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Politecnico di Torino - Corsi di formazione di III livello

Idroinformatica
Modulo GIS

Richiami di Cartografia
Software GIS
v 1.0

ing. Enrico Gallo - enrico.gallo@gmail.com


Politecnico di Torino - Corsi di formazione di III livello
Idroinformatica - Modulo GIS

Indice
Software GIS...................................................................................................3
Specifiche comuni........................................................................................3
Software free & open source..........................................................................3
Repertorio...................................................................................................5
Richiami di cartografia......................................................................................6
Ellissoidi di riferimento e coordinate................................................................6
Dall'ellissoide al piano: proiezioni e deformazioni..............................................7
Datum nazionali e materializzazione...............................................................8
Sistema di riferimento cartografico nazionale...................................................9
Trasformazioni tra sistemi di riferimento........................................................10
Deformazioni e parametri locali....................................................................11
Geodati.........................................................................................................13
Errori e precisione......................................................................................13
Struttura logica..........................................................................................13
Modello dati...................................................................................................14
Modello vettoriale ......................................................................................14
Modello raster............................................................................................14
Testi.........................................................................................................14
CAD..........................................................................................................15
Formati fisici..................................................................................................16
Formati vettoriali........................................................................................16
Formati tabellari.........................................................................................16
Formati raster............................................................................................16
Formati cad...............................................................................................17
Altri formati...............................................................................................17
Metadocumentazione......................................................................................19
Repertori.......................................................................................................20

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Software GIS

Specifiche comuni

Peculiarit Funzionalit

Organizzare i dati Supporto formati; gestione sistemi di rifermento; gestione


livelli informativi
Visualizzare Strumenti di zoom/pan
Interrogare Interrogazione puntuale/misure
Selezionare Strumenti di selezione
Rappresentare Tematizzazioni/Legende
Analizzare ed elaborare, Geoprocessing
anche in modo Analisi raster
(semi)automatico Conversione tra tipi

Distribuire dati e informazioni Layout di stampa /export formati web

Software free & open source

Il Software Libero soggetto (come il sw commerciale) ad una licenza d'uso, a differenza


ad esempio del software di pubblico dominio.

La licenza d'uso del software libero permette tuttavia di:


eseguire il programma per qualsiasi scopo;
accedere alla struttura interna del programma (codice sorgente), studiarla ed
eventualmente modificarla;
ridistribuirlo in un numero di copie illimitato.

La licenza d'uso pone in genere i seguenti vincoli, di cui i principali sono:


gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle versioni
modificate, lasciando intatto il loro copyright;
non possibile applicare una licenza d'uso incompatibile con la licenza originaria o che
vada contro le norme della licenza stessa. Per esempio chiunque pu riemettere del
software rilasciato sotto LGPL usando la licenza GPL (tale operazione anche chiamata
upgrade della licenza), mentre non possibile fare il contrario (naturalmente se non si
il detentore unico del copyright);
normalmente, nella licenza, vi una clausola che sancisce la non usabilit del software
se non si rispetta la licenza d'uso o se una o pi norme della stessa licenza non sono
valide per termini di legge;
quando si distribuisce un binario occorre o distribuire insieme anche i sorgenti o

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garantire per iscritto la possibilit a tutti gli utenti di venirne in possesso dietro
richiesta ed al solo costo del supporto.
Un software invece open source se i termini secondo i quali viene distribuito rispondono
alla Open Source Definition dell'Open Source Initiative (OSI).

Il software libero non software freeware, che distribuibile gratuitamente ma che non
n software libero n open source.

Buona parte del software libero viene distribuito con la licenza GNU GPL (GNU General
Public License), la licenza GPL impone che necessariamente ogni prodotto software
derivato - ovvero, che modifica o usa codice sotto GPL - venga a sua volta distribuito con
la stessa licenza.

Una licenza simile, ma meno restrittiva, la GNU LGPL (GNU Lesser General Public
License), che permette di utilizzare il codice anche in software proprietario e sotto altre
licenze opensource, purch le parti coperte da LGPL - anche se modificate - vengano
comunque distribuite sotto la medesima licenza. In genere utilizzata per librerie
software.

