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Atti degli apostoli

Il primo apostolo delle genti Cap.9

Inizio: Avvisi e preghiera 1

Obbiettivo dello studio: Il grande progetto dellevangelizzazione del mondo secondo


At.1.8 si era messo in moto giungendo fino a Samaria. Filippo il diacono che abbiamo
lasciato nel cap. 8 era stato il precursore dellevangelizzazione dei gentili, avendo
battezzato il primo straniero della storia della chiesa, un etiope, ministro della regina
Candace che tornava a palazzo dopo essere stato a Gerusalemme per adorare Dio.
Ora per cera bisogno di una chiave per aprire porte di evangelizzazione mai aperte
prima, fino alle estremit della terra. Dio scelse per compiere questa impresa il
fattore Paolo.

Paolo il primo apostolo delle genti

Dio, per compiere i suoi meravigliosi piani, sceglie molte volte, persone
improbabili, mettendole in situazioni impossibili per compiere missioni
incredibili. Questo il caso di Paolo. Dal cap.9 di Atti in poi, comincia ad
emergere questo grande uomo di Dio che fu trasformato da una radicale
conversione. La sua parabola ascendente, ebbe un inizio drammatico. Il suo
incontro con Dio fu alquanto forte. Paolo prosegu anche durante tutta la sua
vita missionaria, secondo la profezia di Ges stesso a suo riguardo con molte
sofferenze: egli uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti
ai popoli, ai re, e ai figli d'Israele; perch io gli mostrer quanto debba soffrire per
il mio nome (v.15/16). In effetti lui stesso testimoniando alla chiesa di Corinto la
sua esperienza di vita cristiana registr due testi che ci dicono cosa egli sopport
a causa del vangelo (2 Cor.11.24/27 e 12.7/10). Paolo percorse qualcosa come
13.000 chilometri per compiere la sua chiamata missionaria, scrisse 1/3 del
materiale del nuovo testamento evangelizzando migliaia di persone, fondando
numerose chiese e arrivando al cuore dellimpero romano portando la buona
novella della salvezza negli strati pi alti della societ romana.(Fil.1.12/13).Ma
questo richiese ovviamente da parte di Dio e anche da parte di Paolo un lungo ed
estenuante lavoro di preparazione e realizzazione.

Un ministero efficace comincia

Comincia con una lunga preparazione: Paolo dopo la conversione capisce che Dio
lo aveva appartato fin dal seno di sua madre (Gal.1.15).Paolo parlava 5 lingue
fluentemente, aveva profonda conoscenza della cultura greca (era nato a Tarso),
era cittadino romano ed era Giudeo della trib di Beniamino, quindi un
personaggio trans-culturale capace di rapportarsi con ogni realt seppur fosse il
giovane religioso pi preparato della sua generazione cresciuto ai piedi di
Gamaliele, un maestro della legge ebraica ritenuto il pi grande della sua epoca
(At.22.3/5). Paolo quindi era diventato il peggior nemico del cristianesimo di quel
tempo. E incredibile vedere come Dio prepara e sceglie i suoi strumenti. Il
Signore lasci la briglia di Paolo molto lunga e per lungo tempo ma pi tardi,
Dio us tutta la conoscenza da lui accumulata nella sua storia personale,
convertendola in materiale umano per benedire la chiesa fino ad oggi. Quante
volte i nostri occhi umani hanno dato per perso ci che Dio aveva gi scelto da
tempo per la sua gloria

Comincia con un incontro significativo col Signore: E interessante vedere come il


Signore si present a Paolo. Il giovane Saulo, stava perseguitando la chiesa e
lespressione che il testo biblico usa : una luce sfolgor intorno a lui.(v.3).
Atti degli apostoli
Il primo apostolo delle genti Cap.9

Paolo era vissuto nelle pi profonde tenebre


2 spirituali fino a quel momento, ora la
luce lo circondava. Egli vedeva chiaramente se stesso senza possibilit di fuga e il
Signore senza possibilit di contraddirlo. Quando facciamo un incontro spirituale
cos col Signore, lasciandoci sondare nella profondit di noi stessi e riconoscendo
lautorit di Colui dal quale non possiamo fuggire, non possiamo che dichiarare
come lapostolo ha dichiarato in quel tempo:

