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Lascia che il cielo giri tre volte sul suo asse perpetuo,
180 che tre volte il Sole aggioghi e tre volte sciolga
i cavalli1: allimprovviso sul corno ricurvo il flauto
berecinzio soffier e saranno le feste della madre idea2.
Andranno in processione i mezzi uomini, battendo i timpani vuoti,
e tinniranno i bronzi colpiti dal bronzo3;
185 la dea stessa, sedendo sul morbido collo dei suoi seguaci,
procede, salutata dagli urli, in mezzo alle vie
della citt4. La scena risuona, i giochi chiamano5:
venite, Romani, e il foro smetta le sue contese6.
Vorrei fare molte domande, ma mi fa paura il suono acuto
190 del bronzo, e il flauto ricurvo con la sua terribile voce.
Dimmi a chi devo chiedere, dea7. Allora Cibele
uard le sue dotti nipoti e impose loro di assistermi
nella mia curiosit8: Ditemi, figlie dellElicona9,
ubbidendo ai suoi ordini, perch la grande dea gode
195 del suono perpetuo10. Mi rispose Erato toccava a lei
1. Lascia che il cielo i cavalli: viene uno strumento musicale associato al cul- dea: invece di fare domande a Cibele,
descritto il passaggio dal 2 al 4 aprile: la to dionisiaco e a quello di Cibele: simile Ovidio assume come pretesto il rumore
triplice anafora e il magico numero tre allodierno tamburello, fatto di una pel- che circonda la dea (sul bronzo cfr. nota 3
aggiungono solennit alla formulazione. le di animale tesa su un anello circolare; il e sul flauto cfr. nota 2) per chiedere un
suono era ottenuto percuotendo la mem- consulto privato.
2. allimprovviso della madre idea: brana con le mani) e i bronzi (coppie di
sono selezionati quattro elementi dellav- piatti metallici concavi che venivano per- 8. Allora Cibele nella mia curiosit:
vicinarsi della processione di Cibele: il cossi luno contro laltro). dato che Cibele viene assimilata a Rea,
primo la musica del flauto, detto bere- moglie di Saturno e madre di Giove, le
cinzio dal monte Berecinzio in Frigia, 4. la dea stessa vie della citt: Cibele nipoti di Cibele sono le Muse, figlie di
sacro a Cibele, terminante con una parte seduta sul trono, trasportata sulle spalle Giove.
curva che dava allo strumento una sono- dei Galli, che gridano in suo onore.
rit profonda (v. 182). I culti di Cibele, 9. Ditemi, figlie dellElicona: nel rivol-
detta Grande Madre, si celebravano sul- 5. La scena risuona chiamano: i Me- gersi alle Muse, Ovidio adotta la formula
la cima pi alta dellIda, il Gargaro, in galensia comprendevano sia spettacoli tea epica tradizionale; lElicona, in Beozia,
Frigia. A Roma furono istituiti i Megalen- trali che giochi del circo. la sede delle Muse.
sia per celebrarla.
6. venite, Romani le sue contese: nei 10. perch del suono perpetuo: la pri-
3. Andranno in processione bronzo: giorni di festa erano vietati i processi. ma domanda, sul perch Cibele sia circon-
i Galli castrati, sacerdoti di Cibele (vv. data dalla musica rumorosa, introduce
183-184), suonano i timpani (il timpano 7. Vorrei fare a chi devo chiedere, lition dei vv. 197-214.
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11. Mi rispose Erato tenero amore: 14. Chi percuote dei Coribanti: i Cu- rante linfanzia fu allattata da animali sel-
risponde alla prima domanda Erato, la reti, sacerdoti di Rea, e i Coribanti, sacer- vaggi.
musa della poesia erotica, il cui nome de- doti di Cibele, camuffavano le grida del
riva da eros. bambino con lo strepito delle loro armi e 17. Ma perch Annu: Cibele rappre-
dei loro strumenti. sentata nelle sue statue con una corona di
12. Saturno ingannato: Saturno, ma- torri.
15. Fu tenuto il segreto i canti frigi:
rito di Rea, aveva ricevuto loracolo che
il successo dellinganno ordito da Rea
sarebbe stato detronizzato da uno dei suoi 18. E da dove viene il membro: la do-
commemorato nei suoni che accompa-
figli, e per evitarlo mangiava i figli appena manda di Ovidio, che riguarda il motivo
gnano la festa di Cibele.
nati; linganno di sua moglie Rea assicura per cui i sacerdoti galli di Cibele si evirano
la sopravvivenza di Giove. 16. Cos dissi il suo carro: segue un (cfr. nota 3), introduce il secondo aition,
interludio prima dellaition successivo, la storia di Atti (vv. 223-244).
13. Risuona vagire: Rea nascose Giove con altre due domande di Ovidio seguite
in una grotta sul monte Ida a Creta, che da due brevi risposte (vv. 215-221). I leo- 19. Nei boschi sia il mio ultimo: Era-
fu poi assimilato al monte Ida della Frigia, ni sono gli animali sacri a Cibele e il suo to narra la storia di Atti, prototipo del
sacro a Cibele. carro trainato da leoni perch la dea du- seguace di Cibele.
