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140 anni

SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE


ART. 2, COMMA 20/B LEGGE 662/96 - LIVORNO
SABATO 29 APRILE 2017 Supplemento gratuito al numero odierno de Il Tirreno
www.iltirreno.it DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIALE ALFIERI, 9 LIVORNO - TEL. 0586/220111 y(7HB5J2*SMKLOR( +/!z!z!!#

La nostra storia, le parole del futuro


SPERANZA
MARCELLO LIPPI SOLE
SERENITCARIT PROSPERIT

FIDUCIA

140
ANDREA BOCELLI ARTE
CLAUDIO MARAZZINI
FRANCESCO GABBANI
GLOBALIZZAZIONE APERTO
NICOLA LUISOTTI
GIUSEPPE GIANGRANDE SERENIT CARIT

FEDE
SOLE
DOMENICO LAFORENZA
SOLE

ENNIO SIMEONE VITTORIA


LUIGI BIANCHI

GILLO DORFLES
ANDREA BALESTRI
SQUADRA
PAOLO VIRZ
BRUNO MANFELLOTTO
SALVATORE SETTIS

MAGELLANO
ROBERTO BERNAB
OMAR MONESTIER

VITTORIA

EDUCAZIONE
MATILDA
CLAUDIO GIUA

INCERTEZZA

VINCENZO BARONE
GLOBALIZZAZIONE PROSPERIT

FERRUCCIO FERRAGAMO INTEGRAZIONE


CARLO DE BENEDETTI
SANDRA BONSANTI SPERANZA MARIO LENZI
NICOL INCISA DELLA ROCCHETTA SQUADRA JURY CHECHI
VALERIA PICCINI MASSIMO CAPACCIOLI CARIT
INCERTEZZA ANDREA CAMILLERI
BELLEZZA
NON C DEMOCRAZIA SENZA STAMPA
di SERGIO MATTARELLA bustito il legame popolare tra il giornale, la

C
citt, la Regione.
entoquaranta anni di presenza La storia di un giornale sempre una sto-
quotidiana costituiscono un mo- ria di apertura, di coraggio, di innovazione.
tivo di orgoglio, e un importante sempre il risultato di un investimento so-
valore civile, non solo per Il Tir- ciale e culturale, di passioni e di qualit per-
reno ma per la citt di Livorno e sonali e collettive. Oggi viviamo una stagio-
lintera Toscana. ne di straordinarie trasformazioni: partico-
Il Telegrafo prima, e Il Tirreno dopo la larmente intense e veloci nel mondo dei me-
guerra e la Liberazione, hanno raccontato le dia e nelleditoria. La democrazia non pu,
comunit locali e la storia della nostra Italia, comunque, fare a meno di una stampa capa-
la crescita civile e i suoi conflitti sociali, i fatti ce di guardare la realt con libert, con intel-
di cronaca e le vicende internazionali. Sono ligenza, con spirito critico.
stati testimoni, riferimenti familiari, stru- Al direttore, alleditore, ai giornalisti, a tut-
Sergio Mattarella, menti di conoscenza, e dunque di sviluppo: ti coloro che lavorano allimpresa, desidero
Presidente della Repubblica la conquista della libert, nel 1945, ha segna- rivolgere il saluto pi caloroso nella convin-
to il passaggio del testimone a Il Tirreno e, zione che questo anniversario rappresente-
da allora, passione e professione hanno irro- r un punto di ripartenza nella loro storia.
2 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

La bellezza non merce


Ne abbiamo bisogno
per costruire il futuro

di SALVATORE SETTIS hanno denti del Consiglio in visita modo stimola e intensifica il struzione dei paesaggi e delle

N
daffari, si espongono bronzi nostro senso della pienezza citt storiche. Per costruire il
el 2002 Susan Son- usurpato etruschi in vetrine di gioielle- della realt che ci circonda. futuro, ricordiamoci dunque
tag cos rifletteva lo spazio del ria. Questa intuizione ha una con- che la bellezza non fa le rivolu-
sul fallimento del- Non meno intrinsecamente seguenza positiva: la bellezza zioni, ma viene il giorno in cui
la bellezza: La bello: come politico un altro uso della no- riconquista la propria solidit le rivoluzioni hanno bisogno
bellezza sempre interessante. Ma zione di bellezza (e delle emo- e inevitabilit, diventa un valo- di lei (Camus). La risposta
una risorsa per chi voglia emet- zioni connesse): la bellezza co- re necessario per dare un sen- estetica ha una dimensione po-
tere giudizi senza appello, ma pensate a qualcuno che me consolazione, evasione, di- so a gran parte delle nostre litica, mentre lincapacit di ri-
stata poi screditata da chi dica: quel tramonto strazione dai mali della vita. energie e affinit, ai nostri sen- conoscere la bellezza in lar-
creava e proclamava il nuovo: Ma a queste concezioni della timenti di ammirazione; e le ga misura la condizione uma-
Gertrude Stein sostenne che interessante... bellezza, che ne fanno un busi- nozioni che hanno usurpato lo na attuale, sostenuta e favorita
unopera darte, se la chiamia- ness o unevasione dalla vita spazio del bello (per esem- dalla nostra economia (Hill-
mo bella, gi morta. La bel- Qui e in alto: lincanto di Piazza dei reale, tempo di contrapporre pio interessante) si rivelano mann); la cecit davanti alla
lezza era un principio di discri- Miracoli, ritratta da Fabio Muzzi. unaltra e opposta politica del- risibili. Provate a immaginare bellezza che genera cinismo,
minazione, questa fu la sua for- Nellovale: un primo piano la bellezza, che ne faccia, inve- qualcuno che dica: Quel tra- deriva morale, passivit, resa,
za e la sua attrattiva, ma tale di Salvatore Settis ce, uno strumento di costruzio- monto interessante. indisponibilit a scandalizzar-
sua virt divenne un peso: di- ne del futuro, di conoscenza La bellezza, naturale o arti- si anche dinnanzi alle pi in-
scriminare divenne qualcosa abbiamo avuto Giotto e Mi- zionale, onde aiutare il busi- del mondo, di consapevolezza stica, pu essere unarma poli- sopportabili nefandezze mora-
di negativo, un segno di faziosi- chelangelo, ergo le nostre scar- ness di imprese di costruzione, storica, di etica della cittadi- tica per costruire il futuro, se la li ed estetiche, ed di qui che
t, di cecit a ci che diverso. pe (o lampade, o automobili) promuovere la vendita di lam- nanza. Per citare ancora una intendiamo come valore, pon- nasce e si radica in Italia la po-
Anche nelle arti: la bellezza e il sono opere darte. pade, attrarre turisti al Colos- volta il saggio di Susan Sontag, te fra natura e cultura, chiave litica di tagli alla cultura, alla
prendersene cura sono consi- Gli istituti italiani di cultura seo. Si imbandiscono pranzi Quel che bello nellarte ci ri- della memoria culturale: que- scuola e alla ricerca, e un siste-
derati elitisti, e c chi pensa allestero sono spesso invitati sullo sfondo di statue di Miche- corda la natura, ci richiama al- sta concezione contrasta dura- ma dellarte divenuto ormai
che, invece di dire che qualco- dai nostri governi a far leva sul- langelo, si spediscono quadri la mente quel che sta oltre lu- mente con la soggezione della una slot-machine (Roberto
sa bello, sia meglio parlarne la bellezza come prodotto na- di Raffaello al seguito di presi- mano, oltre lartefatto, e in tal cultura alleconomia, con la di- Gramiccia).
come interessante. Abbiamo bisogno, oggi pi
In Italia, invece, bellezza SPERANZA
che mai, della terribile bellez-
diventata una parola dordine I 140 anni del Tirreno sono celebrati MARCELLO LIPPI SOLE za di cui parlava Yeats (A terri-
usata e abusata, entrata a pie- SERENITCARIT PROSPERIT A cura di ble beauty is born). La bellezza
FIDUCIA

140
ANDREA BOCELLI ARTE

in queste pagine attraverso il ricordo FRANCESCO GABBANI CLAUDIO MARAZZINI


FABRIZIO BRANCOLI
no titolo nel discorso politico, GLOBALIZZAZIONE APERTO non merce da vendere, non
e perci non solo ripetuta co- dei grandi direttori che si sono avvicendati GIUSEPPE GIANGRANDE NICOLA LUISOTTI SERENIT CARIT fuga dal presente, ma impegno
FEDE
SOLE
me una litania nei contesti pi
DOMENICO LAFORENZA

SOLE
a intenderne conquiste e trage-
ENNIO SIMEONE VITTORIA

alla guida del giornale. Ospitiamo poi con il contributo di


varii, ma inflazionata fino a
LUIGI BIANCHI Direttore die: una bellezza terribile,
GILLO DORFLES

GIORGIO BILLERI
ANDREA BALESTRI
SQUADRA
PAOLO VIRZ
BRUNO MANFELLOTTO
SALVATORE SETTIS

le interviste a grandi protagonisti


MAGELLANO
ROBERTO BERNAB
OMAR MONESTIER

VITTORIA

svuotarla di ogni senso. La pro- del sapere, della cultura e dello sport; responsabile: e NICOLA STEFANINI perch regala libert. Nel rogo
verbiale bellezza delle nostre delle vanit di cui oggi avrem-
citt, dei paesaggi, delle opere ognuno di loro ha indicato LUIGI VICINANZA mo bisogno sarebbero da bru-
EDUCAZIONE
MATILDA
CLAUDIO GIUA

una parola per il futuro. In copertina:


INCERTEZZA

darte viene usata come unar- VINCENZO BARONE


GLOBALIZZAZIONE PROSPERIT
ciare le mille menzogne (a vol-
ma da brandire. Anzi, un FERRUCCIO FERRAGAMO INTEGRAZIONE elaborazione te travestite da leggi, circolari,
Con i nomi e con le parole scelte
SANDRA BONSANTI SPERANZA MARIO LENZI
CARLO DE BENEDETTI Vicedirettore:
brand Italia da utilizzare per grafica di discorsi di circostanza) che
promuovere il turismo, la mo-
abbiamo composto la nuvola grafica SQUADRA JURY CHECHI
NICOL INCISA DELLA ROCCHETTA
VALERIA PICCINI MASSIMO CAPACCIOLI CARIT FABRIZIO BRANCOLI contro la storia dItalia e con-
MAURILIO BRUNI
da, il design, litalico ingegno, che d forma alla copertina di questo fascicolo. INCERTEZZA ANDREA CAMILLERI tro il bene comune fanno della
BELLEZZA
secondo il dubbio sillogismo bellezza la serva del potere.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 3

il saluto delleditore
La requisizione
del giornale da UN LEGAME
parte del Comune SPECIALE
nel 1977
di CARLO DE BENEDETTI
e la rinascita
guidata da Mario
Lenzi, giornalista C un legame speciale tra Il Tirreno e il Gruppo Espresso.
Il Tirreno fu infatti nel 1978 il primo giornale, con cui
Carlo Caracciolo e poi il sottoscritto hanno voluto costitui-
re il pi grande circuito di informazione locale nel nostro Paese. Un
ed ex ragazzo circuito che, forte delle sinergie di un Gruppo, ha consentito di far
crescere una rete di giornali dalla lunga storia ma anche fondati
partigiano ex novo che hanno rafforzato o costruito uno straordinario radi-
camento territoriale. Diventando, dentro un mondo di valori fatto di
rispetto, progresso, solidariet, dei testimoni assolutamente liberi e
autorevoli della vita delle comunit.
di MAURO ZUCCHELLI Fondato da un garibaldino, Giuseppe Bandi, il 29 aprile del 1877 Il

I
Tirreno o Telegrafo come si chiam alla sua nascita, nome che
l giornale una merce ritornato in un paio di occasioni fino allacquisto da parte del Grup-
ma non una merce. po Espresso ha avuto dalla sua nascita questo spirito di giornale
Chiss se i surrealisti sa- libero e battagliero di Livorno e poi, dagli anni Ottanta quando ha
rebbero daccordo, fat- ampliato i suoi confini geografici, di tutta la Toscana della costa e
to sta che doveva pen- dellimmediato entroterra.
sarla cos Al Nannipieri, sin- Battagliero e innovativo. Prima su carta, con la costruzione di un
daco comunista a Livorno modello di radicamento iperlocale, citt per citt, mai cos sviluppa-
(ma con il certificato di nasci- to prima nelleditoria italiana. Un sistema informativo che ha dato
ta da pisano di San Giuliano), strumenti di conoscenza, rappresentanza, controllo delle istituzioni
nel 77 quando lui, cos schi- anche alle comunit pi piccole. Poi linnovazione sul digitale: tanto
vo, firm un atto che non da festeggiare in autunno anche i 20 anni della nascita del proprio
avrebbe avuto eguali nella sto- sito, che ne fanno con La Repubblica uno dei primi in Italia. Grazie
ria del nostro Paese: la requisi- ai direttori che si sono succeduti nel tempo e che hanno poi avuto
zione del giornale che la pro- ulteriori importanti incarichi nel Gruppo a una redazione appas-
priet Monti voleva chiudere. sionata e orgogliosa della propria appartenenza, a una struttura po-
Un gesto che riconsegnava ligrafica e amministrativa di qualit, Il Tirreno si conquistato il
nelle mani di giornalisti e tipo- ruolo di giornale di riferimento della nostra catena. Con la capacit
grafi la penna per scrivere, di cavalcare tanto i momenti di espansione che di gestire quelli og-
giorno dopo giorno, una nuo- gettivamente difficili che leditoria mondiale sta vivendo.
va pagina di storia raccontan- Ed un ruolo importante che manterr allinterno delle scelte che
do le storie. il Gruppo LEspresso ha compiuto e che si coronano proprio in que-
Il nostro giornale aveva avu- sti giorni: mi riferisco alla recente conclusione dellaccordo con Ite-
to un fondatore (Giuseppe di, Fca ed Exor che corona un vecchio sogno di Carlo Caracciolo e
Bandi): e questo ce lhanno una trattativa iniziata gi qualche anno fa. Con questa operazione,
tutti. Aveva avuto, dopo la li- che vede aggiungersi alla catena dei nostri giornali nazionali e locali
berazione dai nazifascisti e la- due prestigiose testate quali La Stampa e Il Secolo XIX, il nostro
pocalisse della guerra, un ri- Gruppo che da ieri ha una nuova denominazione, Gedi assu-
fondatore (Athos Gastone me una pi forte leadership nel settore dei quotidiani in Italia.
Banti): e questo ce lhanno Mario Lenzi durante una riunione

Luomo che ci fond


avuto in molti. Ma la requisi-
zione dei mezzi di produzio-
ne a una propriet industriale
privata era troppo dirompen- moto tante piccole Italie. Su
te per non aver bisogno di un sentiero a met strada fra i
qualcosa che invece non ha mondi vitali di Achille Ardi-
avuto nessuno: una ri-rifon- g e il Bel Paese piccolo-azien-

per la terza volta


dazione, dunque un ri-rifon- dale (e multipolare) del Cen-
datore. Il terzo fondatore del- sis, pure cos apparentemen-
la nostra storia. Non un ca- te lontani dal dna politico-cul-
so, insomma, se il nome della turale di Lenzi. Ma la curiosit
testata torna a essere Il Tirre- e lapertura intellettuale che
no, proprio come dopo la ri- mostrava quando la penna la
fondazione dopo la disconti- teneva in mano per annotare
nuit assoluta creata sul taccuino da cronista, le
dalla seconda avrebbe poi trasfuse nel nuo-
guerra mondia- vo ruolo da manager: e quella
le. stessa penna gli sarebbe servi-
Ecco
che, in tan- Storia di unidea ta per progettare piani edito-
riali o per disegnare modelli
dem con
leditore
che cambi organizzativi fra economie di
scala e autonomia delle testa-
Carlo Ca-
racciolo,
linformazione te. Tutto questo partito da
Livorno. Con un paradosso:
entra sul-
la scena
Un giornale locale nel primo numero Il Tirreno
mette in prima pagina una
del giorna-
le un gior-
ma non grossa foto della Torre di Pisa.
No, non affatto un parados-
nalista livor- strapaesano; so: parola di Angella. Guai
nese che aveva rincara se al posto dellac-
vissuto altrove la un luogo dove la centramento sulla capitale
sua fortuna professio-
nale: Mario Lenzi. Anche per comunit cerca del Granducato si sostituisse
un neocentralismo impastroc-
lui era un ri-ritorno. La prima
volta era stata quando, nel lu- la sua narrazione chiato con una sorta di livor-
no-centrismo. Figuriamoci:
glio 44, era tornato nella Lenzi, che non era affatto te-
sua Livorno alla testa dei nero con i vizi della sua citt
partigiani che la liberarono: 19 luglio 1944: Mario Lenzi, allora giovane partigiano, entra a Livorno ma la difendeva appena la at-
fece il giro del mondo la foto taccavano, sapeva bene che
di quel ragazzo che entra mi- dar voce, dalla periferia, all Lenzi: non solo salvare il gior- guito, prima in consiglio le senza pi un centro di gra- non andava a dirigere il gior-
tra a tracolla in via Gramsci, altra Toscana o quantome- nale della sua Livorno ma damministrazione e poi con- vit permanente. Gi, perch nale di Livorno ma qualcosa
zona ospedale. Aveva 17 anni. no a una Toscana altra. Na- confederareuna serie di te- sigliere Finegil con i gradi di la trasformazione dellinfor- di ben pi largo dei confini
Mi ritrovai a far parte rac- sce cos quello che stato a state, nuove o rinate, e far editore incaricato per il Tirre- mazione locale che Mario municipali. Non era forse
conter lui in O miei compa- lungo lunico caso di quotidia- uscire i giornali locali da una no fino allaprile 2010). Il gior- Lenzi mette a punto in libri quella la sua idea di giornale?
gni, prezioso volume di me- no che nasce fuori dalla capi- condizione di minorit rispet- nale locale non era pi la pale- che culminano nel manua- Una identit ma anche la ca-
morie senza retorica edito dal tale regionale e ha lambizio- to ai grandi quotidiani nazio- stra a misura dei piccoli po- le-vademecum pubblicato pacit di declinarla su ciascun
Comune di Livorno nel di- ne di avere una voce non loca- nali. tentati di questo o quel circon- per Editori Riuniti (Il giorna- territorio: ogni edizione Il
cembre 2013 di una insoli- le bens regionale. Nasce dalla l invenzione del giorna- dario, magari scimmiottando le) rovescia la tradizionale Tirreno di quella citt.
ta formazione partigiana com- periferia cio dalla con- le locale a misura di una idea quel che accadeva nel girone gerarchia informativa che dal Gi, ma quell'immagine
posta da uomini di diversi federazione di anime, come di Italia pi moderna: locale, superiore, quello della grande centro irradiava sui territori della Torre Pendente cos
paesi, italiani, polacchi, russi, direbbe il dottor Cardoso par- senza esser strapaesano. Lo- stampa: poteva essere il luogo tendenze e parole dordine. normale eppure un manife-
americani, anche austriaci e lando col giornalista Pereira cale, di servizio ma completo: in cui una comunit cerca la Sono le citt a raccontarsi: a sto programmatico che vale
tedeschi . se dovesse descrivere i diffe- era la scuola di Paese Sera del- propria narrazione, costrui- cominciare dalla minuta in- pi di un editoriale: dice che
Qualcosa del genere acca- renti campanili toscani li- la quale Lenzi era stato vicedi- sce in mezzo a mille spinte la formazione di servizio alla lo sguardo non rester al ripa-
dr anche un terzo di secolo dea di creare un polo di quoti- rettore. Lidentikit del proget- propria direttrice di marcia. quale Lenzi riconosceva un ro del recinto municipalistico
pi tardi, quando ri-ritorner diani locali che abbiano la for- to lo riassume cos lavvocato stata la pi grande opera- ruolo tuttaltro che margina- rinchiuso al calduccio della
a Livorno per dar vita a una za editoriale di una grossa Giuseppe Angella, che ha se- zione di allargamento del ven- le. Vogliamo chiamarla rivolu- piccola patria cittadina.
idea: far rinascere il giornale realt industriale e, al tempo guito il Tirreno fin dalla firma taglio delle fonti che sia mai zione? Forse s, anche se non Ci chiamiamo Il Tirreno.
della citt, farlo non pi come stesso, le radici ben dentro le che decret il passaggio della avvenuta, e ben prima che nasceva dal nulla: intercetta- Come il mare. E il mare un
qualcosa di circoscritto al pe- zolle dei propri territori. lal- testata dal petroliere Monti con lavvento dei social si teo- va quel convulso modificarsi orizzonte senza perimetro n
rimetro municipale ma per tra met del progetto di Mario alleditore Caracciolo (e in se- rizzasse la societ orizzonta- molecolare che metteva in dogane.
UNIONE EUROPEA
Fondi strutturali e di investimento europei

MARITTIMOIT FRMARITIME
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 5

di ELISABETTA GIORGI

P
Losservatorio del Paranal,
in Cile, allalba (credit Eso)
repariamoci a provare
le vertigini. Quelle pi
sane e profonde, che
ci aiutano a sentirci es-
seri umani nel conte-
sto pi grande possibile. Noi, mi-
nuscoli nellUniverso, eppure LA PAROLA
capaci di scoprire; esplorare li-
gnoto e perfino limpensabile.
In questo senso, il professor
Massimo Capaccioli, 73 anni,
SPERANZA
astrofisico, uno dei principali La parola con cui vorrei sinte-
esploratori del pianeta. Artefice tizzare il futuro SPERANZA,
di uno dei pi potenti telescopi a che lultima a morire. Il mon-
grande campo _ al Paranal, in Ci- do ha saputo fare strage di va-
le _ perno degli studi di astrono- lori conquistati con fatica e
mia allUniversit di Padova, al-
la guida per molti anni dellOs-
servatorio Astronomico di Capo-
MASSIMO CAPACCIOLI sangue, e oggi vilipesi da una
comunicazione effimera che
ha ucciso il senso del ridicolo e

Noi, figli delle stelle


dimonte, uneccellenza mon- dalle velenose armi dellecono-
diale. I suoi studi sono celebri in mia globale. Speranza dunque
ogni continente e ha ricevuto tri- che il futuro non ci ritrovi
buti eccezionali, tra i quali due schiavi anzich padroni del no-
lauree honoris causa in Russia. stro stesso progresso.
lui luomo che fa provare le verti- Massimo Capaccioli
gini al mondo.
Lastronomo, come Ulisse,
visto come un esploratore in
cerca dei confini del mondo. Fu
questa molla a muoverla?
Alla fine degli anni 50 mio
padre raccolse in un volume al-
La curiosit sul cosmo ci evita di vivere come bruti
cuni inserti della rivista Life,
pubblicati in Italia da Epoca.
Raccontavano con spettaco-
lari disegni la storia del
mondo fisico cos co-
me allora si conosce-
va. Il mio stupore di
allora stato la cau-
sa della scelta di
dedicare la vita al-
la ricerca. Ed
uno stupore rima-
sto intatto.
Correva lanno
1877 Quanto
era corto e stret-
to il cosmo, allepo-
ca in cui nacque Il Tir-
reno. Com cambiata
linvestigazione dello spa-
zio in 140 anni?
Nel 1877 lastrofisica era ap-
pena nata. Tra i suoi padri un ge- Sopra:
suita italiano, Angelo Secchi,
fondatore della moderna spet- Parla uno dei pi Massimo
Capaccioli
troscopia. Dopo oltre 20 secoli
di cieca obbedienza al verbo ari-
grandi astrofisici
stotelico che pretendeva la sepa-
razione tra il mondo celeste e
del mondo: A destra:

