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S. FILIPPO NERI
Ausl lo i fama
Aiazna A 4.2.J.AA. ezza i
CONFESSIONE PRATICA
ITALICO-EPIROTICA
PER USO

DE NOVELLI MISSIONARI DI EPIR0


SCRITTA

I DA La I P. I B, I D, I Fe

MIN. O s ... DELL'ALMA PRov o Ia CI S. BERNARDINO


-- IssIoNaaio a PosTroLICO.

S N

ROMA
COI TIPI DELLA S. CONGREG. DE PROP. FIDE

issa.
n Laun TINeor E

N NDEREN E 8OJES BEEKUEME


EzE PER
SCELB8M SCPIRTNAVET KIOFT
8ANUN FIA, ERE MARUE
KET LETTR RFMIT

I P RE E I P. I B. I D, I Fe A I, DS,
SE PROVINCHIES SCf IT BERNARDINI

N' ROM
ME STAMPEN T' scIAKR CUveNT T' PROPAGANDs

is.
L'AUTORE A CHI LEGGE.

Non la smania di comparire, ma il solo


desiderio di giovare ad un novello Missio
nario, che si porta nelle parti di Albania, mi
ha spinto a pubblicare colla stampa ci, che
per semplice mio uso avea io scritto. Giac
ch, dovendo esso trattare con gente rozza,
allevata per lo pi tra le montagne; tro
vasi quasi perduto, finch dietro lunga espe
rienza non ne conosca il costume e gli an
damenti. E siccome quella gente, general
mente parlando, allorch si presenta a piedi
del Confessore, niente dice n f senza es
)( 6 )(
sere dimandata, limitandosi ciascuno a so
lamente rispondere alle semplici interroga
zioni cos il paziente novello Missionario,
nel domandare bisogna che abbia una certa
regola, ed un certo ordine; avendo per
sempre riguardo all'et, al sesso, ed alla
condizione delle persone. Questa regola e
quest'ordine, che consigliasi a tenere, ho
voluto esporre in questo mio libretto; af
finch sia di norma, non solo nell' appren
dere il modo di domandare, ma ancora di
conoscere dalle risposte la frase dell'idioma;
come pure d'istruirsi di tanti vocaboli do
mestici, che a bella posta ho segnato coi
rispettivi numeri e co termini corrispon
denti della nostra lingua. In fine vi ho
posto le ammonizioni correlative alle colpe,
se per disgrazia si sian commesse, onde il
penitente non parta digiuno di salutari av
visi. Spero che il novello Missionario mi
)( 7 )(
sapr grato, e che il Cielo non voglia far
riuscire infruttuosa questa mia piccola fa
tica; e senz'altro mi riprotesto.

Servo inutile in G. C.
P. BoNAvENTURA DA FRANCAVILLA MIN. Oss.
Dell'Alma Provincia di S. Bernardino
negli Abruzzi, ea Missionario Apostolico.
)( 8 )(

Arro DI FEDE
Io credo con tutte le forze del mio
spirito, che vi un Dio solo in tre Per
sone Divine, che si chiamano Padre, Fi
gliuolo, e Spirito Santo.
Credo, che il Figliuol di Dio Ges Cri
sto si fatto Uomo per virt dello Spi
rito Santo, morto in Croce per noi, nel
terzo giorno risuscit, e torner di nuovo
per giudicarci. - -

Credo, che Iddio certissimamente d


ai buoni il Paradiso, ed ai cattivi l'in
ferno per sempre.
Credo, che nella santa Comunione vi
Ges Cristo Dio ed Uomo insieme.
Credo, tutto ci che crede la Santa
Chiesa; perch alla Chiesa l'ha rivelato
Iddio, che l'istessa verit,
)( 9 )(
PUNA E FEES.

Bessoi me gift fucii t scpirtit tem


se asct gni cott i vetem n' tre vet ha
inuscm, chi i trohen Ati, Biri e Scpirti
Scit.
Bessoi, se i Biri Tingot Jesu Kriscti
u baa nieri per vertt scpirtit Scit;
ka dek m'krch per nee, t tretten dit
u gia), sdekunit, e ka me arrun mena
gike.
Bessoi, se 8otn gnimend ep t mir
vet parrsin, e t kechive ferrin per gir
InOn .

Bessoi, se n' scit kunghim asct Jesu


Kriscti 8otn e nieri basck.
Bessoi, m gigz sckaf besson scitia
kisc, pers kisces ja ka diftue 8oten,
chi asct vet vertete.

a 2
)( 10 )(

ATTO DI SPERANZA

Mio Dio, perch sei Onnipotente e mi


sericordioso, ho grande fiducia che mi
perdonerai tutti i miei peccati, e mi da
rai la forza di fare le opere buone, ed
un giorno il santo Paradiso. Tutto ci
io lo spero per i meriti di Ges Cristo;
perch tu me l'hai promesso, che sei
fedele e giusto nelle promesse.

ATTO DI AMORE

Mio Dio, perch tu sei amabilissimo,


e sopra tutti i beni il maggior bene; io
ti amo con tutto il cuore e con tutte le
forze dell'anima mia, e per amor tuo
voglio amare il prossimo mio come me
SteSSO.
)( 11 )(

PUNA E SCPEENDES

8oti em perse ti je i posctescim ,


e i fort miscererscim , kam t' mare
usdai se ke me m' fal gift mekatet,
e me mi fan fucii me baa vepra t mi
ra, ere gni dit Parrisin. Gizz kt i scpres
soi per meritimet Jesu Krisctit; pers
ti mi i kee prempte chi jee bestaar, e
dreit n' premptime.

PUNA T' DASCTUNIT

8oti em, pers ti jee forti dasctun,


e mbi gits t mira vet i mir, une t' due
me girz cembre, me gizz fuchi t' scpir
tit tem, ere per hatter tane due meda
sctun sciochin tem si vet vten.
-
)(12)(
ATTO DI DOLORE

Mio Dio, perch sei amabilissimo, e


somma bont infinita, io ti amo con tutte
le forze del mio spirito. Mi pento, e mi
rincresce con tutto il cuore d' averti of
feso. Mio Dio abbi piet di me. Ges mio
abbi di me misericordia. Io ti prometto
con tutte le forze dell'anima mia, e per
mezzo del tuo santo aiuto di prima mo
rire che mai pi offenderti.

Santa Maria, Madre del mio Dio, pre


ga per l'anima mia, affinch si salvi ;
e cos sia.

se
)( 13 )(

PUN T IMPTUNIT

8oti em, pers ti jee fort i dasctun,


e mbi gizz t mira, vet i mir, e pers t'
due me gite scpirtin p pehendohem, e
p mi vien kecch me girz cembre se t'
kam fe. Miscerere o 8ott; Miscerere o
e ----- e - - - a

Krisct, p t premptoi me girz fucii t'


scpirtit em , e me ndinim tne perpara
me dekun se maa kuur me t' fe.

Sceitia Mbrii Ama Tincot luttu per


scpirtin tem, abo) t scelbohet. Asct
kioft.

s
)( 14 )(

TOTA PULCHRA ES MARIA

. Tota pulchra es, Maria. B.


. Et macula originalis non est
in te.
. Tu gloria Ierusalem.
. Tu laetitia Israel.
. Tu honorificentia Populi no
; 5
stri.
. Tu advocata peccatorum.
0 Maria.
. Virgo prudentissima.

;
. Mater clementissima.
. Ora pro nobis.
. Intercede pro nobis, ad Domi
num Jesum Christum.
;
B. V
5

Tutti i versi si ripeteranno dal Popolo


alternativamente, quando si canta la sud
detta lode dell'Immacolata Concezione,
)( 15 )(

GE E BUKURA IEE o MBRI


y. Gist e Bukura je, o Mbrii 9.
X. E faje origina), nuk asct m s
T8. B.
N. Ti je e lumnija Jerusalemit. ).
y. Ti je gagmend Jsrahelit. B.
y. Ti ndrea je t'Populit n. B.

y. Ti Paitoria je t' mkatnorvet. ).


X. O Mbrii.
V, Virgina forte urt.
l
W. Nana fort e rimscmea.
N. Luttu per nee,
W. Ban rigia per nee, para 8otit
Jesu Krisctit.
;
B.

M'Gist rrisct kaa per me pergiegh Po


puli, kuur dot kennohet ket kaika e 8oies
Beekeme canun paafaje t'mkat Origina).
)( 16 )(
y. Per tuam Immaculatam Conceptionem
Dei Genitrix Virgo.
W. Defende nos semper ab hoste maligno.

0REMUS

Deus, qui per Immaculatam Virginis


Conceptionem dignum Filio tuo habitacu
lum praeparasti : quaesumus; ut, qui ex
morte eiusdem Filii sui praevisa, eam ab
omni labe praeservasti, nos quoque mun
dos, eius intercessione ad te pervenire
concedas. Per eumdem Christum Dominum
nostrum. }. Amen.

<a*
)( 17 )(
X. Per t canun tand paa fajen, e mkat
origina), Nana Tineot e Virgina.
B. Rina gitt here prei se kecchI ------
anmikut.

T LUssIM

O 8ott, chi per t' canun e cojes Vir


gin pa faje t' mkatit origina), gnitvetu
nit Birit t n' krahner t Assai gni konak
i dei i banegadi;po t'luttena per atmordien
t vetunit Birit it perpara pa, si ke rui
tun 8ojen prei gite fajesc: asct per re
giat Assai, t'vim exena me scpirt pastr
te T. Per Krisct 8otin ton. B. Asctu iofi.

Sf

N-S. D
)( 18 )(

BREVE PREGHIERA

DA PREMETTERSI

ALLA SANTA CONFESSIONE.

