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Introduzione
Quando possibile trovare le soluzioni di unequazione, si dice anche che esiste un metodo
di risoluzione esatta dellequazione.
Si pu trovare la risoluzione esatta di unequazione di primo, secondo, terzo e quarto
grado... ma per alcune equazioni non sempre possibile ricercare la soluzione, soprattutto
per quanto riguarda le equazioni miste, cio quelle formate da una funzione trascendente e
una algebrica.
E dunque importante lo studio dei procedimenti di risoluzione approssimata o numerica.
Esempio
Un modo empirico della funzione quello della rappresentazione grafica delle funzioni:
4 = 0
4
=
In questo modo possiamo individuare il grafico
della funzione:
4
Prendiamo in considerazione: =
compiliamo una tabella a due entrate per trovare i
punti:
Nel grafico la linea viola indica la funzione crescente mentre la linea verde costituisce un
ramo di iperbole equilatera riferita ai propri asintoti, un ramo perch abbiamo preso in
considerazione solo i quadranti interessati dove si trova il punto di intersezione delle curve.
Esempio
() = con [2,4]
Consideriamo la derivata prima : () =
Questa data da : + 1 = 0 con intervallo [2,4]
+ 1 = 0
= 1 diventa : = 1 questo
1
implica che =
[2,4]
Se una funzione continua nellintervallo [a;b] limitato e chiuso, derivabile con derivata
prima diversa da 0 nei suoi punti interni e, inoltre, () () < 0, e () < 0 , oppure
() < 0, ] , [ allora esiste un solo punto c interno ad [a;b] in cui la funzione si
annulla, ossia: ! ]; [ tale che () = 0
Esempio
Il metodo della bisezione viene utilizzato quando, dopo aver separato le radici, bisogna
determinare un valore approssimato, questo consiste nel ridurre il pi possibile lampiezza
dellintervallo che le contiene.
Quindi questo metodo determina un intervallo di ampiezza sempre minore ed ogni volta si
ridurr di una quantit pari alla met dellintervallo precedente.
Si ripetono questi passaggi, creando una successione di intervalli uno interno allaltro, che
converge al valore esatto della radice, cio se indichiamo con a e con b gli estremi
dellintervallo ottenuto alln-esima iterazione, si ha: + = + = .
Una successione di intervalli la sequenza di intervalli, in cui ad ogni intero viene associata
una funzione reale definita nellintervallo.
Esercizio 1
() = 3 + 2 1
Si prende in considerazione lintervallo [1; 1]
(1) = 1 + 1 1 = 1
(1) = 1 + 1 1 = 1
1+1
= =0 [1; 0] [0; 1]
2
(0) = 1
0+1
= = 0,5 [0; 0,5] [0,5; 1]
2
(0,5) = 0,625
0,5+1
= = 0,75 [0,5; 0,75] [0,75; 1]
2
(0,75) = 0,0015
0,75+1
= = 0,875 [0,75; 0,875] [0,875; 1]
2
(0,875) = 0,435
SUCCESSIONE NUMERICA
Una successione numerica pu essere definita come una funzione che ha per dominio
linsieme dei numeri naturali e per codominio linsieme dei numeri reali o complessi.
:
Esercizio 2
3 + 1 = 0
Come prima cosa, scriviamo lequazione nella forma 3 = 1 e disegniamo il grafico delle
seguenti funzioni () = 3 e () = 1:
Una volta disegnato il grafico possiamo notare che le due funzioni si intersecano solo in un
punto appartenente allintervallo [-2;0], questo punto rappresenta lunica soluzione
dellequazione 3 + 1 = 0
PROCEDIMENTO:
(0)= 1
Adesso si ricomincia con lo stesso procedimento finch f(m) sia uguale a 0 o il valore sia
minore o uguale al volare di approssimazione voluto.
1 + 1 3
1 = = = 1,5
2 2
f(-1,5)= -0.875
Visto che 0,5 maggiore di 0,3 si ricomincia il procedimento da capo con nuovi intervalli.
2 + 2 2,5
2 = = = 1,25
2 2
f(-1,25)= 0,297
2 2 1 + 1,5
2 = = = 0,25
2 2
Visto che 0,25 minore di 0,3 il calcolo terminato, perch abbiamo ottenuto
unapprossimazione inferiore a quella richiesta e possiamo dire che il valore approssimato
della soluzione -1,25 con approssimazione di 0,25.