Sul mio Amiata


limmagine
quello terrestre, finalmente gli di una galassia
uomini avevano accettato lidea
ho scoperto
fornita
dellunit fisica del cosmo. Da dallEso,
cui lastrofisica: una grande rivo-
il senso del dovere
Osservatorio
luzione che in pochi decenni ci europeo
avrebbe permesso di intendere
come funzionano le stelle, come che mi ha portato Astrale,
organizzazione
nascono, come evolvono e co-
me muoiono, sdoganando cos a inseguire i che governa
i telescopi di
il pensiero scientifico dal ristret-
to seppur affascinante ambito misteri del cielo mezzo mondo
(credit Eso)
del Sistema Solare.
Poi scoprimmo le galassie. ni, gli zii come altrettanti babbi e mia famiglia paterna. Una uni- S, un percorso che impegna scienza annienta le barriere? Il cosmo, larte e la bellezza:
S: grazie a Friedman, Lemai- mamme, e i nonni, cos vecchi versit gloriosa, celebrata dal tutte le tue forze fisiche e menta- La scienza pura unattivit che rapporto ci vede?
tre, Einstein e Hubble, nellarco allora e cos saggi, nella li- passaggio del giovane Coperni- li. Devi sempre guardare in alto umana che non ha frontiere n Uno solo. Il fatto che lattore
di cinquantanni ogni tipo di pa- bert della natura, tra odori, sa- co e dallinsegnamento di Gali- e scacciare paura e stanchezza patria. Solo quella applicata, che sempre lo stesso, luomo, con le
radigma relativo alle grandi pori, immagini ed esperienze lei. a Padova che il genio pisa- per evitare errori fatali e crolli vale denaro e potere, rispetta i sue pulsioni, le sue passioni, le
strutture cosmiche era radical- che mi hanno segnato. Io sono no guard per la prima volta il nervosi. E quando cadi, devi sa- confini degli stati e delle lobbies. sue paure e linnata curiosit
mente mutato, lasciandoci ospi- maremmano, o forse dovrei dire cielo con un cannocchiale, spa- per ricominciare. A me capita- Da sempre lavoro in squadra che ci evita di viver come bruti.
ti di uno sterminato universo, amiatino, fino al midollo. Du- lancando le porte dellinfinito a to con il pi grosso progetto con astronomi di tutto il mondo. Quali sono i confini delluni-
nel quale il nostro ruolo sfuma rante le passeggiate dietro alle unumanit autoreferenziale e scientifico cui ho messo mano. forse il regalo pi bello che ho verso attualmente visibili?
sempre di pi, nellimmensit mura medioevali di Montenero incartapecorita. Ho avuto un Un incidente stava per vanifica- ricevuto dalla mia professione Quanto lontano sono andati e
misteriosa dello spazio-tempo. ho cominciato a guardare il cielo grande maestro nel professor re il sogno di dare allItalia una dopo la gioia della scoperta. possono arrivare gli scienziati
Come proseguir questo la- con curiosit; e seduto su una ta- Rosino. Un uomo daltri tempi bella macchina astronomica, la nelle loro osservazioni?
voro? vola di legno che una mia cu- che mi ha insegnato ad amare il pi bella del suo genere. Grazie *** Con i potentissimi occhi arti-
Forse le uniche genuine novi- gina ed io avevamo collocato sui mio lavoro anteponendolo a tut- a Dio, ho saputo tener duro, e al- Lei considerato anche un ficiali realizzati sulla terra o col-
t riguardano le componenti rami di un fico nellorto di non- to, affetti esclusi. Amava dire la fine, con laiuto determinante eccellente divulgatore scientifi- locati nello spazio, ci siamo spin-
oscure del cosmo, introdotte na per creare un piccolo mondo che siamo pagati poco cosa di alcuni bravissimi colleghi, ho co, attento ai giovani; e scrive ti molto vicini al Big Bang, cio a
per spiegare fenomeni inattesi e tutto nostro io ho cominciato verissima soprattutto per i giova- vinto. Ora dalle Ande cilene un di stelle sui quotidiani. Com quellistante iniziale da cui cre-
inspiegabili con ordinari compo- a tracciare nella mia mente di ni doggi per fare un lavoro telescopio tutto italiano ma ge- cambiata la comunicazione diamo sia emerso il mondo fisi-
nenti: materia ed energia del ge- bambino il percorso da seguire che faremmo comunque anche stito dalla pi grande organizza- astrofisica nel tempo? co. Il resto del cammino picco-
nere di quelle di cui abbiamo per onorare la mia terra. Si svi- gratis. E poi, come mio padre, zione astronomica del mondo, La big science, com oggi la- lo ma incredibilmente irto di dif-
esperienza sulla terra. Ci stiamo luppato in me quel senso del do- anche lui conosceva a memoria lOsservatorio Europeo Austra- strofisica, costa molto denaro. ficolt. Insomma abbiamo sco-
lavorando. Potrebbe uscirne vere che mi ha tenuto sveglio a la letteratura italiana che non le, esplora il cielo ogni notte se- Le risorse sono poche e c gran- perto molto, ma lignoto domi-
qualcosa di sconvolgente... ma inseguire le stelle, in cielo o da- smetteva di recitare mentre os- rena. Per esempio, in questi me- de competizione per accaparrar- na ancora e dominer sempre.
ancora presto per dirlo. vanti a un computer o a un fo- servavamo il cielo. Gli chiesi per- si stiamo studiando le immense sele. Ecco perch oggi la comu- La scienza solo un cammino
glio di carta, anche quando il ch consumasse la sua memoria praterie di materia che circonda- nicazione scientifica un vero e progressivo verso una meta che
*** sonno mi aggrediva.... con qualcosa che bastava legge- no le galassie dellammasso di proprio marketing, con astuzie, si sposta continuamente in
Come ricorda la sua infanzia Gli studi. Lamore per il cie- re, e lui mi spieg che i nostri Fornace. Come si sono formate? sotterfugi e colpi bassi. Per me la avanti. Fra altri 140 anni sapre-
a Montenero, sullAmiata? A lo, la scelta tra fisica e storia: ha grandi erano suoi compagni nei Per ora non lo sappiamo, ma la divulgazione costituisce invece mo molto di pi, e forse ridere-
quando risale il suo amore per vinto la prima. Perch? momenti di solitudine. Lastrofi- risposta a portata di mano... una forma di restituzione ai miei mo del sapere di oggi, ma sare-
le stelle? Il cielo amiatino ha Fisica e storia: mi piacevano sica, per, lho imparata in Te- Sempre che chi controlla i cor- concittadini del privilegio che mo comunque ancora occupati
avuto un ruolo in tutto questo? entrambe. Anzi, alla fine del li- xas da Grard de Vaucouleurs, doni della borsa in Italia non de- con il loro lavoro mi hanno con- a porci le medesime domande.
Lei tocca un tasto delicato, ceo credevo mi piacesse di pi la uno dei grandi del secolo scorso cida di strangolare definitiva- cesso di avere. anche un modo Da dove veniamo? Dove andia-
che controlla laccesso al vaso di seconda. Ma, costretto a sceglie- di cui mi onoro di essere stato al- mente ogni ricerca nel Bel Pae- per contribuire a moderare mo? E soprattutto, che diavolo ci
Pandora dei miei ricordi giovani- re, alla fine ho optato per il mio lievo e poi amico e collega. se. quellanalfabetismo scientifico facciamo qui? Non una con-
li, quando ogni estate significa- primo amore, lastronomia. Ho La ricerca scientifica un Ha ricevuto da poco due lau- che a mio avviso unautostra- danna, per. Anzi, forse proprio
va una vacanza di sogno in Ma- studiato alluniversit di Pado- cammino faticoso e spesso do- ree honoris causa in Russia, ha da per imbavagliare la democra- in questa perdurante incertezza
remma, tra gli amatissimi cugi- va, la pi vicina a dove viveva la loroso, vero? lavorato in tutto il mondo. La zia nel mondo. sta il sale della vita.
6 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

di NICOLA STEFANINI

I
nsegna Storia della lingua italiana allUni-


versit del Piemonte Orientale e da tre an-
ni il primo piemontese dalla fonda- La lingua
zione nel 1582 a presiedere lAccade-
mia della Crusca, la massima istituzione, dei giornali
insieme alla Societ Dante Alighieri, che si oc- ha preso
cupa del nostro italiano. Claudio Marazzini, 68
anni, torinese, la Toscana laveva probabilmen- il posto della letteratura
te un po nel suo destino. Ci veniva gi quan- e oggi il miglior
do era un liceale, in motocicletta, per anda-
re al mare lIsola dElba e per sentir suona- modello che abbiamo
re quella lingua che gi amava intensa- di comunicazione
mente, l nella culla dove era nata.
Adesso almeno fino a tutto maggio di alto livello
quando scadr il suo primo mandato
divide il suo tempo fra le Langhe e
la villa medicea di Castello, a Firen-
ze, dove ha sede lAccademia della
Crusca. E quando gli impegni di la-
voro gli lasciano un po di tempo
libero, non si lascia sfuggire una
puntata verso il mare toscano:
lElba ancora, o lIsola del Giglio.
Ma il tempo libero, confessa,
davvero poco. Quando ho as-
sunto la presidenza della Crusca
dice sorridendo non immagi-
navo che avrei imparato un nuo-
vo mestiere: quello del manager,
perch di questo in fondo si trat-
ta. E di fare firme su firme occu-
pandomi di una quantit di cose LA PAROLA
che non sapevo, come, per esem-
pio, fare un piano di adeguamento
della sicurezza. E tutto questo per
puro volontariato, ci tengo a precisar-
GLOBALIZZAZIONE
lo, perch gli accademici della Crusca La parola che mi viene in men-
non hanno alcun compenso, n gettoni te se penso al futuro globaliz-
di presenza. zazione. Non tanto per accet-
tarla cos come , con le conse-
*** guenze che ha adesso, ma per
interpretarla in una maniera
Allora professor Marazzini, come sta la lin- diversa: un concorrere di ener-
gua italiana oggi? gie di tutti i popoli, di tutte le
La lingua italiana sta bene, gli italiani un po nazioni, non intesa a distrugge-
meno. La lingua ha i suoi secoli di storia glorio- re ogni identit locale, ma con
sissima e guastare una tradizione di secoli dif- la collaborazione su obiettivi
ficile. Poi oggi ci sono tanti problemi legati alla importanti. Una globalizzazio-
lingua. Basta prendere lattivit dellAccademia ne intelligente.
e si vede subito. Per esempio, dal 2012 che ab- Claudio Marazzini
biamo un contenzioso aperto sul fatto che il Po-
litecnico di Milano aveva deciso di abolire lita-
liano nei corsi avanzati e nei dottorati. Un tema
delicato e importante che non sarebbe mai ve-
nuto fuori nei secoli passati. Se gli italiani deci-
dono improvvisamente di ridurre la portata e il
peso della loro lingua, che devo dirle, non cer- CLAUDIO MARAZZINI

Litaliano sta bene, per...


to colpa della lingua. Un altro caso che stiamo
seguendo come Accademia quello dellallar-
me lanciato da alcuni studiosi sul fatto che gli
studenti italiani non sanno scrivere. Ne nato
un dibattito molto polemico, con gruppi che
esprimono opinioni opposte. Io credo che ser-
va una conciliazione, in fondo la preoccupazio-
ne di tutti che i giovani sappiano scrivere.
inutile mettersi a litigare su situazioni che certa-
mente esistono, perch quello che stato de-
nunciato vero, ma sono situazioni che forse
Presente e futuro della nostra lingua con il presidente della Crusca
sono state anche un po esagerate. Spesso si
portati a dare importanza ai casi peggiori, ma Torniamo a oggi: come adesso, secondo
anche vero che ci sono tanti studenti che scrivo- lei, la lingua dei giornali? Conforme alla no-


no bene. Insomma, il tema lingua e scuola co- stra societ, troppo alta, troppo bassa...
me si pu capire uno di quegli aspetti che Il neologismo Unantica Va premesso che non c una sola lingua dei
spesso al centro dellattenzione dellAccade- edizione giornali, perch c la lingua della cronaca,
mia. pi bello del quella dello sport, quella degli articoli di grande
LAccademia della Crusca dunque attenta secondo me Vocabolario impegno. Ecco, se prendiamo la lingua degli ar-
allattualit. della Crusca ticoli di grande impegno, quello ora il miglior
Molto attenta. E interviene mettendo in di- petaloso perch modello di lingua. Perch oggi non pi la lette-
scussione i propri temi del mese, che sono un per lAccademia ratura, come stata per secoli, il modello pi al-
po il nostro articolo di fondo. In questo modo to e dominante di lingua. Oggi i romanzi e le
per esempio abbiamo avuto modo di interveni- diventato come opere di letteratura esprimono una lingua vici-
re di recente a proposito della legge regionale un biglietto da visita na a una colloquialit abbastanza modesta,
della Lombardia che dichiarava che il lombar- non proponibile come modello per uno scam-
do una lingua. Noi abbiamo detto che una per farsi conoscere bio elevato di comunicazione linguistica. Certe
stupidaggine: il lombardo una lingua non lo di parti dei giornali rappresentano decisamente
sicuro, al massimo pu esserlo il milanese, o il un modello migliore, pi vicino alla saggistica.
bergamasco. Il lombardo non esiste, nel senso E invece, professore, della lingua della Rete
che i dialetti lombardi sono molto diversi fra lo- che che cosa pensa?
ro: il lombardo dunque un insieme di idiomi un po lo stesso discorso dei giornali, solo
di versi, ma non certo una lingua. possibile, per non va dimenticato che c an- litaliano parlato. Per capire la situazione ci so- che offre pi spazi. Compresi i maggiori spazi
Spesso voi accademici della Crusca venite che quellaltra parte dellAccademia che mol- no i dati di Tullio De Mauro, poi corretti da Arri- che attraverso i social si sono aperti a una collo-
definiti guardiani della lingua, una defini- to accademica ed ugualmente molto impor- go Castellani: al momento dellunit dItalia gli quialit molto molto bassa. Per dirla con Um-
zione in cui vi riconoscete? tante per quello che facciamo. italofoni, quelli in grado di tenere una conversa- berto Eco, la colloquialit degli imbecilli. Ma
Non credo che questa definizione piacereb- Ora una delle vostre battaglie pi popolari zione in italiano, in tutto il Paese erano il 2,5 per non colpa della Rete, gli imbecilli cerano an-
be a tutti gli accademici della Crusca. Gli acca- quella contro labuso di parole straniere. cento secondo De Mauro, per Castellani il 10 che prima, adesso con Internet si vedono di
demici sono reclutati fra gli studiosi della lin- Certo, il lavoro del gruppo Incipit che si oc- per cento. Castellani calcola in modo diverso pi. La Rete comunque una cosa meraviglio-
gua, quindi se la categoria scelta quella di stu- cupa di suggerire i termini italiani, che esisto- proprio i toscani. De Mauro non conteggiava sa, bisogna orientarsi negli spazi giusti dove at-
dioso allora tutti sono contenti e tutti trovano no, invece di usare parole straniere. E questo so- come italofoni i toscani che non avevano alme- tingere informazioni; se vado nei siti giusti, la
laccordo. Perch la lingua sembra una cosa prattutto nelle leggi come negli atti istituziona- no studi oltre le elementari, invece Castellani Rete una risorsa straordinaria. E l la comuni-
semplice, ma invece un campo molto vasto. li. Un lavoro che potrebbe diventare anche pi dice che in Toscana anche un analfabeta era in cazione a un livello alto. Se uno va nel sito del-
Allinterno dellAccademia per esempio convi- popolare se riusciremo, spero lanno prossimo, grado di parlare italiano, e mi sembra che un la Crusca, per esempio, qualcosa trova....
vono due anime principali: quella filologica, a realizzare un sito dedicato. po di ragione ce lha. Tutti gli altri parlavano i Un ultima cosa, il neologismo pi bello di
che si vede meno allesterno perch fare ledi- vari dialetti. Gi una decina danni dopo lunit, questi ultimi anni secondo lei quale ?
zione dei testi antichi o occuparsi dellitaliano *** le cose stavano cambiando in modo anche bru- Per noi della Crusca certamente petaloso.
medievale raramente fa andare sui giornali, poi Andiamo al 1877, quando nacque Il Tirre- tale, grazie alla burocrazia sabauda, alla leva ob- Non so quanto durer perch linvenzione di
ci sono accademici attenti alla lingua contem- no. Non era molto che Manzoni era andato a bligatoria e alle scuole reggimentali delleserci- un ragazzino, per nellottica di fare conoscere
poranea o alla politica linguistica che hanno risciacquare i panni in Arno: ecco, che lingua to dove se uno era analfabeta gli insegnavano la Crusca, stato il cavallo di Troia, il biglietto
maggiori opportunit di contatto e di rapporto era quella di allora rispetto a quella di oggi? un po di italiano. Era insomma cominciato da visita per dialogare anche con i pi giovani e
col vasto pubblico. Io stesso mi sono molto im- Da voi in Toscana era certamente una lin- quel percorso che ci ha portato oggi ad avere il far conoscere le nostre attivit.
pegnato per far conoscere lAccademia il pi gua meno diversa da quella attuale, perch era 95 per cento di italofoni. RIPRODUZIONE RISERVATA
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la parola

ARTE
Luomo ha bisogno di esprimersi
attraverso mezzi artistici: avre-
mo larte anche nel futuro.
Gillo Dorfles

Angelo Dorfles
detto Gillo
nato a
Trieste il 12
aprile 1910
critico d'arte,
pittore,
filosofo,
docente
di estetica

di JEANNE PEREGO Larte di oggi molto legata alla moda, al costu-

I
l decano dellestetica italiana del Novecen-
to, critico darte, pittore, filosofo, anche poe-
me e al divertimento, e quindi non ha le caratteri-
stiche essenziali che dovrebbe avere. Quelle di ri-
farsi sempre alla costante artistica del momento.
GILLO DORFLES

Estetica e lingua
ta. Ma sempre in maniera eccentrica, non Che cosa per lei il futuro?
convenzionale, un unicum nel panorama Il mio futuro riguarda solo me stesso.
culturale italiano. Personaggio ironico, stra- E il futuro dellarte?
vagante, autodidatta di successo, in tutta la sua Luomo ha bisogno di esprimersi attraverso
lunga attivit Gillo Dorfles non hai mai smesso di dei mezzi artistici, che possono essere pi o meno
riflettere sul divenire delle arti. La sua stata una efficaci e che fanno parte della sua personalit.

La Toscana
costante apertura al presente per intercettarne e Quindi rispetto alle istallazioni e ai video di og-
anticiparne le evoluzioni e gli sfaldamenti, tanto gi sopravviveranno anche tele, pennelli e colori?
nella pittura quanto nel design, nellarchitettura Credo che pi o meno ogni mezzo artistico
ma anche nella moda e nei comportamenti della destinato a sopravvivere secondo le sue particola-
societ. Un intellettuale che ha sempre voluto es- rit tecniche, manuali ed espressive. Certo non c
sere up to date, come ha scritto qualche anno fa. I pi spazio per la pittura figurativa.
suoi libri, da Le oscillazioni del gusto a Il diveni- Gi nel 1968 lei ha iniziato a riflettere sul ki-

un miraggio
re delle arti fino a Irritazioni - Unanalisi del co- tsch, elevandolo a categoria estetica. Che valore
stume contemporaneo, sono dei classici per chi ha ora il kitsch e che valore avr nel futuro?
vuole capire i sentieri dello stile. Il kitsch entrato ormai a far parte della nostra
Ora, a 107 anni di et, Gillo Dorfles inizia a mo- civilt e quindi continuer ad avere vita anche in
strare segni di stanchezza fisica. Ha qualche pro- futuro. Anche allinterno delle espressioni artisti-
blema dudito, per cui per intervistarlo si rivela che, senza dubbio. C il buono e il male anche
prezioso laiuto del nipote Piero Dorfles, il critico dentro allarte. E quindi anche il kitsch continuer
letterario noto al grande pubblico per la conduzio- il suo dubbio cammino.
ne in tv di Per un pugno di libri. Ma quando ini-
zia a parlare di gusto, di arte e di bellezza, il vulca- ***
nico intellettuale che ha insegnato allItalia cos il Parliamo di Toscana. Lei ha una casa nella no-
kitsch, dimostra una attenzione alla quotidianit stra regione, vero?


che il passar degli anni non riuscita a scalfire. S, ho una casa di campagna a Lajati-
co. Sin dalladolescenza, quando an- la regione
*** davo in vacanza a casa degli zii
Lei si definito un fenomenologo del gusto; sulla costa, per me la Tosca- che rispecchia
che cosa intende con questa definizione? na stata una specie di mi- meglio le
La costante del gusto mi ha interessato fin raggio da raggiungere.
dalladolescenza, perch il gusto non solo qual- Sono sempre stato at- qualit sociali e artistiche
cosa di frivolo legato alla moda, ma qualcosa di tratto dalla sua evo- del nostro Paese.
intimamente legato alla morale delluomo. luzione linguistica
Quindi la fenomenologia del gusto non riguar- e paesaggistica. E la sua lingua resta
da solo lestetica ma anche lessenza delluomo? Senza dubbio la la pi evoluta anche oltre
Certo, non solo estetica ma proprio essere regione italiana
immersi in una societ in maniera efficace. Tutte pi significativa lerudizione della gente


le sfumature del gusto sono un fatto sociale che di quelle che so-
merita di essere studiato. no le qualit del Il gusto?
E quale il gusto dei nostri giorni? Paese, sia quelle
Oggi non abbiamo pi il gusto di unepoca pre- sociali che, soprat- qualcosa di
cisa, esistono tantissimi gusti. Perch dal Nove- tutto, quelle artisti- legato alla
cento non esiste pi un gusto definito dal mondo che.
erudito degli intellettuali. A proposito di evo- morale umana. E il gusto
Quindi esiste un gusto popolare pi diffuso di luzione della lingua, co- popolare stato
una volta? sa ha trovato di affasci-
Da sempre esiste un gusto popolare, ma oggi nante nel parlar toscano? sostituito da qualcosa
direi che stato sostituito da un gusto pi coltivato Mi ha sempre colpito il fatto di pi raffinato,
e legato allo studio. Una volta il gusto era legato so- che la lingua parlata in Toscana fos-
lo alla moda o al divertimento. Oggi chiunque ab- se cos pi evoluta che nel resto del Pae- collegato allo studio
bia fatto degli studi un po elevati si rende conto se. In genere la popolazione, anche quella non
che il gusto una costante della civilt del nostro particolarmente erudita, ha unimpostazione lin-
tempo. guistica che la distingue da quelle delle altre regio-
Cosa pensa dellarte di oggi? C qualcosa che ni italiane. La fa sembrare pi colta e pi evoluta di
la disturba? quanto magari non sia.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 9

i direttori roberto bernab


Il racconto dei fatti,
leredit del passato,
ROBERTO BERNAB, una lunga
carriera al Tirreno, ora direttore
editoriale del gruppo Finegil la libert delle idee

di ROBERTO BERNAB giornale iper-locale, con una redazione Questa lunga stagione ho avuto il pri- grande spirito di squadra, con la libert

N
in ogni area omogenea, con una coper- vilegio di viverla passo dopo passo: colla- straordinaria, unica, che lEditore ci ha
on c un giornali- tura comunale senza precedenti. Nella boratore a Viareggio, poi capo della re- sempre dato come la cosa pi naturale,
smo di serie A e uno Toscana dei campanili, delle micro iden- dazione della Versilia con colleghi che anche nei momenti pi difficili. La rifor-
di serie B. Ma se an- tit profonde, Il Tirreno arriva prima di saranno/sono negli anni colonne di que- ma della grafica del giornale, il passag-
che ci fosse, la mas- tutti della politica, che poi inaugurer sto giornale e non solo, e nel 2000 il salto gio alla stampa interamente a colori
sima serie quella la stagione dei sindaci eletti direttamen- alla vice direzione a fianco di una giorna- che emozione quel primo numero atte-
di chi fa cronaca locale. te e della concorrenza editoriale a ca- lista fulminante come Sandra Bonsanti, so con una grande festa in redazione ,
La chioma bianca, i modi garbati, il pire il valore di dare voce ai territori, di appassionata e testarda, capace di mi- linnovazione digitale spinta riallaccian-
sorriso e la battuta tagliante, Mario Len- offrire anche alla comunit pi piccole scelare i linguaggi e i livelli mettendo le dosi a quella capacit di visione che a
zi era un gigante per chi a inizio anni Ot- uno spazio di rappresentanza, di costrui- persone sempre al centro. E aiutato in met anni Novanta aveva diffuso lallora
tanta entrava timidamente nel mondo re una relazione diretta strettissima. Si questa avventura dalla saggezza e dal so- condirettore Claudio Giua (e a ottobre il
del giornalismo locale, nel mondo del aprono redazioni, aumentano le edizio- stegno umano di Nino Sofia, il condiret- Tirreno. it festeggia 20 anni! ). una sfi-
Tirreno. ni, cresce il numero dei giornalisti e dei tore, un amico che ci ha lasciato troppo da che ci costringe a rivedere la relazio-
Con un azzardo avevo lasciato appe- fondamentali collaboratori di paese. presto. Poi spalla a spalla, ancora vicedi- ne con i lettori/utenti, a ripensare temi e
na ventenne la collaborazione con La rettore, di Bruno Manfellotto, una delle tecniche di scrittura, a lavorare sempre
Nazione allora giornale di gran lunga *** grandi firme del giornalismo italiano, di pi, su pi piattaforme. E a fare i conti
quotidiano leader in Versilia e in Tosca- C unenergia incredibile che da Li- brillante e raffinato, capace di iniettare con la necessit di gestire le difficolt di
na spinto da un amico, Giuliano, che vorno sale per i rami di una Toscana do- dentro di noi un po della sua lunghissi- modello economico che attanagliano
12 gennaio non ringrazier mai abbastanza, che in ve Il Tirreno diventa sempre pi diffuso, ma esperienza nei settimanali. tutta linformazione mondiale.
2012, una sera di pioggia in centro a Pietrasan- sempre pi il giornale leader ribaltando
il Tirreno ta mi aveva convinto: un giornale in pochi anni tradizioni e rapporti di for- *** ***
festeggia combattivo, in crescita, sar una grande za consolidati. E c uno spirito che ani- Ecco il giugno 2009 e la decisione Quello spirito del Tirreno fatto di
un traguardo: avventura. ma la redazione: uno spirito garibaldino dellEditore di affidarmi la direzione del amore viscerale per la testata, di lealt
nasce il Un anno dopo con allarchivio le in- come quello della fondazione, una pas- giornale. Una sorpresa enorme, unemo- interna, di attenzione per i propri lettori
giornale dimenticabili strigliate del primo diretto- sione civile che la lotta per la sopravvi- zione straordinaria, un peso che toglie il ovunque siano, di consapevolezza del
tutto a colori. re Magagnini e di alcuni dei grandi venza nel 1977 quando Monti aveva sonno. La sfida di guidare il giornale do- ruolo sociale e dunque della necessit di
(Pentafoto) dellufficio centrale (e chi dimentica gli deciso di chiudere il giornale aveva ul- ve sei cresciuto, un pezzetto alla volta, sbagliare il meno possibile stato il
sguardi, i consigli, le urlate di Carlo Puc- teriormente rafforzato e che si trasmette con colleghi diventati amici, e con le dif- collante anche di questa ultima fase.
ciarelli, Alfredo del Lucchese, Alfredo a chi arriva dopo; il senso di una grande ficolt che comporta esserne ora il diret- leredit lasciata prima alla passione
Pierucci, Augusto Vivaldi e gli altri non responsabilit che compete a chi fa que- tore. Sono gli anni della grande crisi eco- giornalistica ostinata di Omar Mone-
me ne vogliano se non li cito ma li ricor- sto lavoro. Un attaccamento straordina- nomica internazionale. Ma anche, per stier, e oggi a Luigi Vicinanza, un grande
do) con cui avevo lavorato per qualche rio alla testata. Le ore di lavoro non ci linformazione, gli anni dellavvio di un professionista con un bagaglio di espe-
mese lincontro con Mario Lenzi, luo- spaventano, la crescita continua delle cambiamento strutturale nei consumi rienze ricche e ampie e un amore pro-
mo che aveva accompagnato il passag- copie vendute benzina sulla voglia di delle notizie. Dilaga il web, non c pi fondo per la cronaca delle citt, chiama-
gio del Tirreno allinterno del Gruppo esserci sempre e ovunque. Una macchi- rendita di posizione neanche per linfor- to con tutta la redazione a fare i conti
Espresso e la nascente catena di giornali na che corre veloce con entusiasmo, si- mazione locale; c solo il dovere di pro- con un modo nuovo di consumare lin-
locali ed era tornato a fare il direttore per curezza (certo anche commettendo er- vare a innovare dentro paradigmi cultu- formazione in un mondo mai cos glo-
un breve periodo. Ecco il colloquio nella rori, ovviamente, ma imparando ad am- rali cambiati, riferimenti economici ap- cal. E lo fa ripartendo proprio da una-
sua stanza con il respiro trattenuto, la metterli e riparare), ostinazione nelle pesantiti, piattaforme digitali che diven- pertura nuova, propositiva, stimolante,
sua idea di giornalismo che sar un faro battaglie locali, nelle sfide alle istituzio- tano oligopoli decisivi. E dentro una so- verso i cittadini. Perch in una societ
per me del senso di questo mestiere in ni, nel racconto dei fatti. E prende il me- ciet, comprese le mille Toscane, che la destrutturata possono trovare, e stanno
provincia Pensa a quanto un buon glio dagli straordinari direttori che si suc- globalizzazione costringe a ripensarsi trovando, in un brand informativo auto-
giornalista pu incidere sulla vita di una cedono (Luigi Bianchi, Ennio Simeone, giorno dopo giorno, a ritrovare nuove ra- revole forse lunico punto di riferimento
comunit e quanto poco pu farlo a li- Sandra Bonsanti), con una non ordina- dici di identit di fronte a dinamiche de- per vivere consapevolmente nella pro-
vello nazionale, insistette , il primo ria capacit di trasferire una certa idea di cisionali che sono sempre pi disem- pria comunit. Guardando cos avanti
contratto ed eccomi piccolo ingranag- giornalismo per riprendere una bella bedded, per dirla con il sociologo An- con un podi fiducia.
gio di un progetto che avrebbe segnato il frase di Ezio Mauro per la sua Repubbli- thony Giddens, dai poteri locali. Ecco perch al Tirreno gli anni non pe-
giornalismo locale italiano. lidea di un ca nei passaggi generazionali. So che ci abbiamo provato, con un sano. Auguri!
10 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

