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Dio, per compiere i suoi meravigliosi piani, sceglie molte volte, persone
improbabili, mettendole in situazioni impossibili per compiere missioni
incredibili. Questo il caso di Paolo. Dal cap.9 di Atti in poi, comincia ad
emergere questo grande uomo di Dio che fu trasformato da una radicale
conversione. La sua parabola ascendente, ebbe un inizio drammatico. Il suo
incontro con Dio fu alquanto forte. Paolo prosegu anche durante tutta la sua
vita missionaria, secondo la profezia di Ges stesso a suo riguardo con molte
sofferenze: egli uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti
ai popoli, ai re, e ai figli d'Israele; perch io gli mostrer quanto debba soffrire per
il mio nome (v.15/16). In effetti lui stesso testimoniando alla chiesa di Corinto la
sua esperienza di vita cristiana registr due testi che ci dicono cosa egli sopport
a causa del vangelo (2 Cor.11.24/27 e 12.7/10). Paolo percorse qualcosa come
13.000 chilometri per compiere la sua chiamata missionaria, scrisse 1/3 del
materiale del nuovo testamento evangelizzando migliaia di persone, fondando
numerose chiese e arrivando al cuore dellimpero romano portando la buona
novella della salvezza negli strati pi alti della societ romana.(Fil.1.12/13).Ma
questo richiese ovviamente da parte di Dio e anche da parte di Paolo un lungo ed
estenuante lavoro di preparazione e realizzazione.
Comincia con una lunga preparazione: Paolo dopo la conversione capisce che Dio
lo aveva appartato fin dal seno di sua madre (Gal.1.15).Paolo parlava 5 lingue
fluentemente, aveva profonda conoscenza della cultura greca (era nato a Tarso),
era cittadino romano ed era Giudeo della trib di Beniamino, quindi un
personaggio trans-culturale capace di rapportarsi con ogni realt seppur fosse il
giovane religioso pi preparato della sua generazione cresciuto ai piedi di
Gamaliele, un maestro della legge ebraica ritenuto il pi grande della sua epoca
(At.22.3/5). Paolo quindi era diventato il peggior nemico del cristianesimo di quel
tempo. E incredibile vedere come Dio prepara e sceglie i suoi strumenti. Il
Signore lasci la briglia di Paolo molto lunga e per lungo tempo ma pi tardi,
Dio us tutta la conoscenza da lui accumulata nella sua storia personale,
convertendola in materiale umano per benedire la chiesa fino ad oggi. Quante
volte i nostri occhi umani hanno dato per perso ci che Dio aveva gi scelto da
tempo per la sua gloria
Chi sei tu Signore?(v.5). Un ministero efficace comincia a tutti gli effetti nel
momento in cui riconosciamo lassoluta sovranit del Signore e il totale fallimento
del nostro modo di vivere e di pensare!!! E emblematico vedere questo uomo
che dopo essere caduto a terra sulla via di Damasco si rialza completamente
cieco, costretto ad essere accompagnato per mano per camminare. Questa
immagine ha un profondo significato spirituale(v.8) Ciascuno di noi ha o aveva
la sua via verso Damasco, ma il desiderio del Signore avvolgerci di luce
Comincia col chiedere a Dio una nuova direzione per la propria vita: Paolo rimase
tre giorni e tre notti in preghiera, digiunando al buio, in solitudine. Le sue certezze
erano crollate, il suo futuro totalmente blindato, ma lui stava gridando al Signore
per chiedere una rotta spirituale, la risposta sarebbe arrivata poco dopo. Il
giovane religioso, abituato a prendere decisioni in base a delle regole sterili e
prefissate, aveva cominciato a chiedere direttive ad ogni passo, al Signore della
vita, in un rapporto personale, armonico e dinamico che sarebbe cresciuto
durante tutta la vita di Paolo (v.9). Tante volte il cristianesimo, che noi viviamo
nelle nostre comunit, proprio come quel momento della vita di Paolo una
miscela, di regole e di una vera relazione con Dio. La nostra innata mente
religiosa, ci mette molto tempo a capire la differenza tra questi due mondi
opposti, ma quando lottiamo come Paolo in preghiera, chiedendo la presenza di
Dio, riconoscendo le nostre debolezze e limitazioni, le risposte arrivano e la
nostra relazione con Dio cresce straordinariamente!!!
