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STUDIO NOTARILE
PANETTI - PIZZUTI
MASSAFRA-TARANTO
MASSAFRA
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6 la voce di massafra
22 aprile 2017
I miei rapporti con Orazio Bianco risalgono ai tempi Era alquanto piacevole quella mezzora di sosta nei
lontani delladolescenza, quando frequentavamo insieme, giardini della piazza, sparuti e malcurati, una specie di
a Taranto, il liceo classico Archita. breve preludio alla giornata scolastica. Si faceva colazione
Non era facile, allora, negli ultimi anni 40 del secolo con limmancabile panino (quello di Orazio era sempre
scorso, raggiungere il capoluogo. Chi viaggiava tutti i pi ricco dei nostri, con la pancetta o il salame, poich il
giorni, i pendolari dellArsenale e dei Cantieri Tosi, i rari pap aveva la salumeria al centro del paese), si rideva e
studenti prendevano il treno in orari impossibili, si scherzava, si pregustavano i pochi divertimenti: per i
scendendo a piedi, con il caldo e con il gelo, alla stazione pi grandi, le feste a componenti in casa, dove ognuno
ferroviaria distante pi di un chilometro dal paese. Gli portava quel che poteva, le partite di calcio, le recite
altri, quelli che andavano saltuariamente a Taranto, teatrali che mio padre organizzava con la Filodrammatica
usavano ancora il carro a cavalli, una sorta di antiquata Goldoni. Si parlava di ragazze, un po meno di sport,
diligenza guidata da Rocco du brch (Rocco Latte), che perch sullargomento circolavano scarse informazioni
svolgeva regolare sevizio di trasporto passeggeri. Altri (quasi nessuno aveva la radio e pochissimi leggevano i
ancora, i pi fortunati e benestanti, utilizzavano le auto a giorna-li). Si discuteva per lo pi di scuola, dei problemi e
noleggio dei fratelli Convertino. delle difficolt che si presentavano ogni giorno e si
Nel 1949 mi iscrissi al liceo-ginnasio Archita e Orazio accentuavano alle scadenze importanti, gli scrutini o gli
mi precedeva di un paio di classi, anche se eravamo esami.
entrambi nella stessa sezione B. Cera fra noi la complice solidariet degli adolescenti. Ma
Proprio in quellanno la ditta Fiorino inaugur la linea fra Roberto Caprara, Orazio e me cera qualcosa di pi:
Massafra-Taranto con i primi tozzi pullman blu, che allora loro, i pi grandi, esercitavano nei miei confronti una
ci sembravano comodissimi. Manco a dirlo, io e Orazio, sorta di padrinato, per cui Orazio era, in campo
con pochi altri, facemmo labbonamento: salivamo scolastico, il mio padre intellettuale e Roberto era il mio
sullautobus a Massafra in Villa e scendevamo a Tarante nonno. Si cre una affettuosa amicizia cementata dal
in piazza Castello. comune amore per le discipline classiche e dagli
Gli studenti massafresi stazionavano ogni mattina nei inevitabili affanni che la frequenza scolastica comportava,
pres-si di due panchine a piazza Garibaldi, di fronte al con le accanite discussioni sui libri di testo, sui compiti,
Palazzo degli Uffici. Eravamo pi o meno una diecina, sulle materie dinsegnamento, sui professori, i pi bravi e
Cenzino Vinci, Lello Di Bello, Filippo Morea, Oreste Calvi, i meno bravi, a nostro giudizio. Per qualcuno, come per
Giuseppe De Michele, Roberto Caprara. Ceravamo, esempio il professor Giuseppe Ettorre, che insegnava
ovviamente, io e Orazio. italiano, avevamo moltissima stima venata di affetto,
almeno per quel tanto che la rigorosa dignit delluomo
poteva consentire.
SPEDIZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
Per me lamicizia di Orazio, in quella fase della vita, fu un
CITY POSTE - poste private grande insegnamento. Ricordo fra i tanti un episodio. Io
Sky29 di Davide Laterza ero, anche allora, un lettore onnivoro, una specie di
Via A. Saffi, 61 - tel. 099.885.2491 bibliofago che divorava, con il tipico disordine degli
adolescenti, alla media di uno al giorno, i libri
STABILIMENTO BALNEARE saccheggiati sulle bancarelle o comprati a poco prezzo
LIDO IMPERO - Hotel, Ristorante, Pizzeria nelle incipienti edizioni economiche. Leggevo sempre e
Spiaggia privata, Catering
Piazzale Tarassaco, s.n.
dappertutto, con il libro di nascosto sotto il banco, nel
74016 Loc. Chiatona MASSAFRA (Taranto) gabinetto della scuola, in piedi nel filobus, seduto nei
Tel. +39 099 8855031 - mob. +39 3474806578 giardinetti. Un giorno in pullman leggevo con la consueta
fax +39 099 8855295 email: info@lidoimpero.it avi-dit unoperetta di Kierkegaard sulle origini del
Cristianesimo, un libretto edito, se non sbaglio, dagli
STUDIO MEDICO Editori Riuniti: Orazio, che mi era seduto accanto, mi fece
dott. Giuseppe SCARCIOLLA - Ecografie rilevare, con il garbo che gli era (e gli ) solito, che la
via Mazzini, 111 - 74016 Massafra
per appuntamento: cell. 3403080254
cultura andava acquisita per gradi, con sistematica
regolarit, per evitare devianze e confusioni.
Finito il liceo, incominciammo luniversit, lui a lettere, io con la figura carismatica di Nicola Lazzaro, gi sindaco e
a medicina, due campi diversi di studio e di attivit. allora presidente dellAmministrazione provinciale. Ma il
Manc, da allora, la rutinaria condizione di pendolari della sistema di potere, che durava ormai da ventanni, grosso
scuola, che ci aveva fortemente uniti per cinque anni. modo dal 1947, aveva creato molti scontenti, specie fra
Quando eravamo a Massafra, ci incontravamo spesso, nei le nuove generazioni, che pur presenti
luoghi soliti di riunione, sul Corso per lo struscio serale, o nellassociazionismo e nelle attivit culturali, non
in Villa, oppure gi al Castello, dove mio padre Espedito trovavano sbocchi adeguati nella vita politica. Nacque, ai
riuniva e organizzava un gruppo di giovani nella margini del partito della DC, un movimento di dissidenti,
Filodrammatica Goldoni, una palestra di talenti che professionisti, tecnici, operai, coltivatori diretti,
produsse, in quegli anni, importanti fermenti di cultura, il denominato Indipendenti Cattolici, che, pur fra molte
periodico Lago nel pagliaio, di cui uscirono pochi difficolt, volle aprire un dibattito aperto e sincero con la
numeri, ed il Giornale parlato che veniva trasmesso per citt, coinvolgendo lambiente politico e sociale ad ogni
al-toparlante tutte le domeniche in Villa. Ricordo, di quel livello. Nel gruppo promotore eravamo in tanti, io, Piero
perio-do, le feste della matricola che si tenevano nel Mastrangelo, Anacleto Madaro, Gino Convertino, il
Circolo Cittadino, allinsegna dellOrdine universitario della preside Argentina, nella cui casa ci si riuniva per le
Spatola, di cui Gran Maestri erano, mi pare, Ciccio interminabili riunioni, a volte sino a notte. E ancora
Valentini e Cenzino Vinci, con i quali avevo stanza a Bari, Achille Guglielmi, Piero Giovinazzi, Nicola Serini, Peppino
nei pressi dellUniversit, quando ancora la facolt di Montemurro, Ciccio Oliva, Mimino Barulli, alcuni giovani
medicina allogava a Palazzo Ateneo. come Fernando Castellano e Franco Silvestri e molti altri.
Nel frattempo, scoppiava a Massafra il carnevale. Gli anni Cera, naturalmente, anche Orazio Bianco.