Con tutto rispetto mi presento ai tuoi


piedi o mio Dio; e con tutta la forza del
mio spirito credo, che sei mio Creatore,
e mio Salvatore; credo ancora che nel
Sacramento della penitenza si perdonano
i peccati, quando essi son confessati con
vero pentimento. Mi confesso adunque, o
mio Dio; ma come posso ben confessarmi
senza del tuo aiuto? Deh! aiutami, e ri
schiara la mia mente; affinch possa ben
ricordarmi di quante volte ti ho offeso
coi pensieri, colle parole, e colle opere.
E tu, o Signora benedetta, rifugio del
peccatori, dammi un pietoso sguardo. In
te pi che mai ho riposto la mia speranza,
dopo Ges Cristo; perch tu sei Madre
)( 19 )(

T" LUTTUN

PERrana
R F M I N

Me gizz t' pervit po t'bie perpara o


8oti em, e bessi me girz fuchii t'scpir
tit tem, chi je criesi e scperblesi em;
po bessi se n' sciacrament t pehenness
fallen girz mkat, kurt rfhen me pehen
dim. Praa p rf8em o 8oti em; porsi mun
dem me rfe mirpanimim tane? M'nim
ti, e m' ndritt menden; abo) t mun
dem me kerce saa here t'kam fe me
mend tui kuite, me fial), tui leghire,
ma vepra tui vepre.
Eee ti o 8oja e Beeheme, streia Me
katnorvet m' scighi me s8 tuu: M' t
kam usdi ma fort se je scpnessa eme
mas Iesu Krisctin; exe pers je Nana
)( 20 )(
di Dio e Madre nostra. Aiutami dunque
a far bene questa confessione, affinch
esca una volta dalle mani del Demonio.
Voi ancora, o Angeli santi, state a
me vicino, ed illuminatemi la mente per
conoscer bene le mie colpe, onde possa
terminare questo interessante affare dell'a
nima mia colla benedizione di Dio. Cos sia.
e-a-G (5NQ5e) g) -

ATTI DI ADORAZIONE

D A FARSI DAL BUON CRISTIAN 0.

In Nome del Padre, e del Figlinolo, e dello


Spirito Santo. Cos sia.

Io ti adoro, o mio Dio, Padre, Figliuolo


e Spirito Santo, un Dio solo in tre persone.
Sii lodato, o mio Dio, che mi hai crea
to con tanti doni.
Sii lodato, o mio Dio, che mi hai dato
la tua Santa Fede.
)( 21 )(
e Tincot, e Nana jon. M' nnim praa t'
bai mir ket Rfmin, abo) t' da), gni here
prei s' duorscit Dia).it malke.
O i gnui t mi, ege j m' rrini
gnt; e me m'ndrit menden per me gno
ftun fajet e mia, e t mundem me ma
re ket punt' mare me bekmin e Tin
eot: asct kioft.
e-a-GeGNQ3 O ese) o -2

PUN T ARRUEMIT
ME U BAA PREI SE KERSCTENIT MIR.

N'Emen t'Atit, et Birit, et Scpertit Scit.


Asct kift.

Une p t'atroi o 8oti em, Ati, Byri,


e Scpirti Scit, gni 8otti vettem n tre vett.
Kiofsc leude o 8oti em, chi m' ke
Chrie me kacch t mirat.
Kiofsc leude o 8oti m, chi m' ke
zn scinten fe tande.
)( 22 )(
Sii lodato o mio Dio che mi hai ri
comprato l'anima col sangue di Ges Cri
sto misericordioso (1).
Sii lodato, o mio Dio che mi hai sop
portato sino ad oggi con tante colpe, e
peccati. -

Ti prego, o mio Dio, di fortificarmi


nella fede, speranza, e nell'amor tuo; e
di guardarmi dai peccati, da sinistri in
contri, e da ogni male. Cos sia.

(1) Gli Epiroti sogliono aggiungere con


affettuosa tenerezza al nome adorabilissimo
di Ges Cristo, l'Epiteto di Misericor
dioso.
)( 23 )(
A Kiofsc leode o 8oti em, chi m' ke
sperble scpirtin me giaku Jesu Chri
sctit i miscierirscim. -

Kifsc leudue o 8oti em, chi m' ke


dure nderi sod me kacch fajet, ete
mkatet.
Pot luttem o 8oti m me m' forze n'
fee, n' scpennes, exe n'dasctnimin tande,
ere me m' ritun prei mkatesc, prei ha
tasc, ere prei gitz lingatsc. Asctu kioft.

(1) Schptaar tui emne 8mnin e Je


sus gift here i gnitten kt fi) i miscie
rirscim.
)( 24 )(
REGOLA

CHE DOVRA TENERE UN SACERDOTE MISSIONARIO

QUANDO INTERROGA LA GENTE DI CAMPAGNA


SULLE Cose NECESSARIE,
PER FARSI UNA BUONA CONFESSIONE.

In nome del Padre, e del Figliuolo, e dello


Spirito Santo. Cos sia -

Si dice il Confiteor...
D. Da quanto tempo non ti sei confessato,
2. O quando ti sei confessato?
R. 1. Dalla Pasqua. 2. Da Pentecoste.
3. Dal Corpus Domini. 4. Dai Ss. Apo
stoli Pietro e Paolo. 5. Dalla Madonna
Assunta in Cielo. 6. Dalla nascita di
Maria Santissima. 7. Dalle indulgenze.
di Agosto, dette della Porziuncula. 8. Da
tutti i Santi. 9. Da S. Nicola. 10. Da
Natale. 11. Dall'Epifania. 12. In qua
resima.
)(25 )(
REGUA

CHI KAA PER ME MBAITUM GNI MESCTAAR


I CIUMUN KUUR PvT GINT PAA DiscM ,
N PUNT CHI DUEET PER ME U
REFE MIR.

N' Emen t' Atit, et Birit, et Scpirtit Sceit.


Asctu kit.
3 Rohet punt Refemit...
D. Kur je refe?

R. 1. Per Pasck. 2. Per Rscii. 3. Per


Corp t Krisctit. 4. Prei Spietrit, e
Scpalit. 5. N' diten chi kaa hp
8oja m'Cie). 6. M' Leemit e 8ojen
Beekeme. 7. Prei Nisc. 8. Prei s'
Scimmesc. 9. Prei s' Scit Nico) it.
10. Prei Kesnellesc. 11. Prei S it
Beeke. 12. M' krscem.
--------
)( 26 )(
D. Hai fatta la penitenza?
R. S, o N.
Avviso. Non facendosi la penitenza,
si commette un peccato; Perci bisogna
farla, e quanto prima.
D. Sei pentito di cuore delle tue colpe,
che ora ti confessi?
R. Ho gran dolore d'aver offeso Dio, di
cendo parole di maledizioni, d'im
precazioni, e di diserezzo; ed ho pre
so per bocca il nome di Dio invano
molte volte, senza nessun bisogno.
D. Sai le cose necessarie a sapersi dal
Cristiano?
R. Le s un poco.
Avviso. Sai dunque che vi un Dio solo
in tre persone distinte, che si chiamano Pa
dre, Figliuolo, e Spirito Santo. Il quale d a
quelli che fanno le opere buone il santo Pa
radiso, dove si gode per sempre lo stesso Id
dio; e per quelli che fanno opere cattive ha
preparato un carcere di fuoco per sempre?
)(27 )(
D. A ke ba pehends?
R. P. Gni fare... I.
Veni mend. A mos me baa pehenns
bahet giunf t' mate; Per asct duhet
sa ma scpit me i baa.
D. A ie pehende me gembre t ktnve
giunafet chi po refe tasc ti?
R. Kam t rimptun fort m cembre, se
kam fe i mari 8ott, tui tru, tui
nmun, tui sciaa; ere kam marr t'
matin 8t n' per goi scim here, paa
passun nevin, a disaa.
D. A d punt neevoichim chi ka me di
tun Kersctn? -

R. E dii gni pakiz.


Veni mend. Ti di praa se asct gni
8ott i vtem n' tr vtt, chi i tron Ati,
e Biri, e Scpirti Scit, chi hep atnve
chi bain mir Parrisin, per me gaeme
8tin gir mon; ege per At chi bin ve
prat t kca, i kaa ba gadi gni apsane
giarmit per gir: mon?
)(28 )(
. Dopo la confessione, hai fatto altri
peccati?
S.
. E che cosa hai fatto?
Ho bestemmiato il nome di Dio, ho
imprecato, ho maltrattato il prossimo,
e molte volte l'ho bastonato.
. Nel bestemmiare il nome di Dio, come
hai detto?
Per Dio. 2. Per la grandezza di Dio.
3. Al Sangue di Cristo. 4. Alla Ma
donna ec.
Quando hai imprecato, come hai detto?
Che ti mangi il Diavolo. Che ti morda
la vipera. Che ti mangi il Diavolo
l'anima, ed il corpo. Che tu possi
farti Turco. Che io possa ammazzarmi
da me stesso se non far cos..,
)( 29 )(
Mas Rfmin a ke ba tiera giun
fet ?
. P...

; Schaf ke ba?
. Kam marr emnin e Tincot n' per go
jen, kam tre, eze kam scia scium
here, kam rhun gint.
D. Tui mar emnin e Tineot n' per gojen,
si kee fraan?
Per Tenegn. 2. Per t' matin 8ot.
3. Per Gik Krisctit, 4. Per 8jen e
beekeme, ec.
Kur ke tre si ke tran?
. T'hngret Drch. T'hngret girpin.
T hngret Drcch misc e scprtin.
U bsc Turk. U bscia Trk. Vrscia
vten ne mos bascia asct...
)(30 )(
DELLO SCANDALO

Vedi II. in fine.


Hai dato scandalo ad alcuno?
Non s se...

i Hai detto parole cattive,ossia disoneste?


S.
Alla presenza di chi l'hai dette? di
uomini, di donne, ragazzi, o pure gio
vanette?
D. Hai desiderato roba d'altri, o pure
donna altrui?
S...
" Hai lasciato qualche peccato senza con
fessarlo, quando sei andato a piedi
del Sacerdote?
R. S...
Avviso Pensa che una gran colpa
lasciare i peccati senza confessarli; per
ch la confessione riesce nulla, e di pi
si commette un sacrilegio.
)(31 )(
T SCKANDUAIT

Scf schaf asct post. m' II.


D. A ke zan schandu), kui?
Nuk di se...
A ke fo), fialla palaviis?

i P. -.

Perpara ki e ke tran? burrvet,


grvet, fimvet, o T ret, a vajsat?
D A ke pass rs, e lakmi per gin e
hei, anerin e hei?
P... -

". A ke lan nogni mkate per marre


pa i difte kur ke ra perpara
Mesctarit?
R. P...
Veni mend. Mend se sct gni faje i
mate fort me ln mkatet paa Refe,
pers t' Rfmin del bsc, ere bahet
gni sacrileghin.
)( 32 )(
Hai fatto degli addebiti a qualcuno,
senza che ci fosse vero?
Hai fatto alcuna testimonianza falsa?
Hai fatto, o detto buga in detrimento
del prossimo?
Gli avvenuto qualche danno per quel
la bugia?
R. S...
Avviso. Dunque devi risarcire il danno
Vedi III. in fine.
D. Hai fatto giudizio temerario, o pure
pensato male del prossimo?
Hai fatto giuramento falso?
S, tre volte, quattro...
Hai fatto atti di superbia?