La Toscana splendore e
fierezza, tradizione
secolare, astuzia,
modernit. Livorno
invece un territorio
misterioso e rassegnato.
Si compiace di essere
un mondo a parte,
bello e terribile...
di CRISTIANA GRASSO

L
a Toscana nel cuore,
senza tante smance-
rie per, perch Pao-
lo Virz appunto to-
scano e livornese nel
genio oltre che nellanima e
non ama salamelecchi e omag-
gi di maniera. Paolo Virz, anni
53, marito dellattrice Micaela
Ramazzotti, regista dalla mano
lieve quanto amara e beffarda,
commedie drammatiche che
fanno ridere e piangere ma so-
prattutto pensare e rimugina-
re: una dozzina di film e un cre-
scendo di successo e consensi.
Con La pazza gioia e quella
fuga di due femmine folli e te-
nerissime in giro per la Tosca-
na, ha conquistato Can-
nes, il mondo e i Da-
vid di Donatello.
Ora sta prepa-
rando luscita
negli Stati
Uniti del suo
nuovo film
girato appun-
to in Ameri-
ca, The Leisu-
re Seeker: la
marca di un cam-
per, quel camper
infatti il mezzo di unaltra
struggente e incredibile fuga,
quella degli anziani coniugi in-
terpretati da Helen Mirren e
Donald Sutherland. Ma nellA-
merica dove ha lavorato e crea-
to legami professionali, a Ro-
ma dove abita, dentro al mon-
do grande che lo ha accolto a
braccia aperte c sempre il
suo piccolo mondo antico: la
sua Toscana, la sua Livorno.
I 140 anni del Tirreno sono
anche unoccasione per fare i
conti con vizi e virt della no-
stra regione. Da Roma, da
emigrante speciale, cosa ve-
de di bello e di brutto quando
guarda verso la nostra terra?
Ma stiamo parlando di To-
scana o di Livorno? Perch non
proprio la stessa cosa. La co-
PAOLO VIRZ

Il set della mia vita


sa speciale, magnifica e terribi-
le di Livorno che un mondo
a parte. La Toscana splendo-
re e fierezza, tradizione secola-
re, astuzia, modernit. Livorno
invece quel territorio miste-
rioso che ho provato a raccon-
tare con certi film e verso il
quale continuo a nutrire il sen-
timento controverso che si pro-
va verso un genitore: amore e
strazio mescolati. Dolcezza e storia? no dorme mai. La immagino
malinconia per la luce strug- Ma questa lintervista pi piena di fervore, di odori inten-
gente di quella citt, il vento impegnativa alla quale sia mai si, di bar affollati, di case di tol-
che sa di sale, lo spirito causti- stato sottoposto! Proviamo ad leranza e di studi di pittori. Tut-
co delle persone, che per na- essere allaltezza. Nel 1877 Ro- to il contrario di quel languido,
sconde una specie di rassegna- ma era capitale da qualche an- pigro paradiso per pensionati
zione, il rimpianto per un mito- no, a Livorno Giuseppe Bandi che la Livorno di adesso.
logico passato che ancora tie- fondava Il Telegrafo mentre la livornese. E a Livorno i
ne vivo un orgoglio sempre pi citt ex-porto franco si moder- Tirreno sempre stato unisti-
acciaccato nizzava, lenergia elettrica co- tuzione. Infatti nei suoi film
La Toscana una regione minciava a diffondersi nelle ca- c spesso un riferimento al
da film che aiuta lo svolger- se, dalla vocazione commercia- giornale...
si del racconto cinematografi- le si pass a quella industriale, Quando ero bimbo il Tirre-
co? Perch la sceglie cos spes- il nord della citt sinfitt di ci- no, o il Telegrafo, erano sempli-
so come location? miniere fumanti, di fiumane di cemente il giornale. Da licea-
Mah, guardi, soprattutto Le locandine di tre dei film pi amati firmati da Paolo Virz: Ovosodo, Ferie dAgosto e la Pazza gioia operai in bicicletta, mentre al- le divent il quotidiano dove si
perch il palcoscenico di una tre migliaia di operai converge- andavano a leggere i resoconti
commedia umana che per me posso, radunare certi volti, cer- della morte, del vuoto? to un Dio buono che predispo- vano verso i Cantieri Orlando delle manifestazioni studente-
ha un sapore familiare. Spesso te persone, i molti talenti che Paura della morte? Mac- ne destini, inferno e paradiso, richiamati dalla sirena che an- sche....
nel concepire una storia ho li- stanno da queste parti, che ho ch, comincio ad esserne cu- ma lanima esiste, lo sento. E nunciava linizio del turno. Esi- Lei bambino a Livorno. Co-
stinto di portarmela sotto casa, la sensazione siano tutti miei rioso. Chiss com, se si spe- da qualche parte andr, maga- stesse la macchina del tempo, sa le hanno dato e cosa le han-
quella casa antica che in realt parenti. gne tutto allimprovviso, o se fi- ri ad incontrare altre anime mi piacerebbe molto dare no tolto questa citt e la To-
ho abbandonato, chiudo gli oc- 140 anni sono pi di una vi- nalmente si accende qualcosa? perdute. unocchiata alla Livorno otto- scana?
chi e sento il suono di quelle ta. Riesce a pensare al tempo Non sono religioso, purtrop- Come si immagina il 1877? centesca, che Dickens descri- Livorno mi ha dato un sen-
voci. Mi fa piacere, quando che corre senza aver paura po, nel senso che non mi aspet- Quanto valgono 140 anni di veva come la citt dove nessu- so di appartenenza, vissuto in
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 11

Il Tirreno? Per tutti noi


in famiglia era il giornale.
E al liceo divent il luogo
dove leggere delle
manifestazioni
studentesche. Del 1877,
quando nacque, immagino
operai in bici, studi di pittori
e case di tolleranza...
lici.
Insomma non si concilia
con la sua idea di democra-
zia?
Unidea della democrazia
forse figlia del secolo scorso,
dove ci sono dialettiche esplici-
te e trasparenti, ci si confronta,
si vota, si eleggono organismi,
segretari, rappresentanti. Cos
come non mi piaceva il parti-
to-azienda di Berlusconi non
pu piacermi il partito-azien-
da di Casaleggio. Non credo
allideologia della democrazia
diretta che si traduce in clic su
piattaforme gestite da ununi-
ca azienda privata, continuo a
preferire la cara vecchia demo-
crazia rappresentativa, che sa-
r un sistema analogico e vinta-
ge e avr tanti brutti difetti
ma, come diceva Chur-
chill, non se ne co-
nosce finora uno
migliore.
E che futuro
vede per i suoi
figli cio che
mondo immagi-
na li accoglier
da adulti?
Vorrei che non
prevalesse il pessimi-
smo che a volte mi assa-
le. Auguro ai miei figli un mon-
do con meno muri e senza que-
Paolo Virz sto perpetuo senso di emergen-
legge za e di guerra. Tira una brutta
Il Tirreno aria, ogni sera c un pestaggio
durante tra ragazzi, sedicenni, diciot-
una pausa tenni, avete letto, avete senti-
del festival to? Auguro ai miei figli un mon-
Europacinema do pi pacifico, pi tollerante,
a Viareggio pi gentile.
(foto Paglianti) Lei un personaggio molto
geloso della sua privacy. Co-
me gestisce la nuova comuni-
cazione, Facebook, Twitter?
Come concilia privacy e ne-
cessit di esserci?
Una bacheca Facebook per-
sonale non lho mai avuta, mi
sembrava patetico, non essen-
do pi adolescente da un pez-
Quattro frasi dai suoi film (...e una citazione) zo. Mi capitato di avere un
profilo Twitter ma lho cancel-
lato quando mi son reso conto
Dallamore di una mamma come la nostra, purtroppo o per fortuna, non c via di scampo che i giornali, che evidente-
BRUNO (VALERIO MASTANDREA) LA PRIMA COSA BELLA[/SCHEDACHIARA] mente spesso non sanno come
riempire le pagine, riportava-
Luomo lunico animale che sa arrossire... lo dovrebbe fare pi spesso. no le sciocchezze che mi capi-
CATERINA VA IN CITT[/SCHEDACHIARA] tava di scrivere come se fosse-
ro notizie di interesse pubbli-
co.
LA PAROLA Ma dove si trova la felicit?
Girare in America stato
Nei posti belli, nelle tovaglie di fiandra, nei vini buoni, nelle persone gentili.
BEATRICE (VALERIA BRUNI TEDESCHI) LA PAZZA GIOIA un salto di qualit? Era emo-
zionato? Da My name is Tani-
APERTO Dice che la malinconia non altro che una forte presenza nel cervello di un neurotrasmettitore no girato oltreoceano allini-
zio del 2000 quanta acqua (e
che si chiama serotonina. E succede che si ciondola come foglie morte e un poci si affeziona a
Aperto, ovvero il contrario di questo strazio e non si vorrebbe guarire pi. quale acqua...) passata sotto
chiuso, ad un mondo che per PIERO (EDOARDO GABBRIELLINI) OVOSODO i ponti?
la paura costruisce muri e divi- Sono andato in America a
sioni preferirei disponibilit Ho unidea molto artigianale dellispirazione, del concepimento, di quella cosa anche un fare un mio film, il film di un re-
mentale e curiosit pacifica. poromantica che lispirazione artistica: per me conta lavorare. gista italiano ambientato sulle
Paolo Virz (PAOLO VIRZ) strade della East Coast ameri-
Il Telegrafo in una scena de La prima cosa bella cana. Unesperienza faticosa
per me che soffro di disturbi
modo conflittuale, ma che in Ma che ne so, non chiedete- questa disistima? Tra laltro il non comincia certo dallepoca poi decidono in due), per il del sonno, non ho smesso
qualche modo ha determinato lo a me. Mi piacerebbe che Li- sindaco di Livorno Nogarin e attuale a 5 Stelle e che ovvia- tratto demagogico, per una neanche dopo mesi di soffrire
quella cosa interiore che po- vorno volesse bene ai suoi arti- lassessore alla cultura Belais mente non riguarda soltanto narrazione facilona e mistifica- il jet lag. Ma filmare la perfor-
tremmo chiamare identit. sti, ai suoi talenti, quando inve- le hanno fatto le congratula- Livorno. Mi dicono peraltro toria che divide lItalia in noi e mance di una leggenda della
Adesso che ci torno poco, ce, quei pochi anche se bravis- zioni per i David conquistati che quel Movimento, al contra- loro, da una parte gli eroi one- New Hollywood come Donald
quando ci torno ho un senti- simi che son rimasti mi sem- da La pazza gioia. rio di Roma dove sembra conti- sti vendicatori dei cittadini, Sutherland e di un talento su-
mento di allarme, come se bra vivano un sentimento di Guardi, nulla di personale, guo allanima nera, fascista, dallaltra il marcio e la corru- blime come Helen Mirren sta-
avessi timore di non ricono- emarginazione, sminuiti dalle- davvero. Anzi visto che lei mi tassinara e casapoundista, a Li- zione indistinta. Per essere in- to elettrizzante. Nel racconto
scerla. Come una madre, una terno spirito di canzonatura ha spiegato che sindaco e as- vorno ha invece tratti pi di si- somma soprattutto una formi- dellavventura di Ella e John, i
zia, una nonna che invecchia- che il tratto rilevante del ca- sessore mi hanno rivolto paro- nistra, e la cosa non pu non dabile macchina di propagan- protagonisti di The Leisure
ta e rimbambita e che a sua vol- rattere locale. le affettuose io li ringrazio ri- farmi simpatia. Ma il Movi- da, spesso aggressiva, che nega Seeker, abbiamo provato a me-
ta non ti riconosce. Non un mistero: il Movi- spettosamente. Mi capitato mento di Beppe Grillo franca- dignit a chi la pensa in modo scolare commedia e tragedia,
Quali politiche per la cultu- mento 5 Stelle, che oggi gover- piuttosto di fare ragionamenti mente non mi convince per diverso e che sembra lavorare lacrime e risate, come in fondo
ra servirebbero? In Toscana na tra laltro anche Roma e Li- generali a proposito del decli- tante cose, per un deficit di de- ad alimentare la rabbia e la fru- ho sempre cercato di fare con i
ma non solo. vorno, non le piace. Perch no della classe dirigente, che mocrazia (si clicca, si clicca ma strazione di tante persone infe- miei film.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 13

i direttori omar monestier


Lorgoglio e la storia:
un giornalismo
OMAR MONESTIER,
direttore del Tirreno dal 19
ottobre 2014 al 27 luglio 2016
che non conosce paura

di OMAR MONESTIER quartierino con dentro un aeroporto, ta una dozzina di versioni dello stesso

A
un candidato consigliere al- La spina dorsale una torre, tre universit e la contrappo-
sizione permanente fra gruppi di pote-
giornale tutte differenti eppure tutte
coerenti con uno stesso stile, una iden-
le elezioni regionali tosca-
ne, un omone che voleva ri-
del Tirreno fatta re.
Pontedera e il resto della provincia
tica scuola professionale.
Si dice che il tempo sublimi il ricor-
solvere a colpi di offese
ogni confronto dialettico
di territori, fin su, negli avamposti eroici di Prato,
Empoli, Montecatini e Pistoia.
do. Non so dire. Sublime stato di cer-
to il mio brevissimo periodo al Tirreno,
Alcune col giornale, risposi: lei pu denigrarci,
se crede. Ma se lei esiste, a Livorno, la
di differenze Me ne rendo conto di nuovo, mentre
lo scrivo. Essere il direttore di un gior-
chiamato a gestire una fase di travaglio
dopo che altri, prima di me, avevano
e di coerenze culturali:
prime pagine
del Tirreno sua vita incrocer prima o poi viale Al- nale una esperienza potentissima, costruito con lungimiranza un nuovo
fieri dove si trovano su di un lato il Tir- formidabile. Aver attraversato il Tirre- modello organizzativo che io trovai
guidare questa
in uscita
dalla rotativa reno, sullaltro la cella mortuaria dello- no stata una folgorazione. A noi che belle fatto e che misi in pratica. A me,
spedale. non siamo cresciuti dentro il Tirreno, un polentone del Nord, il Tirreno ha of-
del Centro
Stampa Due punti imprescindibili. Macabro comunit federata che abbiamo avuto la fortuna di dirige- ferto una porzione generosa del pro-
in zona
Picchianti,
e poco elegante, ne convengo.
Leleganza di Livorno, tuttavia, sta e solidale re anche altre testate, il Tirreno sem-
pre stato rappresentato come unidra
prio cuore. Mha fatto sentire un croni-
sta livornese a Livorno, lucchese a Luc-
a Livorno
(Pentafoto)
nella sua schiettezza, non nelle manfri-
ne imbellettate. A provocazione si ri- stato un onore ingovernabile che solo il potere deifico
del Capo (il direttore) riesce a far mar-
ca eccetera. Non era facile. La mia cala-
ta nordica pareva un gracchio fra tante
sponde a tono. Livorno sangue e are- ciare alla perfezione. varianti del toscano. Mi andata bene,
na. Non posso dire che anche il Tirreno dal primo giorno di lavoro, indipen- Non cos, naturalmente. Il gruppo non mhanno cacciato.
lo sia. Assicuro, anzi, che non lo , ma dentemente dai compiti che svolge in (uomini e donne mai esausti), quello Mentirei se sostenessi di non aver
certo qualche suggestione condivisa azienda: dirigente, giornalista, poligra- che pomposamente chiamavo staff, il avuto momenti difficili. Ricordo quan-
devesserci fra citt e giornale. Io ne ho fico, rotativista, impiegato, pubblicita- vero motore. do il leader di un movimento politico ci
respirate molte e m piaciuto. rio, centralinista. Negli incontri periodici durante i lanci una fatwa per aver scritto una
Livorno la testa e una parte fonda- Tanti Tirreno, scrivevo. Quello ele- quali noi responsabili delle testate loca- notizia. Poche le parole di solidariet
mentale del corpo del Tirreno. La tra- gante di Lucca, quello folle di Viareggio li ci scambiamo pareri ed esperienze, il fuori dal giornale.
zione livornese. Poi c il resto, che e della Versilia, quello bicefalo e tosca- direttore del Tirreno viene presentato Tenemmo duro e altri poi, dopo me-
non conta poco: una marea di edizioni no-ligure di Massa e Carrara (con ap- inevitabilmente come il capo supremo si, scrissero quella stessa notizia. La re-
diversissime, tante piccole redazioni pendice sulla Lunigiana). Poi si scivola dellorganizzazione pi complessa del dazione non vacill.
che pensano e agiscono con un grado lungo la Maremma livornese che si mondo. Al suo ingresso in sala tutti zit- Buon compleanno Tirreno. Grazie
di libert e autonomia che ho riscontra- stende fra Cecina e Rosignano prima di tiscono. E colui che amministra un per avermi permesso di sedere sulla se-
to raramente. Non esiste un solo Tirre- sbucare a Grosseto, dove la parlata de- vortice di pagine che si mescolano in dia che fu di un garibaldino. Sono rico-
no. Esistono tanti Tirreno, uno diffe- clina nei suoni dellalto Lazio senza continuazione nelle varie edizioni sen- noscente a molti: allEditore, ai Grandi
rente dallaltro, una comunit federata perdere lintonazione. In mezzo, Piom- za mai confondersi (ed vero! Io stesso che mi hanno preceduto e al Maestro
e solidale che condivide una mappa di bino e lElba, cronache di un giornale mi chiedo ancora come ci si riesca. che venuto dopo di me.
sentimenti e ideali convintamente anti- che mescola decadenza industriale e Tanto merito della tipografia e delluf- Pensavo di aver appreso qualcosa di
fascisti, di impegno civile e morale. La fiera coscienza operaia con i nuovi turi- ficio dei capiredattori). Lui il solo es- questo mestiere, mi sono bastati pochi
difesa della libert e della democrazia smi riccastri e furboni. E Pisa, pi com- sere in grado di ammaestrare il cerbero giorni al Tirreno per comprendere che
quel che la gente del Tirreno impara plicata di una metropoli, un delizioso dellunica rotativa del Gruppo che spu- non sapevo nulla. 140 anni contano.
14 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

Il mondo cambia
ma il centro di Firenze
resta lo stesso:
gli odori delle botteghe,
della gente che lavora...
Il punto che mancano
le infrastrutture
per fare ulteriori
salti di qualit
di ILENIA REALI

L
a sveglia suona pre-
sto. Un pocome tut-
ti gli uomini daffari
le ore di sonno sono
sempre poche. lal-
ba quando limprenditore,
uno dei pi grandi manager
del mondo della moda, pren-
de la bicicletta e dalla sua casa
sul Lungarno pedala verso il
cuore della citt. Ferruccio
Laria frizzante raccon- Ferragamo
ta e Firenze si prepara. La (9 settembre
prima luce del sole, un giorno 1945) il
dorata laltro pi fredda, sinsi- presidente
nua e tocca, riflettendo, sulle della maison
strade e sui monumenti, sui Salvatore
bei palazzi. Tutto uguale ep- Ferragamo.
pure ogni giorno sembra cam- In azienda
biare. Come compagnia i mar- dal 1963,
mi policromi del Duomo. Al- ad dal 1984
cuni giorni, il Rosso di Siena
sembra voler schizzare nel cie-
lo e, in altri, il Verde di Prato
prevale cercando di fermare
staticamente la piazza in un
gioco di sovrapposizione otti-
ca assieme al prezioso Bianco,
di Carrara. Non ci si abitua
mai al bello. E non lo fa neppu-
re Ferragamo costruttore
del bello per eccellenza.
La mattina mi alzo presto e
mi piace girare in bicicletta,
racconta del suo rapporto con
Firenze e la Toscana Ferruc-
cio Ferragamo, presidente
della maison Salvatore Ferra-
gamo, mecenate, guida del Po-
limoda, primogenito di Salva-
tore e Wanda, pilastro della
moda e del gusto.
Mi piace quando tutte le
persone preparano la citt af-
finch viva la sua giornata. Da-
gli spazzini a quelli che apro-
no i negozi, le botteghe. Tutti.

FERRUCCIO FERRAGAMO
Firenze tra le 6 e mezzo
e le 7 bellissima. Si
gode di tutto
quello che rap-

Pedalo tra le meraviglie


presenta.
gi giorno,
laria fre-
sca, lin-
quina-
mento
acustico

e sogno la nuova moda


zero.
Gli scor-
ci che
amo so-
no tantis-
simi: quelli
dentro la cit-
t, quelli del-
la periferia do-

I toscani sono depositari del bello ma lo sfruttano poco


ve dallalto si ve-
dono tutti questi cu-
poloni, il Campanile,
Palazzo Vecchio.
nito, da cui mio padre parti- produrre le sue scarpe como- di fortuna e poi torna nel suo sede dellazienda, e la casa, no diversi ma in fondo molto
*** to tanti anni fa. Aveva 16 anni de e belle, oggetti di design. Paese. Oggi si parla cos tanto quella dove poi siamo nati. simili. Le divisioni, la competi-
Dire Ferragamo dire Fi- e da l cominci la sua storia. Le sue creazioni sono state in- di emigrazione da tutte le par- Suo padre torn in Italia zione. Di qua dArno, di l
renze. Eppure Salvatore e Io sono nato nella casa dove dossate da Lauren Bacall ad ti del mondo: mi piace pensa- nel 1927, era gi soprannomi- dArno. Con tutte le storie che
Wanda Ferragamo, i suoi ge- ancora abita mia madre. Noi Audrey Hepburn, da Ingrid re a un uomo, come mio pa- nato il calzolaio delle stel- ben conosciamo. Mi piacereb-
nitori, non sono originari del- fratelli siamo tutti nati nella Bergman, dalle italiane So- dre, che riesce a tornare: La le. Intanto in Toscana si be invece vedere la citt cam-
la Toscana. Ciononostante stessa stanza, non solo nella phia Loren, Anna Magnani trovo una cosa proprio bella. stampava gi da 50 anni Il biare al di fuori del perimetro
nelle sue parole, sempre, si stessa casa. E quella casa, in Mio padre part dallIrpi- Lui scelse di tornare in Italia e Tirreno. Come immagina la della parte storica: vorrei arri-
percepisce un grande amore cui ancora vive mia madre, nia nel 1914. And in America scelse proprio Firenze. La citt nostra Regione a quei tempi? vassero laeroporto, le infra-
e un grande scambio di emo- per lei e per tutti noi molto ca- e l avvio il sogno di fare le lo ispirava, era allepoca la cit- Le citt, come Firenze, non strutture, il polo espositivo.
zioni con questa terra. ra. Mi lega allinfanzia. Al giar- scarpe, quelle che tuttoggi so- t pi internazionale dItalia. credo siano cambiate molto. Strutture vitali per poter lavo-
Beh, sono nato a Fiesole, dino e al bosco che conosco in no nel nostro museo in via Cerano artigiani capaci di rea- Con i loro pro e i loro contro i rare al giorno doggi. Dobbia-
ormai 100 anni fa, scioglie il ogni dettaglio, in ogni singola Tornabuoni, dov anche il ne- lizzare le scarpe che lui ideava centri antichi rimangono mo saperci aggiornare alle esi-
primo scambio di parole con stradina. Spazi che mi sono gozio. Nel 2017 sono no- frutto del suo estro e degli stu- uguali. Mi piace pensare che il genze del mondo che corre
una battuta. Poi: Mi sento fio- goduto da piccolo e ricordo vantanni che mio padre di di anatomia del piede che centro storico fosse proprio sempre di pi.
rentino anche se il mio sangue con emozione. rientrato in Italia e lo stiamo aveva portato avanti in Califor- uguale ad oggi, a quello che ve-
totalmente dellIrpinia: sia Firenze una citt che vive festeggiando con una mostra. nia. Arriv a Firenze e negli an- do ogni mattina. Le botteghe ***
mio padre sia mia madre era- ogni giorno. Qui lei lavora e molto bello pensare a uno ni successivi compr Palazzo che aprono, gli artigiani, i Ama molto il suo Paese.
no di un piccolo paesino, Bo- abita. Suo padre la scelse per che, emigrante, parte in cerca Spini Feroni, che divenne la commercianti. I problemi so- Tanto da aver scelto di pro-
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 15

I posti del cuore?


Roccamare, a Castiglione
della Pescaia
e il Borro, vicino ad Arezzo,
una campagna
completamente bio
Siamo privilegiati,
ma sul turismo abbiamo
perso troppe occasioni
turismo in barca porta busi-
ness, nuove attivit, posti di la-
voro. In Italia invece lo vedia-
mo come un settore da tassare
e da tartassare. un peccato:
intorno a ogni porto, a ogni
cantiere ci sono molti posti di
lavoro. E con tutte le coste che
abbiamo potremmo fare gran-
di cose. A volte domando e mi
domando: ma se il nostro ma-
re e le nostre coste ce le aves-
In questa sero quei paesi che ne hanno
bellissima foto appena un briciolino e anche
depoca, fredde, come la Germania?
la famiglia Serve rispetto dellecologia e
Ferragamo sui dal paesaggio, da cui non si
tetti del centro pu prescindere, ma se ci fos-
storico se la possibilit di fare porti
di Firenze galleggianti, a inquinamento
zero, si potrebbe promuovere
il turismo in Italia ancora di
pi.

