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- SECONDA EDIZIONE -
di
Niccol Zanotelli
Pur ispezionando meticolosamente ogni singola bancarella della Piazza dei libri di Sofia,
quella che spacca a met la romantica Uliza Graf Ignatiev, non ho trovato un solo libro che
spiegasse ad un italiano - in italiano - la lingua bulgara, e ci nonostante lo sfavillare di centinaia,
migliaia!, di manuali di lingua di ogni risma disordinatamente esposti in quel luogo.
Analoga carenza l'ho riscontrata, in piena era tecnologica, nell'offerta del web, dove per
non mancano generosi tentativi di fornire al povero italiano - gratuitamente - almeno qualche
rudimento del misterioso idioma.
Di fronte a questi fallimenti, non potendo tornare in Italia per spulciare le librerie
internazionali, mi sono "accontentato" di un manuale di lingua bulgara per studenti anglofoni.
Inutile dire che il "modello anglosassone" mi subito risultato lontano anni luce dalle mie
aspettative: troppo confusionario, troppo incompleto, troppo empirico.
Da buon giurista italiano che coltiva l'hobby dello slavismo, infatti, la totale assenza di
teoria, di ordine, di logica, in una parola: di sistematicit, dell'approccio anglosassone allo studio
di una lingua slava, apparso - e tuttora appare - assolutamente infruttuoso.
Per questi motivi, avendo ormai reperito attraverso le mie inefficaci ricerche pi di una
"fonte", seppure ciascuna frammentata ed incompleta, ho pensato bene di tentarne un riordino
secondo uno schema il pi possibile razionale e di facile comprensione per un italiano (ho
applicato la ripartizione tradizionale in fonetica, morfologia e sintassi), andando a costituire un
"manualetto", una raccolta di appunti di lingua bulgara in italiano per italiani, da offrire
gratuitamente sul web.
Ci anche nella consapevolezza della grande ascesa che la Bulgaria sta compiendo nella
classifica delle mete predilette dagli italiani, di ogni et e livello sociale, come luogo ove coltivare
l'aspirazione di una vita piacevole, serena e gratificante.
Prima di incominciare, per, devo premettervi che anche io, come voi, sono solo uno
studente, un aspirante conoscitore della lingua bulgara, non un insegnante, un professore o
addirittura un accademico, di conseguenza questo lavoro non avr alcuna pretesa di risultare
immune da errori ed imprecisioni, cos come di essere completo o scientifico.
Buon divertimento!
Dicembre 2013
Niccol Zanotelli
2
PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE
Molta la soddisfazione di chi scrive per l'assolutamente inaspettato successo della prima
"bozza" di questo libretto e ci nonostante - o forse proprio per questo - fosse stata concepita come
una raccolta amatoriale di nozioni ed esempi estrapolati da fonti della pi svariata provenienza nel
tempo e nello spazio e dunque, per forza di cose, sottratta da qualsivoglia mira di scientificit
prima ancora che di ufficialit.
Non appena il testo divenuto patrimonio della rete, tuttavia, cominciata forse la parte
pi interessante di questa esperienza, ossia un'opera di costante correzione, revisione,
smussamento, per farla breve: di generale miglioramento, sollecitata direttamente dai fruitori del
volumetto e dagli amici bulgari ed italiani cultori della materia o semplici "empirici profani"
incuriositi dagli "Appunti".
Tutto ci, unitamente alla ininterrotta ricerca di chi scrive, la cui passione per l'amato
idioma non ha smesso un istante di ardere, ha fatto s che il testo primigenio, pi simile ad un
collage ordinato che ad un'opera originale, assumesse sempre pi un proprio carattere distintivo,
una propria unicit, pur non perdendo mai di vista lo scopo per cui era stata ideata: fornire al
neofita una guida pratica alla lingua bulgara secondo uno schema il pi possibile organico e
razionale dove la regola formale conservasse un'esposizione sintetica e la sua attuazione pratica
trovasse immediato riscontro in una quantit sufficiente di esempi.
Frutto di tale metamorfosi proprio questa "seconda edizione" (mi si conceda la licenza)
dove ormai a stento possono rinvenirsi tracce della prima, ai cui suddetti scopi che la informarono
si sono aggiunti quelli sempre meno eludibili di una maggiore completezza e precisione.
Fermo restando il carattere "amatoriale" del volumetto che continuer a rimanere tale
almeno fintanto che a scriverlo sar un avvocato con la passione per la slavistica.
Aprile 2015
Niccol Zanotelli
3
INDICE
PREFAZIONI 2
I. CENNI STORICI 5
III. FONETICA 7
a. Fonemi 6
b. Accento 7
IV. GRAMMATICA 10
4
I. CENNI STORICI
Discendente anch'essa dal protoslavo, smise di essere solo parlata nell'863 d.C., quando i fratelli
Santi Cirillo e Metodio, originari di Salonicco, le diedero un alfabeto (cosiddetto "glagolitico") e
provvidero a tradurvi le sacre scritture dal greco.
Grazie all'opera dei due studiosi, la Bulgaria divent di l a poco centro della cultura e della scrittura
slava, soprattutto dopo che Boris I di Bulgaria accolse i loro discepoli in fuga dalla Grande Moravia.
Proprio uno di questi, San Clemente di Ocrida, stabilitosi alla fine del IX secolo a Preslav (antica
capitale della Bulgaria), cre l'alfabeto cirillico, destinato durante il Medioevo a rimpiazzare quasi
completamente quello glagolitico. in questo periodo che vennero redatti i pi antichi e importanti
testi glagolitici e cirillici in antico bulgaro.
Solo un secolo pi tardi un gruppo di missionari bizantini, portando in Russia libri bulgari, diffuse
anche l l'alfabeto cirillico, che poi diverr, come noto, il sistema di scrittura ufficiale della lingua russa.
Anche per queste ragioni storiche l'antico bulgaro ancora oggi la lingua liturgica di molti paesi slavi.
Sul piano dello sviluppo linguistico, la storia della lingua bulgara pu schematicamente suddividersi in
quattro periodi: antecedente alla scrittura (prima del IX secolo), antico bulgaro (IX - XII secolo), medio
bulgaro (XII - XIV secolo) e bulgaro moderno (dopo XV secolo).
Attraverso queste fasi di sviluppo essa, entrando in contatto con le altre lingue non slave della penisola
balcanica, cambi e si differenzi sempre pi dal protoslavo, sia con riguardo alla morfologia che alla
sintassi. In particolare abol quasi completamente la declinazione dei casi (salvo per alcuni pronomi e
per il vocativo), svilupp l'articolo determinativo posposto al nome (come in romeno, macedone ed
armeno), mentre conserv un ricco sistema verbale ancora oggi croce e delizia di chi approccia lo
studio di questa lingua.
5
II. ALFABETO CIRILLICO BULGARO
a arena
b baia
v via
g gatto
d dio
e aperta era
j jean
z morbida rosa
i ira
i breve lei
k cane
l lira
m mano
n nel
o oro
p poi
r ramo
s setola
t tino
u uva
f africa
h aspirata hans
z dura zio
c cibo
sc sci
sct sc + t
but (ingl.)
- - - - *
iu Jugoslavia
ia Jalta
6
III. FONETICA
a. Fonemi
La lingua bulgara, come altre lingue slave meridionali (esempio il serbo-croato) recepisce la regola
fonetica del "si legge come si scrive".
la consonante:
si legge
"
"
"
"
"
b) ALL'INIZIO O IN MEZZO ALLA PAROLA PRIMA DI UNA CONSONANTE SORDA O DELL'ASPIRATA ""
N. B. consonanti sorde sono: , , , , , , , .
Es. (quaderno) si legge "tetratka";
(dolce) si legge "slatko";
(tutto) si legge "fsicko";
(bacio) si legge "zelufka";
(manico) si legge "drescka";
(esame) si legge "ispit".
il gruppo consonantico*:
7
(autista) si legge "sciofior".
la consonante:
si legge
Il fenomeno sopradescritto c.d. "velarizzazione" molto diffuso fra i giovani della zona di Sofia, i
quali arrivano ad esasperarlo sino al punto di pronunciare come "" qualsiasi "".
la vocale:
si legge
"
nelle desinenze verbali del presente indicativo - e - (prima persona singolare) e - e - (terza
persona plurale)
la vocale:
tende a
"
" /
"
Tale fenomeno, particolarmente forte nell'est della Bulgaria, prende il nome di "riduzione". Si noti
che, come evidenziato nella tabella dall'indicazione "tende a" , non ha luogo una vera a propria
sostituzione della vocale aperta con la corrispettiva chiusa, bens una sorta di pronuncia
"intermedia" fra i due suoni.
8
Per completezza espositiva si d atto che sino alla riforma ortografica del 1945 l'alfabeto bulgaro
comprendeva ulteriori due lettere (vocali):
ja/e (gallo)
La lettera "" (c.d. "grande ius") stata sostituita dalla lettera "" con identica pronuncia (es.
) ovvero, pur conservando la pronuncia di "", da "" nei casi in cui "" cadeva in finale di parola
(es. [essi sono] ) ci poich "" in quella posizione non si sarebbe potuta leggere perch
muta (oggi il problema superato, come si dir fra poco, non esistendo pi parole con tale
terminazione).
Adeguando l'ortografia alla pronuncia propria delle zone del nord-est della Bulgaria, la riforma ha poi
sostituito la lettera "" (c.d. "jat") con la lettera "" quando "" accentata cadeva sull'ultima sillaba o
quando la sillaba seguente conteneva "", "" oppure "" (es. , , ,
, ), ovvero con "" (es. ) in tutti gli altri casi (salvo non rare eccezioni).
Nell'ambito della stessa riforma, come si accennava, sono state abolite le lettere "" e "" in fine di
parola che, pur rimanendo mute, avevano la funzione di rendere forte () o debole () la consonante
che le precedeva (es. finale forte; finale debole), con conseguenze sul piano
grammaticale (vedi ad es. paragrafo sull'articolo determinativo maschile).
b. Accento
In questo testo, come probabilmente si sar notato, l'accento indicato sottolineando la vocale
corrispondente alla sillaba sulla quale cade.
9
IV. GRAMMATICA
Prima di cominciare con la trattazione delle regole principali caratterizzanti le singole parti del discorso
nella lingua bulgara, si premette un brevissimo cenno sulla sua struttura.
Le parti del discorso in bulgaro sono divise in dieci differenti tipi, variabili (sostantivi, aggettivi,
numerali, pronomi e verbi) ed invariabili (avverbi, preposizioni, congiunzioni, particelle ed interiezioni).
Le parti del discorso variabili mutano grammaticalmente, mentre le invariabili non cambiano,
nonostante l'uso che se ne fa.
a. Sostantivi
In bulgaro i sostantivi si dividono in tre generi: maschile, femminile e neutro. Ciascuno di essi ha una
forma singolare ed una plurale.
1. Genere
genere maschile
desinenza in:
Es:
(aroma) (lingua)
(ghiaccio) (fazzoletto, benda)
(boccale) (vita)
(cervello) (sedia)
(entrata) (dente)
(pendenza, salita) (telefono)
(citt) (scelta)
(noce) (lezione)
(giorno) (trappola)
(pavimento) (gioved)
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b) - e - (rari)
(padre) (giudice)
(vescovo) (vetraio)
(collega) (ramaio)
genere femminile
desinenza in:
a) - e -
(lampada) (allergia)
(porta) (organizzazione)
(camicia) (terra)
(foresta) (stanza)
(borgo) (domenica)
b) - e -
(piet) (comunit)
(vecchiaia) (trasparenza)
(fango) (primavera)
(sangue) (notte)
(parte) (sera)
(amore) (onore)
genere neutro
desinenza in:
a) - e -
(corpo) (viso)
(occhio) (ragazzo)
(benessere) (ragazza)
(nido) (azione)
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(ruota) (nome)
(ferro) (nutrimento)
(famiglia) (campo)
(ministero) (osservazione)
(menu) (taxi)
(intervista) (whisky)
(gennaio) (luglio)
(febbraio) (agosto)
(marzo) (settembre)
(aprile) (ottobre)
(maggio) (novembre)
(giugno) (dicembre)
2. Numero
Il plurale dei sostantivi bulgari, come in italiano, si forma sostituendo alla desinenza del singolare (se
presente, altrimenti si avr un'aggiunta) quella del plurale.
genere maschile
desinenza in:
(viale) (viali)
(becchino) (becchini)
(tradizione) (tradizioni)
(compagno) (compagni)
(padre) (padri)
(collega) (colleghi)
(giudice) (giudici)
N.B. con alcuni sostantivi si verifica, nel passaggio dal singolare al plurale, una leggera modifica
del tema dovuta al fenomeno dell'alternanza o della caduta di vocali.
