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Fratelli e sorelle, il Vangelo che abbiamo appena ascoltato uno dei passi
pi chiari della Bibbia per aiutarci a comprendere che il ministero di
guarigione accompagna il ministero di evangelizzazione, e che Ges
conferma la sua parola con segni. Nel profeta Isaia al cap. 44 leggiamo: "Io
confermo la parola dei miei servi". E noi vediamo che Ges' disse al paralitico
come prima cosa: "I tuoi peccati ti sono perdonati. Il Primo motivo per il quale
Ges venuto quello di liberarci dal peccato, per l vi erano alcuni farisei
che cominciarono a mormorare e dissero: "Chi costui che pu perdonare i
peccati dato che solo Dio che pu perdonare i peccati?". Allora Ges ebbe
una parola illuminante per aiutarci a vedere che il ministero della guarigione
nel cuore del Vangelo ed accompagna la Parola di Dio e viene a dare
credibilit. Allora Ges ebbe a dire loro: "Che cosa pi facile, dire a costui
che "I tuoi peccati ti sono perdonati" o dirgli "Alzati, prendi il tuo lettuccio e
vattene a casa tua" ?
E allora Ges disse: " Affinch gli uomini sappiano che il Figlio dell'uomo ha il
potere sulla terra di rimettere i peccati " Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene
alla tua casa. "E il paralitico si alz e cominci a camminare perch non per
la sola compassione di Ges, ma per dimostrare agli uomini che il Figlio
dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati. E noi, fratelli, sappiamo
che la morte entrata nel mondo a causa del peccato, cos come lo dice San
Paolo. Nella Genesi Dio disse ad Adamo: "Morirai di morte: la morte castigo
del peccato originale."
L' unico che pu rispondere a questa domanda, caro fratello sei tu, tu e Dio.
Perch Dio pu conoscere i segreti intimi del cuore: per la lieta novella
che Ges non venuto a condannare il mondo ma a perdonarlo. Lui non
vuole la morte del peccatore, ma che si penta e viva.
San Paolo nella II Lettera ai Corinzi al cap. 5, ver. 17 e segg. ci dice: "Uno
che in Cristo una creatura nuova. Tutto questo per viene da Dio, che ci
ha riconciliati con s mediante Cristo". Al ver. 20 dice: "Noi fungiamo quindi
da ambasciatori per Cristo. Come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi
supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Fratelli io vedo una cosa molto importante: come questo ministero della
riconciliazione viene prima del ministero di guarigione: questa la pastorale
di Ges. Prima egli perdon il paralitico e dopo gli disse: "Alzati e cammina",
e guarendolo Ges dava il segno che aveva davvero il potere di perdonare i
peccati. Questo pomeriggio noi avremo il ministero della riconciliazione e
molti doneranno al Signore i propri errori, i propri peccati, ed il Signore ci
perdoner: Ges dopo qui ci dar quei segni che ha il potere di perdonare i
peccati sempre, perch lui continua a dare i segni per il mondo intero, segni
che danno credibilit a ci che proclamiamo.
Come siamo fortunati, fratelli, di vivere in questi giorni meravigliosi, nel quale
lo Spirito Santo sta rinnovando i carismi nella Chiesa, e uno dei carismi che il
Signore rinnova dappertutto il ministero di guarigione che accompagna il
ministero della evangelizzazione in una maniera meravigliosa. Oggi, cari
fratelli vediamo che Ges sta moltiplicando i segni ed i prodigi per risvegliare
la fede di coloro che dormono, per fortificare la fede di coloro che credono e
per dire a noi oggi quello che un giorno disse ai farisei affinch gli uomini di
oggi, noi sappiamo che il figlio dell' uomo ha il potere di perdonare i peccati.
Oggi Ges saner molti paralitici, guarisce sordi, Ges sana i ciechi. Il 20
novembre trascorso, nella capitale del Paraguay, Asuncion, abbiamo tenuti
un grande incontro carismatico nel centro sportivo dove erano raccolte
17.000 persone.