***
La citt, il mare. Nella sua
vita ha un ruolo importante
anche la campagna toscana.
S, un altro posto a me mol-
to caro, l mi raduno con tutti i
miei sei figli s, sono un uo-
mo fortunato il Borro.
Unazienda che ho da qualche
decennio, a 45 minuti da Fi-
renze, vicino a Arezzo. L pro-
duco quel vino a cui mi riferi-
vo prima. Completamente
biologico. lattivit del wee-
kend che porto avanti con due
dei miei figli che mi aiutano.
il luogo dove mi ricarico le bat-
terie nel fine settimana.
Parliamo con lei di Tosca-
na perch siamo un giornale
che nasce in Toscana. Che
rapporto ha con i giornali?
Che futuro immagina per i
quotidiani?
Trovo che il mondo cambi
la parola molto. Ma non solo nei giorna-
li. Cambia ovunque, a tutta ve-
Abbiamo sempre SQUADRA locit. Cambia anche nella
moda, non dal punto di vi-
voluto produrre sta estetico, ma funzio-
nale. Ci sono dei paesi
in Italia, Trovo che sprechiamo
energie nella competi-
dove le-commerce
sta crescendo a
esportiamo in zione. A tutti i livelli.
Se ci fosse pi un gioco
doppia cifra a rit-
mi pazzeschi. E
tutto il mondo. di squadra invece ot-
terremmo in Toscana
credo anche
nelleditoria,
una grande delle cose stupende. nei giornali,
sia un polo
opportunit
Ferruccio
Ferragamo stesso. Io
di attrazione adoro i gior-
nali, mi pia-
per il territorio ce averli in
mano, senti-
re la carta,
andare avan-
ti indietro sfo-
gliandoli, cer-
durre tutto qui convinto di rei anche allargandoci per lI- Salvatore cando le noti-
non trovare altrove lhumus talia, una grande straordina- con Wanda zie. Per credo
per la crescita di un grande ria opportunit. Esportiamo e i figli sia importante an-
marchio italiano. Mentre in tutto il mondo, la moda Leonardo, che per voi, che rag-
molti grandi brand scelgono un bel volano e anche una bel- Fiamma, Fulvia giungete un grande
di riportare la produzione in la attrazione: penso che espor- e Giovanna. traguardo, seguire levo-
Italia, e per quanto riguarda tare moda faccia bene anche Dietro, luzione del mondo che
la pelletteria in particolar al turismo. Ci sono persone Massimo e cambia e avere delle formule
modo in Toscana, voi non che comprano prodotti alle- Ferruccio nuove che consentano di se-
avete mai delocalizzato. stero e poi si incuriosiscono, (Archivio foto guire le tendenze del momen-
Noi produciamo al 100% hanno voglia di capire dove Locchi Firenze) to, proprio come le-commer-
in Italia e di questo siamo mol- nascono. Lo vedo per il vino: i ce per la moda. Serve poter ac-
to orgogliosi. Sono convinto consumatori bevono il vino ghi del cuore in Toscana? trovo bellissima. Ma non solo il turismo. Potremmo fare cedere ai giornali e alle infor-
che per le aziende produrre in nel loro Paese e poi vogliono Sulla costa ho un posto che quella Toscana, tutta la costa molto di pi su questo. mazioni senza necessaria-
Italia sia quasi un dovere oltre- venire a vedere dove viene adoro: Castiglion della Pe- italiana fantastica. Credo Potremmo fare molto di mente comprarli in edicola e,
ch unopportunit. Ci sono prodotto. Per la Toscana scaia, Roccamare. Ho l una che con qualche aggiustamen- pi, cosa intende esattamen- sicuramente, come per tutti
delle realt fantastiche, una unopportunit di crescita casa in cui ho moltissimi ricor- to della normativa vigente sa- te con questa frase? noi, importante essere ag-
manualit e un buongusto dif- straordinaria. di e dove vado quando posso. rebbe unaltra grande, gran- Bisognerebbe non penaliz- giornati e se possibile antici-
ficili da superare. Sicuramen- Firenze chiaramente al proprio sul mare. Adoro il dissima opportunit da sfrut- zare chi compra le barche o fa pare gli eventi. Oggi vince chi
te la moda per la Toscana, di- primo posto ma ha altri luo- mare, adoro la nostra costa, la tare sia per le industrie sia per le vacanze in barca perch il si muove per primo.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 17

I DIRETTORI BRUNO MANFELLOTTO


Il cuore e 13 prime:
s, sono stato
BRUNO MANFELLOTTO,
direttore dal maggio 2003
al giugno 2009 molto fortunato

di BRUNO MANFELLOTTO tenza. traghetti e ombrelloni. Paolo Vitelli

D
iciamo la verit, sono stato Per quanto ostentino A prima vista poteva apparire solo
una concessione localistica, invece fu
sceglieva Livorno per il cantiere dei
suoi super yacht Azimut-Benetti e per
molto fortunato: quando
mi fu affidata la direzione
ironico distacco, determinante per il successo: esaltan-
dola, la scelta rispettava una caratteri-
un nuovo porto turistico. Aldo Spinel-
li, Igor Protti e Cristiano Lucarelli riu-
del Tirreno, maggio
2003, la Toscana era anco-
i toscani tengono stica che in Toscana vissuta allestre-
mo, ma che appartiene di diritto al ca-
scivano nellimpresa di riportare il Li-
vorno in serie A mentre da Roma ap-

Livorno,
ra nel pieno di una stagione doro;
quando dopo sei anni la lasciai, la crisi
come pochi alle loro rattere nazionale. I toscani, lo sapete
meglio di me, per quanto ostentino
plaudiva il tifoso numero uno, il figlio
pi illustre della citt, il presidente del-
maggio 2009:
un dibattito
mordeva qui meno che a Torino o a
Napoli, e sembrava addirittura di vive-
diverse identit: ironico distacco, tengono come pochi
alle loro diverse identit, a volte le
la Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il
Monte dei Paschi di Siena, ancora lon-
tra candidati re una di quelle cicliche cadute alle
quali sarebbe seguita linevitabile ri-
le chiudono dentro chiudono dentro alte mura, o magari
le separano solo con una fila di cipres-
tano dal default, finanziava generosa-
mente imprese, mostre darte, restauri
a sindaco
organizzato presa; trovai, infine, un giornale unico alte mura, o magari si: lItalia dei mille campanili. Le dif- e sagre paesane. La Toscana intera si
dal Tirreno
alla Stazione
nel suo genere e una redazione forte e
appassionata grazie alla quale ho potu- le separano solo ferenze hanno alimentato perfino ven-
ti di guerra, o pi di recente dato la stu-
lanciava alla scoperta di un business in
continua ascesa: cibo e vino.
Marittima
(Pentafoto)
to realizzare ci che avevo in mente.
Allora cominciamo da qui. con una fila di cipressi... ra a liti da strapaese. Dietro le quali si
nascondono per valori profondi mai
Invece arrivata la crisi. Ridimensio-
nando magnifiche sorti e rendendo
Al mio fianco cera una squadra for- rinnegati che finiscono per fare da col- evidenti limiti tenuti sotto traccia: im-
midabile. Condirettore era Nino Sofia, Grosseto a Livorno, da Piombino a lante di una pi ampia identit: una prenditori che al rischio dimpresa pre-
siciliano, giornalista eccellente, croni- Massa Carrara, da Pisa a Prato sentis- miscela di solidariet, tolleranza, sen- ferivano una facile rendita di posizio-
sta di razza, che purtroppo ci ha lascia- se il Tirreno sempre pi vicino, sem- so civico, operosit. Un giornale deve ne; politici che si ostinavano a non vo-
to troppo presto; la vicedirezione era pre pi suo. Insomma, ogni notte la ro- saper rappresentare le une e gli altri. ler vedere un mondo che cambiava e
affidata a Roberto Bernab, versiliese tativa si fermava tredici volte e ogni Ad aiutarci in quei sei anni, fu anche barattavano responsabilit e proget-
brillante e infaticabile, di cui non devo volta, oltre che aggiungere le cronache una realt in movimento: a giudicare tualit con cieca gestione del potere;
dirvi altro perch poi lavete visto allo- locali, si adeguava la prima pagina. dalle iniziative culturali, dalle occasio- sindacalisti che tolleravano privilegi e
pera al mio posto; lufficio dei capire- Quando esposi la mia idea ai capire- ni di sviluppo, dallaffermarsi di nuove corporativismi. Oggi niente pi co-
dattori macinava lavoro di qualit gra- dattori, uno di loro, Gigi Casini, ta- realt imprenditoriali, sembrava di vi- me prima, e assai pi difficili sono ruo-
zie a una lunga esperienza; le redazio- gliente come solo un livornese doc sa vere per paradosso non la vigilia di una lo e funzione del Tirreno. Pi di una
ni locali erano tanti piccoli giornali ra- essere, comment: A te un ti ci vle lunga crisi, ma lavvio di una stagione volta toccato proprio a questo giorna-
dicatissimi nel loro territorio. Su di noi un redattorehapo, ti ci vle un visgile. felice. A Pisa brillavano le eccellenze le provocare un salutare scossone, di-
vegliava, con occhio attento e affettuo- Naturalmente ce la facemmo (e oggi lo dellUniversit, della Normale, del ventare punto di riferimento di una
so, lavvocato Beppe Angella, ammini- fa anche il Tirreno di Luigi Vicinan- SantAnna, mentre Paolo Dario porta- reazione popolare non demagogica,
stratore e angelo custode. za), grazie anche a una ammirevole va in giro per il mondo i successi della ma civile e costruttiva. Forse di nuo-
Tutti insieme riuscimmo a imporre squadra di tipografia: vedere ogni mat- biorobotica. A Piombino i russi pren- vo quel momento. E dunque auguri al
una novit, un piccolo miracolo: pre- tina, esposte nello stanzone della Re- devano il controllo del gruppo Lucchi- Tirreno per i suoi primi 140 anni. E
parare ogni sera una prima pagina di- dazione, le diverse edizioni del giorna- ni alimentando nuove speranze di un alle citt che ogni giorno racconta per-
versa per ciascuna delle nostre tredici le era per tutti una carica di energia e rilancio del tormentato settore siderur- ch conoscano presto una felice rina-
edizioni, in modo che ognuno da una dimostrazione di incredibile po- gico e di un futuro che non fosse solo scita.
18 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

la parola

PROSPERIT
Da troppo tempo lItalia non ce
la fa a rialzarsi... mi auguro
che il nostro Paese riesca a usci-
re dal vortice della crisi econo-
mica.
Giuseppe Giangrande

Lattentato
dellaprile
2013 in cui
Per me una
rimasero
feriti
seconda vita,
Giangrande ma ora vedo cose
che prima non
e un altro
carabiniere

vedevo: barriere
architettoniche,
strade colabrodo,
burocrazia, servizi
che non ci sono

GIUSEPPE GIANGRANDE

Ai ragazzi spiego
che la speranza
il vero valore
di PAOLO NENCIONI ostacoli, che non scappino

U
allestero ma restino in Italia,
na siepe e un pez- che sviluppino qui le loro po-
zo di cielo. Que- tenzialit. Allestero non ti re-
sto vede il mare- galano nulla, poi torni e ti ac-
sciallo Giuseppe corgi che non ti sei costruito
Giangrande dal un futuro. Lo Stato purtrop-
letto della sua casa di Prato, po non li aiuta, manca una
accanto alla ferrovia, dove legge sul tirocinio, ci sono so-
confinato ormai da quattro lo sgravi fiscali, bisognereb- Giuseppe Giangrande vive
anni, da quel maledetto 28 be fare di pi. a Prato dove aveva prestato
aprile 2013 quando fu rag- Il maresciallo Giangrande servizio nei carabinieri per
giunto da un colpo di pistola ha nostalgia per il servizio di 13 anni. Fu ferito con un collega
esploso da Luigi Preiti davan- leva obbligatorio, lui che a il 28 aprile 2013 dai colpi di pistola
ti a Palazzo Chigi mentre giu- nemmeno 18 anni era gi al- esplosi da Luigi Preiti davanti a
ravano i ministri del governo la Scuola allievi carabinieri di Palazzo Chigi dove giuravano i
Letta. Iglesias: S, sono favorevole ministri del Governo Letta
Un pezzo di cielo, History al ripristino della leva. I gio-
Channel in tv e una siepe, ma vani escono dalle famiglie e pu avere o non avere, pale- fatto fino a quattro anni fa. gnerai mai.
Giuseppe guarda oltre la sie- incontrano altri giovani, altri stre per la fisioterapia fati- Fare il carabiniere - dice - Laffetto di amici e cono-
pe e non ci vede il buio, non modi di pensare. Crescono. scenti. E vedo quello che non non soltanto andare di pat- scenti, oltre alla vicinanza di
si piange addosso. Piuttosto E invece quelli che vede in tv vedevo prima: barriere archi- tuglia sulle strade o fare ordi- Martina, una delle poche
pensa al futuro dei giovani, ai o per strada non lo convinco- tettoniche, strade colabrodo, ne pubblico. Ci sono tante al- cose in grado di fargli soppor-
quali avrebbe qualcosa da no: Sono attaccati ai telefo- marciapiedi dove la carrozzi- tre cose che possono dare tare quella che diventata la
raccontare. Per questo ha co- nini, non si pu pensare di na rischia di ribaltarsi. soddisfazione a chi ha voglia sua condizione dopo un pe-
minciato ad andare nelle perdere la vita a 14 anni per Per lui la stella polare rima- di impegnarsi. riodo a Firenze, limpegno in
scuole. Lo ha fatto lo scorso farsi un selfie, la tecnologia ne lArma: Mi sono stati Abruzzo e 13 anni sulla stra-
28 marzo allIstituto Rodari usiamola per altre cose. sempre accanto, quelli di *** da a Prato, prima del ritorno
di Prato insieme al ministro Prato e quelli di Roma, una a Firenze, dove ha prestato
dellIstruzione Valeria Fedeli *** seconda famiglia. Se chiamo Dei tanti che sono andati a servizio dal 2009 fino a quella
e al comandante generale si mettono a disposizione e trovarlo in questi quattro an- mattina di aprile del 2013,
dellArma Tullio Del Sette, lo Di s Giangrande parla stravedono per Martina (la fi- ni, Giangrande ricorda so- quando fu comandato al ser-
far di nuovo a maggio a con parsimonia, misura le glia che pochi mesi prima del prattutto lex premier Enrico vizio di ordine pubblico da-
Montemurlo, poi Montevar- parole, scansa la retorica. ferimento di Giuseppe aveva Letta e il ministro della Dife- vanti a Palazzo Chigi e and
chi, San Giovanni Valdarno. Questa per me una secon- perso la madre, ndr). Il gene- sa Roberta Pinotti: Due esse- incontro al suo destino. Fa
da vita. Sono stati due anni e rale Gallitelli la voleva arruo- ri umani prima ancora che piacere quando esci e la gen-
*** mezzo molto difficili dopo lare ma io gli dissi Generale, due politici. Con Letta si te si ricorda di te, ti saluta,
lincidente (s, per lui stato non mi faccia rincorrere mia sente spesso al telefono, ma i non si dimenticata di quan-
Pensa ai giovani e a come un infortunio sul lavoro, figlia in giro per lItalia e veri amici sono gli ex colle- do mi incontrava in divisa e
arginare la cosiddetta fuga ndr). Finivo una terapia e ne non se n fatto di niente. Lei ghi, quelli che gli hanno rega- mi ringrazia. Questo gli re-
di cervelli, o semplicemente iniziavo unaltra. Ora comin- ora deve riprendersi la sua vi- lato una pergamena con que- sta: il ricordo di chi ha condi-
di persone. Con loro si parla cio a respirare, riprendo le ta. ste parole: Qualcuno dice viso il suo impegno sul lavo-
di vita - dice - di realt, di forze, ma mi rendo conto che Per se dovesse dare una che gli amici sono come gli ro e un sereno sguardo sul fu-
quello che troveranno fuori c anche tanta burocrazia, dritta a uno di quei giovani a ombrelli, quando piove non turo, oltre quella siepe che
una volta finiti gli studi. A lo- servizi che non vengono dati cui consiglia di non scappare si trovano mai Tranquillo diventata il suo orizzonte
ro dico che non si perdano dallAsl, assistenti sociali che allestero, non esiterebbe a Giuseppe, potr anche dilu- quotidiano.
danimo se incontreranno dispongono quello che si indicare il lavoro che lui ha viare ma di certo tu non ti ba- RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 19

Andrea
Balestri.
pisano,
classe 1963,
da bambino
stato
protagonista
di Pinocchio,
lo sceneggiato
della Rai
diretto
da Luigi
Comencini.
Eccolo adulto,
a tu per tu
con il burattino
che gli ha
segnato la vita


la parola Comencini
ANDREA BALESTRI mi diceva

Resto Pinocchio
di essere
SOLE spontaneo, quel set era
Se penso al futuro mi viene in mente unombra scura, perch il pre-
sente annebbiato da pazzi che vorrebbero utilizzare di nuovo lato-
un gioco. Poi arrivata la
mica, da terrorismo, da corrotti e corruttori. Ma poi confido che fra i vita: oggi vedo tanti gatti
nuvoloni si faccia spazio la luce dei giovani, e il loro sole illumini le
e volpi che rovinano

ma non credo pi
nostre vite e ridia un orizzonte nuovo allItalia.
Andrea Balestri la nostra bella terra

pi, dal 1972. Prenderebbe amarcord, gli appelli per riportare in Italia il burattino di legno
il martello e boom, si tra- usato sul set e svenduto a un imprenditore francese dallo scal-
sformerebbe in Pinocchio. pellino che lo aveva fabbricato e tenuto per anni in uno scanti-

alla fata Turchina


Ta tan, tanananananana nato.
na-na-na. Mi scelse per Dopo Pinocchio, feci Torino nera con Lizzati, Kid il monel-
quello, voleva un tipetto lo del West e Furia nera nel 75, ma non fu mai la stessa cosa.
senza paura e peli sulla lin- Comencini mi chiedeva di essere me stesso, spontaneo. Gli
gua, unindole sfacciata, ri- altri volevano un attore. La scena in cui faccio il cane, ad
belle, ma anche sincera. esempio, ve la ricordate tutti no? Io l legato carponi mentre
Un maledetto toscano. mangio dalle ciotole. Andrea, quando quei birbanti scappa-
E che forse della Tosca- no, te vagli dietro e sfondali di colpi. E io lo feci, cavevo una
Lollobrigida,
di MARIO NERI na, o almeno di un pezzo rabbia. Ma dimenticai davere la corda al collo. Ciak, perfet-
Franchi
del suo Novecento, tutto- ta. Ero un bimbo, dovevo solo correre a piedi scalzi, divertir-

L
o sguardo, lo stesso: appe- e Ingrassia;
ra unicona. La storia di mi, fare marachelle. Anche se non ricordi tutte le battute, dila
na increspato, melanconi- sotto, Balestri
una carriera luminosa e filastrocca, tanto poi si doppia con la tua voce, diceva Comen-
co, ceruleo. Forse solo un e Nino Manfredi
fulminea, la traccia di un cini. Mi divertivo come un matto, io dietro al gatto e la volpe,
po pi oleoso, smarrito, ma sempre disegnato su quel grugno eterno ricordo, una promessa mai perfettamente compiuta. insieme a Lucignolo e Mangiafuoco. Chi ci pensava al succes-
inconfondibile. La faccia invece ormai una collina, gonfia di Cristallizzata l, anni70. E la sua storia lontana sempre stata so, al grande cinema.
gobbe, scavata da rughe, fossette. Legnosa, non come il muset- tutto per lui, appesa qui in salotto, al terzo piano di questa casa Noi toscani lo siamo stati un po tutti Balestri/Pinocchio,
to liscio del bimbo biondissimo che inchiod mezza Italia alla popolare a Forcoli, campagna pisana, una manciata di chilo- noi degli 80, gli anni del disimpegno, mentre guardavamo la
poltrona. In carne ed ossa, non di corteccia, lo volle Luigi Co- metri da Pontedera. I muri tappezzati degli scatti in generazione precedente perdersi nella vita spericolata e
mencini, ma il carattere, quello s, un tronco di ciliegio. bianco e nero dal set, il senso di una vita con- nelleroina, oppure quelli dei 90, senza pi grilli parlanti di
Tant che cominci tutto con un martello. Per trova- densato in otto mesi di riprese: Andrea ideologia e morale per la testa ma orfani di padri putativi; o
re lattore giusto, il regista invi in giro per le vestito di stracci accanto a Geppet- ancora lo sono i ragazzi del millennio, ma non si sa bene se
scuole elementari della Toscana due fotografi. to/Manfredi, mentre ascolta curio- vittime o carnefici del mondo dei balocchi dei social, se at-
Gli riportarono le facce di 3. 000 scolari. Alle so i suggerimenti di Comencini tratti dai lucignoli del web, dalle solitudini digitali o dalla ca-
selezioni a Cinecitt ci arrivammo in tre. seduto sulluscio di una delle tarsi turchina della tecnologia, dalla sua promessa di demo-
Ci mise davanti un quadro. Forza dis- case di Farnese, il borgo po- crazia diretta, mentre a noi bastava qualche legnetto per fare
se chi di voi ha il coraggio di romper- vero che diede il sapore una pista per le macchinine e i babbi e gli zii che parlavano di
lo? . E lui fu lunico a farlo, spacc neorealista a tutta la pelli- rivoluzione.
tutto. E no Andrea, ora lo ripaghi. Io cola; oppure mentre man-
un ti ripago un bel nulla, me lo hai gia lo zucchero filato nel ***
detto te di dagli una martellata. paese dei balocchi o cu- E tu Pinocchio che fine hai fatto dopo Pinocchio, hai segui-
*** riosa nellobiettivo di to pi gatti e volpi o fate rassicuranti? Quasi subito arrivaro-
In fondo Andrea Balestri non ha una cinepresa sullo no un po di casini, il babbo si separ dalla mamma. Accecato
mai smesso di essere Pinocchio, sfondo di Civitavecchia dalla bella vita, sera immaginato chiss che cosa. Insomma,
come tutti noi, di generazione in o nellorizzonte mari- tutti quei soldi chi li aveva mai visti, avevo portato il benessere
generazione, siamo stati un po no di Torre Astura, o in famiglia ma forse anche qualche illusione. Ci avevano spe-
quella piccola peste, per un perio- nella casina della fata sati per mesi, alla fine la produzione gli disse che avevo talen-
do della nostra vita perseguitati in sul Lago di Martignano. to, avrei potuto studiare in una scuola di recitazione se lui
ogni scorreria da quella canzone dal avesse accettato di trasferirsi. Faceva limbianchino, gli avreb-
ritmo ossessivo e scanzonato. Giura *** bero trovato un lavoro gi. Macch, disse, se ti vogliono ven-
di essersi solo un po ammorbidito, di I poster dei tre film suc- gono a cercarti al Cep. Ad allevare il bimbo del Cep ad essere
aver smussato qualche angolo, limato cessivi, non proprio indi- il pi famoso dItalia ci prov la mamma, continuando a fare
via le croste di sbagli accumulati negli menticabili, sembrano l la spola fra Pisa e Roma, ma la scia si esaur presto. Oggi la fa-
anni dai tempi in cui divent il bambino per gentile concessione, con- ma sembra a portata di clic, tutti la inseguono. Io non mi sono
pi famoso dItalia, quando da un giorno sapevoli appendici di un unico mai illuso di diventare un grande attore, non mi sono mai
allaltro da monello del Cep, il quartiere pi vero grande capolavoro. Per un montato la testa. Me lo disse Comencini: se sei un fornaio nel-
popolare di Pisa, si fece attore a Cinecitt, e a po Balestri ha accettato leffetto la vita sarai sempre un fornaio, e non devessere per forza una
sei anni e mezzo si ritrov accanto alla Lollobrigi- sfumato con cui si sono dileguati i ba- brutta cosa. Cos, a 16 ho cominciato a fare il carrozziere, a 23
da, Nino Manfredi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia gliori del successo. Poi, per raccontarsi, mi sono sposato e ho avuto due figli. Per, certo, sono un to-
protagonista di un film. Il film. Sul set delle Avventure di Pi- dopo pi di trentanni, s seduto e ha parlato scano. Che in giro vede una regione martoriata, senza lavoro,
nocchio. Lo sceneggiato del primo boom di ascolti, la Rai nelle una settimana di fila. Io, il Pinocchio di Comencini usci- e sciupata da politici, quelli s, troppo spesso gatti e volpi. Ma
case di milioni di persone, il burattino di Collodi trasformato to il libro nel 2008, scritto a quattro mani con Stefano Garavelli. ormai tutti noi che nel Settanta eravamo pieni di speranze per
in un divo pop e lui nellinterprete di uno dei toscani pi famo- Poi ho conosciuto la mia attuale compagna, Cecilia Scicolo- il futuro, ci siamo addestrati ad essere buoni ma furbi; ch a
si di ogni tempo, con Dante, Michelangelo e Leonardo. Anche ne, e a lei venuta lidea di mettere su una compagnia e uno fare come dice la fata turchina si piglia in quel posto. Il burat-
oggi lo rifarebbe, oggi che ha 54 anni, fa loperatore ecologico spettacolo. Pinocchio racconta Pinocchio. Da otto anni giria- tino ora in carne ed ossa. Ma il carattere, quello s, un tronco
per una azienda di raccolta rifiuti, e ne sono passati tanti, trop- mo i piccoli teatri dItalia. Poi le comparsate in tv, le interviste di ciliegio.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 21

i direttori sandra bonsanti


Battaglie, tempeste
e una copertina
SANDRA BONSANTI (qui ritratta da
Massimo Sestini) ha guidato Il
Tirreno dal 1996 al 2003 che non dimenticher

di SANDRA BONSANTI E a lui venne in mente di fotografare Lo stavamo imparando guardando