50 del secolo scorso registrarono le prime spontanee Facevamo uscire un giornale, Nuova Comunit, che
manifestazioni con i gruppi mascherati e gli spettacoli in ve-niva distribuito in strada la domenica mattina da tutti
piazza. La Filodrammatica Goldom organizz nel 1951 noi, a gruppi, alla maniera dei comunisti.
la corrida, e a Orazio tocc di fare il toro: le parti Nel 1970, con il simbolo della torre e la sigla di MASC
dellanimale in stoffa e cartapesta erano tenute insieme (Mo-vimento Autonomo della Sinistra Cattolica), ci
con la colla di pesce, per cui la puzza in quella sorta di presentammo alle elezioni comunali e provinciali, con un
abitacolo era davvero terribile. Ma tant: il divertimento programma politico-sociale avanzato. Erano gli anni della
era grande e faceva trascurare i piccoli disagi. contestazione giovanile. In tutta Italia, ma anche
Dopo la laurea, nel 1955-56, primo in un concorso allestero, a Parigi, a Berlino, a Londra, a Berkeley, le
nazionale, and a perfezionarsi alla Scuola Normale universit insorgevano allinsegna dello spontaneismo e
Superiore di Pisa e lanno dopoin Germania, al della spinta al rinnovamento, un occhio a Marcuse e
Maximihaneum di Monaco di Baviera. Risalgono a quel laltro ad Adorno, tra molte confusioni e intemperanze.
periodo i primi suoi lavori scientifici. Conservo come un Fu fatta una lista di candidati, con me capolista, in cui
cimelio lestratto di una recensione a un libro di Scevola cera anche Orazio. Dopo una roboante campagna
Mariotti su Il Bellum Poencum e larte di Nevio, che elettorale, condotta, come allora si diceva, allamericana,
Orazio mi mand o mi dette in uno dei suoi ormai rari prendemmo una valanga di voti, sconfiggendo
rientri a Massafra. Mi forn, allora, un altro insegnamento (moralmente) la DC che, per la prima volta dal 1948,
che mi sarebbe servito successivamente, nella mia vita perdette la maggioranza assoluta. Fummo eletti in sei,
professionale e culturale, sul valore della recensione nel fra cui Orazio, che nominammo capogruppo.
contesto degli studi, non solo intesa come analisi di Si apr, al nostro interno, un acceso dibattito fra chi
unopera o dissezione di un testo, ma anche come voleva una dura opposizione in Consiglio comunale e nel
legame con lautore, in una rete di rapporti indispensabili, paese e chi invece preferiva un accordo con la DC, al cui
ieri come oggi, per la crescita personale e il progresso interno gli ele-menti pi avvertiti insistevano per un
della scienza. recupero della dissidenza. Due posizioni che si
Poi, per alcuni anni, ci siamo persi di vista. Io a Milano e presenteranno, in seguito, ad ogni occasione importante.
lui a Lecce, a Roma o in altre parti dItalia per proseguire Prevalse la fazione moderata ed io entrai in Giunta, con
la sua carriera universitaria, che si prospettava brillante. la delega alla cultura e al turismo. Orazio rest
Ci siamo ritrovati, alla fine del 1960, per vivere insieme capogruppo, mentre Piero Mastrangelo assunse la
unaltra esperienza esaltante, legata alla vita politica e direzione politica degli Indipendenti Cattolici.
amministrati-va della citt. Laccordo con la DC non dur a lungo. Erano troppo forti,
Massafra, dopo il boom degli anni 50 e 60 del secolo al nostro interno, le spinte contestative, e daltra parte,
scorso, stava vivendo un momento particolare. Il nella DC, vi era una rigidit di posizioni, una sclerosi
dopoguerra aveva portato molti fermenti in ogni campo, ormai consolidata nei lunghi anni del potere, che
ma gi si registravano i primi, evidenti segnali di crisi. impedivano qualsiasi serio tentativo di unione. La crisi
Leconomia ristagnava: lagricoltura, malgrado le nuove era inevitabile e riandammo nel 1971 a nuove elezioni
colture e le profonde trasformazioni fondiarie, stava confermando, con una lieve flessione, il nostro successo.
subendo, prima fra tante, una stasi; lltalsider e il suo Si form una nuova amministrazione fra noi e i socialisti,
indotto si profilavano appena allorizzonte. In politica la con lappoggio esterno del Partito Comunista. Una vera e
Democrazia Cristiana era assestata saldamente al potere, pro-pria rivoluzione amministrativa con un governo di
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salute pubblica che intendeva cambiare, con un nuovo
metodo di gestione pi attivo e partecipato, il volto della
citt.
