Vous êtes sur la page 1sur 6

Michela Braga

Economia Modulo 1 - 2014/15

MODELLO DELLA DOMANDA E DELLOFFERTA

Il modello della domanda e dellofferta alla base delleconomia e consente di spiegare il funzionamento di qualsiasi
mercato ovvero di quellistituzione attraverso cui gli agenti economici (individui e imprese) effettuano gli scambi cio
acquistano e vendono beni e servizi. In un mercato lo scambio avviene tra due parti: gli acquirenti e i venditori. Gli
acquirenti rappresentano il lato della domanda, i venditori il lato dellofferta. Lo scambio fatto sulla base di un
sistema di prezzi determinati dalla domanda e dallofferta. Il modello della domanda e dellofferta spiega come si
determina il prezzo di acquisto e vendita di un bene e la quantit scambiata di quel bene. Prezzo e quantit sono le
variabili endogene (le variabili che il modello spiega) mentre tutti gli altri fattori che influenzano la domanda e
lofferta sono le variabili esogene (le variabili che sono prese per date). Studiamo il funzionamento del mercato del
generico bene i.

LATO DELLA DOMANDA: sintetizza il comportamento degli acquirenti. La curva di domanda del beni i identifica
la quantit di bene i che i consumatori sono disposti ad acquistare per ogni possibile livello di prezzo, a parit di tutti
gli altri fattori (preferenze, prezzo degli altri beni (p j ), reddito dei consumatori (M)) che influenzano la domanda
diversi dal prezzo del bene stesso. Se indichiamo con Q i la quantit domandata del bene i e con p i il prezzo, la
funzione di domanda diretta pu essere scritta come Q i =D(p i , M, p j ). La funzione di domanda viene rappresentata nel
piano (Q-p) esplicitando il prezzo in funzione della quantit ottenendo la funzione di domanda inversa p i =f(Q i M, p j ).
La curva di domanda si caratterizza per:
1) Inclinazione: in base alla legge della domanda al crescere del prezzo, si riduce la quantit di beni che i
consumatori sono disposti ad acquistare => la curva di domanda ha inclinazione negativa nel piano.
2) Posizione: la curva di domanda disegnata ceteris paribus, a parit di tutti gli altri fattori esogeni che
influenzano la domanda diversi dal prezzo => se variano i fattori esogeni la curva trasla nel piano. In
particolare:
a. la curva trasla verso destra ogni qual volta un cambiamento esogeno fa s che, a parit di prezzo,
aumenti la quantit domandata;
b. la curva trasla verso sinistra ogni qual volta un cambiamento esogeno fa s che, a parit di prezzo, si
riduca la quantit domandata.

Variazioni del prezzo degli altri beni possono far aumentare, ridurre o non variare la domanda dei beni a seconda del
rapporto di complementariet/sostituibilit esistente tra i beni. Avremo quindi:
1) beni sostituti = beni che soddisfano lo stesso bisogno => la variazione del prezzo di un bene provoca una variazione
nella stessa direzione della quantit domandata dellaltro bene (laumento del prezzo di un bene induce i consumatori
a acquistare pi dellaltro bene (si sostituisce il bene pi caro con quello meno caro) e viceversa). Se i e j sono
sostituti:
- se aumenta il prezzo del bene j, j relativamente pi caro, se ne domanda/consuma meno e lo si sostituisce
con il beni i la cui domanda aumenta (p j => Q i => la curva di domanda del bene i trasla a destra)
- se si riduce il prezzo del bene j, j relativamente meno caro, se ne domanda/consuma di pi e lo si
sostituisce al bene i la cui domanda si riduce (p j => Q i => la curva di domanda del bene i trasla a sinistra)

2) beni complementari = beni che per soddisfare un bisogno devono essere consumati insieme => la variazione del
prezzo di un bene provoca una variazione nella direzione opposta della quantit domandata dellaltro bene (laumento
del prezzo di un bene induce i consumatori ad acquistare meno dellaltro bene e viceversa). Se i e j sono
complementari:
- se aumenta il prezzo del bene j, j relativamente pi caro, se ne domanda/consuma meno ma si riduce anche
la domanda del beni i che deve essere consumato insieme a j per soddisfare il bisogno (p j => Q i => la
curva di domanda del bene i trasla a sinistra)

