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CAMPO MAGNETICO
G. Pugliese
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Introduzione al campo Magnetico
Tra gli antichi greci, sin dal VII sec. a.C., era nota la
propriet della magnetite (il cui nome deriv dalla
citt greca di Magnesia in Asia minore) di attirare a
se materiali ferrosi. Il fenomeno viene detto
magnetismo dal nome di questo minerale.
Nel V sec. a.C. Socrate cita la caratteristica della
magnetite di trasferire al ferro le sue propriet di
attrazione.
Si osserva che tale propriet non uniformemente
presente nel materiale.
Si definiscono i poli del magnete come quelle parti in
cui la propriet si manifesta maggiormente.
G. Pugliese
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Introduzione al campo Magnetico
Nel XVI sec. Gilbert (cos come aveva fatto per
lelettrostatica*), scopre che:
1. utilizzando un magnete sospeso ad un filo, al
quale viene avvicinato un secondo magnete vide
che questo esercita una forza su di esso.
QUINDI:
Il magnete genera un campo chiamato campo
magnetico: crea nello spazio circostante un
campo di forze.
Le linee di forza sembrano provenire da i due
poli (vedi anche esperienza con limatura di ferro).
Sono chiuse, nascono da un polo e terminano
sullaltro.
G. Pugliese
3
Introduzione al campo Magnetico
2. Avvicinando ad pezzo di magnetite un una bacchetta sottile di ferro
questa si magnetizza. Si realizza cos lago magnetico.
G. Pugliese
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Introduzione al campo Magnetico
3. Avvicinando un magnete al polo Nord dellago, si
verifica che una estremit attira il polo nord,
laltra lo respinge e attira il polo sud dellago.
QUINDI
A differenza delle carica elettrica non esiste in natura una carica magnetica
G. Pugliese
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Il campo magnetico terrestre
La terra un gigantesco magnete: lesatta configurazione del campo
magnetico terrestre fu opera di Gauss che nel 1832 per primo ne tracci le
linee di forza e ne inizi lo studio dal punto di vista fisico matematico.
G. Pugliese
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Il campo magnetico terrestre
Un suo studio morfologico mostra come il campo sia per il 95% analogo a quello
generato da un dipolo situato al centro della Terra il cui asse inclinato, rispetto
allasse di rotazione terrestre, di circa 11.5.
G. Pugliese
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Il campo magnetico terrestre
Bmax = 0.00005 T = 0.5 G (diminuito del 7 % negli ultimi 200 anni)
langolo tra lasse di rotazione e magnetico oscilla sensibilmente (in
400 anni ha subito una variazione totale di circa 40);
la polarit della terra si inverte (9 volte in 4 milioni di anni).
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Forza di Lorenz
Consideriamo una particella di massa
m e carica q in presenza di un B.
v=0F=0
v 0 F = q vB Forza di Lorentz
F = 0 se v // B opp se v=0
F max se v B
B
F v sempre W = F d l = 0
A
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Forza Elettrostatica F. di Lorents
B B
W = FE d l = q(VA VB ) W = FB d l = 0
A A
4. F parallela ad E
G. Pugliese
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Unit di Misura
F = q vB
N N kg
T= = = 2
Cm / s Am As
Sottomultipli:
Gauss 1 G = 10-4 T
Per esempio il campo magnetico terrestre sulla superficie vale circa 0.5 G
Negli esperimenti agli acceleratori si usano campi di 4 T
G. Pugliese
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Moto di cariche in B
Spe$rometri
di
massa
B uniforme
v B q positiva
v2
F = q v B F = qvB = m
R
1
mv 2 = qV v = 2qV/m
2
v qB
frequenza = =
R m
In
termini
veCoriali:
qv B = m v = -mv
m
v B = - v
q
Le
velocit
angolare
sempre
//
a
B
m q Se
q
<
0
concorde
B=- =- B Se
q
>
0
discorde
q m
2 2m
Periodo T = = indipendente da v e R
qB
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Moto di cariche in B
B uniforme
v non perp. B
q posit.
E = 0 B = 0 nessuna deviazione
E0 B = 0 particella deviata (vedi esercizio gi fatto )
E0 B 0 variato fino a annullarela deviazione FB = q v B
FE = qE
qEL2 q 2 yE vB = E
y= = 2 2
2mv 2
m LB
Il
valore
oCenuto
sperimentalmente
da
Thomson
fu:
q/m
=
1,76
1011
C/kg
G. Pugliese
(circa
1000
volte
pi
grande
di
quello
del
protone)
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Il ciclotrone
Tra due cavit cilindriche applicata un d.d.p. alternata in presenza di un campo B
uniforme perpendicolare al piano delle cavit
V = V0 senRF t
La
parZcella
entra
nella
prima
cavit
1 mv1
2
mv1 = qV R1 =
2 qB
T 1 2R1 m
dopo t 1 = = =
2 2 v1 qB
1 1 mv2
2 2
mv2 = mv1 + qV = 2qV R2 = > R1
2 2 qB
T 1 2R2 m
dopo t 2 = = = = t1 esce dalla 2nda cavit
2 2 v2 qB
G. Pugliese
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Il ciclotrone
m
dopo t 1/2giro = TRF / 2 =
qB
2m qB
TRF = RF = =
qB m
Q
H = EH dz = EH PQ = EH b
P
+Se
e
>
0
-
Se
e
<
0
jB iB Consente di determinare:
H = EH b = b= 1. il segno dei portatori
ne nea 2. La densit di carica
n la densit di eleCroni
dF = n Sdl F = n Sdl e v d B
dF = Sdl J B = dV J B J = nev d
i = JS
dF = i d l B II a legge elementare di Laplace
G. Pugliese
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Forza magn. su un conduttore percorso da i
Q
F = i d l B = i l B
G.P Pugliese
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Forza magnetica su un conduttore percorso da i
Q
F = i d l B = iPQ B
P
idlB
Quindi in un campo B uniforme un filo percorso dl
da corrente sente una forza che non dipende dalla x
x
x
x
forma del filo, ma solo dai punti iniziali e finali.
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Su
un
circuito:
F =0
G. Pugliese
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Applicazione
B = Bu y
F1 = iPQ B = i 2R Bu z
dl = dxu x + dyu y
F1 + F2 = 0
p
P
F2 = i d l B = i dxu x + dyu y Bu y
q Q
P
= Bi dxu z = Bi 2 Ru z
Q
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Momento magnetico
Momento meccanico
= 0 eq. stabile
= eq. instabile
per qualsiasi altro tende a
far ruotare la spira in modo che // B
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