(giornale) (giornali)
(geologo) (geologi)
(computer) (computers)
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(finestra) (finestre)
(stomaco) (stomaci)
(vescovo) (vescovi)
(inferno) (inferni)
(battaglia) (battaglie)
(costa) (coste)
(secolo) (secoli)
(cagnaccio) (cagnacci)
(pavimento) (pavimenti)
(figlio) (figli)
(neve) (nevi)
(succo) (succhi)
(sedia) (sedie)
(sistema) (sistemi)
(tipo) (tipi)
(frutto) (frutti/a)
N.B. Esistono dei sostantivi monosillabici che, tuttavia, adottano regolarmente la desinenza -
(lupo) (lupi)
(ospite) (ospiti)
(giorno) (giorni)
(dente) (denti)
(dito) (dita)
(ballo) (balli)
(fatto) (fatti)
(volta) (volte)
d) - e - accentate (rari)
(signore) (signori)
(gamba) (gambe)
(numero) (numeri)
(fratello) (fratelli)
(corno) (corna)
e) - accentata (rari)
(uomo) (uomini)
(re) (re)
(zar) (zar)
(cavallo) (cavalli)
(principe) (prncipi)
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f) -
(fine) (fini)
(sogno) (sogni)
(strada) (strade)
h) completamente irregolare
(persona) (gente)
genere femminile
desinenza in:
(donna) (donne)
(stanza) (stanze)
(gioia) (gioie)
b) - accentata (rari)
(mano) (mani)
(gamba) (gambe)
(pecora) (pecore)
(maiale) (maiali)
genere neutro
desinenza in:
(benessere) (benesseri)
(nido) (nidi)
(corpo) (corpi)
(ministero) (ministeri)
(bambino) (bambini)
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b) - (alcuni sostantivi neutri con al singolare desinenza in - e tutti quelli con desinenza
singolare in -)
(mare) (mari)
(campo) (campi)
(fiore) (fiori)
(influenza) (influenze)
(azione) (azioni)
c) - (fra di essi anche quei sostantivi di derivazione straniera che al singolare hanno la
desinenza in - e -)
(agnello) (agnelli)
(ragazza) (ragazze)
(ragazzo) (ragazzi)
(pollo) (polli)
(cibo) (cibi)
(menu) (menu)
(taxi) (taxi)
(occhio) (occhi)
(orecchio) (orecchie)
(animale) (animali)
(tempo) (tempi)
(bandiera) (bandiere)
(nome) (nomi)
(spalla) (spalle)
f) - accentata (rarissimi)
(cielo) (cieli)
(miracolo) (miracoli)
3. Forma numerica
Una delle peculiarit della lingua bulgara, presente in altre lingue slave (deriva dal duale antico
bulgaro), l'esistenza di un'apposita forma plurale (desinenza - o -) dei sostantivi maschili quando
seguono dei numeri cardinali ovvero i seguenti avverbi di quantit: (quanti), (alcuni)
e (cos tanti).
15
Es.
N.B. Quasi mai l'accento si sposta sulla desinenza della forma numerica.
Eccezioni: non vogliono la forma numerica, ma adottano la normale forma plurale, i sostantivi
(giorno) e (volta):
4. Vocativo
Per quanto riguarda i sostantivi l'unico residuo del sistema dei casi anticamente presente anche nella
lingua bulgara il vocativo impiegato per esprimere, tanto nella lingua parlata che in quella scritta
(soprattutto poetica), la chiamata, il richiamo, l'invocazione.
Il caso vocativo si forma per mezzo di apposite desinenze che sinteticamente si indicano nelle tabelle
che seguono relative al genere maschile e a quello femminile.
SOSTANTIVI MASCHILI
VOCATIVO - - -
SOSTANTIVI FEMMINILI
VOCATIVO - -
Es. !
(O cara Patria!)
non infrequente tuttavia anche per questa parola l'uso della forma numerica "" Es. .
Proprio questo il titolo dell'Inno nazionale bulgaro, scritto e musicato da Cvetan Cvetkov Radoslavov (1863-
1931) nel 1885. Come si nota, "" (patria) al vocativo, mentre l'aggettivo "" (cara) rimane al
femminile.
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5. Diminutivi, vezzeggiativi ed accrescitivi
In bulgaro si ricorre pi frequentemente che in italiano all'alterazione dei sostantivi per formarne i
relativi diminutivi/vezzeggiativi.
Ci avviene attraverso l'impiego di un suffisso o di una desinenza maschile o neutra per i nomi
maschili, femminile o neutra per i nomi femminili, neutra per i nomi neutri.
Prendendo la desinenza neutra i maschili e femminili diventano di genere neutro.
Uno stesso nome pu fare il diminutivo con una desinenza dei due generi e si pu anche avere l'unione di due
suffissi per uno stesso nome andando cos a formare il rispettivo vezzeggiativo.
- -, -, -, -
(des. maschile) (des. femminile")
-, -, -
(des. neutre)
-, -, -, - -, -, -, -
(des. neutre) (des. neutre)
Esempi al maschile:
(citt) / (cittadina)
(fratello) / (fratellino)
(uomo) // (ometto)
(amico) (amichetto - sia m. che f.)
(marito) / (maritino)
(neve) (nevishio)
(ragazzo) (ragazzo)
(pane) , (panetto)
Esempi al femminile:
/ (acquetta)
/// (sorellina)
/ (donnetta)
(mammina)
(casetta)
(manina)
(ragazza)
(stradina)
Esempi al neutro:
(villaggio) (paesino)
(vino) (vinetto)
(carne) (carnina)
(vetro) (vetrino)
(lettera) (letterina)
(latte) (lattino)
(uovo) (ovetto)
(bimbo) (bimbino)
accrescitivo/vezzeggiativo -, -, -, - - -
dispregiativo -
Esempi:
(vento) (ventaccio)
(uomo) (omaccio)
(mano) (manaccia)
(bambino) (bimbaccio)
(testa) (testaccia)
(donna) (donnaccia)
(marito) / (omaccio/omone)
(adolescente) / (giovanottone)
(simpatico) (simpaticone)
(matto) (pazzarellone)
N.B. Per ricavare il plurale dai sostantivi divenuti neutri attraverso l'aggiunta dei suffissi si applicano le
regole indicate precedentemente nel paragrafo relativo alla formazione del plurale nei sostantivi neutri.
b. Articolo determinativo
In bulgaro moderno la definitezza espressa per mezzo dell'articolo determinativo che viene posposto
al sostantivo (indeterminato: , uomo; determinato: , l'uomo) o al primo costituente
nominale della frase nominale definita (indeterminato: , un buon uomo;
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determinato: , il buon uomo), analogamente a quanto accade ad alcune lingue
germaniche settentrionali e, nella penisola balcanica, al macedone ed al rumeno.
N.B. l'articolo segue sempre la desinenza del sostantivo, per cui anche sostantivi maschili che
terminano in vocale -a e -o prendono rispettivamente l'articolo - e -:
Es.
(padre) (il padre)
(nonno) (il nonno)
Si usa la forma lunga quando il sostantivo o la parte del discorso cui si riferisce :
Es. .
(Il medico vive qui)
2. COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO NOMINALE
Es.
(Il nostro amico il dottore)
3. APPOSIZIONE AL SOGGETTO
Es. , , .
(Angel Ivanchev, il dottore, vive qui)
4. APPOSIZIONE AL COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO NOMINALE
L'uso delle due diverse coppie di desinenze -/- e che -/- dipende dal tema del sostantivo cui si
riferisce. La prima coppia (con radice -) segue tutti quei sostantivi che avevano il finale in consonante debole
(finale in "" muta ante-rifoma; vedi p. 8). In linea di massima ci avviene spesso in presenza delle seguenti
consonanti o gruppi consonantici: , , , , (es. , , , , , ,
, , , ). La seconda coppia (con radice -a), invece, segue tutti gli altri sostantivi.
19
Es. , .
(Il nostro amico Angel Ivanchev, il dottore)
Si usa la forma breve quando il sostantivo o la parte del discorso cui si riferisce :
1. COMPLEMENTO OGGETTO
Es. .
(Tanja cerca il dottore)
2. ALTRO COMPLEMENTO INTRODOTTO DA PREPOSIZIONI
Es. .
(Parliamo del dottore)
3. APPOSIZIONE AL COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO VERBALE
Es. , .
(Tanja cerca Angel Ivanchev, il dottore)
4. APPOSIZIONE AD ALTRO COMPLEMENTO
Es. , .
(Parliamo di Angel Ivanchev, il dottore)
N.B. come anticipato poc'anzi, in frasi composte l'articolo viene posizionato dopo la prima parola e mai
ripetuto dopo le altre.
Es. .
Per quanto concerne l'uso dell'articolo determinativo, non vi sono sostanziali differenze con l'italiano,
tuttavia non viene apposta la forma articolata:
1. con i nomi propri di persona e di luoghi geografici (eccetto rarissimi casi come "le
Alpi", "il Balcano", "il fiume Iskar");
2. titoli o apposizioni precedenti nomi propri (ad eccezione dei nomiglnoli) o di luoghi
geografici (es. dottor Tzio, fiume Danubio, giornale La Repubblica ecc.);
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6. nomi di famiglia in - - - (es. - i Markov);
Es. .
c. Aggettivo
1. Grado positivo
Come i sostantivi gli aggettivi bulgari hanno tre generi, maschile, femminile e neutro e una forma
plurale comune per tutti e tre i generi. Di regola l'aggettivo precede il nome cui si riferisce.
Ancora una volta, il genere ed il numero dell'aggettivo si ricavano per mezzo delle seguenti desinenze
che li caratterizzano:
- ZERO
- - -
-
Dalla desinenza del maschile, inoltre, possiamo dividere gli aggettivi in tre gruppi:
a) desinenza ZERO senza alternanza o cadute di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale
(bello)
(alto)
(giovane)
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A questo gruppo appartiene anche l'irregolare , , , (blu).
b) desinenza ZERO con alternanza o caduta di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale
I. Si ha alternanza quanto c' trasformazione della vocale "" in "" nel passaggio dal
singolare al plurale.
(bianco)
(grande)
II. Il fenomeno della caduta di vocali, invece, comporta che le vocali "" e "" nel passaggio dal
maschile al femminile, neutro e plurale, spariscano dal tema.
(buono)
(intelligente)
(caldo)
(morto)
(liscio)
Di questo gruppo fanno parte anche quei rarissimi aggettivi con tema in - preceduta da vocale che
nel passaggio agli altri generi ed al plurale non cade ma si trasforma in -
(battagliero)
(impetuoso)
c) desinenza in -
(bulgaro)
(italiano)
(quinto)
(cotto)
(lupesco)
(volpino)
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Come si pu notare, quest'ultimo gruppo, residuale, comprende la quasi totalit degli aggettivi che
esprimono una nazionalit o l'appartenenza ad un luogo geografico, ma non si esaurisce con essi.
a) Significato generico:
DESINENZA ESEMPIO
(forza) (forte)
(logica) (logico)
-, -, -, -
(intelletto) (intelligente)
(mese) (mensile)
(domani) (di domani)
(ieri) (di ieri)
(oggi) (odierno)
-, -, -, -
(anno) (annuale)
(casa) (casalingo)
(paura) (spaventoso)
(colpa) (colpevole)
(secolo) (secolare)
-, -, -, - (pioggia) (piovoso)
(spirito) (spirituale)
(anima) (dell'anima)
b) Significato di appartenenza:
DESINENZA ESEMPIO
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c) Significato di relazione con un determinato materiale:
DESINENZA ESEMPIO
DESINENZA ESEMPIO
(collera) (irascibile)
(dono) (ricco di doti)
-, -, -, - (spirito) (spiritoso)
(pioggia) (piovoso)
(vento) (ventoso)
(ramo) (frondoso)
-, -, -, - (gota) (paffuto)
(grano) (granuloso)
(roccia) (roccioso)
-, -, -, - (erba) (erboso)
(fango) (fangoso)
DESINENZA ESEMPIO
(rosso) (rossastro)
-(), -(), -(), -() (azzurro) (azzurrognolo)
(malato) (malaticcio)
(semplice) (sempliciotto)
-, -, -, - (singolare) (bizzarro)
(debole) (fiacco)
f) Significato diminutivo/vezzeggiativo:
DESINENZA ESEMPIO
(grande) (grandicello)
(grasso) (grassottello)
(stupido) (stupidino)
-, -, -, -
(salato) (salatino)
(caro) (carino)
(bello) (bellino)
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I prefissi, meno numerosi dei suffissi, sono preposizioni o particelle che si incorporano all'aggettivo
semplice, modificandone il significato.
