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Enciclopedia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'enciclopedia un'opera scritta di consultazione che raccoglie e ordina


la sintesi della conoscenza umana in tutti i campi o in un determinato
ambito.[1][2]

Il termine latino rinascimentale encyclopdia deriva dall'espressione


greca di Plutarco (enkyklos paideia), letteralmente
"istruzione circolare", cio completa, in grado di comprendere tutte le
discipline.[2] Tale espressione fu successivamente ripresa in latino da
Quintiliano nella Institutio oratoria[3] e compare nel senso moderno del
termine per la prima volta nelle opere del Cinquecento. Alcuni dei volumi del Brockhaus
Konversations-Lexikon, 1902
Le opere enciclopediche esistono da circa 2000 anni: la pi antica che si
tramandata, la Naturalis historia, fu scritta nel I secolo da Plinio il
Vecchio. L'enciclopedia moderna si evoluta dai dizionari intorno al XVII secolo. Storicamente, alcune
enciclopedie erano contenute in un singolo volume, ma alcune divennero enormi opere in numerosi volumi,
come l'Enciclopedia Britannica o la pi voluminosa, l'Enciclopedia universal ilustrada europeo-americana.[4]
Alcune moderne enciclopedie, come Wikipedia che la pi diffusa,[2] sono elettroniche e liberamente
disponibili.

Indice
1 Storia
1.1 Prime opere enciclopediche
1.2 Settecento
1.3 Ottocento
1.4 Novecento
1.5 Era digitale
1.6 Enciclopedie mondiali congetturali: dal World Brain al World Wide Web
2 Caratteristiche generali
2.1 Enciclopedie generaliste ed enciclopedie specializzate
2.2 Organizzazione dei contenuti
3 Formati
3.1 Enciclopedie digitali
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
8.1 Enciclopedie storiche disponibili online

Storia
Prime opere enciclopediche
L'essere umano ha svolto attivit enciclopedica, intesa come sforzo per
dare forma sistematica alle proprie conoscenze, per gran parte della sua
storia, almeno da quando si affermato il pensiero razionale e
scientifico a scapito delle descrizioni a carattere epico e religioso.
Questo passaggio si individua generalmente nell'antica Grecia.

Spesso si indica in Aristotele il primo enciclopedista, poich egli, oltre a


fondare filosoficamente tutti i rami del sapere, ha anche accumulato
molte informazioni, soprattutto di carattere naturalistico, ma anche
sociale, quale la descrizione delle costituzioni delle citt greche.
Certamente l'opera di Aristotele stata la pi completa della Grecia
classica, tuttavia la strutturazione di tutti i rami del sapere fu il fine al
quale tesero quasi tutti gli altri filosofi antichi.

Fra gli altri autori versatili del mondo greco si deve citare almeno
Eraclide Pontico.

In ambito romano si considera che la prima opera enciclopedica siano i Rappresentazione dell'Inferno
Libri ad Marcum filium di Catone il Censore. L'erudito romano per nell'Hortus Deliciarum
antonomasia fu Marco Terenzio Varrone, le cui opere ebbero carattere
enciclopedico, le Antiquitates e soprattutto i Disciplinarum libri IX, che per la prima volta delineavano la
divisione delle sette arti liberali: tuttavia queste opere sono andate perdute e ne rimangono solo frammenti citati
da altri autori antichi. Perci tra gli enciclopedisti romani il pi importante di fatto Plinio il vecchio (I secolo),
che scrisse la Naturalis historia (lett. "la storia naturale", ma anche "Osservazione della natura"[5]), una
descrizione in trentasette volumi del mondo della natura che rimase estremamente popolare nell'Europa
occidentale per gran parte del Medioevo e fu la base di molte successive enciclopedie. Altri compilatori romani
furono Aulo Cornelio Celso e Gaio Giulio Solino.

Nel periodo medioevale era particolarmente apprezzato organizzare le nozioni: tipiche le raccolte, le summae, i
trsors. Nell'et antica e medioevale tipicamente si concepita la realt come un insieme finito e quindi
interamente descrivibile. solo in epoca moderna che si inizia a pensare al sapere possibile sulla base dei nuovi
metodi di ricerca o pi semplicemente al sapere esistente.

Notevole influsso sul pensiero medievale ebbe il trattato De nuptiis


Philologiae et Mercurii ("Delle nozze della Filologia con Mercurio")
scritto da Marziano Capella in et tardo-romana (IV-V secolo), che, con
la sua classificazione delle sette arti liberali (del "trivio" e del
"quadrivio") costituisce una specie di enciclopedia dell'erudizione
classica.

La prima enciclopedia dell'era cristiana furono le Istituzioni di


Cassiodoro (560) che ispirarono l'Etymologiae o Origines (636) di
Isidoro di Siviglia, la quale divenne l'opera enciclopedica pi influente
dell'alto Medioevo. Queste opere servirono, a loro volta, come base alle
compilazioni redatte intorno all'830 da Rabano Mauro, la pi famosa
delle quali il De universo o De rerum naturis.

Le enciclopedie bizantine erano compendi di notizie relative sia alla


Grecia antica sia a quella bizantina. La Biblioteca del patriarca Fozio I
di Costantinopoli (IX secolo) fu la prima opera bizantina che si potesse
chiamare enciclopedia. Ma la pi importante enciclopedia bizantina
Manoscritto delle Etymologiae di
considerato il lessico Suda, di autore forse omonimo, redatto intorno al
Isidoro di Siviglia
1000. Sotto la Dinastia macedone ci fu un fiorire dell'enciclopedismo
bizantino che port alla stesura di una vera e propria enciclopedia del
sapere agronomico chiamato Geoponica, significativamente attribuito allo stesso imperatore Costantino VII.[6]
Fra le prime enciclopedie dell'Occidente basso medioevale fu il Didascalicon di Ugo di San Vittore. Elaborato
in ambiente monastico, ebbe tuttavia larga diffusione anche nelle scuole cittadine. Questo fatto e la complessit
della tematica presente su questa opera, fanno riflettere sulla simbiosi fra i due poli di cultura (da una parte la
campagna con il monastero, dall'altra la citt con la cattedrale) che talvolta vengono contrapposti in modo
troppo drastico e semplificatorio. L'opera pi importante dell'inizio del basso medioevo fu tuttavia l'Imago
mundi di Onorio Augustodunense, scritta verso il 1110: trattava di geografia, astrologia, astronomia e storia e fu
tradotta in francese, italiano e spagnolo.