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Repertorio
librerie note
PROJ http://www.remotesensing.org/proj Gestione sistemi di
riferimento e proiezioni
Geospatial Data http://www.gdal.org Gestione formati raster
Abstraction Library
(GDAL)
OGR http://www.gdal.org/ogr Gestione formati
vettoriali
utlities
OpenEV http://openev.sourceforge.net/

grass
grass http://grass.itc.it/
Quantum GIS (QGIS) http://qgis.org/
R-Project (rgeo) http://cran.at.r- Estensioni geostatistiche
project.org/src/contrib/Views/Spatial.html per grass
java
JUMP Unified Mapping http://www.jump-project.org/
Platform (JUMP)
OpenJUMP http://openjump.org
gvSIG http://www.gvsig.gva.es
Kosmo http://www.saig.es/en/kosmo.php
Udig http://udig.refractions.net/
JGRASS http://www.jgrass.org Analisi idrologiche e
morfometriche
Altri gis
SAGA http://www.saga-gis.uni-
goettingen.de/html/index.php
Thuban http://thuban.intevation.org/
webserver GIS
UMN MapServer http://mapserver.gis.umn.edu/
Geoserver http://geoserver.org

Per approfondire:
www.freegis.org
http://www.gfoss.it/drupal/software
www.osgeo.org

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Richiami di cartografia

Cartografia: rappresentazione metrica del territorio.


Un processo di rappresentazione implica l'analisi e la semplificazione della complessit:
da superficie irregolare a una superficie liscia e curva
da superficie curva a superficie piana
da entit complesse a rappresentazioni metriche semplificate o simboliche

Il processo di rappresentazione prevede approssimazioni successive delle superfici di


riferimento:
1. superficie fisica della Terra;
2. geoide: superficie riferimento, definibile come superficie equipotenziale del campo
gravitazionale terrestre, in corrispondenza del livello medio dei mari;
3. ellissoide: superficie geometrica di riferimento definita da 2 parametri di forma
semiasse maggiore e schiacciamento (a-b/a);
4. piano cartografico: superficie finale della rappresentazione.

Ellissoidi di riferimento e coordinate

Denominazione Anno di Semiasse maggiore Eccentricit


definizione
Bessel 1884 6377397 1/299.2
Hayford (Internazionale) 1909 6378338 1/297.0
WGS84 1984 6378137 1/298.2

Geoide Ellissoide
Coordinate naturali/astronomiche Coordinate ellissoidiche/
geodetiche/geografiche
Longitudine Longitudine
Latitudine Latitudine
H Altezza/quota ortometrica h Altezza/quota ellissoidica

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La posizione dei punti sulla superficie di norma identificata dalla terna , e H.


Il posizionamento satellitare restituisce l'altezza ellissoidica (h); per ricondurre le altezze
alle quote ortometriche occorre conoscere l'ondulazione del geoide.

Dall'ellissoide al piano: proiezioni e deformazioni


Definito l'ellissoide occorre stabilire trasformazione tra coordinate geografiche ellissoidiche
(f,l) e coordinate cartesiane ortogonali (x,y) della carta.
La trasformazione (proiezione) da ellissoide (superficie a doppia curvatura) a superficie
piana induce delle deformazioni.

Deformazione Modulo
lineare
superficiale m
angolare ml

Tipologia di proiezione:
proiezione prospettica
per sviluppo (Cassini-Soldner)
analitica (Gauss)

La scelta della tipologia di proiezione determina il tipo di deformazione. Si possono avere:


carte conformi =0
carte equivalenti m = 1
sulla carta linee equidistanti ml = 1
carte afilattiche (minimizzano i tre moduli di deformazione) ,m, ml = min.

Di norma la proiezione valida esclusivamente all'interno di una zona di validit per la


quale le deformazioni sono considerate accettabili.
Cassini-Soldner: afilattica, in buona approssimazione equivalente in un intorno di 70 km
Carta di Gauss (Gauss Boaga/Gauss Kruger/ UTM): conforme.

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Inoltre per la carta di Gauss:


assimilabile a proiezione policilindrica inversa; ciascun fuso ampio 6;aree pi
ampie devono essere sviluppate su pi fusi.
le trasformate del meridiano centrale e dell'equatore sono rette e rappresentano gli
assi del sistema di riferimento cartografico (E,N)
la trasformata del meridiano una linea equidistante

Datum nazionali e materializzazione


La scelta dell'orientamento reciproco tra ellissoide e geoide (datum) influenza la
produzione cartografica in termini di deformazione e interoperabilit.