(subacqueo)
- sotto (sotterraneo)
(sottocutaneo)
(oltremare)
- oltre (oltre confine)
(contumace, per corrispondenza)
(nel frattempo)
- inter-, fra (intercostale)
(internazionale)
(inutile)
- senza (senza vergogna)
(indeterminato)
(onnipotente)
- omnia, totale, di tutto (universale, globale)
(versatile)
(dedito)
- non (incompiuto)
(inesprimibile)
(sapientissimo)
- valore superlativo (gentilissimo)
(bellissimo)
(concorde)
- con (contemporaneo)
(compassionevole)
(un po' breve)
- un po' (un po' corto)
(un po' pesante)
MASCHILE
FEMMINILE NEUTRO PLURALE
FORMA LUNGA FORMA BREVE
- - - - -
N.B. l'articolo maschile sia nella forma lunga (-) che breve (-) si applica sempre al tema cos
come trasformato dalla caduta della vocale o dall'alternanza.
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Es.
(un buono) () (il buono)
(un intelligente) () (l'intelligente)
(un battagliero) () (il battagliero)
(un bianco) () (il bianco)
a) comparativo di maggioranza:
(di)
- + aggettivo/avverbio + + secondo termine di
(di quanto) paragone
Es. - .
, -.
- .
- .
-.
I. dalla preposizione :
Es. - .
Es. - .
26
- .
Es. - .
Es. - .
N.B.
di pi = -
di meno = -
b) comparativo di uguaglianza
(tanto) , (quanto)
/ (cos) , / (come)
/ (cos) , , (del tipo)
Es. , *.
, .
c) comparativo di minoranza
*Il secondo termine di paragone deve essere articolato con la forma breve salvo che in detta proposizione non vi
sia aggiunto anche il verbo essere. In tal caso l'articolo dovr essere alla forma lunga (Es. ,
)
27
(di)
- + aggettivo/avverbio + + secondo termine di
(di quanto) paragone
Es. - .
- , .
d) superlativo:
- + aggettivo/avverbio
Es. - .
-.
N.B. come nel primo esempio l'articolo sia posposto proprio all'aggettivo al grado superlativo andando
cos a rendere il superlativo relativo analogamente a quanto succede in italiano.
/ -
+
/ - -
Es. , .
, .
- 58 13 .
(Minimo [almeno] 58 persone sono state uccise e 13 ferite oggi in un attentato dinamitardo)
,
.
(Maggioranza qualificata si ha quando una decisione presa dalla met dei martecipanti al voto)
29
d. Pronomi e aggettivi numerali
1 (/) () () () -
() c () c ()
(/)
2 () - (/) () () () ()
()
3 () (/) () () () ()
4 () (/) () () () ()
5 () (/) () () () ()
6 () (/) () () () ()
7 () (/) () () () ()
8 () (/) () () () ()
9 () (/) () () () ()
10 () (/) () () () ()
da 11 a 19 num + () n. + (/) n. + () n. + () n. + () -
da 20 a 40 num + () n. + (/) n. + () n. + () n. + () -
da 50 a 90 num + () n. + (/) n. + () n. + () n. + () -
100 () (/) () () () -
()
200e300 -
() n. +
n. + () n. + () n. + ()
(/)
da400a900 num + () -
1000 () () () () -
(/)
n. + n. +
2000 num + () n. + () n. + () -
(/) ()
1.000.000 (/) () () () -
(/)
1.000.000.000 (/) () () () -
(/)
alternativamente num + (es. dodici - oppure )
alternativamente num + (es. venti - oppure )
30
decina/e + + unit
Es. .
Come si pu notare nella tabella, anche agli aggettivi o pronomi numerali pu attribuirsi
definitezza mediante l'aggiunta dell'articolo determinativo (da inserirsi dopo l'ultima cifra 'unit'
se composti) sempre che si trovino all'inizio della proposizione.
Es.
N.B. Ricorda sempre che dopo i numeri (cardinali, ma non gli ordinali e i collettivi) i sostantivi maschili
non vanno declinati al plurale ma alla forma numerica (vedi capitolo su declinazione dei sostantivi).
1. Numerali cardinali
I numeri cardinali indicano la quantit di elementi in un gruppo omogeneo. In bulgaro sono tutti indeclinabili,
ad eccezione dell'uno (, , , ) e del due ( 'maschile', 'femminile' e 'neutro').
2. Numerali ordinali
I numerali ordinali indicano il posto di una cosa o di una persona in una serie ordinata. In bulgaro,
come in italiano, sono tutti variabili in genere e numero e debbono sempre accordarsi al sostantivo che
sostituiscono o cui si riferiscono.
Es. ?
31
(Scender alla quinta fermata)
N.B. in bulgaro l'anno si indica con i numerali ordinali dopo i quali va sempre aggiunta la parola
"/" (anno/i) o quantomeno l'acronimo "." in propria vece.
3. Numerali collettivi
Particolarit del bulgaro, in sintonia con altre lingue slave, la presenza dei numerali collettivi.
I numerali collettivi indicano un gruppo di individui di sesso maschile o misti. Hanno forma
indeclinabile e anche ad essi pu aggiungersi l'articolo determinativo.
Es. .
(Siamo tre)
N.B. Dopo i numerali collettivi, cos come visto per gli ordinali, i sostantivi maschili vanno alla forma
plurale e non a quella numerica.
"Met" e "un quarto": sono resi in bulgaro con "" (es. - mezzo metro) o
"", quando segue un numerale (es. - un chilo e mezzo) e
(es. - un quarto di secolo).
32
e. Pronomi personali
ACCUSATIVO DATIVO
NUMERO ITALIANO NOMINATIVO
FORMA
FORMA LUNGA FORMA BREVE FORMA COMPOSTA
SEMPLICE
I^ Io ()
II^ Tu ()
Singolare
m. Egli ()
III^ f. Ella ()
n. Esso ()
I^ Noi ()
Plurale
II^ Voi ()
Riflessivo si -
I pronomi personali hanno il compito di rappresentare, in funzione deittica, la persona che parla, la
persona che ascolta oppure la persona, l'animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne
il nome.
In bulgaro, come in italiano, abbiamo una distinta forma per il nominativo (soggetto, es. "" in italiano
'io'), una per l'accusativo (complemento oggetto, es. "/" in italiano 'me') ed una per il dativo
(complemento di termine es. "" in italiano 'mi').
1. nominativo (soggetto)
Es. .
(Non so)
33
.
Nello scegliere quale pronome personale alla terza persona singolare usare fra quello di genere
maschile, femminile e neutro ("", "", "" in italiano "egli", "ella" ed "esso") bisogna
sempre fare riferimento al genere grammaticale (ossia quello ricavabile dalla desinenza del
sostantivo - vedi capitolo su sostantivi) e mai a quello "fisico" della persona o animale che il
nome rappresenta.
Es.
La ragazza stesa sul pavimento Esso (la ragazza) steso sul pavimento
Come indicato nel capitolo relativo al genere dei sostantivi, infatti, vi sono alcuni nomi come
(ragazza) o (ragazzo) che invece di appartenere, rispettivamente, al genere
femminile e maschile, appartengono al genere neutro, in quanto originariamente diminutivi.
Come mostrato nell'esempio sopra, con questi sostantivi il pronome personale da impiegare
quello al genere neutro.
In bulgaro esiste una forma di cortesia, come in italiano, da impiegarsi quando si parla con una
persona che non si consoce, che si rispetta o che pi anziana di chi parla.
I pronomi personali complemento oggetto in bulgaro prevedono due forme: una lunga ed una
breve.
Della forma lunga sono poi previste due varianti della prima e seconda persona singolare,
/ e /, perfettamente fungibili, seppure la seconda impiegata quasi
esclusivamente in contesti colloquiali.
34
La forma breve, chiamata da linguisti "clitica", in assoluto la pi usata, residuando l'uso di
quella lunga ai soli casi in cui si voglia attribuire particolare enfasi al complemento.
Es. .
(Non la rispettano)
, .
N.B. Si applicher sempre la forma lunga quando il pronome preceduto da una preposizione.
Es. .
, .
(Parliamo di lui)
L'uso della forma lunga ( ) o di quella breve () risponde alla regola generale per cui si
opta per la prima nel solo caso in cui si voglia attribuire una particolare enfasi al complemento
oggetto oppure quando il pronome, preceduto da una preposizione, va a formare un diverso
complemento.
Es. -.
(Mi vesto)
35
(Lei pensa solo a se stessa)
Anche il bulgaro, come l'italiano, prevede alcuni verbi c.d. riflessivi, cio in cui l'azione si
riflette sul soggetto che la compie. La forma riflessiva si manifestata grammaticalmente
attraverso l'uso del pronome personale riflessivo accusativo "" avanti o dopo il verbo cui si
riferisce (o "" se il verbo regge il dativo. A riguardo si legga il prossimo paragrafo).
Tale pronome invariabile e quindi identico per tutte le persone del verbo.
Es. .
(Io mi lavo)
(Mi vesto)
(Lei si lava)
N.B. Quando l'azione riflessiva non si riferisce direttamente al soggetto, ma ad un altro oggetto, al
posto del pronome personale accusativo "" si usa quello dativo "".
Es.
In bulgaro, come nella maggior parte delle lingue c.d. analitiche e non sintetiche, la posizione di
alcune parole nel discorso tendenzialmente rigida.
Con riguardo ai pronomi personali complemento oggetto bisogna distinguere i casi in cui la
proposizione sia composta da essi soli con verbo, da quelli in cui nella frase vi siano anche altre
parole. Nella prima ipotesi il pronome va sempre posto dopo il verbo. Nel secondo, invece, se la
frase comincia con una di tali altre parole, il pronome va sempre posto prima del verbo e dopo
la parola cui esso si riferisce.
Fermo restando che il pronome breve non potr mai essere posto all'inizio della frase.
Es. .
36
(La rispettano molto)
(Non la rispettano)
(La rispettano)
L'uso delle due forme ricalca la regola indicata per i pronomi personali all'accusativo,
adoperandosi la forma composta solo nel caso in cui si voglia riporre sul complemento una
particolare enfasi.
Es. .
, .
(Mentre gli altri si chiedono: "che succede se fallisco", io mi chiedo: "e se riesco?")
37
N.B. In bulgoro spesso il pronome "" ha un impiego superfluo (come in italiano le particelle
"ce" e "ne").
Es. () .
() .
(Dammi la pipa)
() .
() .
() .
() .
Anche il pronome dativo segue la regola generale per cui segue il verbo se solo con esso
mentre lo precede se la frase ha pi parole.
Es. . .
? , .
Caratteristica della lingua bulgara, comune alle lingue slave meridionali e ad alcuni dialetti del
Sud Italia, il posporre i pronomi personali dativi al nome cui si riferiscono (o al primo suo
attributo) in funzione di aggettivo possessivo.
38
Es. .
N.B. Nell'ultimo esempio usato il pronome riflessivo "" in luogo del pronome dativo alla terza
persona singolare. Ci si verifica sempre quando il "possessore" coincide con il soggetto della
frase.
Una particolare tipologia di pronomi personali sono quelli cosiddetti reciproci, che si usano
quando due o pi persone compiono la stessa azione contemporaneamente e reciprocamente.
Nella maggior parte dei casi, in bulgaro, tale funzione svolta dai pronomi riflessivi "" e "".
Es. .
Es. .
, .
(Sono stanco delle persone che si comportano cos male a vicenda 'una con l'altra')
39
f. Pronomi e aggettivi possessivi
FORMA
PERSONA ITALIANO MASCHILE FEMMINILE NEUTRO PLURALE
BREVE
I^ Mio (/) () () ()
I^ Nostro (/) () () ()
Plurale
Le forme lunghe dei pronomi possessivi indicate nella tabella sopra trovano applicazione, in luogo del
pronome personale dativo in funzione possessiva (nella tabella, per semplificazione indicato
nell'ultima colonna sotto la dicitura 'forma breve'), quando si vuole attribuire al possesso un maggiore
risalto ovvero adoperare un registro maggiormente formale.
Essi si accordano nel genere grammaticale e nel numero ai sostantivi cui si riferiscono.
Anche gli aggettivi possessivi, come gli altri aggettivi, possono essere seguiti dall'articolo
determinativo quando si vuole attribuire loro definitezza (tra parentesi nella tabella).
. , .
(Lei ha festeggiato ieri il suo compleanno. Non so perch, ma i miei regali non le interessavano)
, .
Il pronome personale riflessivo ", , , " la forma lunga del pronome personale
dativo in funzione possessiva "". Esso si comporta allo stesso modo del suo omologo breve e
quindi viene usato con il significato "il proprio, la propria, i propri" quando il possessore coincide
con il soggetto della frase e si vuole dare maggiore risalto all'idea di possesso.
Es. .
/ ?
N.B. nell'ultimo esempio non c' identit fra soggetto (io) e possessore (lui) e dunque si usa il
normale pronome possessivo di terza persona singolare ("" sua di lui, accordato al
sostantivo femminile "").
() ()
questo
()
quello
tale/cos
tanto
altro, diverso / / / /
stesso /
41
N.B. I pronomi , , , (questo) e , , , (quello) sono pi rari e si
incontrano con pi facilit nei testi letterari.