Alcuni si inquietano quando leggono quello che disse Ges, cio che il
peccato contro lo Spirito Santo non sar perdonato n in questo mondo n
nell' altro, ed alcuni pensano che questo sia bestemmiare lo Spirito Santo:
assolutamente, il peccato contro lo Spirito Santo non sta nel bestemmiarlo,
il non accettare di pentirci, perch lo Spirito Santo che ci spinge a pentirci.
Se io non accetto di pentirmi, io non posso essere perdonato in questo
mondo, perch senza pentimento non c' perdono. N posso essere
perdonato nell' altro mondo perch dopo la morte non c' pi possibilit di
pentirsi.
Sono molti oggi quelli che abusano della grazia di Dio e perdono il senso del
peccato: perci il salmista dice: "Signore non privarmi del tuo Santo Spirito".
E' chiaro che lo Spirito Santo come Spirito di vita non pu esserci tolto, per
lui pu ritirarsi dalla sua missione di Spirito santificatore.
Perci chiediamo al Signore che non ci privi mai del suo Santo Spirito, e che
ci aiuti a scoprire la cattiveria del peccato. Alcuni si abituano al peccato e gi
non hanno il desiderio di confessarsi. Se voi avete un forte mal di denti, non
vero che lascerete ci che state facendo per andare dal dentista e farvi
curare?
Alcuni hanno gravi peccati nella loro anima e dicono che non hanno il tempo
per andare a confessarsi: sar perch il peccato che portano con s non gli
duole, non gli fa pi male. Allora chiediamo al Signore che ci illumini, che ci
aiuti a conoscere e comprendere la grande cattiveria del peccato.
Diceva Ges alla Beata Suor Faustina, in un colloquio: "Se voi non credete
alla mia parola, credete perlomeno alle mie piaghe, contemplando Ges
Crocifisso".
Noi possiamo vedere nello stesso fatto, la grande cattiveria del peccato che
costato la morte di Ges sulla Croce, e la grande misericordia di Dio che ha
offerto il suo figlio Ges per perdonarci. Se voi volete sapere quello che Dio
pensa del peccato, ritornate a leggere la Passione di Ges Cristo, ritornate a
meditare le parole del Profeta Isaia, che parlando del Messia diceva: "Lui ha
preso su di s tutte la nostre sofferenze e per le sue sante piaghe noi siamo
guariti". Ges continua a guarire e perdonare per il potere delle sue Sante
Piaghe: questi due Ministeri della conversione, del pentimento e della
guarigione camminano uniti nella Chiesa e Ges continua ad aiutare la nostra
poca fede, moltiplicando i segni della sua misericordia, perch gli uomini
sappiano che Lui ha sempre il potere di perdonare i nostri peccati.
Diciamo la nostra preghiera comunitaria per tutti i fratelli che sono ammalati,
sia per i presenti che per i tanti ammalati che sono nelle nostre case: sono
tante le testimonianze di coloro che hanno ricevuto il ministero della
guarigione pur non essendo presenti, ma avendo qualcuno che essendo
presente stava pregando per loro.
Due anni fa, a Milano, una signorina stava pregando per la sua mamma che
stava ammalata a letto a casa. Una parola di conoscenza ricevuta diceva che
c' era qualcuno che stava pregando per la mamma ammalata a casa e che il
Signore in quel momento la stava visitando e la stava guarendo. Il giorno
dopo, una signorina diede la sua testimonianza, e diceva che sua madre era
a letto inferma da tre mesi e che durante il ministero di guarigione lei era
stata guarita e si era alzata dal letto: quando la figlia ritorn dal ritiro, chi le
apr la porta fu proprio la mamma. Ges presente dappertutto.