; Hai portato odio ad alcuno?


S. Perch...

simo... ?
-

Ti sei compiaciuto del male del pros

Hai pensato di far male ad alcuno?


" Hai fatto male ad alcuno nella per
sona, o nella roba?
)(33 )(
A ke scplf nogn sen ki pa kine
vertt?
A ke dal ispt m'rescime?
A ke tzan rena per me ba coMm
scicit?
A i ka ar: coMm scicit per at
rena?
P...
Veni mend. Pra ke a me ktte go),
min. Scighi m III.
D. A ke cuite kcch per scichin?

A ke ba be rsom?
P, tr here...
A ke pass marescti, o kraini?

; A ke pass inaat ki?


P Pers.,.
A t kaa ar: mir se ka pass noksc
Kcch...?
A ke cuite me ha kcch ki...?
!. A ke ba kcch ki n gia, a m'
nerin... ?.
)( 34 )(
Hai mangiato qualche cosa rubata?
S. No...

; Hai rubato qualche volta?


S...
Che cosa hai rubato ?

Qui si pongono termini domestici per


istruzione.

R. 1. Granturco, 2. Grano, 3. Frutti ,


4. Uva, 5. Bovi, 6. Cavalli, 7. Pecore,
8. Capre, 9. Vacche, 10. Galline,
1 1. Melloni, 12. Pomidoro, 13. Coco
meri, 14. Nocelle, 15. Catena di foco
lare, 17. Calzoni albanesi, 17. Sella da
Cavallo, 18. Imbasto, 19. Capestro,
20. Staffe, 21. Cintola del Cavallo,
22. Scodaglio, 23. Gualdrappa, 24. Pet
torale del Cavallo, 25. Ferri da cavallo,
26. Freno del Cavallo, 27. Coperta
che suol mettersi sopra le bestie o su i
sacchi, quando piove, 28. Tappeto per
sedersi in terra alla Turca. 29. Calzoni
)(35 )(
A ke ngher nogn sen t' vietun?
P, o J...

i A ke virun nogn here?


S...
Sckaf ke virun.
Ht vehen fialla sctepizak
per me dit.
1. Kalamcch , 2. Grn, 3. Pm ,
4. Rsc, 5. Giet, 6. kult, 7. Dle,
8. Rie, 9. Lppat, 10. Plla, 11. Ba
stn, 12. MoMatrt, 13. Sciarghi, o
Chiarsci, 14. Leezze, 15. Vargi
girmit, 16. Brakscia, (Ciakcir),
17. Sci), kalit , 18. Samaar ,
19. Ju),aar, 20. 8egni, 21. Co
Xana, 22. Nanbscte, 23. B8rde
kaalit, 24. Biln, 25. Patki kaa
lit, 26. Frn kalit, 27. Chi A,
28. Seghid, 29. Brendavk, 30 Ta
Kli, 31. Ks) , 32. Tf mnscit,
33. Sciaat, 34. Ciakich, 35. Sup
)(36 )(
alla Greca, 30. Berretto imbottito di
color Rosso, 31. Berretta rossa di ca
storo, 32. Fiocco di seta, 33. Zap
pa, 34. Martello, 35. Scure grande,
36. Scure piccola, 37. Un certo stru
mento detto Spacca-pino, 38. Ronca,
39. Falce, 40. Scalpello, 41. Artro,
42. Vmero, 43. Coltello dell'Artro.
Vocaboli appartenenti ai Pastori.
1. Agnello, 2. Agnellotto di un anno,
3. Castrato di sopra un anno, 4. Pecora
di un anno, 5. Agnellotta femina, 6. Ca
pra,7.Capretto, 8.Capretto di un anno,
9. Caprone purgato, 10.Caproneo Becco
non purgato, 11. Troia, 12. Porchetto,
13. Porco, 14. Verro, ossia padre de'
porci, 15.0avallo,16.Giumenta, 17.Mu
lo, 18. Cammelo, 19. Asino, 20. Asina,
21.Bufalo, 22.Vitello, 23.Toro, 24. Gio
venca, 25. Anitra, 26. Oca, 27. Ppero,
28.Gallinaccio,29. Gallinaccia,30. Qua
lunque Bipede s dice.
)( 37 )(
S pat, 36. Sakizza, 37. Sadra, o
li ca. Chieser , 38. Kms, 39. Cos ,
Zar 40. Dalt, 41. Parmn, (o Plri ) ,
nde, A2. Umi, 43. Rik parmnit...
Slri

0n .

'tro
rtr -

Fialla chi duhen Barivet.


nIl0. 1. Kinch, 2. Rondk, 3. Dsc, 4. Dle,
'eCOf 5. Rns, 6. Fli, 7. Erri o Ris,
b.
8.
nri,Ftujk, 9. Sip,
11. Dossa, 10. 13.
12. Drk, SipRiu,
haa
an0, 14. Hoccch, 15. Kal, 16. Pella,
Sec 17. Msck, 18. Dve, 19. Gomar,
" 20. Gomarzza, 21. Bu) i fem. Bu
Nizza, 22. Vicch, 23. Dm a Tark,
24. Sctrra , 25. Rssa a Rika,
si 26. Pata, 27. Patacch, 28. Geldit,
29. Bba, 30. Misrk.
Qui
)( 38 )(

SUL SESTO PRECETTO.

DOMANDE PER LE DONNE IN GENERALE,


E PARTICOLARMENTE

PER LE MADRI DI FAMIGLIA.

D. Sei stata vessata da pensieri cattivi


verso qualcuno?
S...
Maritato era, o giovinetto?

i Era giovine...
Era Cristiano, Turco, Greco Cattolico,
o Scismatico?
D. Ti sei abbellita per comparire, e per
stimolare qualcuno...?
S, e molte volte...
Hai fatto qualche peccato, e con chi?
Con...

; Sei andata ad ascoltar la Messa?


S.
Hai mancato qualche volta?
)(39 )(
r -

T GIASCT URzNEMIT E TINgT


- a

T' PvETMEN E GRAVET M', MARRE,


E SIDeMs -

T NANEvET FIMIvET.

A ke pass vess kcch per nierin e


hei?
Po...

;
D.
A Iscte marte, a dial i ri?
Iste i rii.
A Iscte Kersctn, Trk, Orm Katho
lk, a Skivu?
A je bukre, a je vesciun per me
u duk, e me sctimun kand...?
P eze scium here...
A ke baa mogni mkat e me ka?
Me...

; A ke vott a me paa mescen?


P.
A e ke lan nogni here.
c 1
)( 40 )(
R. Tre volte per pigrizia.
D. E quando sei stata in Chiesa, vi sei
stata con divozione?
R. N con divozione, n con modestia ;
ma ho guardato qu e l, e forse ho
dato scandalo col guardare gli uomini,
e le donne ec. Vedi II. in fine.
D. Hai avuto pensieri vani, o desiderii
cattivi?
R. S.
Avviso. La Chiesa casa di Orazione,
perch casa di Dio, dove dee starsi con
divozione, e rispetto; chi fa il contrario,
si carica maggiormente di peccati.
D. Hai adempito al precetto Pasquale?
R. No, perch...
Avviso. Chi non si confessa per la Pa
squa colpevolmente, incorre nell'interdetto;
e quando muore deve essere sepolto in
luogo non sacro.
D. Hai abbracciato qualche uomo, o pure
ti hai lasciato toccare colle mani?
)( 41 )(
Tri here, per pretessa.
. E kur kee kiene m'Kiscem, je kine
me divozion?
R. As me divozion, as me t' pervut;
E me nosti kam fan skandu), tui
kcr burrat, e graat e tsrli. Scfschaf
dsct post. m II. .

D. A t ka sckue per mnd nogni cui


ds kcch? a -

R. P... - - -

Venimend. Kiscia sctstplaoratit, pers


Asct sctpla e Tingot, kuduhet meneun me
divozion, emeurti t'mare; kusc ban ndr
scin, n'carcohet ma fort me giunafen.
D. A je rfe per pasck?
R. lo. Pers s'kam muitun.
Veni mend. Ai chi nuk rfet per Pa
sck bi lizun, ere kur dess ka a me
kine vorre n' vend litun, paa sciu --
kre.
D. A ke mar n grk nogni nieri, o a
t ke lan me t' prekun me doret?
)( 42 )(
Due o tre volte...
Hai insegnato la dottrina ai tuoi fi
gliuoli?
Poco.
Hai fatto dormire insieme ragazzi e
ragazze?
R. S...

Avviso. Guardati da ci fare un'altra


volta, mentre vi gran pericolo di pec
cato: e neppure devi farli dormire nel tuo
letto, perch quando sono grandicelli si
scandalizzano.
D. Hai pensato ad alcuna persona; colla
mente sola, o col vero desiderio di
peccare?
R. S...
D. Era colui tuo parente, cugino, o pure
compare?
D. Ed hai forse, poi, commesso peccato
con tale persona?
D. Quante volte?
R. Pi volte, due volte...
)( 43 )(
. D a tri here...
! A ke mse orat fimvet tu; sikr
gizz Nanat kan borgh?
Pak.
. A ke lan me fit dilt e vaisat
mbasck?
R. P...
Veni mend. Ri tietr here, pers asct
rescch me raa n mkat: exe prap a mos
me i laan me fiet m'stratt t, pers kur
ian i metin sckandu)ohen.
D. A ke cuite, o mende m'kand; me
mend vecch, a me discirimin per me
ba mkatin?
P ..
. A Iscte m' geni me t, iscte Kuscrn,
a Commaar?
Ete ke massandi baa mkat m'
at?
Sa here?
Scim here, d here...
)( 44 )(
. Hai rispettato il tuo marito? L'hai fatto
inquietare?
Hai travagliato in giorno di festa senza
permesso?

PER I PADRI DI FAMIGLIA

Ti sei mai ubriacato?

. Hai dato scandalo?


