaglie tra Greci e Romani) colpito, ferito e vicino alla morte decine di
e romanzi storici: Jerusalem; Un Hanno scritto di Andrea Frediani volte ma in grado, con il suo esempio, di
eroe per limpero romano; la trilogia motivare i propri uomini come nessun altro
Dictator (Lombra di Cesare, Il nemico comandante.
Frediani un grande narratore di battaglie. Ma quanta parte ebbero, nelle sue vittorie,
di Cesare e Il trionfo di Cesare,
questultimo vincitore del Premio Corrado Augias le innovazioni e le conquiste di suo padre,

ro dedicato ai mezzi corazzati corsari inglesi. oltre al


Selezione Bancarella 2011); Marathon; Filippo II di Macedonia, la debolezza di un
La dinastia; Il tiranno di Roma, 300 impero in decadenza come quello persiano,
Andrea Frediani accompagna i lettori a conoscere una civilt straordinaria, e infine la fortuna, che gli permise di uscire
guerrieri e 300 Nascita di un impero.
Sta scrivendo Gli invincibili, una senza perdersi in luoghi comuni e tenendo fede alla correttezza vivo, seppur malconcio, da tutte le pi
quadrilogia dedicata ad Augusto, della ricostruzione storica. temerarie azioni belliche?
iniziata con la pubblicazione di Alla Questo libro racconta le imprese di
Il Venerd di Repubblica Alessandro depurandole dallincredibile
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vendetta e Guerra sui mari. Le sue mole di leggende fiorite sul suo conto
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Subscription Manager Alessandro Scampini
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Coordinamento Tecnico Valter Martin (Federaz. Ital. Editori Giornali) Certificato n. 7151 del 14/12/2011 1824-906x

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Tin IV, protagonista della serie tv Le avventure di Rin Tin Tin (1954-59). Il Rinty (questo il suo soprannome)
capostipite della dinastia era miracolosamente sopravvissuto alla Grande guerra. Nel 1918 fu ritrovato
ancora cucciolo da un soldato americano, Lee Duncan, in un campo di addestramento austriaco appena
bombardato. Luomo lo port con s in California, lo addestr e ne fece un divo di Hollywood.
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