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Complementi di Analisi
per Informatica
***

Capitolo 2
Numeri Complessi
e
Circuiti Elettrici
a
Corrente Alternata


Sergio Benenti
7 settembre 2013


... ......................... .............................

... ...
... ...
.. ...
................................................... ...............................
............................... ...................................................

.. ... ...
... ...
. ... ............................................... . ......
....... ..
.. .......... . .. .. .. .. .. ........ ....
. . . . ......
..... ...... ..... .. .. .. .. ..................
...... ... .... . .. .. ........
..
.... ... ... ... ... .. .................
.
..................................................... .........
..... ....
.....
....
.................
.
.........
?
...............
...
..
....................................................................................................................................................................................................................................
Indice

2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1


2.1 Circuito elettrico elementare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2.2 Regime in corrente alternata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
2.3 La legge di Ohm complessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
2.4 Impedenze in serie e in parallelo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.5 Blocchi e relazioni input-output . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

ii
Capitolo 2

Numeri complessi e circuiti


elettrici a corrente alternata

2.1 Circuito elettrico elementare

La Fig. 1 illustra un circuito elettrico elementare costituito da un generatore di ten-


sione V (t), variabile nel tempo, che alimenta un carico. Ci proponiamo di studiare
la relazione intercorrente tra la tensione V (t) e la corrente elettrica I(t) assorbita
dal carico, misurata da un amperometro A, relazione che dipender` a sia dalla legge
temporale della tensione V (t) sia dal tipo di carico.

Fig. 1 Corrente I(t)


.........
...... .........
... ...
..
Generatore ................................................. .
... A
...
.... ..
.
.
....................................................... .
...
... .
.................... ...
di tensione ... ..................
.
. ...
...
.
...
..... ........
...
.
.
.
....
..
.....
..
V (t) ....
..
...
.. .
..
.
...
.
.
.
.
.
...
...
....
Carico
...... ..... .

.. . .. .... ..
... ....................
... ..
..
... .
......................................................................................................................................

Dobbiamo partire dai tre tipi di carico fondamentali, illustrati nella Tabella 1, per poi
estendere le nostre considerazioni a carichi pi`
u complessi.

1
2 Capitolo 2. Circuiti elettrici a corrente alternata

Tabella 1 Elementi fondamentali passivi di un circuito elettrico

Carico Simbolo Caratteristica numerica Unit`


a di misura

.... .... .... ....


Resistore .......... .... .... .... .... .... .... .... ...........
.... .... .... ....
. . . .
R = resistenza Ohm

Condensatore
......................... .......................... C = capacit`
a Farad(ay)


... ... ...
............... ........ ........ .....
Induttore ........... .... ... .... .... .... .... .........
.... .... ....
L = induttanza Henry

I legami V I (tensionecorrente) che caratterizzano ciascuno di questi carichi sono


retti dalle tre leggi fondamentali seguenti:

dV dI
(2.1) V = R I, I=C , V =L .
dt dt

La prima equazione, V = RI, `e la legge di Ohm. Essa `e di tipo algebrico, mentre le


altre due sono di tipo differenziale.

2.2 Regime in corrente alternata


Consideriamo il caso elementare, ma fondamentale per le applicazioni, in cui V (t) ha
la forma
V (t) = V0 cos t.
dove V0 `e costante e > 0 `e la pulsazione.1 Applicando le tre leggi fondamentali
(2.1) si ottengono i risultati riportati nella Tabella 2.

1
Ricordiamo che = 2 f , dove f `e la frequenza (p.es. 50 Hertz per le nostre linee elettriche).
2.3. La legge di Ohm complessa 3

Tabella 2 Relazioni tensionecorrente in corrente alternata

Carico Legge Tensione Corrente


V0
. . . .
.... .... .... ....
........... .... .... .... .... .... .... .... ........... V = RI V = V0 cos t I= cos t
.... .... .... ....
. . . . R
dV

......................... ......................... I=C V = V0 cos t I = C V0 sin t = C V0 cos(t + 2 )

dt
dI 1 1
..... ....... ....... .......
.... ....... ...... ...... ...
........... ... .. ... ... .... .. ......... V =L V = V0 cos t I= V0 sin t = V cos(t 2 )
.... .... ....
dt L L 0

Dallultima colonna osserviamo che:

1. Per un carico puramente resistivo V ed I sono in fase.

2. Per un carico puramente capacitivo la corrente I(t) `e in anticipo rispetto alla


tensione V (t) di un angolo retto, /2.
3. Per un carico puramente induttivo la corrente I(t) `e invece in ritardo di un
angolo retto rispetto alla tensione V (t).