Non so se...
Avviso. La Sacra Scrittura (S. Matt.
XVIII, 7.) dice: Vae Mundo a scandalis; e
poi soggiunge: Guai a quell'uomo per il
quale viene lo scandalo ! Vedi II. in fine.
D. Hai onorata la tua consorte, o pure
l'hai strapazzata?
D. Quante volte l'hai battuta senza mo
tivo?
D. Hai commesso latrocinii, o rapine al
cuna volta? -

. Hai detto male del Vescovo, e de Sa


cerdoti?
)( 45 )(
D. A ke neere fatin tan? a i ke
igne?
D. A ke pune n dit fesct pa isme, a
tesctiir mesctrit?
-

T' ATVET FIMIVET.

D. A je djun nogn here?


D. A ke danun skandu), kui?
R. Nuk di se... -

Veni mend. Skremi scit tzot. Vah


sccu).it prei skandu)Aisc; e prap trott,
Vah per ai chi hp schndu), kuil pers
mbgt veten, ere sciochin. -

D. A ke neere gren tane, a e ke stra


pezze? - - - -
Saa hre e ke rhun paa sebt?
8ot8n e d saa hre.

; A ke ba aini, a kussari?
Une bai aini per cent.
A ke fo), kcch per Upskue, a per
Mesctar?
C 2
)) 16 )(
S, e molte volte; perch...
Hai fatto qualche peccato disonesto,
con uomo, con donna maritata, con
zitella, o con qualche bestia?
D. Hai avuto polluzioni volontarie?
Qu si lascia alla prudenza del Confessore
nel trattare simili materie.

. Hai guastata la quaresima e le vigi


lie comandate?
S; ma ci avvenuto per dimenti
Can Za.

Hai mangiato molte volte, quando


stato tempo di digiuno?
. Ho mangiato molte volte, ma solo pane
ed acqua.
Hai mangiato carne venerd, e sabato?
. Neppure una volta, per grazia di Dio.
)( 47 )(
R. P, eze scium here, pers..,
D. A ke baa nogni mkat palaviis; me
nerin, me grja marte, me visen,
a me stnzat? -
D. A jee fi) chiun nder veti?

D. A ke cirt krescmen, ere mighillet,


prei s'kiscet urtne?
R. P; eze ka kiene per arrss. Vecch
ds here kam pli tmel.
D. A ke anghr scium here, cur iscte
ditn per me gnine?
R. Kam anghr scium here, por vecch
buk, e Ui.
D. A ke ngr misct'prenen, e t'sctnden?
R. As gni here per hiri Tincot.
)( 48 )(
DELLA MAGIA E SUPERSTIZIONE.

Vedi V. in fine.
Hai praticato mai la magia?
No, perch non so il modo, per ho

; cercato d'impararlo.
Hai domandato i maghi per sapere
qualche cosa?
S, perch ho avuto un gran bisogno...

; Hai creduto ai maghi?


Nel credere ai maghi hai negato Id
dio, e la sua fede?
No?
Hai prestato atti di omaggio al Demonio?
S... -

Ti sei servito nelle magie di cose sa


cre, e benedette?
S...
Hai commesso peccato col demonio?
Per grazia di Dio, nessuna volta, n
l'ho veduto mai.
)( 49 )(
MINGI.

Scief posct n' unt. V.


A ke ba falgiorin?
" I, pers nuk d me baa, velacim ham
lakmue a me i gan.
A ke pvt falgioret per me ditun no
gni sen?
P, pers, kam pass nevjen e mze.

A ke besse falgiorvet?
Tui citt fa), a kee ra ascia 8otin,
ese Fejen etii.
I.
A ke ba itat diX.it?

i P, per me...
Tui citt fa) a ke ba ismt me sen
scikre, a me sent beeke.
P; me sen t' beeke.
. A ke ba mkat me diaMin
. Per hiri Tincot kui gni here, as i kam
paa.
)( 50 )(
D. Hai creduto ai sogni?
R. S li ho creduti, perch qualche volta
si son verificati; almeno cos mi sem
brato. -

D. Nel seppellire alcun morto, hai praticato


qualche superstizione; come intaccar
gli un dito, mettergli denari in bocca,
seppellirvi un gallo vivo vicino, affin
ch non morisse un altro?
R. S certo! (1). Di queste cose, che tu
mi dici, alcune ne ho fatte, ed alcune
no, secondoch mi riuscito di farle.
Avviso. Hai fatto male facendo cos, per
ch hai oltraggiato Iddio col credere pi
alle superstizioni, ed alle suggestioni del
demonio, che a Dio medesimo che l'istessa
verit; il quale continuamente ci aiuta, e
specialmente se lo preghiamo di cuore.

(1) Gli Epiroti, per affermare tl120 C0S0,

in grado superlativo, aggiungono alla par


ticella po un s.
)( 51 )(
D. A kee besse ntravet?
R. P i kam besse, se scium here kaa
A ba vakii chi kan da A; bare ksct
m' u duk.
D. Tui citt n' te nogni t dkun, a ke
ba scirtiin; sikuur, me i cakat ghi
stin, me i chitt pare m'gin, ese
me i vorre gnt gni ge) ghial, t'
mos dess gni tietr?
R. Pos! (1). Kssc chi pom'tre, nogni
e kam baa, e do t tiera jo, sicurs m'
- ka chi),e a me e ba.
Veni mend. A ke ba kecch tui ba
ksct, pers ke irtne 8tin, tui besse
ma fort scirtiat, ege tendimevet Dia).it,
se Tincon chi asct veti vertet, chi gite
hre na ndimn, sidoms kiur i lussim
me cembre.

t
(1) Scf n facchen e pare.
l
- )( 52 )(
D. Hai fatto atti di disperazione nelle av
versit?
R. Molte volte ho commesso questo pec
cato, particolarmente una volta che...
D. Ma dopo ti sei subito pentito di vero
cuore ? -

R. Per quanto ho potuto.


D. Hai dubitato che la nostra Fede non
sia la vera, e che anche quelli che sono
fuori di essa si possono salvare?
R. Non ho dubitato della nostra Fede, che
essa non sia la vera; ma ho detto per,
che anche i Turchi si salvano, perch
anche essi fanno molte opere buone.
Siccome ancora gli Scismatici si bat
tezzano, adorano Ges Cristo, la Ma
donna,e venerano le Immagini de Santi
come noi.
Avviso. Tu hai detto male, perch tutti
quelli i quali sono fuori della Chiesa Cat
tolica Apostolica Romana, come i Turchi,
non si possono salvare: giacch non cre
)( 53 )(
. A je discpre tui pass travjet.

. Scium hre kam ba ket mkat, sido


ms gni here chi...
. E massandi a je pehende scpit me
giz: sembre?
Sa kam muitun.
A kee pass nogn here vess se feja jon
nuk asct vertet, ere se at chijanjasct
ks feja munden me u scelbe?
Nuk kam pass vess se feja jon nuk
asct vertet; por vecch trasce, se ete
Turchet scelbohen, pers baain scium
veprat t mira. Sicur, eze Sckiet pa
kehen, adrhin Krisctin, 8ojen e
beekeme, ete bin itaat scempeltsr
vet scitnavet, sicur na.

Veni mend. Se ti ke cuite kecch,


pers gitz at chi jan jasct kiscen ka
tolik, Apostolik, e Rms s munden me
u scelbe, pers nuk bessin; ege nk
)( 54 )(
dono e non sono battezzati; appunto come
dice Ges Cristo N. S. nel Santo Evangelio:
(Marc. XXI. 16.) Chi avr creduto, e sar
stato battezzato, sar salvo; chi poi non
avr creduto, sar condannato. Cos an
cora gli Scismatici, bench sono battez
zati, non vogliono riconoscere il Papa,
come Vicario di Ges Cristo; n che lo
Spirito Santo procede dal Padre, e dal
Figliuolo; e finalmente negano anche il Pur
gatorio: e perci non si possono salvare.
Si salvano per i fanciulli, se muoiono
dopo il battesimo, perch non hanno col
pa. (Qui s'intende finch non giungono
all'uso competente di ragione).
D. Per fare vana osservanza, hai guar
dato mai le ossa delle spalle delle pe
core, la milza del bue, ed il petto
delle galline?
R. Molte volte, particolarmente quando
sono stato alle nozze; e ci ho creduto
alcune volte.
)( 55 )(
jan Pakce. Masi erot Sckremi Scit;
Se ai chi besson, ete pakcohet; scelb
het. Ai titr chi nuk besson, damnohet.
Asct ere Sckiet, nons jan t'Pakse,
sicurs nuk don me gnoftun Papa si Vi
carii, e Vicilli Ies Krisctit; as se Scpirti
Scit ris prei Atit, e Birit: E neevne
bien scia Purgaterit; per asct smun
den me u scelbe. Scelbohen vecch fim
jat chi dssin mas pakeimin, pers jan
pa fajen. (Nderi kuur nuk eein fix a
me mar vesct mir, per schaft vrt pun
t'scpirtit).

D. Per me ba scirtien, a kee pa, a


scighie cozzlin, e scpatulave bakt
vet, scpenetka kaut, a gikzz pul
levet? -

R. Scium here; sidoms kur kam kiene


m drgm, ete i kam besse disa
here. -
)( 56 )(
Avviso. Devi sapere che il solo pensare
queste cose una vera pazzia.
Hai avuto pigrizia nel dire le orazioni?
S; e molte volte non l'ho dette affatto.
Hai maltrattato i tuoi Parenti?
S anzi con cattivissime parole.
Hai minacciato di bastonare i tuoi Ge
nitori, o pure l'hai bastonati?
S; e li ho bastonati qualche volta.
Li hai ubbiditi nelle cose giuste?
Hai rubato qualche cosa in famiglia?
Ho rubato e rubo spesso qualche co
sa, particolarmente la lana, e il for
maggio; e questo faccio per dispetto
de' miei Genitori , e li ho venduto,
perch non mi soccorrono.
Avviso. Questo, figlio mio, non si dee
fare; perch si pecca. E sappi che Iddio
d a quei figli che si ribellano ai pro
pri genitori, e danneggiano le proprie fa
miglie, una terribile maledizione...
D. Hai fatto qualche voto?
)( 57 )(
Veni mend. Se vecck me i cuite,
sct bura),li mare. a

. A ke prite a me gran urt?