Alcuni hanno fatto grandi sacrifici per arrivare fino a qui, perch hanno fiducia
in Te, e sanno che Tu sei la Resurrezione e la Vita, sanno che Tu sei la
salute degli ammalati. Tu hai detto: "Chiedete e vi sar dato".
Passa in mezzo a noi, e metti la tua mano di buon pastore su ognuno dei
nostri ammalati: benedicili. o Signore, e per i meriti della Tua Passione,
incomincia a guarire molti di loro.
Guarisci coloro che sono feriti nel loro cuore, e per quelli che Tu oggi non
guarirai, perch nel Tuo piano Provvidenziale hai qualcosa di differente per
loro, noi ti chiediamo che dia loro forza, affinch non disperino mai, e che
sappiano offrire le loro sofferenze, unendole alle Tue sofferenze sulla Croce,
per dare loro un valore redentivo. Ti chiediamo, Signore Ges, che tu
guarisca Signore Ges, che Tu guarisca coloro che soffrono nella loro anima
a causa del peccato, donando loro un profondo pentimento per i loro peccati,
e donando loro il Tuo perdono. Tutto questo, Signore Ges, te lo chiediamo
per intercessione della Vergine Maria, la Madre della Chiesa. Siamo cos
sicuri della Tua presenza viva in mezzo a noi, del tuo potere e della tua
grande compassione per coloro che soffrono, che prima di conoscere il
risultato della nostra preghiera, noi in fede ti diciamo: "Grazie Ges, per
quello che stai facendo adesso, Lode e Gloria a Te, o Signore. (Vorrei
invitare tutti coloro che cantano e pregano Iddio in lingue, a farlo adesso).
Il giorno seguente don Bruno Forte, preside della Facolt Teologica di Napoli, inizia
la sua relazione sul tema 'Noi amiamo perch Dio ci ha amati per primo' (1
Giovanni 4:19) con la lettura di 1 Corinzi 13. La grande domanda il perch del
dolore del mondo; la risposta pu essere trovata solo contemplando l'amore di Dio ai
piedi della croce. Egli parla di due tipi di felicit la prima, 'del consumo', dura poco,
invece la seconda, 'di produzione', dura molto ed evidenzia la devastazione operata
nella coppia dagli atteggiamenti di amore per s, di possesso, di cattura, di paura di
perdere l'altro, di ingratitudine in cui tutto mi dovuto. Solo Dio rende l'uomo capace
di amare. Per concludere, cita Lutero: 'Dio non ci ama perch siamo buoni e belli, ma
ci rende buoni e belli perch ci ama'.
Il padre Emiliano Tardif, dopo una breve riflessione sulla misericordia di Dio
espressa attraverso Ges in cui cita Isaia 53, pone l'enfasi sul pentimento,
trasformando il convegno in una grande riunione di umiliazione davanti a Dio. I
corridoi si riempiono di persone, molte delle quali in lacrime, che vanno a confessare
i loro peccati ai tanti sacerdoti mobilitati per l'occasione. La delegazione evangelica
rimane commossa nell'osservare questi sacerdoti che abbracciano, pregano,
consolano, impongono le mani e pronunciano l'assoluzione, mentre il coro continua
ad adorare il Signore.
Infine Tardif invoca la misericordia del Padre in nome del sacrificio di Ges sulla
croce per i malati... ed ecco sordi, ciechi, zoppi, paralitici che, toccati dalla grazia di
Dio, si alzano l'uno dopo l'altro per testimoniare la guarigione. Particolarmente
commovente stata quella di una sordomuta, del settore a loro riservato, che non
aveva mai in vita sua n udito n parlato.
