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altri, lottavano in giardini e boschi o si esercitavano coi manubri, movevano le braccia
cadenzatamente, scegliendo gli esercizi pi adatti a irrobustire il corpo. Facevano colazione
con pane, miele o decotto di miele, ma, durante il giorno, non prendevano vino.
Dopo la colazione si prendevano cura degli affari della citt, sia di quelli che riguardavano i
rapporti con le altre citt, sia di quelli che riguardavano i forestieri, secondo che le leggi or-
dinavano. Perch ogni decisione essi la prendevano nelle ore dopo la colazione.
Poi andavano a pranzo, e finivano di pranzare prima del tramonto. Alla sera riprendevano
le passeggiate, non pi per da soli, come il mattino, ma in due o tre; e richiamavano alla
mente gli insegnamenti, e si esercitavano in buone occupazioni. Dopo la passeggiata
facevano il bagno, e quindi andavano alle mense comuni, in ciascuna delle quali non
potevano essere in pi di dieci uomini. Quando serano riuniti tutti, facevano libagioni e
sacrifici con profumi ed incenso.
Il Maestro non mangiava carne .. e fuggiva le uccisioni e gli uccisori che non soltanto si
asteneva dagli esseri viventi ma non si avvicinava mai neppure a macellai e cacciatori.
difatti Pitagora proibiva non solo di uccidere, ma anche di mangiare gli animali che hanno
in comune con noi il privilegio dellanima E sicuro che egli abbia venerato solo laltare di
Apollo Genitore in Delo per il fatto che si deponevano su di esso soltanto frumento, orzo,
focacce senza bisogno di fuoco, e che non vi erano vittime danimali, come dice Aristotele
nella Costituzione dei Delii (Diogene L. 8, 1, 13). Dal punto di vista etico-religioso e
filosofico , secondo una nota dottrine praticata sia in oriente, sia ad occidente, da
Budda a Pitagora , la violenza favorita dalluso di carne : La pace una
consuetudine che nasce dal rispetto degli animali. Per Empedocle il nutrirsi di carne
porta anche a disordini sessuali. I pitagorici e i discendenti degli Esseni si
astenevano perpetuamente dalluso delle carni, cos anche alcuni ordini monastici
quali i certosini,i paolani e i monaci greco-ortodossi.
Gli animali erano considerati fratelli minori che luomo doveva proteggere e
difendere al punto che i Pitagorici escludevano dal loro vestiario anche la lana, che
era il vestito dellanimale al quale non si poteva togliere. Come afferma Giamblico
Indossavano vesti candide e pure, e usavano ugualmente lenzuola bianche e pure, che erano
di lino, perch non adoperavano pelli. A fine giornata si recavano al banchetto comune
syssitia un uso che Pitagora aveva trovato in Italia, dove era stato introdotto da re
Italo come base di giustizia sociale distributiva, e che dallItalia si era diffuso per
tutto il Mediterraneo, lo afferma anche Platone nellopera Politica. Andavano poi
a dormire e, prima del sonno, ciascuno si cantava questi versi: Non accogliere il sonno nei
molli occhi prima di aver ripercorso tre volte ciascuna delle azioni della giornata: in qual
modo ho sbagliato? Che cosa ho fatto? Qual mio dovere non fu compiuto? Dopo questo
minuzioso esame prendevano sonno e, se avevano dei sogni, al mattino li
raccontavano come episodi di vita reale: cos insegnava il Maestro che aveva appreso
larte dellinterpretazione dei sogni presso gli ebrei (Porfirio 11).
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Diceva un loro acusma: Scompigliare le coperte quando ci si alza dal letto, un invito cio
a dimenticare sogni erotici e sesso. Difatti, il sesso per Pitagora era ritenuto gran
divoratore di energie le quali dovevano essere indirizzate ad altri scopi. Il sesso
licenzioso, come il ventre, era un concorrente pericoloso che assomigliava ai canti
omicidi delle Sirene (Porfirio 39) Dei piaceri damore diceva che sono gravi in ogni
stagione e non buoni per la sanit fisica. Rendono debole il . Il sesso era uno degli aspetti
della vita umana che meglio apprendere tardi Il ragazzo andr dunque educato in modo
che non ne vada alla ricerca prima dei venti anni; e quando abbia raggiunto questa et, ne
faccia un uso moderato (Giamblico 210).
i numeri avevano per i Pitagorici un significato, un senso: cos il numero 17 era mal
visto e chiamato ostacolo, perch cade fra il numero 16 e il numero 18, i soli numeri
che formano figure piane la cui area uguale al perimetro: per esempio, un
quadrato di 4 metri di lato ha un area di 16 metri quadri e un perimetro di 16 metri
lineari. E questa lorigine della diffidenza verso il 17, ancora oggi diffusa.
I Pitagorici non facevano nulla a caso. A ogni azione davano un senso, cercavano
cio di destare la coscienza per vincere le ombre dellesistenza. Aspiravano quindi a
una visione ordinata della realt e ritenevano vera vita solo quella intrisa di
significato, rifiutando di conseguenza una visione individualistica e frantumata.
nel Pitagorismo cera una forte tendenza ad analizzare ed eseguire ogni atto come il
vestire, mangiare o studiare, cercando sempre un perch, una ragione, una logica,
mai seguendo un istinto o un impulso.
I Pitagorici affermavano che luomo non deve esser lascito libero di fare ci che vuole. Deve
invece sempre esserci unautorit, un potere legale e autorevole, cui i cittadini siano
sottoposti, perch lessere vivente, una volta lasciato a s stesso e trascurato, ben presto cade
nella malvagit e nel vizio (Giamblico 203).