Chi sei tu Signore?(v.5). Un ministero efficace comincia a tutti gli effetti nel
momento in cui riconosciamo lassoluta sovranit del Signore e il totale fallimento
del nostro modo di vivere e di pensare!!! E emblematico vedere questo uomo
che dopo essere caduto a terra sulla via di Damasco si rialza completamente
cieco, costretto ad essere accompagnato per mano per camminare. Questa
immagine ha un profondo significato spirituale(v.8) Ciascuno di noi ha o aveva
la sua via verso Damasco, ma il desiderio del Signore avvolgerci di luce

Comincia col chiedere a Dio una nuova direzione per la propria vita: Paolo rimase
tre giorni e tre notti in preghiera, digiunando al buio, in solitudine. Le sue certezze
erano crollate, il suo futuro totalmente blindato, ma lui stava gridando al Signore
per chiedere una rotta spirituale, la risposta sarebbe arrivata poco dopo. Il
giovane religioso, abituato a prendere decisioni in base a delle regole sterili e
prefissate, aveva cominciato a chiedere direttive ad ogni passo, al Signore della
vita, in un rapporto personale, armonico e dinamico che sarebbe cresciuto
durante tutta la vita di Paolo (v.9). Tante volte il cristianesimo, che noi viviamo
nelle nostre comunit, proprio come quel momento della vita di Paolo una
miscela, di regole e di una vera relazione con Dio. La nostra innata mente
religiosa, ci mette molto tempo a capire la differenza tra questi due mondi
opposti, ma quando lottiamo come Paolo in preghiera, chiedendo la presenza di
Dio, riconoscendo le nostre debolezze e limitazioni, le risposte arrivano e la
nostra relazione con Dio cresce straordinariamente!!!

Comincia con un incontro che segner la nostra vita spirituale indelebilmente:


Uomini che guariscono altri uomini!!! La risposta di Dio a Paolo arriva in modo
inaspettato. Dio ag guarendo Paolo dalla cecit attraverso la vita di un Anania
qualsiasiUno sconosciuto anonimo credente di quella regione, fu chiamato a
imporre le mani perch Paolo fosse guarito e fosse ripieno di Spirito Santo
(v.17/19). Il nome Anania significa: Leterno stato misericordioso. Nonostante
Dio avesse afferrato la vita di Paolo, egli come tutti noi esseri umani, abbiamo
bisogno per svolgere un ministero efficace, di qualcuno che ci mostri, la
misericordia di Dio incarnata in un gesto, in una buona parola, in un sostegno nel
momento drammatico delle nostre insicurezze. Le parole ed il gesto di Anania
fecero leffetto di una profonda guarigione non solo fisica, ma psicologica e
spirituale in Saulo. Per la prima volta si sent chiamare con sincerit: fratello
Saulo(v.17) ,con il tocco delle sue mani Paolo fu ripieno di Spirito Santo.

Comincia con la generosit di dare quel poco che si ha: Paolo era un neo-
convertito, doveva ancora rivoluzionare il suo modo di pensare, conosceva solo i
rudimenti della fede, ma aveva capito un principio importante. Dio lo aveva
chiamato a evangelizzare il mondo e lui non voleva perdere tempo. Aveva poco
ancora da dare e da dire, ma quello che apprese durante la sua conversione,
voleva darlo con tutto il suo cuore alla chiesa, in obbedienza al Signore, infatti la
Parola dice e si mise subito a predicare nelle sinagoghe, che Ges il figlio di
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Il primo apostolo delle genti Cap.9

Dio(v.20). Le sinagoghe, erano il suo 3 obbiettivo principale, in quanto come ex


religioso, ebreo, conosceva bene i meccanismi mentali del suo popolo, quindi
voleva testimoniare loro che cera salvezza in Cristo e che Ges era il messia
atteso. Questa attitudine, lo fortificava ogni giorno di pi.(v.22). Quante scuse che
a volte troviamo per non servire il Signore in quello che ci chiede.

Comincia col desiderare lapprovazione di Dio e non a cercare la propria sicurezza


e lapprovazione degli uomini: Paolo da persecutore divenne perseguitato, ma
egli continu imperterrito nel suo compito. I suoi stessi ex colleghi di ministero, i
Giudei deliberarono di ucciderlo, ed egli fugg. (v.23/25).A Gerusalemme, tutti i
cristiani avevano paura di lui temendo che fosse li per spiarli.(v.26). Gli ellenisti
tentarono di ucciderlo anche loro, ma Paolo non demordeva.(v.29).