Di regola, gli aggettivi dimostrativi si accordano al genere grammaticale e al numero dei sostantivi cui
si riferiscono.
Quando a livello semantico non c' la necessit di far valere questa contrapposizione, il bulgaro, pi
che in italiano (e a differenza dell'inglese), utilizza il pronome (questo).
Es. ,
In funzione pronominale e non attributiva il pronome "questo" reso in bulgaro con l'aggettivo
dimostrativo ("questo" al neutro) indeclinabile nel genere e nel numero.
Es. .
42
Uso dell'aggettivo dimostrativo , , , (tale, cos)
Es. ?
N.B. Quando con la parola "cos" vogliamo riferirci ad un verbo (ad una azione) invece che ad
un oggetto o ad una persona, al posto dell'attributo , , , si usano gli
avverbi di modo (cos) e // (talmente, a tal punto, tanto).
Es. !
(Basta cos!)
! - !
(Ecco tutto!)
Es. .
, .
43
Uso dell'aggettivo dimostrativo /, /, /,
/ (altro, diverso, altrimenti)
Es. .
Tra gli aggettivi dimostrativi di solito viene inserito anche "stesso" (o "medesimo"), in bulgaro
tradotto con l'aggettivo , , , , anche se pi propriamente un
aggettivo identificativo. Esso indica identit o uguaglianza tra persone animali o cose. Ha,
quindi, il significato di uguale, identico.
Es. .
- !
MASCHILE
ITALIANO FEMMINILE NEUTRO PLURALE
NOMINATIVO ACCUSATIVO DATIVO
chi/quale? ? ? ? ? ? ?
(?)
di che tipo? ? ? ? ?
di chi? ? ? ? ?
Quando si trovano in funzione pronominale sono di regola indeclinabili, salvo il caso in cui sia certo il
genere od il numero del sostantivo cui si riferiscono.
Quando sono in funzione di aggettivo, invece, concordano genere e numero al sostantivo cui si
riferiscono.
In bulgaro esistono tre pronomi/aggettivi interrogativi che, come indicato nella tabella sopra,
traducono l'aggettivo/pronome interrogativo italiano "quale" e i composti "di che tipo" e "di chi".
1. , , ,
a) chi?
PRONOME SOGGETTO
Es. ?
N.B. il pronome, soggetto, al maschile singolare in quanto non noto il genere ed il numero
del referente. Ecco, invece, alcune ipotesi in cui il pronome declinato in relazione al
referente:
45
?
Quando il pronome "chi" complemento oggetto e non soggetto della frase reso con il
pronome "", forma accusativa del pronome/aggettivo "".
Es. ?
Es. ?
N.B. In questo ultimo caso la forma con preposizione per "a chi" (complemento di termine)
pu essere sostituita quando si riferisce ad oggetti animati dalla pi arcaica "".
b) quale?
Es. ?
2. , , ,
che tipo?
46
Es. ?
3. , , ,
di chi?
Es. ?
, .
- quanto grande?
Es. ? in alternativa: ?
i. Avverbi interrogativi
Per maggiore chiarezza espositiva si trattano, di seguito ai pronomi/aggettivi interrogativi, gli avverbi
interrogativi. Essi, ovviamente, appartengono ad un genus grammaticale distinto (addirittura alieno
alla morfologia nominale) dai pronomi e dagli aggettivi (andando a completare il significato del verbo
e non a sostituire o qualificare il nome), ma condividono con questi la funzione svolta nella frase, cio
quella di introdurre domande.
47
In quanto avverbi, a differenza dei pronomi e degli aggettivi, sono indeclinabili. Possono anch'essi,
tuttavia, essere preceduti da preposizioni.
Cosa? ?
Come? ?
Perch? ?
Quanto? ?
Dove? ?
Quando? ?
N.B. Nella terza colonna indicata la corrispondente congiunzione ricavata dall'avverbio interrogativo
attraverso l'aggiunta del suffisso -. La differenza fra i due sintagmi (identici in italiano Es. "Quando
torni a Roma?" e "Ti comprer un libro quando avr finito di lavorare") funzionale: l'avverbio
(seconda colonna) introduce una domanda; la congiunzione (terza colonna) unisce una proposizione
subordinata alla principale.
Es. ?
(Cosa direte?)
(A cosa pensi?)
(Come stai?)
(Come ti chiami?)
, .
48
(C' sempre un livello successivo, come sai)
N.B. la parola italiana "come" resa in bulgaro in tre modi diversi a seconda che essa rivesta la
forma dell'avverbio interrogativo (), sia congiunzione comparativa modale con il significato
di "come" (), ovvero di "come se" (). Ci verr approfondito pi avanti nel paragrafo
relativo alle congiunzioni.
, .
(Quanto costa?)
, , .
? .
, .
, .
- .
?
49
(Di dove sei?)
, .
(Quando ci vedremo?)
, .
Nella lingua parlata non infrequente l'uso di "" in luogo di "" o di "" soprattutto in
espressioni idiomatiche.
Es. ?
(Perch piangi?)
(Cosa hai?)
(Che tipo ?)
? ? !
l. Pronomi relativi
MASCHILE
ITALIANO FEMMINILE NEUTRO PLURALE
NOMINATIVO ACCUSATIVO DATIVO
il quale
del quale
50
Il pronome relativo sostituisce un componente della frase mettendo in relazione proposizioni diverse
e subordinando la frase da esso introdotta a quella che contiene la parola sostituita.
Es. , ?
, ?
, ?
, , .
(La ragazza dalla quale abbiamo ricevuto questa lettera ha chiesto il tuo autografo)
Es. , ?
N.B. In contesti colloquiali spesso il suindicato pronome relativo sostituito da "" unico per tutti i
generi e numeri.
Es. , .
(Non c'erano quelle scarpe che 'il cui tipo' lei desidera)
, .
(Lei sembra ormai molto felice come 'nel cui modo' era prima della guerra)
51
3. , , , (del quale, della quale, dei quali)
Es. , ?
, .
Il pronome indefinito e l'aggettivo indefinito indicano cose e persone senza specificarne con precisione
la quantit o la qualit. Spesso le loro forme coincidono, dato che l'aggettivo che accompagna il nome
pu prenderne il posto e fungere da pronome.
MASCHILE
ITALIANO FEMMINILE NEUTRO PLURALE
NOMINATIVO ACCUSATIVO DATIVO
qualcuno
qualche tipo
di qualcuno
qualcosa
in qualche modo
qualche/alcuni/parecchi
da qualche parte ()
Es. .
, con plurale , lo si trova anche come sostantivo neutro col significato di "cosa, cose".
52
, ?
, .
, .
- - ()
una certa persona chiunque; qualunque/qualsiasi cosa
- - ()
un certo tipo qualunque/qualsiasi tipo
- - ()
di una certa persona di chiunque
- -
-
una certa cosa qualsiasi cosa
53
I pronomi con il prefisso "-" si riferiscono a persone od oggetti conosciuti che non si vogliono
nominare.
Es. - , .
: , -
.
(Il problema era di questo tipo: dimostrare che un rombo con un certo tipo di parametri
quadrato)
I pronomi seguiti dal suffisso - (ormai arcaico) o dai costrutti "() " e "- () " si
riferiscono a persone od oggetti scelti casualmente.
Es. / , .
MASCHILE
ITALIANO FEMMINILE NEUTRO PLURALE
NOMINATIVO ACCUSATIVO DATIVO
altro () () ()
(/)
ciascuno -
tutto (/) () () ()
tutti i tipi
stesso/da s/solo
entrambi /
si usa la prima forma se riferita a due persone di sesso maschile o miste. Vedi numerali collettivi.
54
, , , E , , ,
Es. .
N.B. L'avverbio "" unione dal pronome/aggettivo indefinito "" e dell'avverbio di luogo
"" significa "altrove", cos come "" significa "altrimenti, in altro modo".
Es. . .
Es. .
, , //
Questi aggettivi come in italiano non hanno il plurale e si traducono come "ciascuno, ciascuna".
55
Es. . , .
( ) .
, , ,
Es. .
, , ,
Altra variante di "tutto", traducibile con "intero, intera, interi", utilizzata in bulgaro avanti a
sostantivi quali (giorno), (sera), (notte).
Es. .
Come accennato nel paragrafo riguardante gli articoli determinativi, in bulgaro pu accadere che
venga usato il numerale , , , , in funzione di aggettivo indefinito, o meglio,
impiegando le categorie linguistiche italiane, di articolo indeterminativo.
Es. .
, , ,
2. "da solo"
Es. .
(Faccio da solo)
Es. .
(Tutto agisce da s)
Es. .
(Sono solo)
- .
Es. , .
57
n. Pronomi e aggettivi negativi
MASCHILE
ITALIANO FEMMINILE NEUTRO PLURALE
NOMINATIVO ACCUSATIVO DATIVO
nessuno
nessun tipo
di nessuno
niente
in nessun modo
nessun luogo
mai
N.B. I pronomi negativi indicati nella tabella sopra vanno sempre accompagnati dalla particella negativa
"" (non) prima del verbo.
Es. .
.
58
(Non lo interessano le idee di nessuno)
N.B. In bulgaro l'espressione italiana "non c'" resa con la forma negativa della terza persona
singolare del verbo avere "".
Es. .
59
Secondo. MORFOLOGIA VERBALE
a. Verbi
I verbi bulgari, come quelli italiani, si coniugano secondo la persona, il numero ed, in alcuni casi, il
genere.
Come le altre lingue slave e a differenza dell'italiano, invece, sono caratterizzati dall'esistenza di due
forme aspettuali per ciascuna azione che si vuole descrivere (perfettiva ed imperfettiva), la cui scelta
dell'una piuttosto che dell'altra arricchisce la frase di specifiche connotazioni semantiche.
Inoltre sono presenti nove tempi, cinque modi e numerose forme impersonali.
Caratterisitca peculiare del sistema verbale bulgaro poi l'assenza del modo infinito, la cui traduzione
italiana viene resa con un particolare costrutto analitico. Ci comporta che la forma base del
paradigma del verbo sia la prima persona singolare dell'indicativo presente.
Infine, come accennato nel paragrafo relativo ai pronomi personali, il soggetto pu essere omesso,
perch le desinenze del verbo gi ne suggeriscono la persona.
In italiano, come nella maggior parte delle lingue neolatine, a ciascuna azione corrisponde un verbo.
Con la coniugazione, la scelta del modo e del tempo, poi, tale azione riceve ulteriori connotazioni, in
particolare da chi viene compiuta, se essa sia reale, eventuale, desiderabile, soggetta a particolari
condizioni, richiesta o demandata ad altri ed, infine, quando ha (ha avuto o avr) luogo.
Nelle lingue slave l'azione viene arricchita di un'ulteriore connotazione, quella aspettuale. Per ognuna
di esse, infatti, spesso non corrisponde come in italiano un solo verbo ma due (talvolta tre). Il primo
(di aspetto imperfettivo) indica l'azione allo stadio dell'incompiutezza, o perch ancora in svolgimento
o perch non ha prodotto il risultato cui era finalizzata, ovvero manifesta semplicemente l'irrilevanza
di tali informazioni; il secondo (di aspetto perfettivo), al contrario, indica l'azione come compiuta,
conclusa, che ha raggiunto lo scopo cui era finalizzata.
Da questa frase, in italiano, ricaviamo solo che a compierla stato chi parla, che un'azione che ha
realmente avuto luogo e che si verificata nel passato.
In bulgaro una proposizione del genere pu avere due varianti, in quanto l'azione "scrivere" nel
passato pu essere resa con due diversi verbi: ("scrivere" all'aspetto imperfettivo) e
("scrivere" all'aspetto perfettivo).
Perci:
Nel primo caso (verbo imperfettivo) il significato del verbo contiene un'informazione attinente al
"processo" dello scrivere e al fatto di una sua pi o meno definita "durata" (per esempio: "ho scritto la
lettera per tre ore ma non l'ho finita"), mentre nel secondo (verbo perfettivo) contiene
un'informazione attinente al fatto che la lettera stata terminata, ovvero scritta fino in fondo.
Quanto sopra, ovviamente, logicamente concepibile, solo quando si vogliono descrivere azioni
avvenute nel passato o che avverranno nel futuro, ma mai, azioni che si svolgono al presente.
Ci per una ragione assai semplice, in quanto un'azione che si svolge al presente (Es. Io scrivo una
lettera) necessariamente ancora in svolgimento, quindi incompiuta.
Sul piano pratico, poi, andando a cercare sul vocabolario un verbo italiano (Es. scrivere) troveremo
indicato non un solo corrispettivo bulgaro, bens due, nella forma imperfettiva e perfettiva alla prima
persona singolare del presente (Es. scrivere: , - delle volte " ").
Ma come possibile che sia riportato il verbo perfettivo alla prima persona del presente, se, come
detto, al presente non pu essere usato?