In effetti molte cose furono realizzate e altre, tantissime,
messe in cantiere: fu municipalizzata la nettezza urbana,
furo-no progettate fogne e strade nei nuovi noni
Fragostino e San Francesco, fu avviato il primo organico
progetto di pubblica illuminazione, fu approvato un piano
di fabbricazione per impedire o limitare gli abusi edilizi e
contenere lespansione a macchia dolio dellabitato, si
affront il problema del centro antico, non pi visto
come luogo di degrado sociale, ma come risorsa da
sfruttare turisticamente (anche se le condizioni obiettive
e la povert degli abitanti non consentirono di mettere in
atto, per allora, nessuna iniziativa). Si cerc di cambiare,
soprattutto, i metodi di gestione del potere.
Sindaco fu eletto Mimmo Convertino, un giovane medico
socialista che diverr di l a poco un personaggio
interne, il gioco delle correnti si intrecciava spesso con gli
emergente in ambito provinciale e regionale. Io divenni
interessi dei singoli e dei gruppi, da Taranto e da Roma
vice sindaco, Piero Mastrangelo fu nominato assessore
giungevano ordini che risultavano in contrasto con le reali
allurbanistica, Bianco capogruppo. Fu un periodo di
esigenze della comunit, non sempre si trovava un
intensa attivit, se pure funestato da alcuni eventi
accordo per le cariche ed i ruoli fra i vari personaggi del
disastrosi: una alluvione di straordinaria vio-lenza che
partito, i cosiddetti notabili: tutto questo esigeva una
allag mezzo paese, alcuni crolli nella citt vecchia con la
continua, e talvolta estenuante, opera di mediazione.
morte di quattro bambini e lo sgombero forzato di
Nel 1979, per le solite manovre interne, mi manc la
deci-ne di famiglie che furono alloggiate in edifici
mag-gioranza del gruppo consigliare. Le alternative erano
pubblici o in ap-partamenti di privati che si dove
due, da un punto di vista amministrativo: sciogliere il
sequestrare con la forza. E altri avvenimenti che non il
consiglio comunale e andare a nuove elezioni oppure
caso di ricordare.
passare la mano. Prevalse questultima ipotesi e,
Ma non per queste difficolt la Giunta comunale fra
daccordo con gli altri esponenti del partito, primo fra tutti
sociali-sti e Indipendenti Cattolici and in crisi. Il Partito
Piero Mastrangelo, si indivi-du in Orazio il nuovo sindaco
Comunista, che era dopo la DC il secondo partito,
della citt. La scelta cadeva sopra un uomo super partes,
premeva per entrare nella gestione diretta del Comune,
di alto profilo culturale, professionale e politico, di
trovando opposizione in molti di noi che si sentivano
specchiata integrit, lontano dalle beghe paesane, con
ancora legati alla matrice democristiana. La DC, daltra
una buona esperienza amministrativa essendo presidente
parte, insisteva per un nostro rientro, con molte
dellOspedale cittadino. La decisione, presa come allora
autorevoli pressioni, anche ai livelli pi alti: Massafra era
spesso succedeva allultimo momento, colse Orazio di
diventato un caso nazionale e andava risolto.
sorpresa, anche perch era in procinto di assumere a
Si apr un dibattito fra noi, vivace e approfondito. Alcuni
Roma lincarico universitario.
volevano rientrare nella DC sic et simpliciter confluendo
In una memorabile seduta di Consiglio comunale fu eletto
nelle varie correnti del partito, altri ponevano condizioni
solo il sindaco senza la giunta, con lincarico di esplorare
politiche per una adesione senza smembramenti e non
(un termine piuttosto comune nel politichese del tempo)
perdere una iden-tit duramente conquistata. Pochi
le intenzioni delle forze politiche e dei gruppi interni della
passarono ai partiti di sinistra, al Partito Socialista
DC prima di formare gli organi di governo. Lincarico di
specialmente, Orazio rimase, per allora, indipendente.