. P;ete scium here s'i kam ftan aspak?
A ke scia prin tu? -
. P; ere me fialla t' kccha bi) .
A ke ba sci me rhun prin tu,
a i ke rahun?
P; ege i kam rahun me sckopin.
A i ke nighie m' sckafkie mir?
A ke viezun nogni sen m stepe?
Kam viez, ere po vi: spesc nogn
sen, sidoms diatz, lisc; e ket pun
i bai per imat t printevet-t mii, e
i kam scittun, pers sm'appin giaa per
me u mbattun, e per me u vesciun.
Veni mend: Kset bir s' duhet me
ba; pers bhet giunaf, E 8otn hep
fimvet chi bijen asi printet e vt, gni mal
kim t mare. Asctu e ze atnve chi jan
co),umiciar t'sctipiis, e rhen printet.
D. A ke ba mogni cusct?
)(58 )(
S.
L'hai adempito?
i No, ma quando prima voglio adempirlo?
Hai rubato qualche cosa al Parroco,
o ad altro Sacerdote?
R. S, ma dopo gliel'ho restituito.

Per rispetto tralascio di parlare


del debito coniugale.

Hai procurato l' aborto...?


Hai usato qualche arte per non dive
nire incinta...!
Hai domandato qualche mago per lo
stesso motivo... !
Hai messo in pratica i di lui consigli;
ed hai bevuto della medicina per non
essere... ?
Hai preso denaro per soddisfare a qual
che disonesto capriccio?
Ti ricordi di qualche altro peccato?
. Non mi ricordo di altro.
)( 59 )(
P.
A i ke mbaitun?

i I, por de mejkun borgsa ma scpit.


A kee vie run nogni sen Priftit famuliis,
a tietr Mesctrit?
R. P, por massandei i kam krze prap.

Per ere nuk p bai fallat, se Borg chi kan


brat, e graatgnittun m'punt' Cunren.

Ake bagairt per me chitunbrren?


A ke ba mogn pun per mos me u gnit
m' e barr?

A
; A ke pvt falgiren per ket pun?
Kam vott n' Matt a me i giet.
A ke ba sckaf t ka kscie; a
kee pii barin per mos me u gnit n'
barren? - -

D. A ke beghenissun paret per mkat t'


filit?
D. A po t'binnder mendnogni tietrmkat?
R. Nuk m' vien tietr nder mend.
)(60 )(
Avviso. Dunque di questi tuoi peccati
che hai commesso coi pensieri, colle pa
role, e colle opere, e che hai confessato;
e di altri peccati che non ti ricordi, ti
penti con tutto il cuore?
R. S mi pento; e prometto a Dio, che da
oggi in avanti voglio prima morire,
che pi peccare.
Avviso. Vedi, figliuol mio, con quanti
peccati avevi tu caricata l'anima tua.
Se il Signore non ti avesse aspettato, ma
ti avesse mandato una morte improvvisa,
ora saresti nell'Inferno. Pensa dunque
quanto sei debitore a Dio per la miseri
cordia che ti ha usato, in aspettarti a
penitenza.
D adunque al Signore. Io ti ringra
zio, o mio Dio, di tanto heneficio che
mi hai fatto. Ti amo, perch sei amabi
lissimo sopra tutti i beni. Mi pento di
averti offeso; voglio prima morire mille
volte, che pi peccare. Aiutami, o mio
)( 61 )( -

Veni mend. Praa t' glirve kta mkat


ehi ke ba, me mend, me fialla, e me
vepra chi ke rfe, e t' tierave chi s'
p ti bien nder mend, a po pehendon
me gizz cmbre?
R. P, une po pehendohem, ze po prem
pti 8otit, sod e mas sod, ma para me
dekun, se ma me ba mkat.
Veni mend. Scif bir me sa mkat
ke pass ncarce scpirtin tand. Ne mos
me t pass prittumi 8otn, eze me t pass
cie gni deka t pa cuitem, tasc ksce
me kiene n ferrin. Cuit praa saa je
borgh Tencot per misciriria chi t' ka
ba, me t' prittun a me baa pehendes
Sen.

RRui praa Tincot. Une po t'fallem


ners, o 8oti m, per kaccht mira, chi
m' ke baa. Une pot' de, chi jee i da
setnuscm per mbi gitz t'mirat. Po pe
hendohem se t' kam fe; de gni mi
hre me dekun maa para, se maa me
d
)( 62 )(
Dio; dammi la forza per fare le opere
buone, affinch possa venire a godere la
tua gloria nel Santo Paradiso. Cos sia.

N- INCESS

PER MAGGIORMENTE GIOVARE AL NOVELLO

MISSIONARIO,SI ESPONE QUI BREVEMENTE QUANTO


P0TRA ESSERGLI NECESSARIO PER AMMONIRE,
IL SUO PENITENTE.

I.

DELLA BESTEMMIA.

La bestemmia un peccato mortale;


perch bestemmiando si fa una grave in
giuria a Dio, e s cerca cos di avvilire
la sua maest. E dice S. Girolamo, che
niuna cosa pi orribile della bestemmia,
)( 63 )(
mkatne. M'p fucii o 8oti m, m'ndim
t a me baa vepr t'mirat, abol, t'mn
dem me rgun a me gagme lumnin e
Parrsit. Asct Kift. - -

- = CN SS
.

PER Donin 1' MESCTAARIT


vHEN KTU PAK FIAL
UHI DUEIEN PER ME CIAARTUE ATA

CHI RF8RIEN.

I.

T SCIAAMIT E TIN8OT.

T sciamit t' marit 8ot asct gni mkat


mortaa), pers tui sciaa ignohet 8otn,
eseu) et asct matinien eti. E tot Isgi
rolami: giaa maa kecch s'asct se me sciaa
emnin e 8otit; pers at t'sciaame sckoin
)( 64 )(
mentre le parole del bestemmiatore vanno
direttamente ad offendere Dio. E per
nell'antica Legge s'intim due volte nei
medesimo tempo (Lev. XXIV. 16.), che
chi bestemmiava il nome di Dio, si do
vea punire colla morte. Ripensa un poco
a queste ultime parole, e vedrai qual
tremendo castigo abbia preparato Iddio
nell'altro mondo a quelli che bestemmiano
il di lui Santissimo nome, se non si pen
tono per tempo.

II.

DELLO SCANDALO.

Non sei stato contento di peccare solo,


ma ancora hai voluto trascinare gli altri
al peccato colle tue cattive operazioni;
sicch hai peccato contro la carit, la
quale comanda, ed obbliga d'impedire
)(65 )(
me drit kuntra Tengon. E per asct n'
lighs t mocchim d here per gni val,
asct urtne: (Lev. XXIV. 16.) Chi cusc
t sciite emnin e 8otit, kiscte me kiene
casctige me mordien. Cuit pack m kta
fialla maa t' mberame, e ke per me paa
chi far kacpe kaa baa 8otn gadi m'
at tietr jett atsnve, chi sciaain scitnu
smin emnin etii, ne mos t' pehendoben
para u errun.

lI.

SCKANDUAII

Nuk je kine hoscnut tine me baa


mkat, ke dasctun me sctime eze scicina
me mkatne me vepra tua t'kcchia. Asct
ke mkatne kuntra dascianimin , chi
urgnon, e stringon a me large sciochin
)( 66 )(
la rovina spirituale del prossimo, e molto
pi a non dargli motivo di scandalo.
E tu intanto...
-

III,

DELLA CARIT VERSO IL PROSSIMO

E DEL PRECETTO DI AMARE L' INIMico.

Ges Cristo ci ordina nel Santo Evan


gelio (Matth. V. 44.) di amare i nostri ne
mici, e di far bene a coloro che ci vo
gliono male. Ed in realt, se fate bene
ai vostri amici, non gran cosa, poich
avete ricambiato il piacere, ed il bene
che vi hanno fatto: ci fanno ancora gl'In
fedeli. Ma tu, come Cristiano, devi far
bene a colui che ti ha fatto male; sic
come Ges Cristo istesso ci ha dato l'esem
pio, quando pregava il Padre suo, che
perdonasse a quei che lo crocifiggevano,
)( 67 )(
prei mkatesc, e maa fort a mos me i
san sebt mkatit. E ti ke...

III.

T" DASCIANIMIT.

E T'URENIT ME DAscT ANMIKUN.

Jesu Kriscti po na urgnon n' Ugnil


scit: dueni anmicht tu; bani miratnve
chi ju bahin kecch: e prap zzot; n ba
scni ju mir michvet tu nuk asct pun e
mate, pers kni page neren, e t mren
chi juve kaa baa: Asct bain ze t' paa
fet. Porti si Kerscten, ke a me baa mir
ati chi t' ka baa kcch; sicurs Jesu Kri
scti vet na kaa zan nassihatin, tui lut
Aatin e vet per me fa) un at chi i kan
tan mundimet. E massandei; s po tze
ti Atenen? M'at urat asct skre; ndtena
)( 68 )(
E poi, non dici tu il Pater noster? In
quell'orazione scritto: Rimetti a noi i
nostri debiti, siccome noi li rimettiamo ai
nostri debitori. Vuol dire: Se io non per
dono il mio nemico, non perdonare, o Dio,
neppure tu a me i miei peccati. Dunque
se tu non perdoni il tuo nemico, nemmeno
Iddi perdoner te; n io posso darti l'as
luzione, se tu persisti.

IV.

DELLA RESTITUZIONE.

La Sacra Scrittura insegna, che ci che


non vuoi sia a te fatto, neppure tu devi
fare ad altri: e siccome tu non vuoi che
ti sia presa la tua roba, n che ti sia
fatto qualche danno colle magie, n che
ti ammazzino, n che dicano male di te;
cos tu non devi rubare, n fare magie,
)(69 )(
ne fajet e mkatet tona, sicur ndieim na
faitor ton. Chi do me fran ne mos fal
scia une anmicht e mi, as ti o 8ott,
mos me m'fal mkatet ema. Praa ne mos
falso anmicht tu, as 8otn kaa per me
fal t: as une mundem me t' fan t sgh
tun, n durofc m ket inaat.

IV.