Fra le enciclopedie pi popolari del basso Medioevo citiamo il De


rerum naturis (1246) di Thomas de Cantimpr e il De proprietatibus
rerum (1240) di Bartolomeo Anglico che fu tradotto in mantovano
all'inizio del Trecento. Il Liber floridus (1120) di Lambert de Saint-
Omer e l'Hortus deliciarum (1175) di Errada di Landsberg sono famosi
soprattutto per le illustrazioni. L'opera pi ambiziosa e completa di
questo periodo fu tuttavia lo Speculum Majus (1260) di Vincenzo di
Beauvais, con pi di tre milioni di parole. Di pochi anni successiva allo
Speculum Majus la prima enciclopedia in lingua volgare, ovvero Li
livres duo Trsor scritto in francese dal fiorentino Brunetto Latini. Essa
era in effetti una riduzione dello Speculum ad uso delle classi mercantili
che non conoscevano il latino.

Tra le prime raccolte arabo-musulmane del sapere nel Medioevo vi sono


numerose opere onnicomprensive e un certo sviluppo di quelli che oggi
chiamiamo metodo scientifico, metodo storiografico e riferimenti. Tra le
opere da ricordare vi sono l'Enciclopedia dei Fratelli della Purezza (al-
Risla al-Jmia, 52 volumi), d'impianto ismailiteggiante, Lo Speculum Majus di Vincenzo di
un'enciclopedia della scienza di Abu Bakr al-Razi, la prolifica Beauvais
produzione del mutazilita al-Kindi (di circa 270 libri) e due opere di
Avicenna: Il libro della guarigione e Il canone della medicina, il secondo adottato come standard per secoli
nell'insegnamento della medicina anche in Europa. Vanno ricordate inoltre le opere di storia universale (o
sociologia) degli Ashariti, al-Tabari, al-Masd, Ibn Rusta, Ibn al-Athir e Ibn Khaldun, la cui Muqaddima (i
"Prolegomeni" a quella che si proponeva di essere una "storia universale") contiene avvertenze sull'affidabilit
dei resoconti scritti che rimangono applicabili fino ai giorni nostri. Questi studiosi ebbero un'incalcolabile
influenza sui metodi di ricerca e di stesura, dovuti in parte alla pratica islamica dell'isnd che enfatizzava la
fedelt ai resoconti scritti, la verifica delle fonti e l'indagine critica.

L'enorme opera Quattro libri dei Sung, redatta nell'XI secolo sotto la
Dinastia Song (9601279), la raccolta delle prime grandi enciclopedie
cinesi, la quarta delle quali, intitolata Primo guscio di tartaruga
dell'Archivio, composta da 9.4 milioni di ideogrammi raccolti in 1000
volumi. Nella stessa epoca visse il grande scienziato e statista Shen Kuo
(10311095) che nel 1088 scrisse l'enciclopedia Mengxi bitan.

L'imperatore cinese Yongle della dinastia Ming soprintese alla


compilazione dell'Enciclopedia Yongle, una delle pi estese
enciclopedie della storia, che fu completata nel 1408 e comprendeva
oltre 370 milioni di caratteri cinesi in 11.000 volumi manoscritti, dei
Manoscritto facente parte
quali 400 circa sono sopravvissuti fino ad oggi. Sotto la successiva
dinastia Qing l'imperatore Qianlong compose personalmente 40.000
dell'Enciclopedia Yongle (circa 1403),
poesie come parte di una biblioteca di 4,7 milioni di pagine in 4
una delle pi estese opere
divisioni, compresi migliaia di saggi, chiamata lo Siku Quanshu che
enciclopediche della storia.
probabilmente la pi grande collezione di libri della storia. istruttivo
comparare il suo titolo per questo sapere, Guardando le onde in un
Mare Sacro, ad un titolo in stile occidentale per tutta la conoscenza.
nota l'esistenza di opere enciclopediche in Giappone dal IX secolo, sia come imitazione di enciclopedie cinesi
che come opere originali.

Tutti questi libri erano tutti copiati a mano e pertanto erano estremamente costosi. Conseguentemente erano
scarsamente diffusi, generalmente appartenevano ad istituzioni: sovrani, cattedrali, conventi, monasteri. Di qui
derivava anche la loro impostazione: erano scritti generalmente per coloro che dovevano estenderne il sapere,
piuttosto che per coloro che le dovevano consultare (con qualche eccezione nel campo della medicina).

Nel Rinascimento vennero introdotti due cambiamenti che avvicinarono molto le enciclopedie a quelle
attualmente conosciute. Innanzitutto l'introduzione della stampa permise una diffusione assai maggiore. In
particolare ogni intellettuale adesso poteva possedere una copia personale.

La prima enciclopedia rinascimentale spesso considerata De expetendis et fugiendis rebus di Giorgio Valla,
pubblicata postuma nel 1501 dalla tipografia di Aldo Manuzio, in cui l'autore non si limit a compilare nozioni
desunte dai suoi studi e ripartite in trattazioni sistematiche, ma inser anche numerose traduzioni da opere
antiche. Dei 49 libri dell'opera, 19 trattavano di matematica. L'opera era organizzata secondo lo schema delle
arti liberali, integrato da alcune altre discipline.[7]

La Margarita philosophica scritta dal certosino tedesco Gregor Reisch e stampata nel 1503, era una tipica
enciclopedia rinascimentale, ordinata secondo il modello delle sette arti liberali. Probabilmente fu la prima
enciclopedia espressamente concepita per essere stampata.

Nei successivi due secoli vennero pubblicate molte altre opere di


compilazione erudita. Alcune di esse portavano, per la prima volta - e
questo il secondo cambiamento - il titolo di Enciclopedia. Questo
termine era stato coniato dagli umanisti per significare l'insieme
completo delle conoscenze. In realt si trattava di un lettura errata delle
loro copie dei testi di Plinio e soprattutto di Quintiliano, che univa le
due parole greche enkyklios paideia in una sola. La prima opera con
questo titolo la Encyclopedia orbisque doctrinarum, hoc est omnium
artium, scientiarum, ipsius philosophiae index ac divisio scritta da
Giovanni Aventino nel 1517, seguita dalle Lucubrationes vel potius
absolutissima kyklopaideia di Joachimus Fortius Ringelbergius del 1541
e dalla Encyclopedia seu orbis disciplinarum tam sacrarum quam
prophanarum epistemon di Pavao Skali del 1559.

Tuttavia la pi completa enciclopedia del Rinascimento considerata la


Encyclopaedia septem tomis distincta in sette volumi pubblicata nel
1630 da Johann Heinrich Alsted.

In ambito britannico il medico e filosofo inglese sir Thomas Browne


utilizz specificamente il termine encyclopaedia nel 1646 nella
Frontespizio del Lexicon Universale prefazione al lettore per descrivere la sua opera Pseudodoxia Epidemica
o Errori volgari, una serie di confutazioni di errori comuni della sua
epoca. Browne struttur la sua enciclopedia sullo schema collaudato di
quelle del Rinascimento, la cosiddetta "scala della creazione", che ascende una scala gerarchica attraverso il
mondo minerale, vegetale, animale, umano, planetario e cosmologico. Il compendio di Browne pass attraverso
non meno di cinque edizioni, ognuna rivista e incrementata; l'ultima edizione apparve nel 1672. Le
Pseudodoxia Epidemica furono tradotte in francese, olandese, tedesco e latino.