esploratore (il termine suscit le solite battute che
Aveva conosciuto a Roma Livio Labor, presidente delle
circolarono a lungo in vari ambienti del paese) era solo
ACLI, il movimento dei lavoratori cattolici, e con lui corse
un fatto formale, visto che cera un accordo politico a
una breve (e non fortunata) esperienza politica alle
monte, e nel Consiglio successivo Orazio fu confermato
elezioni del 1973. Poi, come molti di noi, prese la tessera
sindaco e furono eletti anche gli assessori. La Giunta
della DC, pur non vivendo come noi, in maniera diretta,
Bianco dur circa un anno, funzion piuttosto bene, ma
la vita del partito.
infine cadde per le solite beghe interne della DC.
Nel 1976, in una esaltante campagna elettorale
Con questa conclusione traumatica termin (o quasi)
allinsegna del rinnovamento e della ritrovata unit, la
lespe-rienza politica di Orazio Bianco, almeno a livello
Democrazia Cristiana sfior la maggioranza assoluta.
locale. Il professore rimasto un personaggio da
Orazio era in lista e fu eletto consigliere comunale. Io,
consultare in ogni evenienza politica (elezioni, congressi),
capolista, ebbi pi di tremila voti di preferenza e fui fatto
a cui offrire candidature o chiedere appoggi e consigli. Il
sindaco.
suo prestigio, lalto magistero professionale, i noti
Malgrado il successo, lattivit amministrativa fu
rapporti con personalit del mondo politico e accademico,
travagliata e difficile. La DC era squassata da tensioni
la sua disponibilit verso tutti, lo hanno reso sempre pi
IL PORTONE DI SAN BENEDETTO
16 la voce di massafra
22 aprile 2017
idoneo al ruolo di padre della patria, di uomo al di sopra dellintellettuale, leloquio persuasivo, lantica arte della
delle parti a cui ricorrere in ogni situazione intricata e mediazione.
difficile. Non so se in queste brevi note, in verit sporadiche e
Ma, al di l della politica, il nostro rapporto si dipanato disordinate, mi sia riuscito di rappresentare un ritratto
sul filo dellamicizia e del reciproco affetto, quasi di tipo attendibile di Orazio Bianco. Un ritratto delluomo, visto
famigliare. Le feste in estate al trullo di Cernera, al fresco che altri andranno a definire la sua figura di studioso e di
delle Pianelle, un appuntamento mondano che scandisce docente universitario. Il suo carattere forte, senza
la fine della stagione, con vivacit ed eleganza. Le lunghe durezze. La costanza nel perseguire gli obiettivi. La
conversazioni con Barbara, la splendida moglie polacca, chiara razionalit dei programmi e degli interventi. La
coltissima e attenta alle novit in ogni settore della grande capacit di lavoro. La dirittura morale come
cultura. Il rapporto dei nostri figli fra loro, logica costante della vita, che lha portato, talvolta, a difficili
prosecuzione dellamicizia dei padri. decisioni, come rifiutare una candidatura perch un
Sono trascorsi cos molti anni, scanditi da incontri pi o amico era stato escluso dalla lista. La disponibilit verso
meno ravvicinati, in occasione di eventi diversi, a Lecce, a tutti, unapertura indiscriminata, pressoch senza limiti,
Bari o a Massafra. quasi un difetto, che gli deriva da una religiosit senza
Poi, tre anni fa, un problema di salute, per fortuna bigottismi e dalle lontane ascendenze democristiane (da
risoltosi felicemente, ci ha resi pi vicini e partecipi delle quella che era una volta la sinistra DC, quella buona,
stesse necessit. senza estremismi). Infine una gioia di vivere fatta di
Questa maggiore vicinanza mi ha fatto vedere Orazio piccole cose, di soddisfazioni quotidiane, riservata alle
sotto unaltra luce. Lho conosciuto come manager della cure di s e della famiglia, come quella, per esempio, di
cultura, come grand commis delluniversit (anzi delle cucinare il pesce per il pranzo della domenica.
universit, visto che la SSIS, lente che egli presiede, Questo Orazio Bianco, come lho visto nei lunghi anni
riunisce le quattro univer-sit pugliesi), mediatore e della nostra serena amicizia. E cos lhanno visto, io
tramite delle esigenze di corsisti e docenti, alle prese con credo, e considerato, tanti suoi amici ed estimatori.