T KzzEMIT.
T Sckremit Scit po messon: Chi
sekaf nuk do me t'baa cusc t, nuk ke
as ti me baa tietr kui; e sicur ti nuk d
me t' viezun cusc giaan tande, e me
t baa nogni mingli, a me t vraa,
a me t foA kecc, a chi t' flassin
kecch per ts: ksct ti nuk ke me
)( 70 )(
n ammazzare, n dir male degli altri.
Il danno che tu hai fatto, bisogna che lo
ricompensi: bisogna adunque risarcire il
danno, col restituire; e se la cosa non
esiste, devi restituirla in danaro, pagando
l'equivalente, o pure dando altra cosa pro
porzionata al danno che hai fatto. S. Ago
stino dice: Non si perdona il peccato,
se non si restituisce la cosa rubata. Se
poi sei povero, e la cosa non l'hai, devi
compensare il danno colla fatiga, trava
gliando. Cos ancora devi restituire la fa
ma a chi l'hai tolta, dicendo davanti a
chi hai parlato male del tuo prossimo,
che quella data persona non era da tanto,
e che tu non dovevi dire come hai detto.
Cristiano amato in Ges Cristo, tutti ab
biamo i nostri difetti, ma nessuno cono
sce i suoi : Vedi che tu hai molti difetti
e peccati, e forse pi di quella persona
di cui tu hai detto male. Perci va, resti
tuisci la fama; e dopo che ti sei riconci
)( 71 )(
virun giaan e hoi, as me baa min
gli, as me mb8t kand, as me fo), kecch
kuntra sciochvet. 8o).um chi ke baa
duhet me i baa dermn ; duhet m' ktte
eo),min Sciochit, tui ranun giaan e
vet; ne pacch ciartun at gin, kee me
kzz8e me pare, tui ranun saa t' vien
at colm, a me i tan tietr sen saa t'
paitjsc m' at. Fot Scit Isc Jagostin:
nuk fallet ne mos kzzeisc borghin chi t'jet.
N' je fugaraa, e nuk ke si me laan
borgin, duhet me laa tui pune. Asct,
ke a me ktze neren chi a ke mar
sciochit, tui tzan perpara atnve chi
ke fo), kecch, se at nieri per ka ke
fo), asct nieri i mir, e s'iscte drit me
foA kecch per t. Kerscten t' deje n'
Jesu Krisctin, nat gitz kmi fe Tengon,
por kurcusc nuk gnehf mkatet e vet:
Menn chi ti ke scium t' feme, e
mkate; e belt maa scium se ai, chi ke
fol kecch per t. Per asct hide praa,
)( 72 )(
liato con quella persona medesima, torna
da me che ti assolver.

v.
DELLA MAGA.

Il sommo Pontefice Sisto V. ha dato


fuori una terribile Bolla contro i maghi;
e non senza ragione, perch colla magia
s'invoca il Demonio, si disprezza Iddio, si
oltraggia la Fede, e si offende il prossimo.
Si disprezza Iddio, perch in luogo di lui
s'invoca il Demonio; si oltraggia la Fede
credendo pi al Demonio che a Dio; si
si offende finalmente il prossimo, perch
si cerca di fargli male. E con questo si
pecca gravemente contro la carit. E per
ci il Papa ha riservato anche a se questo
peccato; ed io non ti posso assolvere,
siccome non pu nessun altro senza la
)( 73 )(
kt:8e neren sciochit, e maschi t'kesc pai
te m'at, pea, se une kam me t'sgkirun.

V.

MINGII.

Papa Scit, Siseti i pescti, kaa baa


, gni firmn fort gacepciaar kuntra fa)
torvet, e j paa arse, pers me fa).tori
Rret dia),i i ma), kuem, e merret asct
nrea t matin cot, bijet ascia fen ver
tet, tui besse maa fort dia),in, se Ten
con; ege fet neevne sciochin, pers l8
pet me i baa eo),umin. E ksct bahet
mkat t mazen kuntra dascianimin. Per ket
sebet Papa Scit i kaa ruitun per veti
ket mkat, e une nuk mundem me t'sgki
tun, sicurse kuur-cusc nuk munet paa
ismen t Papes sceitit. Per asct po t'
A ksci),i me argun prap a me rf8e mas
e
)( 74 )(
licenza del Santo Padre. Per cui ti con
siglio di ritornare a confessarti da qui ad
un mese; affinch possa prendere la fa
colt di poterti assolvere. Va, e sii be
nedetto.
-

VI.

DELLA LUSSURIA.

Nel sesto precetto del Decalogo proibi


sce lddio, sotto grave colpa, ogni peccato
di lussuria, tanto di pensieri, quanto di
parole, e molto pi di opere. E guai a
noi se non vi fosse tale divieto! Tutto
sarebbe in disordine. Imperocch, non sa
rebbero rispettate le vergini, n le mogli
degli altri, n le proprie figlie. Restereb
be profanato anche il Santuario, e gli uo
mini sarebbero peggiori delle bestie: poi
ch, essendo noi tutti figli dell'ira, die
tro la caduta di Adamo primo nostro Pa
)( 75 )(
A gni mjen, abol t mundem me mar
iscmen per me muitun met'sgkizun. Haide
kiofsc beke.

VI.

MKAT T FIAICHT.

N' giasct urgnim, 8ot8n baan jessk


mend mkat morta) girz e t'zilin mkat t'
Kurveniscuitu me mend, tranun me go
jen, e baamn me veprat. Oh, miert na
mos me kiene bamun jessak ket mkat !
Kurgia kiscte me kiene m' regu), pers
nuk kiscin kiene neere Virginet, as graat
e hei, as blat e vet. S' iscte kiene nee
rue as vnd scitin; ere nieret kiscin me
Kiene ma kecch se sctansat. Pers sicur
na jemi blit e mns, mas chi Adami i
pari Bab j8n ra n mkat, nautsra jon
e 1
)( 76 )(
dre; la nostra natura proclive al male,
e specialmente al peccato della lussuria.
Per questo gran divieto fatto da Dio,
prese motivo S. Paolo di scrivere, che nes
sun libidinoso posseder il regno di Dio.
Ci l'Apostolo, con diversi termini, lo dice
pi volte. Ma perch S. Paolo si fa a ri
peterlo pi volte? Per far conoscere quanto
grave sia il peccato della lussuria. Ed af
finch noi sappiamo che questo peccato
non ammette parvit di materia, qualun
que minimo pensiero peccato mortale.
Perci ti prego di allontanarti da esso
quanto pi puoi; altrimenti sarai escluso
per sempre dalla gloria del Santo Pa
radiso.
)( 77 )(
beghenis coMumin, e maa fort mkat kur
venit.
E perse 8otn bni jessak ket mkat,
moer sebet Scpaali mesckre: Chi asgn
kurvaar nukkaa mirascghixik n' Parrsin.
Eze m' tietr vend trot; Kurvart nuk kan
megacme lumniin e Tingot. E ps Scpaali
soium here poi permendon? Per me na
ba meditun saai ran asct mkat t'kurvenit,
A E abo) chi t' diim na, se ket mkat scka
t venia), m' veti, sckaf do far mendim
t vogle, asct mkat morta). ,

Per asct pot luss me u large prei


ks, e t e braktissch saa t'munesc; ne
mos ke me kiene cittun largk preis ga
gmendit e Parrisit per gite mon its.
)( 78 )(

VII.

DEL PRECETTO DI ASCOLTARE


LA MESSA.

Noi, essendo Cristiani, dobbiamo ub


bidire a tutto ci, che la Santa Chiesa ci
comanda pel bene dell'anima nostra. Essa
adunque comanda a tutti i Cristiani di
ascoltar la S. Messa in tutti i giorni di
festa, e di ascoltarla dal principio sino
alla fine; come ancora di ascoltare la pre
dica, purch un grave motivo non ci scu
si, e questo motivo deve riconoscersi dal
Parroco. Quindi che chi tralascia di
ascoltar la Messa, commette un peccato
mortale.
TURRNIMIT ME PAA
MESCEN.

Na tui kiene kerstn kmi brgh me


nighie n' gift skafna urtnon kiscia scit
per t'mir scprtnavet tona. Aj po urznon
gitzve kersctenvet, me paa mescen prei
s' dalmit Mesctarit n' Aeter, ndier do t'
maroket, ere me i neun kuur do t pre
dikohet; vecch ne kioft nogni sebet per
t' zilin nuk munesc me vottun; e ket
sebet i kaa me ditun Prift famuliis. Mas
sandei duhet me ditun, chi cusc t' laan
mescen paa p, ban gni mkat morta).
se .
)( 80 )(

VIII.

DELLA BUGIA.

La bugia vien proibita da Dio nell'ot


tavo precetto del Decalogo; e dice anche
la Scrittura Santa: La bocca che mentisce,
uccide l'anima (Sap. 11). Perci ti esorto
figlio mio, a dire la verit. Se questa poi
dovesse nuocere, bisogna tacere; perch
dice S. Agostino: La verit non sempre
deve dirsi, ma la bugia non mai. Sit autem
sermo vester est, est: non, non.(Matt.V.37).
-

IX.
v

DEL GIURAMENTO.

Il Giuramento l'invocazione di Dio


in testimonio della verit. Se Iddio si
)( 81 )(

VIII.

REENA.
Ren asct baajessak prei 8otit m'tett
urgnimet; eze tot prp m sckruemin
Scitin: Goja chi ztotrena mp3t scpirtin
e vet. Rui praa se braktissen veten at chi
trohen rena. Per asct une po t'luss me
fo), vertet, e ne kioft per me dal kecch,
duhet me ne un paa eaa; perse po tzot
Sc Iaugustini Vertet j gizz hre; rena
as kur. Por fialla t jent a po, a jo.

IX.

T BEET.
T baamit be asct t ttirnit Tincot
m' spt per nogn drit. Ne 8otn zzi
e 2
)( 82 )(
chiama in testimonio di alcuna falsit,
un peccato mortale. Sicch la Scrittura
Santa istessa dice: Non giurerai, n pel
cielo, n per la terra; ma il tuo sermone
sia o di s, o di no, secondo che . Ed
in allora pu giurarsi, quando vi concor
rono tre cose; cio, la verit, la giusti
zia, e la necessit. Se poi manca una di
queste tre condizioni, si pecca gravemente
giurando.
i -,

IX.

DI QUEI CHE MALTRATTANO LE LORO


MOGLI, E VENDONO LE LORO FIGLIE.

La moglie non una schiava, ma una


compagna; per cui la devi amare, ed
onorare, come Cristo ama la sua Chiesa.
Il Matrimonio significa l'unione di Cri
sto colla Chiesa. Dunque battere, e fare
)( 83 )(
rttet per ispat kecch n punt reschmen
asct mkat morta). Eze sckruemi scit zzot;
chi nuk duhet me baa ben as per Cie),
as per tok, port fo),min tan, duhet me
kiene asct asct, j j, sicurse asct. Athere
vecch munet cusc me baa ben kur t'jan
ktatri sen; maa para e drita, e dta
e ggia, e treta disaja. N' menghoft no
gn ks tri kafsc bahet mkat morta), tui
baa ben. - a - . -

IX.

