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Masera- 1/19
La movimentazione e i sollevamenti
LA MOVIMENTAZIONE.
1 Introduzione. La meccanizzazione e lindustrializzazione del cantiere richiedono al cantiere
lorganizzazione di consistenti attivit di movimentazione che riguardano materiali,
componenti ed attrezzature. La crescente rilevanza della movimentazione dipende
dallincremento del numero di processi che in tutto o in parte si svolgono esternamente al
cantiere. La movimentazione e la gestione dei flussi degli approvvigionamenti e delle
attrezzature sono quindi uno degli argomenti chiave della pianificazione operativa del cantiere.
Ai fini descrittivi occorre distinguere fra due principali modalit di movimentazione:
- la prima tecnicamente intrinseca al processo di produzione ( ad esempio la gestione dei
flusso della posa in opera del calcestruzzo o la movimentazione del terreno) che richiede
attrezzature dedicate;
- la seconda che sostiene il generico servizio di movimentazione dentro e fuori dal cantiere.
In particolare se fino allaccesso al cantiere tutta la logistica affidata al trasporto su
gomma, dallaccesso al cantiere in poi si diversifica per la gestione dei flussi delle
operazioni.
La gamma di apparecchiature e di accessori utilizzati nei cantieri edili sono riassumibili in tre
classi:
- attrezzature generiche di sollevamento quali elevatori mobili, montacarichi ascensori ecc.
- gru mobili: automotrici fuori strada su ruote o su cingoli, da strada, o combinate da
strada/fuoristrada su ruote;
- gru a torre: montate per elementi o automontanti, fisse o montate su rotaia.
2 Aspetti generali. Con il termine generico gru si descrive linsieme delle apparecchiature di
sollevamento che per mezzo di un braccio permettono una dislocazione delloggetto
movimentato fuori piombo attraverso la mediazione di un braccio e comportanti pi strumenti
di sollevamento quali ganci, benne, elettrocalamite, rampini ecc.
Alla descrizione funzionale del sistema di sollevamento sono associate le principali classi di
prestazioni che caratterizzano lorganizzazione del processo di produzione; le principali
caratteristiche funzionali da prendere in considerazione sono:
- laltezza minima sotto gancio in rapporto alledificio da realizzare ed agli elementi da
movimentare ed ai relativi accessori di movimentazione;
- larea di movimentazione coperta in relazione agli elementi da trasportare ed alla sicurezza
delle persone;
- il carico massimo alla portata minima associato al carico alla portata massima dipendenti
dal carico di servizio e dalla portata e cio;
- la coppia (Q x L) tale che Q = U + P dove:
Q il carico mobile in servizio (peso totale degli elementi sospesi ai cavi);
U il carico utile;
P il peso degli elementi che fanno normalmente parte dellapparecchiatura quali pulegge,
ganci,la lunghezza dei cavi pendenti in traslazione;
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Figura Schema di base relativo al carico di basculamento per gru montate su ruote, rotaie o su automezzi in genere.
- il carico massimo ammissibile Mmax in funzione di una data distanza valutato a partire dalle
condizioni di non basculamento, in cui la distanza A di basculamento viene determinata a
partire dalla distanza assiale L, come schematizzato in figura;
- le condizioni di servizio della macchina e dei suoi meccanismi (utilizzo, stato di carico).
Gru a torre [Portata max (m) carico (kN)]* [Carico max (kN), portata (m)]*
Montata per elementi Da [40, 10] a [60, 40] Da [30, 18] a [80, 35]
automontanti Da [15, 5] a [50, 20] Da [10, 6] a [100, 15]
* con carrucola semplice
Gru mobili Massa (t) Camm (t x m)*
Mobili sulla rete stradale (v > 25 km/h) Da 18 a 100 Da 150 a 3000
Automotrici su pneumatici (v < 25 km/h) Da 18 a 80 Da 150 a 800
Su cingoli Da 30 a 300 Da 300 a 3700
* Camm carico ammissibile al 75% del carico di basculamento (su stabilizzatori a 360)
Tabella Tipi di gru e prestazioni delle macchine mediamente pi utilizzate.