U
n direttore donna e nata Ancora oggi mi capita il livornese pi vecchio insieme al livor-
nese pi giovane. E cosi fu. Il nostro
crollare le torri, sbriciolarsi, svanire nel-
la nuvola di polvere e fumo.
a Pisa. Arrivai a Livorno si-
cura che sarebbe stata una
in Toscana di sentirmi grande vecchio arriv quella mattina
tutto elegante. Andammo insieme al re-
Quante erano, allora, le redazioni lo-
cali? Le andavo a visitare e mi sarebbe
convivenza complicata.
Partivo svantaggiata e mi
chiamare: Direttore! parto maternit dellospedale e l per
prima cosa Oliviero disse al vecchio:
piaciuto rimanere a lungo con i colle-
ghi che sapevano tutto, ogni segreto,
Mi giro e rivedo
Febbraio
2002: Carlo chiedevo cosa avrei potuto fare o dire spogliati! Quello rimase di sasso, ma ogni mistero della loro citt. Ancora og-
per conquistarmi il rispetto della reda- come? Chiedeva. Spogliati, ti dico. . E gi mi capita in Toscana di sentirmi
un viso amico...
Azeglio
Ciampi, zione. Ero imbarazzata come raramen- lui protestava: Ma se mi sono messo il chiamare: Direttore! mi giro e rive-
te lo sono stata nella mia vita di giorna- vestito buono. . . Poi una infermiera ci do un viso amico.
Uninformazione
Presidente
della lista. port il bimbo nato da poche ore e Oli- Poi, un giorno mi invitarono a pran-
Decisi di essere me stessa, quella che viero volle fotografare il vecchio con in zo Carlo Caracciolo e Carlo De Bene-
Repubblica
e livornese, sono ancora oggi, e cio che avrei preso onesta, autonoma, mano il piccolo. Ero terrorizzata che lo detti. Ci incontrammo a Firenze e mi
visita
il quotidiano
molto sul serio la direzione del Tirreno,
che avrei spiegato ai giornalisti tutti utile e piacevole. E un facesse cadere, cos una infermiera si
stese sotto il braccio del vecchio ed era
dissero che sarei stata utile a Libert e
Giustizia, lassociazione che avevano
della sua citt
(Pentafoto)
quanto erano bravi e professionisti e
che non erano certamente inferiori alle lavoro fatto insieme pronta ad acchiappare il bambino caso
maiCredo che la foto sia un piccolo
fondato mesi prima e che aveva biso-
gno di qualcuno che conoscesse la so-
grandi firme dei grandi giornali. Poche capolavoro e che esprima il ciclo della ciet civilecio la gente, i cittadini, il
raccomandazioni, ma una davvero spe- Nino se lo ricorda, Nino sapr come fa- vita, le rughe della vecchia e quelle del- territorio. Lesperienza del giornale lo-
ciale: non credete mai alle fonti ufficia- reIo sicuramente non avrei potuto la vita appena nata, gli anni, i secoli e il cale sarebbe servita. Mi chiesero di
li, non credete ai comunicati stampa. dirigere per sette anni Il Tirreno senza millennio che stava arrivando. pensarci, ma non cera davvero la pos-
Andate e controllate tutto, specialmen- di lui. Senza i suoi consigli, la profondi- Cerano molte cose che avrei voluto sibilit di dire: No, grazie, preferisco il
te la versione del sindaco o del prefetto, t della sua esperienza. Sapeva tutto e fare e che non potei fare. Tanti giornali- giornale.
del questore o del procuratoremette- sapeva come risolvere tutto. Sapeva co- sti da assumere, alzare i compensi dei Unaltra vita. Ma gli anni passati a Li-
te sotto la vostra lente lautorit. Maga- me affrontare limprevisto dellultima collaboratori, dei corrispondenti, pi vorno, la nostra redazione, i nostri col-
ri esagerai un po, ma dopo una lunga ora, come smontare e rifare il giornale. donne in redazioneA Repubblica ero leghi, tutti, sono un pezzo importante
esperienza in fatto di trame e di notizie Tutto il giornale. Aveva nello sguardo la stata a lungo nel comitato di redazio- della mia vita, quello in cui ho impara-
pilotate volevo che il nostro giornale calma del giusto ne. Ora dovevo fare i conti con i conti e to, da loro, come sia possibile fare in-
parlasse di cose vere e importanti per i Erano anni difficili, quelli a cavallo questa parte non mi piaceva affatto. formazione onesta, autonoma, utile e
lettori DellItalia migliore, quella che del millennio. I grandi partiti sopravis- Tutto il resto, s. piacevole. Come sia possibile lavorare
non racconta falsit e che non sul suti alle inchieste erano in crisi, il nuo- Poi venne l11 settembre e il mondo insieme.
mercato. vo arrivato lasciava intravedere un suo di colpo cambi. Credo di non aver mai Come si possa imparare a fare cose
Fu proprio su questo sforzo di genui- progetto lontano dalla repubblica par- sofferto tanto quanto soffrii quella sera mai fatte prima, persino a reggere e te-
nit che trovammo una intesa speciale, lamentare della nostra Costituzione. Il a cercare di scrivere qualcosa che aves- nere chiusi con le mani vetri e persiane
e fu su di essa che la passione e la pro- duemila era alle porte, come lo avrem- se senso, qualcosa che cogliesse il signi- di una casa di Antignano, dinverno,
fessionalit di Claudio Giua e di Nino mo festeggiato? ficato di un mondo che da allora sareb- quando si scatenano il vento e il ma-
Sofia segnarono una fase importante Fu allora che cercai di convincere be stato (come stato) pi fragile, mol- ree nella tempesta vola di tutto, an-
del giornale. Oliviero Toscani a fare per noi una co- to pi fragile di prima. Forse avevamo che i frammenti di coralli rimasti impi-
Nino: ancora oggi mi sorprendo a di- pertina storica, qualcosa che non ci dato per scontata la pace, ma la pace gliati fra gli scogli e che un tempo si rac-
re fra me: devo parlarne a Nino, questo saremmo dimenticati. non mai data una volta per sempre. coglievano sulla costa di Livorno.
22 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

Giro il mondo, canto per i


grandi della Terra e ora mi
dedicheranno anche un
film: ma niente vale come i
profumi, i sapori di casa
mia. E al Teatro del Silenzio
invito proprio tutti...

di SABRINA CHIELLINI

N
onostante
la vita che
conduco,
dindole
non sarei
un viaggiatore, tuttaltro. E
pi che girare il mondo, prefe-
risco accogliere il mondo a ca-
sa, in Valdera. Il Teatro del Si-
lenzio realizza questo mio
slancio, chiamando annual- Il grande
mente visitatori da ogni ango- artista
lo del globo (una platea per la toscano
quale provo sincera gratitudi- a cavallo
ne ed affetto): sono ricerca- nelle sue
tori di bellezza, nellarte e terre
nel paesaggio, aumentano ad di Lajatico,
ogni edizione e puntualmen- in alta Valdera
te ritornano. Con le campa-
gne di Lajatico, con il mio rifu-
gio dello spirito, anche loro
instaurano un legame affetti-
vo, attraverso unesperienza
concepita, fin dal principio,
come una sorta di Woodstock
gentile, dedicata al belcanto
ed aperta alle pi diverse
esperienze artistiche.
Andrea Bocelli, diventato
famoso inizialmente come
cantante di musica leggera
oggi uno dei tenori pi seguiti
in tutto il mondo. Due figli
avuti dal primo matrimonio,
uno dei quali Matteo sta se-
guendo le orme paterne, la
moglie Veronica Berti e la fi-
glia Virginia, sono per lui, non
perde occasione per dirlo, un
fondamentale punto di riferi-
mento.
Orgoglio dellItalia e della
sua terra, Lajatico e la Valde-
ra, Bocelli ricambia con dedi-
zione e impegno. E questan-
no il Teatro del Silenzio, oltre
al concerto del 3 agosto, ospi-

ANDREA BOCELLI
ter il Concerto del
sole dove, oltre al-
la presenza del
musicista Go-

Lajatico, dolce schiavit


ran Bregovi,
e il concer-
to del 29 lu-
glio, che
accoglie-
r Zero-
vskij...so-

Pi parto, pi ritorno
lo per
amore,
il grande
progetto
di teatro
totale,
concepito
da Renato Ze-
ro per i suoi

Che gioia i titoli del Tirreno su di me che mi leggevano al bar


cinquantanni di
carriera.
Impegni di lavoro,
lamore per la sua terra, e la
filantropia. Il tenore si raccon- numento italiano pi famoso destinati ai progetti della An- rebbero pi tali). Posso per strumento di sviluppo della- prodotto della mia terra, la
ta al Tirreno nel mondo. Goethe scrisse, di drea Bocelli Foundation e del anticipare che canteranno nimo umano, ritengo che lar- somma delle mie esperienze,
Roma: In questo luogo si rial- Muhammad Ali Parkinson con me i sessanta giovani co- te sia fatalmente connessa al del mio passato, dei miei ri-
*** laccia lintera storia del mon- Center. risti di Voices of Haiti, il co- bene, perch ha limpagabile cordi di bambino. Quanto al-
Dopo lesperienza di Laja- do, ed io conto di essere nato Il Canto della terra, te- ro di voci bianche espressio- capacit di incidere sulla co- le Officine, mi piace lidea
tico quali sono i programmi una seconda volta, il giorno ma dello spettacolo del 3 ne di un progetto educativo scienza, contribuendo alla che abbiano riacquistato vita
di Celebrity Fight Night in cui vi ho messo piede. agosto un omaggio alle tra- concepito e portato avanti nostra evoluzione spirituale. quelle pietre, quegli spazi che
2017? Si parla di un concer- un augurio di rinnovamento dizioni culturali nel mondo? dalla Andrea Bocelli Founda- Negli ultimi anni sempre i miei avi acquistarono cento-
to al Colosseo con Elton che facciamo nostro, certi Cosa ci possiamo aspettare? tion. I bimbi, provenienti dal- pi impegnato per valorizza- cinquanta anni fa e nei quali
John? dessere sempre in numero Sar un viaggio, unespe- le baraccopoli di re la sua terra, recentemente vissero e lavorarono fino a do-
Dopo tre edizioni toscane, crescente, a ritenere che la so- rienza sinestetica alla ricerca Port-au-Prince, forti di una ha aperto le Officine Bocelli po la prima guerra mondiale.
la prossima Celebrity Fight lidariet lunico antidoto della terra e dei suoi frutti, preparazione didattica stabi- (ristorante-museo). Che co-
Night dirotter su Roma e, tra concreto, possibile, urgente, nelle multiformi tradizioni le e strutturata, attraverso la sa significa per lei tornare a ***
gli eventi previsti, quello me- alle diseguaglianze. Con que- culturali che rappresentano musica possono valorizzare il casa? Visto che parliamo di cen-
diaticamente pi importante sta fiducia, stiamo mettendo una incommensurabile ric- proprio talento e fruire di op- Pi vado lontano, pi sento toquaranta anni di vita del
sar in effetti il concerto che, a punto i dettagli della prossi- chezza (e fonte dispirazione) portunit educative, cultura- il bisogno di ritornare nella Tirreno. Quali sono secondo
insieme ad Elton John e tanti ma maratona benefica che, per lintero genere umano. li, esistenziali, preziose per il mia Toscana, lontano dal cla- lei i musicisti che hanno se-
altri amici artisti, abbiamo attiva dal 2014, ha gi raccol- Tante, le sorprese (che non loro futuro... Credo ferma- more, nella campagna dove gnato la storia?
concepito allinterno del mo- to oltre 22 milioni di dollari, posso svelare, perch non sa- mente nella musica quale sono cresciuto. Mi sento un Dato che la testata storica-
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 23

Non credo che la musica


classica andr in crisi:
vero che la tecnologia
avanza ma i giovani
apprezzano sempre il
bello. E il bello, come
sempre, pu salvarci...

sero redatte con i requisiti mi-


nimi e necessari: cio con
onest intellettuale e con pro-
positivit.
Stanno girando un film
sulla sua vita? Come si sente
ad essere al centro di questo
progetto?
Talvolta mi sembra ai limiti
del paradossale, che la mia
esistenza possa essere consi-
derata interessante al punto
Andrea da farne un film... Confesso
Bocelli che, al pensiero della prima
in un proiezione privata, che avr
concerto luogo tra pochi giorni, tremo:
(fotoservizio non so proprio come reagir,
Franco ritrovando sullo schermo una
Silvi) parte importante della mia vi-
ta, la mia giovent. Comun-
que tengo a dire che sono
molto contento del pool di ar-
tisti che questo progetto ha
riunito, dagli attori (Toby Se-
bastian, Antonio Banderas e
molti altri) al regista, Michael
Radford, gi artefice di capo-
lavori quali Il postino The
postman, alla sceneggiatrice
Anna Pavignano.

***
Mi piacerebbe rivolgerle
una domanda sulla disabili-
t. Secondo lei vissuta me-
glio dalla societ con il pas-
sare degli anni? C maggio-
re sensibilit? Lei che ha la
possibilit di andare in vari
Paesi del mondo, trova situa-
zioni migliori o peggiori?
Che cosa si pu fare?
Il mondo propone realt as-
sai variegate. In generale cre-
do siano stati fatti molti passi
avanti. Credo sia importante
comprendere, a livello globa-
le, che in un certo senso sia-
mo, tutti, diversamente abili.
le parole Tutti abbiamo degli ostacoli
da superare, dei limiti da sfi-

FEDE, SPERANZA, CARIT Il mega concerto


dare. La cosiddetta disabilit
ritengo vada vissuta come
con Elton John unesperienza di vita
che pu arricchire
Se penso al futuro, credo siano sempre attua-
li - perch universali - le tre parole che indica-
e altri big lessere umano.
Ogni persona do-
no le Virt Teologali: fede, speranza, carit.
Fede perch un dono cui aspirare e da col-
nel Colosseo vrebbe avvici-
narsi agli stru-
tivare, senza il quale il nostro transito terreno
sarebbe una tragedia annunciata.
sar la mia menti meravi-
gliosi che Dio
Speranza perch sono un inguaribile otti-
mista ed ho la certezza che in ognuno di noi ci
prossima gli ha dona-
to, acco-
siano universi inesplorati e qualit positive scommessa gliendoli e
tali da poter fare miracoli.
Infine carit, intesa come declinazione uni- a scopo facendo s
che espri-
versale e sinonimica dellamore: carit che ci
ricorda di amare il nostro prossimo come noi benefico mano
massimo le
al

stessi. loro poten-


Andrea Bocelli zialit. Per-
ch i limiti
posso tramu-
mente connessa con la mia allo sviluppo continuo e rapi- Colline tarsi in opportu-
regione, mi limito ai composi- do di nuove tecnologie e nuo- a perdita nit di crescita.
tori toscani... Penso al som- ve forme di comunicazione. docchio e un Ha ancora un
mo Giacomo Puccini, ma an- Tutto destinato ad evolver- maxi palco sogno da realizza-
che al pressoch coevo Alfre- si, ed anche lindustria cultu- che dura solo re?
do Catalani, a Pietro Masca- rale dovr affrontare trasfor- pochi giorni: lo Avere il privilegio e la
gni, a Francesco Geminiani, a mazioni, anche radicali, e scenario unico gioia di assistere alla vita
Luigi Boccherini... E poi, la nuove sfide. Resto per otti- del Teatro del adulta dei miei figli ed alla lo-
Toscana terra di voci ecce- mista, anche sulla musica Silenzio, a ro realizzazione, poter tenere
zionali, che hanno segnato la classica: credo resister, con- Lajatico in braccio i figli dei loro figli,
storia dellinterpretazione, tinuer a trovare estimatori poter invecchiare insieme a
da Mario Del Monaco ad Etto- anche tra le prossime genera- mia moglie. Poter continuare
re Bastianini, da Gagliano Ma- zioni. A dispetto dogni crisi, sta vicino avete mai conser- di sempre), a ritagliare e con- le nostre terre, ne andavano a cantare fino a quando il
sini a Mario Filippeschi. E le- come la storia ci ha ampia- vato un giornale, un ritaglio servare i primi titoli sulla mia ancora pi fieri. Quanto alle buon Dio vorr; poter prose-
lenco potrebbe continuare. mente dimostrato, la buona di quando magari era pi persona... E quando come critiche, positive e negative guire, insieme alla fondazio-
Come cambiata la musi- musica non morir mai. giovane, dei primi concerti e nel caso del Tirreno erano i che siano, apparse negli anni ne che porta il mio nome ed
ca e la sua fruizione nel tem- Parlando di comunicazio- dei successi allinizio della giornali con cui avevamo sui giornali di tutto il mondo, ai tanti amici che la supporta-
po? ne quale il suo rapporto carriera? maggiore familiarit, quelli le ho accolte generalmente no, ad offrire il mio piccolo
Siamo testimoni di un pe- con i giornali e la televisio- Erano soprattutto i miei ge- che la mattina si sfogliavano con attenzione e gratitudine, contributo per fare del mon-
riodo di transizione, dovuto ne? Lei come utente, o chi le nitori (e talvolta i miei amici anche sui tavolini dei bar del- a patto naturalmente che fos- do un luogo migliore.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 25

i direttori claudio giua


Soldati, maglie rosa
e artigiani digitali
CLAUDIO GIUA,
condirettore del Tirreno
tra il 1993 e il 1998
nel primo web del 97

di CLAUDIO GIUA ro prodotto editoriale ci accorgemmo net, lex tenente fu ospite del Tirreno

P
i artigiani con velleit digita- Io e tre colleghi che gli utenti del tirreno.it erano i no-
stri vicini di casa, i concittadini, gli ami-
per una settimana di festeggiamenti e
incontri. Tutto merito della Rete.
li che tecnologi con rudimen-
ti di comunicazione di mas-
nellavventura ci che vivevano a poche decine di chilo-
metri. Persone che credevano nellin-
Dopo qualche mese contavamo
qualche migliaio di utenti unici quoti-
sa, ci servirono otto mesi per
renderci conto delle potenzia-
di ventanni fa: formazione di qualit ma preferivano
leggerla sul pc anzich sul giornale di
diani che aprivano, complessivamen-
te, tra le ventimila e le trentamila pagi-
2011: lit di quanto avevamo messo in piedi.
Lautunno precedente eravamo gi
far nascere il sito carta. Bastava pazientare: a mezzogior-
no trovavano sul web, gratis, tutto
ne. La crescita si assest intorno al
5-6% mese su mese. A me sembrava il
iltirreno.it
Il Tirreno
viene allopera in quattro, di cui uno solo, quanto era pubblicato sul Tirreno. minimo accettabile rispetto a un feno-
Giuseppe Beppe Burschtein, impe- Quel successo ci sorprese. Meglio: meno altrove in espansione esplosiva.
Storia di una
selezionato
tra i finalisti gnato a tempo pieno: faceva il grafico, sorprese Beppe, Gabriele, Marco e me. Leggevo dei successi di Aol e del New
il webmaster, lo sviluppatore, il sistemi- Il resto della redazione ci guardava ma York Times, del Chicago Tribune e dei
ai prestigiosi
Ona Awards, sta e, soprattutto, teneva alto il morale previsione sbagliata non ci capiva, dunque era disattento o primi abbozzi di motore di ricerca.
gli oscar
del
del gruppo. Degli altri tre, Gabriele
Marchegiani ritagliava e talvolta ag- e di un sogno sospettoso. Eravamo quelli delluffi-
cio vicino ad Angella, che era lammi-
Volevo di pi. Cos, in giugno, chiesi
a Burschtein di inventare un modo per
giornalismo
digitale
giungeva qualche ora allimpegno di
mago-gestore del sistema editoriale 3P realizzato piano piano nistratore delegato dellazienda. San-
dra e Nino, pi curiosi, talvolta saffac-
dar conto in diretta su iltirreno. it di un
evento di enorme popolarit: il Giro di
del Tirreno e degli altri quotidiani della ciavano nella nostra stanzona, ci chie- Italia. Detto e fatto. Il 16 maggio, per la
Finegil, via via affinando lesportazio- ne di Lucca, da mettere subito online devano qualcosa e se ne andavano sod- prima delle 22 tappe ci organizzammo
ne dei contenuti dalla carta al web; nel tentativo di agganciare le comunit disfatti che il giornale fosse sulla prima cos: io seguivo la corsa in tv, scrivevo
Marco Gasperetti cronista di razza dei lucchesi allestero, tra le meglio or- linea delle sfide digitali. brevi notizie e commenti da 200 battu-
folgorato sulla strada di Silicon Valley ganizzate al mondo. Poi, una per volta, La direttrice aveva peraltro intuito te che inviavo via mail a Beppe, che li
abbozzava strategie di marketing avremmo varato le altre undici edizio- quali porte schiudeva Internet quan- copiava e pubblicava con un rudimen-
editoriale e dispensava consigli che ci ni. do, allinizio del 1997, il Tirreno aveva tale sistema editoriale. Primi in Italia,
guardavamo bene dal seguire; io, con- In un documento datato giugno scovato sui giornali americani online la creammo un live blogging. Repubbli-
direttore del Tirreno, tentavo di conci- 1997 scrivevo: Il sito del Tirreno avr il storia di Vernon Baker, il tenente che il ca. it, guidata da Vittorio Zambardino,
liare le riunioni e le chiusure al fianco proprio pubblico delezione nei tosca- 5 aprile 1945 aveva guidato 26 soldati cominci presto a linkarci. Il giorno del
di Sandra Bonsanti e Nino Sofia con ni che vivono e lavorano lontani dai della divisione Buffalo, neri come lui, duello tra Marco Pantani e Pavel Ton-
lincarico il Gruppo Espresso maveva luoghi dorigine, sia in Italia sia alleste- allattacco della strategica postazione kov a Plan di Montecampione i nostri
affidato: sviluppare per i giornali locali ro, e che non possono acquistare ogni nazista di castello Aghinolfi, a Monti- server furono presi dassalto e riusciro-
un embrione di informazione su Inter- giorno il giornale. Si rivolger poi alle gnoso. Quellazione aveva aperto la no a malapena a tenere. Fu cos, il 4 giu-
net. decine di migliaia di italiani e stranieri strada allavanzata degli alleati verso la gno 1998, che al termine della vittorio-
In questa formazione lanciammo che soggiornano per lunghi periodi nel- pianura padana. Il 13 gennaio 1997 il sa serie di scatti del campione roma-
nel novembre del 1997 iltirreno. it. Un le nostre citt e campagne e mantengo- presidente Clinton aveva conferito a gnolo ci guardammo sfiniti eppure
sito diverso, come prospettive, da co- no un legame con le nostre comunit. Baker la Medal of Honor, la pi alta consapevoli che quel che avevamo fat-
me lavevo immaginato. Il progetto ini- Previsione sbagliata. Una volta azzar- onorificenza militare americana: mai, to era una novit assoluta per il giorna-
ziale, presentato alleditore in primave- dato lapproccio senza limiti geografi- prima, un nero laveva ottenuta. Rin- lismo di casa nostra. Un altro piccolo
ra, prevedeva di cominciare dalledizio- ci, con la disponibilit in rete dellinte- tracciato e invitato in Toscana via Inter- record del Tirreno.
26 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

di DANILO FASTELLI in un cloud, cio una memo-

I
la parola
l 1877 lanno del- il capo ria sterminata che non sta sulle
nuvole ma in enormi data cen-
la legge Coppino.
Una riforma fon- EDUCAZIONE dellanagrafe ter con migliaia di server. Chi mi
garantisce che i miei dati non
damentale, per-
ch introdusse nel Listruzione scolastica deve tor-
di tutti i siti che escano da l? Non una doman-
da retorica, c almeno un prece-
nostro Paese lobbligo di andare
alla scuola elementare per tre
nare al centro della societ, co-
me avvenne nel 1877 con la leg-
finiscono per .it dente: nel 2013 Edward Snow-
den (la gola profonda dellN-
anni, con la previsione di sanzio-
ni per i genitori che contravveni-
ge Coppino. a scuola che si
formano i cittadini di domani,
e cura la sa, lagenzia di sicurezza nazio-
nale americana, ndr), dimostr
vano. Oggi come allora leduca- che si crea leccellenza che fa formazione che le maggiori aziende over
zione deve tornare al centro. Bi- del nostro un grande paese. Il the top come Google, Face-
sogna ripartire da l, dal 1877. successo nelle sfide del futuro dei ragazzi book, Microsoft, Yahoo, etc for-
Lo stesso anno, il 29 aprile, nac-
que Il Telegrafo, oggi Il Tirreno:
passa dalla capacit di forma-
re i nostri ragazzi. delle scuole nivano informazioni agli 007 vio-
lando la privacy dei cittadini.
Una coincidenza significativa.
Da quattro anni presidente
Domenico Laforenza
ai rischi della rete Lavvocato del diavolo direb-
be che anche la pubblica sicu-
del Cnr di Pisa, da nove direttore rezza nellinteresse dei cittadi-
dellIstituto di Informatica e tele- ni.
matica (Iit-Cnr) e del Registro. it, In tempi cos difficili, specie
Domenico Laforenza il capo con la minaccia del terrorismo,
dellanagrafe di tutti i siti che fi- le forze di polizia devono poter
niscono per .it . Un battistero svolgere il ruolo per cui tutti sia-
dove vengono assegnati i no- mo loro grati. Il punto il rispet-
mi a dominio e un elenco to di regole fondamentali, per
consultato continuamen- cui un conto che io acceda a
te in tutto il mondo per delle informazioni su autorizza-
raggiungere oltre 3 zione di un magistrato, un altro
milioni di siti che fi- che faccia una pesca a strasci-
niscono per .it di co di tutti i dati disponibili di
cui il primo fu un numero indeterminato di
cnuce. cnr.it, persone: ci stiamo esponendo a
nel dicembre scenari orwelliani inquietanti.
1987. Regi- Specie se pensiamo a cosa viene
stro.it si prepa- dopo.
ra a festeggia- E cosa viene dopo?
re i 30 anni Nel 2020 si stima che ci sa-
mentre si ranno 50 miliardi di oggetti con-
chiudono le nessi in rete. la famosa Inter-
celebrazioni net delle cose: il mio orologio, il
dei 30 anni di mio frigorifero, il mio pacema-
Internet, da ker e presto il chip che avr in-
quando cio stallato sottopelle, raccoglieran-
il 30 aprile no dati su di me. Ma anche que-
1986 il Centro sti dati staranno in un cloud: la
universitario cartella clinica, lestratto conto,
per il calcolo le ricevute. Se io ne entro in pos-
elettronico sesso, posso decidere sulla tua
(Cnuce) del Cnr vita. Posso scoprire che hai una
si colleg su Arpa- malattia che non mi piace ed
net a Roaring escluderti da un programma so-
Creek, Pennsylva- ciale o negarti il mutuo. Se hai
nia. installato delle videocamere
Domenico Laforen- posso vedere cosa fai in casa tua.
za quei primi vagiti di In- Al Cnr con luniversit di Pisa ab-
ternet li ha sentiti di perso- biamo creato un master sulla cy-
na: cominci proprio al Cnu- ber security, il primo in Tosca-
ce nel 1972 dove fu assunto, an- na.
cora studente, come addetto ai Ma chi comanda dentro in-
grandi calcolatori. Grandi, nel ternet, quale governo pu im-
senso delle dimensioni. Orgo- porre una linea?
gliosamente incorniciata nel Laforenza e un calcolatore anni 70 al Cnuce di Pisa (Renzullo-Muzzi) Il tema della governance di
suo ufficio di Pisa, una foto mo- Internet cruciale. Esiste lIn-
stra la consolle di un computer ternet governance forum, un
che ingombra come un armadio
a sei ante: aveva una capacit di DOMENICO LAFORENZA organismo che mette a un tavo-
lo rappresentanti di governi,