T AT8NVE CHI STRAPE8OIN


SCIOCHET, E SCESSIN VAISAT.

Grujajote nuk e kee marr si robyi,


por per scichia; per ket sebt ke me
e dasct, e me nerue, sicurs Iesu Kri
scti do Sciten Kiscen. Kunora scegnn t'
basckemit Iesu Krisctit me kisc Sceite;
)( 84 )(
qualche ingiusto maltrattamento alla mo
glie, peccato, e quell'istesso diritto che
tu hai sopra della moglie, tiene essa ver
so di te. Ma tu la maltratti, perch
la parte pi debole; e se essa fosse forte
come te, certamente non la maltratteresti.
Per amore di Ges Cristo, ti raccomando di
amarla, ed onorarla, come te stesso. Cos
non pi devi pretender denaro per le tue
figlie, n venderle come schiave, perch
questo un gran peccato contro la carit
e la giustizia; mentre Ges Cristo non ha
venduto alcuno, ma ha ricomprato tutti
col prezioso suo sangue.
)( 85 )(
praa me rahun, me e baa nogni tietr co
Aum,eme e brittun pa fajetasct mkat.Skaf
do hcchim ke ti per mbi gren, eze aj
bras e ka m't. E ti e strapieon, pers
ajo asct ma e light. Me kiene aj e fort
siti, nuk sgkegon me e prekun as me e
ba gia. Per hatter Krisctit pot from a
me e dasctun, e me e nere si vet veten.
Asctu, posskanut,mos merr paret per biat
tu, chi je tui scittun si scket, pers chi
ki asct mekat kuntra dascianimin; Se
Iesu Kriscti nuk kaa scittun kand, vecch,
ma ka scperble me giakun e vet i mi
scierierseme.
)( 86 )(

ESERCIZIO QUOTIDIANO
PER PASSARE LA VITA CRISTIANAMENTE.
-

Alzati di buon mattino; e pria di tutto


fatti divotamente il segno della Santa Croce,
dicendo: In Nome del Padre, e del Figliuolo,
e dello Spirito Santo. Cos sia.
- - s - - -

Inginocchiato poi avanti al Crocifisso,


o qualche sacra Immagine, dirai:
lo ti ringrazio, o mio Dio, dei bene
ficii che mi hai fatto; ed in ricambio ti
dono il cuore, e l'anima mia. Ti ringra
zio, che mi hai creato dal nulla; e che
mi hai redento col sangue di nostro Si
gnore Ges Cristo, e mi hai fatto Cristia
no. Di pi ti ringrazio, che mi hai aspet
tato anche questa notte; e mi hai preservato
da ogni rischio, e da morte improvisa. Ora
ti prego di preservarmi ancora quest'og
)( 87 )(

PUN T PERDICMEN

PER ME scKUE ETEN KERscrENIscr.


Ciu hret n te nate; e maa pare e
dal ban me t mazen divozin sci e scei
ties krcch, tui zzan; N' Emen T" Atit, et
Byrit, et Scpirtit Sceit. Asctu Kioft.
I u un n' ghin perpara krcen,
a fighuren; ke me tzan.
Une po t'fallem ners o 8oti em, per
gir: t mirat chi m' ke baa; e per at
ndere pot'fal cembren, ere scpirtin tem.
Po t' fallem neers chi m'ke krive prei
as-gia; e se m' ke sperble me Giakun
Iesu Krisctit 8otin ton, e m' ke baa ker
scten. Eze maa pot'fallem ners, se m'ke
prittun m' ket nten; e m' kee ruitun prei
sckafndo resich, e prei se mordient'paa
cuituem. Tasc pot luss me m'ruitun ete
)( 88 )(
gi, e di aspettarmi a fare vera penitenza
delle mie colpe.
Dirai un Pater, Ave, e Gloria alla Ss. Tri
nit; dirigendo a sua maggior gloria,
tutti i tuoi pensieri, tutte le parole, e
le opere della giornata. Incominciando
poi qualche onesto lavoro, dirai:

O mio Dio, a tuo onore io incomincio


questo lavoro, e a tuo onore sia. Io ti con
sacro questa fatiga, e sia per isconto de'
miei peccati. Dammi la tua santa Benedi
zione; affinch io possa terminarla bene
senza peccato.
Quando vai a tavola per mangiare, dirai:
O mio Dio, che in ogni giorno per
tua speciale misericordia ci provedi, e ci
sostieni con tanto bene: fa che in questa
vita mortale, finch viviamo, noi ti ser
viamo di vero cuore, e senza mai offen
)(89 )(
sod; e me m'prittun a me baa pehendessen
vertet per mkatet e mia.
Ke me zaan gni Atn, gni Falemi Mbri,
e kift liumnia ; Sceitit Trinitatit me
faliscie per maa t'maren nert itii,giz:
cuitm tu, e gitz fiallat e vepratt'kessi
dit. Tui can fix massandi nogni pun
ogr; ke me stan:

O 8oti em, m'nder tande po gai fi),


ket pun, e per nderen tand kioft. Une po
t' fal ket mundim teme, e kioft per l'
resitmen mkatvet e mia. M'ep beekimin
tande; abo) une t i maroi mir paa
mkat. -

Knurt sckon a me hanghr buken, kee mettan:


O 8oti em chi n per gitz dit, per t'
perspichmen miscierierin tand po na ban
derman, e na mbaa me acch t mirat;
ban chi m' ket jeten kesssme, e nderi chi
t'jemi giall t scerbim me cembren ver
)( 90 )(
derti; affinch possiamo venire un giorno
a gustare le dolcezze del convito Celeste
nel S. Paradiso. Cos sia.

Quando ti alzerai di tavola, dirai.

lo ti ringrazio, o mio Dio, di questo


cibo che mi hai provveduto, senza che
io l'abbia meritato. Dammi la grazia ed
il tuo aiuto, onde poter mantenere l'anima
senza peccato; ed il corpo col necessario
sostentamento per vivere.
Quando sarai tentato da qualche pensiere
cattivo, chiama Iddio, dicendo:

O misericordioso mio Dio, per la tua


gran misericordia, e pel Santissimo tuo
Nome non mi abbandonare, e non per
mettere che io ti offenda: ma dammi la
grazia di scampare dalle tentazioni del
Demonio. -
)( 91 )(
tt, e paa me t fe; abo) t mundena
me arzun gni dit a me fre t' amlitmen
e daremet Cie), sit n' Parrsin. Asct kioft.

Kur t' ciisc prei sffret; tzui:

Po t' fallem ners o 8oti em, per ket


he chi m' ke baa gadi paa me pass
une meritue. M'ep hirin ere ndimim tande
t mundem asct me mbaitun scpirtin paa
mkaten, ere corpin me sckaft kt nevjen
a me neun gill.

Kur t'jsc tente pri se nogni mendim


kecch, zzir 8otn, tui zzn:

O 8ot i miscierierscim, per at maa


t mazen miscierierin tand, ere per scit
nuscmen 8mnin jt, mos ep smen chi
une t'fem : por m' hep hirin, t mun
dem per t, me puscte prei se tentmet
dia).it. -
)( 92 )(
Quando ti avvederai di esser caduto in qual
che colpa, devi ricorrere a Dio con cuore
contrito, dicendo:
Mi pento, o mio Dio, di averti offeso;
oh fossi morto pria di commettere il pec
cato! Mi dispiace sommamente di aver
oltraggiato la tua Maest infinita. Perde
nami, o mio Dio, che ti prometto di non
pi peccare. Sono contento di prima mo
rire, che mai pi allontanarmi da te.

Quando suona la campana nella mattina,


al mezzo giorno, e la sera, saluterai
LA ss. veRGINE cos:
Angelus Domini nunciavit Mariae, et
concepit de Spiritu Sancto.
Ave Maria. -

Ecce Ancilla Domini: fiat mihi secun


dum verbum tuum. Ave Maria.
)( 93 )(
Kurt mundesc me u marr vesct se ke raa
m'nogn mkat, ke me jesunte 8tin me
aembrt timptun; tui tzan,
Po pehendohem o 8oti em, se t'kam
fe; Oh t kiscem dekun perpara me baa
mkat. Fort po m'vien kecch se kam ste
nan cambet mia Mazinen tande e paa ma
rmin. Falma o 8oti em, se une pot prem
ptoi maa mos me mkatne. lam oscnut
perpara me dekun, se maa me u large
prei tjet.
Kur bi cumbona n te nate, n mis dit,
ese n' mbrme; ke me zzaan,
ANGELUS DOMINI.

Eignuxi i Tincot m't ciumun haber


8ojes Scitit mbri; u cn krisct n'krah
ner t'Assai per vertt Scpirtit Scitit.
Falemi Mbri.
Ci Seerbetorea e Tineot: u baft me
sikur tzot fialla jote. Falemi Mbri.
)( 94 )(
Et Verbum caro factum est, et habi
tavit in nobis. Ave Maria.
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui San
cto: Sicut erat in principio, et nunc, et
semper, et in secula seculorum. Amen.
W. Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix.
1). Ut digni efficiamur promissionibus
Christi.

OREMUS

Gratiam tuam , quaesumus Domine,


mentibus nostris infunde: ut qui, Angelo
nuntiante, Christi Filii tui Incarnationem
cognovimus ; per Passionem eius et Cru
cem , ad resurrectionis gloriam perduca
mur. Per eundem Christum Dominum no
strum Amen (1).

(1) Benedetto XIII. Pont Mas. a$ 44.


Sett. 4724. concesse le Indulgenze di 400.
giorni a chi veramente contrito recita la
)( 95 )(
E fialla u baa Nierin; e jeti me ne.
Falemi Mbri.
Kioft liumna Aatit, et Byrit, et Scpir
tit Scit: si iscte se pari, e tasc e gizz here,
e per jetten e jets. Asctu kioft.
V. Lttu per ne o Scitia Nana Tineot.
R. Abo) ti jemi i di t premptimevet
Krisctit.

T LUssIM

Hirin tand, regiaa pot baim o 8ott,


me na stii n menden; se sikur Eignu), i
tui tn haberren, kemi gnoftun t misc
nemin e Krisctit Byritt: Asct per mun
dimen, ere per Krcen iti, m' gialtmen e
liumnit si), t'kifscim. Per t'veten Krisc
tin 8otin ton. Asct kioft (1).