Spesso viene considerata quale ultima enciclopedia umanistica il Lexicon Universale di Johann Jacob Hofmann
pubblicato in due edizioni, la prima nel 1677 e la seconda nel 1698. Si tratta in effetti di un'opera a cavallo di
due epoche, in quanto da un lato ancora scritta in latino, dall'altro segue gi l'ordine alfabetico.

Settecento
L'ultimo passaggio verso la forma delle enciclopedie come le
conosciamo oggi fu l'affermazione della organizzazione degli argomenti
secondo l'ordine alfabetico. In questo senso le enciclopedie del
Settecento non derivarono direttamente da quelle rinascimentali, che
seguivano ancora un ordinamento per materie (come le sette arti liberali
o la "scala della creazione"). Le enciclopedie moderne furono piuttosto
lo sviluppo e l'ampliamento dei dizionari specialistici, scritti in lingua
moderna a partire dalla fine del Seicento, e destinati ad un pubblico
meno colto di quello delle enciclopedie. Queste opere avevano la forma
e il nome di dizionari. In realt esse approfondivano le voci ad un
livello che poteremmo definire di un "dizionario enciclopedico".

Le grand dictionaire historique di Louis Morri fu pubblicato nel 1674.


Nel 1690 apparve postumo a Rotterdam il Dictionnaire universel des
arts et des sciences di Antoine Furetire. Sette anni dopo fu edito il
Dictionnaire historique et critique di Pierre Bayle. Nel 1704 l'inglese
John Harris pubblic il Lexicon technicum in lingua inglese, nel quale
non si spiegavano solo i termini utilizzati nelle arti e nelle scienze, ma
anche le stesse arti e scienze. Isaac Newton vi contribu con il suo unico
testo pubblicato relativo alla chimica. Nel 1721 apparve l'Allgemeines
Frontespizio de Le grand Dictionnaire
lexikon der Knste und Wienschaften di Johann Theodor Jablonski.
historique, di Morri
Nel corso del Settecento inizi a sentirsi l'esigenza di grandi opere in
varie decine di volumi che potessero descrivere tutto il sapere. Quasi tutte ripresero il titolo rinascimentale di
Enciclopedia.

La prima enciclopedia generale a stampa ordinata alfabeticamente apparve all'inizio del Settecento. Si trattava
della Biblioteca universale sacro-profana del francescano Vincenzo Maria Coronelli, di cui furono pubblicati (a
Venezia) solo i primi sette dei ben 45 volumi progettati. Di tale opera non rimangono che alcuni volumi sparsi
nelle biblioteche europee. Analogamente fra il 1731 e il 1750 vide la luce il Groes vollstndiges
Universallexikon aller Knste und Wienschaften in 64 volumi, attribuito a Johann Heinrich Zedler. Queste due
opere, tuttavia, non furono molto originali.

Maggiore successo ebbe la Cyclopaedia (o Dizionario universale delle arti e delle scienze) pubblicata da
Ephraim Chambers nel 1728. Si trattava di un dizionario enciclopedico in due volumi. Tuttavia, esso conteneva
un'ampia gamma di voci, era organizzato alfabeticamente, si affidava al contributo di molti autori e
comprendeva l'innovazione di inserire riferimenti incrociati tra le sezioni all'interno delle voci. Per questo
Chambers considerato il padre dell'enciclopedia moderna. La Cyclopedia divenne il modello di ogni
successiva enciclopedia, in quanto fu tradotta e imitata. La traduzione italiana apparve a Venezia nel 1749.

Strette, seppure prudenti, furono le relazioni del movimento enciclopedico con l'Illuminismo, con lo spirito di
apertura alla conoscenza, all'istruzione, alla consapevolezza della variet e relativit dei punti di vista, pur
nell'universalit della ragione e della natura umana.

Inizialmente era stato concepito come traduzione francese del lavoro di Chambers anche il Dizionario
ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, universalmente noto come Encyclopdie, pubblicato a Parigi a
partire dal 1751. Quest'opera certamente la pi nota e importante delle prime enciclopedie, notevole per la sua
vastit, per la qualit di alcuni contributi e soprattutto per il suo impatto politico e culturale negli anni che
condussero alla Rivoluzione francese. L'ambizioso progetto era stato affidato a Denis Diderot con la
collaborazione dei pi prestigiosi intellettuali del tempo (Voltaire, d'Alembert, Rousseau, Quesnay ecc.);
tuttavia l'opera, accanto ai contributi dei maggiori pensatori francesi dell'epoca, dedicava molto spazio alle
informazioni di tipo tecnico, relative alle diverse attivit produttive.

L'Encyclopdie, edita da d'Alembert e Diderot, fu pubblicata in 17 volumi di voci (distribuiti dal 1751 al 1765)
e 11 volumi di illustrazioni (distribuiti dal 1762 al 1772). Cinque volumi di materiale supplementare e due
volumi d'indici, sotto la supervisione di altri editori, furono distribuiti dal 1776 al 1780 da Charles-Joseph
Panckoucke di Parigi. Dell'Encyclopdie furono successivamente
stampate altre quattro edizioni, di cui due in Italia: quella del 1758-1776
a Lucca e quella del 1770-1778 a Livorno.

L'Encyclopdie a sua volta ispir la Encyclopdia Britannica, che ebbe


inizi modesti a Edimburgo: la prima edizione, distribuita tra il 1768 e il
1771, era composta di appena tre volumi completati affrettatamente
A-B, C-L e M-Z per un totale di 2391 pagine. Nel 1797, quando fu
completata la terza edizione, era stata espansa a 18 volumi che si
occupavano di un'ampia gamma di argomenti, con voci fornite da un
insieme di autorit nel loro campo.

Il Brockhaus Konversations-Lexikon fu pubblicato a Lipsia dal 1796 al


1808 in 6 volumi. Parallelamente ad altre enciclopedie del XVIII
secolo, l'ambito fu espanso oltre quello delle precedenti pubblicazioni,
nello sforzo di essere onnicomprensivo. Ma l'opera non era intesa per un
uso scientifico, bens per divulgare i risultati delle ricerche e delle
scoperte in una forma semplice e popolare senza eccessivi dettagli.
Questo formato, in contrasto con quello dell'Encyclopdia Britannica,
fu ampiamente imitato da successive enciclopedie del XIX secolo in
Frontespizio della prima edizione Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna, in Italia e in altri
dell'Encyclopdie paesi. Delle enciclopedie che ebbero una certa influenza tra la fine del
XVIII secolo e l'inizio del XIX, l'enciclopedia Brockhaus forse la pi
simile, nella forma, alle enciclopedie moderne.