Ragazzi, usate il web


calcolo di un mega byte, cio aziende e societ civile. C
qualche decina di millesimo del- Icann che regola la parte tecnica
la memoria del telefonino che di Internet (di cui Registro. it
abbiamo in tasca. Il professore una costola per quanto riguarda
un osservatore disincantato del- il . it, ndr). C un ruolo sem-
le dinamiche del web, da non pre pi predominante delle
confondere con Internet: Inter- grandi aziende della Sylicon Val-

ma imparatelo bene
net linfrastruttura, il web ley. E c il rischio della balca-
uno dei servizi di internet, il pi nizzazione, cio la creazione di
importante, che consente di cer- recinti nazionali. Con la conse-
care e visualizzare pagine e con- guenza che dentro i confini di al-
tenuti. Scienziato dalle grandi cuni Paesi vengano spente appli-
letture umanistiche, Laforenza cazioni o vietate parole come
torna continuamente sul ruolo democrazia, escludendole dai
strategico dellistruzione, per risultati dei motori di ricerca. Il
accendere fuochi nelle menti de- punto garantire sia la sicurezza
gli studenti e non per riempirle dei dati, sia i principi fondativi
come recipienti, citando Plutar- della rete, come la neutralit,


co. E tra le attivit del Registro. it il fatto cio che Internet funzio-
da lui diretto c la formazione Ci sono aspetti ni per tutti allo stesso modo, sen-
dei ragazzi delle scuole ai rischi za andare a vedere preventiva-
del web. della vita da mente chi passa e dove va.
Ma i ragazzi hanno davvero tenere privati E lItalia che ruolo gioca in
bisogno di lezioni di web? questo contesto?
Tutto parte dalleducazione anche perch, una volta LItalia stata sempre atten-
scolastica. l che si formano i pubblicati, non si ha pi ta a questi problemi. Un anno fa,
cittadini, che si crea conoscen- primo caso al mondo, in Parla-
za, quindi innovazione, quindi il controllo della loro mento stata elaborata e appro-
lavoro e sviluppo. Lalfabetizza- diffusione per un tempo vata con voto bipartisan la Carta
zione oggi ancora pi essenzia- dei diritti di internet, su iniziati-
le proprio per lavvento del web. potenzialmente infinito... va dellonorevole Laura Boldrini
Pensiamo ai social: sono uno e grazie al lavoro di una commis-
strumento straordinario ma an- sione presieduta dal professor
che pericoloso. I ragazzi devono Stefano Rodot. L c scritto che
avere punti di riferimento e con- internet un diritto fondamen-
sapevolezza dei rischi. tale del cittadino, in quanto stru-
Qual il rischio maggiore? gli strumenti, sta a noi farne un diffusione per un tempo poten- una pagina che riporta uninfor- cui, per esempio, fai carriera, en- mento insostituibile di cono-
Partiamo dallassunto che la uso corretto. E il web ha portato zialmente infinito. mazione negativa su di te. co- tri in politica, diventi qualcuno scenza. Dobbiamo essere orgo-
Rete ha avuto un impatto spa- anche ad effetti collaterali, il Uninformazione pubblicata me se in un museo qualcuno di rilevante, quellinformazione gliosi di questo documento che
ventosamente positivo sulla so- principale dei quali forse lega- molti anni fa pu essere usata prendesse unopera blasfema e potr essere usata contro di te. speriamo possa essere adottato
ciet e sulleconomia: non mi to alla privacy. Gli studenti devo- contro di me oggi. la nascondesse nelle segrete Quindi, attenzione a cosa si in ambito internazionale. E che
iscrivo alla corrente dei luddisti no capire che ci sono aspetti del- Il diritto alloblio su Internet stanze. Ma lopera continua ad pubblica. certamente andrebbe insegnato
che vorrebbero riportare indie- la vita da tenere privati anche esiste solo sulla carta. Ammettia- esistere e se qualcun altro intan- S, ma purtroppo non luni- nelle scuole: come vede tornia-
tro le lancette della storia. La tec- perch una volta pubblicati non mo che tu ottenga da Google di to lha fotografata continuer a co aspetto. Perch i dati che pro- mo sempre al tema della forma-
nologia mette a disposizione de- si ha pi il controllo della loro far sparire dal motore di ricerca riemergere. Nel momento in duciamo vengono memorizzati zione.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 27

la parola
Volevo diventare
organista, poi BELLEZZA
per caso arrivata La parola che per me rappre-
la direzione senta il futuro bellezza: ap-
parentemente pu sembrare
Il mio sogno? un termine generico. In realt
credo che racchiuda tutto
Lo lancio con voi: quello che ci serve per il futu-
ro, dalla speranza, allarte.
poter girare in bici Quello di cui abbiamo biso-
intorno al lago di gno per pensare che potremo
salvarci.
Massaciuccoli Nicola Luisotti

di ILARIA BONUCCELLI quando entrai in buca dorche-

I
stra a prendere gli applausi e mi
l dito scorre veloce nei re- girai verso la platea di 4mila per-
gistri di Ellis Island. Lan- sone, mi sentii importante, ebbi
no indefinito dellemigra- la sensazione che era successo
zione italiana. Molto to- qualche cosa nella mia vita. Che
scana. Lindice si ferma ero entrato nel mondo dellope-
su un nome. Un sussulto imper- ra, nel teatro che mi piaceva fa-
cettibile. Nicola Brocchini: Mas- re. Eppure avevo gi diretto alla
sarosa. Diciassette anni. Non Scala, a Parigi.
c storpiatura. lui. Una foto lo Si mai chiesto perch New
conferma. Il cappellaccio in te- York le fece questo effetto?
sta, per ripararlo dal sole, men- Forse perch questo teatro
tre lavora alla costruzione delle era legato al mio sogno di ragaz-
ferrovie americane. Prima di tor- zo, alla mia ambizione. Forse
nare in Versilia. E morire nella perch mio nonno materno, Ni-
costruzione dellEden, a Viareg- cola Brocchini, era entrato da El-
gio. Il teatro di Ermete Zacconi. lis Island venendo a cercare for-
Una domenica assolata del tuna qui in America. Al rientro
1931, prima di Petrolini, della in Italia morto mentre costrui-
Duse. Il teatro che toglie, il tea- va teatro Eden di Ermete Zacco-
tro che d, commenta Nicola ni: si dette una martellata su un
Luisotti, a New York, nellappar- dito, cadde da unimpalcatura,
tamento affacciato sul fiume batt la testa sul selciato della
Hudson. Lo stesso nome del Passeggiata di Viareggio e mor.
nonno, anche se il quarto ni- Zaccon risarc mia nonna, ri-
pote maschio, da parte della fi- masta vedova giovane con quat-
glia Rita. tro figli, con 50mila lire: una ci-
Quando si dice il destino. Lo fra importante con cui compr
sguardo rivolto verso Ellis un podere. E mai si dimentic
Island, il cancello dingresso del- della mia famiglia. Quando era
la Merica. In pianoforte in piena ragazzina mia madre, debutt
vista. Da qualche parte le bac- in uno spettacolino su Giovan-
chette in legno dulivo delle pia- na darco, a Bargecchia di Mas-
ne della sua terra, Corsanico so- sarosa. Prima della recita le arri-
pra Massarosa. Gliele ha create, va un costume: Dentro costume
anni fa, suo padre, quando Ni- c scritto: Questo costume
cola Luisotti diventato un di- appartenuto a Ermete Zacco-
rettore dorchestra internazio- ni. Il teatro sempre stato pre-
nale. La Scala, il Covent Garden, sente nella mia vita.
ora Director associado al tea- Il teatro nel suo destino.
tro Real di Madrid. Per dieci an- Mio nonno muore costruen-
ni Direttore musicale a San do un teatro, io vivo grazie al
Francisco. Poi tanto Metropoli- teatro.
tan, New York. Tantissimo. La Lei ambasciatore di musi-
circolarit del destino: mio non- Nicola Luisotti sul podio durante un concerto e, sotto, il nonno Nicola Brocchini negli Stati Uniti a 17 anni, al lavoro nei cantieri delle ferrovie americane ca e dellItalia in tutto il mon-
no venuto a cercare fortuna in do. C un progetto, anche pic-
America, io in America lho tro- colo, che vorrebbe veder realiz-
vata. Due vite, una svolta.
NICOLA LUISOTTI zato in Toscana per valorizzare
il patrimonio culturale che ab-

Una bacchetta magica


*** biamo?
Lei nasce nella terra di Puccini Visto che Il Tirreno il quoti-
e di altri grandi compositori, diano delle nostre zone, lo utiliz-
da Catalani a Mascagni. Quan- zo per lanciare una proposta di
do decide di diventare diretto- cui parlo da tempo con mia mo-
re dorchestra? glie: realizzare una pista ciclabi-
Sono diventato direttore le intorno al lago di Massaciuc-

per trovare lAmerica


dorchestra pi per gioco, quasi coli, il lago che ha ispirato tante
per casualit che per scelta: da opere di Puccini. Ecco questo
ragazzino volevo diventare orga- sarebbe un grande sogno che
nista. Ho studiato organo, men- ho: poter prendere la bici e po-
tre nelle mie intenzioni non ce- ter girare tutto il lago intorno al-
ra una vera spinta verso la dire- la scoperta del lago di Puccini,
zione. A un certo punto mi ve- senza auto, senza pedoni, una
nuto in mente perfino di fare il pista divisa dalla pista pedona-
compositore, come Puccini, certo punto della mia vita lo di- anche per il luogo dellorgano, lito sul podio con timore? quando diressi Tosca, nel 2006. le. Sarebbe una grane opportu-
Mozart, Verdi. Poi per caso, stu- ventato. forse mi ispirava il luogo, la sa- Si dirige sempre con lemo- Ero gi un direttore affermato, nit per la nostra zona, oltre che
diando composizione in conser- Per la sua aspirazione era cralit, lodore. Poi mi affascina- zione. Ma la prima volta che ho ma per la prima volta mi resi un grande segno di civilt. Da-
vatorio, al Boccherini di Lucca, diventare un organista. Per- va il fatto che avesse tante tastie- avuto la sen- sazione di conto che si era avverato il so- rebbe lopportunit di creare la-
alcuni miei amici colleghi della ch? re, tanti registri. In un certo sen- gno che avevo fatto quando ero voro perch intorno alle piste ci-
classe di composizione mi chie- Perch la prima volta che vi- so, se ci si pensa alla fine suona- fidanzato con mia moglie Rita clabili si creano chioschi di so-
sero di dirigere dei loro brani. di la tastiera di un armonium in re lorgano molto simile a Simonini, anche lei versi- sta, dove le persone si possono
Da l mi inizi a venire lidea che chiesa mi sembr di avere una dirigere unorchestra. liese come me. Le ave- incontrare, possono parlare, ri-
forse potevo dirigere, che pote- visione mistica. Era la cosa pi Un paragone insoli- vo detto Ma tu pen- storare: crei ambienti sani per le
vo avere la natura per dirigere. bella che avessi mai visto nella to: lorchestra e lor- si che un giorno io famiglie, per chi vuole fare
Poi vedendo altri direttori, ve- mia vita. Lodore di quei tasti gano. far il direttore sport, per chi vuole semplice-
dendo quello che facevano ho davorio, lodore di quella tastie- No, con le dovu- dorchestra?. E mente ammirare la bellezza im-
pensato che potevo farlo. E ho ra ancora lo ricordo. Dopo di al- te proporzioni e lei, senza indugi macolata di un lago nel silen-
avuto le opportunit di farlo. lora, la prima cosa che facevo, differenze. Nellor- mi rispose: S. zio.
Le opportunit arrivano an- entrando in una chiesa, era an- gano ci sono tanti Allora io rilan- Bene, lei lancia questo pro-
che se una persona se le meri- dare a chiedere al prete se pote- tasti, nellorche- ciai: Ma pensi getto attraverso Il Tirreno che
ta, no? vo suonare lorgano. L avevo stra dirigi le perso- proprio che io un festeggia i suoi 140 anni. Ma co-
In parte vero, ma ci sono proprio la passione: mi ricordo ne. E questa una giorno far il diret- sa vorrebbe che restasse di lei
anche persone che fanno di tut- che volevo le scarpe di un certo sfida maggiore per- tore dorchestra al fra 140 anni?
to per averle. Mi spiego: ci sono tipo perch per suonare la peda- ch devi convincere i Met dirigendo la To- Spero che la gente vada an-
persone che hanno lambizione liera servivano scarpe di un cer- musicisti, uomini e don- sca?. E lei senza esita- cora allopera. Che lopera sia
fin da bambini di diventare di- to tipo. Mio padre mi diceva: ne, a suonare. Li devi sedur- zione: S. E quel giorno ancora attuale: che siano trova-
rettori di orchestra e iniziano a queste non vanno bene perch re, ma alla fine lorchestra un ero proprio al Met a dirigere la te nuove forme di composizio-
dirigere prestissimo. Un grande il tacco scivola e non deve scivo- grande organo di persone che essere in Tosca. Debuttai con lallesti- ne comprensibili al pubblico. In
come Lorin Maazel ha iniziato a lare. Arrivavo a mala pena ai pe- danno per te un risultato che il un posto straordinario stato mento di Franco Zeffirelli, uno sostanza, vorrei che i ragazzi e le
dirigere a 9 anni: ecco io non dali dellorgano, ma non desiste- loro talento. proprio qui al Met a New York straordinario toscano che ap- persone in generale continuino
avevo quellobiettivo. Ma a un vo. Avevo proprio una passione C stata una volta in cui sa- partiene al mondo. Quel giorno ad amare il bello.
LA BANCA PI SOLIDA DELLA TOSCANA

Classifica della Rivista BancaFinanza: n. 12 Dicembre 2016


(su banche con attivo superiore a 650 milioni di euro)
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 29

i direttori ennio simeone


Tre anni memorabili
e una catena
ENNIO SIMEONE
ha diretto il Tirreno
dal giugno 1993 al maggio 1996
come strategia

di ENNIO SIMEONE volta dei boia chi molla di Reggio per il da persone delle quali pu accadere che cluse con uno scontro sul palcoscenico

E
titolo di capoluogo di regione ritenni debba occuparsi, nel bene e nel male, o del teatro trasformato in ring dalle due
ra stato Mario Lenzi, dominus doveroso, nelle periodiche riunioni colle- destare il sospetto che ne sia influenzato, concorrenti che avevano accumulato pi
della catena di giornali locali giali che tenevamo in via Po a Roma sug- nel bene e nel male. tagliandi. Salv la situazione il break paci-
del Gruppo Espresso, a chieder- gerire di modulare, nellambito di quel di- Mi sono concesso solo due eccezioni a ficatore del giovane conduttore, Carlo
mi, nellottobre del 1987, di la- segno sinergico, la maggiore caratterizza- questa regola: linaugurazione dellan- Conti, reduce dalle prime marginali ma
sciare Paese Sera per andare zione in chiave locale anche dellinforma- no accademico dellAccademia Navale, brillanti apparizioni televisive oltre che
nella sua Livorno a ricoprire il ruolo di re- zione nazionale. listituzione pi prestigiosa della citt, e da varie conduzioni radiofoniche.
dattore capo del Tirreno. E fu lui, appena Non fui molto convincente. Anzi ci fu una cena riservatissima nella curia di Li- Nella mia vita ho scritto volumi in for-
un anno dopo, a propormi di trasferirmi chi vide in questa tesi il rischio che potes- vorno. Fu il vescovo, monsignor Alberto ma di articoli, come quelli che continuo a
da Livorno a Bolzano per assumere la se scalfire la strategia delle sinergie. Ablondi, ad invitarmi, il terzo commensa- scrivere per essere inghiottiti nel vortice
condirezione dellAlto Adige. E ancora Non insistetti oltre. le era il cardinale Joseph Aloisius Ratzin- del web. Ma mi sempre piaciuto di pi
lui, pochi mesi dopo, mi comunic che Comunque lunit nella diversit ger, che dieci anni dopo chi lavrebbe fare giornali, costruirli, modificarli, ria-
mi veniva affidato il ruolo di direttore di consentiva ampi margini di autonomia immaginato? sarebbe diventato Papa dattarli, trovare il modo di renderli utili.
Anni novanta: quel giornale. Nel maggio del 93 la richie- sia nellimpostazione dei contenuti dei Benedetto XVI. Ablondi, il vescovo che Per dirvi quel poco che sono riuscito a fa-
Livorno, sta di lasciare Bolzano per tornare a Livor- singoli giornali, sia nei comportamenti di amava farsi chiamare semplicemente Al- re nei tre anni di direzione del Tirreno ho
manovre no a dirigere il Tirreno mi fu fatta da Carlo chi li dirigeva. Per darvene unidea vi rac- berto, messaggero della Cei nel mondo impiegato fin troppo spazio. Non ho rim-
a bordo Caracciolo e da Marco Benedetto, ma li- conto un episodio. del dialogo con le altre religioni e, nella pianti, se non per la benevolenza con cui i
della spiratore era stato sempre lui, che a que- Mancava una settimana al Natale del sua terra, del dialogo con il mondo del la- colleghi, delle redazioni e degli uffici am-
nave-scuola sto giornale ha dedicato gli anni pi in- 1993 pochi mesi dopo che avevo as- voro, sostenitore delle lotte dei portuali, ministrativi, di segreteria e tecnici, mi ac-
della Marina tensi e brillanti della sua carriera. sunto la direzione del Tirreno quando coglieva loccasione della Pasqua per ve- colsero e hanno collaborato in amicizia
Militare Lidea-forza sulla quale Mario Lenzi un corriere mi avvert sul telefono di casa nire in redazione, impartire rapidamente tollerando il mio carattere non facile.
Amerigo aveva edificato la fortuna di quella straor- che aveva un grosso pacco da consegnar- la benedizione e poi intrattenersi tra i Il segno del tempo trascorso da allora
Vespucci dinaria catena editoriale era racchiusa in mi. Era un enorme panettone di almeno giornalisti raccontando dissacranti bar- mi stato inopinatamente, e piacevol-
una sola parola: Sinergie. Significava 5 chili accompagnato da un biglietto di zellette. mente, cancellato in queste settimane
far collaborare tra loro alcune centinaia auguri firmato Silvio Berlusconi. Un rega- Il primo provvedimento che adottai fu dallapparizione in tv dello sceneggiato
di redattori e corrispondenti disseminati lo sorprendente perch era indirizzato al quello di dare un segnale evidente, a par- Sorelle: protagonista quella Anna Val-
in una serie testate di diverse per arricchi- direttore di uno dei giornali locali che il tire dalla prima pagina, che il giornale le che, appena reduce dallincoronazione
re le altre testate con una produzione ori- Cavaliere aveva cercato di strappare con avrebbe privilegiato sempre pi i com- di Miss Italia 1995, venne portata in visita
ginale smistata e coordinata centralmen- un colpo di mano a Carlo Caracciolo e a menti, le opinioni, le analisi, le inchieste al Tirreno come un trofeo dallagenzia di
te da unagenzia (lAgl) a carattere nazio- Carlo De Benedetti con loperazione (oltre che il racconto scrupoloso e detta- promozione del concorso. Aveva ventan-
nale. E di questa strategia Lenzi riteneva Mondadori, per fortuna parzialmente gliato dei fatti): ridussi gli spazi destinati ni. bella come allora. E misteriosa, co-
che il Tirreno, per la sua storia e per la sua neutralizzata. La sorpresa dur poco: ai richiami (la cosiddetta vetrina) e me i Sassi di Matera, penultima tappa del
grande dimensione strutturale e diffusio- qualche giorno dopo le cronache politi- aumentai lo spazio destinato al testo, agli mio peregrinare per lItalia a fare giornali,
nale, dovesse essere capofila, fungendo che annunciarono la discesa in campo articoli. I timori che il giornale ne risultas- come quello che apparso nello sceneg-
quasi da traino. di Berlusconi, che, per lappunto, si era se ingrigito furono smentiti dai dati di giato tv con una testata inventata: lho
La condivisione di questa strategia era fatto precedere da una mega spedizione diffusione, rinvigoriti (anche se, in verit, fondato nel 2002 come proliferazione lu-
totale da parte di tutti i direttori. E non di mega panettoni a tutti i direttori di non in misura entusiasmante) anche cana del Quotidiano della Calabria, che
poteva essere diversamente, non solo per giornali e televisioni. Sperava di assicu- dallintroduzione di servizi utili offerti Caracciolo mi mand a dirigere nel 1996
i rapporti professionali e di amicizia per- rarsi una captatio benevolentiae? Se que- al lettore, come linserto settimanale sul- a titolo esplorativo, per 6 mesi, mi dis-
sonale che ci legavano a lui, ma soprattut- sto era il suo obiettivo ebbe leffetto oppo- la ricerca di lavoro, e da iniziative promo- se, con il proposito di agganciarlo poi alla
to perch i risultati ne attestavano la vali- sto: decisi di istituire un corsivo politico zionali come labbinamento al giornale catena di cui il Tirreno capofila. Era
dit. Io tuttavia reduce dai 5 anni di di- fisso in prima pagina, che per tutta la du- delle foto storiche, in bianco e nero su sullorlo della chiusura. Quando lo lasciai
rezione dellAlto Adige e dalle precedenti rata della mia direzione dedicai almeno cartoncino, delle citt toscane. Iniziativa non 6 mesi, ma 10 anni dopo per
esperienze vissute e raccontate in altre tre volte a settimana alla contestazione fortunata, che, confesso, non fu farina del unaltra impresa impossibile a Roma, era
realt dalla Napoli degli anni del colera delle imprese politiche del Cavaliere e mio sacco. Come non lo erano altre ini- diventato giornale leader in entrambe le
alla Roma del rapimento Moro e dellat- dei suoi sodali nazionali e locali. ziative promozionali acchiappacopie, regioni. Leditore alz troppo il prezzo e
tentato al Papa; dallEmilia Romagna del Ho sempre pensato che il direttore di che per avallai. Lultima di queste fu il quellanello non si agganci alla catena
riformismo rosso alla Calabria della ri- un giornale locale deve tenersi distante concorso Vota la commessa che si con- ideata da Lenzi e da Caracciolo. Peccato!
30 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

la parola
Pisa deve
scegliere INTEGRAZIONE
e diventare Se penso al futuro la parola che mi viene in men-
il punto di te integrazione. Il futuro integrazione. C' bi-
sogno che persone con capacit, preparazioni e
riferimento mansioni diverse si parlino tra di loro. Gli stu-
denti dovranno educarsi e prepararsi all'integra-
della Toscana zione delle loro conoscenze. Come corollario
all'integrazione, c' la complessit. Problemi
costiera, non pu complessi non hanno risposte semplici ed univo-
che, necessaria quindi l'integrazione per poter-
competere con li risolvere.

Firenze su tutto Vincenzo Barone

di CARLO VENTURINI

P
isa deve di-
ventare pun-
to di riferi-
mento di tut-
ta la Toscana
costiera, non pu competere
con Firenze su tutto, e se Sie-
na non fa network destinata
a scomparire mentre Arezzo
deve convogliare in una ma-
cro regione con Perugia. lo
scenario toscano che si augu-
VINCENZO BARONE

Qui alla Normale


ra il direttore della Scuola
Normale Vincenzo Barone,
65 anni, di origini napoleta-
ne, figlio di un doganiere che
si fatto due anni di campo di
concentramento.

serve soprattutto
***

Professor Barone, come


avvenuto il suo ingresso in
Normale?
Partecipai al concorso per
entrare come studente. Il tut-

saper ragionare
to per colpa di una zia chimi-
ca che era molto elitaria e
snob. Mi presentai alle sele-
zioni in maniera del tutto
naif. Venivo dal liceo classico.
Non avevo le nozioni suffi-
cienti di matematica, fisica e
chimica. Mi sono seduto tra i
banchi e ho sudato freddo
quando ho visto che gli altri Una veduta
concorrenti avevano con s il di Pisa, sopra
regolo calcolatore, una sorta Vincenzo
di righello di ferro dove si fa- Barone
cevano i logaritmi. Io non la- direttore
vevo, facevo tutto a mente. della Normale
Passai lesame grazie ad davanti
un eccellente scritto di al palazzo
chimica. in piazza
Quanto biso- dei Cavalieri
gna essere geni
per essere norma- lo feci allultimo anno vocazione e puntare su tre co- Per tutti. Alla Scuola Normale
listI? di universit e facevo se: informatica, beni culturali ho poi tantissimi altri quoti-
I compiti de- turni ai radar h24. Poi che non siano quelli rinasci- diani. In totale dedico alla let-
gli allievi si con- mi davano il giorno mentali, ed il settore agro-ali- tura dei giornali almeno uno-
servano alla successivo libero. mentare associato allecono- ra. Non mi piacciono i social
Normale e Bel- Peccato che dovessi mia blu, del mare. Deve smet- e non leggo i giornali su inter-
tram il direttore fare la tesi. Non ho tere di cercar di competere net.
che mi ha prece- dormito per un anno con Firenze su ogni cosa.
duto, quando intero. Mi sono lau- Non pi il centro dellimpe- ***
mi sono insedia- reato in divisa. ro... Deve diventare punto di
to me lo ha ri- E contro ha avuto riferimento in quei tre ambiti Saper comunicare dovreb-
consegnato. Ho la commissione da Massa Carrara a Grosseto. be essere come saper far di
sorriso. Mi sono quando divent pro- Cos come Siena non pi il conto e scrivere?
venute in mente fessore associato a Na- fulcro bancario italiano. Si de- La Normale non ha un do-
alcune domande poli. ve abbassare a dialogare con cente di comunicazione. Ri-
che mi hanno fatto Non ero io il designa- le altre citt. Deve fare net- medieremo. La comunicazio-
a cui non saprei ri- to. Ma ho vinto. work o sparir a breve. La ne non deve per sostituirsi
spondere neppure Normale ha succursali a Cor- alla sostanza. Cos come leti-
ora come quanti nume- *** tona. tangibile, palese che ca deve viaggiare assieme alla
ri primi ci sono tra uno e Arezzo deve saldarsi con Pe- scienza. Letica non la si sosti-
mille. Come entrato a fare il do- rugia. tuisce con leggi e controlli. Si
Racconto questo aneddoto cente alla Normale? E Pisa? E il People Mover? deve educare ai principi eti-
per far capire che per entrare Ho saputo tutto per caso. Cera bisogno di una me- ci.
in Normale non servono no- Lei non Ho mandato lo stesso curricu- tropolitana di superficie che Che cosa le fa venire in
zioni, serve metodo di ragio- dre, conside- lum che avevo mandato al collegasse laeroporto pisano mente il 1877?
namento e seguire i corsi di poi a Napo- rato una perso- Cnr. Sono stato preso grazie a con la stazione ferroviaria fio- Siamo alla fine dell800, il
orientamento che questan- li, poi a Brescia. na comoda. sem- dagli esaminatori esteri. Il rentina. Tutto qui. secolo delle grandi macchi-
no andremo a fare anche in Cosa ricorda di quel pe- pre stato contro. Cosa vuol Cnr non me lha mai perdo- Quale rapporto ha con i ne, del vapore, delle locomo-
Puglia. riodo? Di quelle citt, di que- dire essere scomodo oltre a nato. Ero direttore dellIpcf media ed i social? tive. il secolo della meccani-
Lei voleva fare il fisico ma gli ambienti? non dedicarsi ai salotti come da soli otto mesi. E me ne so- Non leggo i giornali del ca classica che si basava su
diventato chimico secondo A Napoli ero un settentrio- ci ha detto? no andato. bar. Li regalo, al bar. Compro certezze inconfutabili. Tutto
una necessaria alchimia di nale e mi sfottevano. A Trie- Ricordo che negli anni del- Barone ha comprato casa Repubblica, Il Tirreno e il Cor- spazzato via allinizio del
adattamento. ste ero un meridionale e sem- la contestazione, il clima poli- nel centro storico. Come ve- riere dello Sport. Li leggo al 900; arriva la quantistica. La
Mi sono dovuto adattare a plicemente non mi parlava- tico e sociale era ostile a chi de la sua Pisa? E la Toscana? Bar La Borsa assieme a dei Belle Epoque, finita .
Trieste dove lavorava mio pa- no. Ero un escluso. faceva il servizio militare. Io Pisa deve scegliere la sua vecchi clienti. E poi li lascio. RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 31

la parola

MATILDA
Oggi cosa significa per me la
parola futuro? Significa Ma-
tilda, la mia pronipote.
Andrea Camilleri

Andrea
Camilleri,
92 anni,
siciliano
di Porto
Empedocle.
Ora in arrivo
il nuovo giallo
di Montalbano

di JEANNE PEREGO occasione e ne approfittai. Incantato, torno a ripe-

L
ANDREA CAMILLERI a vecchiaia? una stagione
delluomo come tante altre, co-
tere, dal luogo, dal silenzio e dalla qualit schiva
ma amichevole dei suoi abitanti.