1
- se si riduce il prezzo del bene j, j relativamente meno caro, se ne domanda/consuma di pi ma aumenta
anche la domanda del beni i che deve essere consumato insieme a j per soddisfare il bisogno (p j => Q i =>
la curva di domanda del bene i trasla a destra)
3) beni non correlati = beni che soddisfano bisogni diversi e non correlati => variazioni del prezzo di un bene non
fanno variare la quantit domandata dellaltro bene (laumento del prezzo di un bene non modifica le scelte di acquisto
dei consumatori relativamente allaltro bene e viceversa). Se i e j sono non correlati:
- se aumenta il prezzo del bene j, j relativamente pi caro, se ne domanda/consuma meno ma non varia la
domanda del beni i (p j => Q i = => la curva di domanda del bene i non si muove nel piano)
- se si riduce il prezzo del bene j, j relativamente meno caro, se ne domanda/consuma di pi ma non varia la
domanda del beni i (p j => Q i = => la curva di domanda del bene i non si muove nel piano)

Variazioni del reddito possono far aumentare o diminuire la domanda dei beni a seconda che il bene sia normale o
inferiore. Avremo quindi:
1) beni normali = beni per i quali una variazione del reddito provoca una variazione nella stessa direzione della
quantit domandata (laumento del reddito induce i consumatori ad acquistare pi unit del bene e viceversa). Se i
un bene normale:
- se aumenta il reddito il consumatore pi ricco e domanda/consuma pi unit del bene i la cui domanda
aumenta (M => Q i => la curva di domanda del bene i trasla a destra)
- se si riduce il reddito il consumatore pi povero e domanda/consuma meno unit del bene i la cui domanda
si riduce (M => Q i => la curva di domanda del bene i trasla a sinistra)
2) beni inferiori= beni per i quali una variazione del reddito provoca una variazione nella direzione opposta della
quantit domandata (laumento del reddito induce i consumatori ad acquistare meno unit del bene e viceversa). Se i
un bene inferiore:
- se aumenta il reddito il consumatore pi ricco ma domanda/consuma meno unit del bene i la cui domanda
si riduce (M => Q i => la curva di domanda del bene i trasla a sinistra)
- se si riduce il reddito il consumatore pi povero ma domanda/consuma pi unit del bene i la cui domanda
aumenta (M => Q i => la curva di domanda del bene i trasla a destra)

AUMENTO DELLA DOMANDA RIDUZIONE DELLA DOMANDA

p Qi se p Qi se

- M con i normale Di - M con i normale


Di - M con i inferiore - M con i inferiore
- p j con i e j - p j con i e j
sostituti complementari
- p j con i e j - p j con i e j sostituti
complementari

Q Q

LATO DELLOFFERTA: sintetizza il comportamento degli venditori. La curva di offerta del beni i identifica la
quantit di bene i che i produttori sono disposti a vendere per ogni possibile livello di prezzo, a parit di tutti gli altri
fattori (tecnologia (T), prezzo dei fattori produttivi (p k ), prezzo dei beni alternativi producibili con la stessa tecnologia
(p h )) che influenzano lofferta diversi dal prezzo del bene stesso. Se indichiamo con Q i la quantit offerta del bene i e
con p i il prezzo, la funzione di offerta pu essere scritta come Q i =S(p i , T, p k , p h ) e pu essere rappresentata nel piano
(Q-p) esplicitando il prezzo in funzione della quantit ottenendo p i =f(Q i , T, p k , p h ). La curva di offerta si caratterizza
per:
1) Inclinazione: in base alla legge dellofferta al crescere del prezzo, aumenta la quantit di beni che i venditori
sono disposti ad offrire => la curva di offerta ha inclinazione positiva nel piano.

2
2) Posizione: la curva di offerta disegnata ceteris paribus, a parit di tutti gli altri fattori esogeni che
influenzano lofferta diversi dal prezzo => se variano i fattori esogeni la curva trasla nel piano. In particolare:
a. la curva trasla verso destra ogni qual volta un cambiamento esogeno fa s che, a parit di prezzo,
aumenti la quantit offerta;
b. la curva trasla verso sinistra ogni qual volta un cambiamento esogeno fa s che, a parit di prezzo, si
riduca la quantit offerta.
Se migliora la tecnologia, aumenta la produttivit e, a parit di prezzo, aumenta la quantit offerta (T => Q i
) e viceversa (T => Q i )
Se si riduce il prezzo dei fattori produttivi, si riducono i costi di produzione e quindi, a parit di prezzo,
aumenta la quantit offerta (p k => Q i ) e viceversa (p k => Q i )
Se si riduce il prezzo dei beni alternativi, relativamente meno conveniente produrli e pi conveniente
produrre il bene i, quindi, a parit di prezzo, aumenta la quantit offerta (p h => Q i ) e viceversa (p h => Q i
)