Fra la documentazione tecnica di supporto fornita dal costruttore sono significative, per la
pianificazione delle operazioni, gli abachi dai quali si ricavano i momenti massimi ammissibili
in funzione della portata e dellaltezza sotto gancio, le tavole che specificano il peso degli
accessori in funzione degli sforzi di strappo, le schede di controllo per la verifica di stabilit
della macchina, degli appoggio sul terreno o per la delimitazione dellarea di lavoro sia in piano
che in altezza (accessi del personale autorizzato, presenza di ostacoli ecc.).
3.3 Le gru a torre. Le gru a torre si sono evolute principalmente in relazione alla tecnologia del
calcestruzzo in opera per divenire un servizio generico delle operazioni di cantiere: i dispositivi
di cui si compone sono concepiti per sollevare e traslare materiali ed attrezzature dal piano di
cantiere verso posizioni elevate. Questi permettono quattro spostamenti distinti che
corrispondono ad equivalenti azioni meccaniche:
- il sollevamento; verticale, ascendente o discendente;
- la distribuzione; traslazione orizzontale mediante un carrello;
- la rotazione; attorno allasse della ralla di orientamento (meccanismo verticale e solidale
con un perno girevole. Si compone di un insieme costituito da argano, freno, rallentatore
riduttore di velocit e di pignone che ingrana la corona orizzontale, sbloccabile per la
messa in rotazione libera in condizioni di vento critiche;
- la traslazione: su linea ferrata (gru semovente: piattaforma equipaggiata di ruote semplici o
di carrelli, due motori, scorrevole su rotaia a scartamento variabile; velocit media di circa
25 m/min).
Le tipologie di gru a torre definibile per quattro gruppi di caratteristiche:
- il montaggio: per elementi o automatizzato (a montaggio rapido senza lausilio di
apparecchi ausiliari);
- le relazioni fra parti fisse e parti mobili: a rotazione dallalto, cio a torre fissa, a rotazione
dal basso e cio a torre rotante;
- le conformazione del braccio: a braccio orizzontale o a braccio inclinabile;
- la base a terra: a rotaia di scorrimento, a basamento fisso, a gru rampante.
La base della gru uno dei pi importanti fattori funzionali; pu essere fissa o mobile. Le gru
fisse sono ancorate direttamente alle fondazioni degli edifici durante la costruzione o sono
zavorrate su piattaforme appositamente predisposte. Una variante costituita dalle gru
rampanti che, al crescere delledificio in altezza, sono sollevate mediante martinetti idraulici
lungo il proprio asse verticale ed ancorate al cavedio in cui sono alloggiate. Gru mobili possono
essere montate su camion, su ruote o su rotaia. La stabilizzazione nel caso di gru su camion o
su rotaia viene ottenuta mediante pistoni idraulici posti a contatto del terreno.
Limpiego di una gru si pu schematizzare in tre fasi: montaggio e avvio allesercizio, utilizzo e
manutenzione, smontaggio. I componenti di una gru a torre sono trasportati su bilico sul luogo
del montaggio e sono assemblati da una squadra specializzata mediante luso di una gru mobile.
In particolare le condizioni di smontaggio a lavori ultimati richiedono una attenta valutazione,
sia dei problemi logistici che di eventuali costi connessi con movimentazioni particolarmente
laboriose.
4 Le principali caratteristiche e prestazioni di una gru a torre. Le prestazioni ottenibili
attraverso la combinazione dei movimenti elementari e che costituiscono specifiche di
confronto fra le differenti attrezzature sono le seguenti:
- Massima altezza raggiungibile senza ancoraggi intermedi. Questa altezza pu essere
aumentata mediante ancoraggio alle strutture delledificio;
- Massimo sbraccio (in metri);
- Massima potenza di sollevamento (in kw);
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Asse di rotazione
1 2 4 5 6
16 7 8 9 10
11
12 17
13
14 Portata minima
15
18
19
20 21 22
Legenda:
Controbraccio (1. controbraccio, 2. tirante, 3. contrappeso),
Braccio (4. portabraccio, 5. tirante, 6. punta, 7. piede, 8. argano di scorrimento del carrello, 9. elemento del
braccio, 10. carrello, 11. carrucole)
Torre (12. perno fisso, 13. corona di orientamento, 14. perno rotante, 15. elementi della torre, 16. argano
di sollevamento dei carichi, 17. cabina)
Base (18. tirante, 19. Contrappesi della base, 20. telaio di base o carrelli di scorrimento montati su telaio,
21. piede di sigillatura, 22. quadro di sollevamento).