In realt, il verbo perfettivo all'indicativo presente impiegato per la formazione di alcuni tempi
verbali composti, nonch nel costrutto, spesso equivalente all'infinito italiano, " + verbo".
Es. .
(Devo scrivere una lettera) Senza specificare se devo cominciare e finire di scriverla.
(Devo scrivere una lettera) Specificando che ci che voglio il risultato della lettera finita.
61
Altrimenti, pu accadere che il verbo perfettivo al presente funga da surrogato del futuro (in realt si
in presenza di un vero e proprio verbo al futuro non interodotto dal consueto "" a causa della
congiunzione "" che non lo ammette) in proposizioni di questo tenore:
sempre al presente:
62
(Lei cantava bene)
d) PER CONSTATARE IL VERIFICARSI DI UN'AZIONE SENZA FORNIRE ALCUNA INFORMAZIONE SUL SUO RISULTATO
Es. .
(Oggi ho letto)
I. con un risultato:
(Ho letto il libro in tre ore 'ho impiegato tre ore a finirlo')
Per formare l'aspetto perfettivo di un verbo a partire dal suo corrispettivo imperfettivo non c' una
regola uniforme, ma purtroppo necessario imparare le singole coppie di verbi a memoria.
Alcune volte l'aspetto perfettivo di un verbo si manifesta con una diversa coniugazione del
corrispettivo imperfettivo (es. "cambiare" all'imperfettivo 'cambiare' al perfettivo),
altre volte si ricava con l'aggiunta di un prefisso (es. 'leggere' all'imperfettivo 'leggere'
al perfettivo).
63
Da questa seconda trasformazione aspettuale del verbo nascono i cosiddetti verbi imperfettivi
secondari.
Questi hanno una funzione meramente grammaticale in quanto conservano il significato perfettivo
dell'azione ma rendono utilizzabile il verbo anche al presente.
Es. .
, .
N.B: in bulgaro non esiste il gerundio passato, di conseguenza l'uso dell'imperfettivo secondario al
gerundio presente consente di attribuire alla frase il significato che in italiano sarebbe reso dal
gerundio passato.
64
2. I modi verbali
a) Indicativo
Anche in bulgaro il modo indicativo quello principale. La sua funzione, come in italiano, quella di
indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze.
Esso si compone di nove tempi, la cui formazione e funzione verr descritta nel capitolo relativo ai
tempi verbali.
b) Imperativo
usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il
condizionale vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare
divieti, preghiere o consigli.
Quanto alla scelta dell'aspetto, all'imperativo negativo i verbi possono essere usati esclusivamente
all'imperfettivo, mentre all'imperativo positivo c' un uso prevalente di verbi al perfettivo.
Anche in bulgaro l'imperativo un modo fondamentalmente difettivo, essendo presenti, di regola, solo
le seconde persone singolari e plurali.
Esso si forma attraverso l'aggiunta alla radice del verbo delle seguenti desinenze:
DESINENZE
CONIUGAZIONE ESEMPI DI VERBI
II^ PERSONA SINGOLARE II^ PERSONA PLURALE
(leggere) - () - ()
I^
(sapere) - () - ()
(parlare)
II^ - (, ) - (, )
(studiare)
(comprare) - () - ()
III^
(aprire) - () - ()
65
IMPERFETTIVO PERFETTIVO IMPERATIVO IMPERATIVO NEGATIVO
(venire) ,
(andare) , ,
(vedere) ,
(dare) , ,
(sentire) , ,
(mangiare) , ,
(entrare) , ,
(uscire) , ,
(essere) , ,
N.B. Alcune volte il verbo all'imperativo pu essere rafforzato, in chiave esortativa, anteponendo ad
esso la parola "!" (letteralmente "andiamo!"), la quale, fra l'altro, seguita dalla particella ""
(quest'ultima pu comparire anche da sola), consente la formazione di imperativi con tutte le persone
del verbo.
Es. () !
(Lasciami in pace!)
() !
(Giochiamo!)
Analoga funzione la svolge il costrutto + verbo (letteralmente "lascia che . . .") mentre per
formare l'imperativo negativo con tutte le persone del verbo si ricorre all'analogo costrutto +
verbo.
Es. !
c) Condizionale
Il condizionale in bulgaro, come in italiano, viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione
che ha luogo solo se soddisfatta una determinata condizione.
66
Esso contraddistinto da cinque tempi composti, seppure la maggior parte di essi non si distingue
grammaticalmente.
Il condizionale presente, futuro e passato reso con un unico costrutto, identico per tutti e tre i tempi
e formato anteponendo l'ausiliare essere (al condizionale) al participio aoristo del verbo imperfettivo
o perfettivo, a seconda della connotazione che si vuole dare all'azione (es. , studierei).
Il condizionale futuro del passato ed il condizionale futuro anteriore del passato, invece, coincidono
nella forma con i rispettivi tempi indicativi.
PRIMA CONIUGAZIONE
(leggere) (sapere)
, , , ,
, , , ,
, , , ,
SECONDA CONIUGAZIONE
(parlare) (studiare)
, , , ,
, , , ,
, , , ,
TERZA CONIUGAZIONE
(comprare) (aprire)
, , , ,
, , , ,
, , , ,
Es. ,
- , .
67
d) Congiuntivo
La funzione del modo congiuntivo, anche in bulgaro, quella di indicare un evento soggettivo, irreale,
non sicuro o non rilevante. Rispetto all'indicativo, che esprime il piano oggettivo della realt, il
congiuntivo sottolinea, invece, la dimensione soggettiva, individuale. Es. "penso che sia ubriaco"; "
possibile che sia cos"; "temo che non venga".
In bulgaro esso non presente come forma verbale separata (essendo, morfologicamente, reso con la
costruzione + verbo/ + verbo), ma tuttavia viene usato regolarmente.
La forma pi comune, spesso confusa con il presente indicativo, il congiuntivo presente che, a
differenza del presente indicativo, pu formarsi sia coi verbi imperfettivi sia coi verbi perfettivi. Esso
viene utilizzato anche per esprimere opinioni su eventi futuri possibili.
Es. o- a.
Il congiuntivo passato si riferisce ad eventi possibili nel passato, che non hanno avuto luogo.
Es. o- .
Il congiuntivo piuccheperfetto, che pu usarsi sia per eventi passati sia per quelli futuri, esprime un
sentimento di dubbio o di sospetto (viene spesso chiamato modo dubitativo).
Es. o- .
N.B. Per indicare il dubbio, spesso sono impiegate le locuzioni " " ovvero " "
Es. .
Il participio un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che
partecipa (in latino partem capit, cio prende parte) a queste categorie.
Participio presente attivo viene usato solo in funzione attributiva e si forma esclusivamente a
partire da verbi imperfettivi attreverso l'aggiunta dei suffissi // (es. "lettore -
colui che legge) secondo regole analoghe a quelle applicate per la formazione dell'indicativo
imperfetto. Nello specifico:
1) i verbi della prima e seconda coniugazione se accentati sull'ultima sillaba prendono la desinenza
- (es. ) ovvero - se l'ultima vocale precedutata dalle consonanti "", "",
"", " " (es. ); quando l'ultima sillaba non accentata la desinenza invece -
(es. );
2) i verbi della terza coniugazione prendono rispettivamente - (es. ) e -
(es. ).
(/) () () ()
I^ CON. (/) () () ()
(/) () () ()
(/) () () ()
(/) () () ()
(/) () () ()
III^ CON.
(/) () () ()
N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "" unita al verbo (es. - conoscente
- non conoscente). I verbi riflessivi, invece, consevano la particella "" (es. - lavorare
- lavorante). Come in italiano, inoltre, il participio presente pu essere articolato.
Es.
.
(Il taxi di Sofia "Suzuki" entrato nella corsia opposta e si arrestato contro la "Mercedes",
con targa austriaca, che viaggiava 'viaggiante' verso la capitale)
69
Participio presente passivo si forma con l'aggiunta dei suffissi -/-/-/- alla radice
imperfettiva ( leggibile) ed considerato alla stregua di un normale aggettivo.
(/) () () ()
I^ CON.
(/) () () ()
(/) () () ()
II^ CON.
(/) () () ()
(/) () () ()
III^ CON.
(/) () () ()
Participio aoristo (o passato) attivo si forma con l'aggiunta del suffisso alla radice perfettiva del
verbo all'aoristo ( che lesse) e si usa tanto come aggettivo, quanto per formare tempi composti.
I verbi che hanno la prima persona singolare dell'aoristo in - e - perdono questa
teminazione (es. ; ). Quelli che invece terminano in - preceduta da altra
lettera diversa da "" e "" prendono come desinenze -, -, -, - (es. ).
Esistono poi tre verbi irregolari , , che hanno rispettivamente come participi
aoristi , , .
(/) () () ()
I^ (/) () () ()
(/) () () ()
(/) () () ()
II^
(/) () () ()
(/) () () ()
III^
(/) () () ()
N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "" unita al verbo (es. - conosciuto
- non conosciuto). Come in italiano, inoltre, il participio passato pu essere articolato (es.
- vissuto - colui che vissuto).
Es. ,
.
(Questa la quarta protesta contro Vasilev e la dirigenza dell'impresa di Stato che ha portato
la fabbrica alla catastrofe finanziaria)
70
Participio imperfetto attivo si forma con l'aggiunta dei suffissi // alla radice
imperfettiva o perfettiva del verbo all'imperfetto (, , , che leggeva) e si usa solo nel
modo renarrativo. un'innovazione del bulgaro.
Participio aoristo (o passato) passivo si forma dalla radice dell'aoristo con l'aggiunta dei suffissi
///- (, "letto"); viene usato sia predicativamente sia attributivamente e per formare i
tempi composti della forma passiva (in questo si differenzia dal participio aoristo attivo).
- - (/) () () ()
- - (/) () () ()
I^ C.
- (/) () () ()
- (/) () () ()
-
- (/) () () ()
II^ C.
- (/) () () ()
- - (/) () () ()
III^ C.
- - (/) () () ()
Es. , .
(Le nuvole si spostano, sospinte dal vento)
N.B. Il participio passato pu essere anche usato per costruzioni passive complesse.
Es. . . .
(Venti persone sono state amnistiate con i decreti . . .)
,
, .
(I lavoratori sono stati colpiti da un'infezione da stafilococco che ha causato vomito, mal di
stomaco e diarrea)
f) Gerundio
Il modo gerundio indica un'azione in corso di svolgimento ricollegata, nei suoi riferimenti, ad un
secondo avvenimento.
Come accennato, in bulgaro, rispetto all'italiano, presente solo il gerundio presente formato a partire
esclusivamente da verbi di aspetto imperfettivo.
71
Tuttavia il significato del gerundio passato italiano pu essere reso attraverso l'utilizzo al gerundio
passato del verbo all'aspetto imperfettivo secondario.
(leggere)
I^ - (, )
(sapere)
Es. , .
, .
N.B. Il gerundio cos come sopra indicato spesso sostituito, soprattutto in ambito informale, dal
costrutto " + verbo al presente" (vedi paragrafo su congiunzione "").
g) Renarrativo
In bulgaro, oltre ai sei modi condivisi dalla maggior parte delle lingue europee, ve ne un altro usato
per descrivere eventi passati di cui non si stati testimoni diretti: il modo renarrativo.
Esso ampiamente usato nella letteratura per raccontare storie, leggende e aneddoti.
Il modo renarrativo prevede 5 forme per 8 tempi (vedi tabella in basso), formati dall'ausiliare essere
(omesso alle terze persone singolari e plurale) pi il participio imperfetto del verbo imperfettivo (per
il presente-imperfetto) o il participio aoristo attivo del verbo perfettivo (per aoristo, perfetto-
piccheperfetto). Diversamente al futuro presenta una costruzione sui generis con l'ausiliare "".
a. quando colui che parla non ha vissuto i fatti che evoca e questi non sono noti all'interlocutore;
b. quando si mette in dubbio ci che si dice, ovvero si parla con ironia.
72
PRESENTE - IMPERFETTO AORISTO PERFETTO - PIUCCHEPERFETTO
, a, o , a, o , a, o , a, o
, a, o , a, o , a, o , a, o
, a, o , a, o , a, o , a, o
FUTURO - FUTURO NEL PASSATO FUTURO ANTERIORE
, a, o , a, o
, a, o , a, o
, a, o , a, o
Es. , .
, ?
Sostantivi verbali
Es.
(il tacere)
(tacere)
(il silenzio)
(lo scrivere)
(scrivere)
(la scrittura)
(il cantare)
(cantare)
(il canto)
(lo studiare)
(studiare)
(il sapere, la dottrina)
(l'inseguire)
(inseguire)
(l'inseguimento)
N.B. Alcuni verbi hanno solo una delle due forme mentre l'articolazione segue quella dei sost. neutri.