Nelle figure 2.1, 2.2 e 2.3 vengono rappresentati questi tre casi. Per ognuno di questi,
sul lato sinistro, `e riporato il vettore tensione V (t) di lunghezza fissa V0 che si deve
pensare ruotare intorno allorigine del piano (x, y) con velocit` a angolare costante , con
posizione iniziale (ci`e per t = 0) sullasse x, e in senso antiorario. Le tre corrispondenti
correnti I(t) sono solidalmente legate a V , e quindi ruotano anchesse con velocit` a
angolare in senso antiorario. Le proiezioni di questi vettori sullasse x sono riporate
a destra come funzioni del tempo t.

2.3 La legge di Ohm complessa


Se identifichiamo il piano (x, y) col piano di Gauss dei numeri complessi z = x + iy,
allora il vettore V (t) si pu`
o interpretare come numero complesso

(2.2) V (t) = V0 (cos t + i sin t),

Se si utilizza la formula di Euler si pu`


o scrivere pi`
u brevemente

(2.3) V (t) = V0 eit

Si noti bene che qui si abbandona la notazione vettoriale in grassetto. Il vantaggio


dellutilizzo dei numeri complessi anziche dei vettori consiste nel fatto che, come si
4 Capitolo 2. Circuiti elettrici a corrente alternata

V (t) = V cos t 0
..
..
x ........... ...
.......
..
...
. ... ..
.
..................
. . ..
.........
...... ........V 0 ........
..... ........ ..... ..........
..... .
. .. V
..... .....
..

.... 0
V .
..

...
...... ... . ..
.. ....................................
...
.....
....
..... .
.







I(t) = cos t




..... .... ... .... R
... ...
.
. .. ... .. ...
.
..
.. .
. ... ..
.. ... ... .. .. ... ..
..
..
.
..
.
. I

... .
. ...
..
.
..
.
.
....




.
.
..
.



... ..
.. .. ... ..
... ..
..
............................................................................
... ..
.
..
. ... ..
...................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
....
..
.
... ...
y ...
...
...
.. ...
.
. ....
.
.
.
..
. ...
.
.

..
.
.. t
..
.... . . ....

..
.. ... ..
..
.. .........

.. ... ... ... .. ... .....
... ....
.... .... ... ....
... .....
..
. . .
. ....... ... .



.... ........... .. ..........

.... ................
....
... ....
.....
..... ..... .... ....
......... . ....... ..
................................................ ...
.... ....
.. ..
.. ..

Figura 2.1: Carico resistivo: la corrente `e in fase con la tensione.

V (t) = V cos t 0
.
. ..
x ...
.......
.....
....... ..
.. V 0
.......
. ... ..
..
I(t) = cos(t )
............... ......... ...... ........... L 2
. . .
. ........ ..V .
. .
. 0
........
...... .
.
..

..... ..... ..
......... .....
.
...
. .......... .. . .. .
....
....
. .
. ...

V ..
.
.
.

...... . ...........
.
.
.
.
.........
.. . ....
....
.
...
.
.
.

..
.
.......

... .... ....

.. ... ...
.....
..
.. ...
... ... ...
....
..
...
..

..... ..... .....
I ...
.
.

.... .. ... ... .. ....


..
............................................................................
... . ..
.......................................................................... ...
.
... ...
..
.
.
.
..
. .. ..
.
. .
..............
.
...
. ................................ ............................................................................................................................................................................................................................................................................
. . . .
y ...
...
...
..
.
.... ...
.
...
. .
....




t
... ... .. ... ...


..
.. ... .
. .
.... ... .
.



... .
..
... .... ..... .... .. .....
.... ..

... .....
......... ..
.................................
..... ... ..
...
.... .
. .. .
.... ...
.
.


..... .
.... .... ....
......

........ ......

................................................ ...
....
.... ..
... ...
. .

Figura 2.2: Carico induttivo: la corrente `e in ritardo di 90 rispetto alla tensione.

vedr`a tra breve, sar`


a necessario eseguire loperazione di prodotto, cosa che `e possibile
per i numeri complessi ma che non pu` o essere definita per i vettori nel piano.
Come si `e visto, per un carico puramente capacitivo la corrente I(t) `e sfasata di un
angolo retto in anticipo rispetto alla tensione V (t). Siccome la moltiplicazione di un
numero complesso per i provoca la sua rotazione di )0 in senso antiorario, possiamo
rappresentare questo sfasamento in anticipo moltiplicando la V per lunit`
a immaginaria
i e quindi scrivere
I = i C V.

Analogamente, per un carico induttivo, per cui la tensione V (t) `e in anticipo rispetto
2.3. La legge di Ohm complessa 5

V (t) = V cos t 0
..
..
x ........... ...
.......
..
...
..
.
................
...
. ..
.. I(t) = C V cos(t + 0 2
)
.
.
.........
...... ........V 0 ........
..... ........ ..... .......... ....
.
....
..... ... . ..... ... .. ...
. . . .
.
...................................
.. ..... .
.
.