Ottocento

I primi anni del XIX secolo videro il fiorire di enciclopedie pubblicate


in Europa e in America. In Francia non fu ripubblicata l'Encyclopdie. Il
suo posto fu riempito prima dall'Encyclopdie Mthodique ordinata per
materie in 157 volumi pi 53 di tavole, edita dallo stesso Panckoucke
fra il 1782 e il 1832, e poi dalla Encyclopdie moderne. Dictionnaire
abreg des sciences, des lettres, des arts, de l'industrie, de l'agriculture
Il Meyers Konversations-Lexikon, et du commerce in 30 volumi pubblicata dall'editore Firmin Didot di
1885 Parigi nel 1853. In Germania fra il 1839 e il 1855 apparve Das groe
Conversations-Lexicon fr die gebildeten Stnde in 52 volumi curata da
Joseph Meyer di Gotha, che rimasta l'enciclopedia pi prestigiosa in tedesco. In Inghilterra la Rees's
Cyclopdia in 39 volumi (Londra e Filadelfia 18021819) conteneva una mole di informazioni riguardanti la
rivoluzione industriale e scientifica dell'epoca. Una caratteristica di queste pubblicazioni era l'alta qualit delle
illustrazioni fatte da incisori e disegnatori specializzati.

Il Grand dictionnaire universel du XIXe sicle in 17 volumi e i suoi


supplementi furono pubblicati in Francia da Pierre Larousse fra il 1866
e il 1890. La casa editrice Larousse sarebbe rimasta la pi famosa casa
editrice francese di opere enciclopediche. Fra il 1898 e il 1907 vide la
luce il Nouveau Larousse illustr. Fra il 1960 e il 1964 usc il Grand
Larousse Encyclopdique in 10 volumi. e infine nel 1971-1978 uscita
la Grande Encyclopdie Larousse in 21 volumi.
Nouveau Larousse illustr
Accanto a queste grandi opere, la crescita dell'educazione popolare e gli
Istituti Industriali, spinti dalla Societ per la Diffusione della
Conoscenza Utile, portarono alla produzione della Penny Cyclopdia (1833-1846) che, come il suo titolo
suggerisce, fu distribuita in numeri settimanali al costo di un penny come un giornale. Questo modello delle
enciclopedie a dispense, accessibile ai ceti medio-bassi, fu imitato in tutta Europa. In Italia l'enciclopedia di
questo tipo che ebbe maggiore diffusione fu l'Enciclopedia Popolare Sonzogno pubblicata a cavallo fra Otto- e
Novecento.

A met dell'Ottocento il numero delle enciclopedie aument nettamente, in quanto nelle maggiori lingue
cominciarono ad apparire nuove opere in concorrenza fra di loro e di diversi formati. Inoltre iniziarono ad
essere pubblicate enciclopedie anche in altre lingue. In proposito si possono citare l'Enciclopedia moderna
pubblicata a Madrid nel 1851-1855 in 37 volumi; il Winkler Prins in olandese del 1870-1882; il Nordisk
familjebok in lingua svedese edito nel 1876-1899 che era costituito da 20 volumi; il Salmonsens
Konversationsleksikon in danese del 1893-1907 in 26 volumi; e infine il Dizionario Enciclopedico Brockhaus
ed Efron in ben 86 volumi, pubblicato fra il 1890 e il 1907 in russo.

Novecento

Nel 1911 fu pubblicata l'undicesima edizione dell'Enciclopedia


Britannica, che viene generalmente considerata la migliore edizione di
questa longeva enciclopedia. Questa edizione ha anche segnato il
passaggio della redazione da Edimburgo a Chicago.

Nel frattempo la casa editrice Espasa di Barcellona aveva iniziato la


pubblicazione della sua Enciclopedia universal ilustrada europeo-
americana (1908-1930). Essa si compone di 70 volumi pi numerose
appendici di aggiornamento e indici. Tuttora ristampata, si vanta di
essere la pi estesa enciclopedia moderna e rimane l'enciclopedia di
riferimento in lingua spagnola. Tre volumi dell'"Espasa".

Nel 1917 venne pubblicata a Chicago la prima edizione della World Book Encyclopedia. Attualmente questa
enciclopedia, molto popolare nei paesi anglosassoni, conta 22 volumi ed secondo l'editore l'enciclopedia su
carta pi venduta al mondo. Nel 1961 venne pubblicata un'edizione per non vedenti in caratteri Braille.

La Grande enciclopedia sovietica pubblicata a partire dal 1926 in tre distinte edizioni, rispettivamente di 65, 50
e 30 volumi, rappresent l'enciclopedia di riferimento del mondo marxista e fu perci tradotta anche in inglese
e greco.

Nello stesso periodo in Italia si inizi a pensare alla creazione di un'enciclopedia universale, sul modello di
quelle inglesi e francesi, ma i primi tentativi non furono coronati da successo. Nel 1925 fu fondato a Roma
l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana intitolato a Giovanni Treccani per la realizzazione dell'Enciclopedia Italiana
di scienze, lettere ed arti; il filosofo Giovanni Gentile fu nominato direttore scientifico e si dedic ad invitare e
coordinare studiosi italiani di tutti i campi e di tutti gli orientamenti per la realizzazione dell'opera. Numerosi e
importanti furono i contributi, tra tutti si ricordano Enrico Fermi per la fisica e Guglielmo Marconi per le
telecomunicazioni; quest'ultimo nel 1933 assunse la presidenza dell'Istituto Treccani. La prima edizione
dell'opera fu completata, a livello redazionale, nel 1937. Le voci dell'Enciclopedia furono pubblicate negli
opuscoli della Biblioteca della Enciclopedia Italiana tra il 1932 e il 1943.

Altra opera di particolare rilievo in Italia fu quella della casa editrice UTET, che nel periodo 1933-'39 pubblic
il Grande Dizionario Enciclopedico, fondato dal prof. Pietro Fedele, pubblicata inizialmente in dieci volumi e
periodicamente aggiornata fino alla quarta edizione (1984-'91).

Nel 1936 apparve la Enciclopedia Bompiani in due volumi, che divenne la pi popolare enciclopedia italiana
per famiglie per alcuni decenni. E che nelle edizioni del dopoguerra aument gradualmente di dimensioni.

Fra il 1935 e il 1960 venne pubblicata a Lisbona e Rio de Janeiro la Grande enciclopdia portuguesa e
brasileira in 40 volumi, che rimane la maggior enciclopedia in lingua portoghese.