73
3. I tempi verbali
Il modo indicativo bulgaro si compone di nove tempi, tre semplici (presente, aoristo ed imperfetto) e
sei composti (perfetto, piuccheperfetto, futuro, futuro anteriore, futuro nel passato e futuro anteriore
nel passato) ciascuno di quali attribuisce una specifica connotazione temporale all'azione che descrive.
Nella presente trattazione, per ognuno di questi tempi verr descritta la funzione che svolge
rapportata all'italiano e il modo in cui si forma.
Tempi semplici:
a) Presente
L'indicativo presente descrive avvenimenti contemporanei, cio azioni che si compiono nel momento
in cui si parla.
Come pi volte accennato, l'indicativo presente formato solo da verbi di aspetto imperfettivo e mai
da verbi di aspetto perfettivo.
In bulgaro esistono tre coniugazioni, ciascuna delle quali caratterizzata nel tema da una vocale c.d.
tematica (rispettivamente , , /), e a sua volta divisibile in ulteriori due sottogruppi corrispondenti
alle sei differenti desinenze caratterizzanti la prima persona singolare (-, voc. + -, cons. + -, -, -,
-).
Una coniugazione a parte quella del verbo ausiliare " " (essere), completamente irregolare.
74
b) Aoristo
L'aoristo esprime un'azione che accaduta in uno specifico momento nel passato. Sia i verbi perfettivi
che gli imperfettivi hanno questo tempo, ma si forma soprattutto dai perfettivi, poich impiegato
principalmente per descrivere azioni singole che hanno un inizio e una fine.
Pu tradursi in italiano tanto con il passato prossimo che con il passato remoto.
Con riguardo alla formazione di questo tempo non c' una regola uniforme, ma bisogna fare attenzione
alle regole specifiche - e relative eccezioni - previste per ciascuna delle tre coniugazioni.
Prima coniugazione:
3) Prendono la desinenza in - oltre ai verbi indicati al punto 2) con desinenza in -, anche tutti
quelli terminanti in - e -, i quali nel passaggio dal presente all'aoristo perderanno dal tema
le vocali "" e "" (Es. -, -, -), nonch anche -,
-, -, -.
4) Prendono la desinenza in - i verbi della prima coniugazione in - i quali nel passaggio dal
presente all'aoristo perderanno dal tema "" (Es. -, -, -,
-, -).
PRIMA CONIUGAZIONE
- - - - -/-/-
75
Seconda coniugazione:
SECONDA CONIUGAZIONE
- - -
Terza coniugazione:
TERZA CONIUGAZIONE
Verbo
- - essere
(irregolare)
/
/
N.B. I verbi della prima coniugazione che al presente finiscono con il tema accentato (es. ),
all'aoristo arretrano l'accento alla penultima sillaba (es. ) e viceversa (es. , ).
I verbi della seconda coniugazione, invece, possono essere indistintamente accentati sulla penultima
sillaba come sull'ultima (es. , ovvero , ).
76
c) Imperfetto
Il tempo imperfetto viene usato per descrivere un'azione che era in corso di svolgimento in un
particolare momento del passato.
Esprime anche azioni passate, frequenti e ripetute, permanenti o sempre vere, esattamente come
l'imperfetto italiano. L'uso pi comune, tuttavia, di fornire uno sfondo ad altre azioni generalmente
espresse dall'aoristo. In questo caso indica che l'azione era cominciata e si trovava in svolgimento
mentre l'altra (quella singola e nel momento in cui si parla conclusasi, quindi all'aoristo) accadeva.
Sia i verbi imperfettivi che quelli perfettivi possiedono l'imperfetto, ma questo tempo, proprio perch
descrive soprattutto azioni in corso di svolgimento, si forma prevalentemente dai verbi imperfettivi.
Si impiega l'imperfetto con verbo perfettivo nelle proposizioni subordinate in cui si vuole rafforzare il
valore di azione ripetuta.
Es. , .
(Ogni volta che entrava nella stanza, subito accendeva la radio)
Per quanto concerne la formazione, per i verbi della prima e seconda coniugazione si distingue fra
quelli con l'ultima sillaba accentata, che prendono come vocale tematica la "" a meno che questa non
sia preceduta dalle consonanti "", "" e "" nel qual caso la vocale tematica sar "", e tutti gli altri
verbi, in cui la vocale tematica sar sempre la "". Per la terza coniugazione i verbi con finale in "-"
avranno come vocale tematica la "" mentre quelli con finale in "-" la "".
- (//) - - (//) - - -
- -
/
/
77
Tempi composti:
a) Perfetto
Formazione:
Il perfetto viene composto dal verbo ausiliare , coniugato al presente, e dal participio aoristo attivo
del verbo. Bisogna quindi tenere conto non solo della persona, ma anche del genere grammaticale del
soggetto (come succede a volte nel passato prossimo italiano). In altre parole, il participio si accorda
per genere e numero con il soggetto. La posizione dell'ausiliare soggetta a varie leggi accentuali
che di seguito si esporranno sinteticamente.
1. per indicare un'azione che ha avuto luogo in un momento indeterminato del passato.
Es. .
(Sono stato in Bulgaria - "genericamente" in passato)
.
(Ho visto questo film - "genericamente" in passato)
2. per indicare un'azione che ha avuto luogo nel passato ma il cui risultato visibile nel momento
in cui si parla.
Es. .
(Stanotte ha piovuto - in questo momento fuori dalla finestra tutto bagnato in conseguenza
della pioggia di questa notte)
.
(Mi sono comprato delle scarpe - lo dico mentre le mostro all'interlocutore)
3. per formulare una domanda relativa ad un fatto avvenuto nel passato di cui non si hanno
informazioni.
Es. ?
(Sei andata in Italia?)
Es. .
(Non ho ancora letto il libro)
78
.
(Non ho mai bevuto della rakija)
Es. ? , . , .
(Hai imparato la lezione? Si l'ho imparata. No, non l'ho imparata)
Es. .
(Lui sicuramente gi arrivato)
Es. !
(Cosa devo fare con te!)
8. Al posto dell'imperativo.
Es. .
(Non mettere mai pi piede a casa!)
I^ CONIUGAZIONE
, , , ,
II^ CONIUGAZIONE
, , , ,
III^ CONIUGAZIONE
, , , ,
79
Verbo Essere (irregolare)
, ,
N.B. Nella formazione del perfetto il participio aoristo si antepone all'ausiliare essere solo quando
non esplicitato il soggetto o comunque c' un'altra parola prima del verbo. Ci poich in questo
tempo il verbo "" non pu mai trovarsi all'inizio della frase.
Es. .
. .
, .
? , .
(Sei mai stato nella vecchia capitale Veliko Tarnovo almeno una volta? Si ci sono stato.)
La forma negativa del perfetto bulgaro si ricava anteponendo la particella negativa "" al
verbo.
Es. .
Es. , ?
80
(E Maria, ha fatto colazione?)
N.B. il costrutto interrogativo " " usato come corrispettivo dell'italiano "sei mai
stato".
Es. , ?
Forma riflessiva
AFFERMATIVA NEGATIVA
, , , ,
, , , ,
, , , , , , , ,
() , , ? , , ?
() , , ? , , ?
(, , ) , , ? , , , , ?
() ? ?
() ? ?
() ? ?
N.B. Il pronome riflessivo "" segue sempre l'ausiliare essere ad eccezione della terza persona singolare
in cui, al contrario, lo precede sempre.
81
b) Piuccheperfetto
Il tempo piuccheperfetto esprime un'azione che accaduta prima di un'altra azione passata. Si
costruisce con le forme passate del verbo ausiliare ed il participio aoristo attivo (verbi perfettivi).
Allo stesso modo del perfetto il participio si accorda anche in genere e numero con il soggetto e si
usano prevalentemente verbi perfettivi. Corrisponde quasi del tutto al trapassato prossimo italiano.
Abbastanza raramente il piuccheperfetto pu essere usato per indicare azioni accadute in un passato
indefinito ma lontano nel tempo, specialmente in frasi che iniziano con "una volta qualcuno aveva
detto che...".
Es. ,
I^ CONIUGAZIONE
, , , ,
II^ CONIUGAZIONE
, , , ,
III^ CONIUGAZIONE
, , , ,
Verbo Essere (irregolare)
, ,
82
N.B. Per la costruzione della forma negativa, interrogativa, negativa interrogativa e riflessiva,
valgono le stesse regole esposte per il perfetto.
Non vale invece per questo tempo la regola secondo cui la frase non deve mai cominciare con il verbo
essere.
.
Il treno arriv in stazione - Il treno giunto nella
stazione e il parlante era presente all'arrivo e
racconta il momento dell'arrivo.
.
Il treno arrivato in stazione - Il parlante si trova
alla stazione ed il treno al momento fermo al
binario. Alternativamente, il parlante ha trovato il
treno al binario della stazione ovvero capisce che in
precedenza il treno ha raggiunto la stazione.
83
c) Futuro semplice
Il futuro semplice indica azioni ed eventi che avranno luogo, o si vorrebbe che avessero luogo, nel
futuro.
In bulgaro, si forma attraverso la particella "" (derivata dal verbo popolare , "volere") ed il presente
di verbi imperfettivi o perfettivi a seconda della connotazione certa o incerta che si vuole attribuire
all'azione.
Verbo
I^ CONIUGAZIONE II^ CONIUGAZIONE III^ CONIUGAZIONE essere
(irregolare)
A differenza di quanto avviene per gli tempi verbali sin qui analizzati, la negazione non si esprime con
la particella "", ma attraverso la costruzione " " + il verbo (sul modello di una perifrastica
"non ho da . . .").
Pu, tuttavia, ritrovarsi la negazione "" avanti al costrutto del futuro al positivo, ma soltanto in testi poetici.
Verbo
I^ CONIUGAZIONE II^ CONIUGAZIONE III^ CONIUGAZIONE essere
(irregolare)
Per costruire la forma interrogativa, invece, al positivo verr posposta la particella interrogativa ""
al verbo (es. ? 'leggerai?') ed al negativo essa verr inserita fra "" e " + verbo" (es.
? 'non leggerai?).
Il tempo futuro anteriore esprime un'azione che avr luogo prima di un'altra azione futura.
Si costruisce ancora per mezzo della particella "", ma con il presente del verbo (o molto di rado
con il suo futuro "") ed il participio aoristo attivo del verbo perfettivo, accordato in genere e
numero al soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
, , , ,
c c
II^ CONIUGAZIONE
, , , ,
c c
III^ CONIUGAZIONE
, , , ,
c c
Verbo essere
(irregolare)
, ,
c
85
Forma negativa e interrogativa
Anche per il futuro anteriore, come per il futuro semplice, la negazione si esprime attraverso la
costruzione " " + il verbo + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in
genere e numero col soggetto.
Verbo
I^ CONIUGAZIONE II^ CONIUGAZIONE III^ CONIUGAZIONE essere
(irregolare)
, , , , , , , ,
, , , , , , , ,
, , , , , , , ,
c c c c
La forma interrogativa resa, sia nelle frasi positive che in quelle negative, inserendo la particella
interrogativa "" fra il verbo essere ed il participio aoristo (es. " ?" 'avrai letto?' o "
?" 'non avrai letto?').
Il tempo futuro nel passato esprime un'azione posteriore al momento passato di cui si narra ovvero che
si sarebbe dovuta compiere nel passato ma che, a causa di un evento successivo ad essa, non ha avuto
luogo o non ha prodotto un risultato.
Viene costruito con l'imperfetto dell'antico verbo ausiliare "" (volere) pi la particella ed il
presente (generalmente perfettivo) del verbo.
Verbo essere
I^ CONIUGAZIONE II^ CONIUGAZIONE III^ CONIUGAZIONE
(irregolare)
86
Forma negativa e interrogativa
La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione " " + il verbo al presente.
Verbo
I^ CONIUGAZIONE II^ CONIUGAZIONE III^ CONIUGAZIONE essere
(irregolare)
c
La forma interrogativa sar resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "" prima della particella "" (es. " ?"'avresti dovuto leggere?' o
" ?" 'non avresti dovuto leggere?').
, . .
(Ieri avrei dovuto comprare una nuova camicia, ma non l'ho comprata. Non mi piaceva il collo)
, ,
, , .
(Lo sai, la mia amica la scorsa settimana avrebbe dovuto comprare una nuova macchina ma
non l'ha comprata perch non c'era la marca che le piace)
? , , .
.
(Non sareste dovuti andare in discoteca stasera? Ci saremmo dovuti andare ma abbiamo deciso
di no. Domani ci alzeremo presto)
87
f) Futuro anteriore nel passato
Il tempo futuro anteriore nel passato esprime un'azione che futura rispetto ad un'azione passata che
essa stessa precedente ad un'altra azione passata (Es. ,
? "non avresti dovuto comprare i biglietti prima di andare 'ieri' al cinema?).