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20. Ma la ingann quello dellalbero: 23. Dimmi anche questo citt: Ovidio fuoco di Vesta provenienti da Troia; una
Sagaritide era unAmadriade, ninfa degli chiede lorigine geografica della dea, se sia citazione virgiliana (Ilium in Italiam por-
alberi, figlia di Sangario, divinit fluviale venuta da fuori o se il suo culto sia autocto- tans victosque Penatos, Eneide I, 68).
dellAsia Minore; si innamor di Atti, ma no a Roma. Era ben nota la natura impor-
la dea Cibele la pun facendo morire lal- tata del culto di Cibele, ma la domanda 26. Poi, quando il potere essere: il
bero alla cui vita era legata la sua. permette a Ovidio di modificare i dati. culto di Cibele fu introdotto a Roma nel
205 a.C., nellultima fase della seconda
21. Ma lui impazz dee palestine: Atti 24. La dea madre Troia: i primi versi guerra punica, dopo che i decemviri con-
impazzisce e si reca sul Dindimo, un mon- (vv. 249-254) introducono il viaggio di sultarono i libri che contenevano i respon-
te della Frigia sacro a Cibele; segno della Cibele dallAsia Minore: sul Dindimo cfr. si della Sibilla di Cuma (euboica perch
follia la visione di alcune divinit identifi- nota 21; il Cibele la montagna della Fri- Cuma era stata fondata dai coloni greci di
cate con le Furie, armate di torce e fruste. gia sulla quale la dea cresciuta; sullIda Calcide, citt dellEubea).
cfr. nota 2.
22. Con queste parole follia: Erato 27. assente una mano casta: il re-
musa della Beozia, dove si trova lElicona 25. quando Enea nei luoghi consueti: sponso prescrive, in modo ambiguo, il
(cfr. nota 9). Enea porta in Italia i Penati, le bende e il trasporto a Roma di Cibele.
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28. Si consulta Peana dellIda: Peana mentre era in fuga insieme a suo fratello Egeo non lontano dallAsia Minore. Icaro
appellativo di Apollo; sullIda, cfr. nota 2. Frisso, che invece riusc a raggiungere la e suo padre Dedalo fuggirono dallisola di
Colchide, sul montone dal vello doro. Creta con delle ali di cera costruite da De-
29. Viene mandata Italici: fu Marco dalo. Icaro mor per essersi avvicinato
Valerio Levino, console nel 211 a.C., a 33. passa il Capo Reteo Eezione: liti- troppo al sole e cadde nel mare che da lui
condurre la delegazione di notabili a Per- nerario di Cibele ricalca parzialmente prese il nome.
gamo, per chiedere laiuto di Attalo I. quello seguito da Enea: i promontori Re-
teo e Sigeo sono nella Troade, Tenedo 36. lascia a sinistra sacra a Venere:
30. Subito innumerevoli gli dei: viene unisola davanti a Troia; Eezione, padre di lasciando lisola di Creta sulla sinistra, la
allestita una nave con il legno che Enea Andromaca, il re di Tebe in Cilicia. nave attraversa il mare del Peloponneso e
aveva utilizzato per le navi con cui fugg arriva allisola di Citera, luogo di nascita
da Troia. 34. Laccolgono spiaggia di Caristo: di Venere.
la nave attraversa il mar Egeo: dallisola di
31. In piena sicurezza suo figlio: Net- Lesbo, a sud di Tenedo, e dalle Cicladi, 37. Di l arriv il ferro rovente: il
tuno, figlio di Cibele nella sua identifica- arriva alla citt di Caristo, sulla costa me- mare trinacrio il mare della Sicilia, chia-
zione con Rea (cfr. nota 8). ridionale dellEubea. mata Trinacria per la forma triangolare.
Bronte, Sterope e Acmonide sono nomi di
32. e arriva di Elle: lEllesponto pren- 35. Passa il mare Icario dacqua: il Ciclopi, che lavorano come fabbri nella
de il nome da Elle, che vi trov la morte mar Icario, un tratto meridionale del mar fucina dellEtna.
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38. alla foce del fiume etrusco: il Tevere 41. Quinta Claudia alla nobilt: la Claudia, che rivolge una preghiera a Ci-
detto etrusco perch nasce in Etruria. vestale Quinta Claudia discendeva dal sa- bele, in atteggiamento da supplice.
bino Attio Clauso, che si stabil a Roma
44. Feconda madre degli dei caste:
39. e le vergini santi fuochi: le Vesta- dopo la cacciata dei Tarquini, capostipite
Quinta Claudia chiede a Cibele di giudi-
li sono le sacerdotesse di Vesta, figlia di della famiglia Claudia.
carla: se la dea la ritiene colpevole, lei ac-
Saturno e di Opi, sorella di Giove, che
cetta la morte, ma se non ci sono accuse
corrisponde alla divinit greca Estia, la dea 42. era casta contro i vecchi austeri:
contro di lei, la dea deve offrire un segno
del focolare domestico. Quinta Claudia era stata accusata di adul-
per discolparla.
terio.