.....
V .
..

...
...... ........
.....
..... .... .
.
....

.
....


... ....... ....
... ... ...
...
.. .. ... .. ... ....
..
.
..
.
.
...

I ...
.
.
..
.
..
..
.
...
.
.
............
.. .. ... ..
.. ....
... .. ... .. .
.. ..
............................................................................
.......................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
... ... ... .
.
. . .
. ...

....
y ... ... ... .
.
.
. ..
.
.
.
.
.







t
...... .....
... ..
.. ..
. .... .... .


.. ... . .
.... . ....
. ..

.. .... ....
...
... ........ ....
.....
..... ...
... ....
.... ......... .
................................. .... ..
.



.... . .

..... ..... ... .....




..... ....
......... . ....... ..
................................................ ...
.... ....
.. ..
.. ..

Figura 2.3: Carico capacitivo: la corrente `e in anticipo di 90 sulla tensione.

alla corrente I(t), scriviamo


V = i L I.
Si pu`
o allora ricompilare la Tabella 2 in termini complessi:

Tabella 3 Relazioni tensionecorrente in termini complessi

Carico Legge Tensione Corrente


1
. . . .
.... .... .... ....
........... .... .... .... .... .... .... .... ........... V = RI V = V0 eit I= V
.... .... .... .... R
dV

......................... .......................... I=C V = V0 eit I = i C V

dt
dI 1 i
... ... ...
................. .......... ....... .....
........... .... ... ... .. .... ..... ......... V =L V = V0 eit I= V = V
.... ..... ....
dt iL L

Il vantaggio fondamentale della rappresentazione complessa consiste nel fatto che le


leggi elementari (2.1),
dV dI
, V =L , V = RI, I =C
dt dt
possono ricondursi ad ununica equazione algebrica. Infatti, nella Tabella 4 vediamo
che queste tre leggi diventano
1
(2.4) V = RI, V = I, V = i L I
iC
6 Capitolo 2. Circuiti elettrici a corrente alternata

Ma, fatto interessante, queste tre equazioni hanno la stessa forma, vale a dire

(2.5) V = ZI

ponendo nei tre casi

1 i
(2.6) Z = R, Z= = , Z = iL
iC C

Queste Z prendono il nome di impedenze, rispettivamente di impedenza pura-


mente resistiva, puramente capacitiva, puramente induttiva.2 La (2.5) prende
il nome di legge di Ohm complessa.

1
Linverso di unimpedenza prende il nome di conduttanza.
Z

2.4 Impedenze in serie e in parallelo


Combinando fra loro in vario modo resistori, condensatori e induttori si pu`
o ottenere
una qualunsue impedenza Z caratterizzata da un numero complesso e dalla pulsazione
.
Nella schematizzazione dei circuiti elettrici una generica impedenza viene indicata col
simbolo
...............................................
.............................................................................

Per le impedenze si possono considerare due composizioni fondamentali: impe-


denze in serie e impedenze in parallelo.
Esercizio. Dimostrare che:

Le impedenze in serie si sommano (fig. 2.4).

Per impendenze in parallelo si sommano le conduttanze (fig. 2.5).

2.5 Blocchi e relazioni input-output


Nella Fig. 5 `e descritto un blocco, rappresentato da un rettangolo allinterno del
quale si trovano due impedenze Z1 e Z2 . Allingresso del blocco (posto a sinistra) viene
applicata una tensione VI (t) variabile nel tempo, detta segnale di entrata. Alluscita
(posta a destra) viene di conseguenza misurata una tensione VO (t) detta segnale di

2
Pu`
o far comodo denotarle ZR , ZC e ZL , rispettivamente.
2.5. Blocchi e relazioni input-output 7

I.........................................
.........................................................................
... .
....
..... ..
...
...
... I
........................................
...
...
...
...
Z1 .........................................................................
... .
....
... .... ..
...
..... ...... .. ..
.... . ......
..... ...... ... ......
. .
. ... ..... .... ..
... .. .
....
..
...
...
....
V ..
.
.... ..
...
..
... V
...... ........
..
... Z
................... .. .........
.. ..
... ... ....
... ... ..
... ........................................................................ ..
....
...
Z2 ..
...
...
... ..
... ...
...
........................................................................ .

. Z = Z1 + Z2

Figura 2.4: Impedenze in serie.