Si costruisce con l'imperfetto del verbo ausiliare , la particella pi il presente del verbo ausiliare
ed participio aoristo attivo del verbo, accordato in genere e numero con il soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
, , , ,
II^ CONIUGAZIONE
,, , ,
III^ CONIUGAZIONE
,, ,,
Verbo essere
(irregolare)
, ,
88
Forma negativa e interrogativa
La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione " " + il presente del
verbo ausiliare + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in genere e numero
con il soggetto.
Verbo
I^ CONIUGAZIONE II^ CONIUGAZIONE III^ CONIUGAZIONE essere
(irregolare)
, , , , , , , ,
, , , , , , , ,
, , , , , , , ,
c c c c
La forma interrogativa sar resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "" prima di "" (es. ?'avresti gi dovuto leggere?' o
? 'non avresti gi dovuto leggere?').
89
9. Forma passiva
La forma passiva del verbo transitivo viene impiegata per elevare l'oggetto della proposizione nel
soggetto della stessa, rimanendone, tuttavia, semanticamente l'oggetto. Il soggetto, al contrario, viene
declassato in un complemento indiretto, in genere un complemento d'agente.
La ratio della costruzione passiva quello di mettere in evidenza il punto di vista dell'oggetto
semantico ossia quello che subisce l'azione.
I rapporti tra i due termini della proposizione di fatto rimangono invariati poich dal punto di vista
semantico "i biscotti" resta oggetto mentre "il cane" rimane agente, pur perdendo, quest'ultimo, il
ruolo di soggetto grammaticale della frase di cui diviene complemento indiretto.
I. Mediante il pronome riflessivo "" che si aggiunge al verbo alla forma attiva;
Forma con il pronome Forma con il participio Forma con il pronome Forma con il participio
riflessivo "" aoristo riflessivo "" aoristo
FORMA POSITIVA FORMA NEGATIVA
(-; -) (-; -)
(-; -) (-; -)
(-; -) (-; -)
FORMA INTERROGATIVA FORMA INTERROGATIVA NEGATIVA
(-; -) (-; -)
(-; -) (-; -)
(-; -) (-; -)
90
- Tempi verbali della forma passiva
TEMPI Forma con il pronome riflessivo "" Forma con il participio aoristo
.
Presente
(La divisione partigiana guidata da un
comandante)
.
.
Perfetto
(La divisione partigiana stata guidata da
un comandante)
.
Aoristo
(La divisione partigiana venne guidata da
un comandante)
.
Imperfetto
(La divisione partigiana veniva guidata da .
un comandante)
.
Piuccheperf.
(La divisione partigiana era stata guidata
da un comandante)
.
Futuro
(la divisione partigiana sar guidata da un .
comandante)
.
Futuro ant.
(La divisione partigiana sar stata guidata .
da un comandante)
N.B. Le forme riflessive con il pronome personale "" si usano di regola per formare il passivo dei
verbi al presente e all'imperfetto, mentre quelle con il participio aoristo e l'ausiliare "" con i
restanti tempi verbali.
Al modo renarrativo la forma passiva resa unicamente con il participio aoristo e l'ausiliare ""
rispettivamente nella forma , -, -, - nei tempi passati (aoristo ed imperfetto) e nella forma , -
, -, - al futuro
91
Es. .
In bulgaro sono frequenti, soprattutto in contesti colloquiali, frasi impersonali, spesso formate con
l'ausilio della terza persona singolare o plurale del verbo, con pronomi personali riflessivi o al dativo
possessivo ovvero, pi spesso, con la particella "" + verbo.
a. UN DOVERE
Mancando un corrispettivo, in forma personale, del verbo italiano "dovere", l'obbligo e la necessit di
compiere una determinata azione reso con il costrutto + verbo (quasi sempre al
perfettivo).
Es. .
N.B. come pi volte detto, l'infinito reso con il costrutto + verbo. Si noti come quest'ultimo, negli
esempi sopra, concordi con la persona del soggetto.
b. UN BISOGNO
In bulgaro "ho bisogno" pu rendersi con il costrutto, molto simile all'italiano, verbo (avere) +
(bisogno) + + oggetto, se si ha bisogno di un oggetto:
Es. .
92
ovvero verbo (avere) + + + verbo, se si ha bisogno di compiere un'azione:
Es. .
Molto spesso, per, lo stesso significato reso attraverso il verbo "" (questa volta coniugato) +
, ovvero il pronome personale al dativo possessivo. Per capire il significato di questo costrutto pu
essere d'aiuto tradurlo in italiano, piuttosto che con "ho bisogno di . . .", con "mi serve . . .".
Es. .
, , ? !
La stessa costruzione sintattica, oltre che per indicare il bisogno di oggetti, pu riferirsi al bisogno di
compiere azioni. In questo caso, seppure la struttura della frase la stessa, la traduzione in italiano
riesce pi difficile.
Es. , .
, .
Diffuso in bulgaro il costrutto avverbio + pronome personale al dativo possessivo + e (terza persona
del verbo essere) per indicare uno stato percettivo od emotivo.
Es. .
(Mi fa piacere)
93
(Ci fa molto piacere)
(Ho fame)
(Hai caldo?)
N.B. Non obbligatorio che l'avverbio sia all'inizio della frase, tuttavia il pronome generalmente
collocato tra la prima parola della frase e l'avverbio.
Es. .
(Oggi ho caldo)
Pu anche accadere che in funzione rafforzativa sia usato nella frase il doppio pronome dativo (forma
composta e forma breve). In questo caso, la forma composta sempre collocata all'inizio della frase.
Es. .
(Per me un piacere)
(Per te un piacere?)
Una particolare costruzione impersonale poi quella con la quale si rende un desiderio o una passione
istantanea per qualcosa.
94
Essa si forma a partire dal verbo alla terza persona singolare o plurale, pi il pronome personale al
dativo possessivo ed il pronome riflessivo "".
Es. .
? , .
Ecco altre espressioni riflessive rese con il costrutto verbo alla terza persona singolare + pronome
personale breve dativo + .
(Ho sonno)
/ / , .
(Lui mi va a genio)
Es. .
95
(Mi passata la stanchezza)
Es. .
(Mi arrabbio)
(Mi vergogno)
(Ho paura)
Infine, ancora per indicare stati fisici od emotivi si possono usare costrutti riflessivi formati dal verbo
alla terza persona singolare seguito dal pronome personale breve accusativo.
Es. .
(Ho la febbre)
/ .
E' un verbo regolare della terza coniugazione che si pone dal punto di vista semantico come una
specificazione del verbo connotato per in senso "iterativo" ossia come esistenza ordinaria,
accadimento, avvenimento.
Es. .
Tuttavia questo verbo usato impersonalmente (alla terza persona singolare) pu significare "essere
possibile", "essere permesso", "convenire", "essere adatto".
Es. ? .
/ e
Un brevissimo cenno, infine, va dedicato alle espressioni impersonali (c')/ (non c') e
(si dice - letteralmente "dicono") entrambe invariabili. Eccone alcuni esempi:
? , .
? , .
, .
97
11. Prefissi verbali
Una delle caratteristiche di molte lingue slave, ed in questo senso il bulgaro non fa eccezione, la
presenza costante di parti lessicali anteposte alla radice verbale aventi la funzione di completarne
ovvero integrarne il significato. Tali parti lessicali data la loro posizione sono detti "prefissi".
Nell'elencare i pi diffusi comodo distinguere fra quelli che sono anteposti a verbi comuni e quelli
invece anteposti a verbi di movimento (o che comunque nel loro significato descrivono, anche
figuratamente, un movimento) potendo avere significati diversi.
a) Verbi comuni
Si rammenta che, come anticipato nei paragrafi sugli aspetti verbali, l'aggiunta del prefisso ad un verbo
comune all'aspetto imperfettivo lo trasforma in perfettivo.
- .
Inizio dell'azione
(Ricomincer a lavorare con nuove forze)
- .
Azione di breve durata
(Devi aspettare qualche minuto)
- .
Fine dell'azione
(Domenica finir di leggere il romanzo)
- Azione realizzatasi .
esaurientemente (Questa notte dormir bene)
N.B. I prefissi "-", "-" (quando non integrano i significati suindicati) e "-", pur trasformando
un verbo da imperfettivo a perfettivo, non modificano il significato del verbo.
Es. .
(Costruiremo dighe)
"".
98
b) Verbi di movimento
- movimento verso .
l'interno (Ljubcho entr allo zoo)
- movimento verso .
l'esterno ("fuori") (Botev tir fuori la sua divisa da capobanda e si vest)
- .
allontanamento
(Ci condurrete sulla costa bulgara)
- "" .
separazione ("via")
(Il "Radezki" lentamente si stacc dalla costa)
movimento verso un .
oggetto determinato (I due cetnici condussero il capitano)
-
.
azione aggiunta
(Il cittadino compr ulteriore zucchero e lo pag alla cassa)
movimento in diverse .
-
direzioni (Il portabandiere sventol la bandiera verde)
movimento verso il .
centro (I compagni si riunirono intorno al tavolo)
-
movimento dall'alto .
verso il basso (I viaggiatori si tolsero i cappelli)
99
b. Avverbi
L'avverbio (dal latino ad verbum, "vicino al verbo") una parte del discorso invariabile con funzione
di "modificatore semantico". Viene usato per arricchire o determinare, il significato del verbo.
Strutturalmente esistono avverbi puri (es. "qui" , "ora") ovvero derivati da altre parti del
discorso, fondamentalmente aggettivi (es. "attentamente" dall'aggettivo
"attento").
Generalmente per formare un avverbio da un aggettivo basta prenderne la forma neutra singolare.
Come accennato nel paragrafo relativo agli aggettivi, anche dagli avverbi pu formarsi il comparativo
ed il superlativo aggiungendo, rispettivamente, i prefissi "-" e "-".
a. Avverbi di luogo
qui, qua ,
l, l
in basso, sotto
(moto a luogo)
in alto, sopra
(moto a luogo)
dentro
fuori
(moto a luogo)
avanti
(moto a luogo)
dietro
lontano
vicino
(moto a luogo)
a casa
(moto a luogo)
a sinistra
(moto a luogo)
a destra
(moto a luogo)
diritto
(moto a luogo)
100
II. rispondono alla domanda: ? (da dove? moto da luogo)
da qui, da qua ,
da l, da l
dal basso, da sotto
dall'alto, da sopra
da dentro
da fuori
da avanti
da dietro
da lontano
da vicino
da casa
da sinistra
da destra
da diritto
b. Avverbi di tempo
101
II. rispondono alla domanda: ? (quanto tempo?) o ? (con quanta
frequenza?)
sempre ,
mai
spesso
qualche volta
raramente
costantemente
a lungo
per poco
per sempre
quotidianamente /
settimanalmente /
mensilmente /
annualmente /
abitualmente
nuovamente ,
c. Avverbi di negazione
non
no
nient'affatto
non pi
non ancra
nemmeno ,
d. Avverbi interrogativi
e. Avverbi di modo
102
I pi importanti sono:
velocemente
lentamente
insieme
da solo
a piedi
bene
male
f. Avverbi di quantit
di pi
di meno -
poco
molto
troppo
precisamente
quasi
abbastanza, sufficientemente
cos
almeno
solamente
totalmente, pienamente ,
.
di poco/a mala pena
(Questo testo appena si [riesce a] legge)
- .
"Appena" or ora -
(E' appena uscito di casa)
.
non appena
(Appena arrivo a casa ti chiamo)
N.B. " " lo si ritrova con il significato di "chiss se" o " poco probabile che", mentre "
" con il significato di "quasi".
103
Terzo. ALTRE PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO
a. Preposizioni
La preposizione (dal latino "praeponere" = porre davanti) , in grammatica, una parte invariabile del
discorso che serve a creare un legame fra parole e frasi, specificando un rapporto reciproco e la
funzione sintattica della parola, locuzione o frase che la segue.
senza, meno;
/ in; (prima di parole che incominciano con " " si usa l'eufonica " ")
sopra;
104
accanto, verso, a, fino;
per, riguardo;
105
dietro;
per;
Amo camminare solo per il parco.
.
moto per luogo
Quando sono arrabbiata cammino
, .
per la stanza.
vicino;
verso, circa;
106
tra, fra;
distributivo
Prendo le vitamine due volte al
,
giorno, la mattina a stomaco vuoto e
.
modo la sera.
N.B. Differenze d'uso delle preposizioni "" e "" nei complementi di moto a luogo
107
sopra, pi di;
intorno;
da, di;
. Vengo dall'Italia.
origine
Esco dal negozio e prendo il pacco da
M. Maria.
tempo . Da luned a venerd sono in ufficio.
108
su, per, a, lungo, durante;
. Parlo al telefono.
mezzo . Ho spedito il pacco via posta.
. Riconosco Ani dalla voce.
, Ieri notte con il mio amico abbiamo
distributivo . bevuto un bicchiere di vino a testa.
