Académique Documents
Professionnel Documents
Culture Documents
Alla barbarie che dilaga nel ceto politico e attraverso i mass-media totalitari
occorre opporre il risveglio della ragione, la forza della verita', la legalita'
costituzionale, la democrazia repubblicana, la dignita' umana e l'umana
solidarieta'.
Per contrastare il sanguinario delirio dell'attuale compagine ministeriale e
dell'attuale compagine parlamentare in larga misura obnubilate e prostituitesi
al razzismo come forma di governo e all'omicidio come una delle belle arti,
occorre riaffermare che il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto di
non essere ucciso; e che il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior
ragione di ogni civile istituzione, e' salvare le vite.
Per difendere la democrazia che un ceto politico e un apparato mass-mediatico di
insensati sciagurati sta aggredendo con sadica brutalita' occorre battersi
nonviolentemente per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone
che in Italia vivono.
Nell'epidemico abissale imbarbarimento dei nativi, oggi l'Italia migliore - e
quasi la sola Italia civile - sono le persone in Italia immigrate.
Una persona, un voto.
No all'apartheid, no all'omicidio.
Come e' scritto nell'"appello all'Italia civile: una persona, un voto" promosso
da padre Alessandro Zanotelli e dalla partigiana e senatrice emerita Lidia
Menapace e sottoscritto da moltissime autorevoli personalita' dell'impegno
culturale, morale e civile, "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni
di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui
mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del
nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono
intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a
sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad
impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri
effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora
sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro
vite riguardano.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia
essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto
democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui".
*
Due considerazioni vorremmo aggiungere, di semplice buon senso.
La prima: quando finalmente in Italia avranno il diritto di voto tutte le
persone che in Italia vivono, sara' assai piu' difficile per i razzisti trovare
consenso; e sara' assai piu' difficile per gli schiavisti trovare vittime
costrette a subire ogni vessazione perche' effettualmente private di ogni
diritto. E' con il diritto di voto che sconfiggeremo nel nostro paese razzismo e
schiavismo.
La seconda: quando finalmente in Italia avranno il diritto di voto tutte le
persone che in Italia vivono, e quindi tra esse anche quelle qui giunte in fuga
dalla guerra e dalla fame, sara' assai piu' difficile che le politiche di guerra
e di sfruttamento che stragi e devastazioni producono - le politiche oggi
dominanti - trovino il consenso di cui godono oggi da parte di un'opinione
pubblica e di un elettorato indifferenti per ipnosi o cinismo; e sara' assai
piu' difficile ai governanti continuare nelle attuali assurde e turpi politiche
che violano i diritti umani fondamentali ed impongono - infamia delle infamie -
campi di concentramento, deportazioni ed altre vessazioni da regime di
apartheid. E' con il diritto di voto che sconfiggeremo nel nostro paese le
scellerate politiche di guerra e di violazione dei diritti umani fondamentali.
E' con il diritto di voto di tutte le persone che in Italia vivono che otterremo
finalmente il rispetto e la piena applicazione della Costituzione repubblicana;
e' con il diritto di voto di tutte le persone che in Italia vivono che otterremo
finalmente l'inveramento della legalita' che salva le vite e rispetta e protegge
la dignita' e i diritti di ogni persona; e' con il diritto di voto di tutte le
persone che in Italia vivono che otterremo finalmente la pienezza della
democrazia, il cui fondamento e' appunto il principio: "una persona, un voto".
*
Facciamo appello a tutte le persone di volonta' buona affinche' levino la loro
voce e premano nonviolentemente sul Parlamento attualmente impegnato
nell'elaborazione della nuova legge elettorale al fine di ottenere che cessi
un'assurda ed ignobile discriminazione e sia finalmente riconosciuto il diritto
di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Preghiamo chiunque legga questo appello di farlo circolare ulteriormente e di
scrivere ai Presidenti della Camera e del Senato affinche' coscientizzino tutti
i parlamentari su questa ragionevole ed irrefutabile proposta di civilta': "sia
finalmente riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel
nostro paese. Una persona, un voto".
*
Per scrivere ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini@camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso@senato.it
Per conferma dell'adesione a questo appello: centropacevt@gmail.com
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in
modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Tra le molte cose da fare per opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, di
particolare utilita' e' sostenere il Movimento Nonviolento.
Per informazioni e contatti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
====================
Numero 94 del 5 maggio 2017
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com