Il terzo giorno il turno del francese dom Daniel Ange, fondatore della scuola di
evangelizzazione 'Jeunesse Lumire', che inizia affermando con entusiasmo la
presenza di Ges vivente e risorto e chiedendo ai partecipanti se sono pronti a vivere
la propria vita interamente per Lui. Il suo discorso spazia su tutti gli argomenti
dolorosi e scandalosi della nostra societ. Rileva che la prima esigenza dei giovani
del nostro tempo che possano vedere la Trinit, che l'amore sia palpabile nella
famiglia e nella Chiesa. Ma questo avverr solo se nelle diversit si crea l'unit che
nasce dal dialogo, dal rispetto, dall'ascolto, dall'apertura. Questo vale per le famiglie,
ma vale anche per la Chiesa e per le relazioni tra le diverse Chiese. Il Signore ci sta
lavorando per restituire alla Chiesa e alle famiglie la Sua immagine di unit trinitaria.
E perch l'amore trionfi sulle nostre lacerazioni ci vuole il perdono. 'Fedeli, siete
pronti a perdonare le ferite causate dai vostri sacerdoti?' 'S!', tuona l'assemblea.
'Perdonatevi anche in famiglia! Coniugi, genitori, figli, perdonatevi!' E continua in
questo tono, elencando una serie di mali che distruggono l'unit della famiglia:
l'aborto, la manipolazione genetica, il rifiuto di procreare, la pornografia, la
convivenza e il divorzio, la mancanza di dialogo nelle famiglie, la violenza e
l'immoralit presentate in TV, la svalutazione dei valori che proteggono la vita
sessuale. 'Giovani, siete disposti a non avere sesso almeno per un anno... o meglio,
fino al matrimonio? Chi disposto, si alzi per rendere pubblico il suo impegno!' E si
alzano decine di migliaia di giovani. Il discorso conclude con l'esortazione ad
arrendere a Dio la paura della morte, che in realt solo la porta della vita.
La delegazione dei pastori non cattolici (una trentina), chiamata a salire sul palco,
viene presentata all'assemblea e gli organizzatori esprimono loro stima e affetto,
offrendo a due di essi la possibilit di dare un saluto: al rev. Michael Harper, un
pioniere del Rinnovamento, e a Giovanni Traettino, il quale cita Malachia 4:6: 'Egli
far tornare il cuore dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri, affinch non venga
a colpire il paese di sterminio'. Le diverse chiese e non da ultima la chiesa
evangelica hanno bisogno di perdonare gli errori dei loro padri nella fede e di
tornare a riconoscersi membra di una stessa famiglia. Le lacerazioni nelle famiglie e
nella Chiesa allontanano il mondo da Dio e quindi lo espongono allo sterminio.
Passeggiando di sera per le vie di Rimini, ero immerso in una fiumana di gente. Ad
ogni angolo di strada c'erano giovani che danzavano, pregavano e lodavano il Signore
Ges, cantando gli inni del convegno. I molti turisti presenti rimanevano stupiti nel
vedere tanta gioia e festante cristianit in ogni angolo della citt.
Tuttavia, alcuni elementi ci fanno sentire come Pietro quando il Signore gli chiede di
mangiare animali impuri. La statua di Maria, per esempio, in primo piano sul palco, e
i riferimenti che ogni tanto venivano fatti al suo ruolo di intercessione, di benedizione
e di intervento in favore della Chiesa, ci sembravano note davvero stonate in una
sinfonia melodiosa. E proprio qui la nostra difficolt di evangelici: siamo tentati di
buttare via lo strumento a causa di quelle note stonate. Ma non dobbiamo dimenticare
il contesto, la millenaria tradizione cattolica, in cui lo Spirito Santo si sta muovendo.
E chi, se non Lui, sta restituendo alla chiesa romana la teologia della grazia e una
predicazione cos cristocentrica? Quante note stonate sono gi state accordate dallo
Spirito Santo! Credo che questi elementi debbano essere colti come segni di una
chiesa che, anche se lentamente forse, per noi, troppo lentamente! si sta mettendo
in discussione, sta cambiando e sta riscoprendo la teologia evangelica con un
atteggiamento totalmente nuovo. Anche il ruolo centrale che la Chiesa Cattolica
riconosceva a Maria mi pare gi notevolmente ridimensionato a favore della figura di
Ges. Durante la Convocazione, per essere un convegno cattolico, Maria ha avuto
uno spazio davvero marginale.