Scelte opportune permettono di minimizzare gli scostamenti e le relative deformazioni;


storicamente ogni nazione ha definito un proprio datum: la cartografia prodotta presenta
deformazioni contenute nell'area nazionale; ci implica la difficolt nell'operare con carte
di nazioni diverse.

Orientamento Condizione Esempio


Forte Tangenza tra superfici in 1 Roma 40
punto (centro di emanazione)
Debole o medio Scarti tra le superfici minimi ED50
rispetto all'area di riferimento
Geocentrico o globale Coincidenza del centro WGS84
dell'ellissoide con cento di
massa del geode

Ogni datum per finalit operative viene materializzato attraverso la rilevazione e la


compensazione di reti di inquadramento.

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Sistema di riferimento cartografico nazionale


Materializzato il datum, si procede alla rilevazioni per la stesura della cartografia.
Ad ogni sistema cartografico sono di norma associate convenzioni specifiche finalizzate alla
minimizzazione delle deformazione, al taglio dei fogli e ad una pi agevole gestione delle
coordinate della carta.

In particolare nel caso della proiezione di Gauss, viene introdotto un coefficiente di


contrazione in modo da distribuire le deformazioni lineari su tutta l'ampiezza della carta e
non concentrale alle estremit dei fusi.
Al meridiano centrale, origine delle E, viene assegnata una false origine per evitare
l'introduzione di coordinate negative.
Per ragioni operative pu essere ulteriormente precisata la zona di validit.

SISTEMA
Denominazione SISTEMA ED50 SISTEMA WGS84
NAZIONALE
Datum Ellissoide Internazionale Internazionale WGS84
geodetici Orientamento
Roma Monte Mario
Orientamento medio europeo geocentrico
1940
1950
Rete ED50
Rete geodetica
Denominazione (selezione catena Rete IGM 95
Reti di nazionale
da reti nazionali)
inquadramento
Epoca di
associate 1880-1996 1944-1950 1992-1996
determinazione
Tipo Triangolazione Triangolazione GPS
Denominazione Gauss - Boaga UTM UTM WGS
Coefficiente di
k=0.9996 k=0.9996 k=0.9996
contrazione
Fuso Ovest Fuso 32 Fuso 32
Sistemi Zona di validit
Fuso Est Fuso 33 Fuso 33
cartografici
associati 6 - 1230' 6 - 12 6 - 12
Ampiezza delle
12 - 12 -
zone di validit
12 - 1830' 18+estensione 18+estensione
F.O. E: +1500000
False origini E:+500000 E:+500000
F.E E: +2520000

Sistemi di riferimento cartografici (e trasformate) sono raccolti in database:


database EPSG, utilizzato da librerie open source
database ESRI

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Database EPSG versione 6.17 del 14.07.08 - http://www.epsg.org/

Codice sistema di datum Descrizione fuso


riferimento (CRS)
3003 4230 Roma 40 - GB Ovest
3004 4230 Roma 40 - GB Est
23032 4265 ED50 - UTM 32
23033 4265 ED50 - UTM 33
32632 4326 WGS84 - UTM 32
32633 4326 WGS84 - UTM 33
4326 4326 WGS84 (lat-long)

Trasformazioni tra sistemi di riferimento


Conversioni: cambiamento di sistema di riferimento, a parit di datum.
Trasformazioni: cambiamento di sistema di riferimento, con cambiamento di datum;
trasformazioni analitiche.

Trasformate di Helmert a 3 e 7 parametri:


3 parametri: traslazione spaziale del centro dell'ellissoide
7 parametri: roto-traslazione isotropa
sono valide su aree vaste, con precisioni metriche o decametriche (Precisione: 4 - 10 m).