Nel 1962 nacque la Wielka Encyklopedia PWN. A partire dal 2001 uscita la nuova edizione post-comunista,
che rappresenta tuttora la enciclopedia di riferimento in polacco.
Negli anni sessanta il raggiunto benessere da parte della maggioranza
degli italiani e l'espansione dell'obbligo scolastico alla scuola media
ampliarono grandemente il mercato delle enciclopedie. In particolare
ritornarono in voga le enciclopedie a fascicoli, ora indirizzate
soprattutto ai ragazzi in et scolare, fra le quali la pi famosa fu
Conoscere pubblicata dalla Fratelli Fabbri Editori. Nel 1962 nacquero
anche le Garzantine, che rappresentarono un nuovo modello di
enciclopedia per famiglia, tuttora popolare. Nello stesso anno inizi
anche la pubblicazione dell'Enciclopedia Universo in 12 volumi a cura
dell'Istituto Geografico De Agostini. La Rizzoli tradusse e integr tra il
1966 e il 1970 l'enciclopedia francese della Larousse, venduta sempre a
fascicoli o in abbonamento, come Rizzoli-Larousse, fino al 2000. Tale
enciclopedia fu edita dal 1998 al 2003 anche in formato CD-ROM. 15 edizione dell'Encyclopaedia
Britannica divisa in Micropdia
Alla fine degli anni settanta nacquero, invece, due opere che avevano
(dorso rosso) e Macropdia (dorso
l'ambizione di rappresentare un'alternativa all'Enciclopedia Treccani,
scuro).
sentita come ormai obsoleta da molti intellettuali: la Enciclopedia
Einaudi del 1977 in 15 volumi, costruita per monografie intorno a
poche parole chiave, e la Enciclopedia Europea Garzanti del 1979 in 12 volumi.

Negli stessi anni in Francia si sent il bisogno di un'enciclopedia che competesse con le maggiori enciclopedie
mondiali, in particolare con la Britannica. E proprio con una compartecipazione di questa istituzione fra il 1968
e il 1975 venne pubblicata la Encyclopdia Universalis in francese, la cui edizione pi aggiornata, la sesta,
quella del 2009 in 30 volumi.

Nel corso del Novecento si sono inoltre affermate molte autorevoli enciclopedie relative a particolari ambiti
culturali. Fra le pi famose si possono citare la Catholic Encyclopedia, la Encyclopaedia Judaica, la
Encyclopdia of Islam e la Realencyclopdie der classischen Altertumswissenschaft curata da Pauly-Wissowa.

Le enciclopedie sono essenzialmente derivate da materiale gi esistente e, particolarmente nel XIX secolo,
erano comuni tra gli editori gli atti di plagio indiscriminato. Le moderne enciclopedie non sono tuttavia meri
compendi di sempre maggiori dimensioni, che includono tutto ci che venuto prima: per fare spazio agli
argomenti moderni, doveva essere regolarmente scartato del materiale prezioso per un uso storico, quantomeno
prima dell'avvento delle enciclopedie digitali e in particolare quelle sul web, che non dipendono da un supporto
fisico per la distribuzione. Inoltre le opinioni e la visione del mondo di una particolare generazione pu essere
osservata nel modo di scrivere un'enciclopedia in un determinato momento storico; per queste ragioni le
vecchie enciclopedie sono un'utile fonte di informazioni storiche, in particolare per registrare i cambiamenti nel
campo scientifico e tecnologico.

Era digitale

L'introduzione della tecnologia digitale - l'inizio dell'era digitale negli anni settanta - comport un
ammodernamento delle tecniche di composizione e stampa, ma non rivoluzion immediatamente il settore delle
enciclopedie, che continuarono a essere stampate e distribuite su carta per i due decenni successivi. Per
modificare radicalmente il medium fu necessario attendere che i personal computer si fossero diffusi e che le
memorie di massa si fossero evolute fino a produrre un supporto abbastanza capiente da contenere l'ingente
quantit di dati costituita da una enciclopedia, notevolmente maggiore quando al testo vengono associate
immagini e contenuti multimediali come brani audio e video.

Fu infatti solo negli anni novanta del XX secolo che si iniziarono a pubblicare enciclopedie generaliste su CD-
ROM (una tecnologia introdotta negli anni ottanta) da utilizzare con i personal computer casalinghi. L'edizione
digitale dell'enciclopedia Grolier fu pioniera,[2] mentre la Encarta della Microsoft stata il prodotto pi
importante e tipico di questa nuova tendenza, in quanto non aveva una edizione stampata. Le voci erano
arricchite con contenuti multimediali audio e video cos come con numerose immagini di alta qualit. Dello
stesso tipo l'enciclopedia multimediale Omnia De Agostini, in varie edizioni, suddivisa a seconda delle aree
tematiche.

Un singolo CD-ROM non era tuttavia sufficientemente capiente per contenere i 12-20 volumi di una
tradizionale enciclopedia generalista, incluse le immagini. Questo comport inizialmente la necessit, da parte
degli editori, di selezionare i contenuti da distribuire nell'edizione digitale rispetto a quella cartacea, in modo da
fare spazio anche a immagini e contenuti multimediali, o in alternativa di distribuire l'enciclopedia su numerosi
CD-ROM. La sostituzione del CD-ROM con il pi capiente DVD-ROM come supporto permise in parte di
superare il problema, ma stato solo con la diffusione delle enciclopedie online che venne risolto
definitivamente il problema dello spazio per lo stoccaggio dei dati, grazie alla diffusione del World Wide Web a
partire dalla met degli anni novanta.

Agli inizi del XXI secolo dunque un numero crescente di enciclopedie sono state rese fruibili anche per la
consultazione on-line, che in genere veniva resa disponibile all'utente dietro registrazione e pagamento di un
abbonamento. Negli anni successivi quasi tutte le maggiori enciclopedie smisero di essere pubblicate su carta.

Contrariamente a quanto era sempre accaduto nelle enciclopedie tradizionali, compilate da un certo numero di
scrittori a contratto in genere persone con una cultura accademica la natura interattiva di Internet ha
permesso nel primo decennio del XXI secolo la creazione di progetti quali Wikipedia, Everything2 e Open Site,
detti "open content" - basati sul crowdsourcing, sulla collaborazione spontanea di un gran numero di utenti -
che permettono a chiunque di espandere, rimuovere o modificare il loro contenuto. Wikipedia la pi grande
enciclopedia mai scritta, nata nel 2001 ha prodotto oltre 30 milioni di voci (aprile 2014) in pi di 280 lingue[8]
il cui contenuto pubblicato sotto una licenza copyleft, che ne consente la distribuzione e il riutilizzo a
chiunque e per qualsiasi scopo. Le voci di Wikipedia tuttavia non sono necessariamente sottoposte a revisione
da parte di esperti e molte voci, in effetti, possono risultare banali o contenere errori di varia natura. Dubbi
legittimi sono stati sollevati riguardo l'accuratezza delle informazioni raccolte in generale mediante progetti
open source, anche se nel 2005 la rivista scientifica Nature ha effettuato uno studio comparativo[9][10] tra voci
scientifiche di Wikipedia e dell'Enciclopedia Britannica, in cui si rilevava un'analoga quantit di errori.[11]

Nonostante queste critiche, la gratuit e facilit di consultazione delle enciclopedie open content, oltre al loro
incessante aggiornamento, ha quasi completamente fatto uscire dal mercato le enciclopedie informatiche a
pagamento, fra cui anche Encarta, la cui ultima edizione risale al 2009, e la stessa Omnia la cui ultima edizione
risale del 2010.