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4.1 Gli elementi funzionali di una gru a torre. La gru viene utilizzata per distribuire i carichi a tutti i
livelli della costruzione, per coprire le distanze nel cantiere e in tutte le direzioni grazie ai
movimenti possibili. In funzione degli accessi al cantiere, alla sua durata, ai carichi da sollevare,
alle distanze da coprire vengono utilizzate due tipi di gru:
- gru a torre, con il complesso braccio e controbraccio rotante sulla torre, fissa, montata su
rotaia o automontante;
- gru in cui torre, braccio, tiranti e zavorra sono solidali e ruotanti su di una ralla intelaiata
sulla base bloccata al suolo.
Ogni parte si compone di elementi che complessivamente assolvono alle seguenti funzioni:
- il controbraccio (da 1 a 3) assicura la stabilit verticale;
- il braccio(da 4 a 11) solleva e trasla il carico in unarea delimitata;
- la torre (da 12 a 17) consente di sollevare i carichi allaltezza necessaria; in relazione allo
sviluppo in altezza della torre pu essere richiesto lancoraggio alle strutture delledificio
che non presenta particolari problemi strutturali avendo come funzione la stabilizzazione
verticale della torre e lirrigidimento alle sollecitazioni del vento. Le versioni pi recenti
permettono uno sviluppo considerevole in altezza senza richiedere lancoraggio alledificio;
- la base (da 18 a 22) sostiene la torre e ripartisce i carichi sul terreno o sulla rotaia di
scorrimento; una gru su base fissa copre, in assenza di limitazioni al sorvolo, una rotazione
di 360 gradi, su unarea limitata dalla lunghezza del braccio ed lo strumento usato pi
frequentemente per la movimentazione nella costruzione di edifici. La progettazione della
base di appoggio deve essere messa in relazione con le caratteristiche del terreno.
- leventuale rotaia di scorrimento consente la traslazione della gru. Una gru montata su
rotaia pu operare ad una altezza considerevole ma consente velocit ridotte. Con i
movimenti di traslazione, larea di azione pu risultare molto ampia. Se laltezza richiede
un ancoraggio alledificio, i punti di ancoraggio devono essere disposti considerando lasse
di traslazione della gru. La rotaia deve essere realizzata prendendo in considerazione le
condizioni del terreno e richiede frequenti interventi di manutenzione.
4.2 Le gru rampanti. Le gru rampanti hanno caratteristiche simili alle gru ancorate staticamente al
terreno. Differiscono da questa perch, raggiunta unaltezza opportuna, la gru viene sollevata
utilizzando un collare di sollevamento ancorato alla struttura delledificio. Il suo impiego
richiede un progetto specifico. Il braccio ha una portata ridotta rispetto alle gru fisse/montate
su rotaia.
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3 2 1
4
6
5
10
11
14
12
15
13
a Su binari b Fissa
Legenda:
1. braccio, 2. tirante, 3. puntone, 4. carrello, 5. carrucole, 6. argano di scorrimento del carrello, 7. tirante,
8. torre telescopica, 9. tirante, 10. torre esterna, 11. contrappeso, 12. telaio o piattaforma ruotante, 13.
telaio di base (fisso o mobile su rotaia), 14. argano di sollevamento dei carichi, 15. ralla di orientamento.
essendo Mzv il momento risultante dalle azioni verticali a distanza dx dal centro delle masse
del sistema e Mzo il momento risultante dalle azioni orizzontali a distanza dy dal centro di
massa del sistema;
- il momento risultante (My) impresso dallaccelerazione/decelerazione allavvio/arresto
della rotazione del braccio (Myo) e dallazione del vento sul braccio e sul controbraccio
(Myv);
My = Myo + Myv
Queste azioni sono equilibrate dalle azioni alle base della gru, in modo diverso per quelle su
basi fisse da quelle mobili su carrelli. La stabilit al basculamento della macchina verificata
confrontando i momenti risultanti dalle sollecitazioni e dai carichi propri con i momenti di
ribaltamento sul profilo di basculamento.