Questa determinazione spirituale, fu ovviamente notata nella cerchia dei cristiani


e un predicatore di nome Barnaba, prese in consegna Paolo e lo fece conoscere
agli apostoli. Paolo part quindi per Tarso in seguito al tentativo degli ellenisti di
ucciderlo, il risultato, fu che in ogni luogo dove Paolo passava, la chiesa era
edificata e cresceva. Uno dei pi grandi evangelisti della storia della chiesa, era
nato. Il suo esempio,brilla ancora per noi oggi, in queste pagine.(v.30/31)

Due miracoli importanti

Dal cap. 9 fino al cap. 15 riappare la figura di Pietro.Questo apostolo chiamato da


Dio a pascere il popolo ebraico a differenza di Paolo chiamato a evangelizzare le
genti(Gal.2.7/9) comincia a muoversi verso una cittadina di nome Ioppe.Questa
tappa del suo ministero che sembrava quasi anonima, fu invece importantissima,
perch avrebbe prodotto in Pietro nel capitolo successivo un profondo
cambiamento che avrebbe influenzato tutto lapparato dottrinale, e liturgico della
chiesa nascente (lo vedremo al cap.10-11 e successivamente al cap. 15).
Capiremo in seguito che quando Dio ci fa fare degli spostamenti geografici nella
nostra vita, la cosa risulta essere in realt molto pi spirituale di quello che
pensiamo. Pietro aveva gi dovuto assimilarenel suo bagaglio spirituale, che i
samaritani fossero accolti come fratelli in Cristo, chiamato dal Signore in Samaria,
preceduto da Filippo, (cap.8). Questo viaggio verso Ioppe invece, lo avrebbe
preparato allingresso dei gentili nella chiesa (cap.10). Ovviamente il Signore in
questo percorso geografico/spirituale, non voleva lasciare Pietro con le mani in
mano, ma lo fece operare potentemente in due villaggi,Lidda e Ioppe,portando
molte anime alla salvezza (v.32/42)

La guarigione di Enea

La guarigione di Enea, ebbe un effetto dirompente nella vita di quella piccola


cittadina chiamata Lidda, Pietro fu guidato dallo spirito fino a casa di questo
malato, affinch gli avvenimenti successivi fossero una chiave evangelistica
straordinaria per quella citt e non solo (v.35).

1) La guarigione del nome Enea (v.34): Pietro prima del miracolo, chiam
per nome la persona scelta da Dio per essere guarita. Presso gli ebrei il
nome, rappresentava almeno tre cose fondamentali: lidentit della
persona, ossia la sua personalit, il suo carattere. La sua presenza attiva ed
infine, tutto ci che si sapeva della persona stessa. Quando Pietro chiam
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Il primo apostolo delle genti Cap.9

per nome questa persona, come 4 se stesse dichiarando: Dio ti conosce, lui
sa chi sei, lui ha registrato nel suo cuore tutte le tue lacrime Dio sa chi
ciascuno di noi in profondit, al di la delle apparenze esteriori. Lui
conosce tutte le nostre sofferenze, malattie e desiderio di essere guariti. Lui
guarisce le nostre malattie e soprattutto le nostre anime.
2) Ges Cristo ti guarisce: (v.34). il Pietro, che noi lo conoscevamo prima della
morte di Ges non esisteva pi. Colui che aveva sempre cercato
lapprovazione degli uomini in tante occasioni, ora rimetteva sul Signore,
tutta la gloria, lonore e la potenza di operare quel particolare miracolo.
Capiamo in questo caso che quando il Signore opera qualcosa di
straordinario, attraverso di noi, la guarigione non avviene soltanto negli
altri, ma nella nostra anima, legocentrismo viene messo alla prova, ed il
vero credente, con il cuore convertito, mette da parte se stesso e onora la
fonte stessa del potere che ha operato!!!
3) Alzati e rifatti il letto: (v.34) Questo ordine perentorio, ha un profondo
significato spirituale. Quel letto fino a quel momento aveva rappresentato,
malattia, lacrime, disperazione e immobilit. Istantaneamente, e insieme
alla guarigione Enea doveva alzarsi (riprendere la sua posizione naturale di
attivit) ed il letto essere rifatto.Doveva diventare un simbolo di riposo e
non di dolore. Quando il Signore ci guarisce davvero, noi entriamo in un
riposo soprannaturale

La guarigione di Tabita

Pietro fu chiamato a Ioppe per dai discepoli. Lasciata la casa di Enea,dovette affrontare
non solo unaltra malattia, ma la malattia ultima dellessere umano, la morte. Pietro
prima di essere uno strumento per cambiare la chiesa (cap. 10 a 15) doveva cambiare
radicalmente se stesso. Quello che capiamo dalla successione di questi capitoli, che il
Signore d ai suoi figli esperienze progressive sempre pi a fondo nelle sue cose,
affinch la nostra buona influenza aumenti per lespansione del suo regno.