AUMENTO DELLOFFERTA RIDUZIONE DELLOFFERTA

p Q i se p Q i se
Si
-T -T
- pk - pk
- ph - ph
Si

Q Q

EQUILIBRIO: lequilibrio di mercato dipende dal comportamento congiunto di domanda e offerta ed definito
come una coppia di prezzo e quantit in corrispondenza della quale domanda e offerta si eguagliano. Graficamente
identificato dallintersezione tra la curva di domanda e la curva di offerta, matematicamente la coppia E=(Q*,p*)
= D( , M, )
che risolve il seguente sistema in cui e sono le incognite e gli altri sono parametri (numeri
= S( , T, , )
noti). In corrispondenza del prezzo dequilibrio la quantit che i consumatori vogliono acquistare esattamente uguale
alla quantit che i venditori vogliono vendere, non ci sono eccessi di domanda e offerta: il prezzo coordina le decisioni
degli agenti economici e il mercato in equilibrio (da quel punto non ci si allontana). In equilibrio le decisioni degli
agenti economici sono mutualmente compatibili. Se il prezzo diverso da quello di equilibrio, le forze di mercato
riconducono il sistema allequilibrio. In particolare:

- Se p 1 <p* , la quantit domandata maggiore di quella offerta (1 > 1 ), sul mercato c un eccesso di
domanda pari a = 1 1 . Alcuni consumatori non riescono ad acquistare il bene e sono incentivati ad
offrire un prezzo maggiore. Questo fa aumentare il prezzo di mercato, aumentare la quantit offerta e ridurre
la quantit domandata cos che leccesso di domanda tende a ridursi. Il meccanismo di aggiustamento
tramite laumento del prezzo continua fino a quando si raggiunge leguaglianza tra domanda e offerta.
- Se p 2 >p* , la quantit offerta maggiore di quella domandata (2 > 2 ), sul mercato c un eccesso di
offerta pari a = 2 2 . Alcuni venditori non riescono a vendere il bene e sono incentivati a ridurre il
prezzo. Questo fa ridurre il prezzo di mercato, ridurre la quantit offerta e aumentare la quantit domandata
cos che leccesso di offerta tende a ridursi. Il meccanismo di aggiustamento tramite la riduzione del prezzo
continua fino a quando si raggiunge leguaglianza tra domanda e offerta.

3
Il prezzo coordina le attivit di produttori e acquirenti: in equilibrio ognuno in grado di acquistare/vendere la
quantit desiderata e nessuna forza di mercato spinge il prezzo verso laltro o verso il basso.

p S

p* E

D
1

1 2 Q* 2 Q
1
ES
ED
SIGNIFICATO ECONOMICO DELLINCLINAZIONE DELLE CURVE DI DOMANA/OFFERTA: misurano
la sensibilit al prezzo:
1. Inclinazione delle curva di domanda: misura la sensibilit della domanda a variazioni di prezzo => di quanto
varia la quantit domandata in seguito a una data variazione del prezzo
2. Inclinazione delle curva di offerta: misura la sensibilit dellofferta a variazioni di prezzo => di quanto varia
la quantit offerta in seguito a una data variazione del prezzo
Pi piatte sono le curve, pi sono sensibili. Curve tendenzialmente verticali sono curve poco sensibili (rigide) => se il
prezzo varia di un dato ammontare la quantit varia poco. Curve tendenzialmente orizzontali sono curve molto
sensibili (elastiche) => se il prezzo varia di un dato ammontare la quantit varia molto.

p D1 La curva di domanda D 1 meno sensibile della curva di


domanda D 2 infatti in seguito a una data riduzione del
prezzo da p a p, la quantit domandata aumenta meno
nel caso di D 1 che nel caso di D 2 .
Simmetricamente in seguito a un dato aumento del
p prezzo, la quantit domandata si riduce meno nel caso di
D 1 che nel caso di D 2
D2

p S1 La curva di offerta S 1 meno sensibile della curva di


offerta S 2 infatti in seguito a un dato aumento del prezzo
p da p a p, la quantit offerta aumenta meno nel caso di S 1
S2 che nel caso di S 2 .
Simmetricamente in seguito a una data riduzione del
prezzo, la quantit offerta si riduce meno nel caso di S 1
p che nel caso di S 2

4
I casi limite si hanno quando la sensibilit minima o massima:

DOMANDA CON SENSIBILITA MASSIMA DOMANDA CON SENSIBILITAMINIMA

p La curva di domanda p La curva di domanda


perfettamente orizzontale vi perfettamente verticale vi
D massima (infinita) sensibilit D minima (nulla) sensibilit
della quantit domandata al della quantit domandata al
prezzo prezzo

Q Q

OFFERTA CON SENSIBILITA MASSIMA OFFERTA CON SENSIBILITAMINIMA

p La curva di offerta p La curva di offerta


perfettamente orizzontale vi perfettamente verticale vi
S massima (infinita) sensibilit S minima (nulla) sensibilit
della quantit offerta al della quantit offerta al prezzo
prezzo

Q Q

Partendo da una situazione di equilibrio nel sistema economico possono verificarsi dei cambiamenti esogeni della
domanda e/o dellofferta cos che lequilibrio si modifica. Traslazioni della domanda e/o offerta fanno si che al prezzo
di equilibrio inziale il mercato non sia pi in equilibrio ma registri un eccesso di domanda o offerta. Questo fa si che si
metta in moto il meccanismo di aggiustamento dei prezzi fino a che domanda e offerta tornano a eguagliarsi. Come
variano prezzo e quantit dequilibrio dipende da: tipo di spostamento (quale curva si sposta), ampiezza dello
spostamento (di quanto si sposta la curva), inclinazione della curva che non si sposta.