I
........................................
I
.........................................
........................................................................... .................................. . ..........................................................................
...
... .... ....
...
... ....
... ... ... ... ...
...... ................... ......
.
..... .
...... .
. ... .
..... ..
..... .. ..
. ... .....
. .....
.
. ..
.... ... .. ..
..... .. .. ..
..
... V
..... ....... ..
.
.
.
1
.
.
..
.
.
.
Z ....
... Z2 ....
... V
...... ........
..
.. Z
...........
..
.
.....
...
.. ..........
..
... ... .................. ... ..
... .. .. ... ...
... ..
. .
. ... ..
......................................................................... .................................. ........................................................................

Figura 2.5: Impedenze in parallelo.

uscita. Assumiamo che la misura della tensione VO (t) non implichi assorbimento di
corrente.3

.............................................
.... ...................................................................................................................................... .......................................................
... .. ....
......... ........
.... Z1 ............................. ....
... .. ... ...
... ... ... ...
VI (t) .... .
. .
.
....
... Z2
.
.
..
... VO (t)
...
... ... ... ...
.... ... ... ...
.. ................. ...
... ... ....
. ..

......................................................................................................................... ..................................................

Per come sono poste le impedenze la corrente elettrica I assorbita dallingresso `e tale

3
I voltmetri sono supposti a impedenza infinita.
8 Capitolo 2. Circuiti elettrici a corrente alternata

da soddisfare la legge di Ohm per due impedenze in serie:

VI = (Z1 + Z2 ) I.

La tensione che si misura ai capi di Z2 , che coincide ovviamente con VO , `e data da

VO = Z2 I.

Mettendo insieme queste due equazioni si trova che

Z2
VO = VI
Z1 + Z2

Questuguaglianza esprime dunque la relazione tra il segnale dingresso ed il segnale di


uscita.
Possiamo chiamare la funzione complessa
Z2
F =
Z1 + Z2
funzione di trasferimento del blocco, potendosi scrivere

VO = F VI

Dunque il segnale di uscita `e uguale al prodotto del segnale di entrata per la funzione
di trasferimento.
Consideriamo il caso in cui VI (t) `e ti tipo sinusoidale, cio`e del tipo (2.3) e Z1 `e costituita
da un condensatore e da un induttore posti in parallelo:
................................................................................................
... ...
...
...

.......................... ..........................
...
...
... ..
... ..
...
...
............................................. ... . C .
...
..
............................................................................... .
.
...........................
....
.
....
.
............................
.... .....

... ... .............................................. ... ...
... ............. ... ... ... ... .. .. ........... ...
Z1 ... ...... ...... ...... ....
.... L
..............................................................................................
..

Dunque:
1 1 1 1 1 2 L C
= + = iC + =
Z1 ZC ZL iL iL
cio`e
iL
. Z1 =
1 2 L C
Ora, al posto di Z2 poniamo una pura resistenza, Z2 = R,
..
..
..
... ....
.................... ........
..
... ... .............
. . . . .
... ... .........
.
... ... ...........
. . . . . . .
Z1 ...
...
...
...
...
.................
......... R
... ... .
.
........
.
... . . .
......... . .
................. ..
... ...
..

2.5. Blocchi e relazioni input-output 9

per cui il blocco contiene il circuito seguente:


........................... ............................
...
...
...
...
. ..
............................................... ............................

.......................... . ...............................................
...
... ....
... ......................................... .... ........
.............. ... ... ... .. ... .. ............. ...
..... ...... ... ... ... ... .................
.
. . .. .. ........ .....
... .... .............
. .. . . .
... ..
...................................................... ........
. .......................................................
.. .. ................. .. ..
.. .. ......... ......
..... .
................
..
...

................................................................................................................................................................. ...............................................

Costruiamo la funzione di trasferimento:


Z2 R R R (1 2 L C)
F = = = =
Z1 + Z2 Z1 + R iL i L + R (1 2 L C)
2
+R
1 LC

Vediamo che al limite per 2 che tende a 1/LC il segnale in uscita VO tende a zero.
Ci`
o significa che un segnale sinusoidale con
1
=
LC
non passa attraverso il blocco. Questo blocco `e un esempio di filtro.
Si pone la questione: se in ingresso abbiamo un segnale VI (t) qualsiasi, come possiamo
calcolare il segnale di uscita?


.......................... ...........................

... ...
.... ...
...
.
............................................... ............................

........................... . ...............................................
... ... ...
. . .....
...... ..... ...................................................... .... ......
..... ...... .......... .. ... ... ... ... .. ......... ..................
....... ... ... .... .... ..... ........
..
... ... ... ... ... ... . .................
.
.........
...................................................
..... ....
. .....
....
.................
......... ?
................
...
..

................................................................................................................................................................. ...............................................

Questo tipo di problema si pu`


o affrontare con gli strumenti trattati nei prossimi
capitoli.

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