(1) Papa sceit Benedetto i trett mbget:


A4. dit n'mujen Sctatarit 4724. kaa tangni
cint ditet Nis, cui t'zzott'falmen Eignuxit,
)( 96 )(
Chi non sapr dire L'Angelus Domini,
dir tre Ave Maria.

Nella sera pria di andare a letto,


inginocchiato, dirai:

Ti ringrazio, o mio Dio, che mi hai


fatto giungere fino a quest'ora. Ti ringra
zio di tutti i beneficii che mi hai fatto,
e specialmente in questo giorno. Illumi
na la mia mente; affinch io conosca le
colpe che ho commesso nel decorso della
giornata, e colla tua santa grazia possa
detestarle.

Avvertimento: Qui farai l'esame di coscien


za; richiamando al pensiere tuttoci che

salutazione Angelica suddetta; e Plenaria,


per una volta il mese confessato e comu
nicato,
)( 97 )(
Cusc nuk di me tzan EignuXi i Tin
eot; t tzot tri Falemi Mbrii.

N mbrme perpara me raa n stratten,


nejun n ghin; do t' trohet;

Po t' fallem ners o 8oti em chi m'


ke laan me arzun nderi kti satit. Po
t' fallem ners t gift ve t miravet chi m'
kee baa, e sidoms m'ket diten. Ndritma
menden; abo) un t' gnof fajet chi
kam baa m' t sckumun e dits, t i
mundem me hirin scit 8t, me i brk
tissun.

Veni Mend: Ki bahet ecmin scpirtit, tui


cittnder mend girz sckaft kesc cuite,

gift saa hret zzot, e per at chi t' tron


gitz hre, tui Refe gni here n mjen, e
cungohen, fitin Nisset plot.
)( 98 )(
hai ppensato, detto, o fatto nella scorsa
- - -

giornata; e terminato, dirai:

O me misero! E con tutti questi pec


pati a chi mi rivolger per ottenerne il
perdono? mi rivolger all'Eterno Padre?
Io l'ho offeso! Mi rivolger a Ges Cri
sto mio Redentore? Oh quanto sdegnato !
Dappoich avendo egli sparso tutto il suo
sangue per me, e per tutto il mondo; io
per parte mia l'ho reso inutile, ed in
fruttuoso. Dunque a chi mi rivolger? Al
tro non mi resta, che gittarmi ai piedi di
Maria Santissima, che sola pu farmi rien
trare in grazia del mio Dio, ed ottenermi
il perdono. S, Ella pu, perch Av
vocata, e Rifugio del peccatori, e non isde
gner un figlio, che con fiducia a Lei ri
corre.

S, con grande fiducia io a Te ricorro,


o Madre Clementissima; a Te che sei fi
glia di Dio, Madre del nostro Signor Ges
)( 99 )(
t kesc baa, eze ztn m'te sckemen e
dits; e si t kesc mare ke me fran,

Oh une i mieri! ki do t vete per


me marr t'indimen e mkatevet chi kam
baa? Vete te Aatit Pusctescim? Oh saa
i kam f3e! Vete te Iesu Krisotit Scper
blesit em? Oh saa asct irtne! Se pers
tui pass derrun gitz Giakun e vet per me,
e per gir du),gnin; une k nes eme
i kam cie bsc e paa fraten. Praa ket'
ztk8hem? Titter dermn nuk kam, se me
raa nand kambet e 8ojes Beekeme, chi
evtmea mundet me m sti n' hrin t'
8otit em, e me m' eirr t falmen. Po s;
Aj mundet sakt: pers asct Pajetorea, e
stra mkatnorvet, e nuk perbuget gni dial
chi me usdai po i ban rigiaa.

Pos me, matenusdipovi teTsoNa


na e Dimscmea; T, chije Byja e Tincot,
Nanalesu Krisctit 8otin ton, Nscn e dasc
)( 100 )(
Cristo, Sposa prediletta del Divino Amore;
a te mi rivolgo, e ti supplico a presen
tarti per me avanti al mio Dio, e pregarlo,
che si degni di accogliermi, mentre desi
dero di ritornare nella sua grazia. Son
certo che sei esaudita. Prega per me Ges
Cristo unico tuo Figliuolo, che mi usi
misericordia per tanti miei peccati com
messi. Prega finalmente lo Spirito Santo,
che illumini la mia mente; acciocch io
possa camminare secondo la Santa Legge
di Dio, e possa vivere e morire senza pec
cato. Tutto questo spero ottenere per tua
intercessione, ed aiuto. Cos sia.

Poi dirai all'Angelo Custode cos:

A te, o Angelo mio Custode, alla fine


mi raccomando di guardarmi in questa
notte, e per sempre da ogni tentazione
del Demonio, giacch son deciso di non
pi ascoltarlo. Questo ti prometto con
- )( 101 )( -

ment Scpirtit Scit; te T po ktthem, e t'


bai rigiaa me vottun perpara t em 8ott;
e me i lttunt m' dignn me m' zan do
ren, se fort disciri me limun, m' hirin
itii. Une d vertt se je nnighie. Lttu
per me Iesu Kristin gni t' vetun t By
rin, t ban me me miscireria per acch
mkt chi kam baa. Luttu nevne Scpir
tin Scitin t m ndrt menden; abo) t'
mundem une me jeeum si urgnon Ligs
Scit i Tingot, e t mundem me jete, e
me dkun paa mkat. Gitz kto ndere po
bai usdai prei telet me giettun, per rigiaa
e ndimm tande. Asctu kioft.

T" trohet mbrapat Engnu).it Roisit aset,

Maa t mbrame m' T po bai rigiaa


A o EgnuXi i Roisi em a me m' ruitun m'
ket nten, e per gift here prei se ten
timesc dia).it, mas si m'kaa raa n mend
a mos me i nnighie maa. Ket pun po
)( 102 )(
tutto il cuore, e con tutte le forze del
l'anima mia.
Chiuderai la preghiera dicendo un Pa
ter, Ave, e Gloria.

" NvocatioNes IN HoNoREM


- - i
SS. SACRAMENTI
Anima Christi, sanctifica me.
Corpus Christi, salva me.
Sanguis Christi, inebria me.
Aqua lateris Christi, lava me. i
- i e

Passio Christi, conforta me.


O bone lesu, exaudi me.
Intra vulnera tua absconde me. -
)( 103 )(
premptoi me baa me gitz cember, e me
gizz fucii t Scpirtit tem.
Misclet urt tui tzan, gni Atsn, gni
falemi Mbri, e Kioft Liumna.

N-7CN SS e

T LUTTUNAT N' NEEREN


SCEITNUSCMIT SCIACRAMENIT
Scpirti i Krisctit, scitn me.
Corp i Krisctit, scelb me.
Giak i Krisctit, deje me.
Ui prei net cembrit Krisctit da Aun ,
laa me.
Mundim Krisctit, forz me.
O i mir Iesu, nighi me.
Nder plagat tu, mscife me.
)( 104 )(
Ne permittas me separari a te.
Ab hoste maligno defende me.
In hora mortis meae voca me,
Et iube me venire ad te,
Ut cum Sanctis tuis laudem te
In saecula saeculorum Amen.

PIO IX. (9. Gennaro 1854.) concesse


a chiunque recita con cuore contrito le
suddette Invocazioni 300 giorni d'Indul
genze, toties quoties. Ai Sacerdoti, recitan
dole dopo la S. Messa, sette anni; ed al
trettante ai Secolari, se le recitano dopo
la S. Comunione.

Deo Laus, Deo Gloria, Deo gratiarum


actio in saecula saeculorum, Amen.
)( 105 )(
Mos m'epsmen prei tee me u large.
Kuntra annikun cintr me mue.
N' fi) dkes eme, trirre me.
E m' urrin Tim Cie) me scke,
E me gift Scitnat T me leudue
Per gitz jeten e jets. Asct Kioft.

Papa PII i nandi (9. dit n kalnrit


1854.) cui do chi t' trot kt t Luttunat
300. dita Nisvet. T"Mesctarevet chi t'itton
mas Mescen Scite, sctatt vit: ere acch
at8nve Secu),arvet chi t'izzon mbas Cun
ghimin. -

8otit Laud,8otit Liumnia, 8otit t'gizzve


punt fall ners Kioft n' jtat jetnavet.
Asct kiot.
)( 106 )(
LODE AL NOME DI DIO, DI G. CRISTO,
E DI MARIA SANTISSIMA.
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo Santo Nome.
Benedetto Ges Cristo vero Dio, e vero
Uomo. -

Benedetto il nome di Ges.


Benedetto Ges nel Santissimo Sacramen
to dell'Altare.
Benedetta la gran Madre di Dio Maria
Santissima.
Benedetta la sua santa, ed Immacolata
Concezione.
Benedetto il Nome di Maria Vergine e
Madre, -

Benedetto Iddio ne' suoi Angeli e nei suoi


Santi.

Pio VII.concesse l'Indulgenza di un an


no, per ogni volta che si recitassero le sud
dette lodi.

t
)( 107 )(
TRADUZIONE DEL DIosiA BENEDETTO
Kzz8EMITT 80TIT KIOFT BEECHUE
8oti kioft beeke.
Beeke kioft sceitnscm emni i tii.
Beeke kioft Iesu Kriscti vertet 8ot, e ver
tet neri.
Beeke kioft emni Iesus.
Beeke kioft Iesu n' scitnuscmin Sciacra
mend t' Aeterit.
Beeke kioft e marea Nana Tingot scit
nuscmia Mbri.
Beeke kioft Nana Tingot ganun paafajen,
e pa mkaten origina) in.
Beeke lioft emni Mbris, Virgina e Nana.

Beeke kioft 8oti nder Egnii, e nder sceit


nat.

Pii i scatt, ka zan nis t gni viet,


per girz sa kre troken kta laud.
INIHIL OBSTAT
r. Antonius Maria ab Arignano O. M. Censor Teolog. Deput.
CONCEDITUR

Ut, servatis servandis, Typis edatur.


Fr. Raphael a Ponticulo Generalis O. M.

IMPRIMATUR
Fr. Hieronymus Gigli O. P. S. P. A. M.

IMPRIMATUR
Petrus Villanova-Castellacci Archiep. Petr. Vicesg.

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