5.2 Le curve di carico. Il momento Mzv (struttura e configurazione della macchina) e il carico
movimentato Q = K / L, in cui K una costante caratteristica della gru sono stabiliti in sede di
progetto. Quindi in massimo carico utile trasportabile :
Um = K / L P
in cui P il carico dei componenti di servizio al sollevamento.
5.3 Gru fuori servizio. A riposo, braccio scarico, vento che soffia fino a 150 km/h.
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Le condizioni considerate per una gru fuori servizio esposta al vento prevedono il braccio
scarico e libero di ruotare nella direzione dominante del vento, la gru a riposo, la base bloccata
e ancorata con uno schema di carico in cui:
Y = P1 + P2 +P3 + P4 + P5 + Q
X = Vm
in cui Q il peso esercitato dal carrello e dai ganci e Vm il momento risultante dalla pressione
del vento (estremi fino a 130 165 km/h).
Rispetto alle differenti configurazioni delle sollecitazioni si assumono le pi gravose che
devono risultare inferiori ai coefficienti di sicurezza stabiliti. In condizioni particolarmente
gravose le azioni del vento vanno accuratamente analizzate in modo tale da poter ottenere un
corretto posizionamento della gru fuori servizio al fine di ridurre le sollecitazioni sulle parti
esposte alla pressione del vento.
7.2. La tavola dei carichi. La distribuzione dei carichi varia in relazione al sistema di pulegge
utilizzato dal carrello;
- carrelli che possono passare da una configurazione di tiro a due cavi ad una di tiro a
quattro cavi (da carrello semplice a carrello doppio);
- carrelli a due cavi.
Passando dal carrello semplice al carrello doppio, le prestazioni della curva di carico utile
risultano migliorate. Operativamente lincremento significativo solo una parte della curva di
carico: quella per la quale laumento del carico utile compensa le perdite costituite dallaumento
del carico di servizio del carrello doppio e dal maggiore ingombro. In relazione alle
configurazioni possibili nellutilizzo dellaccessorio, nelle curve di carico possono specificare
quali fra queste permettono le prestazioni migliori.
7.3. Il valore del carico massimo sollevato allestremit del braccio. La gru pu avere una lunghezza
variabile del braccio. A ciascuna lunghezza corrisponde un carico massimo che pu essere
sollevato.
10,5m
9,1m
1,2 m
3m
30 m 50 m
1,5 m
1,5 m
1,5 m
7 24,7
1,2 m 6 28,5 2 30 1,2 m 6 21,7
10,5 m
3
3,75m
3m
0,15 m
0,15 m
10,5 m
10,5 m
9,1 m
F2 F3 F2 F3 F2 F3
1,6m
P 12C P 12C P 16A B 125 A
F2 69 t 72 t F2 69 t 72 t F2 60 t 69 t
F3 50 t 54 t F3 50 t 54 t F3 40 t 52 t
22 t 22 t 22,5 t
Figura Gru a base fissa: esempio di schema delle reazioni della torre in servizio (), fuori servizio (? ) e con zavorra.
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1,5 m
H (m) H (m)
H (m)
35,7
8 35,7 3 34,2 3 40,3
7 32,7
3m
1,40 m
1,40 m
10,5 m
10,5 m
9,1 m
Figura Gru a base mobile: esempio schema delle reazioni della torre sulla rotaia in servizio (), fuori servizio (? ) e
con zavorra.
- la seconda esprime il massimo carico utile in funzione della portata secondo il tipo di
carrello (a due o a quattro cavi);
- la terza precisa le caratteristiche dei meccanismi (di sollevamento, distribuzione,
orientamento, traslazione, potenza elettrica, ecc.)