I database contengono anche la descrizione delle trasformazioni:

Codice trasformazione Trasformazione Datum input Datum output Precisione


1660 Roma 40 - WGS84 4230 4326 +4m
1133 ED50 - WGS84 4265 4326 3,8,5 m (X,Y,Z)

Parametri 1660 1133


Traslazione X (metri) -104.1 -87
Traslazione Y (metri) -49.1 -98
Traslazione Z (metri) -99 -121
Rotazione X (secondi d'arco) 0.971
Rotazione Y (secondi d'arco) -2.917
Rotazione Z (secondi d'arco) 0.714
Fattore di scala (ppm) -11.68

Le librerie di gestione delle proiezioni assumono di norma quale datum di riferimento


WGS84; le trasformazioni tra Roma40 e ED50 possono essere effettuate in due passi,
attraverso la conversione a WGS84.

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Deformazioni e parametri locali


La materializzazione del datum attraverso le reti di inquadramento induce deformazioni
locali, non descrivibili in modo analitico con un modello globale.
La problematica comune a tutti le aree storicamente rappresentate con sistemi di
riferimento diversi evolutosi nel tempo.
La trasformazione avviene utilizzando metodi diversi.

Grigliati di trasformazione
La soluzione descrivere localmente il datum, in forma di grigliati dei cui punti sono note
le coordinate in entrambi i sistemi di riferimento.
Per l'Italia IGM vende i grigliati in formato *.gr1 *.gr2
A livello internazionale, il formato pi diffuso *gbs (Ntv2 per Canada. Germania;
Francia; NATCOM per USA)

Costanti di trasformazione
IGM ha reso pubblici i parametri di trasformazione (precisione metrica) per ciascuno dei
fogli della Carta d'Italia (scala 1:100000).

Da GAUSS-BOAGA a UTM - ED50


Foglio IGM Denominazione NORD fuso 32 EST fuso 32
1:100000
5 FORMAZZA +179 -999944
15 DOMODOSSOLA +179 -999944
16 CANNOBBIO +179 -999944
29 MONTE ROSA +180 -999945
30 VARALLO +179 -999945
31 VARESE +179 -999945
41 GRAN PARADISO +181 -999946
42 IVREA +180 -999946
43 BIELLA +179 -999945
44 NOVARA +179 -999945
54 BARDONECCHIA +182 -999947
55 SUSA +181 -999946
56 TORINO +180 -999946
57 VERCELLI +180 -999945
58 MORTARA +180 -999945
66 CESANA TORINESE +182 -999947
67 PINEROLO +182 -999946
68 CARMAGNOLA +181 -999946
69 ASTI +181 -999945
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70 ALESSANDRIA +181 -999945


71 VOGHERA +180 -999946
78 ARGENTERA +183 -999947
79 DRONERO +182 -999947
80 CUNEO +181 -999946
81 CEVA +181 -999946
82 GENOVA +181 -999946
83 RAPALLO +181 -999946
90 DEMONTE +182 -999947
91 BOVES +182 -999947
92 ALBENGA +182 -999946

Isotransitive
Sono disponibili fattori correttivi relativi alle coordinate geografiche a scala nazionale per
le conversione tra coordinate ellissoidiche.

Software dedicati
La trasformazione tra sistemi di riferimento pu essere effettuata con l'uso di software
specifici; le precisioni attese sono sub-metriche.

Software Sviluppatore Metodo Note


Verto IGM Utilizzo dei grigliati gr1/gr2 Software ufficiale
Traspunto Ministero Interpolazione di rete di
dell'Ambiente punti noti
Cartlab gr1/gr2 - Interpolazione
isolinee - eq. Bonifacino

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Geodati
Nel processo di semplificazione delle realt necessario nella realizzazione di un SIT
essenziale definire:
scala nominale che fissa e limita la precisione della rappresentazione e determina le
modalit di rappresentazione (metriche o simboliche)
categorie di informazioni di interesse e i criteri di separazione tra le categorie per le
creazione di livelli omogenei.

Errori e precisione
Il concetto di scala nominale strettamente legato alle modalit di produzione (metodi di
acquisizione delle osservazioni topografiche, fotogrammetriche, digitalizzazione di carte
preesistenti) e determina la precisione/l'errore del dato.

In particolare i dati cartografici sono correttamente utilizzabili ad una determinata scala


solo se la deviazione standard del dato inferiore ad una determinata soglia:

scala 1:1000 1:2000 1:5000 1:10000 1:25000 1:50000


(m) 0.2 0.4 1 2 5 10

La cartografia soggetta a collaudo presenta il 95% degli elementi con errori entro 2

La soglia pari all'errore di graficismo ammesso per la stampa della cartografia.