sindacalisti e direttori generali, attivissimo organizzatore, Per questo, quando il professore ha compiuto i
addirittura inventore (quando necessario) di strutture di settantanni, parlando con il sindaco di Massafra, ci
formazione e di ricerca, comunicatore infaticabile, sempre venuta lidea di celebrare questo evento con una serie di
in giro tra alberghi e residenze, nel labirinto degli uffici e iniziative, fra cui un volume di ricordi e di testimonianze.
nei maneggi intricati dei ministeri, il telefono o il cellulare A questa idea hanno aderito, con spontaneo entusiasmo,
in ogni momento, anche a letto, a portata di orecchio e di molti autorevoli personaggi: Gianni Massaro, Luigi
mano. Anche se non gli vengono mai meno, nel Ambrosi, i rettori delle Universit pugliesi, monsignor
decisionismo oggi di moda (e quasi dobbligo nelle Ruppi, Gerardo Bianco, Donato Palazzo, colleghi e amici
pubbliche funzioni), la bonomia dei modi, larguzia tipica di ogni parte dItalia.
nato cos questo libro di riflessioni e di testimonianze,
La Voce di Massafra dedicato alla vita operosa del professor Orazio Bianco e
pubblicato con il contributo del Comune di Massafra, a
Settimanale di politica, cronaca, sport dimostrare in maniera evidente laffetto e la stima che
e cultura della Tebaide dItalia lintera comunit massafrese vuole tributare - e sta
tributando - a uno dei suoi figli migliori (pubblicato nel
Direttore emerito: Nino Bellinvia
Direttore onorario: Giovanni Matichecchia maggio 2005).
Direttore responsabile: Antonio Dellisanti
Collaboratori di redazione (accreditati): Mariella Eloisia Orlando, 25 APRILE 2017
Luigi Serio (Vivi Massafra), Salvatore Acquaro (fotoreporter - Il
Grandangolo), Luigi Farella (fotoreporter), Giusy Tamburrano 72 Anniversario
(fotoreporter)
Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006 della Liberazione
Registro Operatori della Comunicazione: Marted 25 aprile p.v., la Citt di Massafra, nella
R.O.C. n.18242 ricorrenza del 72 Anniversario della Liberazione
Editore: Antonio Dellisanti Editore s.r.l. - Massafra
d'Italia, organizza una cerimonia per ricordare il
Redazione cell. 334.675.31.02 / e-mail: lavoce@massafra.it
Copia arretrata Euro 2,50 sacrificio di tanti concittadini che lottarono per
l'indipendenza, l'unit e la libert del Nostro Paese.
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Abbonamenti (annuale): euro 60,00 - Massafra/edicole; - alle ore 10,00 raduno in Piazza Garibaldi, formazione
euro 140,00 - Italia/Poste; euro 30,00 - online pdf;
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del Corteo e avvio verso il Monumento ai Caduti, in
Costo pubblicit: euro 75,00 (formato pagina a colori); Piazza Vittorio Emanuele;
euro 40,00 (met pagina a colori) Per info: 334.675.31.02 - alle ore 10,15 deposizione Corona di Alloro al
Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra lEditore e gli autori
Monumento ai Caduti e discorso commemorativo.
(responsabili, civilmente e penalmente, dei giudizi espressi nei loro scritti) Alla manifestazione interverranno: il sindaco Fabrizio
sintendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni e fotografie, anche se Quarto, la Giunta e il Consiglio Comunale, le
non pubblicati, non si restituiscono. Non verranno pubblicate lettere
anonime; se richiesto, verr mantenuto lanonimato.
Associazioni combattentistiche e di volontariato, i
Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali, rappresentanti delle Forze Armate.
regionali, provinciali e comunali.
la voce di massafra
26 febbraio - 4 marzo 2017 17
Premio Regionale F. Panetti
per lArte Contemporanea
LOCUS. E' questo il tema della seconda edizione 2017
del Premio Regionale Francesco Panetti per lArte
Contemporanea, che lIISS De Ruggieri ha il piacere
di presentare a Massafra, nella sede centrale di via
Crispiano, dal 6 Maggio al 20 Maggio2017.?