1 . Questo costa 1 lv. al chilo.
davanti, prima;
109
fa;
stato in luogo
Stasera andr dal mio vecchio amico
. Georgi. Lui ha un ristorante e star
moto a luogo . da lui.
110
/ con, di; (prima di parole che incominciano con "c" si usa l'eufonica " ")
111
presso, a casa;
stato in luogo ( /) a
C' sempre qualcuno a casa.
.
. Venite a casa domani alle sette.
moto a luogo
Andiamo a casa di Maria. La mia
. .
borsa a casa sua.
attraverso;
112
Queste le preposizioni bulgare c.d. composte (perch formate dall'unione di pi preposizioni semplici):
Preposizione combinate:
L'espressione "-" significa letteralmente "da tutte le parti".
113
b. Congiunzioni
In grammatica, la congiunzione la parte del discorso che serve a unire tra loro due sintagmi in una
proposizione, oppure due proposizioni in un periodo. Le congiunzioni si possono classificare in base
alla loro forma o in base alla loro funzione.
I. Congiunzioni coordinanti
(... )// , ,
(e, anche)
.
I fatti si susseguono
(I giovani cantarono, risero e si raccontarono ricordi
... / ...
dell'infanzia)
(n ... n)
,
... .
I fatti si aggiungono
(non solo, ma anche) (Gina non solo legge bene in bulgaro, ma scrive anche
senza errori)
/ (... /) 4 , .
I fatti si escludono
(o ... o) (O vieni da me alle quattro, o non venire proprio stasera)
/ ... , ?
(... o) (Si ferma o va via?)
I fatti sono in alternativa
... ; , .
(o ... o) (Non so quando partire; domani o dopodomani?)
... , .
I fatti si susseguono
(ora ... ora) (La figura ora si vede, ora si perde nell'ombra del muro)
... , .
I fatti sono simultanei
(e/come ...) (Piove e il sole brilla)
114
c) Coordinazione avversativa: i fatti sono in contrapposizione fra loro.
//
I fatti, di cui il , / .
(ma/tuttavia)
secondo negativo,
/ (Entrai nella stanza ma/tuttavia non trovai nessuno)
sono in successione
(per *popolare")
I fatti seppure in , ?
contrapposizione sono
della stessa specie
(mentre) (Io mi chiamo Borislav, mentre tu 'come ti chiami'?)
I fatti sono // , .
nettamente distinti (invece/al contrario) (Io frequento l'universit, invece lui lavora alla fabbrica)
I fatti si , .
contrappongono solo
parzialmente
(solo che) (Voglio studiare il bulgaro solo che non ho un manuale)
sia . . . sia . . .
sia . . . che . . . / . . .
tanto . . . quanto ,
inoltre ,
altrimenti, senn ,
anzich, piuttosto che , -,
del resto, comunque
eppure, dopotutto ,
soprattutto, in particolare , -
perci
cio
infatti
cos (da) ()
tranne, eccetto che
persino, finanche ,
tanto meno, "figuriamoci"
115
Es. ,
.
, .
(Era buio, cos non si poteva capire neanche una parola dello scritto)
, .
, .
, ?
, .
, .
a) causali
a causa
grazie al fatto che ,
perch
poich ,
dato che
per questo motivo
116
b) comparative e modali
come
come se , ()
quasi che ,
proprio come
che (comparativo) /
in modo che
Es. , .
c) concessive
anche se ()/ ()
nonostante che
sebbene che ( )
bench
quand'anche
per quanto
se anche
d) condizionali
Es. , .
, .
, .
, .
e) consecutive
Es. , .
f) dichiarative
che
che (subordinate oggettive)
come
g) finali
per
affinch ,
allo scopo di
Es. , () .
118
h) temporali
quando
mentre
come quando
appena -, ()
prima che (di)
dopo che (di)
finch
da quando
Es. , .
N.B. Assai di frequente la congiunzione "" usata per formare una proposizione modale
alternativa al gerundio:
, . , .
i) locative
dove
fin dove
da dove
in che direzione
j) quantitative
quanto
quanto (pi ) . . . tanto () . . .
fin quanto, per quanto
di quanto
119
c. Particelle ed interiezioni
In bulgaro frequente, soprattutto nella lingua parlata, l'uso dei cosiddetti segnali discorsivi
(particelle), cio elementi che, svuotandosi in parte del loro significato originario, perseguono svariati
scopi sia semantici che grammaticali (ad es. sottolineare una certa connotazione della frase o processi
cognitivi, evidenziare la strutturazione del testo o connettere elementi frasali, interfrasali, extrafrasali
fra loro). Allo stesso modo diffuse sono anche le c.d. interiezioni, ossia quelle parti del discorso che
esprimono con immediatezza, concisione ed enfasi un particolare atteggiamento emotivo del parlante.
Particelle:
? /, / .
/ si/no! (Verrai? Si/no, [non] verr)
! .
ma si! (Ma si! E' cos!)
? .
si! (Senti quello che ti dico? si - disse lei)
di conferma o
negazione ? .
certo! (significa che non hai soldi? Certo che non li ho)
, !
eh! (Non sono un delinquente eh!)
, .
sia! (e sia pure cos)
.
possa (che ci possa non capitare!)
, .
per finta (Dai, come se non lo sapessi!)
, .
chiss
di dubbio (Puoi anche non aspettarmi, chiss se torner per)
.
-
(che ne so dov'!)
, .
diciamo (Lui, un ragazzo di diciamo dieci anni)
.
di augurio magari! (Magari si realizzasse tutto!)
.
rafforzativa proprio (Proprio ora l'ho saputo)
!
esortativa , , , , dai! eh! (dai vieni a chiacchierare!)
, - ? (Lo hai?)
interrogativa vero? , . (Lei molto bella, vero?)
mica ? (Mica questo tutto?)
120
Interiezioni:
esclamative ! ! ! /! ! ! ! !
onomatopeiche , , , ,
N.B. in generale le interiezioni sono seguite dalla virgola o dal punto esclamativo; in particolare quelle
onomatopeiche sono sempre seguite dal punto esclamativo o precedute e seguite da lineetta.
Es. - - .
(Ero arrivato giusto a due mila e qualcosa e, plaf, qualcuno si tuff nell'acqua)
121
V. SINTASSI
a. Frase principale
da un solo elemento principale, che pu essere sia verbo, sia sostantivo o avverbio:
Es. .
(Leggo)
? .
? .
Es. .
(Io leggo)
Una frase complessa quando, oltre agli elementi principali, comprende complementi ed attributi:
Es. .
In bulgaro, come in italiano, l'ordine della frase non rigorosamente stabilito, seppure prediletta la
struttura soggetto + verbo + complementi:
Es. .
122
Tale struttura base pu essere cambiata mettendo all'inizio della frase l'informazione cui vuole
attribuirsi maggiore risalto:
Es. .
Cos facendo, tuttavia, pu accadere che l'inversione di soggetto e complemento oggetto crei
confusione.
Es. ( ) .
Altro modo di evidenziare una parte del discorso, presente soprattutto in contesti colloquiali, quello
di raddoppiare il pronome personale (vedi anche paragrafo su espressioni impersonali):
Es. .
. .
(Non c' ragione di dar'le' soldi a Vania. Lei non vuole niente.)
Gli avverbi, di regola, seguono il verbo cui si riferiscono, mentre gli aggettivi precedono il sostantivo
cui si riferiscono:
Es. .
(Sto bene)
, ?
123
Frase negativa
In bulgaro la frase negativa si ottiene ponendo avanti alla parola che si vuole negare la particella
avverbio negativa "":
Es. .
, .
N.B. quando viene usato un pronome negativo (vedi paragrafo relativo ai pronomi negativi) questo
sempre accompagnato dalla particella avverbio negativa "":
Es. .
Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare prima del pronome "ce/" e del
verbo:
Es. .
Per le forme negative di particolari tempi verbali, si rimanda al paragrafo in cui questi sono stati
trattati.
Frase interrogativa
Es. ?
( un'autostrada questa?)
Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare tra il verbo e prima del pronome "ce/":
Es. ?
(Mi lavo?)
N.B. Non infrequente che la forma interrogativa venga resa, in chiave rafforzativa, aggiungendo alla
fine della frase affermativa la particella "" equivalente all'espressione italiana "non vero?".
Es. , ?
Di regola, la frase interrogativa negativa si forma anteponendo la particella avverbiale negativa "" al
verbo e posponendo a quest'ultimo la particella avverbiale interrogativa "":
Es. , ?
Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare tra il pronome "ce/" ed il verbo:
Es. ?
Es. ?
Es. , .
Per quanto riguarda la consecutio temporis, in linea di massima il verbo della secondaria allo stesso
tempo di quella principale se l'azione contemporanea ad essa, altrimenti pu variare a seconda che
l'azione sia precedente o successiva a quella della principale.
Es. , .
, .
, .
va detto per che questo schema non cos rigido come in italiano, di conseguenza non affatto
infrequente che si incappi in tempi verbali diversi fra principale e secondaria.
In particolare ci pu verificarsi quando nella principale c' un verbo c.d. psicologico (ad es. ,
, , , , ) all'imperfetto, potendo reggere la preposizione
subordinata al presente (oltre che appunto all'imperfetto) quando si tratta di azioni contemporanee.
Es. , , .
(Pensava che non c'era - letteralmente "c'" - tempo, era - letteralmente "" - ancora presto)
, .
, .
126
(Mi sembrava che fosse - letteralmente "" - un alloggio prefabbricato)
, .
Obbligatorio invece l'uso del presente (quindi senza "") nella subordinata per le azioni future
introdotte dalle congiunzioni "" ("se") , "" (quando), "" (come), "" (appena)
indipendentemente dal tempo della principale.
Es. , .
, .
,
.
(Quando tu parlerai 'lett. parli' in italiano come io parlo in bulgaro allora potrai criticarmi)
1. Frasi causali
Es. , .
I. IL MODO IN CUI L'AZIONE VIENE COMPIUTA E LO STATO IN CUI UNA PERSONA O COSA SI TROVA:
Es. , .
Es. , .
3. Frasi concessive
Es. , .
, .
Sono introdotte da congiunzioni ipotetiche e la principale pu essere all'indicativo futuro (se l'azione
di si d per certa), indicativo futuro nel passato (se l'azione si d per impossibile) ovvero al
condizionale (se l'azione si d come solo possibile). Ne deriva che nel periodo ipotetico dell'irrealt o
dell'impossibilit nella principale usato solo il futuro nel passato.
Es. , .
(Se giungesse 'lett. giunge' la pace sulla terra, la gente vivrebbe 'lett. vivr' felice)
- , .
, .
128
N.B. In quest'ultimo esempi usando il condizionale ( ) invece del futuro nel passato (
) si vuole esprimere l'insicurezza dell'ipotesi, il dubbio o solo una certa possibilit.
, .
, .
Es. , .
, .
Schema riepilogativo:
Ricorda che dopo "" non pu mai inserirsi il verbo al futuro con "".
129
5. Frasi consecutive
Es. , .
6. Frasi finali
Es. , , .
, .
Sono rette da verbi che esprimono richiesta, domanda, dubbio e vengono introdotte:
Es. , .
, .
II. DALLA PARTICELLA INTERROGATIVA "" (SE) POSTA SUBITO DOPO LA PAROLA SULLA QUALE
INCENTRATA LA DOMANDA
Es. , .
, .
130
(Gli ho chiesto se andr l)
III. DALLA PARTICELLA INTERROGATIVA "" (SE) QUANDO NELLA PROPOSIZIONE SECONDARIA SI
ESPRIME UN DUBBIO
Es. , .
, .
8. Frasi oggettive
I. "" TUTTE LE VOLTE IN FUNZIONE DI INFINITO E NELLE FRASI RETTE DA VERBI CHE ESPRIMONO
DESIDERIO, RICHIESTA, ORDINE, DOVERE E DAI VERBI DI MOVIMENTO, COMPRESO IL VERBO ""
Es. ?
(Devo andarmene)
Es. , .
131
, .
9. Frasi relative
Es. , ?
Es. .
(Occorre cambiare)
o- a.
II. "" NELLE FRASI RETTE DA VERBI IMPERSONALI DICHIARATIVI, DI OPINIONE, DI PERCEZIONE
Es. , .
, .
, - -.
132
11. Frasi temporali
Es. , .
, .
133
BIBLIOGRAFIA
Ghinina S., Nikolova Tz., Sakazova L. - Manuale di lingua bulgara per stranieri, Sofia, 1970
Kandeva K., Zvetkova V. - Bulgarian for english speakers, Abagar AD, 2005
www.wikipedia.it/wiki/Lingua_bulgara
www.wikipedia.it/wiki/Sistema_verbale_della_lingua_bulgara
www.bulgaria-italia.com/Bg/info/lingua
www.rechnik.chitanka.info
www.gramatika-bg.com
134