La mia Maremma
me la giovinezza o la maturit. ***
Certo gli acciacchi fisici sono du- Da allora che cambiamenti ha visto in quella
ri da sopportare ma in compen- parte della Toscana?
so ci sono cose che appagano, per esempio il di- Il paesaggio un pomutato, parlo delle coltiva-
ventare bisnonno. zioni, ma direi assai poco. Perlomeno a rispetto al
abituato alla domanda su cosa per lui la vec- degrado ambientale che ha subito la mia Sicilia.

e quel silenzio
chiaia, Andrea Camilleri. A 91 anni passati (i 92 sa- Invece il grande cambiamento che ho dovuto con-
ranno arriveranno il 6 settembre) e ancora impe- statare un altro: a Bagnolo, cinquantanni fa, ce-
gnato quotidianamente nella scrittura grazie alla- rano milletrecento abitanti tutti toscani, ora si so-
iuto dellefficiente Valentina Alferj che trasforma no ridotti ad appena trecento, sostituiti in gran
in file di word i suoi racconti a voce, lo scrittore pi parte da immigrati, il che ha prodotto un notevole
amato in Italia sa che il tema della sua invidiabile abbandono del terreno coltivato nel territorio.
et arriva puntualmente in ogni intervista. Come Tornando ai ricordi, quale il suo primo ricor-

che non cambia


puntualmente arrivano le domande su Montalba- do da bambino?
no, il suo personaggio che diventato un successo Mi rivedo in braccio a mio nonno paterno, Giu-
planetario, tanto di vendite in libreria quanto di seppe, che se ne stava su una poltrona davanti a
audience televisiva grazie anche alla perfetta di- un armadio con un grande specchio. Nonno Giu-
mensione che Luca Zingaretti gli ha saputo dare seppe mi teneva sulle sue ginocchia e inclinando-
sul piccolo schermo. Dal primo libro della serie, mi ora a destra, ora a sinistra, faceva comparire e
La forma dellacqua, pubblicato nel 1994, fino a scomparire la mia immagine dallo specchio. Ave-
Laltro capo del filo, uscito lo scorso anno, tutti vo tre anni, lo posso affermare con certezza, per-
per i tipi della Sellerio, le avventure del commissa- ch il nonno morto qualche mese dopo.
rio di Vigta sono una storia di trionfi. In Italia ma Se oggi Andrea Camilleri potesse essere anco-
anche in tutti i Paesi in cui vengono lette nelle 30 ra il bambino che pensa al futuro, che futuro vor-
lingue in cui sono tradotte, cinese compreso. In rebbe per s?

attesa dellarrivo in libreria della nuova Sul percorso che va dallinfanzia alla prima gio-
Un territorio indagine di Montalbano intitolata vinezza non credo di avere mai pensato a un futu-
La rete di protezione, il libro ro personale. Il futuro dei bambini della mia epoca
che ho numero 101, anche questo era un futuro comune, bisogna ricordare che io so-
scoperto un record, Andrea Camil- no nato e cresciuto in pieno regime fascista. Prefe-
leri ha chiacchierato risco perci ricordare gli anni che immediatamen-
leggendo Montale, con Il Tirreno del suo te seguirono la Liberazione. L s che avemmo un
poi Santa Fiora personaggio, dei destino singolo ma con una finalit comune: quel-
suoi ricordi, ma an- la della ricostruzione del nostro Paese. Allora cera
diventata casa mia che della Tosca- molto entusiasmo e una comune volont nono-
Ma con dolore noto che si na. Della sua To- stante le diversit politiche.
scana. E che futuro vorrebbe per lItalia?
sta spopolando Da tanti anni Ecco, vorrei che oggi si ritrovasse un poco, al-

lei ha una casa meno un poco, lo spirito costruttivo di allora.


Il futuro? allAmiata. Qua- Sempre a proposito di futuro, come immagina
le il suo primo sar la lettura delle avventure del commissario
Vorrei ricordo associato Montalbano tra 100 anni?
ritrovare alla zona? Mi creda, io sono stupito gi adesso che i Mon-
una memoria talbano abbia cos tanti lettori, che non ho proprio
lo spirito costruttivo non associata alla la fantasia per immaginare cosa possa esserne tra
del dopoguerra. mia presenza fisica, ma centanni.
piuttosto a un ricordo an- Ma a lei Montalbano sta simpatico? Le piace
Montalbano spesso non tico di una poesia di Montale lidea di lasciare il suo personaggio anche ai let-
mi simpatico da me molto amata, intitolata tori che non sono ancora nati?
Notizie dallAmiata. Poi sono arriva- Mi incuriosisce molto sapere che forse i neona-
ma... gli voglio bene to a Bagnolo di Santa Fiora per la pubbli- ti di oggi saranno miei lettori di domani, ed per
cit che di questo posto ne faceva un pittore lo- questo che a Montalbano, anche se spesso mi
cale, David Grazioso. Sono rimasto subito incanta- antipatico, gli voglio bene.
to dal paesaggio. Intanto un amico comune, an- Che cosa per lei la felicit?
che lui un artista, Angelo Canevari si era comprato La felicit non so cos, so per che sono un uo-
l una casetta. Due anni dopo mi capit una buona mo felice.
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 33

i direttori luigi bianchi


I missili, le riunioni
e 10 anni di passione
LUIGI BIANCHI, direttore nella fase
della massima espansione. La sua
avventura decennale inizi nell83
senza vincoli politici

di LUIGI BIANCHI un aereo civile. La notizia deve essere alti e bassi, momenti di tensione e an-

H
o diretto il Tirreno per die- Un aereo abbattuto falsa. Perci se lei non modifica la pri-
ma pagina noi impediamo luscita del
che scontri, ma lattaccamento al gior-
nale non mai venuto meno. Se qual-
ci anni in un periodo sca-
broso della sua lunga e tra-
in Estremo Oriente, giornale. Non essendo ancora il re-
sponsabile telefonai a Lenzi per chie-
cuno avesse tentato di danneggiare il
Tirreno avrebbe suscitato una reazio-
vagliata esistenza: quan-
do una quota della sua
un confronto teso dergli che cosa fare. Lenzi era livorne-
se e conosceva lindole dei suoi conter-
ne unanime e immediata. Come av-
venne nel 1987, quando leditore Mon-
propriet, per motivi che sarebbe noio-
so ricostruire, era stata ceduta ai Cerut-
con il comitato ranei. Mi consigli di trovare uninte-
sa: decidemmo cos di collocare in pri-
ti cerc di toglierci spazio rimettendo
sul mercato la vecchia testata del Tele-
ti, imprenditori di Casal Monferrato,
dove producono rotative. Dei Cerutti
di redazione ma pagina un incorniciato con la carti-
na geografica del luogo in cui laereo si
grafo. Monti dieci anni prima aveva
venduto a Caracciolo il giornale con la
ho un ottimo ricordo: erano veri signo- e il dialogo che inizia era inabissato e un titolo sobrio. Sette testata Il Tirreno, tenendosi la testata
ri di una correttezza impeccabile. Ma giorni dopo, quando io, ultimate le originaria con limpegno di non farne
Un incontro essendo di orientamento repubblica- Poi la sfida di sbarrare pratiche, assunsi la direzione, i sovieti- uso per un decennio. Appena trascorsi
nel salone
del Tirreno
no non tolleravano che la politica del
Tirreno venisse ricalcata su quella dei la strada a un rivale ci ammisero ufficialmente di aver ab-
battuto laereo. Il comitato di redazio-
i dieci anni part alla carica convinto di
mettere il Tirreno alle corde. Ma si ar-
nel corso
degli anni 80
comunisti livornesi, come era accadu-
to negli ultimi anni sotto la precedente con un nome speciale ne riconobbe di essere stato un
potroppo impulsivo. Cominci cos
rest di fronte a uno sbarramento in-
flessibile.
direzione. Io ero stato inviato a Livor- tra me e i redattori del Tirreno un lun- Per bloccarlo inventammo nuove
no proprio per rilanciare il giornale e rettore editoriale dei giornali locali del go laborioso dialogo improntato alla pagine, aumentammo i servizi di cro-
ampliarne lo spazio di diffusione libe- Gruppo. Volle il caso che proprio quel- massima schiettezza. Mi resi conto su- naca e inchiodammo gli avversari su
randolo dai vincoli politici. Garante la mattina accadesse nel lontano bito che i miei interlocutori erano otti- una linea del Piave , finch i finanzia-
della nuova linea sarebbe stato Anto- Oriente un episodio che avrebbe fatto mi giornalisti, intelligenti e ragionevo- tori delliniziativa, stufi di spendere in-
nio Maccanico, politico di lungo cor- scalpore in tutto il mondo. Un aereo di li, ma troppo ideologizzati, con i quali vano i loro soldi, mollarono limpresa.
so, dotato di una vasta cultura e di una linea sudcoreano, in volo da New York valeva le pena di discutere. Non mi in- E Il Telegrafo scomparve dalla scena.
ricchissima esperienza. Ho ricordato a Seoul con 269 persone a bordo, era gannai. In fondo, stato per merito lo- Sicuramente scavando nella memoria
questi dettagli, altrimenti superflui, stato abbattuto con due missili da un ro, per il loro impegno e le loro doti troverei altri episodi da ricordare, ma
perch allinterno della loro cornice caccia sovietico, ad ovest dellisola di professionali, se il Tirreno negli anni lo spazio di cui disponevo lho consu-
vissi il mio primo e sconcertante im- Sachalin. Un fatto drammatico che sa- successivi ha perduto la sua faziosit, mato.
patto con il Tirreno: unesperienza del- rebbe stato un errore non riferire con il pur conservando limpronta origina- Le poche righe che ancora mi resta-
la quale conservo nitido il ricordo, no- debito risalto. Io pregai il redattore ca- ria di giornale garibaldino , democra- no desidero spenderle per dire grazie,
nostante il tempo trascorso da allora. po di preparare un titolo di prima pagi- tico e progressista, ha migliorato le dopo decenni di silenzio, ai colleghi
Era il 1983, primo settembre. na a sei colonne. Passarono pochi mi- condizioni di lavoro adottando metodi con i quali ho collaborato durante la
Io ero approdato a Livorno quel gior- nuti e vidi entrare nella mia stanza il e strumenti pi moderni, ha esteso la mia direzione. Sia a quelli con i quali
no, in anticipo rispetto agli accordi comitato di redazione al completo. sua presenza in Toscana con lapertu- ho tuttora rapporti di amicizia sia a
con leditore, non avendo ancora ulti- Direttore, noi abbiamo votato per lei ra di nuove redazioni ed arrivato a un quelli dei quali non ho pi avuto noti-
mato le pratiche per assumere la guida il gradimento e siamo lieti che diriga il livello di vendite che non aveva mai zie. A tutti dico grazie per avermi con-
del giornale. Responsabile provvisorio giornale, ma dobbiamo metterci dac- raggiunto in precedenza. sentito di trascorrere a Livorno dieci
era perci Mario Lenzi che risiedeva a cordo. Noi riteniamo impossibile che i Naturalmente, in dieci anni non anni non sempre agevoli, spesso fati-
Roma dove svolgeva le funzioni di di- compagni sovietici abbiano abbattuto sempre tutto filato liscio, ci sono stati cosi, ma mai vuoti.
34 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

JURY CHECHI

Grazie Tirreno
Mi hai scoperto
da ragazzino...
di ALESSANDRO GUARDUCCI

N
A destra:
un primo
o, non sapevo che aveste 140 anni. Pe- piano
r, mica male! Penso che tra i giornali e il sorriso
italiani siate in pochi ad avere una sto- di Jury
ria cos gloriosa. Buon compleanno, al- Chechi,
lora, e complimenti perch li portate classe
proprio bene. A fare gli auguri al Tirreno uno dei pi gran- 1969, uno
di atleti italiani di tutti tempi: il ginnasta Jury Chechi, tosca- dei pi grandi
no di Prato, soprannominato Il Signore degli anelli. A farlo atleti
entrare nella leggenda dello sport mondiale ci sono la strepi- della storia
tosa medaglia doro ai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996, dello sport
appunto nella specialit degli anelli, dopo che aveva dovuto italiano
rinunciare alle Olimpiadi di quattro anni prima per un gra-
vissimo incidente (rottura del tendine di Achille); quella in-
credibile di bronzo ad Atene nel 2004, nella stessa spe-
cialit, dopo essersi ritirato per alcuni anni in se-
guito a un altro grave infortunio; i cinque mon-
diali vinti di seguito sempre agli anelli dal 1993
al 1997 oltre a due bronzi; i quattro ori nei
campionati Europei nella sua specialit pre-
diletta oltre a un bronzo nel corpo libero e a
un altro nel concorso generale. E tralascia-
mo la pioggia di medaglie e di titoli alle Uni-
versiadi, alla Coppa Europa, ai Giochi del
Mediterraneo e nei campionati italiani dove
per ben sei volte ha trionfato nel concorso ge-
nerale. Un palmars assolutamente straordi-
nario. Ma il suo mito, pi che per le vittorie inter-
nazionali, si rafforzato e cresciuto per il coraggio,
la forza, il carattere, lumilt e il sacrificio che hanno
accompagnato tutta la sua straordinaria carriera.

*** Sopra:
Chechi, nel 1877, quando uscito il primo numero del Jury Chechi
nostro giornale che allora si chiamava Telegrafo, si dispu- ragazzino
t la prima edizione del torneo di Wimbledon. Quattro an- alle prese
ni dopo nacque la Federazione Italiana di Ginnastica. La con un
prima Olimpiade dellera moderna datata 1896 (lei ha esercizio
vinto ledizione del Centenario. . . ) e la sua societ, lEtru- al cavallo
ria Prato, sarebbe nata lanno successivo. Non le chiedia-
mo ovviamente di quei tempi cos lontani, ma negli ultimi
decenni com cambiata la ginnastica?
Dal punto di vista tecnico i cambiamenti nella ginnasti-
ca sono stati molti in questi ultimi anni. Detto questo, ag-
giungo che in Italia purtroppo non c stata la trasfor-


mazione auspicata. vero che della ginnastica ci si ricorda
solo in occasione di grandi eventi, ma questa una cosa che Conservo Legge abitualmente i giornali oppure si informa princi-
ci accomuna ad altri sport: non ci possiamo certo paragona- la parola palmente sui social media?
re al calcio, sarebbe uno sbaglio. Il problema che in questi i ritagli che A me piace ancora leggere il giornale, ma spostandomi
ultimi anni mancata la capacit di tenere alto il livello tec- celebravano molto anche allestero inevitabile seguire facebook o i siti
nico degli atleti: non si puntato su un ricambio generazio-
nale e non si stati capaci di dare continuit ai successi del
SERENIT le mie prime gare. La mia
web per tenersi aggiornato su ci che avviene nella mia cit-
t, in Italia o nel mondo. Per la carta ha sempre il suo fasci-
passato. Il risultato questo: in questo mese si sono svolti i Ho avuto una vita bella ma an- carriera? Fortuna e tanto no: lo apprezzo soprattutto quando mi capita di andare a ri-
Campionati Europei ma se ne parlato poco o nulla perch che impegnativa e movimenta- vedere i ritagli degli articoli sulla mia carriera, molti sono
non cerano atleti italiani competitivi. Cos non va. ta. Mi auguro tanta serenit con lavoro. La ginnastica stati messi da parte dai miei genitori. A dir la verit, ora
Lo scorso anno lei stato in lizza per diventare il presi- la mia famiglia e magari un piz- dovrebbe entrare nelle qualche anno che non vado pi a leggerli: magari lo far in-
dente della Federginnastica, ma non ce lha fatta. Perch? zico di emozione. Jury Chechi sieme ai miei figli, che non li hanno mai visti.
Perch ho avuto meno voti... Scherzi a parte, io credo scuole, fantastica... E qual il primo articolo che si ricorda?
che oggi sia necessario entrare strutturalmente nelle scuole
per aumentare il numero dei tesserati. Occorre fare promo- Sono impegnato nel settore turistico-ricettivo e ho anche
zione partendo dai bambini e coinvolgendo le famiglie: sia- unazienda agricola. Anche qui per arrivare a un traguardo
mo comunque la federazione di uno sport importante, che bisogna metterci volont e determinazione, ma nello sport
nella sua storia ha vinto tantissimo. Per questo bisogna pun- dipende tutto dallatleta mentre nellimprenditoria ci sono
tare di pi sugli aspetti tecnici, che devono prevalere sulle ostacoli difficili da superare a cominciare dalla burocrazia.
questioni politiche e sulle lotte di potere. Io ho cercato di tutto pi difficile, troppo.
dare il mio contributo e sar sempre pronto a darlo. Qual il suo rapporto con gli operatori dell infor-
Ma lo sport per Jury Chechi che cosa rappresenta anco- mazione? Come si trovato e come si trova?
ra oggi? Sinceramente molto bene. I giornalisti mi hanno tratta-
Lo sport sempre la mia vita ed una grande occasione to sempre con molto equilibrio: sono stato criticato quan-
per stare bene con se stessi e con gli altri: purtroppo ce lo di- do erano giuste le critiche e sono stato esaltato quando me
mentichiamo e invece secondo me una realt importante. lo sono meritato. Non ho mai avuto un problema, davvero.
Lo sport anche faticare, lottare, sudare, soffrire, piangere e Forse perch non ho alimentato polemiche o gossip: io so- Mah, dura rispondere. Forse quello della mia prima
a volte saper sorridere anche nella sconfitta, ma sempre con no fatto cos, vero e sincero. Penso che questo essere me gara nel 1977: avevo sette anni, mi allenavo alla palestra
la consapevolezza di aver dato il massimo. stesso alla fine abbia pagato. Inoltre sono stato anche Etruria di Prato di sotto la guida di Tiziano Adofetti e vinsi il
Chi stato il suo modello di ginnasta? commentatore alle Olimpiadi e questo mi ha fatto stare a campionato regionale toscano.
Mi sono ispirato a tanti, perch ho avuto modo di cono- stretto contatto col mondo giornalistico, di cui ho avuto Nel suo cassetto dei ricordi avr sicuramente anche
scere atleti formidabili. Ma non ho avuto un vero e proprio modo di conoscere i difetti e soprattutto i pregi: i giornalisti qualche articolo del Tirreno.
modello anche se, quando ho iniziato a fare ginnastica, era svolgono una professione molto importante fondamentale Come no, ci mancherebbe altro. Ne ho molti. Non vor-
ancora molto vivo il mito di Franco Menichelli e io sono cre- per quanto riguarda la nostra democrazia. Anche il vostro rei sbagliarmi, ma credo di ricordarne uno in particolare
sciuto confrontandomi con questo grandissimo ginnasta: giornale stato molto importante perch ha accompagna- per la vittoria del mio primo campionato mondiale nel
era lultimo italiano ad aver vinto una medaglia doro ai Gio- to tutta la mia carriera: il Tirreno mi ha seguito quando ero 1993: nel titolo fui definito il signore degli anellie quel so-
chi Olimpici, poi sono arrivato io. conosciuto solo a Prato e ha proseguito a farlo quando so- prannome mi rimasto per sempre. Mi pare anche che pro-
Lei oggi un imprenditore: pi difficile aver successo no diventato un atleta di livello internazionale. Un giornale prio per quella vittoria fui anche premiato con un trofeo
nel lavoro o vincere una medaglia olimpica? locale per me ha una forza unica, quello di farti sentire nella redazione pratese del vostro giornale. Ne passato di
S, sono un imprenditore o almeno cos mi definiscono. sempre a casa. tempo....
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 35

di CLAUDIO VECOLI

L
la parola
uomo che incon-
triamo quello
che in una magi-
ca notte di luglio
FIDUCIA
ha dipinto di az- Ho scelto questa parola perch ho sempre fi-
zurro il cielo sopra Berlino. ducia nel futuro e perch la fiducia stata la
Perch pi delle parate di Buf- molla costante che, insieme ai miei collabora-
fon, pi delle invenzioni di tori, mi ha accompagnato in tutta la mia vita
Pirlo, pi dei gol di Grosso, e in tutto il mio lavoro. E questo sia in Italia
limpresa che nel 2006 ha re- che nelle mie esperienze allestero. Un gruppo
galato allItalia il suo quarto, di persone - qualsiasi cosa decida di fare insie-
storico mondiale porta innan- me - se hanno fiducia ognuna nellaltra, uni-
zitutto il marchio indelebile t di intenti ed hanno voglia di cooperare,
di Marcello Lippi, il tecnico non possono che avere successo. E allora per
toscano capace di trasforma- loro non pu esserci nientaltro che un futuro
re uno scalcinato esercito di radioso e bello.
giocatori reduci dallennesi- Marcello Lippi
mo scandalo calcistico in una
squadra affamata e vincente.
Destinata a restare nelle pagi-
ne di storia dello sport. E pri-
ma ancora tatuata nei cuori di
tutti gli italiani.
Oggi che Marcello Lip-
pi da Viareggio ha ses-
santanove primave-
re sulle spalle e una
collezione di tro-
fei nella sua per-
sonalissima ba-
checa che nes-
sun altro tecni-
co al mondo
pu vantare,
punta ad un al-
tro, storico tra-
guardo: portare la
sua Cina nellO-
limpo del calcio che
conta. Il mio futuro al
momento ben delinea-
to. Io ho un contratto con la
nazionale cinese fino al gen-
naio 2019, ovvero fino a quan-
do ci sar la Coppa dAsia ne-
gli Emirati Arabi. Poi vedre-
mo. Pu darsi che sia il mio ul-
timo impegno professionale
oppure che continui con chis- In Italia non
s quali altri incarichi. Di cer-
to non torner a sedere su
allener pi, sto Marcello
Lippi,
una panchina di una squadra
italiana perch in Italia quello
in Cina fino al 69 anni,

2019, poi
viareggino,
che dovevo fare lho gi fatto. campione
Per ho anche gi trascorso
continuer a
mondiale 2006
un inverno davanti alla televi- (sopra
sione o a giocare a burraco on
lavorare. Basta
laccoglienza
line e dopo un pomi sono stu- a Viareggio)
fato. Insomma, davvero dif-
ficile prevedere quello che po- inverni trascorsi Oggi guida
la nazionale
tr accadermi dopo il 2019.
Pi facile allora guardare al a giocare a cinese

passato. E ai punti fermi di


una vita trascorsa sempre e burraco online...
comunque sui campi di cal-
cio. Dapprima come giocato-
re e poi come tecnico. La per-
sona che pi di ogni altra ha
segnato la mia vita professio-
MARCELLO LIPPI