40. la nave nel fondale fangoso: lin- 45. Quello che dico in scena: Ovidio
cidente raccontato anche da Properzio, 43. Quando Claudia disse: i vv. 313- cita forse le rappresentazioni che si tenevano
Elegie IV, 11. 318 riportano le azioni rituali di Quinta in occasione dei Megalensia (cfr. nota 5).
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Arrivano alla curva del fiume, che gli antichi chiamarono atri
330 del Tevere, dopo la quale piega a sinistra46.
Venne la notte e legarono la fune a un tronco di quercia,
e dopo aver pranzato si concedono un breve sonno.
Venne lalba, e sciolsero la fune dal tronco di quercia,
e diedero fuoco allincenso sopra un braciere;
335 inghirlandarono la poppa e uccisero una giovenca
senza difetto, ignara di nozze e daratro.
Nel punto dove lAlmone lubrico confluisce nel Tevere47,
e il fiume minore perde il suo nome nel grande,
un vecchio sacerdote, vestito di porpora,
340 lav nelle acque dAlmone la dea e gli oggetti sacri.
Urlano i seguaci, il flauto soffia furiosamente,
le morbide mani colpiscono i tamburi di pelle.
Claudia con volto lieto guida unenorme folla,
finalmente creduta per lattestato divino,
345 e la dea sedendo sul carro pass la porta Capena48:
si spargono fiori sulle giovenche appena aggiogate.
Nasica la riceve49. Non rest il nome del fondatore del tempio,
che adesso Augusto, era una volta Metello50.
Qui si ferm Erato, ci fu una pausa, se avevo altro da chiedere:
350 Dimmi perch la dea chiede contributi in moneta spicciola51.
Rispose: Fu il popolo a dare i soldini con cui Metello
costru il tempio, e di qui resta il costume di dare spiccioli52.
Chiesi ancora perch si danno pi spesso reciprocamente banchetti
e inviti pubblici e lei mi disse: Perch la dea
355 si felicemente spostata dalla sua sede,
cos anche loro, spostandosi, traggono buon augurio.
Stavo per chiedere perch i Megalesi
sono i primi giochi nella nostra citt53, e la dea,
che se ne accorse, disse: lei che ha creato
360 gli altri dei che cedono alla loro madre, e ha lonore della precedenza54.
E perch chiamiamo Galli quelli che si mutilano,
quando dalla Gallia la Frigia tanto lontana?55 Rispose:
46. Arrivano alla curva a sinistra: for- Scipione Nasica che accoglie la statua di 53. Stavo per chiedere nostra citt: i
se dove il fiume Almone confluisce nel Cibele. primi nel calendario annuale; i Megalensia
Tevere. si svolgevano dal 4 al 10 aprile, date
50. Non rest il nome Metello: il tem- dellarrivo di Cibele a Roma e dellinau-
47. Nel punto dove nel Tevere: cfr. pio di Cibele venne inaugurato il 10 apri- gurazione del suo tempio.
nota 46. le del 191 a.C.; un primo restauro venne
effettuato verso il 111 a.C. da un Metello 54. lei che ha creato precedenza: il
(forse Quinto Cecilio Metello Numidico) privilegio di Cibele le accordato dagli altri
48. e la dea la porta Capena: la porta
e quello successivo da Augusto nel 3 d.C. dei per rispetto del suo ruolo e per lidenti-
Capena si apriva sulla via Appia, che era
ficazione di Cibele con la Grande Madre.
stata costruita da Appio Claudio, antena- 51. Dimmi perch spicciola: durante
to di Quinta Claudia: chiunque tornasse la processione sacra i sacerdoti di Cibele 55. E perch tanto lontana?: nel ri-
dallOriente entrava a Roma da quella raccoglievano offerte. evocare di nuovo lautocastrazione dei
porta. Galli, Ovidio pretende di ignorare leti-
52. Fu il popolo di dare spiccioli: cfr. mologia del nome, associandolo solo alla
49. Nasica la riceve: Publio Cornelio nota 51. provincia romana della Gallia.
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56. Tra il verde Cibele acqua insana: 57. Non ci si vergogna suo motivo: 58. Gli antichi spontaneamente: la
sul Cibele cfr. nota 24; Celene era una citt lultima domanda riguarda le offerte alla risposta di Erato torna alla societ pasto-
collocata su unaltura presso la sorgente del dea: si tratta del moretum, una torta i cui rale, prima dellintroduzione dellagricol-
Meandro, la prima capitale della Frigia; il ingredienti erano erbe di campo, formag- tura, quando gli uomini primitivi si nutri-
Gallo un affluente del Sangario (cfr. nota gio, sale, olio e aceto. vano soltanto di latte prodotto dalle peco-
20) e alle sue acque sono attribuiti effetti di re e di piante selvatiche.
pazzia e limpulso allautoevirazione.
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