Nel caso di rasterizzazione di cartografia cartacea, la risoluzione con cui procedere deve
essere tale da assegnare ai pixel acquisiti dimensioni pari al pi dell'errore di graficismo;
usualmente l'acquisizione avviene con risoluzione pari a met dell'errore di graficismo
(254 dpi).

Struttura logica
Le entit oggetto di modellizzazione sono gestite per gruppi omogenei o livelli
informativi, in base alle primitive geometriche che li rappresentano e agli attributi che li
qualificano.
Al variare della scala di produzione del dato pu mutare la geometria di rappresentazione;
al ridursi della scala diminuiscono le componenti descritte metricamente ed aumentano le
componenti simboliche.

I sw GIS permettono di gestire ciascun livello informativo in relazione con gli altri, sia
con visualizzazioni sovrapposte che con elaborazioni tra livelli e in relazione alla scale di
visualizzazione.

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Modello dati
La struttura digitale dei geodati permette di descrivere sia le componenti informative
spaziali sia gli attributi qualitativi e quantitativi.

Esistono due modelli dati principali:


vettoriale
raster

Modello vettoriale
L'elemento primitivo costituito dal nodo di coordinate note.
La componente spaziale descritta da primitive geometriche (punti, linee/polilinee,
poligoni) descritte da nodi (connessi o no).
Alle primitive geometriche sono associati attributi alfanumerici omogenei in forma di
tabella.

La definizione del modello ha forti relazioni con i modelli ER utilizzati per la progettazione
di database; ormai consolidata la piena convergenza tra modello vettoriale e database
relazionale per la memorizzazione di tute le componenti (geodatabase). Tale convergenza
evidente (in forma semplificata) nella possibilit di memorizzare geodati in forma di
tabella, in cui i campi di attributi memorizzano anche i valori di coordinate (x,y o lat, long)
utilizzate per generare in visualizzazione i nodi.

Modello raster
L'elemento primitivo detto pixel.
La componente spaziale descritta tramite matrice di pixel con passo regolare
(risoluzione) di cui sono note le coordinate di un vertice; le coordinate di ciascun elemento
sono ricavabili noti il numero di riga e colonna dell'elemento e il passo.
Per ogni pixel dato un valore, con profondit (numero di bit) e conseguentemente
quantit di informazione variabile.

altri modelli:

Testi
Il modello dati vettoriale prevede che tutti gli attributi delle entit rappresentate (quale ad
esempio il nome) sia memorizzati in forma tabellare; in tal modo possibile effettuare
ricerche ed analisi.
spesso necessario tuttavia che i toponimi o altri attributi siano visualizzati, in particolare
per la distribuire dei dati (cosiddetto etichettamento delle entit). In molti casi la posizione
di tali etichette deve seguire norme precise circa dimensioni e orientamento, aspetti non
propri del modello vettoriale dell'entit rappresentata.
Per ovviare a tale limite, i testi possono essere gestiti come particolati livelli vettoriali, nei
quali il contenuto alfanumerico trattato come attributo dell'entit fittizia punto di

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inserimento opportunamente georiferita, insieme agli attributi altezza, rotazione, tipo


carattere.

CAD
La necessit di interscambio dati tra sw CAD e GIS frequente; le possibilit di
interscambio, potenzialmente elevate vista le gestione comune di entit vettoriali, sono
tuttavia limitate da ragioni diverse:
differenti primitive e limiti nell'allineare i modelli dati: i cad trattano primitive non
previste dai modelli vettoriale, come blocchi e linee curve; inoltre trattano
contemporaneamente primitive geometriche che il modello gis mantiene separate;
l'elaborazione di file cad in ambiente gis deve prevedere la possibilit di separare e
raggruppare le entit secondo primitive geometriche (punti; linee; aree): in particolare
i testi dovrebbero essere ricondotti al modello vettoriale; le polilinee chiuse ai poligoni;

limitazione del numero e della tipologia di attributi: i soli attributi associabili ai dati cad
sono relativi la livello (layer), tipo, spessore e colore linea; tali attributi possono esser
utilizzati fittiziamente quale codifica degli elementi se previsto il riuso di dati in
ambiente gis;