Enciclopedie mondiali congetturali: dal World Brain al World Wide Web

Gi prima dell'avvento dell'informatica e di Internet, alcuni ipotizzarono che attraverso l'uso di nuove
tecnologie si sarebbe potuta migliorare la diffusione della conoscenza creando nuove forme di enciclopedia.
Tali idee rimasero in larga parte congetturali, ma ebbero una certa influenza.

Nel periodo tra la prima e seconda guerra mondiale, l'enciclopedia divenne un popolare strumento educativo.
Nel campo culturale dell'internazionalismo, il pioniere della documentazione Paul Otlet ridefin l'enciclopedia
come un prodotto documentario e "multimediale".[12] Dagli inizi del Novecento Otlet lavor con l'ingegnere
Robert Goldschmidt alla memorizzazione dei dati bibliografici su microfilm (tecnica allora nota come
"microfotografia"); alla fine del 1920 tent con dei colleghi di creare una nuova forma di enciclopedia
interamente stampata su microfilm, l'Encyclopedia Universalis Mundaneum.[13]

A partire dal 1936 un altro internazionalista, lo scrittore britannico H. G. Wells - rimasto noto per le sue opere
di anticipazione scientifica a sfondo sociale - svilupp l'idea di una nuova forma di enciclopedia: un "cervello
mondiale" (World Brain), cui dedic un libro nel 1938. Nelle idee di Wells, si trattava di nuova "enciclopedia
mondiale", libera, sintetica, autorevole, permanente, che avrebbe aiutato i cittadini del mondo a fare il miglior
uso delle risorse informative universali e reso il miglior contributo alla pace tra le nazioni. Uno degli obiettivi
del congresso mondiale della documentazione universale, tenutosi a
Parigi nel 1937, fu proprio quello di discutere le idee di Wells sul
cervello mondiale e i loro metodi di attuazione.[14]

Vannevar Bush, nel suo fondamentale saggio As We May Think del


1945,[15] propose di creare una innovativa macchina ipertestuale, il
Memex, affermando inoltre che "appariranno forme totalmente nuove di
enciclopedia, gi confezionate con una rete di percorsi associativi che le
attraversano, pronte per essere immesse nel memex e ivi potenziate."

Bush, come prima di lui Otlet e Wells, ipotizzava di utilizzare i


microfilm (la tecnologia pi avanzata all'epoca per immagazzinare
informazioni), ma nessuno dei tre pot vedere realizzate le sue idee.

Nel 1962, Arthur C. Clarke previde che la costruzione di quello che


Wells aveva chiamato il "Cervello mondiale" si sarebbe svolta in due
fasi, la prima delle quali sarebbe stata costruzione della "Biblioteca
mondiale" (World Library), che fondamentalmente il concetto di Wells
di un'enciclopedia universale accessibile a tutti da casa propria su World Brain di H. G. Wells. Prima
terminali computerizzati; Clarke predisse che questa fase si sarebbe edizione, edita da Methuen & Co Ltd,
instaurata (almeno nei paesi sviluppati) entro il 2000; la seconda fase Londra, 1938.
sarebbe stata la creazione di un supercomputer dotato di un'avanzata
intelligenza artificiale (entro il 2100).[16]

Alcuni autori di fantascienza hanno immaginato in varie forme la creazione di un'enciclopedia universale che
raccogliesse le conoscenze e il sapere di una futura civilt (umana o aliena) estesa su tutta la galassia, a partire
appunto dall'Enciclopedia galattica di Isaac Asimov nei romanzi del ciclo della Fondazione, pubblicati dal
1951.

Negli anni novanta alcuni studiosi hanno visto il nascente World Wide Web come un'estensione del "cervello
mondiale" a cui gli individui possono accedere tramite i personal computer,[17] o lo sviluppo stesso del Web in
un cervello globale. Richard Stallman nel 1999 dichiar che "Il World Wide Web ha le potenzialit per
svilupparsi in un'enciclopedia universale che copra tutti i campi della conoscenza",[18] influenzando in seguito
Nupedia, un progetto di enciclopedia online del 2000 da cui nacque l'anno successivo Wikipedia.

Caratteristiche generali
L'illuminista francese Denis Diderot afferm che lo scopo dell'enciclopedia :

[...] raccogliere le conoscenze sparse sulla faccia della terra, esporne ai nostri contemporanei il sistema
generale e trasmetterle ai posteri, affinch l'opera dei secoli passati non sia stata inutile per i secoli a venire;
affinch i nostri nipoti, resi pi istruiti, diventino nello stesso tempo pi virtuosi e felici; e affinch noi non
dobbiamo morire senza aver ben meritato del genere umano.
(Diderot [19])

Le enciclopedie sono divise in voci, o lemmi, cui si accede solitamente in ordine alfabetico. Le voci di una
enciclopedia sono pi lunghe e pi dettagliate di quelle dei dizionari;[20] a differenza delle voci di un dizionario,
che si concentrano sulle informazioni linguistiche sui termini, le voci di una enciclopedia si concentrano in
genere su cose e concetti per illustrare il soggetto che d il nome alla voce.[21][22][23][24]

Gli elementi cardinali che definiscono i caratteri di un'enciclopedia sono quattro:

la specificit e la settorialit degli argomenti trattati;


la loro intertestualizzazione;
il metodo d'organizzazione;
i criteri di redazione delle voci.

Enciclopedie generaliste ed enciclopedie specializzate

Le enciclopedie possono distinguersi in "generaliste" (o "universali"), contenenti voci di differenti e


innumerevoli campi d'interesse (l'Enciclopedia Treccani e l'Enciclopedia Britannica sono tra gli esempi pi
noti), rivolte al pubblico pi vasto, o possono essere specializzate in un unico campo di interesse, cos come
un'enciclopedia medica, scientifica o filosofica. Ci sono anche enciclopedie che coprono una grande variet di
argomenti e aspetti di una data cultura con una prospettiva oggettiva del gruppo etnico, politico o religioso,
come la Grande enciclopedia sovietica, la Jewish Encyclopedia o la Catholic Encyclopedia.

Le opere enciclopediche hanno lo scopo di trasmettere le conoscenze


pi significative accumulate in relazione al soggetto in questione. Opere
di questo tipo sono state pianificate e sono state tentate nel corso di
maggior parte della storia umana, ma il termine enciclopedia stato
usato per la prima volta solo nel XVI secolo. Le prime enciclopedie
generaliste che sono riuscite a essere sia autorevoli sia esaustive nella
trattazione apparvero nel XVIII secolo. Ogni opera enciclopedica ,
chiaramente, una versione sintetizzata di tutta la conoscenza, e le opere
variano per vastit e per approfondimento. Il pubblico di destinazione Trafiletto pubblicitario
pu influenzare la trattazione: un'enciclopedia pensata per bambini, ad dell'Enciclopedia Britannica (1913).
esempio, sar pi ridotta di una per gli adulti.