Il modello di Pitagora fu imitato molte volte nella storia e gener varie forme di vita
comunitaria: come, tra gli ebrei, quella degli Esseni che trasmisero a Cristo la
dottrina pitagorica, come afferma Mongiardo nel libro Cristo ritorna da Crotone. Del
resto lidentit tra Pitagorici ed Esseni confermata nelle Antichit Giudaiche da
Giuseppe Flavio che scrisse: noi chiamiamo Esseni un gruppo che segue un genere di
vita che ai Greci fu insegnato da Pitagora Il modello pitagorico viene rivissuto,
reinterpretato nelle varie fasi storiche fino ad arrivare a noi, non per la veste di lino
bianco che indossavano n per la numerologia nella quale eccellevano ma piuttosto
per i principi ispiratori dello stile di vita pitagorico il quale, in sintesi, proponeva
lesaudimento dei bisogni irrinunciabili di ogni persona. I principi pitagorici ,
riportati da Porfirio e Giamblico si riscontrano in
Uguaglianza e libert : Tra uomini e donne grazie a lui a Crotone fu istituita una
associazione di donne In quellepoca, accogliere le donne come allieve, dare la libert
ai suoi schiavi come Astreo e Zalmosside o, liberare dai tiranni le polis di Crotone,
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Sibari, Catania, Reggio, Imera, Agrigento e Tauromenio , fu la grande innovazione di
Pitagora. Del resto era venuto in Italia vedendo che a Samo la tirannide di Policrate
era troppo rigida sicch a un uomo libero conveniva non sopportarne lautorit e la signoria
Comunit di vita e di beni I Pitagorici vivevano in comune e consegnavano i loro
averi agli economi che provvedevano a tutti i bisogni materiali. Era abolito tra di loro
il danaro o il possesso esclusivo di cose: misero in comune i loro beni La comunit si
stringeva attorno a chi era ammalato o moriva: questo sistema vinceva non solo la
solitudine in vita e in morte, ma eliminava anche la paura o lansia di non farcela
con i propri mezzi. i Pitagorici vivevano in comune in modo raffinato. Frequente
era questo suo precetto: si deve bandire con ogni mezzo e recidere con il fuoco, il
ferro dal corpo la malattia, dallanima lignoranza, dal ventre il lusso smodato,
dalla citt la discordia, dalla casa il dissenso, ad un tempo da tutte le cose la
mancanza di misura
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Il modello pitagorico, combatte la dispersione di energie creata da competitivit,
violenza, accumulo eccessivo di danaro e sesso smodato.
In conclusione, il modello pitagorico si ripropone oggi in sostituzione di quello
attuale, antipitagorico e incontrollabile, per realizzare una qualit di vita migliore e
un ordine mondiale pi stabile.
Giamblico a proposito della moderatezza aggiunge che i pitagorici:
Anche questo testimonia la prima utilizzazione, nella storia greca, di esercizi fisici
accanto alleducazione intellettuale e morale, al fine di costruire cittadini migliori
per la polis. Mens sana in corpore sano come affermava Giovenale nelle satire.
Il Di Donato nel suo saggio su Crotone, afferma , quanto gi riportato da Giamblico
che gi nel VI sec. in questa citt magno-greca sia nato il primo ginnasio, inteso
appunto come scuola in cui linsegnamento che si impartisce unitario, Corpo-
mente,e al contempo filosofico, matematico, medico ed anche atletico.
La vita del sodalizio pitagorico ricchissima di insegnamenti, e quelli sportivi
sono i pi interessanti. Lagonistica, infatti, sempre stata uno degli elementi
fondanti della civilt greca.
Allinterno di questo concetto agonistico della societ, il cittadino greco ricerca
leccellenza, lessere sempre il primo e il migliore, il perfezionamento dellanimo
attraverso la pratica sportiva, la sua elevazione attraverso lagone, la completezza
delluomo nel suo essere bello e buono, valoroso, cio prestante fisicamente e
coraggioso. Si ipotizza che anche la ginnastica sia nata a Crotone nel VI secolo a.C.,
presso la scuola pitagorica nel VI sec. il Ginnasyum ivi esistente. Nella stessa plis
sarebbe nata anche leducazione fisica, ovverosia la pratica fisica finalizzata
alleducazione della giovent, nel ginnasio. E interessante per la storia
delleducazione fisica e dello sport, che questo edificio nasca proprio a Crotone, e
che vi si recassero, come abbiamo visto, i pitagorici ad allenare il corpo e la mente.
Scrive Giamblico a proposito della vita nel cenacolo pitagorico:
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vincitori nella corsa, i quali non arrecavano danno agli antagonisti, ma si
limitavano ad aspirare alla vittoria per se stessi.
Pertanto bisognava far crescere fanciulli e fanciulle tra fatiche, esercizi
fisici e prove di resistenza a loro confacenti, nutrendoli con cibi adatti a un
genere di vita laborioso, temperante e forte
Un richiamo quindi alla vita semplice, sana e corretta, Questo genere di vita, in
realt, secondo Pitagora, avrebbe accresciuto il numero di bravi e saggi cittadini:
Il prof. Santino Mariano autore del libro : Agonistica in Magna Grecia : la scuola
atletica di Crotone ,sta portando avanti lo studio sulla storia della scuola atletica
della nostra citt, facendola conoscere in tutto il territorio non solo nazionale.
La disciplina atletica della Scuola pitagorica ha avuto grande risonanza nel mondo
ellenico e doveva essere fattore essenziale nella formazione dellindividuo, accanto
alleducazione intellettuale, alla musica e alla danza.
E importante conoscere la nostra tradizione atletica e agonistica, che era molto pi
sviluppata nel mondo antico di quel che si possa credere.