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SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 21

i direttori sandra bonsanti


Battaglie, tempeste
e una copertina
SANDRA BONSANTI (qui ritratta da
Massimo Sestini) ha guidato Il
Tirreno dal 1996 al 2003 che non dimenticher

di SANDRA BONSANTI E a lui venne in mente di fotografare Lo stavamo imparando guardando


Ancora oggi mi capita il livornese pi vecchio insieme al livor- crollare le torri, sbriciolarsi, svanire nel-

U
n direttore donna e nata nese pi giovane. E cosi fu. Il nostro la nuvola di polvere e fumo.
a Pisa. Arrivai a Livorno si-
cura che sarebbe stata una
in Toscana di sentirmi grande vecchio arriv quella mattina
tutto elegante. Andammo insieme al re-
Quante erano, allora, le redazioni lo-
cali? Le andavo a visitare e mi sarebbe

Febbraio
convivenza complicata.
Partivo svantaggiata e mi
chiamare: Direttore! parto maternit dellospedale e l per
prima cosa Oliviero disse al vecchio:
piaciuto rimanere a lungo con i colle-
ghi che sapevano tutto, ogni segreto,
2002: Carlo
Azeglio
chiedevo cosa avrei potuto fare o dire
per conquistarmi il rispetto della reda-
Mi giro e rivedo spogliati! Quello rimase di sasso, ma
come? Chiedeva. Spogliati, ti dico. . E
ogni mistero della loro citt. Ancora og-
gi mi capita in Toscana di sentirmi
Ciampi,
Presidente
zione. Ero imbarazzata come raramen-
te lo sono stata nella mia vita di giorna-
un viso amico... lui protestava: Ma se mi sono messo il
vestito buono. . . Poi una infermiera ci
chiamare: Direttore! mi giro e rive-
do un viso amico.
della lista. Uninformazione port il bimbo nato da poche ore e Oli- Poi, un giorno mi invitarono a pran-
Repubblica Decisi di essere me stessa, quella che viero volle fotografare il vecchio con in zo Carlo Caracciolo e Carlo De Bene-
e livornese, sono ancora oggi, e cio che avrei preso onesta, autonoma, mano il piccolo. Ero terrorizzata che lo detti. Ci incontrammo a Firenze e mi
visita molto sul serio la direzione del Tirreno, facesse cadere, cos una infermiera si dissero che sarei stata utile a Libert e
il quotidiano che avrei spiegato ai giornalisti tutti utile e piacevole. E un stese sotto il braccio del vecchio ed era Giustizia, lassociazione che avevano
quanto erano bravi e professionisti e pronta ad acchiappare il bambino caso fondato mesi prima e che aveva biso-
della sua citt
(Pentafoto) che non erano certamente inferiori alle lavoro fatto insieme maiCredo che la foto sia un piccolo gno di qualcuno che conoscesse la so-
grandi firme dei grandi giornali. Poche capolavoro e che esprima il ciclo della ciet civilecio la gente, i cittadini, il
raccomandazioni, ma una davvero spe- Nino se lo ricorda, Nino sapr come fa- vita, le rughe della vecchia e quelle del- territorio. Lesperienza del giornale lo-
ciale: non credete mai alle fonti ufficia- reIo sicuramente non avrei potuto la vita appena nata, gli anni, i secoli e il cale sarebbe servita. Mi chiesero di
li, non credete ai comunicati stampa. dirigere per sette anni Il Tirreno senza millennio che stava arrivando. pensarci, ma non cera davvero la pos-
Andate e controllate tutto, specialmen- di lui. Senza i suoi consigli, la profondi- Cerano molte cose che avrei voluto sibilit di dire: No, grazie, preferisco il
te la versione del sindaco o del prefetto, t della sua esperienza. Sapeva tutto e fare e che non potei fare. Tanti giornali- giornale.
del questore o del procuratoremette- sapeva come risolvere tutto. Sapeva co- sti da assumere, alzare i compensi dei Unaltra vita. Ma gli anni passati a Li-
te sotto la vostra lente lautorit. Maga- me affrontare limprevisto dellultima collaboratori, dei corrispondenti, pi vorno, la nostra redazione, i nostri col-
ri esagerai un po, ma dopo una lunga ora, come smontare e rifare il giornale. donne in redazioneA Repubblica ero leghi, tutti, sono un pezzo importante
esperienza in fatto di trame e di notizie Tutto il giornale. Aveva nello sguardo la stata a lungo nel comitato di redazio- della mia vita, quello in cui ho impara-
pilotate volevo che il nostro giornale calma del giusto ne. Ora dovevo fare i conti con i conti e to, da loro, come sia possibile fare in-
parlasse di cose vere e importanti per i Erano anni difficili, quelli a cavallo questa parte non mi piaceva affatto. formazione onesta, autonoma, utile e
lettori DellItalia migliore, quella che del millennio. I grandi partiti sopravis- Tutto il resto, s. piacevole. Come sia possibile lavorare
non racconta falsit e che non sul suti alle inchieste erano in crisi, il nuo- Poi venne l11 settembre e il mondo insieme.
mercato. vo arrivato lasciava intravedere un suo di colpo cambi. Credo di non aver mai Come si possa imparare a fare cose
Fu proprio su questo sforzo di genui- progetto lontano dalla repubblica par- sofferto tanto quanto soffrii quella sera mai fatte prima, persino a reggere e te-
nit che trovammo una intesa speciale, lamentare della nostra Costituzione. Il a cercare di scrivere qualcosa che aves- nere chiusi con le mani vetri e persiane
e fu su di essa che la passione e la pro- duemila era alle porte, come lo avrem- se senso, qualcosa che cogliesse il signi- di una casa di Antignano, dinverno,
fessionalit di Claudio Giua e di Nino mo festeggiato? ficato di un mondo che da allora sareb- quando si scatenano il vento e il ma-
Sofia segnarono una fase importante Fu allora che cercai di convincere be stato (come stato) pi fragile, mol- ree nella tempesta vola di tutto, an-
del giornale. Oliviero Toscani a fare per noi una co- to pi fragile di prima. Forse avevamo che i frammenti di coralli rimasti impi-
Nino: ancora oggi mi sorprendo a di- pertina storica, qualcosa che non ci dato per scontata la pace, ma la pace gliati fra gli scogli e che un tempo si rac-
re fra me: devo parlarne a Nino, questo saremmo dimenticati. non mai data una volta per sempre. coglievano sulla costa di Livorno.

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