1) Pietro dovette affrontare una morte che agli occhi umani era ingiusta:
Pietro fu avvisato della morte di Tabita dai discepoli di Ioppe. Questa donna era
molto pia, ossia osservante. Ella metteva la sua fede allopera facendo molte
opere buone ed elemosine(v.36) . Questa donna era quindi molto conosciuta e
stimata, faceva quindi la differenza nella comunit dove operava. Sembra
incredibile che a volte con i nostri occhi umani certe situazioni, non dovrebbero
capitare a persone cos. Questo significa che noi ragioniamo con il binomio
dare/avere ossia per giustizia umana. Siccome era molto buona, non meritava
questo, ma Dio aveva un grande proposito per la sua vita attraverso questo
episodio. Anche nelle tragedie pi grandi Dio ha un proposito.

2) Pietro dovette affrontare la disperazione umana dovuta dalla morte:


Quando arriv a Ioppe Pietro vide la disperazione delle vedove (v.39). Le vedove,
che avevano perso i loro mariti avevano fatto esperienza della morte di un caro e
quindi sapevano che non cera ritorno. Le tuniche che esse mostrarono a Pietro
erano quelle che Tabita faceva per i poveri e per le vedove prive di
sostentamento. E interessante cosa fece Pietro in quel momento. Fece uscire
tutti (v.40).Le persone senza speranza e senza fede, vennero tenute in quel
momento lontane. Aveva imparato una lezione indelebile quando Ges ancora in
vita aveva guarito la figlia di Jairo (Mc.5). Dio non pu operare quando
lincredulit e la mancanza di speranza prende parte del nostro cuore. Egli voleva
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restare da solo con Dio esercitando la5 sua fede su quella situazione come aveva
imparato.

3) Pietro dovette affrontare ci che i suoi occhi videro e trasformare quella


situazione in una opportunit miracolosa:
Egli preg in ginocchio, questo testo, ci mostra che prima di dare lordine a Tabita
di alzarsi dal sonno della morte, Pietro era girato di schiena. Questo significa, che
egli stava cercando la visione di Dio per quella situazione, non quella che i suoi
occhi umani vedevano. Fu soltanto dopo aver pregato che: voltatosi verso il
corpo disse: Tabita alzati(v.40). Pietro aveva imparato da Ges che aveva detto
in sua presenza prima di far risuscitare la figlia di Jairo: La bambina non morta
ma dorme(Mc.5.39).Dobbiamo imparare anche noi a fare cos. Il nostro occhio
umano ci inganna, Dio invece vede le cose in modo diverso e noi dobbiamo
rivolgerci a Lui per avere la visione e lautorit per agire spiritualmente.

Tabita fu accolta di nuovo alla vita accompagnata da Pietro per mano, di fronte a
vedove e discepoli. Questo miracolo fu utilizzato dal Signore per far credere molti
(v.42). La fama di Tabita, la tragedia della sua morte, e la ricerca della visone di
Dio in una situazione senza via duscita da parte di Pietro, furono gli elementi che
portarono alla salvezza molte anime. Dio aveva agito ancora una volta utilizzando
situazione umane impossibili, usando persone improbabili, compiendo una
missione incredibile!!!

Per la discussione

1) La vita di Paolo e di Pietro sono straordinarie. Sono un esempio pratico di


trasformazione del cuore. Potresti condividere una parte della tua vita che
stata trasformata completamente dal Signore?
2) Quando il Signore ci ha chiesto di dare quello che avevamo, ossia impegnarci
in un ministero, impiegando il nostro dono per la sua gloria, che cosa abbiamo
risposto? Abbiamo fatto questo con entusiasmo oppure abbiamo cercato
giustificazioni personali per non impegnarci in questo compito affidatoci?
3) Prendiamoci ora un significativo tempo di preghiera col Signore chiedendogli di
aiutarci a trasformare la nostra vita ordinaria in una vita straordinaria come
quelle di Paolo e Pietro.

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