Faremo bene a mettere da parte le nostre diffidenze e il nostro spirito
anticattolico in favore di un atteggiamento di umilt, di preghiera e di fede
perch il Signore porti a compimento ci che ha da tempo avviato, nostro
malgrado. Con le nostre preghiere e con un atteggiamento pi umile,
potremmo contribuire a un autentico risveglio nella Chiesa Cattolica.
Titolo: Intervista a Matteo Calisi
Tema:
Autore: Ernesto D. Bretscher
(Numero 2-94 del 01/06/1994)
MC: Essendo questa una manifestazione di rilievo del nostro movimento, e dal
momento che stiamo assistendo al nascere di rapporti fraterni con degli evangelici,
era importante che essi potessero assistervi per avere una comprensione pi o meno
completa di quelli che sono la nostra vita, i nostri modi, i nostri modelli e cos dare
loro una visione d'insieme. Un altro aspetto quello di portare all'interno
dell'ambiente cattolico questa testimonianza di una presenza evangelica, per far
cogliere al nostro mondo quest'atteggiamento di umilt, come degli amici che
vengono per stare con noi e che noi accogliamo come ospiti di riguardo.
La mia visione la stessa che ha la Chiesa cattolica: poter rivedere un giorno tutti i
figli di Dio essere una stessa Chiesa. Ho coltivato questa vocazione attraverso i
contatti che ho avuto con la Chiesa in cui Giovanni pastore, partecipando pi volte
agli incontri e ricevendo cos una visone sulle possibilit di approcci tra le due
tradizioni. Siccome le basi comuni sono molto pi numerose di quelle che potessi
sospettare, attraverso questi dialoghi e incontri ho visto questa visione iniziare a
concretizzarsi. E ponendo fede in questa visione abbiamo visto il Signore benedirci.
L'esperienza che come carismatici viviamo con altre denominazioni una buona
piattaforma su cui lavorare.
Qual la prospettiva con cui il mondo carismatico cattolico guarda agli evangelici?
Com' ben noto, le radici del movimento carismatico sono evangeliche e noi
sappiamo pure di avere nei confronti dei pentecostali evangelici un debito storico.
Infatti i primi cattolici battezzati di Spirito Santo lo sono stati perch erano entrati in
contatto con gruppi pentecostali, per cui era quanto meno giusto nel 25 anniversario
ricordare i luoghi della nostra origine e i nostri progenitori in quest'esperienza di fede.
Puoi darci qualche tua impressione su quel primo incontro ufficiale in Italia tra la
sensibilit pentecostale del mondo cattolico e quella evangelica?
Ma l, nello stadio di Bari, con quel gesto ci sembrato cogliere come se il mondo
evangelico perdonasse i propri persecutori. Il Papa ci ha richiamati al rispetto delle
minoranze e per noi, l'incontro di Bari e quelli successivi hanno risposto a
un'esigenza che noi stessi avevamo di perdonare i nostri stessi padri. Credo che in
qualche modo, attraverso questi incontri, abbiamo chiesto perdono e ci siamo lasciati
perdonare dal mondo evangelico per le nostre colpe, quelle dei nostri padri e del
nostro clero.
Tempo fa un prete parl delle ferite che noi evangelici abbiamo provocato alla
Chiesa cattolica 'rubando le loro pecore'. Non avevo mai considerato la cosa da
questa prospettiva.
Quel gesto di Giovanni veniva a sintetizzare tutta la storia e a sommare tutti i peccati
dei nostri padri, di questo corpo di Ges Cristo spezzato, per il quale bisogna fare
qualcosa. E a noi sembrato chiaro che l penetrato un processo di guarigione.