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Il mondo cambia
ma il centro di Firenze
resta lo stesso:
gli odori delle botteghe,
della gente che lavora...
Il punto che mancano
le infrastrutture
per fare ulteriori
salti di qualit
di ILENIA REALI
L
a sveglia suona pre-
sto. Un pocome tut-
ti gli uomini daffari
le ore di sonno sono
sempre poche. lal-
ba quando limprenditore,
uno dei pi grandi manager
del mondo della moda, pren-
de la bicicletta e dalla sua casa
sul Lungarno pedala verso il
cuore della citt. Ferruccio
Laria frizzante raccon- Ferragamo
ta e Firenze si prepara. La (9 settembre
prima luce del sole, un giorno 1945) il
dorata laltro pi fredda, sinsi- presidente
nua e tocca, riflettendo, sulle della maison
strade e sui monumenti, sui Salvatore
bei palazzi. Tutto uguale ep- Ferragamo.
pure ogni giorno sembra cam- In azienda
biare. Come compagnia i mar- dal 1963,
mi policromi del Duomo. Al- ad dal 1984
cuni giorni, il Rosso di Siena
sembra voler schizzare nel cie-
lo e, in altri, il Verde di Prato
prevale cercando di fermare
staticamente la piazza in un
gioco di sovrapposizione otti-
ca assieme al prezioso Bianco,
di Carrara. Non ci si abitua
mai al bello. E non lo fa neppu-
re Ferragamo costruttore
del bello per eccellenza.
La mattina mi alzo presto e
mi piace girare in bicicletta,
racconta del suo rapporto con
Firenze e la Toscana Ferruc-
cio Ferragamo, presidente
della maison Salvatore Ferra-
gamo, mecenate, guida del Po-
limoda, primogenito di Salva-
tore e Wanda, pilastro della
moda e del gusto.
Mi piace quando tutte le
persone preparano la citt af-
finch viva la sua giornata. Da-
gli spazzini a quelli che apro-
no i negozi, le botteghe. Tutti.
FERRUCCIO FERRAGAMO
Firenze tra le 6 e mezzo
e le 7 bellissima. Si
gode di tutto
quello che rap-
presenta.