problema dei formati:i pi diffusi formati cad proprietari non sono documentati e sono
soggetti a frequenti aggiornamenti nelle specifiche; ci limita la possibilit in ambiente
open source di accedere al dato; i formati di interscambio non permettono la
trasmissione completa delle informazioni; sono soggetti ad aggiornamenti delle
specifiche;

differenti modalit operative: non prassi operare in ambiente CAD con criteri di
georiferimento dei dati; l'elaborazione tipicamente finalizzata alla stampa;
imprecisioni, trasformazioni, ridondanze sono introdotte se finalizzate alla stampa, pur
compromettendo il riuso dei dati in ambiente gis.

Alcuni di limiti possono esser superati attraverso la convergenza dei due


strumenti/modelli:
CAD con estensioni spaziali (gestione dei sistemi di riferimento, gestione degli
attributi; strumenti di pulizia delle geometrie errate o ridondanti; esportazione in
formati gis);
GIS con strumenti di editing grafico avanzato (snap, immissione dati da linea di
comando, estensione delle primitive geometriche gestite, esportazione i formati CAD di
interscambio).

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Formati fisici
Per ogni modello dati, esistono svariati formati di memorizzazione.
Storicamente i formati sono stati definiti e proposti dalle aziende produttrici di software;
l'affermarsi del prodotto software impone il formato come standard industriale.

Nel caso le specifiche siano rese pubbliche, i formati diventano facilmente utilizzabili anche
da software diversi; ci tipicamente rafforza la diffusione del formato come standard di
fatto.
In alcuni casi specifiche non pubbliche possono essere ricavate attraverso un processo di
reverse engineering; che richiede tipicamente tempi rilevanti.

La definizione di formati pu essere oggetto di processi di standardizzazione e


normalizzazione, attraverso l'attivit di comitati dedicati; i formati sono aperti. Anche le
aziende produttrici di software sono rappresentate all'interno dei comitati e possano
proporre il riconoscimento di nuovi formati quali standard.

Formati vettoriali
Shapefile: formato ESRI, documentato, lo standard di fatto per la diffusione di dati
vettoriali
costituto da un set di file con medesimo nome e diversa estensione; il set minimo e pi
diffuso costituto dai file .shp (memorizzazione delle geometrie), .shx (indice) e dbf
(attributi); la terna pu essere accompagnato da ulteriori file che memorizzano indici,
proiezione (.prj ) e criteri di rappresentazione/legenda (.avl;.lyr).

gpx: formato XML, aperto per l'interscambio tra dati ricavati da GPS e altri applicativi; i
dati sono organizzati in waypoints (punti); rotte (linee); tracce (polilinee).

Formati tabellari
dbf: formato database dBase; gestito da fogli di calcolo (MSexcel, OOcalc).

csv: formato testo con separatore ; utilizzato per scambio dati tabellari tra applicativi
diversi; editabile con editor di testo; importabile nel programmi fogli di calcolo o database.

Formati raster
file raster (bmp, jpg, tiff, etc) + file world file

I formati immagine pi diffusi possono esser utilizzati per la memorizzazione di immagini


(ciascun pixel ha un valore ari all'intensit luminosa, a profondit variabile) o altre
grandezze.

Il georiferimento dato da informazioni sintetiche memorizza su file di testo di struttura


definita che deve accompagnare il file raster (coppia di file con stesso nome; file world con
estensione .bpw; jpw; tfw; etc).
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La struttura del file world la seguente:

Struttura Descrizione Esempio


riga 1 Dimensioni del pixel lungo x 0.20000000298023
riga 2 Rotazione righe (attorno a y) 0.00000000000000
riga3 Rotazione colonne (attorno a x) 0.00000000000000
riga 4 Dimensioni del pixel lungo y -0.20000000298023
riga 5 Est del centro del pixel del vertice in alto a 1398927.00000000000000
sinistra
riga 6 Nord del centro del pixel del vertice in alto a 4991504.00000000000000
sinistra
riga 7 ... Altri dati non obbligatori (data, produttore, etc) ...

ecw: formato proprietario erMapper; standard industriale per la distribuzione di immagini


raster compresse ad alta risoluzione e di ampia estensione.

geotiff: analogo al formato grafico; le informazioni circa il georiferimento sono


memorizzate nell'intestazione del file (non necessita del file world).

jpeg2000: evoluzione del formato jpeg, standard ISO; offre rapporti di compressione
paragonabili al formato ecw.