Comincia con la generosit di dare quel poco che si ha: Paolo era un neo-
convertito, doveva ancora rivoluzionare il suo modo di pensare, conosceva solo i
rudimenti della fede, ma aveva capito un principio importante. Dio lo aveva
chiamato a evangelizzare il mondo e lui non voleva perdere tempo. Aveva poco
ancora da dare e da dire, ma quello che apprese durante la sua conversione,
voleva darlo con tutto il suo cuore alla chiesa, in obbedienza al Signore, infatti la
Parola dice e si mise subito a predicare nelle sinagoghe, che Ges il figlio di
Atti degli apostoli
Il primo apostolo delle genti Cap.9
La guarigione di Enea
1) La guarigione del nome Enea (v.34): Pietro prima del miracolo, chiam
per nome la persona scelta da Dio per essere guarita. Presso gli ebrei il
nome, rappresentava almeno tre cose fondamentali: lidentit della
persona, ossia la sua personalit, il suo carattere. La sua presenza attiva ed
infine, tutto ci che si sapeva della persona stessa. Quando Pietro chiam
Atti degli apostoli
Il primo apostolo delle genti Cap.9
per nome questa persona, come 4 se stesse dichiarando: Dio ti conosce, lui
sa chi sei, lui ha registrato nel suo cuore tutte le tue lacrime Dio sa chi
ciascuno di noi in profondit, al di la delle apparenze esteriori. Lui
conosce tutte le nostre sofferenze, malattie e desiderio di essere guariti. Lui
guarisce le nostre malattie e soprattutto le nostre anime.
2) Ges Cristo ti guarisce: (v.34). il Pietro, che noi lo conoscevamo prima della
morte di Ges non esisteva pi. Colui che aveva sempre cercato
lapprovazione degli uomini in tante occasioni, ora rimetteva sul Signore,
tutta la gloria, lonore e la potenza di operare quel particolare miracolo.
Capiamo in questo caso che quando il Signore opera qualcosa di
straordinario, attraverso di noi, la guarigione non avviene soltanto negli
altri, ma nella nostra anima, legocentrismo viene messo alla prova, ed il
vero credente, con il cuore convertito, mette da parte se stesso e onora la
fonte stessa del potere che ha operato!!!
3) Alzati e rifatti il letto: (v.34) Questo ordine perentorio, ha un profondo
significato spirituale. Quel letto fino a quel momento aveva rappresentato,
malattia, lacrime, disperazione e immobilit. Istantaneamente, e insieme
alla guarigione Enea doveva alzarsi (riprendere la sua posizione naturale di
attivit) ed il letto essere rifatto.Doveva diventare un simbolo di riposo e
non di dolore. Quando il Signore ci guarisce davvero, noi entriamo in un
riposo soprannaturale
La guarigione di Tabita
Pietro fu chiamato a Ioppe per dai discepoli. Lasciata la casa di Enea,dovette affrontare
non solo unaltra malattia, ma la malattia ultima dellessere umano, la morte. Pietro
prima di essere uno strumento per cambiare la chiesa (cap. 10 a 15) doveva cambiare
radicalmente se stesso. Quello che capiamo dalla successione di questi capitoli, che il
Signore d ai suoi figli esperienze progressive sempre pi a fondo nelle sue cose,
affinch la nostra buona influenza aumenti per lespansione del suo regno.
1) Pietro dovette affrontare una morte che agli occhi umani era ingiusta:
Pietro fu avvisato della morte di Tabita dai discepoli di Ioppe. Questa donna era
molto pia, ossia osservante. Ella metteva la sua fede allopera facendo molte
opere buone ed elemosine(v.36) . Questa donna era quindi molto conosciuta e
stimata, faceva quindi la differenza nella comunit dove operava. Sembra
incredibile che a volte con i nostri occhi umani certe situazioni, non dovrebbero
capitare a persone cos. Questo significa che noi ragioniamo con il binomio
dare/avere ossia per giustizia umana. Siccome era molto buona, non meritava
questo, ma Dio aveva un grande proposito per la sua vita attraverso questo
episodio. Anche nelle tragedie pi grandi Dio ha un proposito.
restare da solo con Dio esercitando la5 sua fede su quella situazione come aveva
imparato.
Tabita fu accolta di nuovo alla vita accompagnata da Pietro per mano, di fronte a
vedove e discepoli. Questo miracolo fu utilizzato dal Signore per far credere molti
(v.42). La fama di Tabita, la tragedia della sua morte, e la ricerca della visone di
Dio in una situazione senza via duscita da parte di Pietro, furono gli elementi che
portarono alla salvezza molte anime. Dio aveva agito ancora una volta utilizzando
situazione umane impossibili, usando persone improbabili, compiendo una
missione incredibile!!!
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