Organizzazione dei contenuti

La disposizione sistematica del materiale essenziale per rendere l'enciclopedia uno strumento di consultazione
fruibile. Storicamente, si sono distinti due metodi di allestire le enciclopedie cartacee: il metodo alfabetico, che
consiste in voci distinte, organizzate in base all'ordine alfabetico, o la disposizione in categorie ordinate
gerarchicamente. Il primo metodo quello a tutt'oggi maggiormente utilizzato, anche se la fluidit dei media
elettronici consente delle possibilit di ricerca, rinvio e indicizzazione prima inimmaginabili. L'epigrafe di
Orazio sulla prima di copertina della Encyclopdie del XVIII secolo trasmette efficacemente l'importanza della
struttura di un'enciclopedia: '"Che grazia possono aggiungere agli argomenti banali il potere dell'ordine e del
collegamento."

Le enciclopedie moderne sono in genere dotate di un indice analitico (come la Encyclopdia Britannica
Eleventh Edition) per facilitare la ricerca dei contenuti.

L'attuale multimedialit ha esercitato una crescente influenza nella raccolta, verifica, sintesi e presentazione di
ogni genere di informazione. Progetti come Wikipedia (gratuita) e Encarta (a pagamento) sono esempi di nuove
forme di enciclopedia, che rendono il reperimento di informazioni pi semplice e immediato.

L'enciclopedia, per come la conosciamo oggi, si sviluppata dal dizionario nel corso del XVIII secolo. Un
dizionario si concentra in primo luogo sulle parole e sulle loro definizioni e solitamente fornisce poche
informazioni sul contesto in cui esse vengono usate e su come esse entrino in contatto con altri settori del
sapere. Tuttavia alcune opere che hanno nel titolo "dizionario" in pratica risultano spesso pi simili ad
un'enciclopedia, specialmente quelle che trattano ambiti settoriali.

Le enciclopedie spesso contengono anche numerose illustrazioni e carte geografiche, oltre che bibliografie e
statistiche.

Formati
Enciclopedie digitali
La struttura di un'enciclopedia e il suo essere in naturale evoluzione sono propriet particolarmente adatte a un
formato per computer, fruibile su supporti di memorizzazione locale o in rete; di conseguenza tutte le maggiori
enciclopedie stampate hanno adottato questo metodo di distribuzione entro la fine del XX secolo. Tali
pubblicazioni (basate prima su supporti CD-ROM e poi su DVD) hanno il vantaggio di essere prodotte a basso
costo ed essere facilmente trasportabili; al contrario della forma stampata in genere includono contenuti
multimediali, quali animazioni, registrazioni audio e registrazioni video. Un altro significativo beneficio di
questa nuova forma costituito dai collegamenti ipertestuali tra voci concettualmente legate tra loro, il che
permette di rendere assai pi rapida la consultazione. Le enciclopedie consultabili in rete hanno tutti questi
vantaggi, con quello aggiuntivo di essere (potenzialmente) dinamiche: nuove informazioni possono essere
mostrate quasi immediatamente, piuttosto che dover attendere la successiva pubblicazione su un supporto
fisico.

Per fornire aggiornamenti tra le nuove edizioni numerose enciclopedie su carta pubblicavano tradizionalmente
dei supplementi annuali, come soluzione parziale al problema del mantenersi aggiornate, ma questo metodo
richiedeva ovviamente al lettore lo sforzo aggiuntivo di verificare le voci sia sui volumi originali che sui
supplementi annuali. Alcune enciclopedie basate su formato digitale e consultabili attraverso un personal
computer offrono la possibilit di aggiornamenti online, sulla base di una registrazione a pagamento; in questo
caso gli aggiornamenti sono integrati con il contenuto gi disponibile.

L'informazione in un'enciclopedia stampata necessita di una qualche forma di struttura indicizzata.


Tradizionalmente il metodo impiegato quello di presentare le informazioni ordinate alfabeticamente secondo
il titolo della voce. Tuttavia, con l'avvento dei formati dinamici digitali, la necessit di imporre una struttura
predeterminata teoricamente venuta meno. Nondimeno, la maggior parte delle enciclopedie in formato
digitale offre un insieme di strategie di organizzazione delle voci, ad esempio per area di categorizzazione
dell'oggetto o per ordine alfabetico.

Note

1. ^ Encyclopedia., library.rcc.edu. (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2007). Glossary of Library Terms. Riverside City
College, Digital Library/Learning Resource Center . Retrieved on: November 17, 2007.
2. ^ a b c d Enciclopedia, in Treccani.it Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 201 1.
3. ^ (http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A2007.01.0060%3Aboo k%3D
1%3Achapter%3D10%3Asection%3D1), Quintiliano, Institutio Oratoria, 1.10.1, traduzione inglese sul Perseus project
4. ^ Libro Guinness dei record, pag. 110, 1986 edizione in spagnolo, Ed. Maeva, ISBN 84-86478-00-6. La cinese Great
General Encyclopediadi Yung-lo ta tien (1403-1408) conserva solo 370 dei suoi 22.937 capitoli e la 15ma edizione
dell'Enciclopedia Britannica elencata come "la pi vasta ("ms amplia") enciclopedia esistente" con 43.000.000
parole.
5. ^ Valore originale del termine greco, (histora), che vale "ispezione [visiva]", "ricerca ", "indagine". Condivide
la stessa radice del perfetto oda ("conosco"), legato a sua volta alla nozione del "vedere".
6. ^ http://www.reference-global.com/doi/abs/10.1515/byzs.1990.83.1.1
7. ^ I libri Matematici del De expetendis rebus di Gior gio Valla (http://www.dm.unipi.it/~tucci/introduzione_DER.html)
8. ^ Sul piano globale la paginahttp://meta.wikimedia.org/wiki/List_of_Wikipedias il 1 aprile 2014 segnala che in 287
lingue diverse Wikipedia rende disponibili nel complesso oltre 31.338.305 voci e ha oltre 45 .729.386 utenti registrati.
Inoltre segnala che vi sono 9 edizioni con pi di 1 milione di voci e 52 con pi di 100.000 voci, 126 con pi di 10.000
voci.
9. ^ http://www.nature.com/nature/journal/v438/n7070/full/438900a.html
10. ^ Study: Wikipedia as accurate as Britannica - CNET News(http://news.cnet.com/2100-1038_3-5997332.html)
11. ^ Una media di 2,92 errori per voce sulla Britannica e di 3,86 su W ikipedia.
12. ^ Project MUSE - Internationalist Utopias of V isual Education: The Graphic and Scenographi c Transformation of the
Universal Encyclopaedia in the Work of Paul Otlet, Patrick Gedd...(https://muse.jhu.edu/login?auth=0&type=summary
&url=/journals/perspectives_on_science/v019/19.1.van-acker .html)
13. ^ Google Cultural Institute(https://www.google.com/culturalinstitute/u/0/exhibit/les-origines-de-l-internet-en-europe/Q
Q-RRh0A?hl=fr&position=0%2C81)
14. ^ Documentation Congress Step toward Making 'World Brain', in The Science News-Letter, vol. 32, n 861, 9 ottobre
1937, pp. 2289, DOI:10.2307/3913334. URL consultato l'11 ottobre 2011.
15. ^ Vannevar Bush, As We May Think (http://www.theatlantic.com/doc/194507/bush), The Atlantic Monthly, luglio 1945.
16. ^ Arthur C. Clarke, Profiles of the Future, 1962.
17. ^ Brian R. Gaines, Convergence to the Information Highway, in Proceedings of the WebNet Conference, San Francisco,
1996. URL consultato il 7 novembre 2009.
18. ^ Richard Stallman, L'Enciclopedia Universale Libera e le risorse per l'appr endimento, 1999.
19. ^ Denis Diderot e Jean le Rond d'AlembertEncyclopdie. (http://quod.lib.umich.edu/cgi/t/text/text-idx?c=did;cc=did;id
no=did2222.0000.004;rgn=main;view=text)University of Michigan Library:Scholarly Publishing Of fice and DLXS.
Retrieved on: November 17, 2007
20. ^ R. R. K. Hartmann, Gregory James, Gregory James,Dictionary of Lexicography, Routledge, 1998, p. 48,ISBN 0-415-
14143-5. URL consultato il 27 luglio 2010.
21. ^ Bjoint, Henri (2000).Modern Lexicography(http://books.google.com/books?id=DJ8gwtomUpMC&lpg=P A30&dq=l
exicography%20translated%20encyclopedia%20dictionary&pg=P A30), pp. 3031. Oxford University Press.ISBN 0-
19-829951-6
22. ^ Encyclopaedia, su Encyclopdia Britannica. URL consultato il 27 luglio 2010.