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3,2 16,3 17 20 22 25 27 30 m
30 m 5 4,8 3,9 3,5 3 2,75 2,4 t
2,5 t
3,2 16,3 17 20 22 25 m
25 m 5 4,8 3,9 3,5 3 t
2,5 t
3,2 16,3 17 20 m
20 m 5 4,8 3,9 t
2,5 t
Figura Esempio di tavola dei carichi per distinti per carrelli doppi separabili e per carrelli semplici
1,3 2,6 66 33 58
Kw 18,4 3 6 2 x 2,9
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Lunghezza cavo
323
(m)
- -la statica della gru: prove di deformazione del braccio, della torre o della rotaia di
scivolamento per un carico superiore di 1/3 al carico massimo ammissibile.
- un saggio dinamico che consiste nel controllo del funzionamento dei movimenti e dei
dispositivi di sicurezza per un carico superiore del 10% al carico massimo
ammissibile.
quali la manodopera o un sistema di formatura dei getti. Lo studio dei tempi di utilizzazione di
una gru, chiamato carico della gru, consiste in:
- elaborare delle ipotesi preliminari circa i tempi di occupazione richiesti per realizzare le
strutture verticali ed orizzontali delledificio utilizzando i procedimenti costruttivi prescelti;
- determinare le cadenze di produzione e le attrezzature di lavoro per convalidare il numero
delle gru impiegate, la suddivisione in zone di lavoro ed i tempi previsti.
12.1 La formulazione delle ipotesi di studio. Preliminarmente allanalisi dei cicli di produzione
necessario raccogliere alcuni dati generali sul funzionamento del cantiere ed in base a questi
formulare alcune ipotesi di studio per ognuna delle quali vengono esplicitate le condizioni
operative. Lo studio delle condizioni operative permette di ipotizzare il tasso di saturazione
della gru che corrisponde alla percentuale del lavoro reale della gru in una giornata di lavoro di
8 o 9 ore. Il tasso di saturazione permette di esprimere una previsione circa la possibile
sincronizzazione delle attivit. Viene spesso utilizzata la misura oraria (da 0 a 60 min) per
caratterizzare la produttivit dei processi:
- 0 corrisponde allimmobilit assoluta;
- 60 corrisponde a 60 minuti di lavoro effettivo in unora.
Un tasso di saturazione pi che soddisfacente che pu essere riscontrato in condizioni
ricorrenti per limpiego di una gru pari a 50 che corrisponde a 50 minuti di impiego lavoro
effettivo in unora. Altre grandezze che occorre stimare per dimensionare il carico della gru
sono:
- quantit e caratteristiche delle opere elementari calcolate sommariamente;
- tempi unitari di movimentazione definiti mediante misurazioni o statistiche.
La procedura di dimensionamento del carico di lavoro di una gru si compone delle seguenti
attivit:
- descrizione delle attivit di movimentazione descritte in relazione ai procedimenti
costruttivi utilizzati;
- durata di un ciclo di movimentazione, espressa in minuti; rappresenta per uno spostamento
la durata dei movimenti della gru carica ed il ritorno a vuoto ed i tempi di impiego della
manodopera;
- numero dei cicli: lentit numerica che esprime il numero di movimenti necessari per
eseguire ciascun compito della costruzione. Si ottiene dividendo la quantit di opere da
realizzare per la media movimentata con un ciclo di gru;
- durata degli spostamenti per compito, per opera e per piano delledificio: le durate sono
espresse in minuti e corrispondono:
- per i compiti alla durata di un ciclo moltiplicata per il numero dei cicli;
- per le opere alla somma delle durate dei compiti;
- per i piani delledificio, alla somma delle durate delle opere.
- ipotesi di flusso: descrivono preliminarmente le dinamiche degli spostamenti per un ciclo di
gru.