Formati cad
dwg: formato Autodesk Autocad
dgn: formato Bentely Microstation

I software FOSS supportano attualmente i formati dwg 2000 (supporto tramite reverse
engineering; supporto non completo) e dgn 7.

dxf: formato di interscambio Autodesk Autocad; non completamente documentato

Altri formati

gml: formato XML, standard OGC e ideato per lo scambio di dati, in particolare vettoriali
per i servizi web

kml: formato XML, standard OGC, proposto da Google per l'applicativo Google Earth

e00: formato di interscambio di ESRI ArcInfo

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per approfondire:

vettoriali

http://it.wikipedia.org/wiki/Shapefile
http://www.esri.com/library/whitepapers/pdfs/shapefile.pdf

http://en.wikipedia.org/wiki/Gpx
http://www.topografix.com/gpx.asp

tabellari

http://en.wikipedia.org/wiki/DBASE
http://www.dbase.com/knowledgebase/int/db7_file_fmt.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Comma-separated_values
http://tools.ietf.org/html/rfc4180

raster

http://en.wikipedia.org/wiki/World_file

http://en.wikipedia.org/wiki/ECW_(file_format)

http://en.wikipedia.org/wiki/Geotiff
http://www.remotesensing.org/geotiff/geotiff.html

http://en.wikipedia.org/wiki/Jpeg2000
http://www.jpeg.org/jpeg2000/CDs15444.html

cad

http://it.wikipedia.org/wiki/AutoCAD_DWG

http://en.wikipedia.org/wiki/DGN
http://dl.maptools.org/dl/dgnlib/ref18.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Dxf
http://www.autodesk.com/dxf

interscambio

http://it.wikipedia.org/wiki/Keyhole_Markup_Language
http://www.keyhole.com/kml/kml_doc.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Geography_Markup_Language
http://portal.opengeospatial.org/files/?artifact_id=4700
http://www.lib.ncsu.edu/gis/formats.html (e00)

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Metadocumentazione
I formati dati non sono stati concepiti per tenere traccia degli elementi di semplificazione
impliciti nella loro definizione, e in particolare di:
sistema di riferimento
precisione
modello dati adottati

L'uso e la distribuzione dei geodati deve essere corredato della metadocumentazione.

Un dato privo di queste informazioni pu essere usato scorrettamente o non essere


utilizzabile.
Con il crescere della disponibilit di geodati, la metadocumentazione risulta essenziale per
la catalogazione e la ricerca.

I contenuti della metadocumentazione geografica sono fissati dalla norma ISO 19115
(standard internazionale di metainformazione geografica)

L'insieme minimo di metadati (core metdata) costituito da circa 30 informazioni relative


a 8 categorie:

Informazioni sui metadati (MD_Metadata)


Informazioni di identificazione dei dati (MD_Identification MD_DataIdentification)
Informazioni sui vincoli dei dati (MD_Constraints)
Informazioni sulla qualit dei dati (DQ_DataQuality)
Informazioni sulla provenienza e sul processo di produzione dei dati (MD_Lineage)
Informazioni sul sistema di riferimento (MD_ReferenceSystem)
Informazioni sulla distribuzione (MD_Distribution)

La metadocumentazione pu essere disponibile anche secondo lo standard Dublin Core.

per approfondire:

http://www.sistemapiemonte.it/serviziositad/

http://www.regione.piemonte.it/repertorio/

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Repertori

La distribuzione di geodati pu avvenire in forma di servizi o fisica:


visualizzazione on line
servizi di diffusione on line
download dei dati
vendita

In ambito italiano:

atlante italiano/repertorio cartografico nazionale

http://www.pcn.minambiente.it

Sinanet
http://www.mais.sinanet.apat.it/cartanetms/

regioni
http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni

Regione Piemonte
http://www.regione.piemonte.it/repertorio/

Provincia di Torino
http://www.provincia.torino.it/gitac/

Arpa Piemonte
http://webgis.arpa.piemonte.it/elenco_servizi/index.html

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