An English lexicographer, H.W. Fowler, wrote in the preface to the first edition 1911)
( of The Concise Oxford
Dictionary of Current English that a dictionary is concerned with the uses of words and phrases and with giving
information about the things for which they stand only so far as current use of the words depends upon
knowledge of those things. The emphasis in an encyclopaedia is much more on the nature of the things for which
the words and phrases stand..

23. ^ R. R. K. Hartmann, Gregory James,Dictionary of Lexicography, Routledge, 1998, p. 49,ISBN 0-415-14143-5. URL
consultato il 27 luglio 2010.

In contrast with linguistic information, encyclopedia material is more concerned with the description of
objective realities than the words or phrases that refer to them. In practice, however
, there is no hard and fast
boundary between factual and lexical knowledge..

24. ^ Anthony Paul Cowie,The Oxford History of English Lexicography, Volume I, Oxford University Press, 2009, p. 22,
ISBN 0-415-14143-5. URL consultato il 17 agosto 2010.

An 'encyclopedia' (encyclopaedia) usually gives more information than a dictionary; it explains not only the
words but also the things and concepts referred to by the words..

Bibliografia
Per approfondimenti:

Albertazzi, Marco, Enciclopedie medievali. Storia e stili di un genere, nuova ed. ampliata (La Finestra
editrice, Lavis 2013). ISBN 978-88-95925-50-9
Cevolini, Alberto, Letteratura e societ: il genere "enciclopedia", La bibliofila, a. 108, n. 3, 2006,
pp. 281308.
Collison, Robert, Encyclopaedias: Their History Throughout the Ages, 2nd ed. (New York, Londra:
Hafner, 1966)
Darnton, Robert, The business of enlightenment: a publishing history of the Encyclopdie, 1775-1800
(Cambridge: Belknap Press, 1979) ISBN 0-674-08785-2
Umberto Eco, Dall'albero al labirinto, (Milano: Bompiani, 2007)
Kafker, Frank A. (ed.), Notable encyclopedias of the seventeenth and eighteenth centuries: nine
predecessors of the Encyclopdie (Oxford: Voltaire Foundation, 1981) ISBN
Kafker, Frank A. (ed.), Notable encyclopedias of the late eighteenth century: eleven successors of the
Encyclopdie (Oxford: Voltaire Foundation, 1994) ISBN
Tega, W. (ed.), L'unit del sapere e l'ideale enciclopedico nel pensiero moderno (Bologna: Il Mulino,
1983)
Walsh, S. Padraig, Anglo-American general encyclopedias: a historical bibliography, 1703-1967 (New
York: Bowker, 1968, 270 pp.) Includes an historical bibliography, arranged alphabetically, with brief
notes on the history of many encyclopedias; a chronology; indexes by editor and publisher; bibliography;
and 18 pages of notes from a 1965 American Library Association symposium on encyclopedias.
Yeo, Richard R., Encyclopaedic visions: scientific dictionaries and enlightenment culture (Cambridge,
New York: Cambridge University Press, 2001) ISBN 0-521-65191-3
Voci correlate
Dizionario
Dizionario enciclopedico
Dizionario biografico
Encyclopdie
Enciclopedia galattica
Lessicologia
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Collegamenti esterni
(EN) Indice librario su Internet di enciclopedie online, ipl.org.
(EN) Enciclopedie online Universit del Wisconsin elencate per categoria
(EN) Elenco di dizionari, glossari ed enciclopedie (verificare le date di ultimo aggiornamento)
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(EN) Enciclopedia e ipertesto, educ.fc.ul.pt.
(EN) Errori e inconsistenze reperiti in alcune enciclopedie, kennedy.byu.edu.
(EN) De expetendis rebus di Valla, prima enciclopedia rinascimentale, dm.unipi.it.
Enciclopedia, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF, marzo 2013.

Enciclopedie storiche disponibili online

(in ordine cronologico di prima edizione)

(EN) Cyclopaedia, or, An universal dictionary of arts and sciences, 1728, con il supplemento del 1753,
digitalizzata dal Digital Collections Center dell'Universit del Wisconsin
(FR) L'Encyclopdie ou dictionnaire raisonn des sciences, des arts et des mtiers, 1751-1765
(DE) Oekonomische Encyklopdie oder allgemeines System der Staats- Stadt- Haus- und Landwirthschaft
(Enciclopedia economica di Johann Georg Kruenitz), 1773-1858, in costruzione
(EN) Penny cyclopaedia of the Society for the Diffusion of Useful Knowledge (alcuni volumi), 1833-1846
(EN) Encyclopdia Americana, 1851, Francis Lieber ed. (Boston: Mussey & Co.) at the University of
Michigan Making of America site
(EN) The American Cyclopdia, 1873-1876, George Ripley ed. (New York: D. Appleton and Company)
(SV) Nordisk Familjebok - Konversationslexikon och Realencyklopedi, 1876-1926
(DE) Meyers Konversations-Lexikon 4 ed. 1885-1892
(EN) Jewish Encyclopedia, 1901-1906
(EN) Encyclopdia Britannica, 11 edizione (1911) nel sito LoveToKnow

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