Volevo fare il cardiochirurgo


nale stata sicuramente Ful-
vio Bernardini. Un grande cal-
ciatore prima e un grande tec-
nico poi. stato lui a farmi
esordire nella Sampdoria
quando ero ancora giovanissi-
mo. Diceva che gli ricordavo
Franco Janich quando lo alle-
nava nel Bologna. Ma al di l
di questo, era una persona di
grande cultura che sapeva
Poi il calcio mi ha rapito. Il socialismo mi affascinava, come lesistenza di Dio
sempre metterti a tuo agio.
Allepoca era uno dei pochi di Viareggio con la maglia del- carriera diversa da quella del talizzazioni che ho sempre ri-
calciatori ad essersi laureato,
tanto vero che lo chiamava-
la Sampdoria. Poi, con gli an-
ni, gli articoli sono aumentati I giornali? Mia giocatore. Per fin da giovane
sono sempre stato affascinato
tenuto pericolose. Anche se
mi stato chiesto pi volte di
mo il dottore. Ricordo che
quando mi allenava nella
a tal punto che ci sarebbero
voluti degli interi bauli per
madre teneva dalle figure dei grandi medici
e dei grandi scienziati che riu-
impegnarmi in politica. La pri-
ma volta me lo chiese il sena-
Samp abitavamo entrambi a
Bogliasco ed eravamo vicini
metterli da parte tutti. E la rac-
colta si inevitabilmente in-
tutti i ritagli scivano a fare qualcosa di im-
portante per gli altri. Ecco, for-
tore Paolo Barsacchi quando
ancora giocavo a calcio. Lulti-
di casa. Cos capitava spesso
di andare insieme a pescare. E
terrotta... E poi, specie da al-
lenatore, i rapporti con i gior-
Ho mandato se se non avessi fatto il calcia-
tore avrei voluto essere un car-
ma, pochi anni fa, quando mi
fu proposto di candidarmi a
parlavamo di tutto, non sol-
tanto di calcio. Mi sono sem-
nalisti sono stati talvolta assai
burrascosi. Io sono una per-
a quel paese diochirurgo.
Di certo, per, Marcello Lip-
sindaco di Viareggio. Ma ho
sempre detto no.
pre detto che se fossi riuscito sona che non mi sono mai ti- chi era scorretto pi non mai stato attratto da E c anche un Lippi religio-
a prendere da lui anche sol- rato indietro quando c stato una discesa in campo in politi- so che in pochi conoscono.
tanto il 5 per cento delle sue da mandare a quel paese qual- con me, salvo ca. Anche se non ha mai rin- Anche se una religiosit non
doti, sarei stato una persona
felice. Nessun dubbio: stato
cuno che non si comportato
correttamente con me. E que- tornare amici negato le sue idee. Mio padre
era socialista. E io un giorno
etichettabile. A volte mi capi-
ta di pensare a quanto siamo
lui la figura pi importante
della mia vita professiona-
sto vale nei rapporti con i gior-
nalisti cos come con le altre con un aperitivo Un Ct da applausi (foto Paglianti)
gli chiesi il perch di questa
sua scelta. Lui mi disse di an-
piccoli. La Terra, alla fine, al-
tro non che un granello inse-
le... persone con cui mi sono tro- darmi a leggere sul vocabola- rito in un universo di cui non
Una carriera nata da ragaz- vato a confrontarmi. Per poi hanno cambiato il corso delle E se Marcello Lippi non rio cosa volesse dire essere so- riusciamo neppure ad imma-
zino nelle file della Stella Ros- sono anche il tipo che dopo cose ce ne sono state tante. avesse fatto il calciatore? La cialista. Io, naturalmente, lo ginare la fine. in questi mo-
sa, storica societ sportiva di aver litigato con qualcuno va Ma c uno sliding doors mia vita sempre ruotata in- feci. E lideale che si celava menti che mi convinco che
Viareggio. Ricordo che mia a prenderci insieme un aperi- che non ho ancora mai rivela- torno ad un campo da calcio. dietro a quel modo di immagi- non pu non esistere qualco-
madre conservava gelosa- tivo e dopo essersi chiariti si to e che sono in pochissimi Da ragazzino sognavo di fare nare il mondo da allora ha af- sa di molto pi grande da cui
mente i ritagli degli articoli torna amici come prima. a conoscere che davvero il calciatore e ho avuto la for- fascinato anche me. Per non tutto deriva. Se poi si chiama
che parlavano di me. Soprat- Molti gli snodi della vita di avrebbe potuto far cambiare tuna di veder realizzare que- ho mai voluto mischiare il Dio o Allah o chiss con quale
tutto i primi tempi, quando Lippi nel mondo del pallone. la mia vita. Ma ancora pre- sta mia aspirazione. Per que- mio lavoro con la politica per- altro nome, ha ben poca im-
mi trasferii a Genova. E quan- Di porte che si sono aperte o sto per svelarlo. Chiss, maga- sto non posso dire di aver mai ch certe contaminazioni si portanza.
do giocai il mio primo Torneo chiuse davanti a me e che ri fra qualche tempo... pensato seriamente ad una sarebbero prestate a strumen- RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 37

di MARIA MEINI

L
a Storia, Nicol, se la NICOL INCISA DELLA ROCCHETTA

Sassicaia, Ribot
porta appresso nel
Dna. Erede di una del-
le pi antiche dina-
stie, i della Gherarde-
sca arrivati in Toscana nellan-
no Mille insieme ai Longobardi,
il marchese Nicol Incisa della

e Bolgheri
Rocchetta vive a Bolgheri dagli
anni Settanta. Accanto alle sue
due creature pi preziose: vino
e cavalli.
Qui nato e rinasce ogni an-
no, vendemmia dopo vendem-
mia, il Sassicaia, uno dei dieci

Tutto con amore


vini pi famosi al mondo. Qui,
lungo il viale dei Cipressi, ci so-
no le scuderie Dormello Olgia-
ta, che hanno dato i natali al ca-
vallo per antonomasia, Ribot.
Due leggende che si intreccia-
no nella tenuta di San Guido,
sotto linsegna della rosa dei
venti blu in campo oro. Ma
nellalbero genealogico di Nico-
l la geografia simbizzarrisce
come i suoi purosangue: il pa-
dre, il marchese Mario Incisa
della Rocchetta, piemontese, la
mamma contessa Clarice della
Gherardesca tosco-americana,
Nicol nato a Roma nel 1936 Il Sassicaia, uno dei vini pi famosi del mondo
ed ha studiato e vissuto per
ventanni in Svizzera. Fi-
no a ri-approdare alle
sue pi antiche radici.
Bolgheri, da ex feudo
dei Gherardesca, a
enclave bordolese
famosa nel mondo.
A quellaria di ter-
ra e di salmastro
che conquist
Mario, il gentiluo-
mo innamorato
dei cabernet e
dei cavalli da cor-
sa, socio dellalle-
vatore Federico
Tesio, padre
dellippica moder-
na. Ed ha un so-
gno, Nicol, un
progetto ancora da
realizzare. Che acca-
rezza come i suoi
amati cavalli: Rosier,
Bagolino 40 purosan-
gue ospiti delle antiche
scuderie di famiglia.

***
Come si evoluto questo ter-
ritorio, secondo lei, erede di
una cos lunga storia?
Si evoluto in senso positi-
vo, grazie alla grande attenzio-
ne delle amministrazioni pub-
bliche affinch non fosse detur-
pato. Castagneto rimasto un Ribot linvincibile purosangue della Dormello Olgiata negli anni 50
comune fondamentalmente
agricolo con vocazioni precise: gantismo. E anche la sua azien- mali se non se ne ha bisogno. potuto fare larchitetto. Ha dise-
LA PAROLA
quasi tutte le coltivazioni intra-
prese negli ultimi anni hanno Chi come me da, che pure un impero, ri-
masta a conduzione familiare.
Lei ama i cavalli e i cani. Nel-
la sua tenuta ospita anche ran-
gnato anche letichetta del Sas-
sicaia, nel 1968, riprendendola
dimostrato che c un microcli-
ma particolare, favorevole alla-
ha ereditato INCERTEZZA
Come fa a rispondere alla cre-
scente richiesta di vino?
dagi, e cavalli salvati dal macel-
lo. Suo padre, primo presiden-
da uno stemma di famiglia.
E il luogo che ha inciso di
gricoltura di qualit che ha per-
messo alla gente che qui lavora
una cos grande Il futuro un grosso punto in-
La quantit rischia di snatu-
rare il prodotto, bisogna mante-
te del Wwf italiano, cre lOasi
di Bolgheri: da lui ha ereditato
pi nella sua vita?
La Svizzera, dove ho vissuto
e ha lavorato di mantenere un
buon tenore economico. Direi
fortuna deve terrogativo: ci sono continue
notizie di violenza che ci arri-
nere il giusto equilibrio senza
produrre troppo. Il Sassicaia
anche lamore per gli animali?
Ho trenta Jack Russel, sette
dal 48 al 70, poi mi sono trasfe-
rito a Roma quando mi sono
che una zona abbastanza feli-
ce.
conservarla vano dai media, che rendono
il futuro molto incerto.
lunico vino che tutti conosco-
no, anche i non bevitori sanno
otto cani trovatelli. Adesso an-
che degli asini. Mio padre cre
sposato. Allora Bolgheri era la
vacanza, ma dagli anni 70 di-
Da Carducci ai Bolgheresi e tenere un Se devo pensare al futuro di cosa si parla. Non tutti i fran- loasi negli anni 50, perch gli ventata la residenza.
doc, dalle odi al vino: cos spero che quello che abbiamo cesi conoscono Lafite Roth- uccelli migratori potessero ripa- A Castiglioncello di Bolgheri
cambiato? basso profilo realizzato venga proseguito schild. La nostra azienda resta rarsi senza prendere fucilate. c ancora la prima vigna pian-
Molto cambiato con levo-
luzione del turismo. In passato per non apparire nello stesso modo.
Nicol Incisa
azienda familiare, abbiamo
avuto tanti avvicinamenti ma ***
tata da suo padre?
C ancora: lui scelse quel
la vita era pi difficile, ho letto
di contrasti tra la famiglia Ghe- arrogante della Rocchetta sia io che la nuova generazione
saremmo tutti contrari a vende-
Nel suo studio ci sono deci-
ne di foto e dediche, da Reagan
luogo per la pendenza e perch
non era orientato verso il mare.
rardesca, la pi importante del- re. Gran parte dei marchi del a Pavarotti, a sconosciuti esti- Allepoca qui si producevano
la zona, con la popolazione per beve vino, lo conoscono. Abbia- sono presenti nell80% delle made in Italy sono stati venduti matori del Sassicaia. Ha mai ri- soprattutto vini bianchi perch
le lotte sulla terra. Adesso non mo avuto la fortuna di trovare pi importanti gare ippiche al allestero, noi restiamo italia- tagliato un articolo di giornale si diceva che il libeccio e il sal-
ci sono ragioni di contrasto. terreni e un microclima partico- mondo. Una soddisfazione per ni. che parla dei suoi successi? mastro erano negativi per il ros-
Lei ha vissuto in Svizzera e a lare che ha dato unimpronta noi e per Bolgheri. Nel 1994, 11 anni dopo la Altri lhanno fatto per me. In so. Poi siamo scesi a valle con le
Roma, ha viaggiato in tutto il diversa in Italia e nel mondo. morte di suo padre, il Sassicaia azienda arrivano 150 mail al vigne e abbiamo visto che inve-
mondo. Perch ha scelto di tor- Cos pi importante per lei: *** ha ottenuto la Doc specifica. giorno da tutto il mondo Io ce il mare un elemento positi-
nare a Bolgheri? il vino o i cavalli? Suo padre ha inventato il Primo e unico vino in Italia ad amo i giornali di carta: la matti- vo per il vino. Il comune di Ca-
Per il vino e i cavalli. Che ri- Ora il vino. Fino alla fine de- Sassicaia ma lei che lha reso avere la sua Doc come succede na a Bolgheri caff e giornale e stagneto ha un perimetro ad an-
chiedevano la mia presenza. gli anni 60 il vino era un hobby un mito in tutto il mondo. la per i grandi francesi. un saluto ai vecchi bolgheresi. fiteatro favorevole perch non
Impresa o passione? e i cavalli lattivit principale. sua creatura. Avevano detto che ne sareb- Ma io ho frequentato a lungo mai troppo freddo in inverno e
Sono due grandi passioni. Poi il vino diventato lattivit Mio padre aveva competen- bero nate tante altre, evidente- Federico Tesio e lui diceva che ventilato in estate.
Ho avuto la fortuna di produrre principale e i cavalli sono rima- ze e un grande intuito, le sue mente non cerano altri vini ogni volta che hai raggiunto un Ha un sogno nel cassetto, un
due cose diverse ma molto simi- sti una passione. Ma la situazio- idee hanno influenzato la mia pronti ad averla. traguardo non ti devi fermare progetto che vorrebbe realiz-
li a livello qualitativo. Ribot ne economica molto diversa, politica nella gestione della- Parliamo di caccia, vero ma devi pensare al prossimo. zare?
considerato il miglior cavallo al c una grande crisi nel mondo zienda. Io sono un conservato- che lei un cacciatore pentito? Se dovesse scegliere, qual S, non dico di creare un al-
mondo di tutti i tempi, tutti lo dellippica e solo la passione ci re. Chi ha ereditato una cos vero, non mi piace la cac- il luogo che ama di pi? tro Ribot perch Ribot unico,
conoscono, anche i pi giovani fa continuare. Il nostro alleva- grande fortuna deve conservar- cia. Lho praticata da giovane San Guido, perch lha crea- ma vorrei che dal nostro alleva-
non appassionati di ippica. Il mento molto conosciuto e sti- la tenendo un basso profilo per ma mi sono pentito perch mi to mio padre di sana pianta. Era mento uscisse un altro grande
Sassicaia ha raggiunto la stessa mato soprattutto allestero; di- non apparire arrogante. sono reso conto che non ci si laureato in agraria ma disegna- campione.
notoriet: tutti, anche chi non scendenti dei nostri campioni Lei ha sempre temuto il gi- pu divertire ad uccidere ani- va anche molto bene, avrebbe RIPRODUZIONE RISERVATA
38 140 anni IL TIRRENO SABATO 29 APRILE 2017

LA PAROLA

MAGELLANO
il titolo del mio nuovo al-
bum, in uscita il 28 Aprile. So-
Francesco no fresco di registrazione del-
Gabbani con le tracce del Cd e attualmente
linseparabile sono ancora con la testa in sa-
alter-ego dello la di incisione, anche se i lavo-
scimmione- ri sono ultimati. Per me il fu-
ballerino, turo questo... Incrociamo le
sul palco dita e un caro saluto a tutti.
dellAriston Francesco Gabbani
di Sanremo

Siamo toscani,
ma conserviamo
il nostro passato
in un dialetto
strano. La
canzone
dautore?
viva, ma si sta
modificando
FRANCESCO GABBANI

Karma apuano
Giro lEuropa
ma la mente l di LIBERO RED DOLCE cosa che ricordo con piacere, ri-

C
guardante proprio Il Tirreno, il
inquecento anni fa Diario da Sanremo che prepa-
con cinque navi il ravo quotidianamente durante i
portoghese Ferdi- giorni della kermesse e che il
nando Magellano giornale ospitava nella pagina
part alla ricerca di degli spettacoli.
una via per lAsia che non preve- Quale differenza c, in termi-
desse il passaggio dallAfrica. Fi- ni di consapevolezza, tra artisti
nirono per essere i primi a cir- sbocciati e lanciati su youtube, Un primo piano colorato. E un
cumnavigare il globo, unavven- magari arrivati alla popolarit cannocchiale che anche un
tura piena di fascino e coraggio. in poco tempo, e chi ha dovuto caleidoscopio. il disco di
E proprio alla memoria delle- fare una lunga gavetta? Francesco Gabbani, quello con il
sploratore portoghese, morto Io rispetto tutti quelli che fan- quale il musicista apuano, dopo il
durante il viaggio, Francesco no musica, perch la musica trionfo di Sanremo, aggredir il
Gabbani ha intitolato il suo ulti- una passione e la si pu raggiun- mercato dellestate
mo album. La storia della spedi- gere percorrendo molteplici
zione ha attraversato cinque se- strade, pi o meno rapide. An-
coli ma sarebbe stata dimentica- che nella musica ci sono le auto- le ci che si fa. Mi mancano un ascoltare a un profano chi met- Cosa significa per lei essere
ta, se Antonio Pigafetta, atten- strade, le tangenziali, le scorcia- po, per, le riviste specifiche, terebbe dentro? toscano? C una differenza tra
dente di Magellano e reporter toie e le mulattiere di montagna. dove gustavi i testi in maniera Senza dubbio dovrebbe con- essere apuani e essere toscani?
del viaggio, non lavesse trascrit- Io mi sono ritrovato a dover af- un popi romantica. tenere alcuni brani di Francesco La Toscana una delle regio-
ta e difesa dalle mira della Coro- frontare queste ultime, per pro- Guccini e di Franco Battiato, per ni pi belle del mondo. In que-
na di Spagna, interessata a can- seguire il mio cammino verso la *** far capire come larte musicale sto periodo sto girando molto
cellare lepopea di quegli avven- vetta, scontrandomi con la fati- finito al centro di un dibat- possa essere interpretata anche lEuropa, per via degli impegni
turieri. La resistenza delle storie ca, ma anche assaporando la tito sul testo di Occidentalis come poesia. allEurovision Song Contest, ma
agli attacchi del potere e la loro soddisfazione di percorrere un Karma e ha finito per incon- Il Tirreno compie 140 anni, appena posso scappo a casa e
trasmissione sono la materia de percorso impegnativo. Meno trare Morris, letologo della abbiamo radici profonde. I no- quando percorro la Cisa e vedo
Il Tirreno da 140 anni. E, fin male che amo fare trekking. Scimmia nuda. Dopo Sanre- stri lettori dellottocento maga- allorizzonte le Alpi Apuane, mi
dai suoi primi passi, abbiamo Il fatto che gran parte del rac- mo quel saggio era il pi vendu- ri leggevano il giornale fischiet- si apre il cuore. Sono orgoglioso
provato a raccontare la storia di conto musicale di questi tempi to nelle librerie. Scomparsa la tando laria di qualche opera, di essere toscano ed apuano. La-
quellesploratore della musica passi per i social e dinamiche canzone dautore, esiste anco- oggi canticchiando A-a-a cer- puano ha avuto influenze liguri
che Gabbani. veloci di fruizione, stimolo-ri- ra per il musicista la capacit di casi. La sua ricerca musicale si ed emiliane, per cui nella mia
sposta-nuovo stimolo, non le fa veicolare messaggi che restino spinta mai fino a quel perio- Carrara abbiamo una parlata
*** sentire la mancanza della fanzi- nel tempo? do? Magari un Puccini pi asciutta, rispetto al resto del-
La sua la carriera di un ope- ne, dei vecchi contenitori per Io non credo che la canzone Innanzitutto, auguri! Nel la Toscana, Il nostro dialetto
raio della musica, ha comincia- appassionati? dautore sia scomparsa. Sempli- mio percorso artistico ho ascol- una vera lingua, con vocaboli tal-
to dal basso e corso persino il ri- Io sto vivendo a pieno lattua- cemente si modificata. Quan- tato di tutto e ho provato a farlo volta intraducibili, che i toscani
schio di mollare. Ha qualche lit dei social e posso dire che c do un messaggio c e si genera anche con lopera lirica, perch non capiscono. Sono probabil-
bel ricordo del suo primo arti- maggiore immediatezza e mino- quella magia incalcolabile per mi ritengo un onnivoro musica- mente retaggi del passato, tant
colo sul Tirreno? ri filtri. Oggi basta un telefonino cui il pubblico lo prende e lo fa le. La mia ricerca creativa per che i nostri vecchi, quando dove-
I primi articoli li ho ricevuti e un video pu essere immedia- suo, allora ecco che quel messag- resta pi legata ai tempi moder- vano recarsi verso Lucca, Pisa o
ai tempi dei Trikobalto, il primo tamente online, con maggior gio pu restare nel tempo. ni, in quanto i miei gusti musica- Livorno, dicevano Oggi dobbia-
gruppo musicale con cui ho avu- spontaneit. Non sono un fissa- Diciamo allora che la canzo- li sono pi vicini allelettronica, mo andare in Toscana, quasi
to le prime esperienze nel mon- to della tecnologia, ma ricono- ne dautore che sta cercando amalgamata con la melodia e come se le zone apuane non ne
do della musica. Devo dire che sco la sua utilit per permettere nuovi mezzi per esprimersi. In con dei testi che abbiano qualco- avessero fatto parte.
mi avete sempre sostenuto. Una di raccontare quasi in tempo rea- una raccolta dei maestri da fare sa da raccontare. RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 29 APRILE 2017 IL TIRRENO 140 anni 39

Valeria
Piccini
in azione
mentre
crea
i suoi piatti
raffinati;
sotto,
il quinto
quarto
yoghurt
e ciliegie

VALERIA PICCINI la parola

Chef stellata?
VITTORIA
mia nipote, la figlia di mio figlio che dopo sette anni allestero
rientrato per aiutarmi in sala... Lei ha solo undici anni ma vor-
rebbe imparare, entrare in cucina con me. Prima per deve stu-
diare, prepararsi nella teoria come nella pratica. Quando sar il

Se non cera
momento, le insegner tutto.
Valeria Piccini

occupandomi dei dolci. Poi borati per con tecniche di cottura molto moderne. I pro-
si accorse che mi appassio- fumi restano gli stessi, guadagnando al contempo in leg-
navo e pezzetto dopo pez- gerezza.

mia suocera...
zetto ha lasciato nelle mie Ha mai conservato ritagli di giornale per fissare nel
mani tutto il suo mondo. tempo momenti importanti?
stata una grande maestra, Certo, ne ho molti. E fortuna che li conservo in forma-
una donna molto moderna. to cartaceo, perch recentemente un hacker ci ha azzera-
Mi ha sempre spronata a to tutta la memoria del computer. Il pi caro non si riferi-
credere in me, a sperimen- sce alle tappe in cui sono arrivate le stelle Michelin: nel
tare, mi ha aiutata quando 1991 la prima, nel 1999 la seconda. Bens quello con una
sono dovuta partire per fa- rara foto di mia nonna, ritratta mentre facciamo il for-

Mi ha accolto in cucina e insegnato tutto re esperienze lontano da ca-


sa.
Montemerano - delizio-
maggio in casa. una pratica che mi manca moltissimo,
insieme al ricordo del pentolone sul camino....
Che cosa accadeva dalle sue parti intorno al 1847, an-
I segreti? Tradizione e sapori da conservare so borgo medievale, uno
tra i pi belli dItalia - un
no di fondazione dellodierno Il Tirreno, allepoca Il Te-
legrafo?
paesello sperduto sulle colli- Di tutti i racconti che ho sentito, mi piace rammenta-
di IRENE ARQUINT ne a sud di Saturnia. Qual il segreto per portare clien- re quello del macellaio. Fino a met Ottocento in Marem-

A
tela in un luogo in cui pare che il tempo si sia fermato, ma le mucche erano importanti per il lavoro nei campi,
ciascuno la suocera che si merita. Quella di Va- mentre altrove corre allimpazzata? per cui la loro carne era preziosa, un privilegio dei ceti pi
leria Piccini, chef bistellata Da Caino a Monte- Non potrei vivere altrove. Ogni settimana nei abbienti o del capofamiglia e di chi lavorava nei campi.
merano, stata una grande maestra che da su- turni di riposo del mercoled e del gioved Non compariva in tavola pi di una volta a settima-
bito ha accolto nel suo regno una ragazzina vado al Winter Garden del grand hotel na. Si preferiva macellare pecore e galline vec-
inesperta, forse intravedendo in lei quelle due St. Regis di Firenze con cui collaboro chie. Erano tempi in cui la ferrovia passava
scintillanti stelle che sarebbero arrivate anni dopo. da due anni, per mettere a punto nella zona di Montauto, caricando agnelli
piatti e idee. Ma poi non vedo in ceste di vimini su carri merce diretti a
*** lora di rientrare in Maremma. Roma e Napoli. Impensabile oggi, con
Terra fortunata per paesag- tutte le norme igieniche e sanitarie in
Studi di chimica industriale alle spalle, si sarebbe mai gio e vastit di ingredienti. vigore.
aspettata di finire addirittura nel firmamento della Mi- Penso ai formaggi, allolio,
chelin? al vino, agli ortaggi, alla ***
Affatto; ho sempre pensato che avrei lavorato in unin- carne, ai tanti giovani
dustria farmaceutica. Alla cucina ci sono arrivata per ca- che stanno tornando al- Quale parola le viene in men-
so, incontrando Maurizio (Menichetti, ndr) la cui madre la terra con qualit e rin- te pensando al futuro?
Angela e il padre Carisio avevano una rivendita di vino, grazio di essere nata Vittoria. Mia nipote, la figlia
accompagnata da qualche piatto. stato grazie agli inse- qua. di Andrea che dopo sette anni
gnamenti di mia suocera e a mio marito che, insieme, ab- allestero rientrato per aiutar-
biamo creato lodierno Caino. *** mi in sala da cui Maurizio ha de-
In un mondo professionale in cui in realt sono gli uo- ciso di andare in pensione. Oggi
mini a condurre i fuochi, come fa una donna a farsi no- A chi deve la persona undicenne, Vittoria vorrebbe
tare? che diventata oggi? imparare, entrare in cucina con
Deve avere grande capacit organizzativa e resistenza A mia mamma Gilda me. Prima per deve studiare,
al sacrificio. Il nostro mestiere molto impegnativo sia e a mia suocera Angela. coltivare la propria conoscenza.
per le ore che gli devi dedicare, privandone la famiglia e te Mi hanno trasmesso la- Dopodich sar felicissima di tra-
stessa, sia per la fatica fisica. Anche se poi la regina della more per la tradizione ma smetterle tutto il mio sapere, come
cucina di accudimento, sempre stata lei, la massaia. Ma anche la voglia di andare ol- fece a suo tempo mia suocera con
c la sua bella differenza tra il preparare la tavola per la fa- tre. a loro che devo le pappar- me.
miglia e farlo invece per lavoro. delle al cinghiale, il buglione, il E come immagina la cucina dei pros-
cinghiale con il finocchietto. Che simi anni?
*** ho trasformato in una modernissima Nel tempo abbiamo fatto grandi passi in
pasta ripiena Cacio e pere, il piatto di avanti. In cucina per giunto il momento di ri-
Classe 1958, maremmana, dal 1985 Valeria Piccini gui- svolta di Caino, lo spartiacque che nei primi flettere. Ci siamo spinti troppo oltre con spume, gela-
da la brigata del bistellato Da Caino a Montemerano. anni Ottanta mise un punto fermo sul concetto di tine, estrazioni il cui unico scopo quello di stupire. La
Da dove partita? trattoria per trasformare il ristorante in un luogo, spero e tecnica deve servire per valorizzare la materia prima e ad
Quando ho conosciuto Maurizio avevo quattordici an- credo, molto amato dai gourmet. E poi un succulento aiutarci a manipolarla meglio, non per stravolgerla tanto
ni, lui quindici. Una vita insieme, per cui qua dentro ci so- agnello con i carciofi, le pappardelle sulla lepre, il piccio- da non riconoscerne pi neppure il sapore. Perch a quel
no cresciuta. Anche se in realt ho iniziato ad affiancare ne con le castagne dellAmiata... Le mie ricette partono punto abbiamo perso.
ufficialmente mia suocera nel corso del 1978. Dapprima dai racconti e dalle esperienze di chi mi ha preceduta, ela- RIPRODUZIONE RISERVATA
Il denaro cambiato.

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