Frutto di un concorso rivolto agli studenti dei Licei Artistici
della Regione Puglia, aderenti alla ReNaLiArt, la Rete
nazionale dei licei artistici, questa mostra si propone di
esplorare il linguaggio dellarte dei giovani allievi che si
sono espressi in tre sezioni distinte: grafico pittorico
scultoreo installativo audiovisivo multimediale.?
Oltre ai ragazzi dellartistico De Ruggieri, referente prof.ssa
Carriero M.Grazia, saranno in mostra le opere di autori
del Cal di Grottaglie, referente prof. Cosimo Piro, del De
Nittis - Pascali di Bari, referente prof.ssa Paola Siani e del
Luigi Russo di Monopoli, referente prof.ssa Nunzia Pesce.
Il Premio, coordinato dalla prof.ssa Mirella Mazzarone vede
la partecipazione di 18 opere scultoree installative, 14
opere grafo pittoriche e 4 multimediali. Tutte si
distinguono per diversit di scelte tecniche e stilistiche
ma anche e soprattutto per la variet dei messaggi che
veicolano, per le emozioni e le storie che si nascondono
o viceversa si palesano?attraverso la loro creativit e
originalit.
Titolo e tematica sul quale i giovani artisti si sono cimentati
"Locus" nella sua accezione di?luogo concettuale,
spirituale, immaginario o pi semplicemente naturale, nel
quale ritrovare il segno di un passaggio. In senso ampio,
il Locus una parte dello spazio, idealmente o
materialmente circoscritta che conserva la propria identit
e vive negli occhi e nella mente del viandante o del pi
semplice degli osservatori che lo abitano.
Il De Ruggieri torna dunque, come ormai consuetudine,
a proporre uno sguardo sulluniverso artistico
contemporaneo, con particolare attenzione a quello
educativo ad artistico dei giovani. Il Premio dedicato
alla memoria di Francesco Panetti, un caro docente di
disegno e storia dellarte del nostro Istituto, scomparso
prematuramente due anni fa. Il giorno del vernissage
saranno premiate tre opere per ogni sezione con premi
in denaro offerti dagli sponsor delliniziativa, BCC
Massafra, Maraglino Costruzioni, RibeltSud, Casa Isabella.
Alla premiazione, che si effettuer il giorno 6 maggio alle
ore 18,00, saranno presenti il Dirigente Scolastico Stefano
Milda, i componenti dello staff artistico prof.sse Maria
Grazia Carriero, Giuseppina Longo, Mirella Mazzarone, i
componenti della giuria Santa Nastro, curatrice e
giornalista membro dello staff di direzione di Artribune,
Cristian Caliandro, storico dellarte contemporanea,
docente di storia dellarte presso lAccademia di Belle Arti
di Foggia, Nicola Zito, storico dellarte e dottore di ricerca
dellUniversit degli studi Aldo Moro di Bari, Melania
Longo specialista in didattica e pedagogia dellarte MUST
di Lecce, i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte e i
referenti distituto, prof. Cosimo Piro, prof.ssa Nunzia
Pesce, prof.ssa Paola Siani, gli sponsor e le autorit.
La mostra sar visitabile in orario scolastico (Lunedi -
Venerdi: 9.00 - 13.00 / Martedi, Mercoledi e Venerd:
15.00 - 18.00).
La coordinatrice del Premio
Prof.ssa Mirella Mazzarone
18 la voce di massafra
22 aprile 2017
La Voce di Massafra
n. 496 del 22 aprile 2017. FARMACIE DI TURNO
Chiuso in Redazione alle Sabato 22 aprile 2017
ore 23,00 di gioved 20 SACCOIA - via C. Scarano
aprile 2017. Gli articoli SASSO - piazza Garibaldi
pervenuti e non pubblicati Domenica 23 aprile 2017
verranno editati sui BANDIERA - via F.Petrarca
prossimi numeri. Marted 25 aprile 2017
MASSARO - corso Roma
22 la voce di massafra
22 aprile 2017