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per migliorare
l’equilibrio tra vita
privata e lavoro
luglio 2018
L’azione di cui parliamo non è solo una questione di giustizia ma anche un imperativo
economico. Il costo del divario di genere nell’occupazione è di 370 miliardi di euro, pari al 2,8 per
cento del PIL. Colmare questo divario, dunque, diventa essenziale per la società e per l’economia,
soprattutto alla luce delle sfide, che coinvolgeranno tutti i Paesi europei, relative
all’invecchiamento della popolazione.
» migliorare l’utilizzo del semestre europeo per affrontare la questione dell’equilibrio tra vita
professionale e vita privata, attraverso raccomandazioni specifiche per Paese;
» scambiare le buone pratiche tra gli Stati membri su come aumentare un utilizzo più
bilanciato, dal punto di vista del genere, dei congedi familiari e delle modalità di lavoro
flessibili;
» migliorare la raccolta dei dati a livello dell'Unione europea da parte di Eurostat;
» fornire orientamenti e monitorare gli Stati membri per quanto riguarda i sistemi di benefici
fiscali che pregiudicano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro;
» migliorare la qualità, il costo e l'accessibilità dei servizi di assistenza ai bambini e della cura
a lungo termine;
» utilizzare finanziamenti europei per investire in azioni e misure che migliorino l'equilibrio
tra vita e lavoro negli Stati membri;
» aumentare la consapevolezza dei lavoratori sui loro diritti e su come ottenere assistenza
legale in caso di licenziamento durante il congedo familiare o, per le donne, durante la
gravidanza;
» avviare uno studio sulla tutela in caso di licenziamento e sul trattamento sfavorevole.
Le misure politiche saranno sviluppate e attuate dalla Commissione in stretta collaborazione con
gli Stati membri e le parti interessate, come i governi nazionali, le regioni, le autorità locali, le
parti sociali e la rete europea degli organi di parità (EQUINET).
La posizione negoziale del Consiglio rappresenta uno sforzo notevole nel migliorare l’accesso ai
meccanismi per conciliare impegni personali e di lavoro di genitori e prestatori di assistenza
tuttavia, nonostante questo testo rappresenti un’importante conquista, il contenuto differisce in
modo consistente dalla proposta iniziale della Commissione, fortemente improntata a un’Europa
più equa e consapevole dei propri limiti nel promuovere l’inclusione delle donne nel mondo del
lavoro.
Sulla base di tale mandato, la presidenza del Consiglio avvierà negoziati con il Parlamento
quando quest'ultimo avrà adottato la sua posizione
Si tratta di un risultato importante per tutti i cittadini europei in quanto stabilisce requisiti
minimi su congedi e lavoro flessibile per gli Stati membri, con l’obiettivo di promuovere
l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro e ridistribuire i compiti all’interno del nucleo
familiare.
» hanno votato a favore della proposta della Commissione che introduce il diritto al
congedo di paternità retribuito di almeno 10 giorni lavorativi, estendendo il campo di
applicazione anche ai cosiddetti genitori equivalenti;
» hanno aggiunto disposizioni per quattro mesi di congedo parentale non trasferibile da
adottare prima che un bambino abbia 10 anni, creando le giuste condizioni per una
distribuzione più equilibrata delle responsabilità;
» hanno adottato il congedo retribuito per i lavoratori che prestano assistenza personale a
una persona in gravi condizioni mediche o non autosufficiente a causa dell’età avanzata
» hanno proposto un'indennità almeno equivalente al 78% della retribuzione lorda del
lavoratore in caso di congedo parentale congedo di cura e all'80% in caso di congedo di
paternità per incoraggiare quello che generalmente è il genitore con il salario più alto a
usufruire del congedo
» hanno previsto un periodo di preavviso ragionevole, affinché le norme possano essere
attuate senza intoppi da micro e piccole imprese;
» chiedono alle aziende di essere in grado di adeguare i loro modelli di lavoro alle esigenze
di genitori con figli di età inferiore a 10 anni, a partire dallo smart working
Questo testo è stato adottato con 34 voti favorevoli, 14 contrari e 4 astensioni. I negoziati con la
Commissione e il Consiglio sono previsti per settembre,
La direttiva sull'equilibrio della vita lavorativa vuole tutelare i diritti dei genitori e dei prestatori di
assistenza negli Stati membri e promuove una condivisione più equa delle responsabilità di
assistenza tra uomini e donne. .
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