12.2 Risultati attesi dal dimensionamento. Il calcolo del carico di lavoro di una gru determinato
sulla base realistica di sviluppo dei lavori, permette di stabilire gli obiettivi di pianificazione e le
durate dellallocazione delle risorse. Al fine di considerare lalea dei processi la durata di
previsione viene aumentata di una quantit che va dal 10% al 20%. Lanalisi del carico della gru
fornisce tre indicatori significativi ai fini della pianificazione:
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- la cadenza giornaliera media, espressa in giorni per ogni gru, viene ottenuta dalla divisione delle
quantit di opere per i giorni utilizzati per ogni piano costruito: ad esempio si determina la
movimentazione di componenti per un totale di 75 m2/giorno di solaio finito per gru;
- la durata giornaliera media per tipo di opera, espressa in ore per giorno e per gru, viene calcolata
dalla divisione dei tempi di carico totale della gru per opera (h) per i giorni assegnati per la
costruzione (giorni): ad esempio si ottiene che la realizzazione del solaio impegna la gru
1,38 h/giorno che espresso in percentuale 1,38 h / 9 h = 15,33%;
- la composizione delle squadre per ogni piano di costruzione: esprime il numero di operatori
componenti la squadra e viene determinato in rapporto alla quantit di opere da realizzare
moltiplicata per i tempi unitari divisi per il numero di ore impiegate da un operaio durante
il periodo di giorni allocati.
Ad esempio lesecuzione di solai e pilastri viene determinato come segue:
747,2 h / (7,80 h x 21 giorni) = 5 operai al massimo di efficienza (60) o
6 operai ad efficienza 52.
La determinazione delle risorse impiegate in un ciclo di movimentazione di una gru per il
trasporto delle attrezzature e dei materiali portano spesso alla costituzione di due squadre di
lavoro localizzate in due punti differenti del cantiere, tali che ad una squadra spetta il carico
della gru ed alla seconda squadra spetta lo scarico ed eventualmente la posa del carico. Il ciclo
di una gru consiste nel determinare la durata degli spostamenti della gru scarica e carica, a cui
vanno aggiunti i tempi richiesti dalle operazioni dalle due squadre.
Possono essere correntemente utilizzati due metodi per determinare le durate delle operazioni:
la misura diretta con il cronometro o la simulazione del funzionamento di un ciclo a partire dai
tempi elementari della manodopera e delle attrezzature.
12.3. Analisi dei tempi di movimentazione. Lanalisi dei tempi di movimentazione di materiali e
componenti, come nellesempio in tabella per il calcolo della movimentazione di una trave
prefabbricata, richiede le seguenti operazioni:
- individuazione dei movimenti e delle distanze: questi indicano il percorso della gru caricata
con il componente di cui si specifica il peso, dal punto di stoccaggio al punto di posa, pi il
percorso a vuoto di ritorno (esempio trave prefabbricata di 3 tonn);
- identificazione delle caratteristiche della gru sulla cui base si determinano le velocit degli
spostamenti, delle traslazioni e delle rotazioni;
- definizione dei tempi elementari sono relativi ad ogni singolo movimento espresso in
frazioni decimali di minuto, ad esempio una durata di sollevamento pari a 0,5 min;
- definizione dei tempi di movimentazione, ottenuti per addizione dei tempi elementari di
sollevamento, discesa e del maggior valore di rotazione o di traslazione e la maggiorazione
a forfait di 0,15 min per lapproccio alla fine e in partenza della movimentazione.
Op.2
Tempo Gru Op.1 e
(min) Op. 3
0,6 1 1
0,75 2 2
3
2,06
4 4
6,56
5
7,52
13 Procedura di calcolo del carico di una gru. In sintesi una procedura di analisi del carico
di una gru si sviluppa attraverso i seguenti passi:
a Vengono quantificate le unit di materiali o componenti tecnici (ad esempio gli elementi di
superficie di solaio) da trasportare per mezzo della gru e vengono stimati i tempi unitari di
posa. Il carico della gru viene scomposto calcolando le quantit per ogni gru e per ogni
piano della costruzione;
b Per ogni lotto di lavoro vengono analizzate le opere elementari di cui sono individuati le
quantit ed i tempi unitari. Il criterio di quantificazione estimativo mentre i tempi unitari
sono valutati in relazione alla complessit dellopera da realizzare;
c Per ogni piano della costruzione sono formulate delle ipotesi di studio. Inizialmente si
assume un tasso di saturazione di impiego della gru nella misura del 90% sotto il piano
campagna e del 95% ai livelli superiori per tener conto delle diverse aleatoriet. Lattivit
budgettata tiene conto della complessit dellopera e stima la durata del lavoro effettivo in
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