1. RIDUZIONE DELLOFFERTA
E=equilibrio iniziale E =equilibrio finale
p
E S
Graficamente la curva di offerta trasla verso sinistra in S e il nuovo
p* equilibrio definito dal punto di intersezione tra la curva di
S domanda iniziale (D)e la curva di offerta finale (S). Passando da E
a E il prezzo aumenta e la quantit scambiata si riduce.
E In corrispondenza del prezzo dequilibrio iniziale (p*) sul mercato
p* si registra un eccesso di domanda. Dato che la quantit offerta
D minore della quantit domandata alcuni consumatori sono disposti a
pagare un prezzo maggiore => il prezzo di mercato aumenta, la
quantit domanda si riduce, quella offerta aumenta cos che si
Q* Q* annulla leccesso di domanda.
Q

5
2. RIDUZIONE DELLA DOMANDA
D E=equilibrio iniziale E = equilibrio finale
p
D S
Graficamente la curva di domanda trasla verso sinistra in D e il
p* nuovo equilibrio definito dal punto di intersezione tra la curva di
E offerta iniziale (S) e la curva di domanda finale (D). Passando da
E a E il prezzo si riduce e la quantit scambiata si riduce.
In corrispondenza del prezzo dequilibrio iniziale (p*) sul mercato
p* si registra un eccesso di offerta. Dato che la quantit offerta
E maggiore della quantit domandata alcuni venditori sono disposti a
richiedere un prezzo minore => il prezzo di mercato si riduce, la
quantit domanda aumenta, quella offerta si riduce cos che si
annulla leccesso di offerta.
Q* Q* Q

Discorso analogo pu essere fatto per un aumento della domanda e un aumento dellofferta.

Oltre alla direzione delle variazione di prezzo e quantit conseguenti a delle variazioni esogene del sistema, in
unottica di scelte politiche e aziendali estremamente importante quantificare la dimensione di queste variazioni che
intuitivamente dipende da due fattori: lampiezza dello spostamento (di quanto le curve si spostano) e linclinazione
delle curve.

NB: Se si sposano contemporaneamente sia la domanda sia lofferta, la sola analisi grafica pu non essere in grado di
determinare in modo univoco le variazioni. In tal caso necessario effettuare unanalisi formale considerando le
equazioni delle singole funzioni.

In generale:

1) shock concordi della domanda e dellofferta, producono un effetto certo sulla quantit mentre leffetto sul prezzo
ambiguo e dipende dallampiezza relativa delle variazioni di domanda e offerta

- se D e S: entrambe le variazioni portando a un aumento della quantit quindi, in equilibrio, la quantit


scambiata aumenta. Al contrario, laumento della domanda tende a far aumentare il prezzo, laumento
dellofferta tende a far ridurre il prezzo, cos che leffetto finale sul prezzo dequilibrio dipende da quale dei
due effetti prevale

- se D e S: entrambe le variazioni portando a una riduzione della quantit quindi, in equilibrio, la quantit
scambiata si riduce. Al contrario, la riduzione della domanda tende a far ridurre il prezzo, la riduzione
dellofferta tende a far aumentare il prezzo, cos che leffetto finale sul prezzo dequilibrio dipende da quale
dei due effetti prevale

2) shock discordi della domanda e dellofferta, producono un effetto certo sul prezzo mentre leffetto sulla quantit
ambiguo e dipende dallampiezza relativa delle variazioni di domanda e offerta

- se D e S: entrambe le variazioni portando a un aumento del prezzo quindi, in equilibrio, il prezzo aumenta.
Al contrario, laumento della domanda tende a far aumentare la quantit, la riduzione dellofferta tende a far
ridurre la quantit, cos che leffetto finale sulla quantit dequilibrio dipende da quale dei due effetti prevale

- se D e S: entrambe le variazioni portando a una riduzione del prezzo quindi, in equilibrio, il prezzo si
riduce. Al contrario, la riduzione della domanda tende a far ridurre la quantit, laumento dellofferta tende a
far aumentare la quantit, cos che leffetto finale sulla quantit dequilibrio dipende da quale dei due effetti
prevale.

Vous aimerez peut-être aussi